Decreto Ministero del lavoro e della previdenza sociale 10/06/2014
(G.U. n. 212 del 12/09/2014)
Elenco delle malattie per le quali e’ obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, DPR 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni e integrazioni
Si tratta di una tabella promulgata nel 2004, poi aggiornata nel 2008 e quindi nel 2014
E’ un elenco di sostanze o lavorazioni che sottopongono il lavoratore al rischio di contrarre una malattia professionale ed è a sua volta suddivisa in 3 sezioni:
LISTA I – MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E’ DI ELEVATA PROBABILITA’
LISTA II – MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E’ DI LIMITATA PROBABILITA’
LISTA III – MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E’ POSSIBILE.
La tabella di riferimento ufficiale per ciò che riguarda le malattie professionali è quella del DM 09/04/2008, ma questa di cui si da notizia in questa pagina è considerata indicativa e, soprattutto in fase di giudizio, può essere fatta valere in quanto redatta sulla scorta di indicazioni di un comitato tecnico che ha valutato una corposa documentazione scientifica
Naturalmente è essenziale che venga accertata sia la malattia sia l’esposizione alla sostanza o lavorazione morbigena che però non può essere episodica o breve ma sufficientemente intensa e prolungata.
Per visionare la tabella in formato PDF del Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 10/06/2014 da QUI ⇓
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno, ho avuto nel 2015 un’ictus ischemico coronario con la posizione di tre stent e con l’occlusione della carotide, ora ad aprile 2017 ho avuto un’altro stent, inoltre ho altre patologie come MRGE, mioma uterino, visus oculare,ipofunzione lieve retto mediale e inferiore Occhio sx , sono sotto cura per depressione, sfumata emisindrome piramidale dx (lieve slivelamento Mingazzini, lieve pronazione ASD), sindrome di Hoffmann ma non di Babinski, l’Inps nel 2015 mi ha riconosciuto il 67% di invalidità. Ho fatto la domanda di risarcimento alla Banca, in quanto, quando ho stipulato il mutuo ho fatto un’assicurazione che in caso di invalidità permanete non inferiore al 60%. .La banca mi risponde che per loro l’invalidità che ho subito è inferiore al 60%. Volevo chiederle se è possibile che tra l’INPS e l’INAIL le tabelle sono molto diverse? Inoltre l’Inps non mi ha riconosciuto la 104 comma 3 art 3 ma solamente comma 1 art. 3. Posso fare la domanda di aggravamento? Grazie per la sua risposta e disponibiità.
Buonasera.
Bisogna leggere il contratto assicurativo dove è specificata la tabella utilizzabile e cosa fare in caso di diniego, cioè come opporre ricorso (di solito è possibile).
Ma è improbabile che si usi la tabella INAIL, in effetti piuttosto diversa.
L’stanza di aggravamento può sempre essere fatta, ma l’aggravamento deve essere dimostrato; difficilmente la commissione modifica il giudizio precedente in assenza di novità.
Saluti
Salve,
Secondo il calcolo quanti sono i punti percentuali, la somma della seguente patalogia supera il 30% con limitazioni funzionali, per una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo della Invaliditá civile?
( meniscectomia dx 2012, perforazione di circa 1,5 cm dell setto nasale e deviazione, con limitate possibilità di successo).
Buongiorno.
Non ho capito il quesito
Distinto Dott.Nicolosi
La commissione medica dell’AUSL è l’incaricato medico dell’INPS, non mi a riconosciuto una piccola percentuale di Invaliditá civile.
Le vorrei chiedere, se mi conviene presentare un ricorso per la seguente patalogia che è avvenuto cosi.
(minescetomia dx 2012, perforazione di circa 1,5 cm dell setto nasale e deviazione, con limitate possibilità di successo).
Cordiali saluti
Buonasera.
Se la percentuale riconoscibile non supera 1/3 di 100%, quindi almeno 34%, allora in ambito di invalidità civile si viene dichiarati “NON INVALIDO”.
Il ricorso, che in sostanza è giudiziario, una causa, mi sembra poco fattibile.
Saluti
Salve,
Quindi se ho capito bene, la menzionata patalogia non raggiunge l’almeno richieste 34%, per essere dichiarato “INVALIDO”.
Avrebbe un consiglio per me?
Cordiali saluti
Buonasera.
Ha capito bene.
Ma consigli a distanza spesso è difficile darne.
Per essere riconosciuti invalidi occorre avere patologie invalidanti; se non se ne hanno (per fortuna!) non c’è nulla da fare.
Ma mi chiedo a che le serve il 34% di invalidità? A questo livello i benefici sono veramente minimi (veda QUESTA pagina)
Saluti.
Salve volevo sapere io soffro di epicondilite acuta .posso fare domanda di pensione .kome mi posso muovere visto che lavoro in una mensa ospedaliera?
Buonasera.
Dovrebbe avere una riduzione di 2/3 di capacita’ lavorativa e credo proprio che con la patologia che lei mi indica non ci si possa affatto arrivare.
Saluti
Salve volevo chiederle cortesemente se sapeva dirmi quanti punti prendo e se devo denunciare l’azienda dopo che a lavorare ho rischiato una subamputazione del VI dito con ischemia,premetto che sono INAIL da quasi 2 mesi e da quello che ho capito mi hanno riconosciuto l’invalidità a vita.
Buonasera.
Alla sua ditta può essere richiesto un risarcimento se si dimostra che vi è stata una manchevolezza strutturale nella sicurezza che a sua volta ha provocato il suo infortunio.
Però devo aggiungere ancora qualcosa, a scanso anche di delusioni da parte sua.
Secondo le indicazioni tabellari usate per la valutazione delle menomazioni in ambito di infortunio sul lavoro, l’amputazione TOTALE del mignolo della mano dominante (sinistra se mancino e destra se destrimane) è valutabile il 9%, l’amputazione del mignolo della mano non dominante (viceversa rispetto a prima) è valutabile il 7%.
Per tali percentuali non viene data una pensione a vita, ma erogata una somma unica la cui entità dipende anche da età e sesso (vedere QUESTA pagina).
Saluti
sono caduto violentemente sul pavimento battendo la nuca. lo sforzo di trattenere lo schianto ha provocato una distorsione del rachide cervicale. Per avere un idea del danno subito in percentuale di invalidità posso chiedere a voi o serve una perizia medica ?
Buonasera.
Questo blog è stato creato ed è seguito solo dal sottoscritto, quindi non siamo un “voi”: sono solo io 🙁
Comunque, questo tipo di menomazione ha una espressione assolutamente variabile, da gradi lievissimi con soli piccoli dolori ai movimenti estremi del collo, fino a gradi severi con lesioni delle vertebre cervicali.
Quindi, in assenza di visita medico-legale e di visione di tutta la documentazione specialistica, è impossibile fare una valutazione affidabile a distanza.
Dovrà chiedere una perizia ad un medico specialista o esperto in medicina legale.
Saluti
le voglio porre gentimente una domanda 15 anni fa’ all’eta’ di 45 anni, ha mia moglie per colpa di un grosso fibroma le e stato asportato l’utero e le ovaie oggi ne’ ha 60 anni avrebbe diritto di chiedere l’invalidita’ e quindi l’assegno mensile grazie
Buonasera.
La risposta è NO.
Tenga presente infatti che:
1) al fine di ottenere il beneficio dell’assegno mensile si deve essere riconosciuti invalidi almeno al 74% (Dia un’occhiata a QUESTA pagina);
2) l’asportazione di utero ed ovaie in epoca fertile è valutabile il 35%, sicuramente lontanissimo dal 74% necessario.
Saluti