L’indennità per lavoratori affetti da Talassemia e Drepanocitosi consiste in una Indennità annuale pagata mensilmente a sostegno del reddito a favore dei lavoratori affetti da Talassemia maior, o Morbo di Cooley, e da Drepanocitosi, o anemia falciforme.
E’ stata istituita con la legge 448/2001, la Finanziaria per l’anno 2002, ed è prevista dall’art. 39, commi 1 e 2:
” ... 1. I lavoratori affetti da talassemia major (morbo di Cooley) e drepanocitosi che hanno raggiunto un’anzianità contributiva pari o superiore a dieci anni, in concorrenza con almeno trentacinque anni di età anagrafica, hanno diritto a un’indennità annuale di importo pari a quello del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.
2. All’onere derivante dal presente articolo, valutato in 1,03 milioni di euro a partire dall’anno 2002, si fa fronte a carico del Fondo nazionale per le politiche sociali di cui all’articolo 20 della legge 8 novembre 2000, n. 328.
…“
Con la legge L.350/03, finanziaria per l’anno 2004, comma 131 (art.3, c.131, ), questa indennità è stata estesa anche ai lavoratori affetti da talassodrepanocitosi e con talassemia intermedia, purché in trattamento trasfusionale o con idrossiurea:
Art. 3, comma 131, legge 350/2003: “ All’articolo 39, comma 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, dopo la parola: «drepanocitosi» sono inserite le seguenti: «, nonché talasso-drepanocitosi e talassemia intermedia in trattamento trasfusionale o con idrossiurea,».“
REQUISITI CONTRIBUTIVI ED ANAGRAFICI
Viene erogata a tutti i lavoratori, non importa se pubblici o privati o liberi professionisti o lavoratori autonomi, in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 10 anni e aventi almeno 35 anni di età, naturalmente se sussiste il requisito sanitario.
REQUISITI REDDITUALI
L’indennità annuale per lavoratori affetti da Talassemia e Drepanocitosi è considerata un “sostegno al reddito”e quindi
- è cumulabile con qualunque tipo di reddito e con qualunque tipo di pensione,
- è cumulabile con qualunque altra prestazione previdenziale (ad es. invalidità civile),
- non sono previsti limiti di reddito per la corresponsione,
- è esente da imposta IRPEF.
L’EROGAZIONE E ENTITA’ DEL BENEFICIO
L’ente erogatore è sempre l’INPS, la misura dell’indennità è pari al trattamento minimo annuale e viene erogato suddiviso il 13 mensilità; nell’anno 2024 l’importo mensile è di € 598,61 (nel 2023 era € 567,94, nel 2022 era € 525,38, nel 2021 e nel 2020 era € 515.58, nel 2019 era 513,01).
LA DOMANDA
Viene erogato su specifica domanda alla sede INPS di residenza (mod. TD1) che va corredata con documentazione sanitaria attestante la sussistenza delle patologie indicate, quindi talassemia major o anemia falciforme (drepanocitosi), rilasciata da strutture sanitarie pubbliche operanti per la diagnosi e la cura della talassemia, drepanocitosi ed emoglobinopatie.
Se il lavoratore è affetto da talassemia intermedia, nella certificazione sanitaria rilasciata da strutture pubbliche, deve essere specificato che è in corso trattamento trasfusionale o con idrossiurea.
Deve essere prodotta anche certificazione del raggiungimento dei requisiti previdenziali, se questi sono stati maturati presso ente diverso dall’INPS.
Se è necessario per il raggiungimento del requisito contributivo, può essere prodotta idonea comunicazione del datore di lavoro per l’anno in corso o i modelli CUD per i periodi non inclusi nell’estratto contributivo.
CONSIGLIO COMUNQUE DI RIVOLGERSI AD UN ENTE DI PATRONATO CHE POTRA’ SEGUIRE CORRETTAMENTE TUTTO L’ITER DELLA PRATICA.
Dott. Salvatore Nicolosi
Già consulente Servozi Medicina Legale INCA-CGIL di Siracusa
Ciao Ernesto. Sono nelle tue identiche condizioni. Sei rientrato e ricevi l`indennità mensile?
Buonasera.
Non saprei proprio.
Anche se nel blog sono inserite molte notizie di carattere amministrativo, poiche io sono un medico spesso ho difficoltà a rispondere a questo tipo di domande.
Presso un patronato con notevole probabilità potrà avere una risposta affidabile.
Saluti
Salve, percepisco l’indennità per i talassemici dal 2011 e ora, in seguito a licenziamento, ho fatto richiesta di indennità di ddisoccupazione ma mi è stata negata in quanto ‘ titolare di pensione’. Secondo lei l’indennità per talassemia è compatibile con la NASPI? Grazie, saluti
Buonasera.
Non ho casistica su casi come il suo, ma visto che non fa più trasfusioni credo di no.
Ma questa è una risposta “ragionata” e non si basa su mia esperienza diretta; quindi in teoria potrei avere torto.
Io proverei a fare l’istanza; se non dovesse essere accolta non accadrà nulla di particolare che la possa danneggiare.
Saluti
salve io ho fatto il trapianto di midollo osseo vorrei sapere se rientro in tale legge grazie i requisiti li ho tutti oltre 35 anni oltre i 10 di contributi ma visto che ho fatto il trapianto di midollo vorrei sapere se rientro
Buonasera.
A mia conoscenza l’indennità per talassemia è una prestazione assistenziale, quindi è esente da IRPEF ed è indipendente dal reddito, e quindi non va dichiarata, ma questa notizia è reperibile ovunque sul web, uno fra tutti: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50082&lang=IT
Circa la possibilità che venga erogata anche dopo il pensionamento, non sono riuscito a trovare notizie certe, ma si parla sempre di “lavoratore”. E’ probabile (ma non sono certo) che venga erogato anche durante eventuali periodi di disoccupazione o cassa integrazione, ma non credo sia compatibile con le pensioni di anzianità e/o vecchiaia.
Ma la mia è solo una deduzione logica e non sempre la norma segue la logica.
La invito ad informarsi presso un Patronato ben organizzato.
Saluti
Buongiorno.
Sono affetto da talassemia intermedia e trasfondo costantemente una volta al mese. Ho superato i 10 anni di contributi lavorativi. Ho appena presentato domanda per questa indennità. Avrei però alcune domande: l’indennità deve essere dichiarata sul 730? La mia azienda vuole sapere annualmente se il reddito percepito è solo quello da loro pagato o se ho altre pensioni o stupendi, devo comunicarlo? Infine, se un giorno dovessi smettere di lavorare, avrei sempre diritto a percepire tale indennità o è un requisito essere lavoratore?
La ringrazio anticipatamente per la cortesia e la risposta.
Saluti
Di nuovo buongiorno.
Ho inviato il quesito al direttore del patronato INCA-CGIL della mia città, Salvatore Carnevale, il quale mi ha così risposto:
“L’opzione versamenti volontari a copertura della contribuzione mancante puo’ essere effettuata ma se c’è licenziamento da parte del datore di lavoro sarebbe piu opportuno richiedere il trattamento di disoccupazione per 8 mesi.Se lo stipendio è di 1000 euro lordi il trattamento spettante sarebbe di 600 euro al mese per 8 mesi,quindi superiore al trattamento riconosciuto per talassemia.
Solo dopo il trattamento di disocupazione puo’ essere utile fare i versamenti volontari per arrivare ai requisiti minimi previsti:
L’istanza di versamenti volontari va presentata telematicamente tramite patronato.
Infine,l’istanza ai fini della concessione del beneficio va presentata alla sede INPS competente per il territorio di residenza del richiedente.
A corredo della domanda dovrà essere allegata :
-la documentazione sanitaria attestante la talassemia major o l’anemia falciforme (drepanocitosi) rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche che si occupano di tali patologie. Nel caso di talassemia intermedia la certificazione sanitaria rilasciata da strutture pubbliche (Asl) deve attestare espressamente la patologia e la terapia con trattamento trasfusionale o con idrossiurea.
-la documentazione relativa alla contribuzione posseduta. Tale documentazione dovrà essere certificata dall’Ente presso il quale è stata versata, se quest’ultimo è diverso dall’INPS. Provvederà invece direttamente l’INPS a verificare il requisito nel caso di contribuzione versata presso l’istituto.”
Spero che qualche dubbio sia risolto.
Eventualmente ancora a tua disposizione.
Un saluto.
S. Nicolosi
Buongiorno.
In tutta onestà … mi devo informare.
Credo di conoscere la risposta, ma preferisco chiedere conferma.
Perdonami, ma dovrai attendere per un paio di giorni.
Saluti.
Nikol
Salve sono una ragazza talassemica e da circa 9 anni lavoro presso un’azienda.
Sono a conoscenza dell’ art.39, (indennita’per i lavoratori talassemici)che si usifruisce avendo 10 anni di lavoro e 35 anni di eta’.
Vorrei sapere se mi licenzio per motivi di salute prima della scadenza dei 10 anni quello che mi rimane, e cioè un anno, chiedevo se versando da me i rimanenti contributi potevo una volta raggiunti i 10 anni usufruire dell’indennita’.
Per me è molto importante risolvere questo mio dubbio per poter poi prendere la decione giusta per me. rimango in attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti Elena