La malattia di Forestier, chiamata anche Polientesopatia Iperostosante Dismetabolica è una forma rara e particolare di spondilosi idiopatica, caratterizzata da turbe del metabolismo glicidico e/o proteico e/o lipidico associate a calcificazioni tendinee
EPIDEMIOLOGIA
E’ più frequente nel sesso maschile e compare generalmente dopo i 50 anni di età; non si conoscono condizioni genetiche favorenti.
EZIOLOGIA, PATOGENESI, QUADRO CLINICO
Eziologia e patogenesi sono praticamente sconosciute.
Le manifestazioni compaiono in genere in età adulta, nella maggior parte dei casi dopo i 50 anni, nel 50% dei casi in soggetti diabetici e/o con iperuricemia e/o dislipidemia; non pochi gli obesi. La correlazione con queste turbe metaboliche è anch’essa sconosciuta.
L’interessamento artropatico più frequente è a carico della colonna vertebrale con calcificazione e addirittura ossificazione del legamento longitudinale anteriore.Vengono a crearsi grossolani ponti osteofitari intervertebrali particolarmente voluminosi nei tratti lombare e cervicale che interferiscono con la motilità del rachide; a livello toracico generalmente la calcificazione è continua e si viene a formare una sorta di “colata” a cera di candela.
La patologia può interessare anche altre inserzioni tendinee, si parla di polientesopatia, con calcificazioni alla cuffia dei rotatori, formazione di “spine calcaneali”, etc.
Il dolore e il deficit articolare della colonna frequentemente non è intenso, nonostante il quadro radiologico.
Sono stati descritti casi di disfagia o di difficoltà respiratorie, tipo OSAS, causate dalla compressione delle strutture del collo per grave interessamento del rachide cervicale.
DIAGNOSI
Viene effettuata sulla scorta del quadro clinico e radiologico; la diagnosi differenziale va fatta con la Spondilite Anchilopoietica caratterizzata anche da un interessamento delle articolazioni sacro-iliache, che manca nella malattia di Forestier, e da dolore più intenso. Utile valutare anche l’associazione con i disturbi del metabolismo.
TERAPIA
Non esiste una terapia risolvente della Malattia di Forestier; viene utilizzato un mix di terapia antinfiammatoria-analgesica al bisogno e di Fisiokinesi-terapia.
Si ritiene che la correzione delle concomitanti turbe metaboliche possa migliorare il decorso.
Quando le formazioni osteofitarie provocano compressioni critiche di organi o vasi sanguigni, è indicato l’intervento chirurgico di rimozione.
Pagina di ricerca sul PubMed ==> QUI
Alcune immagini radiologiche ==> QUI
Dott. Salvatore Nicolosi
Medico di Medicina Generale convenzionato con il S.S.N.
Fatemi capire una cosa, ma non ce uno specialista per questa malattia di Forrestier.
Buongiorno Andrea, che tipo di terapia pratichi per ridurre i disagi di questa malattia. Grazie
Salve. Confermo tutto cio che avete pubblicato, aggiungo che la rigidita della colonna e’ dolorosa e diventa sempre piu’ difficile condurre una vita normale. Saluti