Legge 9 marzo 2006, n. 80

“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione”

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’ 11 marzo 2006

 

Legge di conversione

  Art. 1.

    1. Il decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.

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    2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 

 

Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione

(*) Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi

Art. 1.
Strumenti di semplificazione e qualita’ nonche’ di monitoraggio e valutazione della regolazione

1. L’attivita’ di indirizzo e la guida strategica delle politiche di semplificazione e di qualita’ della regolazione, anche ai sensi della legge 28 novembre 2005, n. 246, sono attribuite ad un Comitato interministeriale di indirizzo, di seguito denominato: «Comitato», presieduto dai Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro per la funzione pubblica da lui delegato. I componenti del Comitato sono individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica. Possono essere invitati a partecipare a riunioni del Comitato, secondo l’oggetto della discussione, altri componenti del Governo, esponenti di autorita’ regionali e locali e delle associazioni di categoria. Dall’istituzione e dal funzionamento del Comitato non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

2. Il Comitato predispone, entro il 31 marzo di ogni anno, un piano di azione per il perseguimento degli obiettivi del Governo in tema di semplificazione, di riassetto e di qualita’ della regolazione per l’anno successivo. Il piano, sentito il Consiglio di Stato, e’ approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso alle Camere.

3. Il Comitato verifica, durante l’anno, lo stato di realizzazione degli obiettivi, che viene reso pubblico ogni sei mesi. Inoltre il Comitato:
a) svolge funzioni di indirizzo, di coordinamento e, ove necessario, di impulso delle amministrazioni dello Stato nelle politiche della semplificazione, del riassetto e della qualita’ della regolazione;
b)-e) (soppresse).
4.-5. (soppressi).

6. Il Comitato si avvale del supporto tecnico fornito dalla Commissione di cui all’articolo 3, comma 6-duodecies , del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, denominata: «Commissione per la semplificazione e la qualita’ della regolazione».

7.-12. (soppressi).

Art. 2.
(Soppresso)

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Art. 3.
(Soppresso)

Art. 3-bis.
Modifica dell’articolo 1, comma 137, della legge 23 dicembre 2005, n. 266

1. All’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, il comma 137 e’ sostituito dal seguente: «137. A decorrere dal 1° gennaio 2006, le imposte o addizionali risultanti dalla dichiarazione dei redditi non sono dovute o, se il saldo e’ negativo, non sono rimborsabili se i relativi importi, con riferimento alla singola imposta o addizionale, non superano il limite di dodici euro. La disposizione si applica anche alle dichiarazioni presentate con il modello `730′. Ai soggetti che prestano assistenza fiscale o al sostituto d’imposta non e’ dovuto alcun compenso a carico del bilancio dello Stato per le dichiarazioni modello ‘730’ dei contribuenti per i quali si rende applicabile una delle condizioni di esonero di cui all’articolo 1, quarto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, salvo che dalla dichiarazione emerga un importo, dovuto o rimborsabile, superiore a dodici euro per ciascuna imposta o addizionale. L’articolo 2 della legge 18 aprile 1986, n. 121, e’ abrogato».

2. Per le finalita’ di cui al comma 1 e’ autorizzata la spesa di 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2006. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell’ambito dell’unita’ previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

Art. 4.
Monitoraggio sui contratti a tempo determinato e la somministrazione a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni.

1. All’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, dopo il comma 4, e’ inserito il seguente:
«4-bis. L’avvio delle procedure concorsuali mediante l’emanazione di apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di cui al comma 4 si applica anche alle procedure di reclutamento a tempo determinato per contingenti superiori alle cinque unita’, inclusi i contratti di formazione e lavoro, e tiene conto degli aspetti finanziari, nonche’ dei criteri previsti dall’articolo 36.».

2. All’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il comma 1, sono inseriti i seguenti:
«1-bis. Le amministrazioni possono attivare i contratti di cui al comma 1 solo per esigenze temporanee ed eccezionali e previo esperimento di procedure inerenti assegnazione di personale anche temporanea, nonche’ previa valutazione circa l’opportunita’ di attivazione di contratti con le agenzie di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, per la somministrazione a tempo determinato di personale, ovvero di esternalizzazione e appalto dei servizi.

1-bis. 1. Le disposizioni di cui al comma 1-bis costituiscono norme di principio per l’utilizzo delle forme contrattuali flessibili negli enti locali.

1-ter. Le amministrazioni pubbliche trasmettono alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica e al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, le convenzioni concernenti l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili.».

Art. 5
Proroga dei contratti a tempo determinato della Croce Rossa italiana

1. Al fine di assicurare l’espletamento delle funzioni istituzionali, possono essere prorogati per l’intero anno 2006, a tutti gli effetti di legge, i contratti a tempo determinato stipulati dalla Croce Rossa italiana. Alla copertura del relativo onere si provvede con le ordinarie dotazioni finanziarie della Croce Rossa italiana, e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Alla compensazione degli effetti finanziari che ne derivano sui saldi di finanza pubblica, relativi all’indebitamento e al fabbisogno, si fa fronte mediante riduzione di 8 milioni di euro dell’importo complessivo fissato dall’articolo 1, comma 33, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.

Art. 5-bis.
Contratti a tempo determinato stipulati dall’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale

1. Al fine di assicurare l’espletamento delle funzioni istituzionali, possono essere prorogati per l’intero anno 2006, a tutti gli effetti di legge, i contratti a tempo determinato stipulati dall’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale (ONLUS). Alla copertura del relativo onere si provvede con le ordinarie dotazioni finanziarie della medesima Agenzia, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.

Art. 6.
Semplificazione degli adempimenti amministrativi per le persone con disabilita’

1. Le regioni, nell’ambito delle proprie competenze, adottano disposizioni dirette a semplificare e unificare le procedure di accertamento sanitario di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, per l’invalidita’ civile, la cecita’, la sordita’, nonche’ quelle per l’accertamento dell’handicap e dell’handicap grave di cui agli articoli 3 e 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, effettuate dalle apposite Commissioni in sede, forma e data unificata per tutti gli ambiti nei quali e’ previsto un accertamento legale.

2. Al comma 3 dell’articolo 399 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, dopo le parole: «non si applica al personale di cui all’articolo 21 della legge 5 febbraio 1992, n. 104» sono aggiunte le seguenti: «e al personale di cui all’articolo 33, comma 5, della medesima legge.».

3. Il comma 2 dell’articolo 1997 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e’ sostituito dal seguente:
«2. I soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti,
inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento dell’indennita’ di accompagnamento o di comunicazione sono esonerati da ogni visita medica finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile o dell’handicap. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sono individuate, senza ulteriori oneri per lo Stato, le patologie e le menomazioni rispetto alle quali sono esclusi gli accertamenti di controllo e di revisione ed e’ indicata la documentazione sanitaria, da richiedere agli interessati o alle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali qualora non acquisita agli atti, idonea a comprovare la minorazione.».

3-bis. L’accertamento dell’invalidita’ civile ovvero del-l’handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, e’ effettuato dalle commissioni mediche di cui all’articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell’interessato. Gli esiti dell’accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facolta’ della commissione medica periferica di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito di ulteriori accertamenti.

Art. 7.
Monitoraggio della attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68

1. Al fine di verificare la corretta ed uniforme applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, le amministrazioni pubbliche, chiamate a dare attuazione alle disposizioni in materia di collocamento obbligatorio, sono tenute a comunicare semestralmente e comunque entro il 31 dicembre di ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, l’elenco del personale disabile collocato nel proprio organico e le assunzioni relative effettuate nell’anno e previste nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni.

Art. 8.
(Soppresso)

Art. 9.
Agevolazione della mobilita’ volontaria

1. Per agevolare l’attuazione del previo esperimento delle procedure di mobilita’ e la razionale distribuzione dei dipendenti tra le pubbliche amministrazioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica puo’ istituire, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, una banca dati informatica, ad adesione volontaria, finalizzata all’incontro tra la domanda e l’offerta di mobilita’.

Art. 10.
(Soppresso)

Art. 11.
Modifica all’articolo 6 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

1. Al comma 1 dell’articolo 6 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo il primo periodo, sono inseriti i seguenti «Nell’individuazione delle dotazioni organiche, le amministrazioni non possono determinare, in presenza di vacanze di organico, situazioni di soprannumerarieta’ di personale, anche temporanea, nell’ambito dei contingenti relativi alle singole posizioni economiche delle aree funzionali e di livello dirigenziale. Ai fini della mobilita’ collettiva le amministrazioni effettuano annualmente rilevazioni delle eccedenze di personale su base territoriale per categoria o area, qualifica e profilo professionale.».

Art. 12.
Proroga delle assunzioni autorizzate

1. Le assunzioni autorizzate per l’anno 2005 con decreto del Presidente della Repubblica in data 6 settembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 221 del 22 settembre 2005, possono essere effettuate entro il 30 aprile 2006. Le assunzioni di personale a tempo indeterminato di cui all’articolo 1, comma 98, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, relative all’anno 2005, possono essere effettuate secondo le modalita’ ed i criteri individuati nei decreti ivi previsti.

Art. 13.
(Soppresso)

Art. 14.
(Soppresso)

Art. 15. (Soppresso)

Art. 16.
(Soppresso)

Art. 17.
Strumenti informativi per la sicurezza dei trasporti

1. Ferme restando le competenze, anche in ordine al coordinamento tecnico-operativo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della protezione civile, nonche’ del Ministero dell’interno, puo’ essere istituito, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, un sistema di controllo e monitoraggio delle informazioni inerenti alla sicurezza e alla regolarita’ della circolazione stradale e dello svolgimento dei servizi di trasporto, da realizzarsi mediante il continuo interscambio di dati grazie alla connessione stabile, in via telematica, dei centri di controllo, delle sale operative e delle strutture apposite esistenti presso le pubbliche amministrazioni, gli enti ed i soggetti operatori, pubblici e privati, comunque preposti ai settori della circolazione stradale e del trasporto dei passeggeri e delle merci, ferme restando le funzioni di coordinamento in materia di informazione stradale svolte dal Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale (CCISS)

2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per l’innovazione e le tecnologie, sono adottate direttive per l’organizzazione del sistema di cui al comma 1 e per l’attuazione degli strumenti di connessione.

Art. 18.
Gestione dei diritti da parte di Cinecitta’ Holding S.p.a.

1. Cinecitta’ Holding S.p.a., istituita ai sensi dell’articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 23 aprile 1993, n. 118, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 1993, n. 202, gestisce, per conto del Ministero per i beni e le attivita’ culturali, i diritti di utilizzazione e di sfruttamento dei film finanziati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e successive modificazioni, nonche’ dei film gia’ finanziati ai sensi dell’articolo 28 della legge 4 novembre 1965, n. 1213, e successive modificazioni, e ai sensi dell’articolo 16 del decreto-legge 14 gennaio 1994, n. 26, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° marzo 1994, n. 153. Il negativo e le copie delle opere filmiche di cui al presente comma, gia’ depositate presso la Fondazione centro sperimentale di cinematografia, ovvero presso laboratori di sviluppo e stampa per conto della medesima, permangono presso la Fondazione stessa, che le utilizza nell’ambito dei propri programmi di diffusione culturale.

2. Lo sfruttamento dei diritti di cui al comma 1 e’ oggetto di apposita convenzione stipulata tra il Ministero per i beni e le attivita’ cultuali – Direzione generale per il cinema e Cinecitta’ Holding S.p.a., sentita la Consulta territoriale per le attivita’ cinematografiche di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e successive modificazioni.

3. I proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di cui al comma 1 sono versati al Fondo di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e successive modificazioni, per le finalita’ di cui al comma 3, lettera a), del medesimo articolo.

4. Dalle disposizioni del presente articolo, ed in particolare dalla convenzione di cui al comma 2, non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Art. 19.
(Soppresso)

Art. 20.
(Soppresso)

Art. 21.
(Soppresso)

Art. 22.
(Soppresso)

Art. 23.
(Soppresso)

Art. 24.
(Soppresso)

Art. 25.
(Soppresso)

Art. 26.
(Soppresso)

Art. 27.
Comitato atlantico italiano

1. Al fine di assicurare la funzionalita’ del Comitato atlantico italiano, incluso nella Tabella degli enti a carattere internazionalistico di cui alla legge 28 dicembre 1982, n. 948, e successive modifiche ed integrazioni, e’ assegnato un contributo straordinario a favore dello stesso di 200.000 euro annui per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008. Al relativo onere di provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell’ambito dell’unita’ previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

2. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 28.
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori-ISFOL

1. Per il finanziamento delle attivita’ istituzionali dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) e’ autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2006. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell’ambito dell’unita’ previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2006, all’uopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

2. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 29.
Consigli di amministrazione delle fondazioni lirico-sinfoniche

1. All’articolo 12 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) (soppressa);
b) al comma 2 e’ aggiunto, infine, il seguente periodo: «Per le fondazioni il cui consiglio di amministrazione e’ composto da nove membri, lo statuto deve prevedere che all’autorita’ di Governo in materia di spettacolo siano attribuiti almeno due rappresentanti.».

Art. 30.
Adeguamento della componente aereonavale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera

1. Al fine di rafforzare le capacita’ di pattugliamento e sorveglianza marittima del Corpo delle Capitanerie di porto – guardia costiera, tramite l’adeguamento della propria componente aeronavale, e’ autorizzato un contributo annuale di 4 milioni di euro per quindici anni a decorrere dall’anno 2006. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 13, comma 1, della legge 1° agosto 2002, n. 166, come rifinanziata dall’articolo 4, comma 176, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e successive modificazioni.

Art. 31.
Sistema di trasporto ad impianti fissi

1. Le regolazioni debitorie dei disavanzi delle ferrovie concesse e in ex gestione commissariale governativa, comprensivi degli oneri di trattamento di fine rapporto maturati alla data del 31 dicembre 2000, previste dall’articolo 145, comma 30, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, si intendono definite nei termini delle istruttorie effettuate congiuntamente dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dell’economia e delle finanze a seguito delle comunicazioni effettuate e delle istanze formulate dalle aziende interessate entro il 31 agosto 2005.

Art. 32.
(Soppresso)

Art. 33.
(Soppresso)

Art. 34.
(Soppresso)

Art. 34-bis.
Modifica all’articolo 8 del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178.

1. All’articolo 8, comma 4, del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178, dopo il secondo periodo e’ inserito il seguente: «Al fine di garantire il coordinamento e la sinergia delle funzioni della societa’ con quelle dell’ente, le rispettive cariche di vertice possono coincidere.».

Art. 34-ter.
Utilizzazione di somme

1. Le somme iscritte, rispettivamente, nel fondo da ripartire per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica nelle pubbliche amministrazioni e nel Paese, ai sensi dell’articolo 26 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e nel fondo di finanziamento per i progetti strategici nel settore informatico, ai sensi dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, di pertinenza del centro di responsabilita’ «Ragioneria generale dello Stato» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2005, relative all’unita’ previsionale di base 4.2.3.28 «Fondo per l’innovazione tecnologica», non utilizzate al termine dell’esercizio stesso, sono conservate nel conto dei residui per essere utilizzate nell’esercizio successivo.

Art. 34-quater.
Tutela del risparmio

1. Le disposizioni di cui agli articoli 8, comma 2, 11, comma 2, lettere b) e c), e comma 3, limitatamente, in quest’ultimo caso, ai prodotti assicurativi, e 25, comma 2, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, si applicano a decorrere dal 17 maggio 2006 ovvero, ove previste, dal-l’emanazione delle relative disposizioni di attuazione da parte della Commissione nazionale per le societa’ e la borsa (CONSOB) e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP).

2. All’articolo 42 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, e’ aggiunto, in fine, il seguente comma:
«5-bis. Le disposizioni regolamentari e quelle di carattere generale di attuazione della presente legge sono adottate dalla CONSOB entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa».

Art. 34-quinquies.
Disposizioni di semplificazione in materia edilizia

1. Per attuare la semplificazione dei procedimenti amministrativi catastali ed edilizi, con uno o piu’ decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro otto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza Stato-citta’ ed autonomie locali, sono stabilite le modalita’ tecniche e operative per l’istituzione di un modello unico digitale per l’edilizia da introdurre gradualmente per la presentazione in via telematica ai comuni di denunce di inizio attivita’, di domande per il rilascio di permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attivita’ edilizia. Il suddetto modello unico comprende anche le informazioni necessarie per le dichiarazioni di variazione catastale e di nuova costruzione da redigere in conformita’ a quanto disposto dal regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, che pervengano all’Agenzia del territorio ai fini delle attivita’ di censimento catastale. In via transitoria, fino a quando non sara’ operativo il modello unico per l’edilizia, l’Agenzia del territorio invia ai comuni per via telematica le dichiarazioni di variazione e di nuova costruzione presentate a far data dal 1° gennaio 2006 e i comuni verificano la coerenza delle caratteristiche dichiarate dell’unita’ immobiliare rispetto alle informazioni disponibili, sulla base degli atti in loro possesso. Eventuali incoerenze riscontrate dai comuni sono segnalate all’Agenzia del territorio che provvede agli adempimenti di competenza. Con decreto del direttore dell’Agenzia, sentita la Conferenza Stato-citta’ ed autonomie locali, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono regolamentate le procedure attuative e sono stabiliti tipologia e termini per la trasmissione telematica dei dati ai comuni e per la segnalazione delle incongruenze all’Agenzia del territorio, nonche’ le relative modalita’ di interscambio.

2. Al fine della razionalizzazione dei procedimenti di presentazione delle domande di nuova costruzione o di mutazione nello stato dei beni:
a) al primo comma dell’articolo 28 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249, le parole: «il 31 gennaio dell’anno successivo a quello» sono sostituite dalle seguenti: «trenta giorni dal momento»;
b) e dichiarazioni relative alle mutazioni nello stato dei beni delle unita’ immobiliari gia’ censite, di cui all’articolo 17, primo comma, lettera b), del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249, devono essere presentate agli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio entro trenta giorni dal momento in cui esse si sono verificate.

Art. 34-sexies.
Sgravi contributivi per le imprese di cabotaggio marittimo

1. Per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della competitivita’ delle navi italiane, i benefici di cui all’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30, per il biennio 2006-2007 sono estesi nel limite del 50 per cento alle imprese armatoriali per le navi di cui all’articolo 21, comma 10, della legge 27 dicembre 2002, n. 289. Per l’attuazione del presente comma e’ autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006 e 2007. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le disposizioni attuative del presente articolo al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al presente comma.

2. All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo, determinato in 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006 e 2007, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 9, comma 3, della legge 28 dicembre 1999, n. 522.

Art. 34-septies.
Disposizioni concernenti le autorita’ portuali

1. Alle autorita’ portuali, istituite ai sensi della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, non si applicano per gli anni 2006 e 2007 le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 57, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei limiti di 30 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2006 e 2007.

2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le disposizioni attuative del presente articolo al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al comma 1.

3. All’onere derivante dal comma 1, determinato in 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006 e 2007, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell’ambito dell’unita’ previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 34-octies.
Rifinanziamento della legge 16 marzo 2001, n. 88

1. Per la prosecuzione degli interventi in materia di investimenti navali, di cui all’articolo 3 della legge 16 marzo 2001, n. 88, approvati dalla Commissione europea con decisione SG (2001)D/285716 del 1° febbraio 2001, da realizzare sulla base dell’avanzamento dei lavori raggiunto alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e’ autorizzata per ciascuno degli anni 2006 e 2007 la spesa di 19 milioni di euro e la spesa di 10 milioni di euro per 5 anni a decorrere dall’anno 2008.

2. All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo, pari a 19 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006 e 2007 e a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, si fa fronte mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 5 della legge 31 luglio 1997, n. 261.

3. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.




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