SOTTOSEZIONE INAIL
Pagina di accesso a documenti e risorse riguardanti la tutela degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, quindi in ambito INAIL o ex IPSEMA.
INAIL – generalità
INAIL – Nuova tabella delle malattie professionali
INAIL – Malattie per le quali è obbligatoria la denuncia
INAIL – Tabella percentuali Danno Biologico
INAIL – Tabella Indennizzo Danno Biologico (DM 38/2000)
INAIL – Tabella dei coefficienti
INAIL – le prestazioni assicurative
- prestazioni sanitarie
- indennità temporanea
- rendita per inabilità permanente
- indennizzo in capitale del danno biologico
- rendita per i danni superiori al 15%
- assegno per assistenza personale continuativa
- rendita ai superstiti
- assegno funerario
- beneficio una tantum ai superstiti di infortuni mortali
- assegno di incollocabilità
- rendita di passagio
- prestazioni integrative:
- assegno speciale continuativo mensile
- integrazione alla rendita
INAIL – infortunio domestico
INAIL – infortunio dello studente
INAIL – infortunio sul lavoro: causa violenta
Indennizzo per i malati affetti da mesotelioma di origine non professionale
Il Mobbing come malattia professionale
Malattie professionali della spalla
INAIL – valutazione preesistenze
INAIL – Calcolo danno biologio/inabilità per ipoacusia
INAIL – Malattia professionale e il ricorso
INAIL – regolamento concessione protesi e abbattimento barriere architettoniche
INAIL: progetti personalizzati per il reinserimento lavorativo
INAIL – legislazione
INAIL: sentenze e giurisprudenza
INAIL – circolari e documenti
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Buonasera.
In effetti in caso di perdita di denti, se non si può effettuare una protesizzazione, le percentuali sono veramente basse:
“Perdita di singoli elementi dentari, se non protesizzabili:
incisivo inferiore 0.5%
incisivo superiore 1%
canino 1.25%
premolare 0,75%
I molare 1,25%
II molare 1%
III molare 0,5”
IN caso di protesizzazione la percentuale è zero%
In via teorica, la differenza di preventivo non dovrebbe essere dovuta alla qualità dell’intervento di protesizzazione, ma alla presenza di un contratto di convenzione tra l’INAIL e un professionista che prevede tariffe calmierate secondo una sorta di tariffario proposto dallo stesso INAIL.
Del resto, in caso di problemi, l’INAIL poi sarebbe costretta a pagare ulteriori parcelle per ulteriori interventi e questo non sarebbe da loro affatto gradito. In genere viene quindi convenzionato un professionista affidabile.
Ovviamente poi potreste comunque decidere di rivolgervi ad un vostro odontoiatra di fiducia, ma in questo caso l’INIL procederebbe a rimborso secondo il proprio tariffario.
Circa i controlli ed ulteriori terapia, se resi necessari da situazioni particolari, come la mobilizzazione della protesi, anche queste, nel decennio verrebbero effettuate dall’INAIL, sempre secondo le regole che le ho riferito prima.
Rimane la cicatrice al mento; si tratta di una lesione che può deturpare la fisionomia del volto, ma non tutte le cicatrici sono uguali. La valutazione va da zero percento per cicatrici praticamente non visibili fino a 30% per quelle particolarmente gravi.
A distanza è impossibile fare una valutazione.
Saluti
Buonasera.
Purtroppo è proprio come le hanno detto all’INAIL.
Dopo 10 anni dalla chiusura della malattia dovuta all’infortunio l’evento viene “cristallizzato” e non si possono né fare modifiche alle valutazioni e neppure riaprire la malattia per, ad esempio come nel suo caso, problemi insorti successivamente.
Si tratta di una specifica norma di legge del Testo Unico sull’Assicurazione contro le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro e quindi non è superabile.
Fonte ben informata mi ha di recente riferito che in parlamento giace una proposta di legge proprio per modificare questo termine decennale (per gli infortuni) o quindicinale (per le malattie professionali) ma non ho idea dei tempi che saranno necessari.
Saluti
Gentilissimo dottor Nicolosi,
Sono un operaio che ha subito un infortunio sul lavoro nel 2001, chiuso nel corso dello stesso anno dopo la guarigione per un intervento di artrodesi . Attualmente, dovrei subire la rimozione della vite introdotta nel corso dell’intervento di artrodesi, visto che mi provoca dolore ed infezione. Mi sono recato all’Inail per informarmi circa la riapertura dell’infortunio, ma mi è stato risposto che la pratica non si può riaprire perché sono passati più di dieci anni. Le chiedo gentilmente chiarimenti a riguardo visto che, alla chiusura dell’infortunio, non mi erano stati indicati termini e tempi entro i quali procedere.
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà prestarmi.
Buonasera.
In realtà le tabelle INAIL e Responsabilità Civile, in molti tratti si somigliano, ma non sono esattamente sovrapponibili.
Innanzi tutto, noto che la valutazione dell’8,5% è appena al di sotto del massimo per potersi considerara un micropermanente e poi, assolutamente “ad occhio”, mi pare una valutazione al ribasso.
Di quanto lei descrive, non tutto è sicuramente ascrivibile all’incidente, forse il 30% del medico di parte è troppo, ma l’8,5% di danno biologico mi sembra poco.
Io consiglierei di valutare la possibilità di intraprendere una azione legale contro la compagnia assicurativa per una valutazione più congrua.
Naturalmente non può non farsi assistere da un medico specialista o esperto in medicina legale.
Saluti
Buonasera Dottore,
Grazie per tutta la pazienza con quale spiega e ci supporta sul difficilissimo discorso Inail.
Ho letto nei commenti che Inail non prevede postumi per quanto riguarda la perdita dei denti, e volevo chiedere informazioni.
Praticamente, più di 2 mesi da mio marito ha subito un infortugno sul lavoro, in quale ha perso 2 denti ( n21, n22), il dentista privato ci ha detto che anche il 11si muove ma e troppo presto fare dei preventivi (dentista Inail invece dice che l’11 sta bene e non si deve fare nulla), dopo poco più di 2 mesi d’infortugno, punti dentro e fuori, lui e rientrato al lavoro senza 2 denti e con cicatrice sul mento.
Inail ci propone andare ad loro studio convenzionato senza dirci le tempistiche e senza fare una prima visita al studio, ma il preventivo dal nostro medico di fiducia ci costerà con 40% in più rispetto al previsto Inail. Cosa si può fare? In più, ci hanno avvisato che con la loro esperienza il danno biologico sarà di sicuro più basso di 6% ( in un mese dovrebbe arrivare anche questo). Lei cosa ci può consigliare? E Come si fa per le cure mediche su un settore che non è coperto da SSN ma le visite di mantenimento si devono fare abbastanza spesso per tutta la durata della vita?
Grazie mille.
Saluti
La ringrazio per la celere ed esaustiva risposta. Volevo sottolinearle comunque che dal medico che ha redatto la visita legale di parte, un medico dell’A.S.L., è stata attribuita una invalidità permanente del 30% mentre dal medico dell’assicurazione una percentuale dell’8,5%….una disparità incredibile a mio modesto parere! Le tabelle dell’INAIL sono diverse da quelle utilizzate nelle cause per R.C. come ci ha spiegato il nostro medico di famiglia, ma comunque noi proveremo ad inoltrare domanda all’INAIL. Grazie. Saluti
Buonasera. Dare un parere sulla possibile valutazione percentualistica in caso di riconoscimento dell’infortunio sul lavoro, è veramente impossibile in quanto è un caso molto complesso. Ma la percentuale non sarebbe sicuramente bassa.
Solo un paio di precisazioni.
In caso di riconoscimento dell’infortunio e contemporaneamente risarcimento del danno da parte di persona o ente per responsabilità, l’INAIL può esercitare un diritto di “surroga”; la normativa cioè considera l’INAIL, costretta ad erogare un risarcimento, parte lesa e quindi, in caso di infortunio sul lavoro, ha diritto alla refusione diquanto versato.
Facendo un esempio, se l’assicurazione dovesse risarcire 100.000 Euro e l’INAIL 50.000, l’assicurato riceverà 50.000 dall’Assicurazione e 50.000 dall’INAIL; i restanti 50.000 dell’assicurazione saranno incassati dall’INAIL che così recupererà quanto erogato all’infortunato.
Ma detto ciò, comunque alla fine il riconoscimento dell’infortunio INAIL è importante in quanto da diritto ad altre prestazioni.
In un caso del genere, uscendo dall’ambito INAIL, se sussistono i requisiti contributivi, almeno 3 anni negli ultimi 5, potrebbe presentare contemporaneamente anche l’istanza per Assegno Ordinario d’Invalidità all’INPS (vedere QUI).
Saluti
Buonasera Dottore. In data 30-12-2015 mio fratello, mentre rientrava a casa dal lavoro, è caduto dal motorino a causa di una disconnessione stradale riportando gravi conseguenze fisiche. Premetto che era titolare di un ristorante-pizzeria che ha dovuto chiudere in seguito alle grosse problematiche riportate e che ha inoltrato richiesta risarcimento danni al Comune, Ente proprietario della strada. L’evento, a detta del nostro medico di famiglia, rientra tra i casi di “infortunio in itinere” per cui vorrei sapere da Lei se può rientrare tra i casi in cui è previsto qualsiasi tipo di risarcimento da parte dell’INAIL, visto che dubito che possa ritornare a lavorare come prima.
In particolare le problematiche riscontrate dagli specialisti a cui ci siamo rivolti e dal Pronto Soccorso sono state le seguenti:
– FRATTURA SCOMPOSTA E PLURILINEARE ZIGOMATICO SINISTRO e FRATTURA MURO ANT. E POST. SENO MASCELLARE OMOLOLATERALE CON CONSEGUENTE OMOSENO (per le quali è stato sottoposto ad operazione maxillo facciale con apposizione piastra in titanio di contenimento dall’interno della bocca);
– FRATTURA SCOMPOSTA DELLA PARETE LATERALE DELL’ORBITA SINISTRA per la quale si è sottoposto ad intervento chirurgico per apposizione filo metallico tra zigomo ed arcata sopraciliare con incisione a livello palpebrale;
– FRATTURA DELL’ARCO ANTERIORE DELLA IX COSTA;
– PROTRUSIONE A LARGA BASE INTRA-FORAMINALE SX IN C3-C4 CON RIDUZIONE AMPIEZZA FORAME DI CONIUGAZIONE;
– PROTRUSIONE CIRCONFERENZIALE DEL DISCO C5/C6 CON MAGGIORE SVILUPPO DESTRO; NE CONSEGUE STENOSI DEL NEUROFORAME RELATIVO CON COMPRESSIONE DELLA RELATIVA RADICE SPINALE E RIDUZ. AMPIEZZA CONTROLATERALE;
– IPERTROFIA LEGAMENTI GIALLI A LIVELLO DI C6/C7 CON IMPRONTA SUL SACCO DURALE POSTERIORMENTE;
– LINFONODI PARA-AORTICI A DESTRA, SUB. CENTIMETRICI, A LIMITI NETTI, DI VEROSIMILE NATURA REATTIVA;
– N°5 CICATRICI AL VOLTO;
– DIPLOPIA NELLE ESTREME DIREZIONI DI SGUARDO LATERALE E VERSO L’ALTO;
– ANESTESIA DA LESIONE DEL RAMO INFRAORBITARIO DELLA II BRANCA DEL TRIGEMINO;
– LIMITAZIONE APERTURA DELLA BOCCA, MISURATA IN CM.2 CIRCA TRA INCISIVI SUPERIORI ED INFERIORI;
– DIESGEUSIA LEGATA AI PROBLEMI MECCANICI DI APERTURA DELLA BOCCA E ALLA PROBABILE LESIONE DEL NERVO OLFATTIVO;
– DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS CRONICO, COMPLICATO DA UMORE DEPRESSO SECONDARIO AL POLITRAUMA.
A detta del nostro medico abbiamo perso un grosso risarcimento da parte dell’INAIL ma siamo ancora in tempo per ottenere un risarcimento, seppur inferiore.
Vorrei chiederLe quanti punti di invalidità potrebbero essergli attribuiti al fine di valutare se vale la pena presentare domanda all’INAIL ed in che termini avverrebbe il risarcimento.
Sono veramente preoccupata perchè anche a distanza di oltre un anno e mezzo non vedo miglioramenti. In particolare si è chiuso in se stesso, non vede più nessuno, non ha più hobby, non lavora e ha perso la voglia di costruirsi un futuro…oltre al fatto che si lamenta sempre di forti dolori alle braccia, al collo e alla testa; mangia pochissimo, non dialoga con nessuno, è scontroso, insomma è un’altra persona rispetto a prima. Grazie sin d’ora del consulto che vorrà darmi, non so cosa fare. Saluti.
Buonasera.
A mia conoscenza, entro 5 anni dalla notifica può presentare istanza di aggravamento/revisione.
Saluti
Preciso che non usufruisce di equo indennizzo