Le deformazioni articolari che interessano le piccole articolazioni delle mani in caso di artrite reumatoide o di artrosi deformante sono tipicamente differenti, a volte tanto da permettere una diagnosi “a vista”
Esfoliazione delle dita delle mani in soggetto con malattia di Kawasaki in fase di remissione;
si nota anche un modesto edema
MALATTIA DI KAWASAKI (per una scheda => QUI)
EPITELIOMA BASOCELLULARE ALLA PIRAMIDE NASALE
MIELOMA MULTIPLO: IMMAGINE RMN DI METASTASI VERTEBRALE
Chirurgia ortopedica: esempi di trattamenti non corretti o con esiti non buoni
UN PROIETTILE NELL’ARTICOLAZIONE
Questo paziente ha avuto un colpo di arma da fuoco all’addome; il proiettile ha perforato alcuni visceri addominali e si è frammentato; uno dei frammenti ha sfondato il tetto acetabolare e si è fermato all’interno della cavità articolare coxo-femorale. In prossimità si notano altri minuti frammenti metallici, anch’essi facenti parte del proiettile.
In seguito è stato rimosso con intervento in artroscopia.
MISCELLANEA
APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO
Placche pleuriche calcifiche in soggetto professionalmente esposto ad amianto; si nota anche un iniziale coinvolgimento del parenchima polmonare nelle adiacenze.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera.
Difficilmente rispondo in privato, ma oscuro il suo nome ed il quesito, rispondendo in pubblico, anche perchè la risposta ha caratteri di generalità che possono essere utili ad altri.
Il suo è sicuramente un caso complesso in cui si evidenziano diverse criticità.
Innanzi tutto non sappiamo quale è stato il risultato della collegiale. Se in quella sede non sono stati riconosciuti postumi conseguenti all’infortunio non credo che ci sia la possibilità di riaprire l’infortunio.
L’INAIL indennizza solo le conseguenze dirette dell’infortunio e anche il periodo di Inabilità temporanea assoluta (impropriamente chiamato “malattia”) viene riconosciuto considerando questo principio.
A mia conoscenza, dimostrare che una maculopatia sia stata sicuramente provocata da un breve periodo do uso di cortisonico è difficilissimo, forse impossibile, ma se da questo blog dovesse “passare”un oculista, accetto critiche.
In sostanza credo che sia quasi impossibile riaprire l’infortunio.
Ma se lei ha effettuato una visita collegiale, il medico che l’ha seguita e che quindi sicuramente conosce il suo caso potrebbe darle dei consigli più affidabili rispetto ai miei che, essendo a distanza, sicuramente non possono essere “perfetti”.
Saluti
Dott. Nicolosi buon giorno ho letto alcune risposte e penso sia la persona giusta a cui chiedere.
*********
Nel ringraziarla anticipatamente chiedevo se poteva rispondermi in privato .GRAZIE.
Buonasera.
Secondo la legge 3 aprile 2001, n. 138, art. 2:
” … Art. 2. (Definizione di ciechi totali).
1. Ai fini della presente legge, si definiscono ciechi totali:
a) coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi;
b) coloro che hanno la mera percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore;
c) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3 per cento.”
Quindi la risposta è affermativa; purtroppo qualche Commissione ogni tanto si dimentica che esiste questa normativa.
In caso di mancato accoglimento dell’istanza consiglio di valutare una azione legale.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
é possibile richiedere la cecità assoluta avendo solo il campo visivo inferiore al 3% e invece vedendo anche molto poco ma più del minimo richiesto per il visus ???
Grazie