Si tratta di un approccio sperimentale assolutamente nuovo che i neuroscienziati della Case Western Reserve University School of Medicine e dell’Università di Toronto hanno applicato su 9 bambini con diagnosi clinica di Sindrome di Asperger (ASD), una particolare forma di autismo ad alto funzionamento, confrontando i dati ottenuti con quelli di 10 coetanei “normali”.
La magnetoencefalografia, tramite l’uso di numerosi sensori esterni, 141 nel caso specifico, è in grado di formare delle mappe elettromagnetiche dell’encefalo in diverse condizioni, quindi a riposo o durante stimoli precisi.
L’elaborazione di tali mappe, tramite sofisticati algoritmi statistici, avrebbe permesso di rilevare sostanziali differenze nell’interazione di varie porzioni del cervello tra i soggetti normali e gli autistici; sarebbero differenti sia le modalità di interazione tra porzioni sensitive e associative, sia le modalità di interazione tra i nuclei della base e la corteccia. Il cambiamento di connettività più significativo nei soggetti con ASD rispetto ai controlli consiste nella maggiore eccitazione funzionale dalle aree occipitali alle frontali occipitale lungo l’asse parasagittale.
Vi sarebbe però una fondamentale uniformità di tali alterazioni nei soggetti con autismo, tanto da permettere una elevata capacità di discriminazione con i soggetti normali.
L’individuazione dei soggetti con sindrome di Asperger avverrebbe con una precisione del 94%.
Questa notizia comunque ha solo un valore scientifico ma per ora e per molto tempo non avrà ripercussioni sulla vita dei soggetti con autismo
Come già altre volte, rilevo che la ricerca scientifica sul campo dell’autismo fa passi avanti, migliorano le conoscenze fisiopatologiche alla base del disturbo, ma sul campo, nella vita quotidiana, nel tessuto sociale, le difficoltà di familiari e pazienti erano immense e continuano ad essere immense.
Tra pensioni negate, insegnanti di sostegno negati, riabilitazione che stenta a partire o che si trascina solo grazie a sforzi sovrumani di parenti e pochi operatori sensibili, qualche notizia scientifica rialza il morale, ma non risolve il problema.
Probabilmente occorre una maggiore attenzione del legislatore, naturalmente non solo per i soggetti autistici, ma per tutto il mondo della disabilità.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi.
L’articolo di cui si parla in questo post è raggiungibile da QUI
Gentile collega, mi inorgoglisce che tu mi chieda un parere, pensando che io sia un esperto in trattamento dei pazienti con osteoporosi. In effetti ho veramente esperienza nel trattamento dell’osteoporosi, ma non credo di potermi considerare più esperto di quanto non lo sia tu.
In ogni caso, come certamente sai, il trattamento dell’osteoporosi è solo apparentemente semplice e i farmaci utilizzabili sono tutti efficaci, ma solo apparentemente sono intercambiabili. E ciò soprattutto in considerazione degli effetti avversi sempre più spesso segnalati. E questo è vero, oltre che per il ranelato (Osseor-Protelos), anche per i bisfosfonati ad esempio; esistono infatti segnalazioni ancora non confermate di insorgenza più frequente di tumori esofagei nei soggetti che assumono bisfosfonati per os, senza dimenticare le problematiche odontoiatriche.
Ranelato, bisfosfonati, teriparatide, denosumab, vit. D, sono tutti farmaci utilizzabili, ma la terapia deve essere adattata caso per caso valutando attentamente eventuali controindicazioni e potenziali effetti avversi.
Comprendo di non aver risolto il tuo dubbio ma in questo momento non esiste una terapia “migliore” dell’osteoporosi , ma solo la “più adatta” al paziente.
Saluti
Traduzione in inglese con Google Traduttore:
Dear colleague, I am proud of you to ask me an opinion, thinking that I am an expert in the treatment of patients with osteoporosis. In fact I really experienced in the treatment of osteoporosis, but I do not think I could consider more experienced than you are.
In any case, as you certainly know, the treatment of osteoporosis is deceptively simple and drugs used are all effective, but only apparently are interchangeable. And what especially in consideration of the adverse effects more often reported. And this is true not only for ranelate (Protelos-Osseor), including bisphosphonates, for example, there are in fact still unconfirmed reports of insorgena most frequent esophageal cancers in people taking bisphosphonates orally, without forgetting the dental problems.
Ranelate, bisphosphonates, teriparatide, denosumab, vit. D, are all drugs used, but the treatment must be adapted to each case carefully assessing any contraindications and potential adverse effects.
I understand that you have not solved your doubt but at this time there is no therapy “best” of osteoporosis, but only the “most suitable” to the patient.
greetings
Dott. S. Nicolosi
boun giorno dottore
i am romanian dr.and i utilise Osseor for my pacients;with excellent result.As side effects,some small digestif problems i found,without any complications.I red about the new restrictions for Osseor.Which medecin do you reccomand for the treatement against the osteoporosis with fracture?Thank you