flacone di Vaccino Moderna

flacone di Vaccino Moderna

Spikevax (precedentemente COVID-19 Vaccino Moderna) [vaccino a mRNA anti-COVID-19 (modificato a livello dei nucleosidi)]

Spikevax 0,2 mg/mL dispersione per preparazione iniettabile
Spikevax 0,1 mg/mL dispersione per preparazione iniettabile
Spikevax 50 microgrammi dispersione per preparazione iniettabile in siringa preriempita

Vaccino a mRNA anti-COVID-19


Sintesi di COVID-19 Vaccino Spikevax (precedentemente Moderna) e perché è autorizzato nell’Unione europea (UE) (fonte: EMA-EUROPA – il link permette di scaricare la scheda direttamente dal sito dell’Agenzia Europea del Farmaco, EMA)

Scheda tecnica (RCP) di COVID-19 Vaccino Spikevax (precedentemente Moderna) [vaccino a mRNA anti-COVID-19 (modificato a livello dei nucleosidi)] (fonte: EMA-EUROPA – il link permette di scaricare il documento direttamente dal sito dell’Agenzia Europea del Farmaco, EMA)

N.B. LE NOTIZIE CHE SEGUONO POSSONO NON ESSERE AGGIORNATE E SONO QUI VISIONABILI SOLO A TITOLO INDICATIVO.

PER MAGGIORE SICUREZZA, FARE SEMPRE RIFERIMENTO AL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO (RCP) AGGIORNATO, SCARICABILE AL LINK SOPRASTANTE,

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INDICAZIONI

Spikevax (precedentemente COVID-19 Vaccino Moderna) è indicato per l’immunizzazione attiva nella prevenzione di COVID-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 6 anni.
L’uso di questo vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 dell’RCP.

Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Tracciabilità
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

Ipersensibilità e anafilassi
È stata segnalata anafilassi in soggetti che hanno ricevuto Spikevax. Devono essere sempre immediatamente disponibili un trattamento medico e una supervisione adeguati nel caso di una reazione anafilattica in seguito alla somministrazione del vaccino.
A seguito della vaccinazione si raccomanda un’attenta osservazione per almeno 15 minuti. Coloro che manifestano una reazione anafilattica in seguito alla prima dose di Spikevax (precedentemente COVID-19 Vaccino Moderna) non devono ricevere la seconda dose del vaccino.

Miocardite e pericardite
Dopo la vaccinazione con Spikevax è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni dalla vaccinazione. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.8 dell’RCP). I dati disponibili suggeriscono che il decorso della miocardite e della pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale.

Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite. Le persone vaccinate devono essere istruite a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico (acuto e persistente), respiro affannoso o palpitazioni.

Gli operatori sanitari devono consultare le linee guida e/o specialisti per diagnosticare e trattare tale affezione.

Reazioni associate all’ansia
In relazione alla vaccinazione possono verificarsi reazioni associate all’ansia, tra cui reazione vasovagale (sincope), iperventilazione o reazioni associate allo stress, come risposta psicogena all’iniezione dell’ago. È importante che vengano adottate precauzioni per evitare lesioni da svenimento.

Malattia concomitante
In soggetti con malattia febbrile severa o infezione acuta la vaccinazione deve essere posticipata. La presenza di un’infezione minore e/o febbre di bassa entità non deve ritardare la vaccinazione.

Trombocitopenia e disturbi della coagulazione
Come per le altre iniezioni intramuscolari, il vaccino deve essere somministrato con cautela a soggetti che ricevono terapia anticoagulante o sono affetti da trombocitopenia o da qualsiasi disturbo della coagulazione (come l’emofilia), poiché in questi soggetti possono verificarsi sanguinamento o formazione di ematomi in seguito alla somministrazione per via intramuscolare.

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Riacutizzazioni della sindrome da perdita capillare
Sono stati segnalati alcuni casi di riacutizzazioni della sindrome da perdita capillare (CLS) nei primi giorni dopo la vaccinazione con Spikevax. Gli operatori sanitari devono essere a conoscenza dei segni e dei sintomi della CLS per riconoscere e trattare tempestivamente tale condizione. Nei soggetti con anamnesi di CLS, la pianificazione della vaccinazione deve essere effettuata in collaborazione con esperti medici competenti.

Soggetti immunocompromessi
L’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, inclusi coloro che ricevono terapia immunosoppressiva. L’efficacia di Spikevax (precedentemente COVID-19 Vaccino Moderna) può risultare diminuita nei soggetti immunosoppressi.

La raccomandazione di considerare una terza dose (0,5 mL) in soggetti severamente immunocompromessi (vedere paragrafo 4.2 dell’RCP) si basa su evidenze sierologiche limitate con pazienti immunocompromessi in seguito a trapianto di organo solido.

Durata della protezione
La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota ed è ancora in fase di determinazione tramite studi clinici in corso.

Limitazioni dell’efficacia del vaccino
I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 14 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose. Come con tutti i vaccini, la vaccinazione con COVID-19 Vaccino Moderna potrebbe non proteggere tutti coloro che ricevono il vaccino.

Tabella delle reazioni avverse

Il profilo di sicurezza presentato di seguito si basa sui dati ottenuti da uno studio clinico controllato con placebo condotto su 30.351 adulti di età ≥18 anni.
Le reazioni avverse segnalate sono elencate in base alla seguente frequenza:
molto comune (≥1/10)
comune (≥1/100, <1/10)
non comune (≥1/1.000, <1/100)
raro (≥1/10.000, <1/1.000)
molto raro (<1/10.000)
non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRAFrequenzaReazioni avverse
Patologie del sistema emolinfopoieticoMolto comuneLinfoadenopatia *
Disturbi del sistema immunitarioNon nota

Anafilassi, Ipersensibilità

Disturbi del metabolismo e della nutrizioneMolto comune

appetito ridotto†

Disturbi psichiatriciMOlto comune

Irritabilità/pianto†

Patologie del sistema nervosoMolto comuneCefalea, sonnolenza†
Non comunecapogiro
Raro

Paralisi facciale periferica acuta‡,  ipoestesia, parestesia

Patologie cardiacheMolto raroMiocardite
Pericardite
Patologie gastrointestinaliMolto comuneNausea/vomito
ComuneDiarrea
Non comuneDolore addominale§
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneoComuneEruzione cutanea, orticaria¶
Non notaEritema Multiforme, Orticaria meccanica, Orticaria cronica
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivoMolto comuneMialgia, Artralgia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammellaNon notaFlusso mestruale abbondante#
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazioneMolto comuneDolore in sede di iniezione, Stanchezza, Brividi, Piressia, Tumefazione in sede di iniezione, Eritema in sede di iniezione
ComuneOrticaria in sede di iniezione, Eruzione cutanea in sede di iniezione, Reazione ritardata in sede di iniezione♠
Non comunePrurito in sede di iniezione
RaroTumefazione del viso♥
Non notaGonfiore esteso dell’arto vaccinato

*La linfoadenopatia è stata rilevata come linfoadenopatia ascellare sullo stesso lato della sede di iniezione. In alcuni casi sono stati interessati altri linfonodi (ad es. cervicali, sovraclaveari).
† Osservato nella popolazione pediatrica (di età compresa tra 6 mesi e 5 anni).
‡ Nel corso dell’intero periodo di follow-up di sicurezza, paralisi facciale periferica acuta è stata segnalata in tre partecipanti nel gruppo Spikevax e in un partecipante nel gruppo placebo. L’insorgenza nei partecipanti del gruppo vaccino è stata a 22, 28 e 32 giorni dopo la dose 2.
§ Il dolore addominale è stato osservato nella popolazione pediatrica (età compresa tra 6 e 11 anni), con una frequenza dello 0,2% nel gruppo Spikevax e dello 0% nel gruppo placebo.
¶ L’orticaria è stata osservata con insorgenza acuta (entro pochi giorni dalla vaccinazione) o insorgenza ritardata (fino a due settimane circa dopo la vaccinazione).
#La maggior parte dei casi appariva di natura non grave e transitoria.
♠ Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 9 giorni dopo la prima iniezione e di 11 giorni dopo la seconda iniezione. La durata mediana è stata di 4 giorni dopo la prima iniezione e di 4 giorni dopo la seconda iniezione.
♥ Si sono verificati due eventi avversi gravi di tumefazione del viso in persone che hanno ricevuto il vaccino e avevano una storia di iniezioni di filler dermatologici. L’insorgenza della tumefazione è stata segnalata rispettivamente al giorno 1 e al giorno 3 dopo la vaccinazione.

Durata della protezione

La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota ed è ancora in fase di determinazione tramite studi clinici in corso.

MECCANISMO D’AZIONE

Spikevax (elasomeran) contiene mRNA inserito in nanoparticelle lipidiche. L’mRNA codifica per la proteina spike intera del SARS-CoV-2 modificata tramite 2 sostituzioni proliniche all’interno del dominio heptad repeat 1 (S-2P) per stabilizzarla in conformazione di pre-fusione. A seguito dell’iniezione intramuscolare, le cellule nella sede d’iniezione e i linfonodi drenanti assorbono le nanoparticelle lipidiche riuscendo a rilasciare la sequenza di mRNA per la traduzione in proteina virale all’interno delle cellule.

L’mRNA veicolato non entra nel nucleo cellulare né interagisce con il genoma; non è replicante e la sua espressione è transitoria, principalmente a opera delle cellule dendritiche e dei macrofagi dei seni subcapsulari. La proteina spike del SARS-CoV-2, espressa e legata alla membrana, viene quindi riconosciuta dalle cellule immunitarie come antigene estraneo. Ciò induce una risposta sia delle cellule T che delle cellule B che generano anticorpi neutralizzanti, i quali possono contribuire alla protezione contro COVID-19.

(Fonte: RCP)


EFFICACIA

vedere RCP al paragrafo 5.1

ULTERIORI NOTIZIE POSSONO ESSERE LETTE NELL’RCP, COMPRESO IL PROTOCOLLO PER LA CONSERVAZIONE, LO SCONGELAMENTO E LA PREPARAZIONE DELLE DOSI


Vaccini contro COVID-19 su PubMed

Vaccini contro COVID-19 su Google Scholar (ricerca globale)

Vaccini contro COVID-19 su Google Scholar (pagine in lingua italiana)

FAQ AIFA sui vaccini ad mRNA


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