E’ con la legge Legge 20 febbraio 2006, n. 95, articolo 1 comma 2, che vengono definiti i parametri generici affinchè una persona sia riconosciuta affetta da “sordità” in ambito di invalidità civile,
Legge 20 febbraio 2006, n. 95, articolo 1 comma 2: “... si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio”
La definizione di persona “sorda” ai fini legislativi e legali ha ormai sostituito il termine “sordomuto”, cancellato dalla legge 95 del 20/02/2006.
La persona viene definita “ipoacusica” se è affetta da una riduzione marcata delle capacità uditive, ma comunque, ai fini dell’invalidità civile e dei benefici connessi, di cui all’art. precedente, è “sorda” la persona che ha una grave riduzione delle capacità uditive che è insorta alla nascita o comunque in epoca evolutiva, impedendo di fatto una corretta acquisizione del linguaggio parlato.
Si considera esaurita l’età evolutiva dopo il compimento del 12° anno di età. Un deficit uditivo che insorge dopo i 12 anni si ritiene sia incapace di impedire la corretta acquisizione del linguaggio. Per questo, ai fini della concessione dei benefici per la sordità, il compimento del 12° anno rappresenta una sorta di spartiacque.
L’iter perchè una persona venga riconosciuta affetta da sordità può essere avviato, presentando l’apposita domanda, da un genitore o un legale rappresentante per i minori; Ma anche un maggiorenne può presentare l’istanza per se stesso, ma l’accoglimento è legato alla possibilità di dimostrare che il grave deficit uditivo è insorto prima del compimento del 12° anno di età.
La domanda deve essere presentata dopo il compimento del 1° anno di vita con modalità del tutto simili a quella dell’invalidità civile.
Quindi è necessario l’invio di un certificato con procedura telematica da un medico abilitato e dotato di PIN, con l’accortezza di specificare nel certificato stesso che viene redatto ai fini del riconoscimento della “sordità”. È un certificato redatto in regime di libera attività e quindi deve essere pagato; il medico dovrà anche applicare l’IVA, a carico del richiedente, in quanto si tratta di certificazione redatta a fini medico-legali.
Entro 90 giorni deve essere presentata la domanda, sempre per via telematica, attraverso l’assistenza “gratuita” di una associazione abilitata o di un Ente di Patronato.
In occasione della visita da parte della Commissione Medica si dovrà poi fornire tutta la documentazione medica adeguata, quindi esami audiometrici, impedenziometrie e quant’altro utile, con una perticolare attenzione, nel caso dei soggetti di età maggiore di 12 anni, alla data degli accertamento che documentano l’insorgenza del deficit in epoca utile.
Il soggetto riconosciuto affetto da sordità prelinguale ha diritto a prestazioni economiche, materialmente erogate dall’INPS, a benefici fiscali, ad esenzioni dal ticket sanitario e a fornitura di ausili specifici.
Benefici economici.
Indennità di comunicazione: € 263,19 per 12 mensilità nell’anno 2024 (nel 2023 € 261,11, nel 2022 era € 259,75, nel 2021 e nel 2020 era 258,82, nel 2019 € 256,89)
Istituita dalla legge 508/88, viene concessa al solo titolo della minorazione
Per identificare i requisiti sanitari per il godimento occorre fare alcune distinzioni.
- Minore di 12 anni: spetta se ha una riduzione di capacità uditiva di almeno 60 decibel in media alle frequenze di 500, 1000 e 2000 Hz nell’orecchio migliore
- Maggiore di 12 anni: spetta se ha una riduzione di capacità uditiva di almeno 75 decibel in media alle frequenze di 500, 1000 e 2000 Hz nell’orecchio migliore e se dimostra che il deficit uditivo è insorto prima del compimento del 12° anno di età.
L’indennità di Comunicazione
- è incompatibile con l’Indennità di Frequenza dei minori di 18 anni,
- è indipendente dall’età,
- è compatibile con l’Indennità di Accompagnamento di ciechi ed invalidi civili,
- è erogata indipendentemente dal reddito,
Spetta anche in caso di ricovero a titolo gratuito con retta interamente a carico di Ente Pubblico.
Sul diritto ad indennità di comunicazione mi pare opportuno segnalare la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, sezione Lavoro, n. 22290 depositata il 21/10/2014. In questa sentenza viene sostanzialmente ribadito che l’indennità di comunicazione viene erogata al solo titolo della condizione di sordo prelinguale e non importa se dopo il compimento del 12° anno di età il soggetto richiedente ha acquisito una buona capacità di comunicazione verbale.
La Suprema Corte di Cassazione infatti afferma che: ” … il fatto costitutivo del diritto è che la sordità, essendo stata contratta prima dell’apprendimento del linguaggio, ha impedito di acquisirlo secondo il processo normale. In altri termini, il riferimento alla fase di apprendimento del linguaggio, ricollegando la prestazione alla circostanza che in questa fase medesima si siano verificate delle difficoltà rispetto all’iter normale, sta a significare che devesi avere riguardo ad un fatto pregresso, mentre sarebbe incongruo richiedere al soggetto adulto che inoltra la domanda, la persistenza della difficoltà nella fase di apprendimento del linguaggio parlato, perché questa fase per l’adulto è ormai definitivamente terminata.
La prestazione pertanto spetta in tutti i casi in cui detto processo di apprendimento, a causa della minorazione, non abbia seguito il suo normale svolgimento, ancorché al momento della domanda di ‘ prestazione si constati l’avvenuta acquisizione di una utile capacità di comunicazione verbale…”.
C’è da chiarire ancora che le sentenze della Corte di Cassazione non sono leggi, quindi le Commissioni non hanno l’obbligo di seguirne le indicazioni e neppure sono sottoposte a sanzioni se non ne applicano i principi. In ogni caso però tali indicazioni possono esere fatte valere in sede di ricorso giudiziario.
Pensione ai sordi (ex sordomuti): € 333,33 per 13 mensilità nell’anno 2024 (nel 2023 erano € 316,25, nel 2022 era € 292,55, nel 2021 e nel 2020 era 287,09, nel 2019 era € 285,66).
- a questo va aggiunto l’aumento previsto dall’articolo 70, comma 6, della legge 388/2000, Finanziaria 2001, per il 2023, come per il 2022, il 2021 e il 2020, di € 10,33 ), ma solo se nel 2022 il pensionato non ha superato il reddito di € 7.081,62 se solo, ed € 14.863,55 se coniugato.
Viene erogata dall’INPS e spetta alla persona “sorda” come definita dalla legge 20 febbraio 2006 n. 95, purchè:
- maggiore di 18 anni e minore di 67 anni;
- il reddito percepito nell’anno precedente sia stato inferiore al limite stabilito annualmente per legge che, per il 2023 è di € 17.920,00
Secondo la sentenza della della Corte Costituzionale, sentenza n. 152 del 23 giugno 2020, gli invalidi civili totali, i ciechi civili e i sordi con diritto a pensione e con età compresa tra 18 e 60 anni, hanno diritto agli stessi benefici di coloro che hanno più di 60 anni e quindi il cosiddetto “incremento al milione”, quindi fino a 651,51 € (Circolare INPS n. 107 del 23/09/2020)
Per avere diritto al beneficio sono necessari i seguenti requisiti reddituali (importi 2022):
- il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 9.102,34 euro (pari all’importo massimo moltiplicato per tredici mensilità);
- il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:
- redditi propri di importo non superiore a 9.102,34 euro;
- redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 15.644,85 euro.
La Pensione ai “sordi”
- è incompatibile con prestazioni analoghe erogate ad altro titolo,
- al compimento dei 67 anni di età si trasforma in pensione sociale.
Il “sordo” e i familiari, se si tratta di soggetto fiscalmente a carico, godono di numerose agevolazioni fiscali, ma l’enunciazione è complessa, per cui consiglio di consultare questa pagina del sito dell’Agenzia delle entrate in cui può essere visionata o scaricata una guida alle agevolazioni fiscale per le persone con disabilità → https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/agevolazioni/agevdisab/schedainfoagevdisab?page=agevolazionicitt
Il soggetto riconosciuto “sordo” ha diritto anche ad esenzione dal Ticket per farmaci e prestazioni specialistiche o di diagnostica e a fornitura gratuita di protesi ed ausili.
“Gli abbonati sordi e gli abbonati nel cui nucleo familiare sia presente un soggetto sordo sono esentati dal pagamento del canone per la linea telefonica di categoria residenziale. Con riferimento ai servizi di telefonia mobile, gli utenti sordi hanno diritto ad usufruire di un’offerta specifica che comprenda l’invio gratuito di almeno 50 Sms e che preveda che il prezzo di ciascun servizio sia il miglior prezzo applicato dall’operatore, anche nell’ambito delle promozioni. ” (fonte: AGENAS 07/01/2018)
UNA PRECISAZIONE: se un adulto ha avuto il calo delle capacità uditive dopo il 12° anno di età e vuol presentare una istanza per accedere al beneficio della concessione della protesi acustica è assolutamente inutile che nel certificato di presentazione della domanda d’invalidità venga biffata la casella “sordità”. La Commissione infatti non può che emettere un giudizio di “NON sordo” e il conseguente verbale sarebbe assolutamente privo di utilità.
Invece occorre presentare una istanza presentando un certificato medico telematico in cuiè stata biffata la casella “invalidità”. In sede di visita si dovrà poi presentare la documentazione specialistica riguardante TUTTE le patologie invalidanti, compresa la certificazione specialistica comprovante il deficit uditivo; da precisare che spesso il deficit uditivo da solo non permette di raggiungere il 34% d’invalidità e quindi ribadisco che è indispensabile produrre certificazione specialistica che documenta anche le altre patologie da cui eventualmente si è affetti.
Se la percentuale riconosciuta è superiore al 34% e se nel verbale è indicata la patologia acustica (deficit uditivo, ipoacusia neurosensoriale, etc) allora il richiedente potrà accedere al beneficio della concessione della fornitura della protesi acustica.
Siti di riferimento:
AGGIORNATO IL 2/01/2024
Dott. Salvatore Nicolosi
Già consulente Servizi Medicina Legale INCA-CGIL di Siracusa
Salve,
più che una domanda specifica il mio intende essere uno sfogo, cosa comprensibile quando si ha a che fare con problemi dle genere… Vado al dunque, riassumendo un po’ il mio “caso”. Soffro di otosclerosi bilaterale che non mi ha impedito l’apprendimento dle linguaggio poiché, pur avendo origini ereditarie, la malattia ha iniziato a manifestarsi intorno ai 18 anni, quando eseguii il mio primo intervento chirurgico. Ne seguirono altri 2, ma con scarsi risultati, per cui da più di 10 anni vivo con protesi acustiche che mi aiutano in determinati contesti e situazioni, ma che mostrano le loro pecche difficilmente risolvibili: impossibilità di utilizzare il telefono (capisco una parola su dieci), estrema difficoltà a interloquire in presenza di più persone e/o rumori di fondo, difficoltà a comprendere il parlato mentre guardo la tv (il suono che eprcepisco è fortemente metallico e disturbato per cui non discrimino i suoni né le parole).
La difficoltà maggiore purtroppo è il lavoro. Attualmente sono alla ricerca. Eppure ho una laurea e due master in gestione HR. Ma da queste parti – Calabria – le possibilità sono scarse, e i servizi pubblici che dovrebbero garantire l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro fanno pietà: basti pensare che ad un colloquio con un esperto (!) in orientamento del centro per l’impiego mi è stato consigliato di inviare il cv presso un call center! Come se il mio problema mi consentisse di svolgere le mansioni previste per gli operatori telefonici. Ho una perdita di udito di 80-85 dB in entrambe le orecchie e mi è stata riconosciuta una invalidità civile del 46% che ad oggi non mi è servita a nulla. Ecco, in conclusione, una domanda mi sorge: possibile che la legge discrimini in questo modo tra nati sordi (e sordi in età evolutiva) e sordi che hanno acquisito l’invalidità – io la chiamo inabilità perché se non ci senti bene tanti lavori te li puoi scordare non essendo abile a svolgerli – dopo i 12 anni? In fin dei conti, in entrambi i casi il nostro udito non funziona o non funziona bene ed il linguaggio, anche noi che lo abbiamo appreso senza problemi, peggiora col tempo: io, infatti, mi rendo conto che faccio fatica a pronunciare bene la R ed altri suoni, mentre prima non era affatto così.
Grazie per o spazio concessomi, buona giornata!
Buonasera.
Se legge attentamente,troverà tutte le informazioni che desidera; eventualmente può fare un quesito più specifico.
La cosa importante, da ribadire, è che se lei non può dimostrare che prima dei 12 anni aveva un deficit uditivo medio bilaterale di 60 db alle frequenze di 500, 1000 e 2000 Hz, allora dovrà presentare una istanza di invalidità civile ordinaria. In quel caso, per il beneficio economico serve almeno il 74% che, solo con il deficit uditivo da lei indicato, non si raggiunge. Eventalmente possono essere valutate ulteriori patologie.
Saluti
Buonasera, ho 38anni, quando avevo cominciato la scuola, ho notato che non sentivo bene,….da2008 ho apparecchi per tutte 2orecchi….,oggi ,2017, fatto un controllo,mi risulta perdite da ambi di 75-80decibel!…ho molto paura!…mi fanno detto che tra piu 20ani posso rimanere sorda,non sentire piu! Chiedo, a lei, ho diritto a qualcosa, quale sono le procedure!…GRAZIE mille!
Buonasera.
Post ripescato oggi dallo spam insieme ad altri 10 che spam non erano; il mio programma è troppo severo.
Non mi è chiaro il suo pensiero.
Comunque, l’indennità di comunicazione spetto esclusivamente ai sordi prelinguali e questo non lo affermo io ma la legge 508/1988.
La pensione ai sordi viene erogata ai soggetti sordi secondo le indicazioni della legge 20 febbraio 2006 n. 95: ” ... si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio ...”
Quindi soggetto diventato sordo prima dell’acquisizione del linguaggio; dopo i dodici anni il linguaggio si considera acquisito; deve solo essere affinato.
Saluti
Esistono degli occhiali speciali, ai quali si montano le lenti adeguate, nelle quali all interno delle stanghette, e’ inserito un processore che diffonde per contatto, via ossea, le vibrazioni acustiche al nervo uditivo, . Funzionano incredibilmente. Senza alcuna operazione , rischiosa e dolorosa. che E’ lampante che un sordo, distintamente da quando lo e’ diventato, ha un enorme problema di comunicazione , e relazione. Che chiaramente limita sia le sue possibilita’ lavorative, che il vivere giornaliero. Quindi dovra’ essere corretto moralmente , e non solo, l istituzione di una indennita’ di sostegno mensile, a compenso delle difficolta’ del vivere quotidiano. Asserire che tale indennita’ spetti solo alle persone che hanno avuto prima dei 12 anni difficolta’ dell apprendimento del linguaggio a causa della sordita’, e’ chiaramente impreciso, perche’ in quest ultimo caso, si tratta di un handicap maggiomente problematico ; la quale persona oltre ad avere perso uno dei 5 sensi…….ne ha sommato un ulteriore handicap.
Buona sera.
Non mi è chiaro perchè si dovrebbe fare un intervento di impianto cocleare se da un orecchio invece ha un udito perfetto, se non ho capito male.
L’impianto cocleare comunque è un intervento demolitivo, che ha un costo in termini di sofferenze post-chirurgiche e possibili complicanza.
A mia conoscenza, ma forse non ho capito bene, l’impianto cocleare si fa nei soggetti con sordità bilaterale e suo figlio non ha questo problema.
Circa i benefici ottenibili, se l’udito da un orecchio è buono, potrebbe provare a fare istanza di indennità di frequenza.
Saluti
Buon Giorno, ho un figlio di 9 anni, quando ne aveva 4 gli si è perforato la membrana del timpano, dopo diverse visite,tutti ci hanno detto la stessa cosa; si può operare e ricostruire il timpano, ma dopo i 12 anni.
in tutti questi anni abbiamo combattuto con infezioni e curate con antibiotici.
abbiamo fatto 2/3 visite l’anno per tener sotto controllo il tutto.
3 mesi fa il bimbo ci fa notare che non sente dall’orecchio in questione. 100% sordità
la conferma arriva dopo immediate visite ( TAC ) e controlli audiometrici.
Prognosi confermata, soluzione fare un’intervento per istallare un apparecchio ( impianto cocleare ) dietro l’orecchio.
Il consiglio del medico è stato quello di aspettare un paio d’anni vista la giovane età.
nel attesa abbiamo diritto a qualcosa da parte delle istituzioni di competenza ?
Grazie
Buonasera.
Direi che i benefici possibili sono molto limitati; dia un’occhiata in questa pagina: http://www.medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-i-benefici
Saluti
buongiorno .
sono invalido civile 46% porto le protesi acustiche tutte due orecchie ,per la pensione o reddito alto, che benefici posso avere, l’unica cosa che non ho le esenzione ticket ,posso averlo ? che benefici ci sono??
GRAZIE
Ha ragione, ho usato un termine non propriamente corretto, anche se mi riferivo esclusivamente al riconoscimento come soggetto “sordo” ai sensi delle leggi 20 febbraio 2006, n. 95 e 508/88 e non come a persona affetta dal deficit sensoriale, sicuramente una disabilità, come giustamente puntualizza lei.
Modifico la frase.
Saluti e grazie pert la segnalazione