FIBROSI CISTICA ED INVALIDITA’ CIVILE

La Fibrosi Cistica, chiamata anche Mucoviscidosi, è una patologia sistemica che interessa molti organi ed apparati, ma quelli sicuramente più danneggiati sono il sistema digerente e il sistema respiratorio, polmoni in particolare.

Lasciando da parte una descrizione dettagliata della patologia, delle cause e dell’evoluzione, possiamo dire che si tratta di soggetti che perdono progressivamente la funzione respiratoria e che non riescono ad assimilare grassi e proteine per l’incapacità di digerirli.

Si tratta sicuramente di soggetti la cui malattia ha una elevatissima incidenza sia sulle capacità lavorative sia sulla possibilità di svolgere le ordinarie attività.

Nella tabella del DM 05/02/1992 la fibrosi cistica viene indicata con una particolare modalità:

6406 BRONCHIECTASIA CONGENITA ASSOCIATA A MUCOVISCIDOSI / / 80
6430 FIBROSI CISTICA DEL PANCREAS CON PNEUMOPATIA CRONICA / / 100

La valutazione mediamente fatta, tranne in casi di soggetti necessitanti di ossigeno-terapia, è stata l’80% d’invalidità.

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Per i minori di 18 anni ad oggi non c’è stata una valutazione uniforme, con casi in cui è stata riconosciuta l’indennità di frequenza e casi in cui è stata invece riconosciuta l’indennità di accompagnamento.

In sostanza c’è stata una certa difformità valutativa.

In marzo-aprile 2015, in collaborazione con la LIFC, Lega Italiana Fibrosi Cistica, è stato pubblicato ed inviato alle Commissioni INPS un “Contributo tecnico-scientifico per l’accertamento degli stati invalidanti” a tutela dei pazienti con Fibrosi Cistica.

Inizialmente sono presenti 5 ampie sezioni dedicate alla descrizione della patolgia e delle conseguenze sui vari apparati, in verità abbastanza interessante ed esaustiva, e quindi altre dedicate alla diagnosi e al trattamento terapeutico, sia farmacologico che non.

Quindi, nel  6a capitolo inizia la parte dedicata alla valutazione in ambito d’invalidità civile degli adulti e dei minori affetti da Fibrosi Cistica, e ciò anche nell’ambito delle valutazioni previste per la legge 104/92 e della legge 68/99

  1. Nel documento viene affermato che:
  2. ” ... E’ evidente, dunque, come il minore con Fibrosi Cistica presenti non solo ”difficoltà persistenti a svolgere i compiti e funzioni proprie dell’età” ma necessiti di un intervento assistenziale “straordinario ” rispetto ad un coetaneo standard in buona salute (cfr Sentenza Corte Cassazione n.11525 del 2006).
    Ne deriva quindi che la condizione di minore affetto da Fibrosi Cistica deve considerarsi, in ogni caso, tale da perfezionare il requisito medico legale per il diritto all’indennità di accompagnamento. ... “
  3. ” … anche in presenza di interessamento polmonare esclusivo, al pari di quanto previsto in forza del cod. 6430: fibrosi cistica del pancreas con pneumopatia cronica: 100%, debba riconoscersi una condizione di totale invalidità nella misura del 100%. … “
  4. ” … Per quanto attiene alla valutazione medico legale inerente la L. 68/99 è necessario che le Commissioni competenti pongano la massima attenzione nell’indicare tutte le eventuali condizioni lavorative che possano concausare una evoluzione sfavorevole della patologia ( ad esempio, ambienti lavorativi con presenza di agenti infettivi patogeni, contatto con animali, mansioni di front-office, turnazioni con lavoro notturno…) od ostacolare le necessità terapeutiche quotidiane del paziente. …”
  5. ” … risulti di tutta evidenza come il paziente con Fibrosi Cistica, a prescindere dall’età e dalla variante genetica, sia da considerarsi in ogni caso portatore di handicap con connotazione di gravità. … “
  6. ” … per i pazienti con Fibrosi Cistica deve essere esclusa in ogni caso la previsione di revisioni medico-legali. … “
  7. ” ... raccomandazioni sull’espletamento dell’accertamento medico legale nei confronti di malati di Fibrosi Cistica.
    Occorre tener presente, infatti, che tali pazienti necessitano di accedere in ambienti igienicamente sicuri, ovvero privi di possibili agenti patogeni.
    Sarà pertanto opportuno evitare una loro permanenza prolungata in sala di attesa e prevedere, ove necessario, l’uso della mascherina da parte del personale sanitario che venga a contatto con il paziente.
    In ogni caso, in presenza di documentazione clinica probante, dovranno essere evitati accertamenti specialistici superflui o inutili duplicazioni di visita. …”

Quindi, riassumendo e semplificando.

Per i minori affetti da fibrosi cistica va sempre riconosciuta

  • l’indennità di accompagnamento
  • la condizione di soggetto con handicap in condizione di gravità (comma 3, art. 3 legge 104/92)

Per i maggiorenni affetti da fibrosi cistica va sempre riconosciuta

  • l’invalidità civile nella misura del 100%
  • la condizione di soggetto con handicap in condizione di gravità (comma 3, art. 3 legge 104/92)
  • una particolare attenzione nelle indicazioni di attività lavorative che potrebbero danneggiare l’invalido nell’aspletamento delle sue mansioni lavorative

Per tutti i soggetti affetti da fibrosi cistica

  • viene esclusa la possibilità di revisione,
  • viene prescritta una particolare attenzione nell’espletamento dell’accertamento medico-legale evitando attese prolungate nelle sale d’aspetto e la con particolare riferimento alle condizioni ambientali dei locali in cui viene espletato l’accertamento stesso;
  • viene raccomandato di evitare inutili ulteriori accertamenti rispetto a quanto certificato dai centri specialistici di riferimento.

Di questo documento, la LIFC ha prodotto una specie di brochure in cui in calce è presente la firma del Dott. Massimo Piccioni, Direttore della Commissione Medica Superiore dell’INPS.

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Questo documento quindi ha forza di linee guida, ma solo per le commissioni INPS. Non ha alcuna rilevanza legale per ciò che riguarda le valutazioni espresse da eventuali commissioni integrate USL, ma visto che per “integrate” si intende che un medico INPS fa parte delle stesse Commissioni, dovrebbe esserci una certa uniformità di valutazione anche in questo caso.

Il “Contributo tecnico-scientifico per l’accertamento degli stati invalidanti” per la valutazione dei pazienti con Fibrosi Cistica può essere visionato/scaricato da QUI

Lo stesso documento, quindi il “Contributo tecnico-scientifico per l’accertamento degli stati invalidanti” per la valutazione dei pazienti con Fibrosi Cistica prodotto dalla LIFC con in calce la firma del Dott. Massimo Piccioni, può essere visionato/scaricato da QUI


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