SOTTOSEZIONE INAIL
Pagina di accesso a documenti e risorse riguardanti la tutela degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, quindi in ambito INAIL o ex IPSEMA.
INAIL – generalità
INAIL – Nuova tabella delle malattie professionali
INAIL – Malattie per le quali è obbligatoria la denuncia
INAIL – Tabella percentuali Danno Biologico
INAIL – Tabella Indennizzo Danno Biologico (DM 38/2000)
INAIL – Tabella dei coefficienti
INAIL – le prestazioni assicurative
- prestazioni sanitarie
- indennità temporanea
- rendita per inabilità permanente
- indennizzo in capitale del danno biologico
- rendita per i danni superiori al 15%
- assegno per assistenza personale continuativa
- rendita ai superstiti
- assegno funerario
- beneficio una tantum ai superstiti di infortuni mortali
- assegno di incollocabilità
- rendita di passagio
- prestazioni integrative:
- assegno speciale continuativo mensile
- integrazione alla rendita
INAIL – infortunio domestico
INAIL – infortunio dello studente
INAIL – infortunio sul lavoro: causa violenta
Indennizzo per i malati affetti da mesotelioma di origine non professionale
Il Mobbing come malattia professionale
Malattie professionali della spalla
INAIL – valutazione preesistenze
INAIL – Calcolo danno biologio/inabilità per ipoacusia
INAIL – Malattia professionale e il ricorso
INAIL – regolamento concessione protesi e abbattimento barriere architettoniche
INAIL: progetti personalizzati per il reinserimento lavorativo
INAIL – legislazione
INAIL: sentenze e giurisprudenza
INAIL – circolari e documenti
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Buonasera.
Credo che lei faccia molta confusione.
Il danno biologico, in ambito INAIL, viene riconosciuto per le patologie o le menomazioni provocate dall’attività lavorativa svolta, sia in caso di infortuni sia in caso di malattie provocate dall’esposizione cronica ad un agente patogeno, ad esempio rumore elevato e continuato.
L’unica cosa che lei ha come facilitazione è la possibilità di iscrizione come soggetto disabile nelle liste di disoccupazione (legge 68/1999).
In caso di soggetto con almeno 5 anni di contributi totali e almeno 3 negli ultimi 5 esiste l’Assegno Ordinari d’Invalidità, ma non credo che lei, vista lagiovane età, soddisfi questo requisito.
Saluti
Salve sono una ragazza di 25 anni disoccupata,l anno scorso sono stata sottoposta a una pneumonectomia totale sinistra e mi è stato riconosciuto il 70% di invalidità.da questo mi chiedo se per i disoccupati esiste un risarcimento x danno biologico dato che la mia capacita lavorativa si è abbassata e anche il resto non sarà più facile come prima?grazie
Buonasera.
Sarebbe una riapertura della malattia (o meglio: dell’inabilità temporanea assoluta) alla fine del quale l’INAIL potrebbe procedere a revisione, ma da ciò che mi dice, difficilmente potrebbe ridurre la percentuale.
D’altra parte l’intervento dovrebbe servire a “migliorare” le limitazioni funzionali e quindi l’INAIL in questi casi, nella mia esperienza, non aumenta la percentuale riconosciuta.
Ma in questi casi è consigliabile, dopo la guarigione, far fare una valutazione medico-legale per valutare l’eventuale possibilità di ottenere il riconoscimento di una maggiore percentuale di danno biologico/inabilità.
Saluti
Buonasera ho 45 anni e sono un invalida inail con 22punti riconosciuti X malattia professionale dal 03/2013 X tendinosi del sotto e sovraspinato spalla dx e sx con iniziale a sx di sd da impingement
gomiti dx e sx epicondilite lavoro correlata
Dopo 4 anni di dolori lancinanti mi sono decisa ho preso appuntamento con un chirurgo di Rapallo X almeno considerare l operazione di una spalla…negli anni ho fatto onde d’urto e anche la litoclasia ma dagli ultimi esami le calcificazioni pare si siamo riformate in grande quantità e i tendini stanno soffrendo a dismisura…volevo capire qualora decidessi di operarmi cosa succederebbe al punteggio che ho,comunque vada l operazione (ho visto 4 ortopedici chirurghi che volevano operarmi ma alla domanda ” i miei dolori si allevieranno?”nn si sono pronunciati…ecco il perché di tanta titubanza)
In quanto operata si alzerebbe?
Ho già fatto un aggravamento lo scorso anno,l operazione varrebbe come aggravamento o riapertura della malattia?
Grazie infinite
Buonasera.
Circa la percentuale riconoscibile, non posso essere preciso in quanto si deve valutare gli esiti permanenti, ed in particolare la mobilità della caviglia, l’aspetto e la grandezza della cicatrice chirurgica e l’eventuale deficit visivo, cose che si possono valutare solo con visita diretta (tranne il deficit visivo per ill quale fa fede le certificazione oculistica).
Per ciò che riguarda invece la cessazione del periodo di malattia, cerchiamo di capire e poi vediamo le varie opzioni.
La malattia cessa e quindi il lavoratore viene reinviato al lavoro, quando “guarisce”. Ma il significato di guarigione per l’INAIL è differente rispetto a quello comune.
Usando una terminologia non tecnica, possiamo dire che il lavoratore è guarito quando “meglio di così non può andare”. Mi spiego meglio: per guarigione si intende una condizione stabilizzata che non può migliorare neppure a seguito di ulteriore periodo di riposo o trattamenti, qualunque siano.
In quasti casi possono esserci diverse alternative:
1) poichè il significato di “inabilità” è differente in ambito INPS ed INAIL, il medico curante può rilasciare un certificato di malattia INPS per il periodo che ritiene opportuno; cioè si passa sotto malattia INPS ma è opportuno comunque che il medico certificatore segnali nel certificato che si tratta di una prosecuzione di malattia INAIL in quanto può accadere che l’INPS stesso, a sua volta, solleciti l’INAIL a proseguire la malattia come “infortunio”;
2) si può presentare un ricorso “urgente” con l’assistenza di un patronato o di un medico legale per richiedere il proseguimento dell’ITA (inabilità temporanea assoluta); ma per il patronato non si paga, per un medico legale “privato” invece sicuramente si.
Saluti
Buongiorno, sono un infortunato sul lavoro. A maggio 2016 sono caduto da circa 3.2 m riportando fratture pluriframmentate ai talloni e disgregazione del vitreo ad entrambi gli occhi. Ho subito un operatore ad entrambi i talloni. La degenza a letto e uso esclusivo di sedia a rotelle è durata 5 mesi. Attualmente a distanza di 10 mesi alterno durante la giornata l’uso di una stampella specialmente se devo stare in posizione eretta statica perché ho forte dolore. Ho fatto una risonanza 15 giorni fa nella quale si evince ancora edemi e sovraccarico delle articolazioni astragaliche, inoltre si vede ancora il foro dell’operazione passante nel tallone destro di 5mmX60mm. Mi chiedo se è legittimo da parte dell’ortopedico inail la riabilitazione a lavoro considerando che sono un operaio della manutenzione in un grosso capannone industriale dove bisogna anche salire le scale con l’attrezzatura. Oggi dovrei rientrare con una distrofia ossea conclamata (sudek), ho avvertito l’azienda che mi ha favorito l’uso delle ferie maturate. chiedo anche cosa mi devo aspettare in termini di valutazione del danno. Cosa mi consiglia di fare per il rientro a lavoro?
Buonasera.
Il ricorso giudiziario se ben impostato spesso conduce a buoni risultati.
La mia visita collegiale era patrocinato dall’ ANMIL di Pecara, con valutazione e presenza del Medico-legale, ma ciò non è servito a nulla in quanto il Medico INAIL ha voluto precisare in primis che la valutazione era la stessa, anche in presenza di altre recidive, a lora comunicate in precedenza, tempo perso. Comunque ho capito che bisogna rivolgersi dal Giudice. Grazie
Buonasera.
La procedura corretta inquesti casi prevede una valutazione approfondita, con l’aiuto di un medico specialista o esperto in medicina legale che possa valutare la possibilità di ottenere una maggiore valutazione procedendo ad azione legale.
E’ una via piuttosto lunga ma, non raramente, se ben impostata produce i risultati sperati.
I patronati meglio organizzati, i più “grandi”, possono mettere a disposizione il loro medico per questo tipo di valutazione; in genere se si inizia l’azione legale ci sono delle spese, ma tutto va visto nell’ottica del risultato conseguibile.
Saluti
La ringrazio della risposta, ma la collegiale inail, confermando la percentuale, si è disinteressato completamente della menomazione “retrocessa”.Il mio pensiero: tempo perso in quanto il medico-legale INAIL non corregge mai un altro medico-legale INAIL (cosa rara).Alla faccia del codice deontologico.