Guida domanda invalidità civile: la cecità
(aggiornato il 14 dicembre 2021)
I soggetti che hanno una notevole riduzione delle loro capacità visive, fino alla cecità, hanno diritto ad una serie di benefici:
- residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione. (visus corretto ≤ 1/20) => si tratta dei cosiddetti ciechi parziali o “ventesimisti”; il residuo visivo non superiore ad 1/20 deve essere nell’occhio migliore e comunque con correzione di lenti, se possibile; cioè ad esempio, un soggetto con cecità totale in un occhio e visus corretto di 1/10 nell’altro non è considerato “ventesimista”.E’ considerato cieco parziale anche il soggetto il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10%.
- I ciechi parziali hanno diritto ad esenzione del Ticket per farmaci in classe “A”e le prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio e strumentale.
- I ciechi parziali, nell’anno 2021, praticamente come nel 2020, hanno diritto ad una pensione di Euro 286,81 per tredici mensilità materialmente erogata dall’INPS (nel 2019 era di € 285,66); è necessario però che il reddito dell’anno 2019 non abbia superato la soglia di Euro 16.982,49 (nel 2019 il limite era 16.814,34).
- a questo va aggiunto l’aumento previsto dall’articolo 70, comma 6, della legge 388/2000, Finanziaria 2001, per il 2021, come per 2020, 0 di € 10,33 (totale quindi € 295,99), ma solo se nel 2020 il pensionato non ha superato il reddito di € 6.112,08 se solo, ed € 12.757,29 se coniugato.
- Secondo la sentenza della della Corte Costituzionale, sentenza n. 152 del 23 giugno 2020, gli invalidi civili totale, i ciechi civili e i sordi con diritto a pensione e con età compresa tra 18 e 60 anni, hanno diritto agli stessi benefici di coloro che hanno più di 60 anni e quindi il cosiddetto “incremento al milione”, quindi fino a 651,51 € (Circolare INPS n. 107 del 23/09/2020)
Per avere diritto al beneficio sono necessari i seguenti requisiti reddituali (importi 2020):
- il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63euro (pari all’importo massimo moltiplicato per tredici mensilità);
- il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:
- redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro;
- redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro.
- Viene erogata anche ai minori di 18 anni e ai maggiori di 65 anni.
- Al 65° anno di età non si trasforma in pensione sociale ma ne prosegue l’erogazione;
- é incompatibile con la pensione sociale che quindi verrebbe eventualmente revocata.
- L’inps, nel 2021, eroga anche una “indennità speciale” di Euro 212,43 per 12 mensilità che viene concessa indipendentemente dal reddito (uguale al 2020, nel 2019 era € 210,61)
- L’indennità speciale per i ciechi parziali è concedibile anche ai minorenni ma è incompatibile con l’indennità di frequenza.
- E’ inoltre incompatibile con altre indennità simili concesse per cause di guerra, servizio o lavoro.
- L’indennità è invece compatibile con la pensione spettante ai ciechi civili parziali.
- Comunque anch’essa può essere erogata dopo il 65° anno di età e anch’essa è incompatibile con la pensione sociale.
- Cecità assoluta (totale) => sono coloro che hanno totalmente perduto le capacità visive; sono riconosciuti ciechi totali anche coloro che hanno un residuo visivo praticamente insignificante (“motu mano”, cioè percezione al massimo del movimento della mano posta a pochi cm dagli occhi, “percezione luce” e “ombra e luci”) e coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3%.
- I ciechi totali hanno diritto ad esenzione del Ticket per farmaci in classe “A”e le prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio e strumentale.
- L’INPS, nell’anno 2018, eroga una Pensione di Euro 310,17 per 13 mensilità, che però sono ridotte a 286,81 se il disabile è ricoverato in un istituto con retta interamente o parzialmente a carico di un Ente Pubblico. E necessario però che il reddito dell’anno precedente non abbia superato la somma di Euro 16.982,49
- a questo va aggiunto l’aumento previsto dall’articolo 70, comma 6, della legge 388/2000, Finanziaria 2001, per il 2019 di € 10,33 (totale quindi rispettivamente € 320,40 ed € 297,14), ma solo se nel 2018 il pensionato non ha superato il reddito di € 6.121,83 se solo, ed € 12.796 se coniugato.
- Anche ai ciechi assoluti si applica la sentenza della della Corte Costituzionale, sentenza n. 152 del 23 giugno 2020, che prevede per agli invalidi civili totali,ai ciechi civili e i sordi con diritto a pensione e con età compreasa tra 18 e 60 anni, il diritto agli stessi benefici di coloro che hanno più di 60 anni e quindi il cosiddetto “incremento al milione”, quindi fino a 651,51 € (Circolare INPS n. 107 del 23/09/2020)
Per avere diritto al beneficio sono necessari i seguenti requisiti reddituali (importi 2020):
- il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63euro (pari all’importo massimo moltiplicato per tredici mensilità);
- il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:
- redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro;
- redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro.
- Secondo la sentenza della della Corte Costituzionale, sentenza n. 152 del 23 giugno 2020, gli invalidi civili totali, i ciechi civili e i sordi con diritto a pensione e con età compreasa tra 18 e 60 anni, hanno diritto agli stessi benefici di coloro che hanno più di 60 anni e quindi il cosiddetto “incremento al milione”, quindi fino a 651,51 € (Circolare INPS n. 107 del 23/09/2020)
Per avere diritto al beneficio sono necessari i seguenti requisiti reddituali (importi 2020):
- il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63euro (pari all’importo massimo moltiplicato per tredici mensilità);
- il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:
- redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro;
- redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro.
- La pensione per cecità assoluta non viene concessa ai minori.
- E’ cumulabile con altri trattamenti pensionistici concessi per invalidità (INPS, causa di servizio, servizio, causa di guerra).
- In aggiunta l’INPS nel 2021 eroga una “Indennità di Accompagnamento per ciechi assoluti” di Euro 938,35 mensili per 12 mensilità che è indipendente dal reddito (anche da lavoro che è permesso) ed è concessa anche ai minorenni (nel 2020 era € 930,99, nel 2019 era 915,18, nel 2017 era 921,13)
- E’ eventualmente cumulabile con Indennità di Accompagnamento concessa agli invalidi civili o ai sordomuti, ma solo se le patologie per cui viene riconosciuto il diritto ad indennità di accompagnamento sono diverse da quelle che hanno provocato la cecità.
- E’ incompatibile con altre indennità simili concesse per cause di guerra, servizio o lavoro.
- E’ compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa.
La valutazione viene fatta secondo le indicazioni della Legge 3 aprile 2001, n. 138
Il 28 dicembre 2018 l’INPS, ha emesso un documento, a firma del Dott. Raffaele Migliorini, responsabile dell’UOC Menagment Sanitario Esterno, intitolato “Ulteriori istruzioni operative per l’accertamento della cecità civile“ che fa seguito a un documento del 2012, in cui vengono fornite istruzioni alle Commissioni INPS e ai propri medici facenti parte di Commissioni di Accertamento della Cecità Civile, al fine di garantire una maggione omogeneità dei giudizi sul territorio nazionale; non è un documento molto lungo, appena sei pagine, ma è piuttosto interessante e contiene spunti di rilievo.
Può essere letto/scaricato alla fine di QUESTA pagina, dopo un mio commento.
Per ulteriori notizie sulle agevolazioni concesse ai ciechi civili da ==> QUI
I deficit visivi con residuo visivo superiore ad 1/20 nell’occhio migliore potranno invece essere valutati secondo le indicazioni della tabella del DM 05/02/1992 , quindi nell’ambito più generale dell’invalidità civile.
Capitolo importante è quello delle distrofie corneali, per il quale in questo sito spesso rilevo accessi di soggetti che desidererebbero conoscere il grado di invalidità in forme più o meno rare di questo gruppo di patologie. Ma il discorso è allargabile a tutte le patologie dell’occhio che riducono le capacità visive in maniera più o meno accentuata.
La valutazione, in assenza di indicazioni precise in tabella, viene fatta sulla scorta del residuo visivo, secondo quanto prescritto da questa tabella che fa parte della tabella del DM 05/02/1992:
Terza parte: Tabella per la valutazione dei deficit visivi binoculari
VISUS | 9/10 8/10 | 7/10 6/10 | 5/10 4/10 | 3/10 | 2/10 | 1/10 | 1/20 | MENO DI 1/20 |
9/10 a 8/10 | 0 | 2 | 3 | 5 | 7 | 10 | 15 | 20 |
7/10 a 6/10 | 2 | 3 | 5 | 7 | 10 | 15 | 20 | 30 |
5/10 a 4/10 | 3 | 5 | 7 | 10 | 15 | 20 | 30 | 40 |
3/10 | 5 | 7 | 10 | 15 | 20 | 30 | 40 | 60 |
2/10 | 7 | 10 | 15 | 20 | 30 | 40 | 60 | 70 |
1/10 | 10 | 15 | 20 | 30 | 40 | 60 | 70 | 80 |
1/20 | 15 | 20 | 30 | 40 | 60 | 70 | 80 | 100 |
MENO DI 1/20 | 20 | 30 | 40 | 60 | 70 | 80 | 100 | 100 |
La percentuale di invalidità si ottiene dall’incrocio del visus dell’occhio peggiore sulla prima colonna con quella dell’occhio migliore sulla prima riga.
Dal monitoraggio degli accessi al blog ho notato che spesso ricorrono ricerche sul significato e sui benefici ottenibili in caso di residuo visivo indicato in cinquantesimi (1/50, 2/50, etc); quindi inserisco una breve tabella a questo proposito:
RESIDUO VISIVO | VALUTAZIONE | |
1/50 ==> |
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2/50 ==> |
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3/50 ==> | è migliore di 1/20 |
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4/50 ==> | è migliore di 3/50 |
|
Ancora, nei certificati oculistici i deficit visivi possono essere indicati, oltre che in termini numerici, anche in altro modo; in questi casi esiste una corrispondenza indicativa che comunque fa rientrare questi casi all’interno della “cecità parziale” o della “cecità assoluta”:
Conta dita a 50 cm Conta dita a 40 cm Conta dita a 30 cm Conta dita a 20 cm Conta dita a 10 cm | CIECO PARZIALE |
Motu mano ombra e luce visus spento | CIECO ASSOLUTO |
Naturalmente nella tabella esistono altre infermità oculistiche suscettibili di valutazione:
cod. | APPARATO VISIVO | min. | max. | fisso |
5001 | ANOFTALMO CON POSSIBILITÀ DI APPLICARE PROTESI ESTETICA | 0 | 0 | 30 |
5002 | ANOFTALMO SENZA POSSIBILITÀ DI APPLICARE PROTESI ESTETICA | 31 | 40 | 0 |
5003 | CATARATTA (CONGENITA – TRAUMATICA – SENILE) SENZA RIDUZIONE DEL VISUS INTERVENTO CHIRURGICO POSSIBILE | 0 | 0 | 5 |
5004 | CECITÀ BINOCULARE | 0 | 0 | 100 |
5005 | CECITÀ MONOCULARE | 0 | 0 | 30 |
5006 | CECITÀ MONOCULARE CON VISUS DELL’OCCHIO CONTROLATERALE SUP. 1/20 – INF. 3/50 | 81 | 90 | 0 |
5007 | CECITÀ MONOCULARE – VISUS CONTROLATERALE SUP. 3/50 INF. 1/10 CON RIDUZIONE DEL CAMPO VISIVO DI 30° | 71 | 80 | 0 |
5008 | CECITÀ MONOCULARE – VISUS NELL’OCCHIOCONTROLATERALE INF. 1/20 | 91 | 100 | 0 |
5009 | CHERATOCONO – POSSIBILITÀ DI CORREZIONE CON OCCHIALI O LENTI CORNEALI | 0 | 0 | 5 |
5010 | DIPLOPIA IN POSIZIONE PRIMARIA | 0 | 0 | 25 |
5011 | DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO | 0 | 0 | 5 |
5012 | DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN BASSO | 0 | 0 | 20 |
5013 | DIPLOPIA NELLO SGUARDO LATERALE | 0 | 0 | 10 |
5014 | DISCROMATOPSIA CONGENITA O ACQUISITA | 1 | 10 | 0 |
5015 | EMIANOPSIA BINASALE | 0 | 0 | 20 |
5016 | EMIANOPSIA BITEMPORALE | 0 | 0 | 60 |
5017 | EMIANOPSIA INFERIORE | 0 | 0 | 41 |
5018 | EMIANOPSIA NASALE | 0 | 0 | 10 |
5019 | EMIANOPSIA OMONIMA | 0 | 0 | 40 |
5020 | EMIANOPSIA SUPERIORE | 0 | 0 | 10 |
5021 | EMIANOPSIE MONOCULARI CONSERVAZIONE DEL VISUS CENTRALE | 0 | 0 | 20 |
5022 | EMIANOPSIE MONOCULARI SENZA CONSERVAZIONE DEL VISUS CENTRALE | 0 | 0 | 60 |
5023 | MALATTIE DEL VITREO CON VISUS INFERIORE A 5/10 | 0 | 0 | 10 |
5024 | QUADRANTOPSIE – SUPERIORE O INFERIORE | 0 | 0 | 10 |
5025 | RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO FRA 10° E 30° DAL PUNTO DI FISSAZIONE DI UN SOLO OCCHIO | 0 | 0 | 10 |
5026 | RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO FRA 10° E 30° IN ENTRAMBI GLI OCCHI | 31 | 40 | 0 |
5027 | RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO INFERIORE A 10° IN UN SOLO OCCHIO | 0 | 0 | 15 |
5028 | RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DEL CAMPO VISIVO CON CAMPO RESIDUO INFERIORE A 10° IN ENTRAMBI GLI OCCHI | 0 | 0 | 80 |
5031 | PERDITE DEL VISUS MONO E BINOCULARI (PUNTEGGIO COME DA TABELLA ALLEGATA) (*) | 0 | 0 | 0 |
5101 | COLOBOMA | 0 | 0 | 5 |
5102 | CORIORETINITE – ESITI CICATRIZIALI SENZA RIDUZIONE DEL VISUS O CAMPIMETRICA | 0 | 0 | 5 |
5103 | DISTACCO DI RETINA – OPERATO CON RECUPERO DELLA FUNZIONE | 0 | 0 | 5 |
5104 | ECTROPION PALPEBRALE | 0 | 0 | 8 |
5105 | ENTROPION PALPEBRALE | 1 | 10 | 0 |
5106 | GLAUCOMA ACQUISITO | 11 | 20 | 0 |
5107 | GLAUCOMA CONGENITO | 0 | 0 | 10 |
5108 | OCCHIO SECCO | 1 | 10 | 0 |
5109 | PARALISI DEL M. ORBICOLARE | 1 | 10 | 0 |
8005 | EPIFORA | 1 | 10 | 0 |
Infine, solo a fine esemplificativo, faccio rilevare che la “cecità monoculare” è valutata nella misura del 30%, insufficiente da sola ad ottenere qualunque beneficio.
TABELLA RIASSUNTIVA
Sintesi della legge 138/2001 | DM Sanità 05/02/1992 | ||||
DEFINIZIONE | Residuo Visivo (RV) in entrambi gli occhi, o nell’occhio migliore | Residuo Perimetrico Binoculare (RPB) | Restringimento concentrico con campo residuo (CR), mono e bilaterale(M/B) | ||
Cieco Totale | Spento, Ombra e luce, Motu manu | < 3 % | CAMPO RESIDUO | Codice | % |
Cieco Parziale | ≤1/20 cc o conta dita | < 10 % | <10° M | 5027 | 15 |
Ipovedente Grave | ≤1/10 cc | < 30 % | <10° B | 5028 | 80 |
Ipovedente Medio-grave | ≤ 2/10 cc | < 50 % | 10-30° M | 5025 | 10 |
Ipovedente Lieve | ≤ 3/10 cc | < 60 % | 10-30° B | 5026 | 31-40 |
Dott. Salvatore Nicolosi
Consulente Servizi Medicina Legale INCA-CGIL di Siracusa
Salve dottore, un mio amico vede OS ombre e luci e OD 1/120 è stato accertato come cieco totale. Dovrebbe operarsi la cameriera adatta in entrambi gli occhi. Dovrebbero impiantare una lente premium ad alta potenza. È possibile recuperare parte del visus? E dopo deve comunicarlo alla commissione di verifica, per annullare tutti i benefici? Grazie!!
P.s. L’intervento sarà effettuato all’estero.
*cataratta. Scusi lo sbaglio.
Buonasera.
Non ho alcuna competenza per prevedere se l’intervento potrà portare a miglioramenti significativi del visus; impossibile per me dare una risposta.
Se nel verbale per la cecità è prevista una revisione basterà attendere e produrre la documentazione relativa all’intervento e al risultato ottenuto.
Se non è prevista revisione e se il miglioramento dovesse essere molto significativo, al fine di non passare per “falso invalido”, potrebbe essre opportuno presentare una nuova domanda producendo la nuova documentazione anche in questo caso.
Saluti
Salve dr. ho eseguito una visita Specialistica Oculistica a causa dal mancamento improvviso della vista ad OS ho avuto la visuale tutto scuro poi uno sciame di mosche che bagnandomi il viso fregandomi l’occhio ho pian piano recuperato ,ma dopo qualche minuto
ricapita lo stesso ed all’occhio dx mi e rimasta la famosa mosca, ciò mi ha portato a richiedere la visita oculistica ed le scrivo l’esito:
00 amnesi miopia e astig.
0D u! +0,1 f- I L 180 10/10
0S u! -2 L 160 10/10
00P : 16 m kg
00P: Distacco di vitreo-
A ciò che ho capito per l’occhio SX non vedo niente
ma che portando gli occhiali riuscirei a vedere
La mia Domanda e questa e possibile chiedere se viene riconosciuta un invalidità?
e se si dovesse staccare il vitreo anche nell’occhio Dx quali sono le conseguenze?
Visto che lui non mi ha dato alcuna speranza di recupero e/o di cura al riguardo
mi ha detto che dovrei conviverci.
resto in attesa di una sua eventuale risposta e la ringrazio anticipatamente
‘
Buonasera.
Il visus considerato in invalidità civile è il “visus correto”, cioà quello che si ottiene dopo correzione con lenti.
Nel suo caso quindi 10/10 e quindi la percentuale d’invalidità è zero percento.
Circa le conseguenze di un distacco di retine nell’altro occhio, credo che qualunque oculista, ma io non lo sono, le risponderebbe che il risultato finale non è prevedibile a priori in quanto dipende dall’entità e dalla zona del distacco.
Saluti
salve dottore mia madre ha 55 anni vorrei sapere la percentuale x eventuale pensione su questo tipo di diottrie
sfe -11.50 sDI 33.5 su occhio dx e sfe -9.50 sD I31.5 su occhio sx in monofocale grazie
Buonasera.
La valutazione della percentuale d’invalidità per i deficit visivi NON viene effettuata sulla correzione necessaria, le diottrie dei vetri, ma sul visus corretto, cioè sulla capacità visiva dopo correzione con lenti.
Le informazioni che mi da non permettono una valutazione.
Saluti
Buonasera dottore, ho un’invalidità del 34% (cataratta congenita con completo deficit visus occhio sx, occhio dx miope ma correggibile con lenti). Le volevo chiedere se ci fossero delle limitazioni in ambito lavorativo o se vi è la possibilità di poter lavorare in qualsiasi ambito. Nello specifico, vorrei sapere se in ambito medico vi sono delle limitazioni nella possibile scelta della specializzazione. Grazie,
Buonasera.
Che io sappia nessuno.
Potrebbe esserci una “inopportunità” in chirurgia per difficoltà alla visione stereoscopiaca, ma credo null’altro.
Del resto, in nessun concorso per accesso a specializzazione sono previste limitazioni specifiche in relazione ad eventuali limitazioni che, quindi, sono quelle ragionevoli considerando la tipologia si persone malate che poi si dovranno trattare.
Saluti
Buonasera dottore, vorrei sapere se mia moglie con un residuo visivo di 0/10 OS e 6/10 OD con correzione può essere considerata ceca parziale. Grazie
diemticavo, il campo visivo nell’occhio OS è 0 mentre nel OD è compromesso da una precedente NORB ma non ricordo con esattezza quanto;.
Circa il campo visivo, serve l’esame campimetrico percentualizzato.
Per la cecità parziale dovrebbe stare sotto il 10%
Il referto del campo visivo dice OS percepito 1/120, OD percepito 36/120
Buonasera.
Dai risultati che mi comunica capisco che il campo visivo non è stato effettuato con la tecnica corretta.
Questo infatti è quello che si utilizza per il glaucoma e similari.
Ai fini della valutazione medico legale in ambito d’invalidità civile si usa il “campo visivo percentualizzato” con tecnica di Zingirian-Gandolfo.
Saluti
Grazie dottore per le risposte, l’esame è stato svolto appena avvenuta la perdita della vista; chiederò al medico della asl di effettuare questo esame
Buongiorno.
il requisito per essere riconosciuto cieco parziale è che l’occhio MIGLIORE abbia un residuo non superiore ad 1/20.
Nel suo caso, l’occhio migliore ha un residuo di 6/10, migliore di 1/20 e quindi la risposta è negativa.
Saluti
Buonasera dottore, mio figlio ha 10 anni, a causa di un incidente accaduto nel 2013 con ferita perforante ha subito prima una cataratta traumatica e nel 2015 un trapianto di cornea, a causa di 2 rigetti oggi ha una macchia nella cornea e secondo il parere medico ormai ha perso l’uso dell’occhio e un altro trapianto sarebbe inutile, nel caso quando sarà più grande solo per una questione estetica. Ad oggi l’esito è:
od conta dita incerta, os 10/10.
Secondo lei potrebbe avere qualche tipo di sussidio? Mi hanno parlato di indennità di frequenza ma non ho tutte le informazioni. Grazie.
Buonasera.
Dia un’occhata a QUESTA pagina: INVALIDITA’ CIVILE: l’indennità di frequenza.
Potrà leggere che il minore deve essere considerato “con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni e i compiti propri della sua età”.
Potrebbero in effetti sussistere i requisiti, anche se, trattandosi di un tipo di valutazione che non prevede l’uso di vere e proprie tabelle valutative di riferimento, il risultato non è certo … ma io tenterei.
Saluti
Grazie delle informazioni. Saluti
Salve, sono Mauro, e ho 29 anni. Da quand’ero piccolo, ho sempre avuto un problema di astigmatismo e miopia, dall’occhio destro mi mancano 2,50, e dal sinistro 3,25.
Più o meno qual è la percentuale che raggiungo?
Grazie mille per la sua cordialità.
Buonasea.
Detto così, 0% (zero percento).
Ai fini valutativi non interessa quanto siano le diottrie di correzione, interessa il visus corretto, cioè qual’è l’acutezza visiva dopo correzione con lenti.
Saluti
Buongiorno dott Nicolosi, oltre al fatto che porto le protesi acustiche da quando avevo 6 anni circa, ora 47, con sordità tale che quando li tolgo non sento quasi nulla, ho anche la retinite pigmentosa con campo visivo ridottissimo, per avere un idea gli dico che all’esame del campo visivo ho premuto il pulsante 3/4 volte per occhio ed il resto dell’esame assolutamente nulla, praticamente il 94% risulta che non ho visto le luci, che diritti mi possono dare per invalidità più o meno. Grazie in anticipo
Bonasera.
Se il campo visivo residuo è inferire al 10% e superiore al 3% sussistono i requisiti per il riconoscimento della decità parziale; può avere un’idea dei benefici in QUESTA pagina.
Saluti
Salve, guardando il risultato del campo visivo volevo darle un dato più preciso,
O Percepito 0/100
X difetto 6/100. Altro occhio 5/100
Non percepito 94/100. Altro occhio. 95/100
Ho visto i dati sul link che gentilmente mi ha dato ma per percentuale si intende per l’occhio migliore o entrambi?
Grazie per la risposta
Buonasera.
Il campo visivo da utilizzare, e quindi da effettuare, è quello “globale”, quindi campo visivo percentualizzato binoculare.
Dimenticavo che ho subito un intervento ad entrambi gli occhi per cataratta
Gentile dottor Nicolosi, mia moglie ha una maculopatia degenerativa e nell’ultima visita, il medico ha diagnosticato un visus di 1/60 N. C. L.
Che vuol dire 160? Ho visto che la tabella dopo 1/50 riporta il motu mano, ma mia moglie è cieca parziale o assoluta?
Potrebbe spiegarmi?
Grazie.
Buonasera.
Se il visus residuo nell’occhio migliore è 1/60 il soggetto può essere riconosciuto “cieco parziale”.
Anche se fosse 1/100, sicuramente peggiore di 1/60, il soggetto è cieco parziale.
Saluti
Salve, sono una ragazza che cieca da un occhio e l altro occhio ho 5/10 di visus correto. Ho diritto a qualche beneficio invalidita o legge 104? Potrei prendere la patente?
Buonasera.
1) A mia conoscenza, per i soggetti monocoli, cioè con cecità in un occhio, il requisito minimo per ottenere la patente di guida è un visus di 8/10 corretto nell’occhi vedente.
2) la tabella dell’invalidità prevede, nel suo caso, un’invalidità del 40%, troppo poco per ottenere un beneficio economico; stiracchiando, potrebbe andare sopra il 45% per l’iscrizione nelle liste di collocamento come disabile; ma per una possibile riconoscimento di maggiore percentuale consiglio di verificare il campo visivo.
3) riguardo alla legge 104/92, nel suo caso al massimo potrebbe essere riconosciuta soggetto con handicap ai sensi del comma 1, art. 3, che prevede benefici molto limitati.
Saluti
Buongiorno,
le scrivo per avere delle delucidazioni. Sono stata operata nel 1995 per un astrocitoma pilocitico al nervo ottico sinistro, con asportazione dello stesso, che mi ha ovviamente causato cecità completa monoculare. Dall’occhio destro vedo 10/10, i controlli successivi sono stati tutti buoni e non c’è stata ripresa del tumore, inoltre sono in buone condizioni di salute fisica. Vorrei sapere se questo deficit visivo venga riconosciuto come invalidità ai fini legislativi e con quale percentuale, in particolare per quanto riguarda la legge 68/99 sulle categorie protette. La ringrazio
Buonasera.
La neoplasia, da un punto di vista medico-legale, è guarita.
Quindi si tratta di una cecità monoculare, valutabile, a rigore, tra il 30 e il 40%. Se è contestuale anche una domanda di legge 68/99, non è raro che le commissioni arrivino al 46%, giusto ciò che serve per l’iscrizione nelle categorie protette.
Saluti
Salve Dottore vorrei un ‘informazione, mio padre ha il glaucoma da quando era giovane, da circa 10 anni percepisce una pensione di cieco parziale perché il campo visivo è dell’8,5%mentre dall’altro cieco totale, volevo inoltrare la domanda per l’accompagnamento visto l’età e la sua condizione di salute non riesce a svolgere tutte le azioni quotidiane dal farsi la doccia ,al vestirsi ecc.chiedo influisce sul fatto che già percepisce una pensione ed eventualmente le potrebbe essere annullata la pensione d’invalidita’ grazie
Buonasera.
Il quesito non mi è chiaro in quanto sembrerebbe che lei parli indifferentemente di cecità ed invalidità.
Ma occorre precisare
Buonasera dottore, vorrei sapere cosa potrei ottenere se faccio domanda di invalidità per cecità. Mio marito ha OD: MM OS 6/7, ma un campo visivo binoculare al 2% Grazie
Buonasera.
In via teorica sarebbe da considerarsi “cieco totale”, proprio per l’esiguità del campo visivo.
Saluti
Buonasera Dottore,
Mia figlia oggi ha 33 anni ed è nata con un coloboma irideo in entrambi gli occhi, in un occhio vi è cecità totale mentre nell’altro con gli occhiali che usa riesce a raggiungere i 7 decimi vorrei sapere se potrebbe rientrare in qualche fascia di invalidità.
Grazie della risposta dottore e buonasera
Fabio
Buonasera.
Con un visus inferiore ad 1/20 in un occhio e di 7/10 nell’altro la percentuale riconoscibile è solo il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio.
Io però consiglio di integrare con un esame del campo visivo nell’occhio migliore; è possibile che vi siano dei problemi e quindi la valutazione potrebbe essere sensibilmente superiore.
Saluti.
1 Ottobre 2019,
Buona sera Dott.
Nel febbraio 2017, ho subito un distacco di retina all’occhio Dx, al Policlinico di Messina mi hanno sottoposto ad una serie di interventi, dopo circa un anno il risultato è il seguente:
Perdita totale della vista, ringrazio il santa Venera di Acireale che con il loro operato hanno salvato l’aspetto fisico dell’occhio.
Faccio richiesta all’inps, nel giugno 2018 per l’invalidità.
La commissione, giudicante, pur avendo tutta la cartella clinica con i relativi interventi, decide che: il sottoscritto è un ipovedente lieve.
Mi chiedo, essere con una vista monoculare, con due gradi circa mancanti dall’occhio Sx e completamente cieco dall’occhio Dx, può portare alla conclusione di una ipovedenza lieve?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Buonasera.
Le condizioni di “ipovedenza” sono previste dalla normativa, quasi in modo “matematico”.
Da precisare, ai fini della valutazione, che fa “gioco”, il visus corretto dell’occhio “migliore”.
E’ questo è indicato proprio nella tabella in basso in questa pagina.
Ma occorrono delle precisazionei.
Il soggetto è dichiarato ipovedente, lieve, medio o grave che sia, se ha fatto una istanza per “cecità” e non per invalidità civile. Per l’invalidità civile viene indicata invece una percentualed’invalidità
Oltretutto, il termine “con due gradi circa mancanti dall’occhio Sx” da lei usato, è scorretto ai fini di una valutazione perchè si valuta non ciò che manca, ma ciò che riesce a vedere il soggetto dopo correzione con lente, quindi “visus corretto”.
Salute
Buongiorno Dott. Nuvoloso,
le porgo un quesito riguardo la mia situazione.
Anni fa, a causa di una infiammazione al nervo ottico, ho subito un danno al nervo stesso che ha portato ad una riduzione consistente del campo visivo dell’occhio destro in particolare centralmente con residuo visus solo periferica. L’occhio sinistro compensa solo in parte ma non totalmente il problema e ho quindi una visione comunque in parte disturbata anche se uso entrambi gli occhi.
Trattandosi di una condizione permanente vorrei sapere se potrebbe rientrare in qualche fascia di invalidità.
Grazie anticipatamente per la disponibilità.
Saluti, Giorgia
Dott. Nicolosi, Il correttore automatico ha fatto danni, chiedo scusa per il nome scritto male. Grazie ancora
Buonasera.
Alla sua domanda mi è impossibile rispondere in quanto mi mancato tutti i dati: visus corretto in entrambi gli occhi, esame campimetrico.
Ma solo come riferimento, le ricordo che la cecità totale in un occhio con visione normale nell’altro è valutabile solo il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque benaficio.
Saluti
Buonasera Dottore,
la ringrazio per la cortese e celerissima risposta.
Avevo necesstà intanto di una indicazione di massima, essendo totalmente digiuna sull’argomento. La sua risposta quindi mi è già molto utile così.
Grazie ancora, Saluti
Giorgia
Salve Dott. Nicolosi, ho 34 anni e ieri sono andata in commissione per il rinnovo della patente che mi è stata rinnovata solo per un anno con limiti di velocità a causa della vista.
Ho un’ambliopia all’occhio dx dove con correzione sono riusciti a farmi arrivare a 1/20, mentre nell’occhio sx la vista oscilla tra 6/10 e 8/10( in situazioni favorevoli) e ho una cataratta congenita bilaterale. Secondo lei a che percentuale posso arrivare richiedendo l’invalidità?
Buonasera.
La percentuale riconoscibile per visus corretto in un occhio di 1/20 e l’altro 6-7/10 è solo il 20%; forse si può aggiungere qualcosa per la cataratta congenita, ma credo che non possa superare il 30%
Saluti
buongiorno
non vedo pulsante per i commenti!
mi puoi dire dove e ??? grazie mille
Buonasera.
I commenti si fanno esattamente come ha fatto questa domanda, anzi, questo a cui sto rispondendo è un “commento”.
Non ci sono pulsanti “diversificati”.
Saluti
Buonasera Dottor Nicolosi, le formulo il seguente quesito ringraziandola in anticipo per un suo cortese riscontro.
Mio figlio diciassettenne è ambliope dalla nascita all’occhio destro.
Dopo le terapie del caso, oggi ha un visus di 2/10 senza correzione, 6-7/10 con correzione (non è ancora stabilissimo…)
Dall’occhio sinistro vede 10/10.
Vorrei sapere se, ai sensi delle tabelle ministeriali o della legge 104, ha i requisti per poter essere iscritto alle liste dei lavoratori appartenenti alle categorie protette. In caso affermativo, quale sarebbe la procedura per ottenere tali benefici?
La ringrazio ancora, Franco.
Buongiorno.
Per l’iscrizione nellle liste di collocamento come soggetto disabile, quindi usufruendo dei benefici della legge 68/99, è necessario che il lavoratore sia riconosciuto invalido in misura uguale o superiore al 46%.
Nel caso di suo figlio, il visus “corretto” da lei indicato e che è quello utilizzabile ai fini della valutazione della percentuale di invalidità civile è valutabile con una percentuale non superiore al 2%; non è un errore, per un visus corretto di 10/10 in un occhio e 6-7/10 nell’altro la percentuale prevista nella tabella è proprio due percento, e pertanto non ha alcuna possibilità di essere iscritto nelle cosiddette “categorie protette”.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera Dottore, innanzitutto grazie per l’aiuto e i chiarimenti riportati su questa pagina.
Vorrei avere qualche informazione in merito alla mia condizione. In pratica all’età di circa 7 anni ( ora ho 29 anni) ho avuto un incidente nel mio paese di origine, Brasile, in cui un coltello mi trapassò la pupilla,cornea, cristallino. Persi quasi completamente la vista dall’occhio. A seguito di anni e intervento fatto allora, ho optato per effettuare una chirurgia di impiantare una lente intraoculare, essendo che avevo perso allora il cristallino. Oggi grazie a questa chirurgia ho recuperato parte della vista dall’occhio sinistro, quindi circa e non oltre il 60% della vista. Purtroppo non ce altro modo per farsi che recuperi completamente la vista in quanto ho una cicatrice evidente sulla cornea e pupilla sempre dilatata. Dall’occhio sano invece ho una miopia + astigmatismo, con correzione di occhiali pari a -1.75. Quindi nonostante la correzione degli occhiali sull’occhio destro, non ho il controllo completo del sinistro, pertanto ho anche una diplopia. Detto quanto sopra vorrei chiedere se ho qualche dritto economico o meno?
La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona serata
Dyogo
Buonasera.
Consideri che:
1) a cecità totale in un occhio è valutabile solo il 30%,
2) per ciò che riguarda l’occhio che lei definisce “sano”, non importa la correzione, ma la capacità visiva dopo la correzione con lenti che, nel suo caso, mi pare di capire sia buona.
Quindi non sussiste alcun requisito per il riconoscimento della cecità, ma anche per l’invalidità civile non mi pare ci sia alcuna possibilità, visto che per l’Assegno d’invalidità è necessario essere riconosciuti invalidi in misura uguale o superiore a 74%.
Saluti
per avere un beneficio econooco è necessario essere riconosciuti invalidi almeno al
Buongiorno Dottore, mi scusi se chiedo qui. Le spiego : sono stata operata per distacco di retina in entrambi gli occhi più trabeculectomia con impianto di valvola express, cataratta in entrambi gli occhi successivamente sottoposta ad iniezione intravitreale di cortisone per edema maculare OS (non riassorbito) e fatto altro intervento di trabeculectomia. Ora in OS esito motu mano in OD con correzione ho 8/10 con disturbi visivi dovuti a bolle di silicone residui della retina, evidenti anche nella tomografia. Come posso fare… Ho diritto per ricevere eventuale invalidità? Grazie Dottore
Buonasera.
Se utilizzo i dati che mi da nel post, la percentuale d’invalidità ottenibile è molto bassa.
Premesso che non ci sono i requisiti per la cecità, quindi si deve usare la tabella dell’invalidità civile, chiamiamola “ordinaria” dove:
per visus corretto inferiore ad 1/20 in un occhio e 8-10 nell’altro la percentuale riconoscibile è il 20%
gli esiti di distacco di retina in un occhio è 5% e quindi in totale 10%
La percentuale arriva al 30%, con qualche cosa in più per gli esiti dell’intervento di trabeculetomia, comunque con percentuale in ogni caso molto distante dal 74% che è necessario per aver diritto all’Assegno di Invalidità.
Ma io le consiglio di effettuare anche un esame del campo visivo, naturalmente nell’occhio dove ha un residuo visivo.
visto la tipologia di malattia potrebbe esserci un deficit campimetrico importante che potrebbe far lievitare la percentuale riconoscibile fino ai livelli utili per il riconoscimento del beneficio economico.
Saluti
Salve dottore, io sono affetta da Retinopatia diabetica, OD spento, OS <1/20 motu manu, residuo binoculare 1,5%, vorrei sapere se ho diritto alla pensione e all’indennita Di accompagnamento per cechi civili assoluti? Grazie per il disturbo
Buonasera.
Solo per precisazione: minore di 1/20 non significa “motu mano”, quindi o “motu mano” oppure <1/20. Sono 2 dizioni che in qualche modo non fanno capire la condizione reale.
Meno di 1/20 nell'occhio migliore significa che il soggetto è cieco parziale: se il visus è "motu mano" invece il soggetto ha una cecità assoluta.
Ma viene in soccorso il campo visivo: con la percentuale da lei indicata sussiste una delle condizioni prevista per il riconoacimento della cecità assoluta.
Saluti
Salve caro dottore scrivo per un consiglio il mio visus a OS e spento a causa di una trauma e ripetutamente chirurgie e cambiamento di cornea. OD non ho problemi vedo perfetto,poso avere un riconoscimento di invalidità civile e ad avere dei benefici grazie mille.
Buonasera.
La cecità monoculare è valutabile, secondo la tabella del DM 05/02/1992, nella misura del 30%, troppo poco per accedere ad un qualunque beneficio.
Saluti
Dottore siccome ho problemi seri agli occhi e ho come vista – 12 in occhio destro e -11 occhio sinistro e sono miope astmatico posso richiedere dei benefici e una pensione
Buonasera.
Ciò che conta, ai fini del riconoscimento dell’invalidità, non è la correzione necessaria, ma la visione dopo correzione con lenti.
Nel suo caso quindi non è possibile dare un parere in quanto manca il dato fondamentale: il visus corretto.
Saluti
Gentile Dottore
Soffro di Miodesopsie ovvero vedo macchioline scure mobili da un occhio
Sarò presto a visita INPS per riconoscimento Invalidità civile per altri motivi.
Se faccio presente questo problema al medico competente avrò possibilità di acquisire ulteriore punteggio ?
Devo portare certificato del medico oculista ?
Grazie
Roberto
Buonasera.
I medici della commissione NON prendono in considerazione, ai fini valutativi, patologie riferite e non certificate.
Indipendentemente dalla possibilità che la sua patologia possa incidere sulla valutazione globale, impossibile da valutare a distanza, in assenza di certificato oculistico non verrà considerata.
Saluti
Salve dottore, le volevo chiedere una domanda riguardo mia mamma CIECA ASSOLUTA,IN PIU’ ANCHE INVALIDA AL 100/100 CON INDENNITA’ ACCOMPAGNAMENTO, E LEGGE 104.
siccome mia mamma percepisce dall’inps euro 512,00 di accompagnamento non essendo in grado di compiere atti quotidiani della vita ,in piu’ 912,00 euro di indennita’ cecita’ assoluta accompagnamento, PERO’ NON PERCEPISCE LA PENSIONE DI CECITA’ che mi sembra sia 300 euro senza essere ricoverata, addesso le chiedo siccome mia mamma nell’anno 2017 a percepito un reddito imponibile totale di 16603,34 e mi sembra che il reddito limite per percepire la pensione di cecita’ e’ 16664,36,CORTESEMENTE VOLEVO SAPERE SE RIENTRA PER POTER FARE DOMANDA PER QUESTA PENSIONE DI CECITA’ DI 300 EURO,
se eventualmente cosa bisogna fare….
grato di una sua risposta
la ringrazio
distinti saluti
nino.
Buonasera.
Siamo in un ambito assolutamente burocratico per il quale, sicuramemente, dovrà richiedere notizie affidabili presso un patronato ben organizzato.
Le mie competenze sono essenzialmente di tipo medico.
Saluto
Buonasera dottore
Mio figlio è un bambino di 5 anni affetto da encefalopatia epilettica, diagnosticata a 4 mesi ,inquadrato con sindrome di West , indagini genetiche sono ancora in corso , il ritardo mentale è considerato severo.
Alla prima visita la commissione ha valutato il bambino cieco assoluto rivedibile considerando che le sue capacità visive erano assimilabile alla percezione luce, a breve eseguirò la seconda vista , e presenterò i PEV e la visita oculistica che nel frattempo ho fatto , di seguito i referti
Pev:
evidente aumento di latenza dispersione e riduzione di ampiezza della componente p100, come da grave disturbo della conduzione visiva nel tratto prechiasmatico in OD OS
Visita oculistica:
VISUS OO: non valutabile , grave disprassia di sguardo lieve exotropia, Cristallino OOtrasparente FUNDUS OO polo posteriore nei limiti della norma
La mia domanda è se con tali esami sara sufficiente arrivare ad un giudizio definitivo oppure devo fare altri esami per avere un quadro più completo sulle capacità visive di mio figlio.
Vi ringrazio anticipatamente
Buonasera.
Mi stupirei del contrario
Buongiorno. Soffro di “diplopia non sopportabile con correzione a tempiale”, praticamente ci vedo doppio in verticale e con gli occhiali il difetto anziché diminuire aumenta. Ho provato, come consigliato dallo specialista, con le lenti a contatto ma non riesco a tenerle.
Visus occhio destro con lenti in uso 7/10, sinistro 4/10, un anno fa avevo 10/10 quindi ho avuto un repentino calo della vista.
Secondo lei posso fare domanda di invalidità?
Grazie per la risposta.
Paola
Buonasera.
Confrontiamoci con le indicazioni tabellari del DM 05/02/1992:
5010 DIPLOPIA IN POSIZIONE PRIMARIA 25%
5011 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO 5%
5012 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN BASSO 20%
Percentuale riconoscibile per visus 4/10 da un lato e 7/10 nell’altro: 5%
In sostanza credo che difficilmente potrebbe ottenere una percentuale d’invalidità, per la patologia oculistica descritta, superiore al 30%, insufficiente ad ottenere un qualunque beneficio.
Saluti
Bounasera dott io 37 anne e 11 maggio 2017 ho avuto un incidente sul lavoro perso unvisus talmente dell’occhio sinistro ho fatto 3 interventi perché è staccata la retina adesso mi è rimasto il visus dell’occhio sinistro 0,75 Però come non vedo niente e vedo con un angoletto dell’occhio e quando Gli diedi dal massimo 30 o 50 cm .è nell’occhio destro 10/10 davanti retina ce un cicatrici per quel motivo davanti c’è tutto il buio vedo proprio poco poco mi hanno cambiato il cristallino cataratta emesso Olio di silicone per sei mese adesso dopo 291 giorni inail chiuso la pratica quanto punti Mi devono dare INAIL Grazie e voglio sapere questo
Buonasera.
In effetti non è questa la pagina giusta in quanto si tratta di una menomazione di competenza INAIL, ma … non sottilizziamo.
La valutazione viene fatta secondo le indicazioni della tabella del Decreto Ministeriale n. 30/2000 che può visionare in QUESTA PAGINA.
Premettiamo che nella stessa tabella si legge che, nel caso di plurime menomazioni dell’occhio, la somma delle percentuali non può superare quella prevista per la cecità totale.
Nel suo caso, per la cecità totale di un occhio, che quindi sarebbe la percentuale massima possibile, è prevista una percentuale di danno biologico del 28%.
370. Cecità assoluta monolaterale 28%
Sulla percentuale precisa però non posso esprimermi in quanto servirebbe il visus naturale, il visus corretto ed il campo visivo.
Saluti
Buongiorno Dott., mi scuso se scrivo qui ma non ho trovato il pulsante per fare un commento. Le scrivo perchè il mio compagno ha contratto la meningite di tipo b 20anni fa, dopo un mese di coma non è più riuscito a vedere da entrambi gli occhi. E’ andato al Besta di Milano e gli hanno effettuato la fenestrazione delle guaine del nervo ottico per eliminare il liquor in eccesso, a seguito dell’operazione è ritornato a vedere parzialmente dall’occhio destro, mentre dall’occhio sinistro è cieco totale. Il problema sta anche nel campo visivo: OD grave difetto generalizzato, isola di visione nel settore temporale inferiore (MD -30.57) OS nessuna risposta.
Siamo andati in commissione nel 2017, la commissione ha voluto solo il documento della neurologa in cui c’è solo scritto: grave neuropatia ottica bilaterale per sx>dx associata ad esiti di papilledema secondario a verosimile ipertensione intracranica conseguente ad evento infettivo – deficit visivo motu manu. Gli hanno dato il 46%. Secondo Lei è corretta come percentuale?
La neurologa stessa ci ha detto di provare a fare ricorso, ci siamo affidati all’anmic e il medico legale ha detto che siccome non sussiste interesse non è il caso di fare ricorso, perchè almeno dovremmo richiedere il 75%, ma visto che il reddito del mio compagno è più alto del minimo per avere l’assegno, non ci sarebbe alcun interesse nel richiedere una maggiore percentuale.
Oggi all’asl abbiamo chiesto se avevamo il diritto per il pass del parcheggio, hanno detto che non è stato inserito nel verbale perchè non ci sono limitate capacità motorie visto che è cieco monoculare.
Io vorrei solo capire, prima di affidarci ad un avvocato per continuare o meno il ricorso, se tutto quello che ci stanno dicendo ha un senso logico (pur nella sua assurdità), solo per capire se continuare o meno il ricorso.
La ringrazio per la sua attenzione.
Cordiali saluti
Buonasera.
In realtà mi mancano 2 dati: il visus corretto nell’occhio meno danneggiato e il campo visivo percentualizzato.
Indipendentemente dalla valutazione sulla correttezza del giudizio espresso dalla commissione, se si parla di invalidità civile, ciò che vi ha detto il collega dell’ANMIC è vero; il giudizio è considerato “ricevibile” dal giudice se il soggetto, grazie ad un eventuale riconoscimento, potrebbe aspirare a percepire una “pensione mensile”; il problema è il limite di reddito.
Ma io vorrei capire se ha i requisiti per richiedere la pensione come “cieco parziale” e quindi dovrebbe integrare il suo quesito con le informazioni che le ho chiesto prima.
Salut
Buonasera e grazie mille caro dottore Ieri mi è arrivato una lettera che viene il serviva numero IBAN sono presentato INAIL portato il numero degli Ben e lo ha chiesto e il punteggio che quanto mi hai dato inail mi ha detto che ti riconosciuto 26% e mi diceva che sei un titolare di rendita adesso non so se 26% giusto per me o no E come si calcola la rendita e come si calcola risarcimento e non so se facio il ricorso o no Il patronato anmil mi dici che aspettiamo quando ti arriva qualcosa poi vediamo Grazie mille che mi hai aiutato molto gentile
Buonasera caro dottore Grazie mille per il vostro aiuto serve un altra informazione INAIL mi hai riconosciuto 26% invalidità non so se era giusto o no il patronato mi diceva aspettiamo un attimo quando ti arriva qualcosa poi vediamo per il ricorso e io non sapevo come si calcola risarcimento e rendita e quanto per cento se tagliano trattenuti INAIL se sai qualcosa di questo per favore mi rispondi Grazie e molto gentile
Buonasera.
Direi che siamo vicini alla valutazione corretta, ma solo un medico in carne ed ossa che possa valutare tutta la documentazione può capire se è possibile ottenere qualche punto percentuale in più. Quindi le consiglio di sollecitare la visita presso il patronato.
Circa la cifra erogata, non posso assolutamente aiutare in quanto non fa parte delle mie competenze.
Saluti
Grazie mille e molto gentile sei una persona grande che aiuti a disabile
Ciao caro dottore come INAIL mi ha riconosciuto 26% disabilità e sono un titolare di rendita €410 al mese e non so se può fare richiesta per danno biologico non patrimoniale perché inail mi ha detto che tu sei titolare solo di rendita non prende qualcos’altro come io lavoro una fabbrica industria spa e del datore di lavoro mi dici che da noi tutti assicurati tutte le cose in questa caso si può fare richiesta per danno biologico non patrimoniale o no?
Buonasera.
Questa non è la pagina giusta, ma vediamo comunque di capire
La tipologia di risarcimento dell’INAIL dipende esclusivamente dalla percentuale riconosciuta:
1) con percentuale tra 1% e 5% non viene dato NULLA
2) con percentuale compresa tra 6% e 15% viene erogato ESCLUSIVAMENTE un risarcimento a tipo danno biologico (una cifra per ogni punto); NON viene erogata alcuna mensilità (rendita)
3) con percentuale uguale o superiore a 16% viene erogata ESCLUSIVAMENTE una rendita mensile; NON viene erogato nessun’altro indennizzo.
Nel suo caso quindi lei NON ha diritto ad avere un risarcimento ulteriore oltre alla rendita di € 410 che già percepisce.
Saluti
Buongiorno dott.Salvatore Nicolosi,
vorrei sapere se con una diagnosi del genere si può essere considerati ciechi assoluti:
VCOD 1/50 S.L., VCOS: INCERTA P.L.
OD: PSEUDOFACHIA, ESITO DI INTERVENTO PER DDR IN MIOPE ELEVATA
OS: PANNO CORNEALE.
Diagnosi ICD9: CODICE 360.2.1; CODICE 361; CODICE 369.2;
DIAGNOSI: CODICE 5031;
CIECO CON RESIDUO VISIVO non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi con eventuali correzione.
Inoltre la tabella di riferimento del codice 5031, non riporta alcuna valutazione in merito.
Come interpretare?
Saluti.
Vito
Buonasera.
Lasci perdere la rincorsa ai codici ICD9 e DM 05/02/1992.
L’importante è la valutazione finale: “CIECO CON RESIDUO VISIVO non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi con eventuali correzione”. Tale valutazione significa che il soggetto è stato dichiarato CIECO PARZIALE”.
Del resto a sinistra c’è una percezione luce incerta ma a destra, l’occhio migliore, il visus è 1/50 che non è considerato cecità totale.
aluti
Buonasera dottore sono una signora di 36anni e da piccola ho avuto da quel che mi dicono i medici un encefalite (acqua alla testa) il quale mi ha fatto perdere la vista ad un occhio (sinistro) .Con il destro ci vedo bene ma con il sinistro vedo solo le ombre . Mi toccherebbe qualche invalidità ? Dove mi posso rivolgere visto che non ho nessun documento a portata di mano?
Buonasera.
Non so se abbia ulteriori reliquati neurologici, ma la cecità in un occhio, in invalidità civile, è valutabile “solo” il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio.
In ogni caso, se dovesse essere utile, lo specialista più appropriato per far certificare il deficit visivo naturalmente è l’oculista.
Saluti
buonasera Dott, le pubblico i miei dati – verbale ciechi 11/17 = ODV 1/10 e OSV 2/10 con correzioni. in fondo al loro verbale c’è la seguente dicitura:
la commissione medica riconosce l’interessato INVALIDO ultrasessantaciquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L.50 9/88 L.124/98) medio-grave 67%-99% 6/9/2017 PERCENTUALE:90%. Ho chiamato il numero verde e mi dicono che non ho diritto a nulla…possibile?
Buonasera.
E’ proprio così.
Innanzi tutto precisiamo che l’invalidità civile è nata come invalidità del soggetto lavoratore, quindi, all’epoca, con età compresa tra 18 e 65 anni.
Ora è un poco superiore la soglia di età massima, ma il concetto è lo stesso.
Dopo i 65 anni il soggetto è, almeno in teoria secondo la normativa dell’invalidità civile, già pensionato e quindi già NON valido al lavoro e quindi, anche in caso di invalidità uguale o superiore al 74% non spetta alcuna prestazione economica.
Ma l’invalidità, a seconda della percentuale, da diritto ad altre cose, ad esempio esenzione ticket e fornitura di ortesi.
Ciò comporta che dopo i 65 anni e 7 mesi il soggetto non è più “invalido con permanente riduzione di capacità lavorativa nella misura del tot%” ma “invalido ultrasessantacinquenne … ai fini dell’assistenza sanitaria”.
Preciso ancora che il suo non è un verbale di cecità civile, ma un verbale di invalidità, chiamiamola così, “ordinaria”.
Se fosse stato visitato dalla commissione della cecità sarebbe stato dichiarato “NON CIECO” in quanto, da quello che mi riferisce, lei non ha i requisiti per la cecità.
Saluti
Grazie Dott. Quindi a parte l’esenzione ticket non ci sarebbe diritto a nient’altro,tipo 104 o accompagnamento?
Buonasera.
Con ordine.
I benefici della legge 104/92 si ottengono se si viene riconosciuti soggetto con handicap, ma solo se si fa una specifica domanda, che poi è esattamente uguale a quella per l’invalidità civile ma il medico deve barrare la casella “handicap” nel certificato di presentazione; nello stesso certificato si possono barrare più caselle, ad esempio handicap ed invalidità, ed in questo caso la commissione fa entrambe le valutazioni.
L’indennità di accompgnamento può essere concessa ai soggetti inabili, cioè invalidi al 100%, che sono ANCHE “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vito” e/o “non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”.
Nel suo caso specifico lei è stata giudicata invalida al 90%. Quindi non solo, a parere della Commissione giudicante, deambula autonomamente e non necessita di assistenza continua, ma non è neppure invalida al 100%.
Saluti
Dottore buonasera vorrei porre 2 domande possibilmente
Mio marito e già invalido civile 100% e prende la pensione di invalidità civile per diabete e insufficienza renale , e in dialisi.
Ora lui ha fatto la vitrectomia ad occhio sinistro. Il suo visus ora è occhio destro ha 1/12 e occhio occhio sinistro 1/120. Lui con occhio destro vede solo ombre . Ora vorrei sapere potrà avere la cecità parziale? E se si la pensione di invalidità civile la perde?
Buongiorno.
E’ sicura che il visus corretto all’occhio destro sia 1/12?
Se vede solo “ombre” mi sembra strano.
Saluti
Ho fatto confusione scusate. Il occhio destro a 1/20 e occhio sinistro 1/20 . L7i con il destro vede ombre solo nel angolo verso naso ha un po di visibilità più chiara. Invece occhio sinistro operato con victrotemia ha 1/12 riesce a vedere ma sicuramente non a leggere , non riconosce le persone se non sono vicino a lui .
Scusate con il t9 del telefono parte la scritta. Cmq occhio destro ha 1/20 e occhio sinistro 1/12 . Lui con il destro non vede quasi nulla solo nel angolo del occhio. Invece il sinistro ha fatto victrotemia ed ha acquistato un poco di vista ma non più di tanto . Non riconosce le persone se non da vicino. O per esempio i marciapiedi ha difficoltà a camminare .
Buonasera.
Il suo T9 continua a far danni 🙂
Per l’occhio sinistro mi ha dato due valori differenti: 1/20 e 1/12
Se il visus corretto in entrambi gli occhi è 1/20 (un ventesimo) allora può avere diritto ANCHE ai benefici per i ciechi civili parziali.
Esiste infatti compatibilità se nel verbale dell’invalidità non c’è la patologia oculistica in diagnosi.
Ma anche se ci fosse, in ogni caso un soggetto in dialisi e diabetico è sicuramente invalido al 100%; l’INPS potrebbe fare un ulteriore accertamento, ma ne uscirebbe tranquillamente senza alcun danno.
Saluti
buongiorno dottore,
2 anni fa sono stato riconosciuto cieco parziale, e percepisco il reltivo indennizzo di pensione ed indennità speciale .
volevo chiederle perchè sono stato riconosciuto cieco parziale , mentre non sono stato riconosciuto invalido civile, dalla commissione .
inoltre visto che sono ancora relativamente giovane , ho 40 anni , mi chiedevo se mi conveniva iscrivermi al collocamento mirato , visto che ora il mio unico reddito è quello della pensione ( l’indennità speciale non fa cumulo ) . a quanto posso aspirare di reddito per non perdere il diritto alla suddetta pensione ?
la ringrazio in anticipo per il suo tempo.
cordiali saluti
Buonasera.
Quando vengono presentate entrambe le istanze, invalidità civile e cecità civile, la valutazione della percentuale d’invalidità viene effettuata “a prescindere dal deficit visivo”.
Questo perchè il deficit visivo è già valutato dalla Commissione cecità e non si possono avere due benefici per lo stesso motivo.
Direi che la convenienza di iscriversi al collocamento mirato c’è sicuramente. Il reddito oltre il quale viene sospesa la corresponsione della pensione è, attualmente, Euro 16.664,36.
Occorre farsi un poco di conti.
Saluti
Buongiorno Dottore, volevo chiederle una cosa, io attualmente ho un invalidità del 50% ma dopo una recente visita specialistica mi è stata confermata la malattia di Stargardt con un visus di 1/20 in entrambi gli occhi non correggibili. Ho fatto domanda di cecita civile e poi in aggiunta ho anche fatto domanda di aggravamento di invalidita +104 ed inoltre domanda per Assegno Ordinario di invalidita, proprio su questo assegno volevo chiedere lumi, in quanto qualcuno mi dice che non avrò un assegno pieno in quanto già ho un reddito. Attualmente guadagno 24000 euro lordi annui, e 16 anni di contributi.
Secondo lei per avere l’assegno per l’intero importo mi conviene richiedere un part time? E poi un altra domanda, l’assegno speciale per ventesimisti incide poi sul reddito?
La ringrazio per la disponibilità.
Le auguro un buon lavoro.
Buonasera.
Iniziamo dalla fine: le prestazioni per invalidità civile, compresa cecità e sordità, sono redditi non assoggettabili ad IRPEF.
Il problema dell’importo è che invece l’Assegno Ordinario fa parte dei redditi imponibili ai fini del calcolo dell’IRPEF, quindi fa cumulo e quindi alla fine potrebbe sforare nello scaglione reddituale superiore.
Per questo, e per evitare una “batosta” al momento della dichiarazione dei redditi, il datore di lavoro trattiene una quota maggiore come anticipo d’imposta in caso di coesistenza di stipendio ed assegno ordinario e qesto fa sembrare più leggero l’Assegno.
Sulla convenienza del part-time non sono in grado di rispondere.
Dovrebbe far fare i calcoli presso un patronato con personale ben addestrato.
Saluti
Buongiorno Dottore,
Ho 26 anni e fin dall’etá di 14 sono in cura per malattia rara di Leber Coats all’occhio DX.
Ad oggi, da tale occhio vedo di 1/10 con occhiali ed il campo visivo é fortemente ridotto a causa dei continui laser (ho anche problemi di cataratta).
Occhio SX non presenta problemi se non miopia ( senza occhiali visione di 5/10).
Sulla base di queste informazioni, secondo lei potrei avere accesso a forme di agevolazioni non dipendenti da reddito?
La ringrazio,
Jessica
Buonasera.
Bisogna tener presente che la percentuale d’invalidità risultante dalla somma delle infermità in un occhio non può superare quella prevista per la sua assenza.
In tabella:
5001 ANOFTALMO CON POSSIBILITÀ DI APPLICARE PROTESI ESTETICA 30%.
Circa l’altro occhio, la valutazione si deve fare dopo correzione, quindi con occhiali e, a quanto mi dice, il risultato è buono.
Sostanzialmente la percentuale d’invalidità riconoscibile non dovrebbe superare il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio.
Saluti
Gentilissimo!
La ringrazio per la disponibilità.
Jessica
Buongiorno dottore
volevo un informazione su come calcolare la diplopia a fini medico-legali. Bisogna effettuare una perimetria binoculare e poi in che modo viene fatta la corrispondenza con le percentuali?
cordialmente
Buonasera.
Diplopia da Wikipedia: La diplopìa è la visione doppia, in senso orizzontale o verticale, di uno stesso oggetto, può riguardare un solo occhio oppure entrambi.
La valutazione del campo visivo non ha alcuna utilità, nè diagnostica e neppura valutativa per le diplopie.
Ho usato il plurale perche nella tabella del DM 05/02/1992 sono indicate 4 possibilità:
5010 DIPLOPIA IN POSIZIONE PRIMARIA 25%
5011 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO 5%
5012 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN BASSO 20%
5013 DIPLOPIA NELLO SGUARDO LATERALE 10%
La diagnosi di tipologia viene fatta tramite visita ortottica.
Saluti
Buongiorno Dottore,
Mia mamma è ipovedente grave(così dichiarata dell’asl dopo visita in commissione) poiché ha un residuo visivo di 1/10 in un occhio e di 1/20 nell’altro…
Non è stata dichiarata invalida civile e per questo è in corso una causa e ovviamente non le hanno nemmeno dato la pensione per i ciechi non avendo giustamente i requisiti.
Mi chiedevo; dato ke ha 65 anni, io la seguo in tutto e per tutto e ovviamente non può più svolgere una vita normale no vedendo bene, non lavora nemmeno più…potrei chiedere accompagnamento?ci sono i requisiti a pare suo?aggiungo ke ha anche altri tipi di patologie tipo diabete insulino dipendente ed è ipertesa.
Grazie x l’attenzione prestatami.
Buonasera.
Secondo la tabella annessa al DM 05/02/1992, un visus residuo di 1/10 in un occhio e 1/20 nell’altro è valutabile il 70%.
Non è sicuramente questo il criterio stabilito dalla normativa per la concessione dell’indennità di accompagnamento, così come non è quello di non poter più lavorare.
I criteri per la concessione dell’indennità di accompagnamento sono 2 ed è sufficiente che almeno uno dei due sussista:
1) non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita
2) non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.
Da notare che gli atti quotidiani della vita sono gli atti “di base”, quindi NON sono atti quotidiani fare la spesa, lavorare, cucinare, pulire casa, andare a pagare una bolletta e similari; lo sono vestirsi, lavarsi, mangiare con le posate, usare la toilette e similari.
Per la deambulazione occorre fare attenzione a 2 parole critiche: accompagnatore e permanente; la necessità di aiuto e sostegno per la deambulazione deve essere sussistente in modo permanente, cioè sempre, anche al domicilio; avere bisogno di aiuto perchè dopo 300-400 metri si è stanchi, NON soddisfa questo requisito.
Nel suo caso specifico, a distanza, naturalmente non posso dare un parere affidabile; io in genere richiedo che i pazienti della mia città che richiedono una consulenza, compresi quelli che vengono seguiti tramite il Patronato, vengano allo studio e questo non per creare difficoltà, ma proprio per rendermi conto di qual’è l’entità della difficoltà: necessità di aiuto per arrivare, necessità di aiuto per sedersi, per alzarsi dalla sedia, lucidità durante la visita.
Solo un medico in carne ed ossa può darle un parere affidabile.
Saluti
Grazie Dottore! È stato gentilissimo ed esaustivo! Buona giornata!
Buonasera, volevo chiedere se la pensione speciale per ventesimisti possa essere compatibile con l assegno ordinario di invalidita o con qualche altra forma di pensione.
Grazie mille.
Buon lavoro.
Buonasera.
Esistono la Pensione per i ciechi parziali e l’Indennità speciale per ciechi ventesimisti.
Lei mi chiede della “pensione speciale” che tecnicamente non esiste.
Comunque, A mia conoscenza, anche perchè seguo un caso simile, e comunque fatto salvo il limite di reddito, la Pensione è compatibile con l’Assegno Ordinario, così come lo è l’indennità speciale.
Ma non è una regola generale. Ad esempio la “pensione” è incompatibile con la pensione sociale, l’Indennità speciale è incompatibile con altre indennità simili concesse per cause di guerra, servizio o lavoro.
Si deve vedere caso per caso.
Saluti
Salve Dottore, volevo porle una domanda. A breve dovrebbero riconoscermi una invalidità di poco superiore all’80% dato che il mio visus corretto e pari ad 1/20 ad occhio.
Potrei fare domanda di assegno( pensione invalidità ) anche se ho un contratto di lavoro?
Se non ho capito male dipende dalla capacità lavorativa e dal reddito o sbaglio?
Potrebbe cortesemente farmi un po di chiarezza?
Grazie infinite e buon lavoro.
Buonasera.
Mi chiedo come mai non non abbia invece fatto l’istanza per il riconoscimento della cecità civile come “cieco civile parziale”, visto che i benefici sono sicuramente maggiori di quelli dell’invalidità civile “ordinaria.
A parte il ramo delle invalidità civili, cecità compresa, esiste anche la cosiddetta “invalidità contributiva” che può essere riconosciuta ai lavoratori del ramo privato che hanno almeno 5 anni di contributi totali e almeno 3 anni negli ultimi 5 anni.
Esistono 2 differenti prestazioni, per cui ho scritto 2 pagine diggerenti, che la invito a leggere
Assegno Ordinario D’invalidità
Pensione di Inabilità.
Successivamente, se avrà ancora dubbi, potrà chiedere ulteriori chiarimenti:
Saluti
Buongiorno Dott. Praticamente io presento un visus di 1/20 in OO, il mio medico di base nella presentazione della domanda per cecità civile (comprensiva di quella di invalidità), nelle tabelle “incapace a svolgere gli atti quatidiani della vita senza assistenza”, ed “incapace a debulare senza assistenza” ha crocettato “NO”, cosi di fatto inpedendo la possibilità di erogazione dell INDENNITA DI ACCOMPAGNAMENTO [per Invalidi civili].
Ma quel che le volevo chiedere e se questo fatto inpedisce anche l’erogazione dell’ INDENNITÀ SPECIALE PER CIECHI VENTESIMISTI” ?
Buonasera.
Qualche precisazione.
Se viene fatta una valutazione per cecità, la valutazione per invalidità civile viene effettuata “a prescindere dal deficit visivo” e quindi tutte le difficoltà che lei ha nella viata quotidiana provocate dal deficit visivo non vengono valutate e ciò comporta che l’indennità di accompagnamento non verrebbe concessa comunque per queste motivazioni.
In ogni caso l’indennità speciale per ciechi ventesimisti non ha alcun rapporto con l’indennità di accompagnamento e viene erogata indipendentemente dal fatto se siano o no barrate le caselle “SI” nelle voci che danno diritto all’indennità di accompagnamento.
Saluti
Buongiorno Dottore.
mi scusi se le ripeto la mia richiesto , ma penso di non essere stato abbastanza chiaro e pertanto mi spiego meglio.
Io ho un cheratocono all’occhio destro e
un visus naturale da lontano
occhio destro 1/10 non corretto
occhio sinistro 2/10 non corretto
Visus corretto occhio destro SF +2.5
Visus corretto occhio sinistro Sf +1.75
Mi può dire a che punteggio di invalidità ho diritto.
Grazie per la disponibilità,
Buon Lavoro.
Pietro
Buonasera.
Allora è errata l’informazione che mi da in questo post.
Non importa la gradazione dei vetri di correzione.
Ai fini della valutazione si usa il “visus corretto”, cioè il visus che si raggiunge dopo correzione con opportune lenti. Con la sigle SF si indica l’entità della correzione e non il visus.
Ad esempio:
Visus naturale 1/10, con SF +2.5: 3/10
In questo caso il valore da considerare è 3/10 (che lei non mi comunica)
Le mi ha dato solo il visus naturale e la correzione.
A volte visus naturale e visus corretto coincidono in quanto non è possibile alcuna correzione con le lenti, come accade ad esempio per le maculopatie in stadio avanzato.
Per come era impostato il quesito precedente, sembrava che i valori indicati fossero quelli corretti con lenti.
Mi manca il dato corretto.
Saluti
Buongiorno Dottore.
Ho 62 anni ho un cheratocono all’occhio destro e un visus naturale da lontano
occhio destro 1/10 corretto SF +2.5
occhio sinistro 2/10 corretto Sf +1.75
Mi può dire a che punteggio di invalidità ho diritto.
Grazie per la disponibilità,
Buon Lavoro.
Pietro
Buonasera.
Il calcolo è semplice, basta incrociare i valori indicati nella tabella; nel suo caso il 40%.
Saluti
Buonasera, a mia suocera ha avuto la seguente diagnosi
Visus od 1/10 con 2x165T NM
Visus os conta dita a 30 cm NM
TONO OO 17S
OO PSEUDOFACHIA, NON RUBEOSI ESITI YAG CAPSULOTOMIA OO
FUNDUS OD RETINA ADERENTE E COMPLETAMENTE LASER SOTTRATTA
FUNDUS OS NON SI ESPLORA PER EMOVITREO
ECOGRAFIA OS RETINA ADERENTE EMOVITREO
OCT OD PROFILO FOVEALE ALTERATO MA RICONOSCIBILE
Deve sottoporsi a visita per invalidita.
Cosa possono riconoscerle? Grazie
Buonasera.
Dipende dal tipo di domanda.
Se la dmanda è stata fatta per “cecità” allora verrebbe riconosciuta “non cieca” in quanto nell’occhio migliore il visus è migliore di 1/20.
Se ha fatto domanda d’invalidità civile chiamiamole “ordinaria”, verrebbe riconosciuta invalida all’80%.
Ma visto il referto del fondo dell’occhio, direi che è utilissimo fare effettuare un esame del campo visivo percentualizzato. Se il campo visivo complesssivo dovesse essere inferiore al 10% e se ha presentato istanza per “cecità”, ci sarebbero i requisiti per il riconoscimento della cecità parziale.
Saluti
Buongiorno dottore, attualmente ho un invalidità pari al 50%,(malattia di Stargardt), il mio oculista mi ha consigliato di fare domanda di aggravamento in quanto attualmente il mio visus e di 1/20 sia sull’occhio dx sia sul sx.(non correggibili ).
A che percentuale posso arrivare ed eventualmente a quali benefici posso accedere soprattutto dal punto di vista lavorativo ed economico?
Attualmente lavoro come dipendente privato con un contratto a tempo indeterminato..
Grazie mille e Bun lavoro.
Giuseppe Incalza.
Buonasera.
Nel suo caso non parliamo di “semplice” invalidità civile.
Sembra ci siano i requisiti per la cecità parziaale.
Dovrebbe quindi fare la domanda per cecità civile e non quella, chiamiamola così, “ordinaria”.
Nella stessa occasione ritengo sia utilissimo fare anche domanda, contemporaneamente, per legge 104/92
I benefici economici sono descritti in questa stessa pagina e comunque dipendono anche dal suo reddito.
Circa
Buongiorno Dottore,
ho una cicatrice corio retinica maculare in occhio destro con un visus di 1/20; l’occhio sinistro, invece, ha un visus di 10/10. Vorrei delle informazioni su un eventuale invalidità. Dalla tabella riportata sopra non sono riuscita a trovare il mio caso perché non c’è l’indicazione dei 10/10. Inoltre volevo chiederle quali sono i requisiti visivi per la cecità monoculare.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Simona
Buonasera.
La percentuale relativa al suo caso è il 15%.
Circa la cecità, un occhio viene considerato “cieco” se viene certificata una di queste condizioni: “Motu mano”, “ombra e luce”, “visus spento”.
Saluti
Buonasera Dottore,
mio cognato è riconosciuto cieco parziale (residuo perimetrico binoculare inferiore al 10 per cento causa retinite pigmentosa).
Al momento gli viene riconosciuta l’indennità speciale.
Avendo dal 2015 un reddito di circa € 10.000 ha diritto alla pensione di inabilità in quanto cieco parziale o questa spetta sol oai ciechi parziali con residuo visivo inferiore a 1/20?
La ringrazio anticipatamente per la precisione delle sue risposte,
Cordiali saluti,
Matteo
Buonasera.
Non esistono differenti categorie di “cieco parziale” o di “cieco totale”.
Se sussistono i requisiti il richiedente viene giudicato “cieco”, parziale o totale, nient’altro; non importa la motivazione che ha prodotto il riconoscimento.
Da ciò discende che il cieco parziale (come il totale) usufruisce di tutti i benefici previsti, indipendentemente dalla motivazione.
Saluti
Salve dottore, ho 21 anni e sin dalla nascita mi è stato diagnosticato un retinoblastoma bilaterale, enucleata al sinistro dove ora ho una protesi, mentre con conseguenze rischiose all’altro.
ho fatto chemioterapie per anni, crioterapia, radioterapia e constantemente a controllo.
ho avuto anche un trapianto di cristallino per conseguente cataratta dopo la radioterapia, e continuo tutt’ora a fare il laser ogni anno per cercare di vedere bene perchè continuamento il cristallino si sporca e mi da problemi.
comunque io all’occhio sinistro non vedo nulla, sono stata enucleata, ma al destro ad occhio nudo arrivo a vedere intorno ai 5.6 decimi, mentre con gli occhiali 8.9 decimi.
volevo sapere se la per il mio tumore ci sono agevolazioni riguardo ad una invalidità, perchè tutti continuano a dirmi che io non sono cieca ma effettivamente lo sono se si tiene conto del fatto che io ho un solo occhio.
attendo sue risposte.
Buonasera.
In effetti lei non ha i requisiti per essere considerata cieca civile.
A rigore, la percentuale riconoscibile per l’anoftalmo è 30% a cui si aggiunge qualcosa per il lieve deficit visivo dell’altro occhio.
Sul problema oncologico mi è veramente difficile esprimermi.
Ogni caso rappresenta un caso a sé e, in assenza di visione approfondita della documentazione, è impossibile fare una previsione.
Ma anche se non dovesse ottenere i benefici economici, una istanza non sarebbe una cattiva idea. Esistono anche benefici accessori potenzialmente assai utili.
Non ha nulla da perdere.
Saluti
Buongiorno,
Vorrei porle una domanda,
Sono affetto da malattia di Stargardt ed ho u visus di 1/10 per occhio non correggibili, al momento mi è stata riconosciuta un invalidità del 50% ed ho appena ricevuto il verbale per i benefici della legge 68/99 (collocamento mirato_ categorie protette).
Volevo chiedere se posso fare domanda per avere i benefici lavorativi (permessi retribuiti) della legge 104 visto che ho avuto pareri contrastanti in merito. Eventualmente devo farmi fare un certificato apposito dal medico asl?
Grazie per la disponibilità,
Buon Lavoro.
Giuseppe.
Buonasera.
Per usufruire dei benefici previsti dalla legge 104/92 si deve fare una specifica istanza di accertamento per il riconoscimento della condizione di soggetto con handicap.
In breve, certificato di invalidità telematico in cui però viene barrata la casella “handicap”, quindi occorre presentare l’istanza tramite patronato.
Verrà nuovamente chiamato a visita e in quell’occasione verrà fatta una valutazione secondo i criteri della legge 104/92.
Solo chi viene riconosciuto “soggetto con handicap in condizione di gravità” può usufruire dei permessi retribuiti (o in alternativa un parente stretto secondo certe regole).
Saluti
Salve dottore,
da quando ero bambina ho l’occhio sinistro pigro. Vede un decimo scarso con la correzione e chiudendo l’occhio sano. Avendo questa patologia sin da piccola, non ho mai sviluppato la visione binoculare.
L’occhio sano è un po’ miope, ma con la correzione vede 10/10.
Non ho mai preso informazioni su eventuale invalidità e vorrei saperne di più.
Grazie,
Arianna
Buonasera.
Come da tabella del DM 05/02/1992, la valutazione di una menomazione visiva va fatta sulla scorta del visus corretto.
Nel suo caso, un visus di 1/10 in un occhio e un visus di 10/10 nell’altro è valutabile nella misura del 10%.
Consideri infatti che la cecità monoculare è valutabile solo il 30%.
Si tratta di percentuali troppo basse per poter accedere ad un qualunque beneficio (veda questa pagina: )
Saluti
Salve Dottore, mia madre è stata riconosciuta cieca civile parziale (OS visus spento, OD visus 1/50); è inoltre invalida al 100% e le sono stati riconosciuti i benifici dell’art. 3 comma 3 della 104/92… lei vorrebbe acquistare dei supporti informatici usufruendo dell’iva agevolata, ma i medici della sua ASL si rifiutano di farle un certificato medico da cui risulti il nesso fra la sua patologia e il supporto informatico rispondendo che non è di loro competenza. Io vorrei sapere quali sono i medici che hanno il compito di rilasciare tali certificati visto che anche chiedendo alla ASL sembra impossibile saperlo. Grazie
Buonasera.
A mia conoscenza dovrebbero essere i medici del Servizio di Riabilitazione (da non confondere con il servizio di Fisioterapia) o quelli del servizio di Medicina Legale.
Saluti
buonasera mio papa’ 81 anni ha un glaucoma bilaterale avanzato con le seguenti condizioni visive ..
odvisus1/10 con corezione (-3,25 sf)
osvisus moto mano
oo fundus marcata escavazionedella testa del nervo ottico
campo visivo binoculare :perdita totale della visione laterale con residuo visivo pari al 6,6%
volevo sapere se ha diritto a qualche tipo di pensione o indennita speciale?
Buona sera.
Il deficit di suo padre è tale che non sussiste la condizione prevista per il riconoscimento della cecità, neppure quella parziale.
Il visus corretto nell’occhio migliore dovrebbe essere non migliore di 1/20; nel suo caso è 1/10 e quindi migliore.
La percentuale di invalidità “ordinaria”, chiamiamola impropriamente così, è l’80%, ma poichè ha un’età maggiore di 65 anni e 3 mesi non ha diritto ad alcun beneficio economico (vedi QUESTA pagina)
Saluti
e per la parte riguardante il campo visivo… che risulta essere inferiore al 6,6%?
Buongiorno.
Non so perchè, ma questa parte del messaggio mi era sfuggita.
Spero che sia stato per colpa di un malfunzionamento della schermata del programma di gestione del blog, altrimenti devo dire di cominciare ad avere segni di demenza.
Ha ragione lei!
Se il campo visivo percentualizzato globale è inferiore al 10%, e nel suo caso lo è, sussistono i requisiti per il riconoscimento della cecità parziale.
Scusi per l’errore.
Saluti
Buongiorno,
sono affetto da Glaucoma, ho subito 2 interventi all’occhio SX nei mesi di marzo e maggio 2015 (oltre ad una cataratta nel 2002 ed un’uveite). Interventi non riusciti, per cui da questo occhio non riesco a vedere neanche 1/10 e l’oculista all’ultimo controllo mi ha riferito che da qui a fine anno (?) perderò totalmente la vista (in questo momento ho solamente “un abbaino laterale”, così lo ha definito il primario). Premetto che dall’occhio DX ci vedo 10/10 (fortunatamente). In queste condizioni posso richiedere l’invaliditè? Se si, quali sono i rischi a cui vado incontro (ad esempio ritiro della patente)?
Grazie
Saluti
Andrea
Buongiorno.
Se osserva la tabella con attenzione, noterà che la cecità assoluta in un occhio con visus perfettamente conservato nell’altro, cioè la cecità monoculare, è valutabile solo il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio; in questo momento, addirittura, la percentuale riconoscibile è il 20%.
Se la patologia invalidante è solo questa, verrebbe giudicato “NON INVALIDO”. In questo caso non credo sia utile presentare un’istanza.
Circa la patente, la risposta è negativa; avrebbe delle limitazioni per i tempi di rinnovo, ma comunque ha i requisiti.
Saluti
Salve,
mi chiamo Lorenzo.
io ho la retinopatia ( sono ipovedente grave) dalla nascita. ho 1 decimo nell’occhio destro e 2 decimi nell’occhio sinistro. so già di non avere alcun beneficio per quanto riguarda indennità speciale. leggendo questo articolo però non capisco cosa intende per 1/20? non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi?. facendo la somma nel mio caso io arriverei a 3/20? (2 occhio sinistro e 1 occhio destro?). nel caso in cui, visto che fra poco faccio l’esame test campo visivo binoculare di estermann, mi rilevino 1/10 occhio sinistro e 1/10 occhio destro il risultato farebbe 2/20 ( quindi non rientrei lo stesso in 1/20?). pssiedo la legge 104
grazie mille
ho l’indennità lavorativa del 67% ( ancora non lavoro, ho 19 anni). per avere l’indennità speciale bisogna avere il 75% di percentuale e deficit visivo di 1/20 in entrambi gli occhi?
Buonasera.
Un poco di confusione.
L’indennità per ciechi ventesimisti è una prestazione specifica e viene concessa ai soggetti con visus corretto non inferiore ad 1/20 nell’occhio migliore, indipendentemente dal possesso di invalidità civile in misura uguale o maggiore al 74% (ma per patologie differenti da quella oculistica).
Altra cosa è invece l’Assegno di Assistenza per soggetti con invalidità civile in misura uguale o maggiore al 74% (veda QUESTA pagina)
Saluti
Salve. sono Lorenzo. la ringrazio della risposta: ho visitato la pagina ed ho capito che, dal 2017, l’INPS offre ai ciechi parziali un’indenntà di 207 euro al mese. è giusto il calcolo che ho fatto nel commento ? lo riporto qui di seguito: . facendo la somma nel mio caso io arriverei a 3/20? (2 decimi occhio sinistro e 1 decimo occhio destro?). nel caso in cui, visto che fra poco faccio l’esame test campo visivo binoculare di estermann, mi rilevino 1/10 occhio sinistro e 1/10 occhio destro il risultato farebbe 2/20 ( 1+1=2, 10+10=20.quindi non rientrei lo stesso in 1/20?).
grazie mille, Lorenzo
Buonasera.
Calcolo e metodica assolutamente errati!!
Per la cecità parziale il visus dell’occhio MIGLIORE non deve essere superiore ad 1/20. L’occhio PEGGIORE può avere anch’esso al meglio 1/20 di residuo visivo, ma se è 1/50, 1/100 o addirittura cieco, non importa. Quel tipo di calcolo che ha fatto lei è illogico ed assolutamente errato
Il requisito per la cecità parziale è che l’occhio migliore non abbia un residuo maggiore di 1/20.
Nel suo caso lei ha un visus corretto di 1/10 a destra e 2/10 a sinistra, quindi l’occhio migliore è 2/10 e pertanto lei non ha i requisiti per essere riconosciuto circo civile, neppure parziale.
Per ciò che riguarda il campo visivo, anche per quello lei fa un calcolo assolutamente errato.
Il campo visivo è la quantità di spazio che il soggetto normale mediamente riesce a percepire osservando con occhi fissi in avanti.
Fatto 100% la media normale, con l’esame campimetrico si valuta la percentuale di spazio che il soggetto percepisce rispetto al soggetto normale. Il soggetto in esame potrebbe avere una difficoltà a percepire le periferie, quindi ad esempio avere un campo visivo dell’80%; nei casi gravissimi tale campo visivo si riduce anche al 10% e anche meno, fino addirittura ad 1-2%. E’ come se si guardasse attraverso un occhiale con lenti assolutamente nere con solo un piccolo forellino trasparente di 1-2 mm, ad esempio.
In ambito di invalidità civile, chiamiamola ordinaria, il deficit visivo da lei indicato è valutabile il 40%.
Saluti
Salve Dottore, mia madre é affetta da glaucoma congenito. A causa di tale patologia ha perso totalmente la vista ad un occhio, al secondo ha sibito 2 interventi negli ultimi 3 anni ed é in trattamento. Avendo un occhio spento, quali devoko essere le condizioni per richiedere il riconoscimento dell’invalidita’ civile? Grazie
Buonasera.
Se intende la cecità civile, le condizioni necessarie sono descritte in questa stessa pagina (comunque, per cecità perziale: occhio migliore con visus non superiore ad 1/20)
Per l’invalidità civile, che è possibile richiedere se il requisito per la cecità non sussiste, invece occorre fare riferimento alla tabella delle percentuali che trova sempre in questa pagina.
La cosa essenziale è che sia conosciuto e certificato il “visus corretto”, senza il quale la valutazione non può essere effettuata.
Saluti
Buon giorno, Mia moglie, 75 anni, affetta da maculopatia bilaterale, è già riconosciuta dall’INPS cieca parziale ventesimista.
Ieri siamo andati all’ospedale di Pisa per una visita perché le sembrava ulteriormente diminuita la vista.
Ci è stato detto che oramai siamo a livello di motu mano in tutte e due gli occhi, sul referto è stato scritto motu mano OO.
Significa entrambe gli occhi?
Grazie
Buongiorno.
Si, OO in ambito oculistico significa “entrambi gli occhi”.
OS significa occhio sinistro, OD significa occhio destro.
Saluti
Buongiorno, non so se può rispondere alla mia domanda, ma forse potrebbe darmi una indicazione in base alla sua esperienza.
Dunque, io ho una invalidita civile ed ho da poco ricevuto il verbale per la legge 68/99 (malattia di Stargardt).
Attualmente ho un contratto a tempo indeterminato e vorrei dare tutta la documentazione alla mia azienda, adesso però ho un dubbio, Può la mia azienda degradarmi di mansione? Cosa rischio? Ed inoltre devo comunque iscrivermi al collocamento mirato presso il centro per l’impiego?
Grazie e Buon Lavoro.
Giuseppe.
Buonasera.
La sua azienda potrebbe farla sottoporre a visita dal medico competente il quale, se la sua patologia è incompatibile con le sue mansioni, ad esempio addetto ad un terminale, potrebbe giudicarla idoneo con limitazioni o addirittura non idoneo. In casi simili qualche lavoratore ha poi avuto delle difficoltà per assenza di mansioni compatibili.
Sia prudente.
Buonasera, Dottore.
Vorrei sottoporre alla sua valutazione il caso di mio figlio – oggi 38enne – il quale, affetto da Cheratocono bilaterale congenito, dal 2002 ad oggi è stato sottoposto a 3 interventi di chirurgia multipla corneale e refrattiva (PRK) all’ O.D.
Il primo trapianto parziale di cornea è durato 10 anni. Quindi dal 2012 ha dovuto attendere quasi 2 anni per poper avere la disponibilità di un nuovo “lembo”. Nel 2014 subisce il 2° trapianto parziale e dopo un anno, tolti i punti di sutura, quando sembrava che si dovesse provvedere alla sostituzione del cristallino onde evitare l’uso di lenti a contatto, nel giro di 15 gg. il Prof. ci dette la notizia che il lembo trapiantato era “fallito”.
A luglio 2015 viene eseguito il 3° intervento di trapianto parziale e, a tutt’oggi reca ancora i punti di sutura che, probabilmente, verranno rimossi all’inizio della prossima estate.
All’occhio sx, invece, dal 2004 è stato eseguito un intervento di impianto di anelli intracorneali (ICR) e il processo del cheratocono è stato bloccato. Successivamente è stato eseguito un Cross Lincking.
L’attuale situazione refrattiva presenta il seguente Deficit visivo:
– Visus Naturale O.D.: 1/40
– Visus Corretto O.D.: 5/10
– Visus Naturale O.S.: 7/10.
Negli ultimi mesi, all’O.D. si presenta una reazione congiuntivale e intolleranza alla lente a contatto torica di 8 gradi e 50.
Stante questa situazione, gradirei sapere il suo parere su come e con quali percentuali vanno valutati il Cheratocono bilaterale e il Deficit visivo. In pratica, va valutato il visus corretto o quello naturale?
La ringrazio vivamente.
Buonasera.
Il visus valutabile è quello “corretto” ma naturalmente se la correzione è possibile o tollerata.
Se non possibile o non tollerata, naturalmente in presenza di idonea certificazione oculistica, viene valutato il visus naturale.
Un visus residuo (per come detto prima) di 7/10 da un lato e meno di 1/20 nell’altro è valutabile il 30%.
Con il cheratocono possiamo aggiungere circa un 10%.
Io proverei a far effettuare anche un esame del campo visivo.
Saluti
Buonasera.
Ho 23 e solo oggi con tantissimi controlli mi è stata diagnostica un’ambliopia bilaterale.
Con il mio occhio migliore riesco a vedere 3/10 e con l’altro 2/10.
Sono in grado di poter effettiare una richiesta per invalidiità da cieco
parziale?
Cordiali saluti.
Grazie in anticipo.
Buonasera.
Se legge attentamente questa pagina. vedrà che per la cecità parziale è richisto che l’occhio MIGLIORE abbia un visus non superiore ad 1/20; nel suo caso è molto migliore di quanto previsto dalla normativa. Il suo visus , in ambito d’invalidità civile è valutabile nella misura del 20%, insufficiente ad ottenere, da solo qualunque beneficio.
Saluti
Grszie per la gentile risposta.
Ma il fatto che non potrò guidare mai nella mia vita non conta?
Buonasera.
In invalidità civile, quando la menomazione è indicata in tabella, la percentuale riconoscibile è quella; le indicazioni tabellari sono superabili solo in casi particolari, ad esempio nelle grandi obesità o in condizioni artrosiche che superano la media.
Per il visus la tabella ha una rigidità che non permette valutazioni maggiori di quanto indicato.
Saluti
Salve dottore mio fratello all’occhio destro è motomanu habsoko percezione luce e l’occhio sinistro 1/20 sf +1,8=cil+0,5×1,40=1/10 scarso ha atrofia del nervo ottico ed è ammalato di glaucoma cronico infantile . Può richiedere un riconoscimento pensionistico? Grazie mille
Buonasera.
Il visus residuo da lei indicato non è sufficiente da poter essere riconosciuta una cecità, neppure parziale.
Ma in ambito d’invalidità civile, chiamiamola ordinaria, tale deficit visivo è valutabile l’80%, sufficiente ad ottenere l’Assegno Mensile di Assistenza (veda questa pagina:
Buonasera dottore,
a mio padre è stata recentemente diagnosticata una retinite pigmentosa.
Volevo chiederle se è tenuto a dichiarare presso la motorizzazione o l’ACI la propria condizione, affinché venga riesaminata la sua idoneità per la patente di guida. A parte la preoccupazione per la sicurezza sua e degli altri, potrebbe l’assicurazione rifiutarsi di pagare eventuali danni provocati da mio padre in caso di sinistro? Grazie.
Saluti.
Buonasera.
Più propriamente, cià che conta non è la patologia ma il residuo visivo che, se è inferiore al minimo previsto non da diritto al rinnovo.
Secondo l’allegato 1 al DM 30/11/2010, i requisiti visivi per l’ottenimento della patente di categoria “B” sono:
“Gruppo 1: … Il candidato al rilascio o al rinnovo della patente di guida deve possedere un’acutezza visiva binoculare complessiva, anche con correzione ottica, se ben tollerata, di almeno 0,7, raggiungibile sommando l’acutezza visiva posseduta da entrambi gli occhi, purché il visus nell’occhio che vede peggio non sia inferiore a 0,2. …”
Il problema nasce, a mio parere, da una eventuale colpevole mancanza della necessaria prudenza ove dovesse esserci un evento con risvolti penali, causato appunto dal deficit visivo. La consapevolezza della propria menomazione potrebbe far scattare delle aggravanti (a mio parere).
Circa l’assicurazione, non sono in grado di dare una risposta certa.
Saluti
Salve dottore
Al eta di 7/8 anni giocando mi hanno buttato nel occhio accetto purro che al epoca veniva diluito con l’acqua per poterlo utilizzare come condimento io ora ho 25 anni e mi ritrovo con una palpebrale sul occhio sinistro è un visus di 2/10 mentre il destro 10/10
Ho passato anni e anni tra iniezioni nel occhio e varie terapie laser senza alcun miglioramento…sono ormai più di 5/6 anni che non curo il mio occhio..
Vorrei sapere da lei se con 2/10 e 10/10 sono idoneo alla cecità civile parziale …?
Buonasera.
La risposta è negative.
Per la cecità parziale l’occhio MIGLIORE deve avere una visus non migliore di 1/20.
Nel suo caso l’occhio migliore ha un visus di 10/10, quindi è nella norma.
Tutto compreso, direi che la percentuale riconoscibile non supera il 15%, da sola inutile al fine di ottenere un qualunque beneficio.
Saluti
Buongiorno Dottore.Mi chiamo Pasquale ,ho 55 anni .Nel 2013 mi è stata riconosciuta un”invalidità civile dell” 80%.Diagnosi sindrome di usher..Con grave ipoacusia neurosensoriale ERG estinti PEV molto ridotte. Con campo visivo 5%. ODV 8/10 OSV (/10..Ultimamente sono peggiorato e nel 2016 con seguenti visite nuove.Audiometria -Grave ipoacusia recettiva bilaterale lievemente peggiorata. Visita oculistica–Pucker maculare. ODV 6/10 -175 20 OSV 6/10 -150 160. ADD +250. OO segmento anteriore di norma OOF alterazioni dell”EPR invariate in OS alterato il riflesso maculare. Campo visivo binoculare percentuale retinite pigmentosa residuo perimetrico 2%. Vorrei sapere se posso fare la domanda di cecità, se ci sono i requisiti per cecità parziale o assoluta.La ringrazio per l”attenzione disinti saluti.
Buonasera.
Con un residuo perimetrico inferiore al 3% sussiste il requisito per la cecità assoluta, nonostante il visus corretto sia piuttosto buono (rispetto al campo visivo).
Saluti
Grazie per la risposta Buona giornata.
Buonasera Dottore. Mio nonno ha all’occhio destro visus 1/10 scarso con Pseudofachia,una Trombosi della V.C.R e Subatrofia glaucomentosa del nervo ottico. All’occhio sinistro ha un visus di 1/60 con Esotropia e Atrofia glaucomentosa del nervo ottico. Sta facendo alcune infiltrazioni all’occhio destro. Gentilmente volevo sapere se, con una condizione del genere, il nonno avesse diritto all’accompagnamento avendo già presentato la domanda di aggravamento.
La ringrazio.
Buonasera.
Innanzi tutto non ha i requisiti per il riconoscimento della condizione di cieco totale, ma nemmeno di cieco parziale in quanto il visus nell’occhio migliore è superiore ad 1/20.
Per ciò che riguarda l’indennità di accompgnamento, chiamiamola impropriamente ordinaria. il requisito non è il deficit visivo ma l’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompganatore e/o la necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Naturalmente non posso valutare a distanza se uno o entrabi questi requisiti sono soddisfatti.
Saluti
Salve dottore volevo chiederle io dalla nascita ho una malformazione alla pupilla con precisione tutta la diagnosi non me la ricordo al momento ma per varie situazioni personali non ho mai voluto presentare nessuna domanda di invalidità ma con i tempi che corrono adesso ho 32 anni sto avendo vari problemi in questi ultimi mesi come mal di testa e mi tira l’occhio sinistro il destro e 10/10 e mi chiedevo se potrei percepire un invalidità e come devo presentarla.grazie mille
Buonasera.
Ottenere una assegnoper invalidità non è affatto semplice.
Deve considerare che la cecità totale in un occhio con normalità del visus nell’altro, ad esempio 10/10, è valutabile solo il 30% che in pratica non da diritto a nessun beneficio (legga questa pagina: .
Quindi, premesso che da ciò che mi scrive non sembrano esserci i requisiti per ottenere qualcosa, se per caso la condizione invalidante fosse peggiore di quanto sembri, la domanda va fatta presentando prima un certificato telematico tramite medico dotato di apposito PIN (di solito i medici di famiglia ne sono dotati) e poi presentando la domandavera e propria tramite patronato.
Legga quest’altra pagina: .
Saluti
BUONGIORNO DOTTORE,
MIA MOGLIE SOFFRE DI RETINITE PIGMENTOSA DEGENERATIVA DA ORMAI 10 ANNI. DAL 2011 è INVALIDA AL 60% CON RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITà DALLA LEGGE 104 ART. 3.
NEGLI ULTIMI 2 ANNI è NOTEVOLMENTE PEGGIORATA CON RESIDUO VISIVO 2 DECIMI PER OCCHIO E CAMPO VISIVO DA ESAME ESTERMANN BINOCULARE CON RESIDUO 10/120 (EFFICACIA ESTERMANN 8%)
LE CHIEDEVO GENTILMENTE SE FOSSE SUFFICIENTE PER AVERE IL RICONOSCIMENTO DI Cecità PARZIALE CIVILE.
LA RINGRAZIO E LE AUGURO BUON LAVORO.
Buonasera.
Se il campo visivo è inferiore al 10% sussistono i requisiti per il riconoscimento della cecità parziale.
Il visus corretto invece, da solo, non sarebbe sufficiente, ma comunque se uno solo dei requisiti è presente il riconoscimento dovrebbe avvenire.
Ho usato il termine “dovrebbe” perchè non è raro che una commissione “dimentichi” che è sufficiente anche solo il requisito del deficit campimetrico.
Se l’istanza non dovesse essere accolta il ricorso giudiziario avrebbeottime probabilità di successo.
Saluti
Buongiorno,
mia madre percepisce da due anni l’assegno di cecità parziale riconosciuta in seguito al seguente certificato medico: MOTO MANO non migliorabile con lente. Degenerazione maculare senile atrofica e cataratta in evoluzione in entrambi gli occhi.
In questo lasso di tempo la situazione è peggiorata, non più autosufficiente per motivi legati esclusivamente alla vista e ha bisogno di una persona fissa vicino pur avendo solo 78 anni. Ho fatto quindi domanda per Cecità totale + Accompagno + L.104 in base a questo nuovo certificato: In entrambi gli occhi LUCE e OMBRA non migliora con lenti. Riflessi pupillari presenti e torbidi. Cataratta in evoluzione. Degenerazione maculare atrofica con in OD cicatrice fibrogliale centrale.
Secondo lei può bastare (come dicitura) per aver ciò che ho chiesto?
La ringrazio anticipatamente.
Giovanna
Buonasera.
Da quello che mi riferisce sembra che ci siano i requisiti per l’accoglimento dell’istanza per cecità totale, da cui poi nascono i relativi benefici, compresa l’indennità di accompgnamento per ciechi totali.
Saluti
Buongiorno Dott.Nicolosi, mi chiamo Cristian e ho 33 anni,
a breve dovrò sottopormi a intervento di cataratta congenita ad entrambi gli occhi, mi saprebbe dire se è possibile che io rientri in qualche categoria al riguardo della invalidità, o se mi può consigliare il da farsi vista la mia più totale ignoranza in merito. la ringrazio per la Sua attenzione.
Cordialmente.
Buonasera.
In invalidità civile, nell’ambito delle infermità del sistema visivo, ciò che conta, sostanzialmente, sono i deficit visivi.
Quindi, nel suo caso, la (non sperabile) invalidità potrebbe essere provocata da un non perfetto ripristino della visione dopo gli interventi chirurgici.
E’ vero che in tabella esiste anche la “cataratta congenita”, ma il 5% indicato è poco significativo.
Dopo gli interventi chirurgici si potrà fare una valutazione sulla scorta del residuo visivo con correzione, naturalmente tenendo presente la tabella presente in questa pagina.
Saluti
Buongiorno Dottore Nicolosi e grazie,
quindi attendo le operazioni e poi procedo a una valutazione del residuo.
Buongiorno Dott.Nicolosi
Mia mamma non vede più nulla da un occhio a causa di atrofia del nervo ottico subentrata dopo 10 interventi chirurgici e relative complicanze (il primo era una semplice catarratta… poi vitrectomia ,distacchi retina ,lussazioni iol ecc fino ad arrivare all’atrofia del n.o.)
Ad oggi vede con correzione occhiale solo 3/4 decimi da un occhio.
Applicando la tabella del DM la percentuale di invalidità è del 30%.
In pratica è cieco assoluta da occhio Dx (neanche motu manu)
Nell’occhio Sx invece con distacchi di retina dovrebbe avere 5% invalidità.
Le chiedo se sono sufficienti per qualche agevolazione.
Grazie Alessandro
Mi scusi dottore ho sbagliato
Applicando la tabella del dm del 1992 la percentuale di invalidità è del 40%
(Un occhio neanche motu manu e l’altro solo 5 decimi di visione con correzione occhiale )
Buonasera.
In effetti è così.
Il deficit visivo da lei descritto è valutabile il 40%.
I benefici sono piuttosto limitati.
Li potrà visionare in QUESTA PAGINA.
sALUTI
buongiorno
grazie per la risposta
posto che una richiesta di cecita\’ civile e\’ stata respinta ai primi di ottobre a seguito di domanda inoltrata a luglio (da qui il ricorso al giudice) chiedo,con eventuale esito positivo, da quale periodo verrebbe riconosciuta la liquidazione degli arretrati. cordiali saluti
Buonasera.
In sede di giudizio viene anche valutata la decorrenza del beneficio e quindi anche questo è uno dei quesiti che il giudice sottoporrà al suo consulente (CTP). Quindi non c’è una regola fissa.
Saluti.
buongiorno ad una
paziente affetta da “maculopatia degenerativa senile emorragica” con visus OD M.M OS 1/60 e’ stata riconosciuta una percentuale di invalidita’ civile del 68%:scorrendo la tabella sul sito la percent. dovrebbe essere superiore se non anche “ceco parziale”: il patronato propone ricorso giudiziario : qual’e’ la sua valutazione? cordiali saluti gustavo
Buonasera.
Sul riconoscimento di cecità parziale ha ragione lei, ma occorre inoltrare una domanda specifica di accertamento per cecità.
Anche per ciò che riguarda la percentuale di invalidità ha ragione in quanto il visus residuo indicato è valutabile il 100% di invalidità.
Ma mi sorge il dubbio che il 68% sia una valutazione effettuata “a prescindere dal deficit visivo”.
Cioè la commissione potrebbe aver ritenuto che il deficit visivo fosse piuttosto da valutare nell’ambito della cecità civile e lo ha escluso.
A ben vedere comunque i benefici concessi ai ciechi civili, anche parziali, sono maggiori di quelli dell’invalidità comune e quindi potrebbe essere più conveniente presentare una istanza specifica per cecità civile, se non lo ha già fatto.
Saluti
Buongiorno, Intanto la volevo ringraziare per la sollecita risposta di qualche giorno addietro, adesso volevo dirle che il giorno 20 Gennaio sono andato in commissione medico legale come da convocazione, ho portato tutta la documentazione richiesta compreso il certificato oculistico dell’azienda ospedaliera datato settembre 2016, che certificava la malattia di Stargardt e un residuo visivo di 2/10 per entrambi gli occhi non correggibili, a quel punto ho chiesto alla commissione se potevo integrare un nuovo certificato visto che il mio oculista aveva nel frattempo notato un ulteriore peggioramento della situazione, ma la risposta è stata che non c’era bisogno in quanto per loro era sufficiente quello, e che comunque non avrebbe spostato di molto la percentuale.
Io naturalmente ho chiesto ulteriori spiegazioni, ed un membro della commissione per tranquillizzarmi, mi ha detto che la documentazione che avevo portato era sufficiente per essere in una percentuale superiore al 46%.
A me comunque è sembrato molto strano, lei che mi può dire a riguardo? È possibile che la commissione abbia valutato o valuterà il mio caso in base agli esami da me forniti? E può avere questa discrezionalità? A me sembravano persone serie e comunque non credo che dei professionisti dicano cose non vere o almeno lo spero altrimenti mi toccherà ricominciare tutto da capo e rifare tutto l’iter.
La Ringrazio e le Auguro Buon Lavoro.
In genere le commissioni, se non intendono accogliere un’istanza, non si sbilanciano.
E’ possibile che la valutazione sis stata fatta anche tenendo conto delle conseguenze di un probabile deficit campimetrico tipico di queste patologie retiniche.
Saluti.
Buongiorno, volevo chiedere lumi sulla mia situazione,
Ho 36 anni ed ho appena fatto domanda di invalidità Civile in quanto qualche tempo fa mi è stata diagnosticata la Sindrome di Stargardt o distrofia maculare della Retina, attualmente visus 2/10 di visus su entrambi gli occhi non correggibili. Volevo chiedere cosa devo aspettarmi dalla commissione?
Grazie e Buon Lavoro.
Buonasera.
La valutazione, quando si tratta di deficit visivi, praticamente è matematica.
Come può vedere nella tabella presente in questa pagina, un residuo visivo di 2/10 in entrambi gli occhi è valutabile il 30%, veramente troppo poco per qualunque beneficio.
Saluti
sono gabriella di 58 anni con invalidità all’80% per sindrome di syogren ora peggiorata con polmoni diffusamente peggiorati.uso ossigeno per 18 ore e con deambulatore, con l’uso di farmaci per l’occhio la mia vista si è molto ridotta io non ho occhiali uso occhiali vecchi di mia madre.Ho la cheratite, xeroftalmia ripetute infiammazioni . Posso fare un ulteriore domanda di ipovedente o vista avendo già un’altro tipo di invalidità.La faccio separata. Sorgi Dalzoppo Gabriella.
Già risposto nel post precedente
sono invalida all’80% PER MALATTIA RARA LA SINDROME DI SYOGREN e altro.Ora i farmaci che prendo dal 1994 mi hanno peggiorato la vista, io ho una cheratite, xeroftalmia, ho un visus 1,20 e 1,60 vi chiedo avendo già un’invalidità posso fare un’altra domanda d’invalidità per la vista staccata dall’altra o devo farla come aggravamento della invalidità che ho già. Oltretutto la malattia è peggiorata i miei polmoni sono diffusamente peggiorati uso l’ossigeno per 18 ore e viaggio con deambulatore chiedo un consiglio al più presto. Grazie. Ho 58 anni e inabile al lavoro al 100%.gabriella sorgi dalzoppo. Attendo.
Buonasera.
Tra invalidità civile e cecità civile esiste compatibilità purchè nel verbale dell’invalidità non sia indicato il deficit visivo.
Quindi potrebbe benissimo presentare una istanza autonoma per cecità parziale.
Saluti
Buonasera Dottore
Mia madre di 95 anni in seguito a visita oculistica con questa certificazione.
VOD 1/50 VOS 1/50 ha presentato la domanda di invalidità
il verbale della commissione medica per l’accertamento
scrive : Diagnosi Cataratta bilaterale operata e maculopatia con residuo visivo OO 1/50 Codice DM 5/2/92 Codice ICD9
La Commissione Medica riconosce l’interessato INVALIDO ultrasessantacinquene con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L.509/88 L.124/98) lieve 34%-66%
Percentuale 50 %
l’interessato :
-é invalido con capacità di deambulazione sensiblmente ridotta (art.381 del DPR 405/1992)
-é ipovedente grave (art. 4 della legge 138/2001)
Disabilità rilevate :
05 Vista
10- Cardio-circolatorie
13- Altre cause violenti
Volevo un suo parere in proposito in quanto per me mia madre non é ipovedente ma é cieca parziale
Mi consiglia di fare ricorso e come?
La ringrazio molto per l’attenzione
Saluti
Buonasera.
E’ un verbale molto strano, ma risente forse anche di un vostro errore in fase di istanza.
Per la cecità NON si presenta domanda di invalidità civile classica, ma proprio di “cecità”. Nel certificato prima e nell’istanza poi, va specificato, barrando l’apposita casella “cecità” che si richiede il riconoscimento della cecità civile.
Nel verbale, da come lei mi scrive, sembrerebbe che sia stata valutata “a prescindere dal deficit visivo”.
Ma è possibile che abbiate presentato contemporaneamente istanza per invalidità civile e cecità e quindi questa commissione, considerato che era pendente l’altra istanza, per cui ancora non è stata visitata, abbia escluso il deficit visivo dalla propria valutazione.
Ma sto andando per ipotesi.
Controllate se nel certificato è barrata o no la casella cecità ed eventualmente, se è confermato, se è stata presentata anche in questo senso la relativa domanda.
saluti
Ha ragione pensavamo di aver chiesto l’invalidità per cecità (il problema più grave in questo momento), ma in realtà nel documento compilato dal medico questo aveva, conoscendo lo stato di salute di mia madre, chiesto inv. civ. + 104 + cecità e di fatti nella stessa data sono state inviate all’Inps via Internet dal patronato due richieste distinte una per invalidità civile e una per cieco civile e con questo si spiega anche perche è stata vista da due commissioni mediche diverse una il 16/11/16 e l’altra il 25/11/16.
Difatti non avevamo capito il perche di due commissioni mediche per una sola pratica.
La risposta ricevuta è relativa alla prima commissione medica per Invalidità civile.
Suppongo che adesso dobbiamo aspettare l’esito della seconda commissione medica che è relativa a Cieco Civile.
La ringrazio infinitamente perche ci ha permesso di capire l’iter burocratico, alla nostra prima esperienza non sapevamo che la pratica potesse essere gestita in questo modo.
Saluti.
salve, mia madre 87 anni soffre di maculopatia degenerativa occhio destro moto mano e occhio sinistro 1/10 occhio destro cicatrice disciforme occhio sinistro atrofica…… posso chiedere un invalidita’o no?
grazie per l’ attenzione che ovvra’dedicarmi
saluti
Buonasera.
Secondo le notizie che mi fornisce, non ci sono i requisiti per la cecità civile in quanto all’occhio MIGLIORE ha un residuo visivo superiore ad 1/20.
Ma manca l’indicazione del campo visivo percentualizzato che, se fosse inferiore al 10%, potrebbe far sussistere il requisito per la cecità parziale.
Come invalidità civile vera e propria, il deficit visivo da lei indicato è valutabile l’80%, ma per i benefici ottenibili deve tenere conto che si tratta di un soggetto ultrasessantacinquenne (informazioni sui benefici ottenibile secondo l’età in QUESTA pagina).
Saluti
Salve dottore volevo sapere, se nella diagnosi CML c’è scritto : “Perdite del visus mono e binoculari (vedi tabella punteggio 100). VOD percezione luce VCOS 1/50. Note : ricorrono le condizioni previste dalla legge regioanle etc etc per l’esezione della tassa automobilistiica etc etc” Se l’occhio .
Nella valutazione proposta dal CML “Cieco con residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione (l. 382/70 e 508/88)
Mia zia ha avuto il riconoscimento della cecità parziale? Ho capito bene?
Se fosse così non è strato visto che è peggio di una cieca parziale in quanto ha una vista peggiore di 1/20 nell’occhio migliore e solo luci e ombre nell’occhio migliore?
Mi consiglia di fare ricorso al tribunale?
La ringrazio molto per l’attenzione Dottore.
Buonasera.
Ai fini del riconoscimento della cecità fa fede l’occhio “migliore“. Un residuo visivo di 1/50 è requisito per cecità parziale, ma lo sarebbe stato anche se fosse stato 1/100.
“Motu mano”, “luci ed ombre”, “percezione luce”, “visus spento”, nell’occhio MIGLIORE sono tutte le definizioni che qualificano il cieco totale. Il peggiore naturalmente deve essere peggiore o uguale.
Nel suo caso, è stata quindi correttamente riconosciuta cieca parziale.
Credo proprio che il ricorso giudiziario non porterebbe a modifica del giudizio.
Saluti
Buongiorno Dottore
Dopo la visita oculistica mi trovo con questa certificazione.
VOD 1/10 + 2,25 sf + 1,75 cil X 100°
VOS 1/10 + 1,50 sf + 3,25 cil X 70 °
Chiedo se è possibile una domanda INPS per invalidita.
Grazie
Buonasera.
Non ci sono i requisiti per la cecità, in quanto l’occhio “migliore” dovrebbe essere non superiore ad 1/20.
Come invalidità civile “normale”, 1/10 di visus corretto residuo in entrambi gli occhi è valutabile il 60%.
Saluti
G.le Dott. Nicolosi,
ho 43 anni e anni fa mi è stata diagnosticata una distrofia corneale reticolata asimmetrica dx>sx che mi causa un forte offuscamento visivo quotidiano (per farle capire, non riesco a leggere nè da vicino nè da lontano). Non c’è terapia ma questa anomalia della cornea mi crea un fortissima limitazione nelle attività quotidiane. Ho dovuto abbandonare la mia attività professinale di artigiano perchè peggiorava la situaziione dell’occhio. Vorrei sapere se posso rientrare nelle categorie protette facedno domanda per l’invalidità civile o se posso far ricorso ad altro tipo di agevolazioni per entrare nel mercato del lavoro. La ringrazio. Cordiali saluti
Buonasera.
Innanzi tutto dovrebbe valutare se è possibile fare un’istanza di invalidità contributiva (veda QUESTA pagina).
Circa l’iscrizione nelle liste cosiddette delle categorie protette (legge 68/99), bisognerebbe sapere qual’è il visus corretto e quindi confrontarlo con la tabella presente in QUESTA PAGINA. Se supera il 45% può tentare la strada dell’invalidità civile.
Altro mi pare non ci sia.
Buon giorno,
le illustro la mia situazione, sono nata con una catarata monolaterale congenita nell’occhio sx, operata a 8 anni mi è stato inserito il cristallino artificiale, purtroppo non ho recuperato la vista e l’occhio è praticamente cieco vede infatti solo luci e ombre. Due anni fa nello stesso occhio ho avuto un intervento per distacco di retina con inserimento olio di silicone, che continuo ad avere in camera vitrea per “salvare” il bulbo oculare, e che dovrò tenere a tempo ” indefinito”, sottoponendomi a controlli periodici per la pressione oculare. L’occhio destro, probabilmente perchè lavora per entrambi è miope (-4) . La mia domanda è ai fini del riconoscimento dell’invalidità civile, come può inquadrarsi la mia situazione? La ringrazio
Buongiorno.
Indipendentemente dalla correzione, ciò che conta è il visus corretto.
Per ciò che mi dice, si tratta di ua cecità monolaterale con visus buono nell’altro, quindi valutabile il 30%.
Saluti
è vero che posso chiedere un aumento sulla pensione SO retroattivo di 5 anni?
Buongiorno.
Buongiorno.
Il suo è un quesito assolutamente di ordine burocratico-amministrativo; io sono un medico, ma ho “anche” competenze di tipo amministrativo perchè altrimenti non potrei avventurarmi in questo campo della medicina, ma per il suo caso preferisco non esprimermi; l’INPS su questi argomenti ogni tanto cambia perere e io non sono sicuro di poter dare una risposta affidabile. I patronati che dialogano continuamente con l’INPS sono sicuramente in grado di dare una risposta maggiormente affidabile della mia.
Saluti
mia mamma èriconosciuta cieca assoluta, ha diritto alla legge 104? devo richiederla o è già implicita?
Buonasera.
Deve fare una apposita istanza con una modalità assolutamente uguale a quella utilizzata per il riconoscimento della cecità civile.
Saluti
buongiorno,scrivo per conto di mio padre di 80anni.a seguito di un otticopatia ischemica anteriore a entrambi gli occhi ha subito una grave perdita del visus.tale situazione è unita a forte artrosi generalizzata e relativa camminata cauta,ipertrofia prostatica benigna con catetere,stato di attenzione definito “vigilino”dal geriatra,diabete tipo 2 e ipertensione arteriosa. dato il quadro globale el’impossibilità a uscire da solo il medico di famiglia ci ha consigliato e preparato la richiesta per l’invalidità con indennità di accompagnamento.il visus residuo in entrambi gli occhi è inferiore a un decimo,vede a 30 cm con campo visivo molto compromesso.riesce a camminare con un bastone da solo ma con questa vista non può attraversare aprire la porta prendere un autobus da solo,ne cucinare o lavarsi in autonomia.secondo voi ci sono i requisiti per ottenere quanto richiesto?o dovrò prepararmi a battaglie per ricorsi etc?grazie del tempo dedicatemi,saluti
Buonasera.
Sono spiacente, ma il suo è uno di quei casi per cui, in assenza di visita diretta, non può essere dato un parere affidabile. Altrimenti basterebbe inserire i dati in un PC e avere la risposta!
Invece la valutazione se il soggetto si trova in una condizione di soggetto “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” e/o “non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” non può prescindere da una visita medico-legale diretta.
Saluti
Salve!sono contenta che c’e finalmente un sito riguardo a queste domande.in poche parole la mia bambina e nata nel 2007 con cattarrata congenita billaterale(operata)fino a qualche anno fa disponeva di accompagnamento,poi con passare del tempo siamo passati alla idenita di frequenza perche la bambina con il passare del tempo e arrivata a recuperare fino a quattro decimi(con correzzione) cosi l’inps ci a levato anche l’indennita di frequenza.la mia domanda e:e vero che non possiamo ottenere piu niente?dimenticavo la bambina dispone anche di una 104.
Buonasera.
Secondo i criteri medico-legali mediamente accettati, si tratta di una ipovisione “lievissima” e quindi direi che le possibilità di riottenere anche solo l’indennità di frequenza siano veramente poche.
Saluti
Buonasera Dottore volevo sapere se con ambliopia 1/10 e occhio sano 10/10 viene riconosciuto il 30% di punteggio. e se per la diagnosi basta il foglio rilasciato dall’oculista con visita fatta in ospedale.
Buonasera.
NO; un visus corretto di 1/10 in un occhio con 10/10 nell’altro è valutabile il 10%.
Naturalmente la visita oculistica di medico ospedaliero è sufficiente.
Saluti
Buonasera Dott. , grazie per avermi risposto, seguirò il suo consiglio.
Buonasera Dottore, mio marito l’anno scorso si è sottoposto a visita inps per ottenere l’invalidità civile dopo avere effettuato i controlli ospedalieri ( ischemia del miocardio, e deficit visivo pari a 1/10 bilaterale) ottenendo così l’80% di invalidità con diritto all’assegno mensile. A giugno del 2015 presentiamo la richiesta tramite caf deell’assegno mensile, ma aimè ad agosto dello stesso anno l’inps ci invia una lettera dove spiega che per il superamento dei limiti di reddito non è stato possibile erogare l’assegno. ( premetto che in quel momento mio marito avendo perso il lavoro percepiva la disoccupazione, e quindi per soli 250 euro ci hanno respinto il beneficio). la mia domanda è : nell’anno 2016 noi non abbiamo avuto nessun reddito perchè la disoccupazione l’abbiamo percepito fino a settembre 2015, ripresentando la richiesta di pagamento dell’assegno con reddito zero abbiamo diritto agli arretrati di questo anno a reddito zero?. Nel ringraziarla anticipatamente porgo distinti saluti.
Buonasera.
Il suo è un quesito troppo burocratico per me.
Io mi occupo di medicina e, per ciò che faccio, devo conoscere anche un pò di burocrazia, ma è meglio che lei faccia questa domanda ad un patronato che sicuramente saprà rispondere in modo affidabile.
Saluti
salve, ho fatto male all’occhio sinistro a lavoro dalle 01/10/2014 fino 23/06/2016 con infortunio a lavoro , ho fatto 3 interventi ultimo impianto di cornea e distacco di retina superiore.
adesso rimasta retina inferiore sollevata, il medico ma detto non possiamo fare un altro intervento se no perdiamo tutto, ho chiuso l’infortunio il 23/06/2016 ,ieri ricevuto documenti da INAIL..
anno scritto : VOS: MOTU MANU , PROSI PALPEBRALE
GRADO : 028%
io non capito , perde un occhio vale solo 028% non so cosa fare chiedo aiuto…
Buonasera.
Secondo le indicazioni della tabella utilizzata per i risarcimenti dei danni agli infortunati sul lavoro, la perdita totale della vista in 1 occhio è valutabile il 28%!.
Nella sua valutazione mancano solo pochissimi punti percentuali, 1-4, per la ptosi palpebrale che può essere valutata solo con visita diretta.
Provi a contattare un patronato che metterà a disposizione il proprio medico legale per valutare la possibilità di ottenere una maggiore percentuale di invalidità.
Saluti
Salve, mia madre a maggio 2016 è stata riconocsiuta “invalida civile” con la seguente motivazione: Spondiloartrosi con deficit visivo” e sta già percependo l’assegno di 517.00 € circa. Il mese scorso è stata chiamata in visita per la cecità civile con il seguente giudizio: “CIECO CON RESIDUO VISIVO NON SUPERIORE AD 1/20 IN ENTRAMBI GLI OCCHI CON EVENTUALI CORREZIONI. Io volevo chiederle ora se le due pensioni sono compatibili ed eventualmente cosa mi conviene fare. La ringrazio tantissimo per la collaborazione.
Antonio
In effetti non si possono percepire 2 prestazioni assistenziali per lo stesso motivo.
Per giunta, vista che la pensione è di oltre 500 euro, significa che si tratta di un’indennità di accompagnamento.
Bisogna capire se le sue patologie, escludendo il deficit visivo e le difficoltà conseguenti, sono tali da renderla non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Teoricamente dovrebbe essere chiamata a visita di revisione per l’indennità di accompagnamento, ma è comunque l’INPS che dovrebbe farsi parte attiva. Non mi risulta che lei sia tenuto a richiedere la revisione.
Saluti
Buonasera Dott. Nicolosi
vorrei sottoporre alla Vs. attenzione una mia visita fatta dall’oculista Occhio destro miopia elevata con maculopatia (OCT maculopatia essudativa miopica) occhio sinistro lieve miopia. AV :occhio DX 1/60(-8)occhio SX 10/10(-1.75b = 0.50X170°
Esame del campo visivo BINOCULARE ESTERMAN stimolo 10 dB: punti non percepiti 21/120 ( localizzati a ridosso del nervo ottico cruttoviale temporalmente settore DX.
Esame del campo visivo COMPUTERIZZATO: Occhio DX non eseguibile visus pare a 1/30) Occhio SX Conclusioni: diffusa riduzione delle sensibilità luminosa della retina in particolare nell’area paracentrale fino alla periferia del quadrante temporale inferiore ; nell’area del salto nasale un solo punto in prossimità del punto di fissazione del quadrante temporale superiore ; estrema periferia settore superiore.
E per finire sono andato in ospedale perchè vedevo una “mosca” nell’occhio e mi dissero che all’occhio dx era naturale x il distacco del vitreo.
Dottore le chiedo scusa per errori di ortografia, ma ho cercato di ricopiare uguale come hanno scritto i dottori a penna.
Le chiedo un parere per quando riguarda un punteggio d’invalidita (l’inps gira intorno 20% e 30%) è normale.
SALUTI
Buonasera.
La cecità in un occhio con l’altro 9-10%, secondo la tabella del DM 05/02/1992, è valutabile solo il 30%.
IL campo visivo computerizzato in binoculare è indicativo di deficit del 17,5% equindi in questo tipo di valutazione non ha significato.
In effetti quindi, secondo le indicazioni tabellari, siamo intorno ai valori percentuali che lei mi riferisce.
Saluti
Grazie della risposta celere, ma sopratutto mi ha tolto un dubbio circa il deficit del campo visivo, che l’oculista non mi ha saputo rispondere.
Grazie ancora.
Salve, io vorrei chierimenti sulla situazione di mia madre: tempo fa è stata riconosciuta invalida civile totale e quindi sta prendendo la relativa pensione: successivamente è stata convocata a visita per la cecità civile e anche li è stata riconosciuta cieca totale; ora mi domando se le due pensioni sono compatibili oppure cosa è meglio fare per non incorrere in successivi problemi, grazie mille!
Buonasera.
Se nella diagnosi del verbale di invalidità civile è indicato anche il deficit visivo è possibile che in futuro venga chiamata a revisione.
In questi casi infatti la valutazione per l’invalidità civile deve essere effettuata “a prescindere dal deficit visivo. Non si possono percepire due benefici per lo stesso motivo.
Saluti
Buongiorno, intanto la ringrazio per la risposta. Le presento le principali note del verbale dell’Invalidità civile:
ESAME OBIETTIVO:SAT 95% FC 80bpm. Difficoltà visive con impaccio nei movimenti all’interno del contesto di visita. Deviazione a colpo di vento delle dita delle mani con evidente difficoltà dei movimenti di
prensione. Deficit del pugno. Deambulazione cauta con atteggiamento di flessione anteriore del tronco per
diversi gradi. Tremori agli arti superiori e al volto. Segni di gonartrosi a carico di entrambe le ginocchia.
referto oculistico 07.04.16; rx cerv 08.06.16; rmn spalla 30.07.15
DIAGNOSI:Spondiloartrosi con deficit visivo (OD 1/60; OS MM)
3699
715
VALUTAZIONE PROPOSTA DAL CML: INVALIDO ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere
gli atti quotidiani della vita (L.508/88). In base a questo referto chiedevo appunto come comportarmi una volta arrivato anche il verbale della Cecità Civile. Grazie ancora per la disponibilità.
Buonasera.
In realtà è l’INPS stesso che avrebbe dovuto chiamarla a visita per revisione dell’invalidità. Ma è anche possibile che questo iter sia già iniziato e quindi potrebbe essere chiamata, in un futuro più o meno prossimo, per revisione dell’invalidità.
Il problema potrebbe essere che le venga richiesta in restituzione l’indennità di accompagnamento goduta a partire dalla concessione della cecità, ma questo non sarebbe corretto in quanto comunque lei non è tenuto a sapere di questa incompatibilità e quindi, se dovesse accadere, la revoca sarebbe a partire dalla data della visita di controllo.
Saluti
Buonasera , vorrei sapere se con un visus occhio dentro coretto 2/10 occhio sinistro coretto 1/50 , con residuo visivo percentualizzato del 23% con claucoma aquisito ho diritto alla pensione d’ invalidità civile … grazie
Buonasera.
Il deficit visivo è quantificabile percentualmente il 70% a cui si dovrebbe aggiungere il glaucoma.
Quindi dovrebbe raggiungere la soglia del 74% utile per percepire l’Assegno di Assistenza d’invalidità civile, ma è possibile che la Commissione decida che la valutazione va fatta solo sul deficit visivo in quanto “assorbe” la patologia oculistica, cioè il glaucoma.
E’ una cosa opinabile, ma qualche commissione l’ha fatto … e poi con azione lagale si è ottenuto quanto dovuto.
Saluti
Grazie mille
cosa accade dei benefici economici (pensione + indennità) di un cieco parziale minorenne al compimento del 18esimo anno di età?
Grazie
Sia Pensione che indennità per cecità parziale vengono erogati ai minori e ai maggiorenni, quindi non cambia nulla.
Saluti
ma occorre presentare una domanda? o prosegue in automatico dopo il 18esimo anno?
Deve presentare, tramite patronato, un’istanza amministrativa.
Saluti
Buona sera,
a mio padre, 77 anni, in una recente visita specialistica è stato riscontrato il seguente stato:
– occhio sinistro <1/20 ventesimo con campo visivo pari al 4,5%;
– occhio destro 2/10 con campo visivo pari a 9,5%.
Tensione oculare 23 mm Hg in entrambi gli occhi.
Mio padre ha una fortissima miopia congenita accompagnata da glaucoma e da atrofia corioretinica.
Con questi parametri rientra in un caso di cecità parziale?
Grazie. Cordiali saluti
Buongiorno.
Con questi dati che lei indica potrebbero anche non concederla, anche se credo che invece i presupposti ci siano.
Mi spiego meglio.
Se consideriamo esclusivamente il visus corretto allora il requisito non sussiste in quanto nell’occhio “migliore” il visus corretto è migliore di 1/20.
Il campo visivo con ogni probabilità, globalmente, è inferiore al 10%, come è necessario ai fini del riconoscimento della cecità parziale, ma non è stato eseguito con la metodica corretta.
Per l’invalidità civile occorre effettuare un esame campimetrico percentualizzato binoculare, cioè non per singolo occhio, ma complessivo.
Ad un non tecnico potrebbe sembrare incomprensibile, ma tenga conto che il campo visivo di ciascun occhio si sovrappone all’altro per una buona parte e quindi, nelle situazioni di confine e se il danno in entrambi gli occhi riguarda soprattutto la parte interna di ciascun campo visivo, allora il risultato complessivo è assolutamente differente dalla media dei 2 campi presi singolarmente.
In ogni caso le Commissioni, per lo meno dalle mie parti, se esiste un dubbio bocciano la pratica.
Consiglio di effettuare quindi questo esame per maggiore certezza.
Saluti
Grazie per la tempestiva risposta, per la precisione e la disponibilità, se avrò altri dubbi non esiterò a scriverLe.
Buonasera
Volevo sapere che tipo di certificato medico bisogna produrre da allegare alla domanda all’INPS per cecità assoluta
Grazie
Buonasera.
Troverà la risposta alla sua domanda in QUESTA pagina.
Saluti
Grazie per la sua risposta e stata gentile.Vorrei chiederle un’ultima cosa o diritto a qualcosa come pensione o altro grazie e mi scusi ancora
Buonasera.
Quello che le spetta è indicato nella parte superiore di questa pagina, ma lo riassumo:
una pensione di Euro 279,47 per tredici mensilità a cui va aggiunta la somma di € 10,33 se nel 2015 non ha superato il reddito di € 5.959,20 se sola, ed € 12.483,77 se coniugata.
una “indennità speciale” di Euro 206,59 per 12 mensilità che viene concessa indipendentemente dal reddito.
A questo si aggiunge l’esenzione dai Ticket sanitari sia per farmaci che per prestazioni specialistiche e di diagnostica.
Saluti
Grazie mille!!!! Per avermi risposto
Salve.mio figlio di cinque anni e’ affetto da nistagmo ..con una vista di 5/10 da un occhio e niente nell’altro con parziale distaccamento della retina.volevo sapere se aveva diritto a una pensione o qualcosa d’altro. Grazie
Buonasera.
A mio parere, come minimo, ha diritto ad indennità di frequenza … ma io farei istanza anche per indennità di accompagnamento.
Nel caso degli adulti si valuta la loro autonomia.
Nel caso dei bambini piccoli, al fine di riconoscere l’indennità di accompagnamento si valuta se necessita di un’assistenza genitoriale molto superiore al normale e ho la certezza che il vostro sia uno di questi casi.
Saluti
Io sono cieca da un occhi e mentre l’altro comta da una distanza di 30 cm solamente.Per la medicina legale quanti decimi di vista risulta grazieze
Buonasera.
Nell’ambito della valutazione per cecità civile, “conta le dita a 30 cm” approssimativamente corrisponde ad un residuo visivo di 1/100.
Lei è quindi da considerarsi “cieca parziale”.
Saluti
Buongiorno mia madre è in possesso della pensione di cieco civile+handicap in situazione di gravita, mio padre riconosciuto invalido per patologia neoplastica al 80%…
Posso fare domande per la richiesta dei 2 anni di congedo?secondo lei la mia domanda visto l’invalidità di mio padre può essere accettata?cordiali saluti.
Buongiorno.
in QUESTA pagina dell’ottimo sito handylex.org troverà le notizie che cerca e potrà confrontare la sua situazione con quanto prescritto dalla normativa.
La invito comunque a fare particolare attenzione alla necessità, a proposito dei figli, che siano “conviventi” con il soggetto disabile.
Saluti
Buona sera a mia madre nel 2009 ha perso un occhio a causa della maculopatia degenerativa essudativa,con residuo visivo motu manu. due anni fa ha avuto lo stesso problema all’altro occhio con residuo visivo di 1/20.Ha fatto la visita per la conferma della pensione ad ottobre e il verbale porta 1/20 all’occhio migliore,lei percepisce gia una pensione per ciechi parziali e vorrei saper se puo aver diritto anche all’accompagno visto che da sola non puo uscire se non accompagnata. A casa c’e mio padre stessa età di mia madre (70a)ma anche lui ha dei problemi. In attesa le porgo cordiali saluti.
Buonasera.
Se sua madre ha necessità di essere accompagnata perchè non vede, allora non ha diritto ad una ulteriore prestazione, tipo l’indennità di accompagnamento.
Non si possono percepire 2 prestazioni, indennità di accompagnamento e pensione per cecità parziale, per lo stesso motivo.
Se invece la necessità di assistenza quando deambula è provocata da altre patologie, allora avrebbe diritto ad entrambe le prestazioni.
Ad esempio, se una grave artrosi alle ginocchia o delle ischemie cerebrali gli impedissero di deambulare autonomamente, avrebbe diritto a percepire anche l’indennità di accompagnamento.
Saluti
Non riesco a capire il conteggio dei ventesimisti.Io sono miope ed ho come visus naturale a sin. meno due/tre ed a DX uno,con correzione (a sin lente di meno tre ed a DX di meno uno) ho 10/10.Ho inoltre ipertensione oculare per la quale mi è stato prescritto un collirio due volte al di.grazie per la risposta.
Buonasera.
Si valuta il “visus corretto”, cioè come vede il richiedente dopo che indossa gli occhiali, quindi dopo correzione.
Non importa la gradazione delle lenti, ciò che conta è il risultato finale.
Nel suo caso, poichè lei con la correzione delle lenti ha un visus di 10/10 ad entrambi gli occhi:
1) lei non è affatto cieco, anzi secondo le indicazioni tabellari vede benissimo
2) la percentuale d’invalidità riconoscibile è 0% (zero percento)
3) solo per il glaucoma può essere riconosciuta una piccola percentuale d’invalidità compresa tra 11% E 20%, da sola insufficiente per ottenere anche un minimo beneficio.
Saluti
Guido 22/4/16
Egregio dott. Nicolosi,
mia moglie, di anni 80, soffre di maculopatia bilaterale senile umida che si e’ manifestata quasi all’improvviso l’estate scorsa con un repentino peggioramento della vista. L’occhio sinistro e’ stato definito ” occhio pigro” perche”‘ fu trascurato fin dall’infanzia per una congiuntivite non curata.
Gia’ in cura presso l’ospedale Gradenigo di Torino, ha subito il trattamento di cataratta ad entrambi gli occhi (operazioni riuscite egregiamente).
Nei mesi scorsi lo specialista l’ha sottoposta a due iniezioni intravitriali con medicinale. Alla fine di questo mese, dopo l’OCT, se il medico lo riterra’ opportuno, le verra’ fatta una terza iniezione intravitriali che sembra abbiano, se non migliorato la situazione, almeno momentaneamente fermata.
D’accordo con il medico, abbiamo deciso di chiedere un supporto economico da parte dell’INPS per cui siamo andati ad una visita oculistica presso la nostra ÀSL per ottenere un certificato atto ad inoltrare la pratica per ” cecita'”.
Il certificato riporta i seguenti dati:
ODU – 2/50 tratti con + 0.50 SF = -1.25 CIL. 110°
OSU – 1/10 con + 1.00 SF = 1.25. CIL. 165°
la pressione e’ normale in tutti e due gli occhi.
Non conoscendo il significato di tutti questi dati, vorrei gentilmente sapere da Lei, dottore, cosa ne pensa, a che punto e’ la vista di mia moglie, e, se presenteremo la domanda all’IPS, che probabilita’ abbiamo di vederci accolta la richiesta di cecita’.
Ringraziò in anticipo della Sua cortesia e Le invio cordiali saluti.
Guido A.
Buongiorno.
togliamo da quello che lei riferisce le informazioni ridondanti.
Il visus corretto di sua madre è il seguente:
occhio destro=2/50
occhio sinistro=1/10.
La normativa prevede che per il riconoscimento della cecità “parziale” l’occhio MIGLIORE deve avere un residuo visivo, con correzione, non superiore ad 1/20.
Nel suo caso l’occhio migliore, il sinistro, ha un residuo di 1/10, quindi è migliore di quanto previsto.
In sostanza non ha i requisiti per il riconoscimento della cecità parziale.
Ma in realtà lei non ha effettuato l’esame campimetrico.
La stessa normativa prevede che se il campo visivo binoculare è inferiore al 10% si ha il riconoscimento di “cieco parziale”, se è inferiore al 3% di “cieco totale.
Prima di inoltrare una domanda “inutile” consiglio di completare effettuando un esame campimetrico binoculare per verificare se almeno questo requisito sussiste.
Saluti
Buongiorno dottore,mia sorella ha perso la vista a causa di un adenoma ipofisario. Abbiamo già provveduto con le pratiche della cecità da novembre. Il 18 marzo ha fatto la visita all asl e fino ad ora non anbiamo notize del verbale che dovrebbe essere già pronto. All istituto dei ciechi e asl dicono che mia sorella non può accedere ai servizi senza il verbale, quindi è ferma a casa da novembre. Non va a scuola enemmeno ha il bastone.Quanto ci tempo ci vuole per il verbale? Chi possiamo sollecitare per averlo al più presto possibile?
Buonasera.
I verbali sono sottoposti a verifica da parte della Commissione Medico-legale INPS della provincia e poi della Commissione Medico-Legale centrale dell’INPS, quindi un po di tempo si perde, ma a volte è tutto pronto e ci sono ritardi nella spedizione.
Potrebbe andare al centro medico-legale dell’INPS della sua città a chiedere per iscritto, motivandola, che con urgenza venga definito il verbale e venga consegnato “brevi manu” una sua copia.
Nella mia città, per motivi validi, spesso si riesce ad accelerare l’iter … ma il motivo deve essere valido e nel suo caso direi che lo è assolutamente.
Saluti
Mio a 1/30 e 1/10 non esiste correzione e degenerazione maculare atrofica evoluta ha diritto alla pensione . Ha 67 anni
Buonasera.
Con temini diversi ha postato la domanda anche su un’altra pagina.
Troverà lì la risposta: http://www.medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-le-agevolazioni-ai-ciechi-civili/
Saluti
Buongiorno, le ho scritto 2 post collegati il 23 marzo h. 17:02 e 17:20, ma vedo che sono ancora in fase di moderazione, forse gli sono sfuggiti visto che ha risposto ai seguenti.
Per favore mi può rispondere? Va bene anche in privato.
Grazie
Alberto
Ha ragione, mi erano sfuggiti.
Ho provveduto
Buon giorno, mia madre ha chiesto l’aggravamento (prima era cieca ventesimista) gli hanno riscontrato un motu mano nell’occhio sinistro e 1/40 nel destro.
1/40 equivale a 0.025% di residuo visivo se non sbaglio.
Nelle tabelle inps cieco totale e’ considerato chi ha motu mano o un 0.3% di residuo.
Ora mi pare che mia madre rientri in tutte e due le casistiche.
La domanda e’ questa, come mai dopo l’accertamento e visita dalla commissione non gli hanno accettato l’aggravamento?
grazie
saluti
Buonasera.
Lei confonde il residuo perimetrico con il residuo visivo.
Il residuo perimetrico fa riferimento alle risultanza dell’esame del campo visivo effettuato in binoculare e in questo caso il cieco totale è colui che ha un residuo perimetrico inferiore al 3%.
Secondo la legge Legge 3 aprile 2001, n. 138 (Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 21 aprile 2001:
…
Art. 2. (Definizione di ciechi totali).
1. Ai fini della presente legge, si definiscono ciechi totali:
a) coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi;
b) coloro che hanno la mera percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore;
c) coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3 per cento.
…”
Saluti
Quindi la commissione INPS potrebbe negare l’accompagnamento nonostante il giudizio positivo della commissione ASL?
Si, ma non è un provvedimento che viene fatto sulle “carte”.
La procedura prevede che il richiedente venga chiamato nuovamente a visita presso una commissione INPS che decide se confermare o modificare il giudizio della commissione ASL
Saluti
Buongiorno, avendo un glaucoma acuto angolo stretto OS, ogni tanto faccio delle visite di controllo. Vorrei sapere se con questo ultimo risultato posso chiedere l’indennità e che punteggio ho:
Visus lontano OD: nativo 7/10, 10/10 sf +1,25 – OS motu mano
Visus vicino OD: correzione +2
Mi scusi…aggiungo altri dati, per poter fare la patente speciale, la commissione medica patenti mi ha richiesto il campo visivo, questo è l’esito: OD, assenza di scotomi sul meridiano orizzontale compresi nei 120° e assenza di scotomi sull’asse verticale compresi nei 60°
Punti visti: 119/120
Non visti 1/120
Quindi il campo visivo nell’occhio migliore è perfetto.
Confermo la risposta precedente.
Saluti
Buonasera.
La sua condizione è assimilabile alla cecità monoculare, secondo la tabella valutabile il 30%, più un qualche cosa per il glaucoma, 11%-20%.
Ma complessivamente non si supera il 40% di invalidità e quindi non ha i requisiti per ottenere un beneficio economico.
In particolare:
1) per la cecità parziale dovrebbe avere nell’occhio MIGLIORE un visus non superiore ad 1/20;
2) per l’invalidità civile una percentuale uguale o superiore al 74%.
Saluti
Grazie,
non ho capito una cosa: lei dice: “La sua condizione è assimilabile alla cecità monoculare, secondo la tabella valutabile il 30%, più un qualche cosa per il glaucoma, 11%-20%.
Ma complessivamente non si supera il 40% di invalidità e quindi non ha i requisiti per ottenere un beneficio economico.”
Già il 30 + 11 supererebbe il 40%, mi può spiegare meglio?
Buonasera.
1) La somma non è mai aritmetica (nel suo caso 30+11 è circa 39-40)
2) visto che non c’è un’indicazione, vuol dire che la percentuale indicata è il glaucoma per entrambi gli occhi, ma nel suo caso è solo 1 quello interessato, quindi si dimezza,
3) anche se fosse 50%, le ricordo che per ottenere il benefio economico serve almeno il 74%.
Saluti
Certo che, coloro che stanno là seduti tutto il giorno, potrebbero fare delle tabelle più semplici e capibili, senza bisogno di fare giri algoritmici inutili per calcolare l’invalidità.
Comunque un po’ ho capito, alla fine è il DM 05/02/1992 che va “letto”. Se non ho sbagliato il calcolo dovrei avere 36% di invalidità,
Buongiorno.
Pensi che 2-3 anni fa l’INPS ha cercato di far approvare una propria tabella, molto più ampia.
Il problema era che, spulciando bene e confrontando con la precedente, in parecchi casi a parità di patologia, magari indicata con un nome diverso, la percentuale riconoscibile era inferiore. Questo avrebbe portato ad un immenso lavoro di revisione che avrebbe provocato la sospensione della corresponsione dell’invalidità a tantissimi soggetti, ma anche a riduzione di percentuali a soggetti con percentuale limite che da diritto ad iscrizione nelle liste di collocamento come disabile o l’esenzione dal ticket.
Per fortuna già in commissione parlamentare questa tabella è stata bocciata, anche se l’INPS l’ha riciclata come linee guida per le proprie commissioni.
Al di là di facili populismi, tantissimi veri invalidi avrebbero subito un ingiusto taglio ai loro benefici. Sono però certo che i “falsi invalidi” non ne avrebbero sofferto perchè avrebbero trovato il modo di superare lo scoglio inventando, come già fatto in precedenza, nuove patologie.
Circa la sua valutazione, siamo all’incirca in quella zona.
Saluti
Grazie, ho notato anche che l’occhio sinistro si è spostato leggermente verso l’interno, quasi, quasi sembro strabico. Come mai…si può rimetterlo dritto?
Buonasera.
Solo uno specialista oculista, dopo opportuna visita, potrù rispondere al suo quesito.
Saluti
Buona sera dottore io sono cieco in un occhio e 7/10 nell altro posso fare parte delle categorie protette? Grazie mille
Buonasera.
Per l’iscrizione nelle “categorie protette” ai fini dell’inserimento lavorativo, è necessaria una percentuale d’invalidità civile superiore a 45%.
IL suo deficit visivo è valutabile il 35%.
saluti
Salve, mio padre è stato riconosciuto “cieco con residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi anche con eventuale correzione” e, quindi, ha richiesto ed ottenuto una pensione mensile di 279€ oltre ad un’indennità di 206€. Qualche mese prima di ottenere questo riconoscimento, ha richiesto anche un’indennità di accompagnamento per “gli atti quotidiani della vita” (512€). E’ stato successivamente chiamato a visita presso la ASL e la commissione che lo ha visitato, dopo aver acquisito tutti i suoi certificati (legge 104/92 non rivedibile, invalidità al 100% non rivedibile, un certificato psichiatrico con diagnosi di “grave depressione psicotica”, una cartella clinica relativa ad un suo precedente ricovero in ambiente psichiatrico e il certificato oculistico relativo al deficit visivo) ha deciso, all’unanimità, di concedergli l’accompagnamento. Chiaramente ora la documentazione è stata inviata alla Commissione Medica INPS di Roma che dovrà decidere se convalidare o meno il verbale della ASL. La domanda che le pongo è la seguente: secondo lei la Commissione INPS potrebbe rigettare la domanda? Questa indennità di accompagnamento è compatibile con le provvidenze economiche dei ciechi parziali?
Buonasera.
Esiste compatibilità tra le provvigioni per la cecità e l’indennità di accompgnamento, purchè la grave riduzione dell’autonomia non sia anche correlata al deficit visivo.
Mi spiego con un esempio molto banale.
Ad un soggetto paraplegico non in grado di deambulare e anche con grave deficit visivo possono essere date entrambe le indennità, quella per cecità e quella per l’accompagnamento.
Ad un soggetto poliartrosico, che tra le altre cose non riesce a camminare perchè non vede a terra, invece non verrà concessa l’indennità di accompagnamento perchè il suo maggiore problema è visivo.
Saluti
Buongiorno
Dopo soli 15 giorni dalla visita con la C.M.S. a mia moglie e’ stata riconosciuta la cecita’ parziale con codice ICD9 369 e 5031 D.M. 5/2/92. Da segnalare che la 1^ domanda e’ stata inoltrata a giugno 2014.Nel ringraziarLa per le sue consulenze, pongo un’ulteriore domanda:poiche’ da nessuna parte trovo scritta la percentuale di invalidita’ che,in base alle tabelle e ai codici dovrebbe essere il 100%, come fare per avere una certificazione che la attesti? (questo perche’ gli impiegati addetti al rilascio del tesserino x l’ esenzione non conoscono le tabelle con i codici ma si basano sulla percentuale di invalidita’ che trovano scritta nei verbali). Grazie
Buonasera.
Mi pare strano che gli impiegati dell’ufficio per le esenzioni non sappiano che il codice di esenzione per i ciechi civili è C05.
Sono anche medico di medicina di base convenzionato e con una semplice ricerca sul mio programma di gestione delle ricette è spuntato questo codice (ma lo sapevo già, era solo per conferma).
Quindi per i ciechi civili non serve alcuna percentuale d’invalidità, che infatti non esiste, perchè per loro è previsto un codice di esenzione apposito.
Saluti
buon giorno, sono un ipovedente ventisemista, posso andare in bicicletta?
Buonasera.
Domanda ottima che mi da l’occasione per fareun commento.
Il cieco “ventesimista NON E’ UN CIECO TOTALE; poco, ma vede.
L’anno scorso nella mia città, con grande pubblicità, sono stati indagati e poi rinviati a giudizio diversi “falsi ciechi” in quanto sorpresi a fare cose secondo alcuni non compatibili con lo condizione di soggetto cieco.
In dicembre del 2015 sono stati assolti tutti in quanto si trattava di VERI ciechi ventesimisti, la maggior parte di lunga data, che avevano imparato a sfruttare al meglio il poco visus rimasto e potenziato gli altri sensi, tipo udito.
Quindi, che un mio assistito (ma per altre motivazioni) abbia potuto spostare l’automobile di alcuni metri uscendola dal garage è stato considerato normale, assolutamente compatibile con il suo tipo di cecità.
Nel suo caso quindi, se lei è in grado di uscire con la bicicletta, senza creare un rischio per la circolazione stradale, nessuna legge lo vieta … ma questa cosa potrebbe essere interpretata in modo errato da osservatori ignoranti e/o malevoli.
Saluti
buongiorno
a distanza di sette mesi dalla sospensione del verbale (27/07/2015) per visita diretta da parte della CMS per l’ accertamento della cecita’ parziale, mia moglie e’ stata visitata il 25/02/2016. Attendiamo l’ arrivo del verbale. cordiali saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi, La mia certificazione e’ visita oculistica: visus cc occhio sin.conta dita occhio destro 1/50 – Campo perimetrico in percentuale 14% (visto 9/100 – difetto 10/100 – non visto 81/100). potrei essere valutata come cieco parziale?
Grazie
Cordiali Saluti.
Buonasera.
Si, è valutabile come cieco parziale ma le consiglio di non produrre in commissione l’esame del campo visivo.
La normativa dice che la cecità parziale può essere riconosciuta a coloro che nell’occhio migliore hanno un residuo visivo non superiore ad 1/20 oppure a coloro il cui campo visivo non supera il 10%.
Visto che il suo è 14% è inutile produrlo.
Saluti
La ringrazio Dott. Nicolosi per la sua risposta,
Approfitto per chiederle un altro consulto.
Questo pomeriggio mi sono presentata a visita invalidi civili (domanda inoltrata inizio gennaio 2016), mentre sto ancora aspettando di essere chiamata per la domanda inoltrata inizio ottobre 2015 ciechi civili. Quando ho presentato questa domanda era stato messo dal medico anche la richiesta legge 104. Sono stata chiamata solo per la legge 104 dicembre 2015 (dalla commissione invalidi civili) in quanto vengono eseguiti in posti diversi.
La commissione mi ha riconosciuto l’handicap grave legge 104 art.3 comma.3,(in quanto oltre il problema visivo ho altre patologie fisiche) e’ mi ha consigliato se non ricevevo entro un mese la chiamata dalla commissione ciechi civili di presentare la domanda invalidi civili per ottenere l’invalidita’ dell’80/90 per cento, in quanto mi aspettava. Preciso che allora avevo presentato risonanza, cert. ocul.1/10 conta dita, cv in perc. 19/%. Come le dicevo oggi sono stata chiamata a visita invalidi civili ma.. non ho trovato le stesse persone nella commissione, ho trovato un altra commissione due uomini e una donna in centro, uno ha fatto le fotocopie l’altro scriveva quello che li diceva la donna.
Questa persona che sarà anche una dottoressa credo almeno, si è molto arrabbiata con me, non capiva perchè avessi fatto la domanda che non era il posto giusto che devo attendere di essere chiamata dalla commissione ciechi civili e non avrebbe valutato niente, che mi sarebbe arrivato fra un mese un certificato valutato 30% d’invalidità.
Ma possono farlo? (il visus e il CV che le ho scritto nell’altra email sono stati da poco tempo).
Come mi devo comportare secondo Lei?
Attendo il verbale? Ne parlo con qualcuno? tipo il patronato che mi ha inviato la domanda dell’inps.
Preciso Dottore che sono uscita da li sconvolta e confusa, e mi sento ancora adesso cosi.
Attendo una sua risposta. Mille Grazie.
8
Buonasera.
In effetti, visto che lei ha i requisiti per il riconoscimento della cecità parziale e già aveva presentato la domanda, la commissione ha fatto una valutazione dll’invalidità “a prescindere dal deficit visivo”. Mi pare che sia abbastanza normale; a rigore non si possono avere 2 benefici o 2 indennità contemporaneamente per lo stesso motivo.
Il consiglio della 1° commissione, quella della 104/92, non mi pare sia stato appropriato.
Probabilmente la collega della II commissione è stata eccessivamente brusca, sbagliando sicuramente e creando una situazione di incomprensione.
Avrebbe, con calma, dovuto spiegare.
Ma non mi pare avesse tutti i torti, da un punto di vista procedurale.
Saluti
Salve, io volevo chiederle un informazione io ho un occhio spento e all’altro occhio vedo 5/10 sono gia’ invalida civile all’80% per grave ipoacusia bilaterale e non prendo nessun assegno ho anche la legge 104 non mi danno assegno perche’ lavoro e supero i 16.000 euro ora ho fatto domanda all’inps per la cecità dato che sono calata all’occhio dstro prima avevo 9 ora sto a 5 ed ho la maculapatia mi spetterà qualcosa??
Buonasera.
I benefici previsti per la cecità parziale precedono che il visus residuo nell’occhio migliore non sia superiore ad 1/20.
Nel suo caso il visus residuo nell’occhio migliore è di 5/10, molto superiore al limite stabilito.
Quindi lui non ha i requisiti per il riconoscimento della cecità, neppure quella parziale, e pertanto non ha diritto ai benefici economici conseguenti.
Saluti
Buongiorno dottore, vorrei avere qualche spiegazione e un consiglio. Mia suocera ha fatto domanda di invalidità civile con accompagnamento e la CM lo scorso luglio le ha riconosciuto un’invalidità al 100% con accompagnamento. L’Inps l’ha richiamata a visita e, in totale difformità rispetto alla Comm.Medica, a ottobre l’ha riconosciuta invalida al 65% senza accompagnamento.
Nel frattempo aveva fatto anche richiesta per il riconoscimento della cecità e qualche giorno fa le è arrivato il verbale definitivo dell’Inps che l’ha riconosciuta cieca assoluta. Vorrei sapere:
1) essendo stata valutata cieca assoluta è automatica la concessione anche dell’accompagnamento o bisogna fare una richiesta specifica o un ricorso?
2) con questo riconoscimento, conviene fare opposizione al primo verbale dell’Inps con cui le veniva riconosciuto solo il 65% di invalidità per ottenere l’invalidità al 100% ?
Grazie per l’interessamento e per la risposta che vorrà darmi.
Buonasera.
E’ un caso complesso per cui si dovrebbero esaminare i verbali, ma cerchiamo di arrivarci.
Si parta dal presupposto che non si possono avere 2 benefici per lo stesso motivo.
Se è stata dichiarata “cieca assoluta” il deficit visivo non può essere considerato nella valutazione dell’invalidità civile chiamiamola impropriamente “normale”. E’ possibile che all’INPS siano arrivati contemporaneamente o quasi 2 verbali, quello della cecità e quello dell’indennità di accompgnamento, ma in cui tra le patologie che provocavano la non autosufficienza c’era anche la cecità.
Quindi ha probabilmente separato la trattazione dei 2 casi assegnando, come è giusto, il più favorevole, cioè la cecità assoluta.
I benefici economici ottenibili con il riconoscimento della condizione di cecità assoluta sono nettamente superiori a quelli previsti per l’indennità di accompagnamento “normale” e gli altri, esenzioni ad esmpio, sono uguali.
Quindi non credo possa essere utile un ricorso per ottenere benefici che già si hanno.
D’altra parte in via teorica, se la mancanza di autonomia è provocata anche da una patologia diversa dalla cecitò (una paresi o una demenza ad esempio, si possono percepire entrambe le indennità, quelle della cecità e l’indennità di accompagnamento “normale” e in questo caso il ricorso avrebbe una ragion d’essere.
Saluti
Buonasera, mia madre rientra nella categoria ciechi ventesimisti, avendo 1/50 per occhio e stiamo inoltrando la pratica per l’invalidità. Ho letto che la pensione sociale non è compatibile con la pensione d’invalidità che eventualmente a mia madre spetterebbe, ergo, quale vantaggi economici avrà considerando che lei ha solo la pensione sociale? Ho sentito di una eventuale indennità speciale. Grazie per la disponibilità e competenza.
Buonasera, mia madre rientra nella categoria ciechi ventesimisti, avendo 1/50 per occhio e stiamo inoltrando la pratica per l’invalidità. Ho letto che la pensione sociale non è compatibile con la pensione d’invalidità che eventualmente a mia madre spetterebbe, ergo, quale vantaggi economici avrà considerando che lei ha solo la pensione sociale? Ho sentito di una eventuale indennità speciale. Grazie per la disponibilità e competenza.
Buonasera.
Sui particolari burocratici, visto che io sono un medico e la parte burocratica la conosco in modo incompleto, è meglio chiedere ad un patronato.
Saluti
buongiorno, desideravo sapere se con le seguenti diagnosi :in OO Pseudofachia complicata a leucomi corneali centrali, ed atrofia ottica di natura vascolare; OO: Vc Motu manu , fosse possibile aprire una pratica per cecita totale. Preciso che mio padre (la persona in questione) ha proceduto ad effettuare un campo visivo che riporta un residuo visivo di 3,5% ma che è totalmente inattendibile perché effettuato senza alcuna collaborazione dello stesso considerate le sue patologie di sordità e difficolta a comprendere quanto spiegato, come per esempio quando premere il pulsante. Penso che 3,5 sia un risultato che non rispecchi la candizione di motu manu in entrambi gli occhi diagnosticata. Potrei presentare i certificati evitando quello del campo visivo ? grazie
Buonasera.
La Commissione valuta visionando la documentazione da lei prodotta!; eventualmente un oculista della Commissione può procedere ad esame diretto dell’occhio per valutarene le condizioni oppure il richiedente può essere inviato a visita specialistica oculistica.
Saluti
E poi un’altra domanda: e questa persona fosse riconosciuta cieco parziale potrebbe percepire la pensione di 279€ relativa alla cecità parziale in aggiunta alla pensione di 279€ relativa al 100% di invalidità con reddito non superiore a 16,600€?
Buonasera.
Si tratta di una cecità parziale.
La pensione d’invalidità civile per invalidità del 100% è compatibile con quella di cecità, ma solo se nel verbale dell’invalidità, tra le patologie in diagnosi, non è presente il deficit visivo.
Non si possono avere 2 benefici per lo stesso motivo.
Saluti
Salve, una persona con visus OD spento e visus OS 1/50 è cieco totale o parziale? A cosa ha diritto?
buonasera,mio padre è un cieco civile, dopo esser caduto è aver riportato la frattura del calcagno abbiamo presentato domanda per la 104 e per l’accompagnamento visto che non è in grado di deambulare autonomamente a causa sia della zoppia che del deficit visivo…
Volevo sapere visto che a casa riesce a compiere le cure igieniche e il recarsi in bagno…è possibile il riconoscimento di uno delle 2 richieste, mia madre anche lei è invalidà al 80%…grazie tante
Buonasera.
Se suo padre è già cieco civile, la valutazione ai fini della concessione dell’indennità di accompgnamento si deve effettuare “a prescindere dal deficit visivo”.
Non possono essere date 2 prestazioni9 assistenziali per la stessa infermità, quindi tutto ciò che è provocato dal deficit visivo non viene considerato.
Nel suo caso quindi l’indennità di accompgnamento verrebbe concessa se non è in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompgnatore ma escludendo quel quantum di difficoltà provocato dalla cecità; ad esempio, la difficoltà a scendere da uno scalino provocata dalla mancata possibilità di vederlo non ha valore. La difficoltà a mantenere la stazione eretta o deambulare per la debolezza degli arti inferiori invece verrebbe considerata.
Per ciò che riguarda la legge 104/92 invece non importa da cosa sia provocata la difficoltà; la valutazione è globale. In genere ai ciechi civili, per giunta con difficoltà deambulatoria, la condizione di soggetto con handicap in condizione di gravità (comma 3, art. 3) viene concessa.
Saluti
Buon giorno. Mia suocera ha un diagnostico di keratocono.Ha fatto anche un intervento di cataratta. Potrebbe avere il diritto a qualche indenizzo?! Come procedere?! La suocera ha 86 anni. Grazie
Buonasera.
Per il cheratocono non esiste alcuna normativa che prevede un’indennità. L’unica possibilità è la riduzione del visus secondo le regole riportate in questa pagina per ottenere le indennità previste per i ciechi parziali o totali.
Preciso che il termine “indennizzo” da lei usato è errato in quanto presuppone che da parte di chi eroga il denaro ci sia una colpa. Si usa ad esempio per il caso dei contaggiati dall’epatite B o C per emotrasfusione.
Saluti
Salve Dott., Mia madre è cieca competa da un occhio e dall’altro a circa 6/10 di vista. secondo lei ha diritto a qualche indennita’? Grazie
Buonasera.
Lei ha postato la stessa domanda in due pagine.
Ma decida se l’interessato è sua madre o lo zio, come ha affermato nell’ultra pagina.
Comunque .. il deficit visivo da lei indicato è valutabile intorno al 35%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio economico.
Saluti
Salve dott.
ho 49 anni, nel 2010 sono stata sottoposta ad asportazione della palpebra sinistra a causa di un carcinoma basocellulare maligno. L’asportazione ha causato una malocclusione con perdita della vista da 10/10 a 1/10 vedo solo ombre con l’occhio destro compenso ma mi crea dolori e problemi di equilibrio, 2 anni fa ho fatto domanda di invalidità mi è stato dato il 50% . Ora Le chiedo oltre questo problema ho subito isterectomia, ipertensione arteriosa secondo lei con l’aggiunta di queste patologie mi conviene fare la domanda di aggravamento? La ringrazio
Buonasera.
Dipende dall’obiettivo.
Partendo dal 50%, con le patologie di cui mi riferisce sicuramente non arriverebbe al 74%, il minimo per ottenere l’assegno.
Se l’obiettivo è il 67% potrebbe arrivarci.
Saluti
Buona sera,
sono una ragazza di 27 anni, mi mancano più di 8 gradi per ciascun occhio, sono astigmatica, ho entrambi i nervi ottici esterni più corti e quindi una visione ridotta non potendo girarli verso l’esterno e non riesco a vedere con entrambi gli occhi contemporaneamente, da lontano vedo con il sinistro, da vicino con il destro. Inoltre verso metà giornata o poco più faccio fatica a mettere a fuoco perchè gli occhi mi si stancano molto. Posso percepire qualche pensione o un’esenzione dal ticket almeno per le visite oculistiche?
Grazie per la disponibilità
Buonasera.
Una problematica oculistica complessa per il quale in tabella non esiste una riferimento esatto; ma penso che si potrebbe risolvere usando il criterio analogico individuando come voce simile queste:
5011 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN ALTO 5%
5012 DIPLOPIA NELLO SGUARDO IN BASSO 20%
5013 DIPLOPIA NELLO SGUARDO LATERALE 10%
Diplopia significa che il soggetto vede “doppio”, cioè 2 immagini sfalsate; come vede si tratta di percentuali piuttosto basse.
A questo si potrebbe aggiungere una percentuale relativa al deficit del campo visivo; lei ha affermato che non vede le porzioni esterne del campo visivo di ciaascun occhio;
questa potrebbe essere individuata come:
5016 EMIANOPSIA BITEMPORALE 60%
Questa percentuale però si riferisce alla perdita di esattamente metà del campo visivo esterno di ciascun occhio; da questo poi si va al caso specifico.
In ultimo, non importa se astigmatica, miope e neppure la gradazione delle lenti. Si valuta per ogni occhio il “visus corretto”, cioè quale riga della tabella ottometrica riesce a leggere dopo correzione migliore.
Concludendo, non sono in grado di fare dei calcoli precisi sulla percentuale che potrebbero riconoscerle, ma serve almeno il 67% per avere l’esenzione dai tiket per tutte le prestazioni diagnostiche e il 74% per avere un beneficio economico; io comunque proverei, ma deve fare almeno un esame del visus corretto e almeno un campo visivo, e produrre anche certificazioni che documentano quanto mi ha riferito.
Saluti
Penso che si potrebbe usare
La ringrazio infinitamente, provvederò ad effettuare gli esami che mi ha suggerito e a certificare la mia situazione completa.
Grazie ancora
Cordialmente
Gloria
Salve,
77 anni, sono titolare di pensione per invalidità di cieco parziale comprensivo di indennità speciale dal 01 gennaio 2015, sono affetta da glaucoma assoluto trattato chirurgicamente in ambo gli occhi con grave riduzione del campo visivo in ambo gli occhi, 1/80 occhio SX, e non superiore di 1/20 occhio DX.
Ebbene circa un mese fa sono stata richiamata dall’INPS per una visita di revisione, il medico dell’accertamento mi ha chiesto di fare e consegnare all’INPS al più presto un ulteriore esame presso la struttura ospedaliera , (campo visivo con indicazione del residuo perimetrico binoculare).
Dall’esame campo visivo fatto pochi giorni fa e che non ho ancora consegnato presso l’INPS risulta un CV residuo binoculare di 21,5%.
La mia domanda è questa:
visto il risultato di questo esame continuerò a percepire la pensione di cieco parziale con indennità o mi sarà revocata?
nel ringraziarvi anticipatamente
porgo cordiali saluti
Rosa Auletta
Buongiorno.
Le condizioni previste per ottenere il riconoscimento della cecità parziale sono o che il richiedente abbia un residuo visivo non superiore ad 1/20 nell’occhio migliore oppure (od entrambe) che il residuo visivo perimetrico binoculare sia non superiore al 10%.
Nel suo caso, se si guarda solo al campo visivo allora non ha i requisiti necessari.
Ma bisognerebbe capire se la prima condizione, cioè che il residuo visivo non sia superiore ad 1/20 nell’occhio migliore, è sussistente e soprattutto certificata in modo affidabile..
In sostanza, andando per via teorica e semplificando parecchio, può accadere che il soggetto abbia una grave macuolopatia per cui ha una grave compromissione della visione centrale con residuo visivo inferiore ad 1/20, che è quella che viene valutata per il residuo visivo, ma abbia una visione periferica conservata e quindi un campo visivo che supera, come residuo, il 10%.
In questo caso il soggetto è comunque cieco parziale.
Nel suo caso tutto mi pare che dipenda dalla ulteriore documentazione aggiornata che è stata prodotta in sede di visita.
Se dovesse essere revocata potrà (ma meglio “dovrà”) far visionare tutte la documentazione ad un medico esperto o specialista in medicina legale per valutare la possibilità di ottenere il ripristino con azione legale.
Saluti
condizione è
La ringrazio per la sua gentilezza e colgo l’occasione per chiederle un ulteriore quesito in merito alla mia patologia di cieco parziale con indennita’:
puo’ mio figlio dipendente di una societa’ privata usufruire di periodi di concedo per assistermi.
Cordiali saluti
Rosa Auletta
Buonasera,
Si se lei èriconosciuto soggetto con handicap in condizione di gravità, comma 3 art. 3 della legge 104/92
buonasera . io non vedo da un occhio e dall’altro occhio sono affetto da cheracotono ho un visus di 3/4 , con la lente a contatto vedo 8/9 decimi , ho diritto alla pensione d’invalidità? grazie mille per l’eventuale risposta 🙂
Buongiorno.
Analizziamo la tabella e le indicazioni relative al suo caso:
5009 CHERATOCONO – POSSIBILITÀ DI CORREZIONE CON OCCHIALI O LENTI CORNEALI 5%
5005 CECITÀ MONOCULARE 30%
La valutazione per un residuo visivo di 8-9/10 in un occhio e meno di 1/20 nell’altro è il 20%.
Tutto sommato non credo che potrebbe superare il 40% come percentuale d’invalidità.
Le ricordo che per ottenere la pensione d’invalidità civile serve almeno il 74% (vedere QUI)
Saluti
ma per arrivare al 74% si deve essere ciechi? io non arrivo al 40% è ho 3/4 10 tra tutti e 2 gli occhi senza lente a contatto, come è possibile? non ci capisco nulla
Buongiorno.
Innanzi tutto la valutazione deve essere fatta considerando il visus corretto, cioè il residuo visivo dopo correzione con lenti, occhiali o lenti a contatto che siano non importa.
Nel suo caso, se consideriamo il suo deficit come corretto, quindi 3-4/10 in entrambi gli occhi, al massimo arriverebbe al 10-15%.
Pensi che per avere il riconoscimento del 70%, comunque ancora insufficiente per ottenere la pensione d’invalidit, è necessario un residuo visivo di 1/20 in un occhio e 1/10 nell’altro, sempre naturalmente dopo correzione.
Saluti
no in entrambi gli occhi . uno è cieco e l’altro senza lente a contatto il visus che mi hanno fatto è 3/4 decimi con lente quasi 10 decimi . la domanda è : per arrivare alla pensione d’invalidita quanti decimi dovrei vedere?
e nemmeno un aiuto per comprare le lenti a contatto dovrei avere? grazie 🙂
Buonasera.
Quindi è come se fosse:
occhio n. 1: cecità completa
occhio n. 2: visus corretto 10/10.
In questo caso la percentuale riconoscibile è solamente del 30%.
Per arrivare al 74% d’invalidità, il minimo utile per percepire l’assegno, dovrebbe avere nell’occhio migliore, con cecità nell’altro, un visus correto di 1-2/10.
Speriamo per lei che ciò non accada mai.
Non è previsto alcun contributo economico per acquisto di lenti.
Saluti
Buongiorno un mio amico è affetto da retinite pigmentosa con sindrome di usher di tipo II con occhio destro 1/10 e occhio sinistro 1/20 ha diritto alla pensione per ciechi parziali?
con campo visivo del
con campo visivo del 15%
Buonasera.
Per la cecità pariale è previsto che
il visus residuo nell’occhio migliore non sia superiore ad 1/20, e nel suo caso nell’occhio migliore è 1/10, quindi migliore;
il campo visivo percentualizzato non sia superiore a 10%, e nel suo caso è 15%, quindi migliore.
Direi che non ci sono i requisiti.
Saluti
Buonasera volevo chiedere una persona con protesi ocularia e 10/10 dall alltro non ha diritto a nulla solo il 36% di invalidità ma senza percepire nulla
Buongiorno.
Purtroppo e così
Saluti
Buongiorno
Grazie attendo la scadenza dei 90 giorni. Buona giornata gustavo cicotto
Buonasera
Ci siamo lasciati il 30/06 con un commento sulla 2^ visita alla quale e’ stata sottoposta mia moglie per il riconoscimento della cecita’ parziale…attendiamo il verbale… :oggi,dopo aver atteso qualche notizia, ho chiamato il call center INPS che mi ha comunicato dell’ avvenuta sospensione dell’ invio del verbale perche’ deve essere sottoposta a visita diretta da parte dell’ INPS. Ma dopo quanto tempo dalla visita deve essere notificato un verbale? Il patronato mi dice che ci sono gli estremi per ricorrere legalmente: ma per ottenere quale risultato? costringere l’ ente alla chiamata in breve tempo o che altro? Grazie per l’ attenzione saluti gustavo cicotto
Buonasera.
In genere dovrebbero chiamare alla visita diretta, quando il verbale viene sospeso, entro 90 giorni, ma se consideriamo che di mezzo c’è stato agosto …
Una azione legale a questo punto, a mio parere, non porterebbe a nessun risultato utile. Purtroppo si può solo tentare di chiedere all’area sanitaria dell’INPS, adducendo motivazioni importanti, come ad esempio una necessità di esenzione dal Ticket o motivazioni economiche documentate, una accelerazione dell’iter per la chiamata a visita; ma sarebbe solo un tentativo, non so quanto efficace.
Saluti
Salve, volevo chiedere, mia madre in un occhio ha solo la percezione della luce, e nell’altro vede 3 decimi. Pero ha il residuo perimetro binoculare a 4.5% è quindi considerano le cieca parziale? Grazie
Buonasera.
Se il residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10% è da considerarsi senza dubbio “cieca parziale”.
Saluti
Buondi , ho un invalidita civile al 75 % riconsciuta per causa morbo di chron e varie complicanze , ho subito un disttacco di retina recentemente con peggioramente tale che OD e solo motumano e OS 1/50 , meno 17 diottrie , con corrz 8/10 , volevo chiedere se ci sono i requisiti per la cecita’ parziale o per un aggravio dell’ invalidta’ parziale ?
Buonasera
Per la cecità sicuramente NO; infatti, se ha letto bene questa pagina, avrà rilevato che per la cecità parziale occorre che il visus dell’occhio migliore non deve essere superiore ad 1/20; lei con correzione in OS ha 8/10, non importa quanto intensa debba essere la correzione.
Per cià che rigurda l’invalidità civile, il deficit visivo indicato è valutabile il 20% che sommato al 75% che aveva precedentemente, con il calcolo riduzionistico previsto dalla legge, diventa 80%.
Quindi:
1) una domanda di agravamento non serve a nulla in quanto non c’è differenza di benefici tra 75% ed 80%,
2) se incontra una commissione particolarmente restrittiva potrebbe mettere a rischio il 75% già riconosciuto.
Saluti
desidero sapere se per la malattia di stargardt si tiene conto solo delle tabelle indicate (con visus 1/10 per occhio = 60% oppure si tiene conto anche della mancanza di visus proprio nella parte centrale, in un ragazzo di 18 anni che studia? Ho avuto una brutta impressione dal medico preposto alla visita.
Buon giorno.
Per una più corretta valutazione avrebbe dovuto presentare anche un esame campimetrico che avrebbe potuto dimostrare l’importante deficit del visus in area maculare.
Però e vero che a volte l’applicazione della tabelle può essere opinabile.
Saluti
Buongiorno, mia figlia nata prematura è al momento (17 anni) ipovedente lieve (3/10),con un ritardo mentale lieve (non arriva alla sottrazione come calcolo mentale). Il tutto accertato in ASL. Le due patologie combinate la penalizzano molto. Ma per esperienza so che le commissioni valutano il deficit in modo separato. Ha qualche consiglio da darmi prima della visita per stabilire la percentuale di invalidità lavorativa? E’ possibile nello specifico farsi assistere in Commissione da un legale che la tuteli? ?Grazie mille. Paola Bruno
Buonasera.
Intanto è essenziale una valutazione delle capacità cognitive, quindi il Q.I. valutato con il test di WAIS, un test vecchiotto ma è quello previsto dalla tabella. Se sono presenti anche turbe comportamentali, stati depressivi, compulsioni, etc, utile una certificazione neuropsichiatrica che descriva quanto presente.
E’ meglio se la documentazione neuropsichiatrica, compreso il test, sia recente.
Un avvocato no, non è utile. Può essere utile farsi assistere da un medico specialista o esperto in medicina legale che peraltro potrà anche meglio valutare la documentazione da presentare in Commissione.
Saluti
Buonasera Dott., grazie per le sue preziose risposte. Ma desideravo sapere se l’esenzione bollo auto si ottiene solo con la legge 104, oppure con questa invalidità possiamo chiedere lo stesso l’esenzione. Nel ringraziarla anticipatamente porgo distinti saluti.
Buonasera.
NO. l’80% d’invalidità non da diritto ad esenzione dal bollo auto.
Può controllare in questa pagina sull’ottimo sito handilex.org: http://www.handylex.org/schede/veicoli.shtml
Saluti
Gentile Dott. buongiorno, qualche giorno fa le avevo lasciato un commento che era in attesa di moderazione, ma che adesso non vedo più , quindi lo scrivo nuovamente. Desideravo informarla riallacciandomi alla e-mail del 9/7/2015 che abbiamo ricevuto il verbale INPS con giudizio finale non revisionabile dell’80% ( mio marito era già in possesso del 50% di invalidità per cardiopatia, è stato valutato nuovamente per questa patologia più per il problema miopia visus corretto 1/10 in entrambi gli occhi). Desideravo avere alcuni chiarimenti (visto che lei è sempre disponibile e preciso): secondo lei mio marito ha i requisiti per ottenere la 104?, è vero che gli spetta gratuitamente la fornitura degli occhiali da vista ?. Per ottenere l’esenzione del bollo auto serve la legge 104 oppure basta l’invalidità che gli hanno dato? (ovvio che mio marito non guida più perchè non gli hanno rinnovato la patente già un anno fa ). Le illustro il contenuto del risultato INPS così lei a modo di potermi aitare:INVALIDO con riduzione permanente della capacità lavortiva dal 74% al 99% (art. 2 e 13 L.118/71 e art 9 DL 509/88) PERCENTUALE: 80%, REVISIONE: NO. DIAGNOSI CML: CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA PREGRESSO IMA INFERIORE TRATTATO CON STENT, ANGINA INSTABILE, TROMBOSI INTRASTENT, GRAVE DEFICIT VISIVO NIN OO PER MIOPIA ELEVETA CON VC IN OO 1/10. DEFLESSIONE DEL TONO DELL’UMORE. Deambula autonomamente con difficoltà per deficit visivo. Codice DM 5/2/92 6442—–5031. Codice ICD9 3692—–428. Disabilità rilevate: 05- Vista—-10- Cardio -circolatore. Questo è quello che hanno scritto sul verbale, non capisco cosca vogliano significare questi codici , Dott. lei mi può aiutare gentilmente a capirci qualcosa?. Forse ha diritto oltre all’assegno di invalidità a qualcosaltro?. nel ringraziarla anticipatamente, certa della sua preziosa disponibilità le auguro buon ferragosto. Distinti Saluti.
Buonasera.
Ho risposto alla precedente oggi.
Ero fuori città e non ho avuto la possibilità di accedere.
Scusi ancora Dott. ho dimenticato a farle un’altra domanda, ma sarà vero che mio marito ha diritto avendo ottenuto questa percentuale ad avere gratuitamente la fornitura degli occhiali da vista? considerando che le lenti adatte a lui costano un sacco di soldini?. Grazie ancora , buonasera.
Buonasera.
Mi risulta che non sia vero.
Si può ottenere, ad esempio, un bustino, un plantare, un apparecchio acustico. Ma le lenti da vista non sono previste.
Saluti
Gentile Dott. Nicolosi buonasera, finalmente abbiamo ricevuto il verbale INPS (mi riferisco all’ultima e-mail inviatale il 09/07/2015), desideravo oltre che ringraziarla per tutti i suoi preziosi consigli farle sapere che abbiamo ottenuto l’80% di invalidità così come lei aveva stabilito dopo averle illustrato per iscritto le patologie da cui è affetto mio marito. L e scrivo la diagnosi espressa dalla commissione: diagnosi CML:CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA PREGRESSO IMA INFERIORE TRATTATO CON STENT, ANGINA INTSTABILE,TROMBOSI INTRASTENT, GRAVE DEFICIT VISIVO NIN OO PER MIOPIA ELEVATA CON VC IN OO 1/10. DEFLESSIONE DEL TONO DELL’UMORE. ESAME OBBIETTIVO: PAZIENTE IN DISCRETE CONDIZIONI GENERALI COLLABORA UMORE FORTEMENTE DEFLESSO, DEAMBULA AUTONOMAMENTE CON DIFFICOLTA’ PER DEFICIT VISIVO. CODICE DM 5/2/92 6442—-5031 CDICE ICD9 3692—–428. INVALIDO con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 74% al99% (art.2 e 13 L. 118/71 e art 9 DL509/88) Percentuale 80%. Disabilità rilevate: OMISSIS. Revisione: NO. CODICE DM 5/2/92 : OMISSIS. CODICE ICD9: OMISSIS. Desideravo chiederle, tutti queste lettere seguite da numeri che significato hanno?, gli spetterebbe anche la legge 104?. Nel ringraziarla anticipatamente con il cuore le auguro una buona serata. Attendo i suoi preziosi consigli.
Buonasera.
i codici ICD9 sono la codifica secondo standard internazionali delle patologie riconosciute. Hanno solo significato statistico per l’INPS.
Per la legge 104, ricordando che si può essere riconosciuti “soggetto con handicap (comma 1 art. 3)” o “soggetto con handicap in condizione di gravità (comma 3 art. 3)”, e che i benefici maggiori spettano a coloro dichiarati con handicap grave, non credo che lei possa essere riconosciuta con handicap grave.
Saluti
Saluti
buona sera dottore oltre al problema vsivo ho avuto anche la frattura del trochite omerle va sommata al punteggio?
Buonasera.
La frattura in sè, come invalidità civile, non conta nulla; ciò che conta ai fini valutativi è l’eventuale deficit di movimento della spalla (che se c’è, va anche documentato con certificazione specialistica).
Saluti
buona sera son un uomo di 41 anni affetto da sindrome di stangard od1.62 os1.59 ho didirtto alla pensione per ipovednti?
Buonasera.
Per la precisione, da un punto di vista tecnico, non esiste una pensione per “ipovedenti”; esistono quella per cecità parziale e quella per cecità totale i cui requisiti vengono descritti in questa pagina.
E comunque, indipendentemente dalla malattia, rara o frequente che sia, ciò che conta ai fini del riconoscimento della cecità è il deficit visivo; quello che lei riferisce, se non sbaglio, è una misura di correzione, non idonea a valutare se il soggetto ha i requisiti per il riconoscimento della cecità.
Saluti
bouna sera la ringrazio per la risopsta ma non capisco per valutare se ho didirito al sussisdio quale sono i valori che devo valutare? il mio visus e’ 1/10 su entrambi gli occhi
Buonasera.
Un visus residuo di 1/10 in entrambi gli occhi è insufficiente per ottenere una pensione per cecità.
Ma se ha altre patologie, potrebbe presentare una istanza per invalidità civile “normale” dove il residuo visivo di 1/10 in entrambi gli occhi è valutabile il 60%, da solo quindi insufficiente per ottenere il beneficio economico (serve il 74%).
Saluti
Buonasero Dott., grazie infinite per avermi delucidato. Non mi rimane altro che aspettare il risultato a casa(speriamo presto). Distinti saluti.
Gentile Dott. Nicolosi, in riferimento all’ultima e-mail che le ho inviato il 27/04/2015, oggi posso darle degli aggiornamenti in merito: il 30/06/2015 mio marito è stato convocato a visita di verifica INPS, nella commissione abbiamo trovato 3 persone di cui uno solo si è qualificato come medico di base, dopo avere visionato la documentazione in nostro possesso(l’aggiornamento cardiaco e la visita oculistica che attestava un visus corretto di 1/10 in entrambi gli occhi) lo stesso medico ci ha detto perchè non abbiamo fatto domanda diretta per la cecità parziale. Ma mi sorge un dubbio, se non mi sbaglio per la cecità parziale non basta avere 1/10 in entrambi gli occhi, credo basandomi sempre sulle risposte che lei gentilmente ci offre nel sito che serva meno di 1/20 per accedere a quel tipo di invalidità. Forse abbiamo sbagliato a presentare la domando di invalidità civile per sommare la percentuale cardiaca in nostro possesso (50%) a quella che gli spetta per il problema agli occhi?. Secondo lei mio marito verrà valutato da loro o verrà rimandata la valutazione ad altra sede?. E se dovessero giudicarlo invalido oltre il 74% è vero che essendo disoccupato(aimè ha perso il lavoro perchè non vede bene)oltre all’assegno di 279 euro gli spetta il sostegno INPS di 242,84 perchè non ha lavoro. Certa della sua preziosa collaborazione le invio distinti saluti.
Buongiorno.
Per la cecità parziale occorre che l’occhio migliore sia con residuo visivo uguale o inferiore ad 1/20; mi pare strano che un componente di commissione non lo sappia, ma forse era di recente inserimento nelle commissioni (speriamo!).
Quindi che l’istanza sia stata fatta come invalidità civile è assolutamente corretto; in ogni caso dovranno fare una valutazione e non demandare ad altri.
Nel 2007 l’assegno di assistenza per invalidi civili era di € 242,84, negli anni aumentato a 279 € circa.
Quindi no, non esiste questo sostegno in quanto in realtà si tratta della stessa prestazione riferita ad anni diversi.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
buongiorno
grazie per la sua risposta “interpretativa” di un esame a distanza. La terro’ informata.
buona giornata
buonasera
questo pomeriggio abbiamo affrontato per la 2^ volta la comm.medica composta da: una segretaria,una addetta al computer e due(2) medici: un’oculista e l’ altro non qualificato.L’ oculista ha sottoposto a visita mia moglie:d. sig. cosa legge? r. vedo solo la luce (del display ) venga si avvicini (a circa 30/40 cm dal display): cosa legge qui ?(indicando la 1^ riga in alto) r. mi sembra una enne (era una H) segue -visita strumentale. Altra domanda: con quale occhio ha letto? r. dottore solo col sin.al destro vedo solo la luce. Questo e’ quanto.
Scordavo il fatto che non hanno trovato la cartella della visita precedente.
Le Sue impressioni in generale? buona serata
Buonasera.
Che non trovino il precedente dalle mie parti è la regola, quindi nessuno stupore.
Sembrerebbe sia andata bene ma … bisognerebbe capire se l’esaminatore ha ritenuto affidabili e veritiere le risposte rispetto a quanto ha evidenziato all’esame del fondo dell’occhio.
Attendiamo il verbale!
buonasera
ci siamo lasciati il 14/01 c.a. col rinvio a giugno c.m. in 2^ convocazione per il riconoscimento della cecita’ parziale di mia moglie (o.d.v.M.M o.s.v. conta dita 30 cm c.v. 11,5). Nel frattempo (maggio) le e’ stata riconosciuta la 104 (art.3 comma 3) con riferimento all’ art. 4 legge 138 (ipovedente grave occhio migliore 1/10 c-v- inf. a 30): ma com’e’ possibile che riducano d’ ufficio il visus senza neanche una visita con la documentazione di cui sopra? Non vorrei che, mia ipotesi, stessero preparando la strada per non riconoscere lo status di cecita’ parziale: qual’ e’ la Sua interpretazione? Cordiali saluti
Buongiorno.
In genere non ci sono particolari commistioni tra la commissione per la legge 104/92 e quella per il riconoscimento della cecità.
Controlli attentamente la documentazione (o la faccia controllare dal suo medico) per vedere se in qualche certificato, anche non recente, c’è una valutazione di 1/10 con correzione.
Se non c’è nulla di simile allora si può pensare ad una indicazione della normativa di riferimento non corretta per puro errore di verbalizzazione, errore che però in questa fase non le crea alcun danno.
Diverso è il discorso di quando dovrà affrontare la visita per la cecità, ma in questo momento l’importante è che la documentazione sia corretta, esaustiva ed inattaccabile. Se poi, nonostante ciò, non dovesse essere riconosciuta la cecità, potrà intraprendere l’azione legale di ricorso con ottime probabilità di successo.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
L’esito del Verbale di mia mamma affetta da degenerazione maculare è: CIECO CON RESIDUO VISIVO non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione (L.382/70 e 508/88), non più revisionabile (DM 02.08.2007). Le chiedo quali sono le prestazioni economiche spettanti, le agevolazioni in generale e se può fare la domanda per la Legge 104.
Grazie.
Circa la legge 104, può presentare l’istanza con buone possibilità di accoglimento.
Se legge attentamente questa pagina, vedrà che nella parte superiore sono indicati tutti i possibili benefici economici a favore dei ciechi parziali e altri benefici, ma non tutti. Ulteriori benefici sono elencati in questa pagina: http://www.medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-le-agevolazioni-ai-ciechi-civili/
Saluti.
Dott.Salvatore Nicolosi
In verità, dott. Nicolosi, c’è una seconda puntata.
La ragazza è stata sottoposta a visita presso la Commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile, delle condizioni visive e della sordità (art. 20 della L. 3 agosto 2009, n.102), in data 31 gennaio 2015.
Strano ma vero, la commissione ha giudicato la ragazza – per quanto riguarda gli aspetti che riguardano la vista (la ragazza detiene anche problematiche extra vista) – ipovedente lieve (art. 6 della L. 138/2001) con grave ipovisus (ODVC 3/10, OSVC 3/10, nistagmo, leucomi corneali).
Temo che la commissione abbia compiuto – su questo aspetto – il DEPLOREVOLE errore di prendere in considerazione i dati relativi alle lenti, invece che quelli relativi al visus. Infatti i 3/10 indicati per ciascun occhio NON sono quelli del visus (conta dita a destra e meno di 1/20 a sinistra) ma quelli relativi a CILINDRO (-3) e ASSE (10′) delle lenti.
Forse la Commissione ha valutato il visus della ragazza con gli occhiali (????); PRECISO, però, che la ragazza – di fronte alla Commissione – NON è stata sottoposta a nessuna visita oculistica (in pratica, la Commissione ha solo acquisto il carteggio ed i certificati presentati da mia moglie in quella stessa sede).
Cosa fare a questo punto?
Si prospettano due ipotesi:
1) proporre ricorso avverso il verbale del 31 gennaio 2015;
2) proporre una nuovo esame delle situazione della ragazza, relativamente al solo problema riguardante la vista, di fronte alla Commissione medica ciechi civili.
Aggiungo che con il verbale del 31 gennaio 2015 la ragazza è stata giudicata INVALIDA al 75% (art. 2 e 13 L. 118/71 e art. 9 del DL. 509/88), immagino tenendo conto della coesistenza sia della ipovedenza che delle altre problematiche (extra vista) di cui ho fatto cenno sopra.
Le sarei immensamente grato se potesse fornirmi il suo avviso/ragguaglio anche se questo, ulteriore, gravame.
Grazie mille.
Buonasera.
Mi viene quasi da dire: “c’era da aspettarselo”
Il certificato dell’oculista, perfetto clinicamente, pecca di chiarezza medico-legale.
La commissione, nel dubbio interpretativo, ha valutato al ribasso.
Adesso le possibilità sono diverse.
Innanzi tutto sarebbe utile una certificazione, con data odierna, in termine tecnico “ora per allora”, in cui l’oculista certifica l’interpretazione autentica del certificato percedente.
Poi si possono sceglere diverse opzioni.
Una di queste, più raramente seguita, è quella che viene usata quando i verbali anno delle gravi imprecisioni; si fa richiesta all’INPS di sospensione della procedura “in autotutela” e si richiede un nuovo accertamento che in questo caso verrebbe effettuato dalla commissione dell’INPS. E’ raramente seguito, ma si può provare.
L’altra possibilità è quella di iniziare un’azione legale da effettuarsi rigorosamente entro 6 mesi dal ricevimento del verbale; peraltro, se inizia la procedura in autotutela, comunque entro i 6 mesi deve iniziare la causa perchè quella procedura non interrompe i termini.
L’ulteriore alternativa, naturalmente, è quella di presentare una nuova istanza, però serve una nuova certificazione oculistica, questa volta con specificato, in rigo a parte, il “visus corretto”.
Circa l’invalidità, non si possono avere 2 prestazione d’invalidità per lo stesso motivo.
Quindi se dovesse essere accolta la cecità parziale, si dovrebbe far revisionare l’invalidità “ordinaria” per fare eliminare dalla valutazione il deficit visivo. Si fa cioè una valutazione “a prescindere dal deficit visivo”.
Saluti
Grazie infinite, dott. Nicolosi.
Buonasera dottore.
Sì, c’è quella cifra. Ipotizzo che l’oculista abbia riportato, oltre ai dati del visus, anche quelli relativi alle lenti degli occhiali. Forse i dati si riferiscono alla SFERA (-24 o -20,50, dipende dall’occhio), al CILINDO (-3) e all’asse (10′) perché sono i medesimi valori che trovo sulla ricetta che va consegnata all’ottico per fabbricare le lenti (si tratta di un ulteriore formulario, rispetto a quello dal quale ho tratto i dati sopra trascritti). L’oculista, in un eccesso di zelo, potrebbe aver riportato nel certificato relativo al visus anche i dati relativi alle lenti. Potrei inviarle – se possibile – copia degli atti direttamente alla sua mail. Che ne dice?
– 24 e – 20,50 sicuramente si riferiscono alle lenti. -3,10′ mi sembrava strano, ma probabilmente ha ragione.
Si, le mando una mail dal mio indirizzo a cui potrà inviare una scansione
In effetti dice esattamente:
“ODV 1/200 nat
con -24 sf = -3/10′
conta dita
OSV 1/200 nat
con -20,50 sf = – 3/10′
inferiore a 1/20“.
La disposizione nelle varie righe è essenziale per capire il significato di quanto scritto.
Alla fine quindi il visus corretto è “conta le dita a destra e meno di 1/20 a sinistra”.
La sua figliola è da considerarsi “cieca parziale“
Grazie mille dottore della sua cortesissima disponibilità.
Salve. Avrei bisogno di aiuto per ‘interpretare’ il certificato oculistico di cui riassumo i seguenti dati:
– la paziente è affetta da CORIORETINOSI MIOPICA con ISTAGMO e LEUCOMI CORNEALI
– il visus attuale è:
ODV 1/200 nat. con -24 sf = -3/10′ conta dita
OSV 1/100 nat. con -20,50 sf = – 3/10′ inferiore a 1/20.
In quale definizione ex lege 03/04/2001, n. 138, può essere inquadrata mia figlia?
Grazie mille
Buonasera.
C’è qualcosa che non va.
E’ sicuro che nelle due righe ci sia scritto “3/10′”?
buona sera ho la sindrome di stargardt con visus 1/50 per occhio oct con retrina atrofizzata spessa 43 micro prove genetiche e fluorangiografia sono andata a commissione per cieca parziale e mi e stato definita ipovedente grave vorrei fare ricorso perche mi sento offesa sto eseguendo pev con diagnosi basso voltaggio e latenza superiore della norma ed erg secondo lei mi aspetta la cecita parziale?? grazie per la sua disponibilita katja
Buonasera.
Se il visus corretto è veramente 1/50 in entrambi gli occhi, sussistono i requisiti per la concessione dei benefici ai ciechi parziali.
Ho messo in grassetto il termine “corretto” a fini prudenziali ed in quanto lei non lo ha precisato nella sua domanda e perchè l’acuità visiva, ai fini della valutazione della condizione di cecità civile, deve essere quella misurata dopo correzione con lenti.
Se tutto ciò è sussistente, può proporre ricorso tramite azione giudiziaria.
Saluti
buona sera grazie di avermi risposto! si il mio visus e con correzione….la commissione in due minuti ha detto che secondo loro vedo 1/10 e devo portare anche il campo visivo perche vogliono entrambe ma io so che per la mia patologia ci vuole il visus piu le altre accertazione ma che ovviamente il campo visivo no anche perche con la stargardt nno va a rovinarsi la vista periferica!!!
mi scusi un ultima cosa….ho fatto la pev e come le dicevo la diagnosi e….basso voltaggio e latenza superiore della norma dx p100 m+2 sd e sx p100 m 2,5 sd cosa vuole dire??cosa avrei?? grazie ancora
Premesso che non sono un’oculista, quindi ho qualche (più di qualche) problema anch’io a leggere questo tipo di risultati, si tratta di valori che indicano un’alterazione funzionale (ma la sua gravità non mi è possibile indicarla) del sistema di trasmissione dell’impulso nervoso a partire dai fotorecettori fino alla corteccia visiva. Direi che è sicuramente correlato alla sua patologia e, in senso lato, non indica nulla di diverso rispetto a ciò che già è di sua conoscenza su questa malattia.
L’azione legale è un’opzione da tenere in considerazione.
Ricordi che ha 6 mesi di tempo dal ricevimento della comunicazione.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera Dottore, grazie infinite. Spero al più presto (ovviamente aspettando di essere chiamati a verifica INPS) di poterla informare sul risultato. Grazie ancora.
Gentile Dottore, buonasera dopo 5 mesi finalmente credo di avere ultimato i controlli per mio marito, (mi riferisco alla e-mail che le ho inviato l’11 novembre 2014). Ritorno un attimino indietro e mi spiego meglio,mio marito è affetto da una grave miopia : occhio destro visus corretto 1/10 grave miopia -18 con astgmatismo-3, iniziale opacità del cristallino. Occhio sinistro visus corretto 1/10 grave miopia -17 con astgmatismo-3 iniziale opacità del cristallino. Grave atrofia corioretinica di tipo miopico con assottigliamento della struttura retinica compatibile con elevata miopia. In seguito abbiamo fatto un OCT, il risultato è: Profilo retinico foveale modicamente alterato per riduzione spessore retinico compatibile per miopia elevata, rarefazione cellule strato epitelio pigmentato. Abbiamo inoltre eseguito una PEV con stimolazione Pattern Reversal a 30 gradi occhio dx e occhio sn la diagnosi è stata: grave miopia binoculare, pev nei limiti della norma bilateralmente. Abbiamo eseguito i controlli di routine per quanto riguarda il cuore, visto che già mio marito essendo stato colpito da infarto nel 2009 (stemi inferiore, angina instabile,) giudicato successivamente da commissione INPS co il 50% di invalidità. Desideravo sapere se possiamo sperare in un invalidità superiore a quella di cui già siamo in possesso e ad eventuale pensione di invalidità. Grazie infinite per i suoi preziosi consigli. Buonasera.
Buonasera.
Le confermo quello che ho già esposto in precedenza e direi che il problema oculistico a questo punto è ben documentato; solo non produrrei l’esame PEV che mi pare non aggiunga nulla che aiuti per una valutazione favorevole.
Considerando quindi anche il problema cardiologico, le sue menomazioni potrebbero essere valutate globalmente oltre il 74% con diritto a percepire l’Assegno Mensile di Assistenza di € 279,75
Saluti
Buongiorno,
ho appena fatto domanda di invalidità per cecità a mia madre di anni 76 affetta da degenerazione maculare da vari anni.
Il certificato medico dell’Azienda USL riporta:
“Degenerazione maculare senile atrofica occhio dx e occhio sx.
Visus occhio dx: motu mano non migliorabile con lente;
Visus occhio sx: motu mano non migliorabile con lente.
Cataratta in evoluzione in entrambi gli occhi.”
Il suo medico, sul certificato on-line all’Inps, ha aggiunto:
“Dislipidemia. Malattia tiroidea nodulare. Paziente portatrice di pacemaker bicamerale.”
Questa diagnosi accertata è sufficiente per il riconoscimento della condizione di cieco e/o quant’altro?
Grazie, Giovanna.
Buongiorno.
I dati da lei trascritti sono indicativi di una condizione assimilabile alla cecità totale, quindi sussistono i requisiti per il riconoscimento della cecità civile totale.
Per ciò che riguarda le altre patologie, sono valutabili in ambito di invalidità civile chiamiamola “standard”, quindi la commissione incaricata dell’accertamento delle cecità non ne tiene conto.
Se il medico certificatore nel certificato di presentazione ha biffato anche la casella “invalidità civile” oltre a quella “cecità” verrà chiamata a visita anche per l’invalidità civile. Questa Commissione valuterebbe tutte le infermità ad esclusione del deficit visivo in quanto di competenza di altra commissione.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno ho 50anni ed ho il diabete mellito 1 ho l occhio sinistro che vedo 3dita ed il destro 2 /10 ho fatto domanda perche non vedo più bene anche dal destro alla campimetria ho riconosciuto 17 punti su 120 l occhio sinistro dopo 2 interventi si sono fermati per colpa dell edema in entrambi gli occhi secondo lei rientro in qualche categoria di cechi ventesimisti o che altro grazie
Buongiorno.
Ai fini della valutazione del campo visivo in invalidità civile si deve usare la “campimetria percentualizzata”, una metodica che valuta globalmente in percentuale l’intero campo visivo, quindi in binoculare.
Se la campimetria a cui si riferisce è la “percentualizzata”, siamo sotto il 10%, quindi sussiste il requisito per la cecità parziale.
Se invece si riferisce ad un solo occhio, l’esame non è quello adatto ai fini della valutazione medico-legale in ambito di cecità civile.
Il visus corretto che lei mi riferisce invece (conta le dita a sinistra e 2/10 a destra) non è sufficiente per il riconoscimento della condizione di cieco parziale.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Egregio Dr.
a mia madre è stata riconosciuta una cecità parziale (meno di 1/20 ambo gli occhi) dalla commissione medico legale. Da considerare che mia madre qualche mese fa ha avuto un riconoscimento del 80% di invalidità civile.
Non sappiamo ancora quanto le verrà corrisposto in soldi dall’INPS. Le chiedo se secondo Lei l’INPS può aggravare l’invalidità civile al 100% per il problema sorto della cecità parziale ed erogare la pensione di cecità parziale nonchè l’accompagnamento per invalidità civile? E’ una cosa automatica che può fare l’INPS? Gentilissimo….
Buongiorno.
In INPS non esiste nulla di automatico, ma bisogna sgomberere il campo da imprecisioni.
Innanzi tutto l’INPS riconosce un beneficio solo se esiste una domanda specifica, quindi una prestazione di invalidità, tipo pensione di inabilità o indennità di accompagnamento, può essere concessa solo se si presenta la relativa istanza.
Nel suo caso specifico comunque una nuova istanza di riconoscimento di una maggiore percentuale di invalidità ed eventualmente di indennità di accompagnamento verrebbe valutata dalla competente commissione scorporando la menomazione visiva per il quale già si percepisce un beneficio. Infatti, tranne casi eccezionali in cui non ci troviamo, non si possono avere due benefici per le stesse menomazioni.
Più precisamente, nel gergo tecnico, la valutazione verrebbe effettuata “a prescindere dal deficit visivo”.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno Dott. Nicolosi,vorrei porle un quesito,mia mamma anni 76 tra due giorni andrà a visita per il riconoscimento cecità,abbiamo dei dubbi sul riconoscimento e vorremmo un suo parere,lei ha già 80 per cento per altre patologie è vecchio riconoscimento per la vista,ma con aggravamento ci riproviamo.Le descrivo l ultimo esame con esito : Degenerazione Maculare senile di tipo atrofico , ODV 1/30 2-50 2/90 OSV 2/30 2 1/80. T Grazie gentilissimo attendo risposta .
Buonasera
Per essere riconosciuti “cieco parziale” occorre che il visus con correzione nell’occhio migliore sia uguale o inferiore ad 1/20.
All’occhio sinistro in effetti il visus è 1/30, peggiore di 1/20 e quindi il requisito è soddisfatto.
All’occhio destro il visus è 2/30, proprio di pochissimo migliore di 1/20, e quindi il requisito non è soddisfatto.
Ho qualche dubbio che l’istanza possa essere accolta.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno Dott. Nicolosi,mia madre è stata riconosciuta ceca parziale con 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione,le vorrei chiedere se può anche ottenere la legge 104 e altre agevolazioni visto che nella domanda iniziale il dottore non aveva barrato nessuna altra casella e la commissione si è espressa solo riguardante la cecità. Grazie mille attendo una sua risposta.
Buongiorno.
Per ottenere i benefici della legge 104/99 dovrà presentare una istanza apposita, quindi nuovo certificato telematico in cui venga barrata solo la voce “handicap” e in cui vengano indicate tutte le sue patologie, non solo quella visiva, e poi domanda tramite patronato.
Alla visita ulteriore poi potrà produrre tutta la documentazione medica senza dimenticare il verbale in cui viene riconosciuta cieca parziale.
Saluti
Buongiorno dottore dopo 1 anno si sono accorti come diceva lei che 2/30 è meglio di 1/20 e chiamati a visita settimana scorsa inps milano ci hanno detto che la commissione si è sbagliata e andava sospesa l erogazione delle indennità,Pazzesco adesso cosa possiamo fare? Mia mamma è rimasta senza parole e anche al pensiero di restituire circa 1 anno di indennità in parte spesi sta male.A metà mese abbiamo altre visite presso ospedale per rifare campo visivo e visita oculistica e mi chiedo se si possono inoltrare all inps per non far bloccare la pensione essendo mia madre sicuramente peggiorata.Sfogliando le carte ho visto che in una vecchia visita presso ospedale mia madre aveva all occhio sx 1/20 nel 2010,mentre nel 2014 nuova visita da portare alla domanda a quell occhio certificavano 2/30 mi chiedo ma con degenerazione maculare può migliorare l occhio?La ringrazio dottore e se ha dei suggerimenti da intraprendere sarebbero graditi tipo ricorso o altro.Grazie
Buonasera.
Una cosa che ho sempre raccomandato in questo blog è di valutare attentamente l’opportunità di presentare, in sede di visita per invalidità civile, un certo documento, e questo a volte richiede competenze specialistiche che i pazienti spesso non hanno.
Non intendo dire che bisogna “falsificare” le proprie infermità, ma il caso della cecità parziale è emblematico.
Ricordo che per essere riconosciuti “cieco parziale occore o che il residuo visivo nell’occhio migliore non sia superiore ad 1/20 oppure (ma anche entrambi) che il residuo perimetrico valutato con esame del campo visivo percentualizzato nonsia superiore al 10%
Andando al suo caso specifico, un residuo visivo di 2/30 nell’occhio migliore non soddisfa il requisito del residuo visivo.
E’ altamente probabile che la pratica sia stata chiusa il giorno stesso della visita, quindi non credo che lei possa inviare all’INPS una certificazione per modificare il giudizio.
Potrebbe in urgenza effettuare una nuova valutazione oculistica, considerando che la precedente risale ad oltre 1 anno fa ma voi, a quanto ho capito, in quast’occasione non avete prodotto alcuna documentazione nuova e poi iniziare una procedura di richiesta di valutazione inautotutela o addirittura, entro 6 mesi dall’arrivo del verbale iniziare una causa.
Circa i ratei già erogati, non credo possano chiederli indietro.
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi come sempre è gentilissimo nelle risposte,siamo riusciti ad effettuare delle nuove visite e questo è il referto:degenerazione maculare seniva di tipo atrofico, OD conta dita incerto,OS motus mano ,adesso alla luce dei nuovi cerificati inviati via fax alla sede inps che aveva richiesto la revisione attenderemo l esito se non riescono ad integrarli nella vecchia domanda una volta che la respingono oltre ad eventuale causa,possiamo richiedere una nuova domanda di cecità ?Con aggravamento? Dall esito nuovo adesso non dovremmo avere problemi spero,dovrebbe rientrare giusto? La ringrazio.
Buongiorno.
La documentazione attuale è indicativa di una condizione di cecità totale e non più parziale.
Da un punto di vista procedurale, se si inizia una causa non si può iniziare una nuova istanza per aggravamento, ma in sede di causa è possibile richiedere la maggiore valutazione.
Nel vostro caso potrebbe accadere che l’INPS non dia risposta positiva all’invio della nuova documentazione in quanto presentata tardivamente; in questo caso potrà iniziare la causa entro 6 mesi dal ricevimento del verbale.
La possibilità di richiesta di riesame in autotutela è possibile e potrebbe portare ad accoglimento dell’istanza, ma vi ricordo che tale istanza non interrompe i termini per iniziare la causa. Quindi se l’INPS dovesse perdere tempo a dare risposta in ogni caso bisogna iniziare la procedura per la causa (più esattamente richiesta di Accertamento Tecnico Preventivo) entro la scadenza dei sei mesi, salvo poi rinunciare se l’INPS intanto dovesse dare risposta positiva.
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi oggi ci è arrivato il verbale dall inps e dopo la visita di accertamento da parte del medico fiduciario inps,dove hanno accettato il tardivo nostro esame presentato ha dato questo esito : IPOVISUS BILATERALE n.m.c.l. (VODC= CONTA DITA – VOSC= MOTU MANU) E RIDUZIONE DEL C.V. CON RPB: 6 per cento (sec. G-Z) IN DEGENERAZIONE MACULARE ATROFICA. VALUTAZIONE 0 per cento CIECO CON RESIDUO VISIVO non superiore ad 1/20 in entrambi gli occchi con eventuale correzione. Ok quindi ci hanno confermata la cecitá parziale ma a questo punto Le volevo chiedere è possibile richiedere anche l accompagnamento?Oppure conviene aspettare un po di mesi per poi chiedere un aggravamento con accompagno? Grazie. Poi tra qualche mese ci hanno avvisato che chiameranno mia mamma per una vecchia domanda di aggravamento per mia mamma rimasta in attesa riguardante l invaliditá civile dove a tutto oggi lei ha l 80 per cento con varie patologie in cui però vi era anche la patologia degli occhi.Ci conviene ottenere il 100 per cento di invalidita a livello remunerativo oppure conviene tenersi questa della cecita perchè come lei ha spiegato benissimo non si possono avere due trattamenti pensionistici per la stessa patologia.E quale delle due pensioni nel caso gli dessero a mia madre il 100 per cento di invalidita civile,vi potrebbe essere la reversibilitá?La ringrazio per la sua cortesia e sapienza. Grazie. Branco Silvio
Buonasera.
Per ciò che riguarda l’indennità di accompagnamento per cecità totale, aspetterei almeno 6 mesi e poi, con NUOVA documentazione specialistica oculistica, farei un’istanza di aggravamento.
Il riconoscimento di un’invalidità del 100% dopo il compimento dei 65 anni e 3 mesi NON da diritto ad alcun beneficio economico, ma solo benefici in ambito sanitario, tipo esenzione dai tikets, che però con la cecità parziale già ha.
Quindi con il 100% non avrebbe nessun beneficio economico … si tenga tranquillamente quello della cecità parziale.
Circa la reversibilità, non capisco cosa intende; La reversibilità, in termini non perfettamente tecnici, è il passaggio della pensione, da un pensionato deceduto, al coniuge oppure al figlio INABILE.
Saluti
Buonasera Dott. Nicolosi,vorrei chiedervi alla luce di aggravamenti di altre patologie,cuore,colonna vertebrale,se si poteva chiedere la domanda di aggravamento per l invalidità civile (mia mamma aveva 80) e anche l accompagnamento.Nel caso l accettassero gli rimarrebbe la pensione di cecità parziale che percepisce adesso visto che nelle patologie della vecchia visita vi era anche quella degli occhi,oppure gli toglierebbero la pensione per dagli l accompagno per invalidità civile 100 per cento?Grazie
Buonasera.
Visto che lei ha la pensione per cecità parziale, l’accertamento viene fatto “a prescindere dal deficit visivo”.
Cioè non si tiene conto del problema oculistico e neppure dei deficit connessi e comunque la valutazione viene fatta come se fosse la prima volta, quindi non tenendo conto del precedente.
Mi spiego meglio: se ha difficoltà a camminare perche non vede il pavimento o gli oggetti sul percorso, allora non viene concessa l’indennità di accompagnamento, in quanto è un deficit deamblatorio provocato dal deficit visivo, se invece non è in grado di deambulare perchè la forza muscolare alle gambe è altamente compromessa, allora viene concessa anche l’indennità di accompagnamento.
Saluti
Buonasera Dott. Nicolosi,ho presentato domanda di aggravamento per mia madre barrando tutte le caselle invalidita civile,cecita,handicap e con nuovo certificato medico e nuova documentazione ho inviato a inps,ricevendo tre ricevute con relativi n. Domus il giorno 19/05/2017.Oggi siamo andati a visita Asl ed al mio arrivo nel presentare la documentazione il presidente della commissione mi diceva di dargli solo quelli per la cecità e per l handicap.Premetto che mia madre ha gia la 104 e la pensione per ventesimista,quindi gli ho dato il nuovo certificato che recitava OD pl. OS pl degenarazione maculare estesa.Ma quando gli davo anche gli altri documenti per le altre patologie mi diceva che li prendeva ma non era stata fatta la domanda,vedendo poi la mia ricevuta non si spiegavano come mai a lore risultava la domanda solo per aggrav. cecita e handicap.Io puntavo sull aggrav. invalidita civile visto che mia madre soffre di grave patologia con crollo vertebrale con relativa terapia del dolore e inabilità a camminare quindi sedia a rotelle.Poi un altra della commissione mi dice di rivolgermi al patronato per capire come mai della mia domanda gli è arrivata solo la cecita e handicap.Vado al patronato e mi dice che ci sarebbe stato un problema di comunicazione tra inps e asl,chiamo inps e mi dice che è tutto a posto,cosa devo fare?Puntavamo sull aggravamento della invalidita civile per l accompagno.Come posso fare per farla valutare anche in questo caso.Puo essere che venga chiamata dopo per invalidita civile ed adesso hanno solo valutato la cecita e handicap? Bo non so come muovermi eppure sia la domanda del medico era completa con tuttel le caselle barrate,e lamia con relativa ricevuta con tre n. Domus . La ringrazio ed in attesa di questo verbale se devo fare qualcosa puo delucidarmi. Grazie. Branco Silvio
Buonasera.
Casi come il suo in passato mi hanno convinto che non è una buona idea presentare contemporaneamente istanza per invalidità civile e cecità.
Comunque sia, si tratta di un problema burocratico, probabilmente risolvibile.
E’ vero che la commissione per l’accertamento della cecità e quella per l’invalidità civile sono di solito differenti, quindi è anche possibile che sia solo uno “sfasamento” temporale nella convocazione a visita in quanto le commissioni interessate sono 2.
Probabilmenteverrà convocata a visita ulteriormente, ma dovrebbe controllare presso la sede della commissione esaminatrice, nel suo caso direi presso il competente ufficio ASL.
Saluti
Buonasera Dott. Nicolosi siamo stati chiamati a visita a Milano da Inps per decidere la domanda di aggravamento da noi presentata per la cecitá,a corredo abbiamo portato un nuovo certificato dove si leggeva OSV PL ,OSD PL Degenerazione maculare senile,quindi stamattina ci è arrivato il verbale con questo esito : Affetta da degenerazione maculare senile Giá cieco con residuo visivo con conferma verifica straordinaria INPS del 06.02.2016 . Esame obbiettivo. Accede in sala visita su carrozzina ,accompagnata dal figlio Buone condizioni generali.Lucida.orientata ST ,collaborante.ODV segue le dita dell esaminatore,conta dita (riferito incerto),OSV percezione luce. Diagnosi. ODV CONTA DITA e OSV PL .In pratica confermano la cecitá con residuo visivo non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi.Il conta dita dato all occhio destro è pura invenzione in quanto a mia mamma gli è stato chiesto se vedeva le dita quante erano e lei ha detto di no.Dottore volevo chiederle se conviene fare un ricorso e in cosa consiste,e se ne vale la pena cioè se vi è speranza di vincerlo,e quali costi?E poi un altra domanda nel verbale ce scritto di fare il modello AP 70 ma mia mamma giá prende la pensione da Ventesimista,deve compilarlo lo stesso oppure rimane comè,non vorrei che non presentandolo gli venga sospesa la pensione che gia prende.La ringrazio e se per cortesia mi spega il ricorso . Grazie per la sua cortesia. Silvio
Buonasera.
Il ricordo è solo giudiziario, una causa, ma è una causa abbreviata che si svolge secondo una particolare modalità che potrà leggere in QUESTA pagina. Vale la pena effettuarlo se si è certi che la documentazione sia veritiera ed esaustiva.
I costi sono assolutamente variabili e dipendono da molti fattori. E’ una causa, quindi è indispensabile un avvocato che può essere un “privato”, quindi un libero professionista che proporrà i suoi servizi indicando la sua parcella, oppure un avvocato convenzionato con un patronato, le cui parcelle possono essere inferiori, proprio in forza della convenzione.
Il giudice affida la valutazione ad un proprio consulente che visita il ricorrente. E’ facoltà farsi assistere da un prprio medico di fiducia, ed anche in questo caso le parcelle sono variabili. Inoltre, esistono dei tetti di reddito familiare al di sopra del quale si anticipano alcune delle spese di causa.
Quindi occorre informarsi.
Non credo debba nuovamente presentare l’AP70, ma per questo è meglio recarsi presso il patronato che ha presentato la domanda telematica di aggravamento.
Saluti
Si grazie mille buona giornata
Buonasera dottore io ho una retinite pigmentosa in questo momento non percepisco la pensione d’invalidita vorrei sapere se percependo la pensione posso guidare la macchina? Con la pensione d’invalidita si puo percepire contemporaneamente anche l’indennità speciale? La ringrazio tanto buona serata
Buongiorno.
andiamo con ordine e chiariamo qualche inesattezza.
1) non esiste un automatismo pensione-revoca patente; però, se in sede di visita per invalidità civile la commissione preposta dovesse riscontrare una condizione incompatibile con una guida sicura, potrebbe partire una segnalazione per cui verrebbe convocata presso il servizio medicina legale dell’USL per visita di accertamento dei requisiti sanitari per la concessione di patente di guida; questa commissione poi valuterebbe autonomamente il caso.
2) se però lei dovesse essere dichiarata cieca parziale, cosiddetta ventesimista, o ipovedente grave, decimista, sicuramente non avrebbe i requisiti per la conduzione di un’autovettura;
le ricordo che, secondo l’allegato 1 al DM 30/11/2010, i requisiti visivi per l’ottenimento della patente di categoria “B” sono:
“Gruppo 1: … Il candidato al rilascio o al rinnovo della patente di guida deve possedere un’acutezza visiva binoculare complessiva, anche con correzione ottica, se ben tollerata, di almeno 0,7, raggiungibile sommando l’acutezza visiva posseduta da entrambi gli occhi, purché il visus nell’occhio che vede peggio non sia inferiore a 0,2. …”
3) l’indennità speciale per ciechi parziali prevede, come presupposto, un grave deficit visivo e appunto il riconoscimento della condizione di “cieco parziale” . Ma non si possono avere 2 prestazioni previdenziali per lo stesso motivo; mi spiego: non si può percepire contemporaneamente l’assegno per invalidità civile uguale o maggiore al 74% e le prestazioni per la cecità se la malattia in entrambi i casi è il grave deficit visivo. In questo caso la percentuale di invalidità civile deve essere valuata “a prescindere dal deficit visivo. era questo che voleva sapere?
A disposizione per chiarimenti.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Gentile Dottore Come dicevo nel post precedente mia moglie ha 39 anni, ha una miopia elevata di -30 od e -27 os, il residuo visivo di mia moglie e di 3/10 occhio destro e 4/10 al sinistro, in più è affetta da maculopatia degenerativa in entrambi gli occhi. Diversi specialisti hanno detto che non è opportuno un intervento chirurgico perchè, la retina è abbastanza fragile e si corre il rischio di parziale o totale cecità. Vorremmo sapere se ha diritto all’invalidità. Aspettando un suo parere in merito la saluto. .
Buonasera.
Se osserva attentamente la tabella in questa pagina scoprirà che la perventuale di invalidità riconoscibile, con un visus residuo di 3/10 in un occhio e 4/10 nell’altro, è solamente il 10% (dieci percento). Anche aggiungendo qualcosa per la maculopatia degenerativa, non si sale di molto.
Quindi la percentuale riconoscibile è molto al di sotto di quella necessaria ad ottenere un qualunque beneficio. Peraltro, se la percentuale è inferiore al 34% si viene dichiarati “soggetto non invalido”.
Saluti
buonasera
volevo informarla circa l’ incontro ravvicinato con la comm. medica la quale, dopo forse 5 minuti visionato i certificati e qualche domanda ci ha rimandati ad una nuova visita fra sei mesi per verificare la “stabilizzazione” del visus o un eventuale recupero. Non ci hanno rilasciato nessuna doc la segretaria ha detto che ci avrebbe richiamati a giugno: e’ corretta la procedura? Puo influenzare il fatto che il distacco e’ stato trattato con l’ olio di silicone che ancora e’ presente e che forse(dichiarato nel consenso) dovra’ starci per sempre per aiutare la retina ? Potrebbe la futura visita per la 104 avere lo stesso esito anche se i requisiti mi pare siano di 1/10 in entrambi gli occhi? Grazie per La Sua opinione buona serata
Buongiorno.
Il requisito per la cecità parziale è “residuo visivo uguale o minore di 1/20 nell’occhio migliore”. Per la legge 104/92 bnon c’è un riferimento preciso.
Che la Commissione non rilasci nulla è normale: bisogna aspettare il verbale a casa. Altrettanto “normale” è che la Commissione prevede una visita ulteriore nel breve-medio periodo per valutare la condizione vsiva dopo un congruo periodo di tempo per la stabilizzazione dopo eventuali interventi o procedure.
Saluti.
dottore mia moglie e miope avanzate e al momento non si puo’operare e gli mancano 30gradi all’occhio destro e 27 all’occhio sinistro gli tocca l’invalidita’.
Buonasera.
La valutazione non viene fatta sulla scorta della gradazione delle lenti, ma sul residuo visivo, il cosiddetto “visus corretto”, e/o sul campo visivo.
Serve questo dato.
Saluti
Un ipovedente con verbale di invalidità e benefici legge 104, se sottoposto a intervento per grave cataratta dovrà poi rifare visita alla commissione invalidità per rivedere i benefici attualmente concessi?
Buonasera.
In “teoria”, se non è prevista revisione non ha alcun obbligo, ma:
1) in genere se la ipovisione è causata da cataratta la commissione prevede una revisione e mi sembra strano che nel suo caso non sia stata prevista (controlli!);
2) se il miglioramento visivo è veramente notevole per cui sono venuti a mancare i requisiti sanitari per la fruizione del beneficio, in futuro potrebbe avere dei problemi e magari essere trattato come un “falso invalido”, invece che come un invalido che ha avuto un miglioramento con possibili seri problemi, anche penali.
La scelta è solo sua.
Saluti. Dott. Salvatore Nicolosi
buongiorno
grazie dottore per l’ attenzione e per i consigli. cordialmente La saluto
grazie dottore per la sua disponibilita’ e le risposte sempre esaustive. dalla tabella che ho visionato mi pare di capire che l’ invalidita’ di mia moglie, con il visus suddetto, sia al 100%: e’ corretto? dovro’ inoltrare un’ altra istanza per il riconoscimento della 104?
Di novo buongiorno.
L’invalidità corrispondente al deficit visivo di sua moglie è pari al 100%, ma secondo me è più conveniente procedere con l’istanza di cecità civile.
L’istanza per la legge 104/92 può essere presentata contemporaneamente a quella per cecità o aggravamento o riconoscimento di invalidità civile.
Nel certificato di presentazione dell’istanza il medico certificatore dovrà barrare anche la casella “handicap” e il patronato quindi presenterà entrambe le istanze.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
buonasera
mi scuso per la poco chiara esposizione: si gode dell’ indennita’ “invalida civile” solo per il deficit visivo chiedo: al compimento del 65°anno ,se riconosciuta cieca parziale, manterra’ l’ attuale pensione con aggiunta dell’ indennita’ speciale o perdera’ qualcosa?
Buongiorno.
La pensione per ciechi civili parziali, al compimento dei 65 anni non si trasforma in pensione sociale, ma continua ad essere erogata, così come continua ad essere erogata l’indennità speciale.
L’assegno di invalidità civile invece si trasforma in pensione sociale. Mi risulta che nel 2015 la pensione sociale dovrebbe essere intorno ai 370 €, mentre la somma di pensione per cieco parziale ed indennità supera i 480 €, quindi conviengono le prestazioni per cieco parziale.
Per conferma può rivolgersi ad un patronato che le darà sicuramente ulteriori informazioni.
Saluti
buonasera
a completamento della mia precedente, la domanda era: stante l’ attuale condizione anche economica di invalida civile sussistono i requisiti per il passaggio ai ciechi parziali? cordiali saluti
Buonasera.
Direi che sussistono i requisiti per essere riconosciuta “cieca parziale”.
Ma non mi è chiaro cosa intende per “stante l’ attuale condizione anche economica di invalida civile sussistono i requisiti per il passaggio ai ciechi parziali?”
Intende dire che è già invalida civile?
Se la risposta e affermativa e se la precedente invalidità ha come patologia importante anche il deficit visivo, viene sospesa la precedente è sostituita da quella di cecità civile; se è invalida per motivi diversi, quella di cecità si aggiunge a quella di invalidità civile ordinaria.
Naturalmente sto saltando i passaggi burocratici per casi simili per il quale occorre rivolgersi ad un patronato.
Spero sia questo che intendeva.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
mia moglie(eta’ 64) miope gravissima dall’ eta’ di 7 anni si ritrova oggi dopo 3 distacchi all’ od e 1 al sin nella seguente condizione: od MM os 1/20 cv binoc con os fissante residuo 11,5% convocata a visita fine mese: quale potrebbe essere il risultato?
Buongiorno,
mio suocero, 89 anni, ha : ad un occhio “motu manu” ed all’altro 1/50; da quello che leggo nelle risposte, se ho ben capito, potrebbe ricevere la pensione di € 257.87 più l’indennità speciale di€196.78.
E’ giusto?
Grazie
Buonasera.
Da quel che mi riferisce, suo suocero è da considerare cieco parziale e quindi ha diritto, se presenta l’istanza, a dei benefici economici.
Per ora consideriamo i parametri 2014, in quanto ad oggi non abbiamo gli aggiornamenti 2015.
La pensione di Euro 279,19 per tredici mensilità viene erogata se il reddito dell’anno 2013 non ha superato la somma di Euro 16.449,85, ma è incompatibile con la pensione sociale, quella che viene erogata a coloro che non hanno lavorato o anno un monte contributivo non sufficiente ad avere una pensione da lavoro.
l’indennità speciale” di Euro 200,04 per 12 mensilità viene concessa indipendentemente dal reddito e anch’essa è incompatibile con la pensione sociale.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera, mio padre è stato riconosciuto cieco parziale dopo la visita della commissione medico legale…
Volevo sapere se facendo domanda per la 104 gli venga concessa???
Inoltre tra i benefici che può godere c’è anche l’esenzione del bollo auto?e del permesso per il parcheggio negli appositi spazi contrassegnati “H”?
Grazie e cordiali saluti.
Buonasera.
1) E’ molto probabile che venga riconosciuto la condizione di soggetto con handicap in condizione di gravità (art. 3 comma 3 legge 104/92).
2) i ciechi civili, parziali o totali, e gli ipovedenti gravi (residuo di 1/10 nell’occhio migliore o 30% di campo visivo residuo) hanno diritto all’esenzione del bollo auto. Si presenta la richiesta alla Direzione Regionale delle Entrate (del Ministero delle Finanze) competente per Provincia, allegando il verbale della riconosciuta cecità.
3 ) Mi risulta che anche i ciechi civili, parziali o totali, e gli ipovedenti gravi hanno diritto al contrassegno per il parcheggio nelle aree riservate ai disabili.
Saluti
Gent.mo dr. Nicolosi,
mio cugino è portatore di protesi retinica dall’età infantile. Non ha mai presentato domanda di invalidità perché non ha mai considerato la cecità monoculare come un handicap, sebbene sia comunque in possesso di una patente di guida speciale. Ad oggi in merito alla sua disabilità non possiede alcuna documentazione che ne attesti il grado. Ci chiedevamo, in caso di cecità monoculare e visus conservato nell’altro occhio (con miopia di 5,50 diottrie) che percentuale di invalidità si raggiunge?
La ringrazio in anticipo per la sua attenzione e cortesia. Saluti.
Buonasera.
La percentuale riconoscibile per la cecità monoculare (menomazione 5005) è il 30%.
Circa l’altro occhio, ai fini della percentuale di invalidità riconoscibile non ha importanza la gradazione delle lenti, ma viene considerato il risultato dell’efficacia della correzione, quello che viene chiamato “visus corretto”.
Se il visus corretto nell’occhio vedente è uguale o superiore ad 8/10 in pratica non viene valutato.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Gent.le Dottor Nicolosi,
sono affetto da una patologia oculare rara, detta Malattia di Coats. Tale patologia, riscontratami quando avevo 8 anni (oggi ne ho 30) , ha comportato la ciecità totale nell’occhio dx. Nell’occhio sx ho 6,50/10 di vista con correzione tramite lente a contatto. Nell’occhio non vedente indosso una lente a contatto colorata per coprire la leucocoria e all’iscurimento dell’iride ( totalmente finanziata dal SSN). Fortunatamente
non ho avuto particolari problemi sia nel campo dello studio che del lavoro. Tuttavia vorrei sapere se , oltre alle agevolazioni, esiste in concreto la possibilità di avere un bonus o indennità visto che si tratta , come detto , di una patologia inserita nella lista delle malattie rare. La ringrazio anticipatamente per la sua risposta e le porgo i miei più cordiali saluti.
Buonasera.
Ai fini dell’invalidità civile non importa se la malattia è comune o rara, quella che ha valore è la sua incidenza funzionale.
Nel suo caso quindi la sua patologia verrebbe trattata con la tabella dei deficit visivi e non supera sicuramente il 50% di invalidità (ma credo che non si possa andare oltre il 40%), insufficiente ad ottenere un qualsiasi beneficio economico.
Essendo malattia rara ha diritto a ciò che è previsto per tutte le malattie rare, quindi le esenzioni per i vari accertamenti specialistici, ma non un beneficio economico, tipo indennità, non essendo questo previsto da alcuna normativa.
Su questo argomento alcuni anni fa ho anche postato un articolo che mantiene tutt’ora la sua validità (Malattie rare, invalidità civile e legge 104/92)
Saluti.
Dott Salvatore Nicolosi
Gentile Dottore, mi è è stata effettuata la seg. diagnosi: Astigmatismo miopico composto di grado elevato con anisometropia, presbiopia, nistagmo, corioretinosi miopica al fondo oculare.
V.N.O.D. 05/50 V.N.O.S. 04/50
V.C.O.D. 02-03/10 con sf-13 e cil-1,50 asse 170°
V.C.O.S. 03//10 con sf-7 e cil-1 asse 170°
Le chiedo gentilmente a quale percentuale d’inavilidità equivale e se dà diritto all’iscrizione nelle liste speciali di collocamento. La ringrazio in anticipo per l’attenzione che vorrà rivolgere alla mia domanda. Cordiali saluti.
Buongiorno.
Premesso che per la valutazione della percentuale di invalidità si deve usare il “visus corretto”, da tabella risulta che la percentuale riconoscibile per un visus di 2/10 da un lato e 3/10 dall’altro è il 20%.
Pe l’iscrizione nelle liste speciali di collocamento serve una percentuale del 46% almeno.
Non ho indicato una percentuale per il nistagmo, in quanto in tabella non esiste ed è una valutazione che risente di molti fattori, ma dubito che molto Dubito che la Commissione riconoscerebbe per questa menomazione i circa 30 punti percentuali che restano per arrivare al 46%, considerando il sistema della somma a scalare per le menomazioni concorrenti.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve,volevo un informazione!sono un ragazzo di 26 anni,a causa di un incidente all eta di 4 anni ho perso la vista all ochio dx (perforamento retina e perdita del cristallino)dall ochio sano vedo 9/10,ho sia la patente di guida non speciale e un lavoro!vorrei solo sapere se mi si aspettano esenzioni pensioni o lavori mirati?la ringrazio saluti
Come sicuramente ha già visto in questa pagina, la cecità monoculare è valutabile, come invalidità civile, solo il 30%.
Il minimo per ottenere l’iscrizione nelle cosiddette “categorie protette” per il collocamento è il 46%.
Quindi purtroppo, che io sappia, non esistono particolari benefici per casi come il suo.
Saluti
Salve,volevo chiederle un consiglio.Mio figlio di 30mesi è nato con una malformazione all’occhio dx e in seguito a vari interventi, l’occhio ha completamente perso visus e ora ha una protesi in resina . l’altro occhio per fortuna è sano.non è possibile ricevere una pensione?ho sentito anche parlare di indennità di frequenza.in cosa consiste?e a mio figlio spetterebbe?cordiali saluti
Buonasera.
l’Indennità di frequenza spetta ai minori con “difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età” per i periodi di frequenza di corsi scolastici, centri di riabilitazione o corsi professionali. Si tratta di un assegno mensile, nel 2014, di € 279,19.
Nel caso di suo figlio, mi pare che il requisito sanitario ci sia tutto. Il problema può essere la “fequenza” di un corso scolastico, vista l’età.
In ogni caso l’istanza può essere fatta con buona probabilità di riconoscimento del diritto.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
buongiorno ,
ho una forte miopia (-8.00 dx -9.50 sx) corretta con occhiale e lenti semirigide posso richiedere qualche indennita’? grazie alessandro
Buonasera.
Direi di no.
Ciò che conta è il visus corretto, non l’entità della correzione necessaria.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno mio figlio soffre di ambliopia vede 2 gradi all’occhio sinistro e 8 gradi all’occhio destro ha 8 anni abbiamo fatto il bendaggio per 2 anni ma niente l’occhio nn migliora vorrei sapere se ha diritto ad un assegno di invalidità.
Buongiorno.
Siamo un poco al confine, ma credo che abbia discrete possibilità che venga accolta una istanza di Indennità di frequenza.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve dottore, desideravo chiedere per mio marito, è affetto da diversi anni di una grave miopia,od visus corretto 1/10 -18 con astgmatismo -3 iniziale opacità del cristallino, os visus corretto 1/10 -17 con astigmatismo -3 iniziale opacità del cristallino. Grave atrofia corioretinica di tipo miopico con assottigliamento della struttura retinica. desideravo sapere se ha diritto a dei benefici considerando che già è in possesso di un invalidità pari al 50% per cardiopatia, grazie
Buonasera.
Un residuo visivo di 1/10 in entrambi gli occhi è valutabile il 60%.
Sommato al 50% già riconosciuto, usando la metodica a “scalare”, contribuisce a raggiungere l’80% di invalidità.
I benefici ottenibili però dipendono dall’età e dall’eventuale reddito. Può controllare in QUESTA pagina.
Attenzione però! Se dovesse presentare una istanza di aggravamento, le raccomando di produrre, oltre alla certificazione oculistica, anche certificazione cardiologica aggiornata che documenta la patologia cardiaca per non incorrere in “strani” risultati.
Saluti.
Dott. Salvatore NIcolosi
Gentile dottore, grazie per avermi risposto,desideravo informarla che siamo in attesa di fare un OCT e un esame del campo visivo campimetrico con percentuale del residuo perimetrico binoculare, ma purtroppo per quest’ultimo esame dobbiamo attendere 6 mesi, mi chiedevo se per la commissione inps questo esame fatto in uno studio oculistico convenzionato abbia lo stesso valore rispetto a quello fatto in ospedale altrimenti aimè dobbiamo attendere. Per quanto riguarda la patologia cardiaca mio marito non si è fatto mancare nulla : 3 infarti al miocardio, un ischemia transitoria e per ultimo angina instabile, comunque esegue periodicamente elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, questi esami che confermano quello che già c’è non dovrebbe abbassargli la percentuale spero, se serve qualche altro esame per la patologia cardiaca perfavore me lo faccia sapere. Grazie infinite
Buongiorno.
In genere le Commissioni preferiscono Certificazioni di centri ASL od ospedalieri, ma comunque questo dipende dalle situazioni territoriali e, visto i tempi di prenotazione che dovrebbero ben conoscere, non credo possano fare obiezioni.
Per documentare la patologia cardiaca non credo serva altro.
Saluti
Grazie dottore, infiniti saluti
Egregio Dottore;siamo stati in commissione ASL per la cecità con mia madre, 83 anni e affetta da degenerazione maculare senile evoluta, con certificazione ospedaliera del seguente visus: VOD 1/100 e VOS ombre e luci. Qualche giorno prima della visita ASLci siamo recati in pronto soccorso per ulteriore emorragia intraretinica OS con la seguente diagnosi: visus OS mm (già bassissimo in presedenza); saOsinistro (midriasi) mal valutabile per emovitreo placca fibrovascolare al polo posteriore emorragia coroideale.
Quale sarà il verdetto della commissione? La ringrazio infinitamente.
Buonasera.
Probabilmente, ma potrei sbagliarmi in quanto sarebbe utile anche visionare l’eventuale esame campimetrico, verrà riconosciuta “cieca parziale”. All’occhio destro infatti è presente, da quello che mi riferisce, un residuo visivo misurabile, anche se limitato.
Saluti
salve se avendo nistagmo congenito orisontale dalla nascita e un visuus di 3/10 con entrambi occhi dx-2/10e sx-2/10 poso chiedere l’invalidita parziale se si che documenti mi servono grazie
Buonasera
Un visus residuo di 2/10 in entrambi glio occhi è valutabile il 60% (se è un visus corretto).
Il nistagmo non è presente in tabella e quindi è difficile affermare come potrebbe essere valutato, in quanto si usa il criterio analogico e in questo c’è sicuramente un certo personalismo valutativo
I documenti da produrre son naturalmente la visita oculistica con visus corretto ed esame del fundus e la visita nerologica e/o una valutazione da ortottista della USL per il nistagmo. Anche se, in relazione al nistagmo, sicuramente c’è documentazione non recente, ma ancora valida e quindi potrebbe (il condizionale è d’obbligo) non essere necessario documentare con certificazione recente questa patologia.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Ho ricevuto un invito a sottopormi tra 10 giorni a visita da parte dell inps, credo per conferma dell invalidità. All età di 2 anni mi è stato asportato l occhio dx per glioma retinico (quello che risulta sul decreto di invalidita). Forse glaucoma o retinoblastoma, non lo so perche non si trova la cartella clinica in ospedale è andata dispersa, ho una protesi occhio dx appunto da quando avevo 2 anni ora ne ho 42. Comunque ho riconosciuto il 75% di invalidità e ricevo una pensione di 250€ . Le patologie accertate sul decreto di invalidità sono: protesi occhio dx; notevole riduzione del visus OS (visus corretto , 3/10).
Volevo chiederle a cosa vado incontro. GRAZIE
Buonasera.
Qualche rischio di sospensione del beneficio c’è.
Supponendo che il visus corretto attuale all’occhio sinistro sia ancora di 3/10 e tenendo conto che nella tabella è presente la menomazione
“5007 – CECITÀ MONOCULARE – VISUS CONTROLATERALE SUP. 3/50 INF. 1/10 CON RIDUZIONE DEL CAMPO VISIVO DI 30° ==> tra 71% e 80% (quindi un visus peggiore di quanto lei mi riferisce sia attualmente),
e tenendo anche presente che la percentuale riconoscibile per l’anoftalmo con possibilità di applicazione estetica ha la stessa percentuale della cecità monoculare,
credo che potrebbero riconoscere una percentuale inferiore o uguale al 70%, questo naturalmente se il visus attuale in OS è ancora di 3/10.
Poichè è necessario essere riconosciuti invalidi almeno al 74% per il benefico dell’Assegno Mensile di Assistenza, il rischio di revoca c’è.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera la ringrazio per la celere risposta.
volevo chiederle ancora un’informazione.
se mi dovessero abbassare la percentuale che come mi
Ha detto è probabile che succeda ,le chiedo se avrei la possibilità di riprenderla per mezzo delle altre patologie che mi affliggono nella vita quodidiana . E che qui le elenco. Sono stata operata 2 volte di varici alle gamba sx con asportazione della vena safena. Ho 4 ernie discali cervicali in c3-c4 ,c4-c5, c5-c6, c6-c7 che mi causano cefalee e vertigini di frequente. Mi è stata riscontrata la gonartrosi alle ginocchia. Ho un’ernia discale mediana paramediana sx a livello L4 -L5 che dovevo operare ma ho rifiutato per paura di non poter accudire i miei 3 figli per un periodo lungo, e che comunque mi procura periodi di dolori esagerati. Con queste patologie credo di aver finito. Io la ringrazio per la risposta che mi darà. La terrò informato dell’esito della visita che farò all’inps. Se ha nel frattempo qualche consiglio che può suggerirmi sarò lieta di leggerlo grazie.
distinti saluti
Buonasera di nuovo.
Devo dire che su questo argomento nel tempo c’è stata qualche diatriba, cioè se in sede di verifica straordinaria si debbano valutare solo le patologie riconosciute nell’ultimo verbale di invalidità.
Dopo un avvia in questo senso, mi pare che ormai le commissioni dell’INPS tendono comunque a valutare tutte le infermità, anche quelle soravvenute dopo la data del verbale che viene sottoposto a verifica.
Quindi lei produca, oltre a documentazione AGGIORNATA sulle infermità precedenti, quindi visita oculistica e visus corretto dell’occhio superstite, anche almeno eco-doppler arti inferiori ed eventualmente anche visite ortopediche o fisiatriche, oltre agli esami radiografici, TC o altro della colonna.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
salve Dottore,
Uscendo dalla doccia ho perso la vista dall’occhio sinistro e parzialmente dall’occhio destro, in ospedale mi hanno detto che ho un anomalia fisica al bulbo oculare. Questa anomalia non fa defluire il liquido del bulbo facendolo accumulare e creando una pressione vertiginosa, 60 a SX e 45 a DX.
La pressione ha danneggiato irrimediabilmente il nervo ottico degli occhi così adesso dal SX non vedo più mentre nel DX vedo circa al 60%
Sono attualmente ricoverato. I dottori stanno provando a mantenere la pressione dell’occhio con flebo, pillole e colliri tentando di stabilizzarla soltanto con il collirio o con le pillole che dovrò prendere a vita perchè se non dovessi farlo rischierei, con uno sbalzo di pressione, di danneggiare ulteriormente l’occhio migliore rimanendo totalmente cieco.
Adesso nella disgrazia sto cercando di trovare il lato positivo anche se di positivo non c’è nulla. In queste condizioni non posso più guidare ne auto ne forse la bicicletta. Non riesco più a prendere una pallina al volo ne a scendere bene le scale.
QUello che le vorrei chiedere è se nelle mie condizioni ho qualche diritto e/o vantaggio e se per favore può suggerirmi cosa e come dovrei fare perchè io non ho proprio idea.
grazie tante e scusi del disturbo
Silvio
Buonasera. Ha ragione, non c’è nulla di positivo in ciò che le è successo, ma si deveandare avanti ed essere pratici.
Innanzi tutto occorrerà capire quale sarà la condizione visiva alla dimissione, in quanto per alcune fattispecie previdenziali la valutazione viene effettuata essenzialmente sulla scorta del deficit visivo.
Se lei lavora è possibile richiedere i benefici concedibili ai lavoratori che, a causa di sopravvenute infermità permanenti hanno perduto gran parte delle loro capacità lavorative.
Quindi:
1) se lei è un lavoratore del comparto privato a tutela INPS e ha almeno 5 anni di contributi totali e almeno 3 anni di contributi negli ultimi 5 può fare istanza di concessione di assegno di invalidità (o pensione di inabilità se il danno si rivelasse maggiore di quanto si pensa in questo momento); può leggere QUESTA pagina;
2) se lei è un dipendente pubblico, può fare una istanza similare per i tipi di pensione di invalidità/inabilità previsti per i lavoratori del comparto pubblico; Legga i particolari in QUESTA pagina;
3) indipendentemente dalle istanze per invalidità chiamiamola impropriamente contributiva di cui sopra, può presentare istanza di invalidità civile o come invalidità civile “normale” o come cecità civile se il visus residuo nell’occhio migliore diventasse uguale o minore di 1/20 o se il campo visivo percentualizzato diventasse minore o uguale al 10%.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera dottore ho 38 anni a causa di più distacchi di retina il mio od vede 1/50 mentre os vede 8/9-10 con correzione miopia 8 astigmatismo 2.nell od ho anche perso campo visivo laterale e nell os ho una leggera cataratta. Volevo sapere se i punti d invalidità e se potrei essere assunto in qualche azienda che ricercano personale invalido.grazie
Buongiorno.
Nel settore oculistico le percentuali di invalidità civile vengono individuate quasi esclusivamente usando il visus corretto, a volte anche con il campo visivo se è peggiore, come incidenza funzionale, rispetto al semplice visus centrale.
Nel suo caso, usando la tabella che ha sicuramente visto più sopra, con “meno di 1/20 in un occhio” (il peggiore) e “8-9/10” nell’altro (il migliore), la percentuale di invalidità riconoscibile è il 20%, troppo poco per avere diritto ad essere inseriti nelle liste del collocamento mirato come soggetto disabile; serve almeno il 45%.
Saluti.
Grazie,molto gentile.avendo il 20% di invaliditá e sapendo già quale azienda potrebbe assumermi la stessa avrebbe qualche agevolazione oppure risulterei come uno normale? Il 46% può essere raggiunto assumendo due con punteggi la cui somma superino il 46? Scusi le domande ma avrei già trovato questo lavoro e mi servirebbe proprio
Buonasera.
In effetti è più complicato.
Partiamo dalle percentuali.
Due percentuali di invalidità non si sommano in modo aritmetico, ma si usa la metodica a scalare.
Si fa 30 + il 30% di ciò che rimane per arrivare a 100 cioè il 30% di 70, quindi 21.
Quindi 2 menomazioni ciascuna da 30% producono un’invalidità totale di 51% (30 + 21).
Per ciò che riguarda l’assunzione come disabile, il 20% non è utile. Si devono assumere disabili iscritti nelle apposite liste; la somma delle percentuali di invalidità dei lavoratori non è prevista.
E poi comunque è necessaria un certa procedura, anche se venisse riconosciuto il 46%.
Infatti, ottenuta una percentuale maggiore del 45%, bisogna prima presentare una istanza di valutazione ai sensi della legge 69/99. La commissione quindi compila la cosiddetta “scheda funzionale” senza il quale non si può essere iscritto nelle liste del collocamento mirato. Ottenuta finalmente l’iscrizione, si può accedere al collocamento mirato come disabile.
La scheda funzionale ha lo scopo di impedire che il disabile venga impiegato in mansioni incompatibili con il suo stato di salute.
Procedura non breve, almeno dalle mie parti.
Saluti
Le chiedo se posso fare domanda per cecità parziale per mia mamma, 76 anni, affetta da maculopatia degenerativa e con un residuo visivo (con correzione) all’OD di 1/10 e all’OS di 1/50, invece senza correzione all’OD 1/12 e all’OS 1/60.
Ha bisogno di assistenza continua, di una persona sempre vicino visto lo stato di cecità da cui è affetta e in più con un impianto di P.M.
Con la domanda per cecità posso chiedere l’accompagno o la L.104?
Grazie Giovanna.
Buongiorno.
A rigore sua madre non ha i requisiti per il riconoscimento della cecità, neppure quella parziale.
Infatti per il riconoscimento della cecità parziale occorre che il visus corretto nell’occhio migliore sia uguale o peggiore di 1/20; quello di sua madre è 1/10, quindi migliore.
Quindi l’istanza di cecità, da quanto mi comunica, è inutile in quanto verrebbe respinta.
L’istanza per la concessione di indennità di accompagnamento e per la legge 104/92 invece potrebbe essere presentata e accolta. Uso il condizionale perchè è difficile sbilanciarsi in queste valutazioni in assenza di una visita diretta del paziente.
A beneficio anche di altri, preciso che non si possono avere 2 benefici per una uguale infermità. In un soggetto con riconosciuta cecità civile, parziale o totale che sia, la valutazione della possibile concessione di indennità di accompagnamento viene effettuata escludendo il deficit visivo e le difficoltà connesse. Per chiarire:
1) ad un soggetto cieco civile che non può deambulare perchè ha una patologia ortopedica o neurologica che lo impedisce, l’indennità di accompagnamento può essere concessa;
2) ad un soggetto cieco civile che non può deambulare in quanto il deficit visivo gli impedisce di percepire gli ostacoli (scalini, sedie, porte, etc…) l’indennità di accompagnamento non può essere concessa.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera dottore volevo chiederle se mia madre ha i requisiti per chiedere la pensione di cecità parziale,ultima visita occhio dx 1/30 occhio sx 2/30 ,affetta da retinopatia degenerativa. Grazie
Buonasera.
Il visus nell’occhio migliore deve essere uguale o inferiore ad 1/20. A sinistra, facendo una semplice divisione, è 1/15, quindi al di sopra della soglia di legge.
Ma ha provato a fare eseguire una campimetria? Se il campo visivo globale è uguale o inferiore al 10% sussistono i requisiti per la cecità parziale.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve mio padre ha un visus occhio destro 1/20 ed occhio sinistro 1/12 con le correzioni . Vorrei sapere se gli tocca la legge 104/92. Grazie. Ha 87 anni ed affetto da retinopatia tossìca.
Buonasera.
Solo per il deficit visivo mi sembra difficile, ma un soggetto di 84 anni in genere ha altre patologie che limitano la sua autonomia.
E’ l’integrale quadro di riduzione dell’autonomia che potrebbe indurre la commissione a giudicarlo soggetto con “handicap in condizione di gravità”, art. 3 comma 3, legge 104/1992.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno! Vorrei avere un suo consiglio… Mia madre ha perso un occhio in un incidente e adesso ha una protesa. Ha diritto ad una indennità. In quale categoria eventualmente potrà entrare? Resto in attesa di un suo parere e la ringrazio. Cordiali saluti.
Buonasera.
Come avrà visto in questa pagina, la perdita dell’occhio, con visus integro nel rimanente, è valutata veramente poco, il 30% se è possibile inserire una protesi estetica e fino al 40% se non è possibile. Queste percentuali, da sole, sono troppo basse per poter ottenere un qualunque beneficio economico o una indennità. Occorre almeno il 74%.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno volevo sapere quali agevolazioni posso avere e se posso richiedere l’invalidità civile avendo un occhio spento dal quale non vedo nulla mentre con l’altro ho -0,75.
Grazie per l’attenzione.
Saluti Gerardo
Buonasera.
Se ho capito bene, all’occhio “buono” con una correzione di -0,75, ha 10/10.
IN questo caso la percentuale di invalidità riconoscibile è il 30%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio (se non lo ha già fatto, può vedere QUESTA pagina per conoscere i benefici connessi alle varie percentuali).
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Il mio nome è emma marrone, … (commento eliminato)
Buonasera.
Ilsuo commento non ha alcun rapporto con la pagina in cui è stato postato e neppure con i contenuti del blog.
Quindi ho provveduto ad eliminarlo.
Dott. Salvatore Nicolosi
buongiorno, mia mammma, 67 anni, invalida civile al 100% dovuta a diabete non compensato e gamba lesionata, ha anche subito un’importante riduzione della vista per retinopatia diabetica, all’ultimo controllo è stata valutata conta dita in un occhio e 1/50 nell’altro…fin’ora non siamo mai riusciti ad avere l’indennità di accompagnamento anche se la vista era di poco superiore nell’occhio migliore, con queste condizioni, dovendo ripresentare la domanda a settembre, possiamo avere qualche speranza? adesso la sto assistendo io, ha sicuramente difficoltà di visone ma anche di mobilità ed altre patologie connesse, però devo rientrare in servizio e non è concepibile pensare di lasciarla tutto il giorno da sola
Buonasera.
Piuttosto che l’indennità di accompagnamento, io consiglierei di presentare istanza di cecità.
Da quello che mi dice, infatti, sussistono i requisiti per la cecità parziale.
L’indennità di accompagnamento prevede una necessità di assistenza continuativa, ma viene esclusa la componente oculistica.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Essere seguito dal CSM cambia le cose? poichè io sono seguito dai psicologi anche
anche nell’occhio da cui vedo 5\10 sono affetto da cheratocono..cambia la percentuale?
Buonasera.
Se esiste una patologia psichiatrica (depressione, sindrome post-traumatica, psicosi, etc) ed è opportunamente certificata, è valutabile in ambito di invalidità civile e la sua percentuale si può sommare, con criterio riduzionistico, a quella per la menomazione oculistica; occorre farsi certificare diagnosi e gravità della patologia.
Per ciò che riguarda il cheratocono, mi riferivo proprio all’occhio con visus residuo di 5/10, perchè nell’altro, visto il grave deficit, in pratica non incide sulla visione.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Si si ci c’è questa patologia e certificata da psicologa privata e dal csm ke mi segue
Salve volevo sapere un’informanzione io ho subito un’intervento all’occhio destro (cheratoplastica perforante) l’intervento non è andato a buon fine e per farla breve all’occhio destro ho perso totalmente il visus rimane 1\100 dopo aver subito allo stesso occhio 4 trapianti 2 operazioni di glaucoma 1 intervento alla retina,mentre il destro sempre con cheratocono ho un visus di 5\10..
Volevo sapere se facendo richiesta di invalidità in che grado piu’ o meno ero e a quanto sempre a grandi linee ammonterebbe…
dico grazie anticipatamente a chi mi rispone
Buonasera.
un visus residuo di meno di 1/20 in un occhio (1/100 nel suo caso) e 5/10 nell’altro è valutabile il 40%; il cheratocono è valutabile il 5%.
In totale non si può andare al di sopra del 45%, troppo poco per ottenere un qualunque beneficio economico. Infatti la pensione di invalidità (più propriamente chiamato Assegno Mensile di Assistenza) viene erogata se la percentuale di invalidità è uguale o maggiore del 74%.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buona sera
Grazie del’informazione, vorrei chiederle un’altra informazione, mio cugino pure lui affetto da rp, ha un capo visivo dell’1% mentre l’acuità visiva è di motu mano in entrambi gli occhi, la commissione medica invece lo ha riconosciuto cieco parziale con un resido visivo di 1/50 in entrambi gli occhi,non considerando il campo visivo, poichè sono trascorsi i termini per un ricorso, gli ho fatto fare un campo visivo nuovo che conferma quello precedente, pertanto vorrei presentare un’istanza di aggravamento. E’ suffiecente quest’ultimo certificato o devo farne degli altri, Lei cosa mi consiglia?
Buongiorno.
Meglio anche rifare la misurazione del visus e l’esame del fundus.
Tra l’altro, un visus di “motu mano” è assimilato alla cecità totale; chissà perchè non è stato considerato cieco totale? … mistero!
Saluti.
Dott. S. Nicolosi
Perchè chi è affetto da retinite pigmentosa ed è ventesimista……..non viene valutata la possibilità che pur essendo ventesimista la sua patologia lo rende cieco di sera e per tali motivi avrebbe diritto all’accompagnamento. Sappiamo tutti cosa è la retinite pigmentosa ed il cambiamento tra il giorno e la sera. Sera in cui è un cieco che vede solo ombre.
Spero in una Vostra valutazione
Buongiorno.
Indipendentemente da ciò che possiamo pensare, le infermità, sia per ciò che riguarda la cecità che le altre, devono avere il carattere della persistenza, intesa in due sensi.
Devono essere croniche e devono provocare un deficit funzionale stabile nel tempo, anche nell’arco della giornata.
Quindi se di giorno è ventesimista e di notte è praticamente cieco, secondo la normativa è ventesimista.
Utilizzando termini assolutamente non corretti da un punto di vista medico-legale, direi che si valuta al ribasso.
Se non interverrà una variazione normativa le commissioni debbono adeguarsi fondamentalmente a questi criteri.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno, ho 47 anni e sono affetto da Retinite Pigmentosa Coats Like, operato di cataratta OO, campo visivo binoculare con residuo percentuale 4%, emovitreo OS con visus corretto inferiore a 4/10, visus corretto OD 4/10, ipertensione. Volevo sapere che percentuale di invalidità posso avere (attualmente 80%) e se, in caso di raggiungimento del 100%, posso chiedere l’indennità di accompagnamento, visto che ho bisogno di assistenza continua per fare la spesa, cucinare, recarmi sul posto di lavoro, fare vita sociale.
grazie
Buongiorno.
I requisti per ottenere l’indennità di accompgnamento sono:
1) non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompgnatore,
2) non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Fare la spesa, cucinare, fare vita sociale e recarsi sul posto di lavoro non sono considerati “atti quotidiani”; in realtà l’impossibilità, per giurisprudenza costante, si riferisce piuttosto agli atti fondamentali della vita, quindi, ad esempio, lavarsi, vestirsi, alimentarsi autonomamente.
In ambito di invalidità civile l’80% è sostanzialmente corretto.
Ma lei, con un campo visivo inferiore al 10% (se misurato come campo visivo binoculare percentualizzato), dovrebbe avere i requisiti per il riconoscimento della condizione di “cieco parziale”, indipendentemente del visus corretto.
Potrebbe presentare l’istanza di cecità.
Sauti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buona sera, le scrivo per mio fratello, ha 54 anni ed è affetto da rp, ha un residuo del campo visivo del 5% ed una acuita di 4/10, so benissimo che col cv del 5% gli spetta la penzione di cieco parziale, ma vorrei sapere con quell’acuità di 4/10 glie la daranno lo stesso?
Buongiorno.
Dovrebbero!
Ma non raramente siamo stati costretti, con qualche assistito, a presentare un ricorso giudiziario per ottenere quanto era suo diritto.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno,
ho una semplice domanda che mi dimenticai di fare al mio oculista. Essendo affetto da glaucoma acuto all’occhio sinistro, periodicamente faccio una visita di controllo e tengo controllata la pressione con pilocarpina 2% 3 gocce al giorno. Praticamente questo occhio è quasi cieco, vedo solo un po’ di luce.
L’ultima visita che mi ha fatto mi ha messo una lente al”occhio e con mio stupore vedevo l classiche lettere che si usano a distanza per controllare la vista.
Vorrei chiederle: che cosa mi ha messo davanti all’occhio di così potente? Era una lente, ma com’è stato possibile? Potrei io metterla negli occhiali?
Buongiorno.
Che io sappia non esiste lente correttiva che non possa essere inserita in un occhiale.
Qualche volta la difficoltà può consistere nella grande differenza tra la gradazione delle lenti che, oltre alla differenza di peso, condiziona un certo sfalsamento delle immagini tra i 2 occhi, inteso come dimensioni e nitidezza, ma l’ortottista saprà, spero, risolvere.
Saluti.
Bene, però la mia curiosità è sopratutto sul tipo di lente perché avendo il nervo ottico atrofizzato come ha potuto ridarmi la vista a quell’occhio.
Sono spiacente, ma non ho competenze specialistiche oculistiche tali da poter rispondere in modo affidabile. In ogni caso le lenti permettono solo di correggere errori di rifrazione. Evidentemente lei ha ancora un residuo di funzione retinica sfruttabile grazie ad opportuna correzione
Ma l’interlocutore migliore è il suo oculista che saprà sicuramente chiarire i suoi dubbi.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
salve vorrei sapere se mio figlio con un visus occhio destrosolo ombre e luce e occhio sinistro 1/30puo richiedere una pensione grazie
Buonasera.
Direi che sussistono, abbondantemente, i requisiti per la pensione per cecità parziale.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno,
ho 41 anni, in aprile mi è stato diagnosticato un diabete di tipo autoimmune (credo di tipo LADA, ma questo non è specificato su alcun documento) con GAD65 positivo (16, dove <10 negativo). Sono leggermente sottopeso (47 kg per 160cm). Nel piano terapeutico il diabetologo mi ha segnata come “Paziente affetto da DIABETE MELLITO INSULINO TRATTATO” in trattamento con insulina prandiale associata o meno ad insulina intermedia o basale. Le glicemie sono altalenanti. A volte sono 180-260 a digiuno, a volte nel range 100-120. Le glicemie a 2 ore post pasto sono superiori ai 200 nel 5% dei casi.
Ho inoltre iperlipidemia (Colesterolo Totale ai primi di aprile 298, a maggio 386) probabilmente familiare (HDL e TG nella norma, LDL a 290) e sto aspettando l’esito degli esami del sangue per sospetto ipertiroidismo/sindrome da T3 basso. La pressione arteriosa era 140/80.
Inoltre da piccola sono stata operata di cataratta congenita all’occhio dx e strabismo. Con l’occhio dx vedo macchie di colore/luce, sono in grado di vedere un oggetto grande in movimento a distanza molto ravvicinata ma solamente se c’è sufficiente contrasto tra l’oggetto e lo sfondo ma non di vederne i dettagli (ad es. riesco a vedere che una mano davanti alla faccia si muove ma non di contare le dita). Con l’occhio sx vedo 10/10 senza correzioni.
Soffro inoltre di emicrania circa 2 volte al mese, refrattaria ai trattamenti (ho cambiato diversi neurologi per provare cure alternative). L’emicrania sembra ora essere collegata agli sbalzi di glicemia.
Vorrei capire se ci sono gli estremi per accedere ai benefici previsti per legge per le invalidità (accesso alla lista delle categorie protette/legge 104) non tanto per i benefici economici quanto per avere maggiore garanzie/permessi sul posto di lavoro (sinora ho preso tantissimi giorni di ferie) e che percentuale di invalidità ci potrebbe essere per le patologie sopra indicate.
Vorrei inoltre capire che tipo di documentazione dovrei produrre, da parte di chi (è sufficiente il medico di base o serve lo specialista per tutte le patologie?) e in che data, in modo da pianificare se necessario eventuali visite aggiuntive a quelle già programmate.
La ringrazio cordialmente.
Buonasera.
Non posso fare una valutazione a distanza in quanto si deve sempre visitare il paziente e visionare tutta la documentazione.
Posso dare alcune indicazioni.
Il deficit visivo sembrerebbe assimilabile ad una cecità totale (motu mano) e quindi è valutabile il 30%.
Il diabete è valutabile dal 10% al 100%, quindi non è semplice. Bisognerebbe vedere se sussistono complicanze micro o macroangiopatiche, se c’è albuminuria, se c’è retinopatia diabetica o neuropatia diabetica, etc.
L’ipercolesterolemia non viene considerata invalidante.
Un’emicrania che insorge 2 volte al mese non è considerata abbastanza invalidante e, in ogni caso, se le crisi sono collegate a variazioni glicemiche, entra nel novero delle complicanze del diabete.
Se l’obiettivo è avere una percentuale maggiore del 46% per l’iscrizione nelle liste di disoccupazione come disabile, credo che non ci siano problemi.
Per la legge 104/92, art. 3 comma 3, soggetto con handicap in condizione di gravità, invece non credo che ci siano i requisiti.
Circa la documentazione, oltre logicamente a certificazione SPECIALISTICA oculistica, anche certificazione SPECIALISTICA diabetologica che certifica il tipo di diabete e la terapia, esami ematochimici, compresa emoglobina glicata, eventuali altri esami per LA diagnosi delle complicanze del diabete, se esistono.
Non capisco cosa intende per “in che data” ma naturalmente, a seconda dei casi, va presentata documentazione recente e, se utile (come nel caso dell’occhio), anche antica.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Si, effettivamente è l’occhio sinistro quello quasi cieco che ha il glaucoma. Poi altre patologie non ne ho, o meglio ho una piccola lesione al 4 anello lombale congenito, ma non mi ha mai dato problemi negli sforzi anche di palestra; perciò da quello che ho capito non supero il 30% e quindi è inutile che perda tempo a fare visite ulteriori e domande.
Grazie.
Temo che sia proprio così.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno,
io sono affetto da glaucoma acuto e ho anche l’esenzione totale ticket (tranne che per la pilocarpina, non so perché non sia esente).
Vedendo il suo articolo mi è venuto un dubbio, siccome recentemente ho fatto una oculistica di routine, ho cercato di capire le sue tabelle con ciò che ha scritto il mio oculista (vedi allegato).
Io non ho capito bene se posso chiedere la pensione per cecità parziale o no.
In base ai dati che le allego, posso chiederla? L’occhio sinistro è quasi cieco, ho la pat.B speciale e uso occhiali da lettura.
[IMG]http://i61.tinypic.com/2ugp8x5.jpg[/IMG]
Buonasera.
In sostanza in un occhio, il sinistro, è presente una ipovisione gravissima assimilabile alla cecità totale, nell’altro, il destro, il visus con correzione di lenti è 10/10.
Questo deficit visivo non da diritto alla pensione per cecità parziale. Per questo occorerebbe che l’occhio “migliore” abbia un residuo inferiore o uguale ad 1/20.
Il suo deficit visivo complessivo è valutabile come “cecità monoculare” con una percentuale del 30% in ambito di invalidità civile “ordinaria”.
saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Non ho capito bene…posso perciò richiederla per cecità monoculare?
Aggiungo una cosa: intendevo cecità monoculare + glaucoma acquisito del quale ho l’esenzione cod: 019.365.8
Mi scusi, ho dimenticato alcune, così poi mi può rispondere una volta sola per questi miei ultimi 3 post.
Nella mia situazione, posso richiedere l’iscrizione alle liste speciali di collocamento lavoro o di disabile? Se si, è sufficiente presentare l’allegato che le ho mandato nel primo post?
Ho saputo che da anni è in fase di sperimentazione un prodotto in grado di ricostruire il nervo ottico: l’oncomodulina, ne sa qualcosa se verrà presto messo in commercio?
Al.
Buonasera.
Chiarisco meglio.
In invalidità civile, esistono diverse possibilità
cecità civile,
sordità (ex sordomutismo).
Lasciando perdere la sordità, in ambito di “cecità civile” esistono solo la “cecità totale” e la “cecità parziale” (quella cioè in cui l’occhio migliore ha un residuo visivo non sueriore ad 1/20).
I deficit visivi che non soddisfano queste condizioni possono essere valutati in ambito di invalidità civile ordinaria.
Quindi, nel suo caso, se lei presentasse domanda di invalidità civile ordinaria la cecità monolaterale verrebbe valutata il 30%;
Questa percentuale verrebbe poi sommata a quella riconosciuta per le altre menomazioni, ad esempio una cardiopatia, ottenendo quindi una percentuale complessiva di invalidità civile.
Attenzione però:
1) se la percentuale totale è inferiore al 34% si è dichiarati non invalidi
2) lei ha parlato di glaucoma, ma non ha indicato se si riferisce all’occhio con “motu mano”; in questo caso la percentuale massima per singolo occhio, sommando eventualmente più patologie, non può superare quella prevista per la cecità dell’occhio; quindi per quell’occhio la percentuale riconoscibile, al massimo, è il 30%;
3) per l’iscrizione nelle liste speciali di collocamento come disabile occorre una percentuale di invalidità civile maggiore del 35% certificata con verbale di invalidità civile, come previsto dalla legge 68/1999
Per quanto riguarda l’oncomodulina, mi pare che ancora si è a livelli assolutamente sperimentali
Oncomodulina su PubMed ==> da QUI
Oncomodulina su Google Scholar ==> da QUI
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve, ho 32 anni.
Ho 10/10 da un occhio mentre 4/10 dall’altro.
Poichè ho occhio pigro che impedisce visione binoculare vorrei sapere se posso richiedere l’invalidità o la certificazione di handicap (per rientrare nella legge 104/92.
Grazie.
NO.
Il defici visivo di cui mi riferisce è valutabile appena il 3% (non è un errore, proprio il tre percento) e sicuramente non ha i requisiti per il riconoscimento dei benefici della legge 104/1992
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera, vorrei un suo parere sulla possibilita’ di ottenere l’ accompagnamento per mio padre.
Ha ottenuto l’ inabilità nel 2013 e la cecitaì civile nel 2’14.
Nel 2012 venne dichiarato invalido al 50% per problemi diversi dalla retinite pigmentosa.
Mi chiedo se, avendo il 50% e il 100% come cieco parziale, possa ottenere l’ accompagnamento, visto che ha problemi di mobilità. Non mi riferisco all’ accompagnamento per i ciechi assoluti, ma a quello degli invalidi civili o inabili.
Che possibilità ci sono inoltre di ottenere la 104 ?
Grazie.
Buonasera.
Per l’indennità di accompagnamento non basta avere “problemi di mobilità”, occoree essere “non in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” oppure “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”, per maggior precisione gli atti fondamentali, e ciò a prescindere dalle difficoltà provocate dal deficit visivo che rientrano nelle competenze della cectà civile.
Per la legge 104/92 direi che ci sono buone possibilità.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Mi scusi, devo inoltre dire che mi hanno licenziata il 30 aprile e se non mi arriva il verbale per l’ inabilita’ non riesco neanche a chiedere la disoccupazione, poiche’ devo, a prescindere, fare l’ opzione sull’ assegno ordinario di invalidita’.
Mi chiedevo inoltre se correvo rischi di vedermi revocare l’ assegno ordinario di invalidita’ ( confermatomi in maniera definitiva ad aprile 2013 dopo 9 revisioni dal 2007 al 2013 ), visto che la percentuale di invalidita’ e’ scesa dal 67 al 50%.
Non ho spiegato al presidente della commissione che mi avevano gia’ licenziata 4 giorni prima e perche’, per evitare complicanze ai danni dell’ azienda che trova ogni pretesto per evitare di pagare le spettanze di liquidazione, dicendo che e’ in crisi e che non ha i soldi. Rischio di restare senza nulla ?
Mi scusi, non avevo letto il post di ulteriore precisazione.
1) le confermo che non arriverà un verbale di invalidità civile con una percentuale del 100%.
2) non corre alcun rischio di revoca dell’assegno in quanto non esiste automatismo tra le 2 diverse “fattispecie” e comunque per l’assegno ordinario viene valutato anche il deficit visivo, anzi, probabilmente è proprio quello che ha convinto la commissione INPS a concedere l’assegno.
3) il cieco parziale, detto anche ventesimista, quanto a gravità, è assimilato all’invalido civile al 100%.
Saluti
Salve, vorrei una delucidazione in merito all’ esito di un verbale.
Nel 2007 ho ottenuto l’ assegno ordinario di invalidita’ a causa di un deficit visivo dovuto a stargardt. Il visus era di 1/10 con correzione ambo occhi.
Svolgevo attività lavorativa di responsabile amministrativa dal 1985 e all’ epoca ero normovedente poiche’ la patologia si e’ presentata con un calo repentino nel 2002.
Con il passare degli anni mi sono aggravata ed ho fatto la richiesta di invalidita’ civile, cecita’ e 104 nel 2012. Sono stata definita ipovedente grave dala commissione ciechi, invalida civile con percentuale del 67% ( stargardt, tiroidite crinica autoimmune, ernia iatale, artrosi ossea ) e mi hanno concesso la 104 art.3 comma 3. ( di questo sono rimasta sorpresa, non me lo aspettavo ). pero’ non ero d’ accordo con la percentuale , poiche’ avevo 4/50 occhio sx e 1/20 occhio dx. A quel punto avrei voluto fare ricorso poiche’ peggioravo giorno per giorno , ma mio figlio ha avuto un incidente ed ha subito una operazione ed e’ stato in rianimazione per un po’. mi sono quindi scaduti i termini per il ricorso ed ho pensato, forse sbagliando, di rifare ex novo la domanda.
ad ottobre 2013 ho rifatto il tutto e sono stata chiamata a gennaio 2014 per la invalidita’ civile e la 104. ho presentatao un esame clinico con valutazione visus di 1/20 ambo occhi con correzione e un cedimento delle pareti interne delle due ginocchia con consiglio di ricorrere alle protesi. la commissione ciechi non mi ha convocata subito e considerato che in azienda la mia collega amministrativa e’ stata licenziata e a me e’ stato richiesto di lavorare per due full time ma con contratto part time, nonostante l’ azienda mi abbia inquadrata come centralinista e ulteriori mansioni amministrative ( a causa del problema agli occhi ) ho pensato di rifiutare perche’ per me era impossibile svolgere e per altro “bene, altrimenti resti oltre l’ orario di lavoro full time” e di procedere alla richiesta di inabilita’ pensionabile. ho fatto prima un’ altro esame oculistico e mi hanno diagnosticato 1/30 in ambo gli occhi e mi sono rivolta al patronato. inoltrata la domanda agli inizi di maggio mi e’ arrivato un telegramma e mi hanno convocata a visita. mi ha esaminata il presidente della commmissione e l’ oculista addetto. hanno preso gli esami ed hanno chiamato l’ addetto che ha curato la mia domanda di invalidita’ civile, chiedendo di chiudere tutte le pratiche sospese ( invalidita’ e 104 ), mi hanno detto che ero stata definita cieca parziale e mi hanno chiesto se volevo cessare l’ attivita’, se la mansione di centralinista e’ avvenuta dopo l’ assunzione e a seguito della malattia, dopodiche’ mi hanno detto che avrebbero chiuse le pratiche sospese e inviato l’ esito dei verbali.
mi e’ arrivato quello dell’ invalidita’ civile e della cecita’. il primo recita invalida per obesita’, tiroide, malattia di stargardt, artrosi ossea con codice 278-0-1 poi 715 e poi 7105 ma invalido al 50%. Mi chiedo come e’ possibile. Il verbale di cecita’ parziale invece mi e’ stato riconosciuto.
pero’ quello di inabilita’ no. Ma cosa significa ? Il presidente mi ha anche chiesto se ero decisa a non voler piu’ lavorare.
Puo’ spiegarmi cosa e’ successo ?
Grazie
Buonasera.
Andando al concreto della sua domanda, devo dire che il problema si riduce ad una unica considerazione: “non si possono avere 2 benefici per la stessa menomazione”.
Mi spiego meglio.
Essendo stata riconosciuta la cecità parziale, la valutazione della percentuale di invalidità civile è stata fatta (deve essere fatta) “a prescindere dal deficit visivo”.
Quindi, anche se nella diagnosi del verbale di invalidità civile la patologia oculistica è stata indicata, per il deficit visivo connesso non è stata assegnata alcuna percentuale di invalidità .
Tenga presente inoltre che la domanda di pensione contributiva di inabilità o di assegno ordinario di invalidità può essere presentata con buone possibilità di essere accolta.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve volevo un consiglio sul mio caso. Sono una paziente affetta da maculopatia degenerativa di Stargard, con un visus di 1/25 OD e 1/25 OS la commissione per l’invalidità ha respinto la mia domanda riconoscendomi 1/20 OD e 1/10 OS non vorrei fare riscorso per eviter i costi dell’avvocato ma piuttosto chiedere un aggravamento. Ma tra quanto tempo posso ripresentare la domanda. Grazie per il tempo che vorrà’ dedicarmi.
Giada
Buongiorno.
Non esiste un tempo minimo, quindi quando vorrà, ma in visita dovrà produrre documentazione specialistica successiva alla data del precedente accertamento.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno dottore,
vorrei chiederle un parere riguardo alla percentuale di invalidità che darebbe in caso di una paziente che ha i seguenti reperti: OS motu manu; OD: VN 1/60, VC 1/20. In caso di cecità monoculare (motu manu OS), applicando il tabella per la valutazione dei deficit visivi binoculari la percentuale sarebbe del 70%? E’ corretto? Grazie
Buonasera.
NO.
1) ci sono i requisiti per il riconoscimento della “cecità parziale” (residuo nell’occhio migliore uguale o minore di 1/20);
2) se si utilizza la tabella per l’invalidità “normale” incrociando 1/20 da un occhio e “meno di 1/20” nell’altro, si ottiene il 100% di invalidità.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Grazie dottore! Invece se il VC OD fosse 2/10 non ci sarebbero gli estremi per la cecità parziale ma, utilizzando la tabella per l’invalidità normale, otterrei il 70% di invalidità? Che a differenza degli altri punteggi tabellari… è un valore fisso (non c’è un min e un max) e si andrebbe a sommare ad altre eventuali invalidità presenti! Grazie per la rapidità della risposta!
Buonasera.
Questa volta è tutto corretto!
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve,
ho 36 anni e all’età di circa 7 anni a scuola dopo un controllo alla vista ci siamo sono accorti che il mio occhio destro è pigro. Praticamente vedo soltanto ombre, non riesco a mettere a fuoco. Dopo vari controlli da medici affermati, lenti a contatto per stimolare la vista dell’occhio, e cose varie, la diagnosi conclusiva è stata che l’occhio è pigro dalla nascita, è un disturbo congenito e non c’è cura. L’occhio sinistro, perfetto, sino a poco tempo fa, quando mi accorgo che ho disturbi ed ho bisogno degli occhiali, essendo l’unico occhio che “funziona” si sforza, ora è affaticato ho perso qualche grado di vista. Avendo letto il Vostro articolo, vorrei sapere se anche io che ho questo problema potrei usufruire dell’indennità per invalidità per cecità? Se è si cosa devo fare?
In attesa di Vostra gentile risposta, porgo cordiali saluti.
Buonasera.
Non lo ha letto con attenzione.
1) la cecità in un occhio è valutabile solo il 30% di invalidità;
2) ciò che conta, nell’occhio “buono”, non è la gradazione delle lenti, ma il visus corretto, cioè la capacità visiva dopo indossate le lenti, occhiali o lenti a contatto che siano.
3) il gravissimo deficit visivo, per la cecità civile, deve essere in entrambi gli occhi.
Quindi NO, lei non ha i requisiti per la concessione dei benefici previsti per i ciechi civili.
Dott. Salvatore Nicolosi
salve dottore io ho 32 anni e un residuo visivo per degenerazione maculare di 1/100 in entrambi gli occhi e sono stata dichiarata ceca parziale, ma volevo chiedere: dato che al residuo visivo di sommano discromatopsia più restringimento del campo visivo con residuo del 14% ci sarebbero i requisiti per fare un aggravamento e richiedere la cecità totale?
Buonasera.
Credo che non sia possibile.
Per la cecità totale il campo visivo deve essere inferiore o uguale al 3%.
La discromatopsia fa parte del deficit complessivo, ma non è prevista tra le condizioni utili al riconoscimento della cecità totale-
Saluti
Salve! Mio marito è affetto da retinite pigmentosa oltre che da altre patologie come retinopatia diabetica (laser trattato)in quanto diabetico da 37 anni….nel 2009 gli è stata diagnosticata la rp e ad oggi si ritrova con 1/50 in entrambi gli occhi e con 1% di cv binoculare residuo….percepisce già la pensione di cieco parziale, circa tre mesi fa abbiamo fatto domanda di aggravamento per avere l accompagnamento in quanto non riesce a muoversi da solo ma con qualcuno al suo fianco e abbiamo avuto rsp negativa. Chiedo gentilmente un suo parere, nel ringraziarla anticipatamente Le porgo i più cordiali saluti.
Congiu Marianna
Buongiorno.
In effetti, se la difficoltà deambulatoria è provocata dal deficit visivo, non susssistono i requisiti per la concessione di indennità di accompagnamento. Tale difficoltà infatti fa parte delle previsioni della cecità.
Invece, se è confermato che il campo visivo residuo (inteso come residuo visivo perimetrico binoculare) è solo dell’1%, sussistono i requisiti per l’istanza di cecità totale.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
La ringrazio …….ma in questo caso che dobbiamo fare??
Buonasera.
Eventualmente, se l’esame del campo visivo è un pò “vecchio” nuovo esame (campo visivo percentualizzato) e quindi istanza per cecità facendo prima compilare un apposito certificato dal medico di fiducia (barrare casella cecità – ma questa informazione è a vostro beneficio, il medico lo sa) che poi deve essere portato in un patronato per presentare la domanda vera e propria.
Alla visita produrre le ultime visite e soprattutto il campo visivo (che per essere idoneo deve documentare una residuo inferiore o uguale al 3%)
Se non venisse accolta l’istanza, rivolgersi ad un buon patronato per fare un ricorso giudiziario.
saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera,
la ringrazio sentitamente e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Buonasera,
La disturbo per chiederle un’informazione… Ho 29 anni e da ormai 10anni soffro di una miopia importante in entrambe gli occhi e le mie diottrie sono di 1/10 ad occhio.
Mi chiedevo se fosse possibile usufruire di una pensione di invalidità e se si, come fare per ottenere questo sussidio.
Grazie per la risposta.
Saluti.
Desiree
Buonasera.
Se per “diottrie sono 1/10 per occhio” intende che il visus corretto, cioè dopo che indossa lenti di correzione, è 1/10, allora la percentuale di invalidità riconoscibile è il 60%.
Per ottenere l’assegno mensile di assistenza (invalidità civile) occorre che la percentuale riconosciuta sia uguale o superiore al 74%.
Quindi, con l’infermità di cui lei mi riferisce non è possibile ottenere una percentuale utile per il beneficio economico; può essere utile per l’iscrizione nelle liste della massima occupazione come disabile.
Per ulteriori informazioni VEDI questa pagina.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve mi chiamo pietro , vorrei sapere delle informaziuoni , sono 1/20 in entambi gli occhi , il 30 aprile ho la visita con il ctu nominato dal tribunale , vorrei sapere se dopo essere stato indicato come cieco parziale e di procedere il susidio posso dare domanda come invalido civile sempre per gli occhi e due susidi sono cumulabili? Grazie
NO, non possono essere percepiti due benefici per la stessa menomazione; la valutazione del grado di invalidità verrebbe fatta “a prescindere dal deficit visivo”, cioè verrebbero valutate solo le altre eventuali patologie.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve, mio figlio di 18 anni ha una distrofia coreioretinica sin da bambino, allo stato attuale: OD 1/10; OS 2/10; nistagmo congenito; campo visivo binoculare su griglia di esterman: 59%. Che percentuale di invalidità dovrebbe ottenere?
Grazie mille!
Buonasera.
Visus corretto di 1/10 e 2/10 nei due occhi è valutabile il 40%.
Il nistagmo congenito non è presente in tabella; lo è il nistagmo dovuto alle vertigini posizionali otolitiche che è valutabile l’11-20%; si potrebbe usare il criterio analogico e quindi individuare questa percentuale.
Un campo visivo ridotto al 60% del normale, circa, non è da solo significativo e quindi viene assorbito dal deficit visivo.
Alla fine, dovrebbe posizionarsi tra il 46% e il 60%, più preciso non posso essere.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno,
mi dovrei presentare in commissione ciechi il prossimo mese, portero in commissione un certificato occulistico che attesta: OD = spento con protesi occulare – OS = 2 distacchi di retina risolti con un doppio cerchiaggio, trapianto del critallino con fissazione sclerale, residuo capsulere libero nell’umor vitreo (camera posteriore)che provoca cecità temporanea, campo visivo percepiti 17 punti su 120 e visus 1 decimo.
La mia domanda è questa: cosa mi devo aspettare dalla commissione medica?
Grazie
saluti!!
Buonasera.
Un campo visivo di 17 punti visti su 120 è, circa, il 14%.
Per essere considerati soggetti con cecità parziale occorre, alternativamente, che il visus nell’occhio migliore sia al massimo di 1/20 oppure che il campo visivo globale sia inferiore al 10%.
Nel suo caso il requisito di visus nell’occhio migliore uguale o inferiore ad 1/20 non è soddisfatto (è 1/10); il requisito del campo visivo visivo inferiore o uguale al 10% apparentemente neppure; ma uso il termine apparentemente perchè la legge 138/2001 intende il campo visivo globale.
Quello da lei descritto è riferito ad 1 solo occhio. Se si facesse il campo visivo nell’altro sarebbero 0 (zero) punti visti su 120.
Quindi globalmente sono 17 punti visti su 240: circa il 7%
Se la commissione terrà correttamente conto di questa considerazione dovrebbe riconoscerla “cieco parziale”.
Non sarebbe una cattiva idea, a questo proposito, farsi assistere da un medico di sua fiducia durante la visita in Commissione
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno,
mio padre ha 86 anni e nel 2012 è stato riconosciuto dall’INPS invalido civile al 66% per diabete mellito non ID e cardiopatia ipertensiva, “CIECO CON RESIDUO VISIVO non superiore ad 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione” – OD M.M. DEFICIT. O.S.1/60 (Esame obiettivo: CONDIZIONI GENERALI DISCRETE, DEAMBULANTE, ORIENTATO)
Gli è stato, inoltre, riconosciuto la stato di PORTATORE DI HANDICAP (COMMA 1 ART. 3)e non il comma 3.
Visto che mio padre si è aggravato (OD percezione luce,OS motu manu, campo visivo 21%), ad agosto 2013 ho presentato domanda di aggravamento.
Oggi è arrivato il verbale INPS con il quale è stato riconosciuto ipovedente grave – no cieco civile. Come è possibile?
Cordiali saluti.
Salvatore Lombardo
Buonasera.
Non dovrebbe essere possibile, ma è capitato anche a miei pazienti (per non parlare di tanti altri).
A fronte di certificazioni specialistiche sicuramente affidabili e di strutture pubbliche, la commissione per la cecità civile fa una propria valutazione al ribasso, secondo me illegittimamente.
Le consiglio di contattare un medico legale o un patronato per proporre ricorso con azione giudiziaria.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Mi perdoni, sono sempre Bernardo, mi sono dimenticato a scrivere che nell’ultima visita effettuata a Settembre 2013 mi hanno di nuovo confermato il 60%.
Buongiorno, sono Bernardo, ho 59 anni e scrivo dalla provincia di Agrigento. Nel 2006 sono stato operato “Distacco di retina”. Sono un soggetto diabetico dal 2006 ed il 30/09/2013 sono andato in visita per il riconoscimento della legge 05/02/92 ed ottenere la percentuale di invalidità. Premettiamo che andando in visita nel 2007 avevo già ottenuto il 60%. L’11/10/2012 sono andato di nuovo in visita sempre per il riconoscimento dell’invalidità e mi abbassano la percentuale al 58% (in pratica dopo 5 anni sono migliorato…è possibile?) diagnosticandomi : 1°) cod.6454 ULCERA GASTRICA O DUODENALE (II CLASSE). 2°) cod.9309 DIABETE MELLITO TIPO 1° O 2° CON COMPLICANZE MICRO-MACROANGIOPATICHE CON MANIFESTAZIONI CLINICHE DI MEDIOGRADO (CLASSE III). 3°) cod.7008 SPONDILOLISTESI. 4°) 4005 PERDITE UDITIVE MONO E BILATERALI PARI O INFERIORI A 275 dB(PUNTEGGIO DA 0 A 59 COME DA TABELLA ALLEGATA). Il 28/02/2013 sono andato in visita oculistica perchè mi accorgevo che pian pino il mio occhio operato peggiorava diagnosticandomi:
ODX v.n.1/100 non migliorabile con lente, sinechie posteriori, cataratta in evoluzione, fundus esiti di pregresso cerchiaggio, esente da lesione diabetiche.
OSN v.n. 5/10 corretto 8/10 sf+0.75, sclerosi lenticolare in evoluzione, fundus nella norma in diabetico (esiti di barrage laser periferico). Nulla osta per intervento di cataratta in ODX con riserva funzionale.
Faccio di nuovo domanda in visita per aggravamento ed il 30/09/2013 mi chiamano in visita.
Dignosi: DIABETE MELLITO TIPO2—ESITI DI NUCLEOPLASTICA L5-S1 (intervento effettuato nel 2004 presso Ospedale S. Pertini di Roma)IN SOGGETTO CON ERNIA DISCALE L5-S1—IPOACUSIA BILATERALE—DEFICIT VISIVO IN OO GASTRODUODENITE CRONICA.
Non mi hanno valutato il referto visita urologo (IERTROFIA PROSTATICA).
Nessun punteggio sul deficit monoculare.
Ringraziandola anticipatamente mi dica: COSA POSSO FARE?
gRAZIE E DISTINTI SALUTI.
Buongiorno.
Il deficit monoculare è stato inserito come “deficit visivo in OO”, cioè complessivo in entrambi gli occhi ed è valutabile il 20%.
L’ipetrofia prostatica è pochissimo invalidante e quindi, che sia indicata o no, non cambia nulla.
Sulle altre patologie non posso fare valutazioni, in quanto si dovrebbe visionare tutta la documentazione: non è così semplice.
Ma lasciando da parte questo discorso, da un punto di vista pratico, se non si è d’accordo con la valutazione espressa dalla commissione si può solo proporre ricorso giudiziario, cioè bisogna iniziare un’azione legale contro l’INPS, cioè una “causa”.
Non si tratta però di una “causa” normale; in questi casi viene infatti usato un rito particolarmente abbreviato che generalmente si conclude in meno di 12 mesi, tranne per pochi sfortunati casi in cui nascono intoppi legali o cambi del giudice.
IL tutto, per il richiedente, si riduce ad un accertamento medico-legale presso un consulente tecnico incaricato dal giudice, quindi un medico che darà il proprio parere sul grado di invalidità provocato dalle patologie del richiedente.
In ogni caso, prima di decidere se iniziare l’azione legale è meglio chiedere una consulenza ad un medico legale in carne ed ossa che può consigliare al meglio; a volte infatti i richiedenti hanno i requisiti, ma la documentazione specialistica è inadeguata e si corre il rischio di fallire l’obiettivo.
I patronati più grossi in genere mettono a disposizione medico legale ed avvocato a tariffe particolarmente calmierate e generalmente la prima valutazione circa l’opportunità di iniziare l’azione legale viene fatta gratutamente. In questo momento mi vengono in mente INCA, EPASA, INAC ed INAS, ma altri sicuramente sono altrettanto organizzati.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Grazie mille!!!!!!!!!Gentilissimo.
Buon pomeriggio.
Da quello che leggo, quindi, con un campo visivo al di sotto del 10% si ha 80% di invalidità.
Quindi in teoria un uomo di 42 anni dovrebbe percepire (reddito permettendo):
-pensione di invalidita civile (275€ circa)
-pensione per ciechi parziali (275€ circa)
-indennità speciale (168€ circa)
Non capisco se per l’invalidità civile i parametri sono diversi da quelli suddetti e se le pensioni sono sommabili. Spero riesca ad estinguere il mio dubbio
Grazie
GIUSEPPE
Non si possono avere 2 pensioni per lo stesso motivo. Se è stata riconosciuta la cecità parziale, la valutazione del grado di invalidità civile verrebbe fatta “a prescindere dal deficit visivo“. Cioè il deficit visivo non entrerebbe nel computo del grado di invalidità riconosciuta.
Quindi non si tratta di cumulabilità, in teoria possibile se esistono patologie diverse da quella oculistica che permettono di raggiungere la soglia del 74%, ma di impossibilità ad usufruire di 2 trattamenti previdenziali per lo stesso motivo.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Slave, sono un ragazzo di 25 anni. dopo accurata visita oculistica mi hanno riscontrato un emeralopia in entrambi gli occhi (non posso guidare dopo le 18 circa e a stento vedo a piedi) con acromatopsia e riduzione del campo visivo in entrambi gli occhi. Ho diritto a qualcosa? Grazie mille dell’aiuto
Buonasera.
Quando viene riferito un deficit visivo preciso, ad esempio un visus corretto di 3/10 in entrambi gli occhi, è facile dare una quantificazione della percentuale di invalidità; è una questione quasi matematica.
Nel suo caso invece è una situazione molto più complicata.
Infatti l’emeralopia e l’acomatopsia non sono inserite nella tabella e quindi si utilizza il criterio analogico, spesso gravato però da personalismi valutativi.
Oltretutto si tratta di alterazioni del visus che possono essere lievi, moderate, severe, etc. e quindi la valutazione deve essere fatta anche sulla scorta di queste notizie.
L’unica infermità presente in tabella è la riduzione del campo visivo, ma anche quella deve essere valutata con esame del campo visivo percentualizzato.
Alla fine: non sono in grado di fare una valutazione corretta, e neppure approssimativa. Credo che nessuno, se non in possesso di tutta la documentazione specialistica, sia in grado di darle una risposta.
Una consulenza presso un medico specialista o esperto in medicina legale della sua città potrà dirimere i dubbi.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Grazie mille per la risposta tempestiva. Per completezza posso riportare ciò che mi hanno scritto gli oculisti:
-Test di ischiara: acromatopsia totale
-Sensibilità al contrasto:marcato deficit bilaterale
per quanto riguarda il campo visivo cerco di interpretare il grafico: la parte esterna dell’immagine è scura; i primi puntini “chiari e diradati “iniziano a “illuminarsi” poco oltre i 10 gradi (a occhio e croce tra i 10 ed i 12) il colore diventa “fitto” entro i 10 gradi. Io interpreto che il campo visivo “ottimale” è dentro i 10 gradi; se mi allontano di un po iniziano i problemi.
Per quanto riguarda invece l’emarolopia gli oculisti imputano il tutto ai 4 cicli di chemioterapia ai quali sono stato sopposto gli scorsi mesi a seguito di un tumore.
Spero di non sovraccaricarla con le mie “interpretazioni” sul campo visivo.
Grazie ancora
P.s. Ho dovuto aspettare i “rinforzi” per completare il codice captcha necessario per inserire il commento
Buongiorno.
Mi pare, da queste notizie aggiuntive, che la situazione sia piuttosto importante, anche se, guardando alcune tabelle non ufficiali, acromatopsie ed emeralopia sono valutate percentualmente piuttosto poco.
A titolo di esempio, la “cecità per i colori”, in pratica l’acromatopsia, in una tabella INPS di 2 anni fa che si era tentato di far diventare la nuova tabella ufficiale, è valutata solo il 5-10%.
Ma sembra che il deficit campimetrico sia piuttosto importante e qui la valutazione certamente “sale”.
Ma nel complesso delle patologie invalidanti c’è da considerare anche il recente problema oncologico che lei, dal punto di vista dell’invalidità civile, sembra sottovalutare.
Ovviamente anche in questi casi esiste la possibilità di valutazioni difformi tra regioni e regioni o addirittura tra commissione e commissione, ma in genere le neoplasia maligne radio- e chemio-trattate sono valutate con percentuali piuttosto elevate.
Quindi l’istanza di invalidità civile “normale” e non come cecità potrebbe permettere di avere una percentuale maggiore del 74% con una buona probabilità di successo.
Per ciò che riguarda esclusivamente il problema visivo, le ricordo che se il “campo visivo percentualizzato” documenta una riduzione al 10% del normale, allora è considerato “cieco parziale”; ma per questo si devono vedere i numeri, e non le immagini del campo visivo, controllando che sia stato effettuato con la metodica precritta. Un oculista o un medico legale in carne ed ossa potrebbe dirimere il dubbio.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno Dottore,
mio padre (50 anni) è stato recentemente operato all’occhio SX per una maculopatia alla retina.
Dopo successiva visita, i risultati sono i seguenti:
OSX 2/10 non migliorabile con lenti (occhio operato)
ODX 5/10 non migliorabile con lenti
Si consiglia intervento per rimozione cataratta all’ODX
Incrociando i dati nella tabella soprastante, si arriva ad un valore pari a 15 + 5 CATARATTA (CONGENITA – TRAUMATICA – SENILE) SENZA RIDUZIONE DEL VISUS INTERVENTO CHIRURGICO POSSIBILE
E’ possibile richiedere qualche indennità? Od iscrizione alle liste per le categorie protette?
La ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Buonasera.
Il calcolo è quasi esatto, ma comunque siamo molto al di sotto del minimo indispensabile per ottenere un qualunque beneficio; il minimo per le categorie protette è 46%.
Per una indicazione sulle percentuali necessarie per ottenere qualche beneficio la invito a visionare questa pagina: “invalidità civile: i benefici“.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno. Mi chiamo Roberto, ho 49 anni. Vorrei avere un suo consiglio. A causa distacco di retina ho perso totalmente la vista dall’occhio sx, mentre, nel dx, con la correzione delle lenti (5 diottrie) arrivo a 8/10. Ho diritto ad una indennità. In quale categoria eventualmente potrei rientrare? Resto in attesa di un suo parere e la ringrazio. Cordiali saluti.
Buongiorno.
IL calcolo è piuttosto semplice:
1) la cecità monoculare è valutata il 30%,
2) un visus residuo di 8/10 è considerato non invalidante (0%).
In sostanza la sua infermità verrebbe catalogata come cecità monoculare.
Quindi non si va oltre il 30%, insufficiente ad ottenere qualunque beneficio (vedi QUI)
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
SALVE, SONO GERARDA ,38 ANNI SIN DA PICCOLA HO SOFFERT DI STRABISMO DIVERGENTE IN O.D. E STR VERTICALE OO. INOLTRE PRESENTAVO AMBLIOPIA PROFONDA IN O.D. CON FISSAZIONE PERIPILLAR . HO FATTO IL 1 INTERVENTO SU ENTRAMBI GLI OCCHI PER CORREGGERE STRAB BEN RIUSITO. SUCCESSIVAMNTE HO ESEGUITO ALTRE DUE CORREZIONI O.D. POICHE’ LO STRABISMO SI RIPRESENTAVA . L’ULTIMO INTERVENTO NON BEN RIUSCITO PER ADERENZE (TENDE AD ANDARE ALL’ESTERNO). NEL CORSO DEGLI ANNI è VENUTA LA DIPLOPIA , MA NON SOPPORTO I PRISMI BASE 9 PRESCRITTIMI , PORTO OCCHIALI PER ASTIGMATISMO MIOPICO. NON GUIDO PERCHè MI RENDO CONTO CON LA DIPLOPIA DI NON FOCALIZZARE BENE
OD= VC-0,75(5)=1/10
OS=VC-2,50-160(5)=10/10
CON CORREZIONE
VI CHIEDO POSSO FARE DOMANDA DI INVALIDITA’ E CHE DOCUMENTAZIONE SPECIFICA PORTARE SOPRATTUTTO PER LA DIPLOPIA . IN ATTESA PORGO CORDIALI SALUTI .GRAZIE
Buonasera
Il deficit visivo, secondo la tabella del DM 05/02/1992, è valutabile il 10%;
la “diplopia in posizione primaria” (cod. 5010), è valutabile il 25%.
Tutto compreso quindi, non si va al di la del 35%, insufficiente ad ottenere qualunque tipo di beneficio, soprattutto la pensione di invalidità per il quale necessita almeno il 74%; ma anche la soglia per l’iscrizione nelle liste di disoccupazione, il 46%, è piuttosto lontana.
Purtroppo la tabella per certe infermità è tassativa e, a volte, apparentemente poco aderente alla gravità dell’incidenza funzionale delle patologie di cui si soffre.
Saluti.
Salvatore Nicolosi
Mia mamma è affetta da cheratocono e ha già subito numerosi interventi ad entrambi gli occhi. Oggi ha un deficit visivo pari a 2/50 all’cchio destro e percezione luce all’occhio sinistro. Ha diritto all’indennità di accompagnamento?
Grazie per l’attenzione che vorrà dimostrare..
Buongiorno.
In questo caso non si ha diritto all’indennità di accompagnamento, ma “solo” ai benefici economici concessi ai ciechi civili parziali, i cosiddetti “ventesimisti”.
Ha quindi diritto alla Pensione di € Euro 275,87 per tredici mensilità e all’indennità speciale di € 196,78 per 12 mensilità.
Il diritto ad indennità di accompagnamento sussiste se il soggetto è “non in grado di deambulare senza l’iuto permanente di un accompagnatore” oppure “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”, ma ciò a prescindere dal deficit visivo per cui appunto si percepiscono indennità/pensioni specifiche.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Grazie mille.Quiindi mi pare di capire che possa presentare istanza per l’indennità di accompagnamento come invalido civile e non come cieco assoluto, purchè sia riconosciuto “non in grado di deambulare senza l’iuto permanente di un accompagnatore” oppure “non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” ( suppongo mpossa essere riconosciuto tale, visto che ha anche il riconosciemento in questi termini, della legge 104) . E’ corretto ?Oppure nel suo caso l’indennità di accompagnamento non spetta perchè rientra nella legge speciale dei ciechi?
Grazie ancora.. questa materia è complessa!
1) Il caso di sua madre rientra nella legge speciale per la cecità.
2) In caso di richiesta di invalidità civile le riconoscerebbero, per il deficit visivo, il 100% e sicuramente non l’indennità di accompagnamento.
3) i presupposti per la concessione dello status di soggetto con handicap grave, legge 104/92 art. 3 comma 3, non coincidono esattamente con quelli previsti per la concessione dell’indennità di accompagnamento
Saluti.
Io ho avuto da piccolo un tumore a un occhio…il famoso retinoblastoma..che mi ha dato la perdita totale dell’occhio dx ….porto una protesi in resina, e oggi ho quaranta anni di eta’non sono iscritto nelle liste delle categorie protette perche’ ho un invalidita’ del 30 percento come da tabelle….e quindi non ho agevolazioni sul lavoro..non percepisco nessuna pensione…vorrei sapere se io ho diritto a qualcosa,grazie a chi sa darmi dei consigli.
Buongiorno.
In effetti la tabella su questa menomazione da una valutazione restrittiva in rapporto alla percentuale necessaria per accedere alle categorie protette.
Se “fortunatamente” lei non ha altre malattie che potrebbero essere considerate invalidanti, non c’è molto da fare in quanto non esistono tutele particolari per i soggetti monoculari; peraltro, se l’intervento di asportazione dell’occhio è molto datato non c’è neppure la possibilità di fare inserire una percentuale per la patologia tumorale.
Se invece ha qualche problema di salute, anche non particolarmente importante, come ipertensione, iniziale diabete, gonartrosi o discopatie vertebrali, etc, allora si può proporre un’istanza di aggravamento e raggiungere la percentuale utile per l’iscrizione nelle categorie protette.
Eventualmente potrebbe far valutare la sua documentazione al suo medico di Medicina Generale o ad un medico-legale.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buonasera dottore.
Mi è stata diagnosticata dall’ufficio Provinciale per la Cecità CATARATTA COMPLICATA DA RETINOPATIA DIABETICA CON NEOVASCOLARIZZAZIONE IRIDEA IN OSN,VISUS ODX : 1/10 OSN OMBRA E LUCE.
Aggiungo che in precedenza la commisione dell’asl mi ha aveva dato una percentuale di invalidità del 67% ricordo che all’epoca avevo un residuo di vista ad un’0cchio di 3/10.
Chiedo gentilmente se questo nuovo quadro è sufficiente per farmi avere l’indennità di invalido civile che mi pare spetta al raggiungimento del 75%.
Grazie e buona serata Antonio Forgione
Buonasera.
Il blog medicinasociale.siracusae.it su cui lei ha già postato un commento praticamente identico, non è altro che un sottodominio di siracusae.it il cui sviluppo ho abbandonato in ottobre 2012 per motivi di spazio sul server; in pratica in questo blog ho riversato quello che era presente in quello aggirnando ed ampliando man mano.
Però continuo a rispondere ai commenti su medicinasociale.siracusae.it, visto che è ancora ben visitato.
Però colui che ha creato i blog e che vi scrive sono solamente io, quindi non posso che confermare quello che avevo già scritto, facendo un poco di copia ed incolla ed ampiando:
“Partendo dal presupposto che lei abbia un’età inferiore a 64 anni, nella tabella delle invalidità il deficit visivo indicato è valutabile nella misura dell’80% (e questo lo confermo, basta visionare la tabella dei deficit visivi ed incrociando i deficit nei due occhi) a cui si deve aggiungere la ulteriore percentuale di invalidità provocata dal diabete mellito; in questa sede è difficile dire se potrebbe venire riconosciuto il 100%, ma ci siamo vicini (direi molto vicini
Quindi ci sono i requisiti per il riconoscimento di una pensione di invalidità, ma occorre tenere presente anche il reddito dell’anno precedente (vedere in questa pagina).
Invece non ci sono i requisiti per ottenere i benefici concessi ai ciechi civili (e questo perchè nell’occhio “migliore” il visus residuo non deve superare 1/20 e, nel suo caso, 1/10 e migliore di 1/20).
In effetti, nella tabella, un visus spento in un occhio e 3/10 nell’altro da diritto al riconoscimento di un’invalidità del 60%; il 67% era una percentuale corretta, ma in atto sicuramente esiste un peggioramento del visus e quindi la percentuale riconoscibile è tate da poter ottenere un beneficio economico.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
dott. mio padre è stato riconosciuto l’anno scorso cieco parziale ventisemista dalla comm. asl, adesso si è aggravato, nel certificato dell’oculista c’e scritto quanto segue: cataratta senile; incerta percezione luce; glaucoma cronico semplice; f.o. non esplorabile per opacità dei mezzi dottrili il tutto intrambi gli occhi. La domanda è gli spetta l’accompagno? Il mio papà percepisce già un accompagno per invalidità civile non inerente alla cecità
Buonasera.
Se effettivamente il visus è solo “percezione luce” allora ha diritto al riconoscimento della condizione di “cieco totale” e quindi dei benefici connessi in quanto esiste compatibilità tra le prestazioni per cecità totale e l’indennità di accompagnamento per invalidità ordinaria.
L’importante è che nel verbale di invalidità in cui è riconosciuta l’indennità di accompagnamento non sia inserita la patologia oculistica oppure sia specificato “a prescinderere dal deficit visivo”.
Inoltre, poichè si tratta di una cataratta, in via teorica il deficit visivo “potrebbe” migliorare a seguito di intervento; quindi mi aspetterei una indicazione di revisione ad 1 anno.
Saluti.
Dott S. Nicolosi
buona sera.sono una miope molto elevata,vedo 3/10con OD invece OS luce e ombre,per OD gia un distaco di retina,un emoraggia retinica e nel ultimo mese un’altra maculare con calo di vista,ho solo 30 ani!volevo chiedere se ho diritto al invalidita?
Buongiorno.
Il deficit visivo da lei indicato, secondo la tabella del DM 05/02/1992, è valutabile nella misura del 60%.
Questa percentuale NON da diritto a corresponsione di una pensione; il beneficio più importante ottenibile è l’iscrizione nelle liste per l’avviamento al lavoro come dsabile (legge 68/99).
Per tutti i benefici ottenibili con il 60% di invalidità può fare riferimento a QUESTA pagina.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buona sera. Mia madre è affetta da maculopatia degenerativa ad entrambi occhi. Allo stato attuale la rilevazione della vista è limitata alla sola percezione della luce da parte di un solo occhio perché l’altro è cieco. Vorrei sapere se gli spetta l’indennità di accompagnamento per i c.d. ciechi. Grazie
SI.
“Percezione luce”, “motu mano”, “luci ed ombre”, sono tutte definizioni assimilate alla cecità assoluta.
Raccomando comunque di documentare correttamente il problema oculistico.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve, vorrei un chiarimento se possibile. Qualora venga riconosciuta una invalidità per cecità parziale di un solo occhio, verrebbe vietata conseguentemente la guida di un autoveicolo?Grazie
Buonasera, la concessione della patente di guida non dipende dal grado di invalidità o dalle menomazioni nel verbale, ma dalle menomazioni in se.
Intendo dire che è vero che vengono effettuati controlli incrociati tra i verbali di invalidità e i nominativi di coloro che sono in possesso di patente di guida, ma i requisiti per la patente di guida sono quelli stabiliti per legge e la concessione della percentuale di invalidità non incide sul rinnovo.
Certamente però non può passare sotto silenzio un verbale in cui viene riconosciuta una cecità monoculare con visus residuo di 2/10 nell’altro occhio.
I requisiti sono quelli dell’allegato 1 al DM 30/11/2010 e, nel caso della cecità monoculare:
“Allegato I al DM 30.11.2010
Ai fini del presente allegato, i conducenti sono classificati in due gruppi:
a) Gruppo 1: conducenti di veicoli delle categorie A, B, B + E e delle sottocategorie A1 e B1
b) Gruppo 2: conducenti di veicoli delle categorie C, C + E, D, D + E e delle sottocategorie C1, C1 + E, D1 e D1 + E
VISTA
1. II candidato al conseguimento della patente di guida (ovvero chi deve rinnovarla o ha l’obbligo di revisione ai sensi dell’art. 128 del codice della strada) deve sottoporsi a esami appropriati per accertare la compatibilità delle sue condizioni visive con la guida di veicoli a motore. Dovranno essere valutati con particolare attenzione: acutezza visiva, campo visivo, visione crepuscolare, sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, diplopia e altre funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. Se c’è motivo di dubitare che la sua vista non sia adeguata, il candidato deve essere esaminato dalla Commissione Medica Locale.
…
3. Il candidato al rilascio o al rinnovo della patente di guida monocolo, organico o funzionale, deve possedere un’acutezza visiva di non meno 0,8, raggiungibile anche con lente correttiva se ben tollerata. Il medico monocratico deve certificare che tale condizione di vista monoculare esiste da un periodo di tempo sufficientemente lungo (almeno sei mesi) da consentire l’adattamento del soggetto e che il campo visivo consenta una visione in orizzontale di almeno 120 gradi e di non meno di 60 gradi verso destra o verso sinistra e di 25 gradi verso l’alto e 30 gradi verso il basso. Non devono essere presenti difetti in un raggio di 30 gradi rispetto all’asse centrale, inoltre deve essere posseduta una visione sufficiente in relazione all’illuminazione crepuscolare e dopo abbagliamento con idoneo tempo di recupero e idonea sensibilità al contrasto, tali condizioni devono essere opportunamente verificate.
Nel caso in cui uno o più requisiti non sono presenti il giudizio viene demandato alla Commissione medica locale che, avvalendosi di consulenza da parte di medico specialista oculista, valuta con estrema cautela se la patente di guida può essere rilasciata o rinnovata, eventualmente con validità limitata nella durata e se del caso con limitazione per la guida notturna.
un mio amico ha subito un trauma ad un occhio dovuto ad un calcio
da 12/10 a 2/10 e al momento non operabile, il problema che ha 16 anni, e quindi avrà grosse difficoltà per futuri concorsi, es. allivo ufficiali, aeiazione, assistente di volo etc…. oltre alla posiibile inibizione al rilascio della patente di guida.
al momento e’ distrutto psicologicamente e non realizza ancora i futuri problemi
in questo caso che percentuale di invalità puo’ richiedere?
buongiorno.
Se è minore di 18 anni non c’è riconoscimento di percentuale, ma, eventualmente, potrebbe essere riconosciuta la concessione di indennità di frequenza.
Al compimento del 18° anno rientra nelle indicazioni della tabella del DM 05/02/1992 che, per un visus corretto di 2/10 e 10/10 nei 2 occhi prevede una percentuale di invalidità del 7%, insufficiente ad ottenere qualunque beneficio.
Saluti. Nikol
grazie NIKO l’impossibilità a muoversi è dovta al campo visivo in quanto lei non vede le immagini ma bensi delle ombre o meglio non distingue piu gli oggeti e le persone
Visita oculistica con esame del fundus e Visus corretto.
Questi sono i certificati da produrre in commissione.
La procedura è: fare la visita specialistica => fare stilare il certificato “on line” in cui si specifica che si tratta di certificato per “cecità” => portare il certificato on line presso un patronato per la presentazione della domanda => quindi presentarsi in commissione, quando convocati, con il certificato specialistico.
Saluti
Nikol
vi scrivo per porvi un mio quesito tecnico mia madre da tre anni pecepisce pensione di invalidità cieca parziale in quanto affetta da degenerazioe maculare atrofica entrambi gli occhi la commissione medica inps gli ha riscontrato od 1/30 occhio sinistro 1/45 ultimamente purtroppo è peggiorata non riuscendo quasi più a muoversi in quanto la sua vista è peggiorata al suo fianco quotidionamente cè sempre qualcuno di noi avrebbe diritto ad un assegno di accompagnamento e che domanda dovrei fare per ottenerlo premetto che lei ha 86 anni in attesa di una vostra risposta anticipatamente ringrazio
Buongiorno.
Non è facile rispondere in quanto, come detto in altri commenti, occorrerebbe visitare il paziente e visionare la documentazione.
In ogni caso, si deve capire se la difficoltà “di muoversi” è provocata dal deficit visivo oppure ad altre problematiche, ad esempio di tipo ortopedico o vasculo-cerebrale.
Se il deficit visivo è tale da aversi solo la “percezione luce”, “motu mano” e simili, allora si potrebbe proporre domanda di aggravamento per ottenere i benefici concessi ai ciechi totali, naturalmente documentando con certificazione specialistica oculistica.
Se invece si tratta di un deficit funzionale di natura non visiva, si può fare domanda per ottenere l’indennità di accompagnamento, ma è “indispensabile” documentare in sede di visita da parte della Commissione tutte le infermità, anche in questo caso con adeguata certificazione specialistica. La Commissione dovrebbe, se lo ritiene corretto, concedere l’Indennità di accompagnamento “a prescindere dal deficit visivo”.
Saluti.
Nikol
Gentilmente vorrei sapere avendo un visus occhio destro 1/15 ed occhio sinistro 1/20 può essere riconosciuto cieco parziale
Buonasera.
La risposta è negativa.
In visus nell’occhio MIGLIORE deve essere non maggiore di 1/20. Nel suo caso 1/15 è “migliore” di 1/20 e quindi nell’occhio migliore manca il requisito.
Saluti e Buon Natale