Le deformazioni articolari che interessano le piccole articolazioni delle mani in caso di artrite reumatoide o di artrosi deformante sono tipicamente differenti, a volte tanto da permettere una diagnosi “a vista”
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- Artrite reumatoide: in un caso in stadio avanzato si notano le deformazioni articolari particolarmente accentuate a carico delle articolazioni metacarpo-falangee
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- Mano artrosica: si noteranno le deformazioni articolari che interessano in particolare le articolazioni interfalangee distali
Esfoliazione delle dita delle mani in soggetto con malattia di Kawasaki in fase di remissione;
si nota anche un modesto edema
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- Sindrome di Kawasaki – esfoliazione dita
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- Sindrome di Kawasaki – esfoliazione dita
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- Sindrome di Kawasaki – esfoliazione dita
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- Sindrome di Kawasaki – esfoliazione dita
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- Sindrome di Kawasaki – esfoliazione dita
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- S. di Kawasaki: esfoliazione dita delle mani, la visione del dorso permette di evidenziare, meglio che nelle altre, un modesto edema
MALATTIA DI KAWASAKI (per una scheda => QUI)
EPITELIOMA BASOCELLULARE ALLA PIRAMIDE NASALE
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- Epitelioma basocellulare alla piramide nasale
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- Epitelioma basocellulare alla piramide nasale
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- Epitelioma basocellulare alla piramide nasale
MIELOMA MULTIPLO: IMMAGINE RMN DI METASTASI VERTEBRALE
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- Metastasi di Mieloma Multiplo che occupa i 2/3 anteriori del corpo di L5; si nota anche il cedimento vertebrale
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- Metastasi di Mieloma Multiplo che occupa i 2/3 anteriori del corpo di L5
Chirurgia ortopedica: esempi di trattamenti non corretti o con esiti non buoni
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- Esiti revisione teste metatarsali dal 2° al 5° raggio un anno prima per “deformità avampiede“. PIEDE SN: importanti deviazioni ad axim dei monconi delle teste metatarsali rispetto alle prime falangi ( !?)
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- Esiti revisione teste metatarsali dal 2° al 5° raggio un anno prima per “deformità avampiede“. PIEDE DX: importanti deviazioni ad axim dei monconi delle teste metatarsali rispetto alle prime falangi ( !?)
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- ESEMPIO DI TECNICA CHIRURGICA ORTOPEDICA SCORRETTA: Correzione con mezzi di sintesi di frattura pluriframmentaria da schiacciamento delle falangi distali di 3° e 4° dito della mano
UN PROIETTILE NELL’ARTICOLAZIONE
Questo paziente ha avuto un colpo di arma da fuoco all’addome; il proiettile ha perforato alcuni visceri addominali e si è frammentato; uno dei frammenti ha sfondato il tetto acetabolare e si è fermato all’interno della cavità articolare coxo-femorale. In prossimità si notano altri minuti frammenti metallici, anch’essi facenti parte del proiettile.
In seguito è stato rimosso con intervento in artroscopia.
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- Frammento di proiettile all’interno dell’articolazione coxo-femorale (vista obliqua)
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- Frammento di proiettile all’interno dell’articolazione coxo-femorale (vista antero-posteriore)
MISCELLANEA
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- UTERO FIBROMATOSO: utero con multipli grossi fibromi sottosierosi ed intramurali (pezzo operatorio)
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- radiografia del torace in pz con versamento pericardico
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- TC encefalo in paziente con marcata dilatazione dei ventricoli cerebrali
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- Grosse metastasi polmonari bilaterali di carcinoma mammario alla TC del torace
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- onicomicosi dita del piede
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- Lesioni tadive di stravaso chemioterapico in avambraccio e alla piega del gomito (2 anni dopo)
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- Meningioma cerebrale della doccia olfattoria – immagine RMN
APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO
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- Grave coxartrosi bilaterale: ovalizzazione teste femorali, riduzione rime articolari, irregolarità profilo articolare, aree cistiche subcondrali
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- Anchilosi d’anca in un soggetto con remota frattura del tetto acetabolare
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- FRATTURA A CUNEO ANTERIORE DEL CORPO DI D12: tipica frattura osteoporotica
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- Immagine RMN in un caso di frattura del corpo di L3
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- Intervento chirurgico di stabilizzazione con placca e viti per spondilolisi di L4 su L5
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- Spondilolisi con spondilolistesi di oltre 1 cm di L4 su L5 (caso precedente prima dell’intervento chirurgico di stabilizzazione)
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- Marcate alterazioni degenerative articolazioni interfalangee
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- Protesi disco intervertebrale su C5-C6
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- Sostituzione del corpo vertebrale di C5 con Cage-Plate e stabilizzazione posteriore per corpectomia in paziente con neoplasia benigna, ma destruente, del corpo di C5 (Rx antero-posteriore)
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- Sostituzione del corpo vertebrale di C5 con Cage-Plate e stabilizzazione posteriore per corpectomia in paziente con neoplasia benigna, ma destruente, del corpo di C5 (Rx laterale)
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- Spondilolistesi di L5 su L1 per rottura peduncoli anteriori e contestuale ernia discale con compressione sul sacco durale
Placche pleuriche calcifiche in soggetto professionalmente esposto ad amianto; si nota anche un iniziale coinvolgimento del parenchima polmonare nelle adiacenze.
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- Placche pleuriche calcifiche probabilmente da esposizione professionale ad amianto
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- Placche pleuriche calcifiche probabilmente da esposizione professionale ad amianto
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- Placche pleuriche calcifiche probabilmente da esposizione professionale ad amianto
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera.
Difficilmente rispondo in privato, ma oscuro il suo nome ed il quesito, rispondendo in pubblico, anche perchè la risposta ha caratteri di generalità che possono essere utili ad altri.
Il suo è sicuramente un caso complesso in cui si evidenziano diverse criticità.
Innanzi tutto non sappiamo quale è stato il risultato della collegiale. Se in quella sede non sono stati riconosciuti postumi conseguenti all’infortunio non credo che ci sia la possibilità di riaprire l’infortunio.
L’INAIL indennizza solo le conseguenze dirette dell’infortunio e anche il periodo di Inabilità temporanea assoluta (impropriamente chiamato “malattia”) viene riconosciuto considerando questo principio.
A mia conoscenza, dimostrare che una maculopatia sia stata sicuramente provocata da un breve periodo do uso di cortisonico è difficilissimo, forse impossibile, ma se da questo blog dovesse “passare”un oculista, accetto critiche.
In sostanza credo che sia quasi impossibile riaprire l’infortunio.
Ma se lei ha effettuato una visita collegiale, il medico che l’ha seguita e che quindi sicuramente conosce il suo caso potrebbe darle dei consigli più affidabili rispetto ai miei che, essendo a distanza, sicuramente non possono essere “perfetti”.
Saluti
Dott. Nicolosi buon giorno ho letto alcune risposte e penso sia la persona giusta a cui chiedere.
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Nel ringraziarla anticipatamente chiedevo se poteva rispondermi in privato .GRAZIE.
Buonasera.
Secondo la legge 3 aprile 2001, n. 138, art. 2:
” … Art. 2. (Definizione di ciechi totali).
1. Ai fini della presente legge, si definiscono ciechi totali:
a) coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi;
b) coloro che hanno la mera percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore;
c) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3 per cento.”
Quindi la risposta è affermativa; purtroppo qualche Commissione ogni tanto si dimentica che esiste questa normativa.
In caso di mancato accoglimento dell’istanza consiglio di valutare una azione legale.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
é possibile richiedere la cecità assoluta avendo solo il campo visivo inferiore al 3% e invece vedendo anche molto poco ma più del minimo richiesto per il visus ???
Grazie