L’adenoma pleomorfo è un tumore che interessa prevalentemente le ghiandole salivari maggiori, parotide in particolare, ma anche le minori e le ghiandole lacrimali. E’ classificato tra i tumori benigni ma può presentare evoluzione verso la malignità e, per problematiche relative alla difficoltà di asportazione, può recidivare.
ANATOMIA PATOLOGICA
Si presenta come una massa in lento accrescimento di aspetto generalmente lobulato circondata da una sottile capsula.
La superficie di taglio si presenta di colorito bianco-giallastro con consistenza variabile dal molle al duro, in rapporto alle diverse componenti cellulari presenti, anche contemporaneamente
E’ costituito fondamentalmente da cellule epiteliali e mioepiteliali immerse in un abbondante stroma con caratteristiche mixoidi, mucoidi o condroidi.
Il termine “pleomorfo” è dovuto alla eterogeneità di aspetto, sia macroscopico che istologico, in rapporto alle diverse componenti presenti nella massa. Al microscopio infatti possono prevalere aspetti epiteliali, con strutture organizzate in cordoni solidi o in alveoli o tubuli con scarsa componente stromale, o viceversa può riscontrarsi scarsità di cellule immerse in abbondante matrice connettivale.
SINTOMATOLOGIA E QUADRO CLINICO
Si manifesta come una tumefazione a lento accrescimento della ghiandola interessata.
La sintomatologia dipende dal volume raggiunto, dalla velocità di accrescimento e dalle strutture che vengono compresse dal tumore.
Oltre quindi ad alterazioni del profilo cutaneo, si possono avere disturbi della masticazione e/o deglutizione, nevralgie del VII nervo cranico o addirittura paresi, disturbi uditivi per compressione del condotto uditivo e altro ancora in rapporto alle strutture vicine.
TERAPIA
Il trattamento dell’adenoma pleomorfo è esclusivamente chirurgico. Raramente si fa una semplice adenectomia; in genere si procede ad asportazione completa della ghiandola interessata.
Si tratta peraltro di interventi che spesso richiedono una attenzione particolare per evitare danni al vicino VII nervo cranico; inoltre la sottigliezza della capsula o i particolari rapporti di prossimità con strutture vascolari o nervose potrebbero impedire una radicalità assoluta dell’intervento con possibile elevato pericolo di recidiva.
A questo proposito, le varie statistiche segnalano una elevata recidiva della patologia con percentuali piuttosto variabili e comprese tra il 5% e il 50%, a volte anche dopo molti anni e, non infrequentemente, con plurimi elementi nodulari; in questo caso il trattamento chirurgico può essere ancora più complesso e l’integrità delle strutture vicine difficilmente salvaguardabile.
Pur raramente, è descritta la trasformazione maligna dell’adenoma pleomorfo; depongono per questo evento l’improvviso aumento di velocità di crescita e segni di infiltrazione di organi vicini; tipica è l’improvvisa paralisi del nervo faciale (VII nervo cranico).
In letteratura è descritto anche la possibilità di trattamento radioterapico dell’adenoma pleomorfo, ma in realtà il suo utilizzo è controverso ed è riservato più spesso a casi di elevato rischio di recidiva.
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Adenoma Pleomorfo su PubMed ==> da QUI
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Dott. Salvatore Nicolosi
Medico di Medicina Generale convenzionato con il S.S.N.