Una delle cose che mette in maggiore difficoltà le Commissioni di Accertamento dell’Invalidità è sicuramente la valutazione dei soggetti affetti da una “Malattia Rara” e la relativa previsione di rivedibilità.

Premesso che per Malattia Rara si intende una malattia con prevalenza nella popolazione inferiore a 5 casi su 10.000 abitanti, non esistono tabelle o riferimenti specifici con forza di legge che possono aiutare le Commissioni ad effettuare una valutazione corretta e comunque coerente con la gravità delle menomazioni rilevate, se non le ordinarie metodologie medico-legali che prevedono l’utilizzo del criterio “analogico”, cioè la valutazione viene effettuata considerando infermità “somiglianti” da un punto di vista funzionale, ma anche questa metodologia spesso è di difficile applicazione.

Conseguentemente, uno dei problemi maggiori rilevati dall’INPS è la disomogeneità di valutazione rispetto all’indicazione di una rivedibilità del soggetto dopo un certo tempo.

Per tale motivo l’INPS ha pubblicato un documento intitolato “LINEE GUIDA SULLA PREVISIONE DI RIVEDIBILITA’ IN CASO DI MALATTIE RARE”  a firma del Dott. Massimo Piccioni, Presidente della Commissione Medica Superiore dell’INPS.

Il documento di cui si parla non porta una data, ma è rinvenibile sul nuovo sito INPS ed è stato creato l’8 gennaio 2019; più probabilmente è antecedente e questa è la data di creazione del PDF per la pubblicazione.

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Dopo una premessa, in cui viene descritta brevemente la rete assistenziale nazionale dedicata alle malattie rare, ed un paragrafo dedicato al “faticoso” percorso diagnostico ed assistenziale a cui sono costretti i soggetti affetti da malattie rare, inizia un breve ma molto significativo paragrafo dedicato alle “LINEE GUIDA MEDICO LEGALI”.

In questa parte del documento viene ribadito che, come si legge nel documento, “nel caso delle MR, la cui etiologia è in grande quantità dei casi riconducibile a difetti genetici, all’esito del percorso diagnostico differenziale … si instaura un quadro menomativo di tipo cronico stabilizzato o  ingravescente” e cioè, purtroppo, di solito non ci si può ragionevolmente attendere un miglioramento significativo del quadro clinico-funzionale e quindi, per estensione, del grado di invalidità riconosciuto.

Per tale motivo la commissione deve “evitare di prevedere revisioni nel caso di malattie rare, certificate dal SSN/SSR, con quadro clinico stabilizzato“.

Nel documento addirittura, nelle ultime righe, viene affermato che ciò “oltre a configurare un inutile esercizio di medicina legale difensiva nei confronti di cittadini particolarmente deboli ed un aggravio di spasa  pubblica, potrebbe comportare profili di “colpa specifica” professionale per inosservanza di leggi e regolamenti

Per semplicità non riporto gli estremi degli atti legislativi che hanno portato a queste indicazioni, ma possono essere lette nel documento scaricabile a piè di questa pagina o direttamente dal sito INPS.

Alla fine il documento non fa altro che ribadire un concetto apparso chiaro a tantissimi, medici e pazienti, circa l’illogicità di certe previsioni di rivedibilità nel caso di patologie per cui sicuramente non è possibile purtroppo prevedere miglioramenti, figuriamoci la guarigione.

Per scaricare il documento cliccare sul link in basso:

INPS “LINEE GUIDA SULLA PREVISIONE DI RIVEDIBILITA’ IN CASO DI MALATTIE RARE”

Se volete scaricarlo dal sito INPS cliccare sull’immagine in basso

Download  "LINEE GUIDA SULLA PREVISIONE DI RIVEDIBILITA' IN CASO DI MALATTIE RARE" dal sito INPS


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