NATALIZUMAB – TYSABRI


Nome Commerciale e formulazioni

TYSABRI 300 mg concentrato per soluzione per infusione.


Natalizumab è un anticorpo ricombinante umanizzato anti-α4-integrina prodotto in una linea cellulare murina mediante la tecnologia del DNA ricombinante.


SCHEDA TECNICA TYSABRI (RCP (fonte: EMA – 19/01/2020)


riassunto della relazione pubblica europea di valutazione (EPAR) per Tysabri destinato al pubblico

Pubblicità

Download (PDF, 104KB)


INDICAZIONI:

TYSABRI è indicato come monoterapia disease-modifying nella sclerosi multipla recidivanteremittente ad elevata attività nei seguenti gruppi di pazienti:

  • Pazienti con un’elevata attività della malattia nonostante un ciclo terapeutico completo e adeguato con almeno una terapia disease-modifying (DMT) (per le eccezioni e le informazioni riguardo ai periodi di washout vedere paragrafi 4.4 e 5.1 dell’RCP).

oppure

  • Pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente grave ad evoluzione rapida, definita da due o più recidive disabilitanti in un anno e con 1 o più lesioni captanti Gadolinio alla RM cerebrale o un aumento significativo del carico lesionale in T2 rispetto ad una precedente RM effettuata di recente.

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità al natalizumab o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML).
  • I pazienti che presentano un aumentato rischio di infezioni opportunistiche, fra cui i pazienti immunocompromessi (inclusi quelli trattati con terapie immunosoppressive concomitanti o quelli immunocompromessi da terapie precedenti, ad esempio mitoxantrone o ciclofosfamide, vedere anche paragrafi 4.4 e 4.8 dell’RCP).
  • Associazione con altre DMT.
  • Tumori maligni in fase attiva diagnosticati ad eccezione dei pazienti con carcinoma cutaneo basocellulare.

Effetti farmacodinamici
Natalizumab è un inibitore selettivo della molecola d’adesione e si lega alla subunità α4 delle integrine umane che è altamente espressa sulla superficie di tutti i leucociti, ad eccezione dei neutrofili. Nello specifico, natalizumab si lega all’integrina α4β1, bloccando così l’interazione con il suo recettore complementare, VCAM-1 (vascular cell adhesion molecole-1), e con i ligandi osteopontina e CS-1 (connecting segment-1), un dominio di splicing alternativo della fibronectina. Natalizumab blocca l’interazione dell’integrina α4β7 con MadCAM-1 (mucosal adressin cell adhesion molecole-1). L’alterazione di tali interazioni molecolari impedisce la migrazione dei leucociti mononucleati attraverso l’endotelio fino al tessuto parenchimale infiammato. Un ulteriore meccanismo d’azione di natalizumab può consistere nella soppressione delle reazioni infiammatorie in atto nei tessuti ammalati, mediante l’inibizione dell’interazione dei leucociti che esprimono α4 con i loro ligandi nella matrice extracellulare e sulle cellule del parenchima. In tal modo natalizumab può sopprimere l’attività infiammatoria presente nell’area malata ed inibire un’ulteriore migrazione nei tessuti infiammati di cellule del sistema immunitario.

Nella SM, si ritiene che le lesioni si verifichino quando i linfociti T attivati attraversano la barriera emato-encefalica. La migrazione dei leucociti attraverso la barriera emato-encefalica presuppone un’interazione tra le molecole d’adesione delle cellule infiammatorie e le cellule endoteliali della parete vascolare. L’interazione tra α4β1 ed i suoi bersagli rappresenta una componente importante dell’infiammazione patologica del cervello e l’alterazione di tali interazioni si traduce in una diminuzione dell’infiammazione. In condizioni normali, la VCAM-1 non è espressa nel parenchima del cervello. Tuttavia, in presenza di citochine pro-infiammatorie, si iperattiva la VCAM-1 delle cellule endoteliali e probabilmente delle cellule gliali in prossimità dei siti d’infiammazione. Nel quadro dell’infiammazione del sistema nervoso centrale (SNC), nella SM, è l’interazione di α4β1 con VCAM-1, CS-1 e l’osteopontina che media la migrazione e la ferma adesione dei leucociti al parenchima cerebrale e può perpetuare la cascata infiammatoria nel tessuto del SNC. Il blocco delle interazioni molecolari di α4β1 con i suoi bersagli riduce l’attività infiammatoria presente nel cervello, nei pazienti con SM, ed inibisce un ulteriore reclutamento di cellule del sistema immunitario e la loro migrazione verso il tessuto infiammato, riducendo in tal modo la formazione o l’estensione delle lesioni della SM.

(fonte: RCP)


 Natalizumab su PubMed ==> da QUI

 Natalizumab sul sito della FDA ==> da QUI

Pubblicità

 Natalizumab sul sito della Cochrane ==> da QUI

Natalizumab su Google Scholar (ricerca globale) ==> da QUI

Natalizumab su Google Scholar (ricerca in lingua italiana) ==> da QUI


L’11/03/2016 l’EMA ha completato la revisione sul rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) con l’uso del medicinale Tysabri (natalizumab) e ha emesso una “Nota Informativa Importante” sulle misure di minimizzazione del rischio.

QUESTA (↓) è il la Nota Informativa Importante su Tysabri (natalizumab) (11/03/2016)

Download (PDF, 88KB)


Il PRAC, Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee) dell’Agenzia Europea del farmaco, EMA, ha completato la revisione sul rischio di insorgenza di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) con l’uso del farmaco natalizumab e ha raccomandato nuove misure per ridurre al minimo tale rischio; il documento, datato 12 febbraio 2016 è visionabile da questo link.


In questa pagina accesso ad alcune “note informative importanti”, riguardanti segnalazioni di eventi avversi importanti che mettono a rischio la vita dei soggetti che utilizzano Natalizumab

Natalizumab sul sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ==> da QUI


COSTO
TYSABRI 300 mg concentrato per soluzione per infusione – uso endovenoso – 1 flaconcino da 15 ml (20 mg(ml):  € 2.681,09

 Regime di fornitura: farmaco ad uso ospedaliero

 Classe di rimborsabilità: “H


Pubblicità