SOTTOSEZIONE INAIL
Pagina di accesso a documenti e risorse riguardanti la tutela degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, quindi in ambito INAIL o ex IPSEMA.
INAIL – generalità
INAIL – Nuova tabella delle malattie professionali
INAIL – Malattie per le quali è obbligatoria la denuncia
INAIL – Tabella percentuali Danno Biologico
INAIL – Tabella Indennizzo Danno Biologico (DM 38/2000)
INAIL – Tabella dei coefficienti
INAIL – le prestazioni assicurative
- prestazioni sanitarie
- indennità temporanea
- rendita per inabilità permanente
- indennizzo in capitale del danno biologico
- rendita per i danni superiori al 15%
- assegno per assistenza personale continuativa
- rendita ai superstiti
- assegno funerario
- beneficio una tantum ai superstiti di infortuni mortali
- assegno di incollocabilità
- rendita di passagio
- prestazioni integrative:
- assegno speciale continuativo mensile
- integrazione alla rendita
INAIL – infortunio domestico
INAIL – infortunio dello studente
INAIL – infortunio sul lavoro: causa violenta
Indennizzo per i malati affetti da mesotelioma di origine non professionale
Il Mobbing come malattia professionale
Malattie professionali della spalla
INAIL – valutazione preesistenze
INAIL – Calcolo danno biologio/inabilità per ipoacusia
INAIL – Malattia professionale e il ricorso
INAIL – regolamento concessione protesi e abbattimento barriere architettoniche
INAIL: progetti personalizzati per il reinserimento lavorativo
INAIL – legislazione
INAIL: sentenze e giurisprudenza
INAIL – circolari e documenti
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Buongiorno dott. Nicolosi, sono un invalido civile al 50% con verbale Inps del giugno 2015, dove tra l’altro mi e’stata riconosciuta una “spondiloartrosi con ernia discale C6-C7, e modica protrusione discale D7-D8”.La mia domanda e’: Lavorando come facchino da circa 38 anni, con movimentazione giornaliera di carichi manuali,posso inoltrare presso l’Inail di zona domanda per malattia professionale per le patologie sopra descritte anche se gia’riconosciute nel verbale Inps? Ringraziandola vivamente per la sua disponibilita,’ la saluto cordialmente.
Buonasera.
Ai fini del riconoscimento di una malattia professionale, in generale, occorre sempre stabilire con “probabilità che sfiora la certezza” il nessa causale tra la malattia diagnosticata e il fattore di rischio a cui è stato esposto il lavoratore.
In un caso come il suo non basta dare semplici indicazioni generiche su “vapori di etere,cloroformio,acido muriatico,formaldeide e altri“; occorre essere molto precisi sulle sostanze, sui periodi d’esposizione, sull’intensità dell’esposizione.
Peraltro esistono delle tabelle che mettono in relazione con certezza o probabilità il fattore di rischio con la malattia. Infatti non tutte le sostanze, se inalate, sono in grado di provocare una pneumopatia.
Queste sono il Decreto Ministero del lavoro e della previdenza sociale 10/06/2014 “Elenco delle malattie per le quali e’ obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, DPR 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni e integrazioni” e il DECRETO 9 aprile 2008 del MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, “Nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura.”.
In realtà quindi non è semplice, come non è semplice l’applicazione di queste tabelle.
L’idea di chiedere una consulenza ad un medico legale, ma anche ad un Medico del Lavoro, non è sbagliata.
Saluti
Buongiorno,Le vorrei chiedere alcune informazioni:per dieci anni,sino al 2001 ho lavorato in un laboratorio farmaceutico dove sono stato a contatto con vapori di etere,cloroformio,acido muriatico,formaldeide e altri.da quel periodo ho cominciato a soffrire di mal di testa,vertigini e dispnea.Non ho dato peso alla cosa sino a circa tre/quattro anni fa quando mi resi conto che non riuscivo a fare una rampa di scale senza avere il fiatone.Ho fatto spirometrie e tac nelle quali si rimarcava deficit ventilatorio restrittivo lieve (oggi diventato medio)con riduzione della capacità di diffusione del CO,la TC refertava inoltre interstiziopatia diffusa con minime bronchiectasie cilindriche alle basi.Soffro inoltre da quel periodo di cardiopatia ipertensiva con aritmia extrasistolica ventricolare frequente ,insufficenza cardiaca diastolica classe Nyha 2 oltre che a depressione e stati di grave ansia dovuti alla mia condizione e sopratutto alla dispnea anche al minimo sforzo.A tutt’oggi lavoro,avendo solo 59 anni.Mi ero rivolto ai sindacati per ottenere un riconoscimento ma la loro risposta era stata negativa poichè a loro dire le malattie professionali non erano più riconosciute.Alcuni giorni fa ad una visita di aggravamento delle malattie (ho anche una artrite psoriasica e artrosi polidistrettuale) una dottoressa dell’inps mi ha consigliato di rivolgermi all’Inail poichè era di loro competenza il fatto suesposto.Cosa mi consigliate di fare?Mi rivolgo ad un medico legale?Ero esposto ai vapori tossici per più ore al giorno e per dieci anni…….se non è malattia professionale questa……Grazie.Buon anno a tutti.Vittorio
Buonasera.
Mi scusi il ritardo per la risposta ma, per motivi misteriosi, il suo commento, assieme ad altri, era stato considerato spam da un sistema automatico e quindi eliminato provvisoriamente.
Quando poi ho controllato la cartella per l’eliminazione definitiva mi sono accorto che alcuni commenti non lo erano, tra cui il suo.
Il tipo di attività lavorativa non incide assolutamente sulla percentuale riconoscibile.
Tenga presente che viene valutato il deficit funzionale della spalla.
Si parte dal 25% per il blocco totale e poi si riduce convenientemente a seconda del deficit effettivo; cioè se il movimento possibile è 1/2 del normale la percentuale riconoscibile è 12-13%, se il movimento possibile è 2/3 la percentuale è 6-8%, e così via.
Saluti
Buonasera.Dr. Nel mese di maggio 2015 ho subito un infortunio sul lavoro che ha avuto come conseguenza la rottura e o lacerazione della cuffia dei rotatoria spalla dx è del clb con tecnologia è genovesi del clb è riparazione macroscopica della cuffia. Operato in ottobre oggi non riesco ad ritrattare è fare molto movimenti. Vorrei conoscere a grandi linee che tipo di punteggio inail potrei ottenere come danno biologico permanente. Sono un infermiere. Grazie se vorrà rispondere. Enrico Neri
Buonasera.
Accade molto raramente che se il lavoratore non si presenta una volta alla collegiale il caso viene chiuso.
In genere, per mia esperienza diretta, il medico INAIL e il medico di parte concordano una nuova data di convocazione.
A scanso di ulteriori problemi le consiglio di rivolgersi al medico/patronato con cui ha effettuato il ricorso per conoscere già da ora la nuova data di convocazione, naturalmente se è stata direttamente concordata.
Saluti
buonasera dottore
ho ricevuto il giorno 30/10/2015 la lettera dell’inail che mi convocava a visita collegiale, ma con mia grande sorpresa la convocazione era proprio per il giorno 30 alle ore 9 ….ma la lettera mi e’ arrivata alle 12,30!!!
ovviamente per loro non mi sono presentato ma ora come posso fare???
E’possibile che dopo quasi un anno di attesa non ti avvertano almeno una settimana prima??purtroppo non tutti lavorano vicino casa ma magari lavorano fuori e hanno bisogno di organizzarsi per tempo..io non capisco proprio
Ora cosa posso fare?
grazie mille
Buonasera.
Il suo caso rientra tra quelli per cui è indispensabile una visita diretta in quanto la valutazione deve essere fatta tenendo conto soprattutto dell’entità della limitazione dei movimenti del polso e del gomito e a distanza ciò è impossibile.
Saluti
Salve dott.,in seguito a infortunio Inail mi sono fratturato il capitello radiale(frattura composta) e lesionato legamento scafo lunato dello stesso braccio.
Martedì ho la visita legale e dovrei chiudere infortunio.
Dopo un sacco di terapie mi ritrovo con una mano senza forza è un
è un polso dolorante ad ogni movimento.
In più non riesco a estendere e ruotare completamente il braccio.
Il chirurgo della mano mi ha detto che attualmente non conviene operare di rimandare più avanti.
Questo perché secondo lui non ci sarebbero grossi risultati.
A riguardo posso chiederle quanti punti di invalidità mi spettano.
La ringrazio
Buonasera
Buonasera.
Di norma la percentuale dovrebbe essere effettuata sul visus corretto e quindi sarebbe il 3%.
Ma a volte, se la differenza tra i due occhi è molta e se le lenti non sono ben tollerate, allora si usa il visus naturale (che sarebbe il 7%).
Non posso prevedere quale criterio adotteranno ma comunque è possibile eventualmente presentare un ricorso con l’assistenza di un suo medico di parte (in genere un medico di Patronato – gratuito).
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi