Indennizzo in capitale del danno biologico in ambito di infortuni sul lavoro e malattie professionali
L’indennizzo in capitale del danno biologico è previsto per gli infortuni o malattie professionali avvenuti o denunciate dopo il 25/07/2000.
I postumi conseguenti e valutati con una percentuale compresa tra il 6% e il 15%, secondo la tabella prevista dal Decreto Legislativo 38/2000, vengono considerati esclusivamente “danno biologico” ed indennizzati in capitale, cioè con un indennizzo “una tantum”.
E’ con l’articolo 13 del DL 38/2000 che si è rivoluzionato il sistema indennitario degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Da notare che i danni inferiori al 6% sono considerati “franchigia”, quindi non danno diritto ad alcun risarcimento, ma possono essere eventualmente cumulati, secondo criteri particolari, con altre menomazioni provocate da altri eventi infortunistici o altre malattie professionali.
Il sistema di quantificazione dell’indennizzo prevede l’uso di una tabella delle menomazioni, contenente la valutazione di 387 menomazioni con le relative percentuali di riferimento, ed una tabella del valore dei punti percentuali che avevano valore diverso a seconda del sesso e dell’età del lavoratore, quindi assolutamente sganciati dalla retribuzione; il valore dei punti cresce se il lavoratore è più giovane, perchè dovrà sopportare il danno per un tempo maggiore, ed è stato superiore nelle donne, a parità di percentuale, perché l’attesa statistica di vita è maggiore, ma solo per gli eventi avvenuti fino al 31 dicembre 2018. A partire dal 1° gennaio 2019 la differenza di genere è stata abolita e l’indennizzo è uguale nei 2 sessi; contestalmente l’indennizzo è aumentato in modo significativo, naturalmente, vista l’unificazione, in misura maggiore per gli uomini.
In QUESTA pagina le cifre previste come indennizzo per percentuali di danno biologico comprese tra il 6% e il 15%.
Per inciso, il DL 38/2000 definisce il danno biologico come “la lesione dell’integrità psico-fisica suscettibile di valutazione medico-legale“.
La percentuale può essere revisionata sia dall’Istituto che su richiesta dell’Assicurato, ma, se la percentuale è compresa tra il 6% ed il 15% , non può essere ridotta, a meno che non venga “assorbita” da un nuovo infortunio; comunque la nuova percentuale totale non può essere inferiore alla precedente.
Il lavoratore che abbia percepito un indennizzo in capitale può fare una sola domanda di aggravamento con esito positivo. Ulteriori domande di aggravamento (revisioni passive) possono essere fatte, ma daranno luogo a riconoscimenti economici solo se la percentuale riconoscita supererà la soglia del 15% (con il riconoscimento di una rendita).
Può accadere che alla fine della malattia il grado di inabilità o di danno biologico provocato dagli esiti delle lesioni patite in occasione dell’infortunio non siano ancora ben valutabili. In questo caso la valutazione viene sospesa e l’Istituto si riserva di effettuare successivamente la valutazione, addirittura fino ad 1 anno. A questa determinazione dell’INAIL non può essere fatta opposizione: si può solo attendere.
All’articolo 15, comma 8 del D.lgs 38/2000 però è precisato che:
“… Quando per le condizioni della lesione non sia ancora accertabile il grado di menomazione dell’integrità psicofisica e sia, comunque, presumibile che questa rientri nei limiti dell’indennizzo in capitale, l’istituto assicuratore può liquidare un indennizzo in capitale in misura provvisoria, dandone comunicazione all’interessato entro trenta giorni dalla data di ricevimento del certificato medico constatante la cessazione dell’inabilità temporanea assoluta, con riserva di procedere a liquidazione definitiva non prima di sei mesi e non oltre un anno dalla data di ricevimento del predetto certificato medico. In ogni caso l’indennizzo definitivo non può essere inferiore a quello provvisoriamente liquidato. …”
In sostanza l’INAIL se prevede che la menomazione sarà tale da rientrare in una percentuale di danno biologico compresa tra il 6% e il 15%, può procedere ad un indennizzo provvisorio, e in questo caso ho rilevato che più spesso viene erogato l’indennizzo minimo previsto, cioè quello per il 6%. Alla definitiva valutazione eventualmente verrebbe erogata la differenza tra quello già percepito e quanto invece dovrebbe ricevere come danno biologico indennizzato in capitale.
IL RICORSO.
Se le valutazioni espresse dall’INAIL sono considerate inadeguate dall’infortunato o dal tecnopatico (soggetto con malattia professionale), è possibile presentare una opposizione amministrativa, con l’ausilio di un certificato medico che quantifichi, secondo una corretta criteriologia medico-legale, la maggiore percentuale richiesta.
Tale opposizione, effettuata secondo le indicazione dell’art. 104 del TU dovrebbe essere presentata entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento INAIL, ma in verità, grazie ad accordi INAIL-Patronati intercorsi negli anni precedenti, questo limite può essere superato abbondantemente senza conseguenze. Non è una cattiva idea quindi chiedere l’assistenza di un Patronato che, se serio, metterà a disposizione gratuitamente la propria struttura amministrativa e un medico legale per l’inoltro del ricorso.
Da precisare che l’INAIL non accoglie le opposizioni effettuate sulle valutazioni provvisorie di danno biologico e rigetta le richiesta di visita collegiale. In qualche testo, soprattutto tra quelli pubblicati da enti di patronati, viene consigliato, se si ritiene invece che le condizioni del lavoratore permettono di accertare già il grado di menomazione psicofisica, di effettuare opposizione con richiesta di collegiale specificando tale motivazione. Non ho esperienze positive in tal senso.
Succesivamente al ricorso viene, nella stragrande maggioranza dei casi, effettuata una visita “collegiale” durante il quale il caso verrà discusso dal medico dell’INAIL e dal medico del lavoratore.
Se il giudizio precedente viene confermato, è facoltà del lavoratore adire alle vie legali presso il Tribunale del Lavoro.
Il ricorso giudiziario può essere intentato direttamente dal lavoratore, ovviamente con l’assistenza indispensabile di un avvocato e quella, utilissima ma da un punto di vista procedurale non indispensabile, di un medico-legale.
In alternativa, i Patronati più importanti hanno la possibilità di mettere a disposizione avvocato e medico-legale; in questo caso generalmente le spese di giudizio saranno molto inferiori al caso precedente.
Dott. Salvatore Nicolosi
Consulente servizi medicina legale INCA-CGIL della provincia di Siracusa
buonasera dottor Nicolosi, a causa dei lavori sempre pesanti che ho fatto nella vita, riscontrando varie ernie, protusioni lombari, ed ernia al disco, circa 5 anni fa l’inail a seguito della mia domanda mi ha riconosciuto la malattia professionale con un punteggio del 12%. nel 2017 a causa di dolori atroci ho dovuto fare un intervento di decompressione L4-L5 ed ernia L5-S1 a destra. dopo circa un anno e mezzo di benessere sono ricominciati i dolori tanto da non poter piu’ lavorare ne a muovermi e nel 2019 su consiglio del neurochirurgo ho dovuto fare un’altro intervento di: ARTRODESI CIRCONFERENZIALE L3-L4- L4-L5 ED L5-S1 (LAMINOARTRECTOMIA,IMPIANTO DI CAGE INTERSOMATICA+ IMPIANTO DI VITI PEDUNCOLARI ED INNESTO DI OSSO AUTOLOGO PER VIA POSTERIORE. A seguito di quest’intervento purtroppo mi e’ rimasta una parestesia alla gamba e piede destro, dolori appena mi piego (non riesco neanche ad allacciarmi piu’ le scarpe) e non riesco a camminare per piu’ di 50 metri altrimenti i dolori diventano insopportabili. dopo tanti controlli da vari medici e specialisti, mi e’ stato confermato che le mie condizioni rimangono purtroppo queste e di non poter piu’ lavorare. ora le chiedo: posso chiedere un’aggravamento all’inail visto che tutto questo e’ il seguito di quella malattia professionale riconosciutami anni fa? se si, secondo lei indicativamente che punteggio dovrei avere visto che purtroppo non posso piu’ lavorare e la mia vita oggi e’ stravolta visto che non riesco a fare piu’ nulla? oppure che consigli mi darebbe? certo che mi rispondera’ la ringrazio di cuore ed un immenso grazie per il tempo che ci dedica con la sua professionalita’. GIUSEPPE
Buonasera.
Ad occhio, senza guardare la documentazione, sembrerebbe che possa essere possibile fare istanza di aggravamento, ma solo un medico esperto o specialista in medicina legale può darle la certezza.
Ma comunque, se si rivolge ad un “buon” patronato dovrebbe poter fare la domanda senza alcuna spesa e quindi … perchè no?
Sulla percentuale eventualmente riconoscibile non posso rispondere, troppi fattori da considerare e in assenza di visita diretta è impossibile fare una valutazione affidabile.
Saluti
grazie per la risposta dottore, come sempre vedo che la sua umanita’ e’ immensa visto il tempo che ci dedica ed i consigli che da gratuitamente. mi son gia’ rivolto ad un medico legare della sua stessa categoria, abbiamo fatto la domanda di aggravamento ma pur essendo rimasto invalido a vita a causa di tutti gli interventi chirurgici che ho subito a causa di questa malattia professionale, (faccio presente che l’inps per lo stesso danno visto che non posso piu’ svolgere nessun lavoro mi ha gia’ riconosciuto oltre l’80 %) mi ha detto: ci proviamo ma difficilmente l’inail da piu’ del 12%. grazie infinite.
Buon pomeriggio dottore.
Nel mese di ottobre dell’anno scorso sono stato colpito da una lombo sciatalgia acuta, dopo una RM Rachide Lombo-Sacrale mi sono state diagnosticate due ernie discali, le scrivo qui il referto radiologico:
Rigidità del rachide lombare.
Protrusioni disco-osteofitarie ad ampio raggio in D12-L1 ed L1-L2.
Anche in L2-L3 si apprezza protrusione discale ad ampio raggio con modesto impegno foraminale bilaterale.
Ernia discale parzialmente espulsa e migrata in basso in sede medianaparamediana destra L4-L5.
Ernia discale intraforaminale sinistra L5-S1.
Discrete manifestazioni spondiloartrosiche che, unitamente alla presenza di ispessimento dei legamenti gialli, determinano netta riduzione di ampiezza del canale vertebrale.
All’epoca dei fatti, non sapendo di poter ricevere il riconoscimento di malattia professionale da parte dell’INAIL, ho continuato a lavorare (sono un operaio agricolo e devo molto spesso sollevare carichi abbastanza pesanti), in accordo con il mio datore di lavoro, evitando di sollevare pesi. Da quel giorno però la situazione è peggiorata e non posso più alzare neanche pochi chili. Non sento dolore nel momento dello sforzo, ma se ne faccio uno il giorno dopo sono costretto a letto per i dolori per diverso tempo. Volevo sapere che percentuale di invalidità potrebbe riconoscermi l’INAIL e come posso procedere per farmela riconoscere non avendo mai richiesto nulla fino ad adesso.
Grazie ed arrivederci
La procedura è semplice, ma in questo momento la procedura è molto più lenta del solito, già lenta di suo.
Si fa redigere un “primo certificato di malattia profesionale” dal medico di fiducia, quindi si presenta tale certificato all’INAIL con l’assistenza di un patronato.
Il medico certificatore consegna anche una “copia per il datore di lavoro” che dovrà essere consegnata (megli inviata per raccomandata) al datore di lavoro che dovrà, a sua volta, presentare la “denuncia di malattia professionale”.
In seguito, in questo momento sicuramente con ritardo, il lavoratore viene convocato presso la sede INAIL della provincia di residenza per iniziare l’accertamento della sussistenza della malattia profesisonale.
Saluti
Buongiorno dott. Nicolosi
Nel mese di luglio dello scorso anno mi sono rotto il menisco del ginocchio sinistro a lavoro. Dopo trenta giorni sono rientrato in servizio e, dopo la visita, l’INAIL mi ha riconoscimento una invalidità permanete dell’1% (anche se avevo visto che per un menisco rotto e non operato potevano assegnarmi fino a 4 punti di invalidità).
La mia domanda è la seguente: avendo io già una invalidità riconosciuta dall’INAIL di 8 punti ( circa tre anni or sono mi sono rotto, sempre a lavoro, il tendine di Achille della gamba destra) è secondo lei consigliabile un ricorso visto che l’invalidità complessiva assegnatami è del 9%? In effetti, tra tendine rotto e non operato della gamba destra e menisco rotto e non operato del ginocchio sinistro, le mie condizioni di deambulazione, anche a distanza di mesi sono molto peggiorate. Sono un uomo di 55 anni di età.
La ringrazio da subito per la gentile risposta che mi vorrà dare.
Ps:Avevo già scritto una richiesta di parere e lei mi era sembrato più ottimista circa una valutazione complessiva più alta.
Mario
Buonasera.
In questo momento non ricordo, ma in casi simili al suo, spesso, in sede di collegiale sono riuscito ad ottenete qualcosa in più e le assicuro che dalle mie parti l’INAIL non fa affatto valutazioni “amichevoli”.
Saluti
Buongiorno
Mi chiamo Gennaro
Nel mese di giugno 2020 mi sono infortunato sul lavoro
Lesione crociato anteriore e lesione menisco a manico di secchio
Nello stesso ginocchio 13 anni fa avevo fatto un intervento si artroscopia per l’altro menisco.
L’ortopedico mi sconsiglia al momento l’intervento stesso parere il fisiatra
Inail mi manda a fare 15 gg di riabilitazione
Al 4 agosto ritornerò dal medico Inail per un’altra visita e ,secondo me , chiuderà l’infortunio anche se io non mi sento assolutamente sicuro neanche nel camminare.
Ma tutti , dal ortopedico al fisiatra mi consigliano di non operare potrei nn risolvere se nn peggiorare e di iniziare ad abituarmi alla mia nuova deambulazione.
Cosa significa???? Che devo esser zoppo e accontentarmi??
Domanda suo consiglio gentile , Inail può chiudere in queste condizioni l’infortunio ? Avrò una percentuale di disabilità riconosciuta o nulla ? Mi consiglia di rivolgermi da un avvocato ?
Buonasera.
Sulla valutazione clinica fatta dagli specialisti che sconsigliano l’intervento sicuramente non posso esprimermi. Non sono un ortopedico e comunque a distanza queste tipo di valutazioni non possono essere fatte.
Per ciò che riguarda la valutazione INAIL, nella tabella del DM 38/2000, quella che l’INAIL usa per la valutazione del danno biologico, questa menomazione è prevista:
283. Esiti di rottura di un menisco, non operata, a seconda del riflesso sulla funzionalità articolare Fino a 4%.
Eventualmente può essere valutata in modo superiore se ciò provoca una riduzione dei movimenti del ginocchio, ma qui la valutazione diventa impossibile in assenza di visita direta e di valutazione della documentazione.
Saluti
Salve dottore! Nel 2011 mi è stato pagato un danno biologico per un infortunio sul lavoro! Nel 2019 purtroppo ho avuto un altro infortunio tale da indurre inail a concedere una rendita ma inail adesso mi dice che con quest’altro infortunio dovrò man mano restituire il danno biologico ricevuto nel 2011! E una cosa giusta?
Buonasera.
Si, lo prevede la legge.
Il significato è che la rendita è un misto di danno biologico e danno lavorativa, ma il danno biologico parzialmente le è stato già pagato. Quindi non può essere pagato 2 vole.
L’INAIL trattiene il 20% della rendita fino a compensazione di quanto già versato.
Saluti
Buongiorno dottore in data 25/10/2019 durante il lavoro ho avuto un infortunio al lavoro, mi è caduta dell’acqua bollente a 93-95°C sui piedi, il piede SX ha avuto la peggio il pronto soccorso, il PS mi ha diagnosticato ustione di 1 e 2 grado e mi ha dato 8 giorni di prognosi, poi oggi visitandomi il dottore del Inail mi ha dato altri 8 e mi ha fissato la visita specialistica con il loro chirurgo. ho qualche secondo lei quanto può essere il danno biologico? ho il piede che mi fa molto male poi e molto gonfio faccio fatica a deambulare.
grazie
Buonasera.
A distanza, e perfino in una condizione acuta, ancora lontani dalla guarigione, è impossibile dare un parere.
Solo un medico che possa visitarla direttamente alla guarigione può effettuare una valutazione affidabile.
Saluti
buongiorno Dottore, nel 1988 ho avuto un infortunio sul lavoro con danno riconosciuto pari a 11% poi aggravato al 13% percepivo una rendita , nel 1995 ho subito un secondo infortunio perdita funzionale della mano sinistra e danno riconosciuto 64%, .Percepisco una rendita al 64% ma sia l inail che l aminil non capiscono che fine abbia fatto la percentuale del primo infortunio , di conseguenza le chiedo
13% doveve essere sommata e perchè non è stato fatto?
doveva essere liquidato?
L aminil ritiene che ci sia stato un grossolano errore da parte dell inail
mi è anche stato detto che l inail tiene conto solo della invalidita piu alta se fosse cosi allora il primo infortunio sarebbe stato cestinato
la ringrazio e porgo doverosi ossequi.
Buonasera.
Posso fare un’ipotesi.
Se 2 infortuni avvengono in periodi differenti, il secondo “assorbe” il precedente (questa è la terminologia usata).
Cioè viene calcolata un’unica percentuale che tiene conto di entrambe le menomazioni facendo una somma, che può essere quasi matematica o riduttiva.
Questo però comporta che all’epoca del secondo infortunio la menomazione precedente viene rivalutata, non raramente procedendo ad una riduzione in quanto il medico INAIL ritiene che i postumi siano migliorati.
Inoltre le comunicazioni, soprattutto le vecchie, non sempre erano chiare nel definire la percentuale per ogni infortunio.
Quindi non è raro che apparentemente un doppio infortunio sembri valutato come uno solo, cioè l’ultimo.
Devo anche dire che ho seguito un caso, l’anno scorso, in cui in sede di valutazione globale, per un errore di digitazione nel programma della cartella clinica dell’INAIL, la percentuale relativa al precedente infortunio non era stata inserita nel calcolo complessivo, ma in tanti anni è stato un caso unico, per la verità agevolmente risolto con visita collegiale.
Nel suo caso però, visto gli anni trascorsi, non credo si possa fare qualcosa: credo che sia ormai decorso ogni termine per ricorrere. E anche la possibilità di verifica è difficoltsa perchè bisognerebbe recuperare il fascicolo cartaceo dell’epoca.
Saluti
Buongiorno dottore io avuto un infortunio nel febbraio 2020 con chiusura nel aprile 2020 al secondo dotto della mano sinistra mi mistata riscontrata un fattura perché il mio dito si e girato la domanda e questa il dottore del inail non mi ha d’atto una valutazione mi detto che mi vuole rivedere fra sei mesi a questo punto non avrò un punteggio?
Buonasera.
E’ facoltà dell’INAIL, a guarigione avvenuta, sospendere il giudizio sulla valutazione del danno biologico rinviandolo di 6 mesi e ciò di solito avviene se viene ritenuto che dopo la guarigione comunque esistono margini di ulteriore miglioramento.
Non esistono indicazioni codificatr ma questo avviene soprattutto se la valutazione del danno biologico si attesta intorno al minimo indennizzabile, il 6%.
Naturalmente allo scadere dei 6 mesi il giudizio deve essere emesso e su questo, se si ritiene che sia riduttivo, è possibile ricorrere.
Saluti
Buongiorno, ho avuto un’incidente itinere, sono stata investita, ho riportato la frattura della scapola sx e la frattura del trapezio sx, quest’ultima frattura non si é consolidata, l’ortopedico afferma che va operata. Volevo sapere il punteggio che mi verrebbe attribuito e come si svolge la valutazione e l’eventuale indennizzo da parte dell’inail. Grazie
Bonasera.
Circa la percentuale di danno ipoteticamente attribuibile in atto, considerando che ancora non c’è stata la guarigione, e comunque considerando la distanza, non posso fare alcuna previsione affidabile.
La pagina in cui si trova questo post, credo possa darle tutte le rispste ai suoi quesiti.
Saluti
Salve gentile dottore.
Le scrivo perché nel 2004 subivo una traumatica lussazione della spalla dx, la quale instaurava una severa instabilità di spalla con lussazioni recidivanti (altre 8, con un primo intervento in artroscopia, al quale seguiva nuova recidiva, e un secondo ultimo intervento -latarjet- al quale pure seguiva una nuova recidiva autoridottasi tuttavia).
A seguito di ciò instauravo un processo civile, e prima dell’esecuzione del secondo e ultimo intervento il CTU incaricato accertava il 12% di danno biologico permanente, come predetto, per “severa instabilità di spalla con lussazioni recidivanti”.
A seguito del secondo e ultimo intervento c’è stata una seconda CTU che mi ha invece assegnato il 6% (e non più confermato il 12%) in quanto a suo dire, pur essendoci stata una nuova recidiva la post-ultimo intervento, la spalla adesso sarebbe stabile. La mia domanda, dunque, è questa: a seguito delle gravissime lesioni anatomiche che sono presenti alla mia spalla (severa lesione di Hill-Sachs, deformità del tendine sopraspinato, sub-lussazione della testa omerale, lesione di bankart, tre ancorette in titanio del primo intervento, 2 viti in titanio di ben 3 cm di lunghezza l’una del secondo intervento, dislocazione della coracoide in occasione di quest’ultimo intervento, tre cicatrici di circa un cm in occasione del primo e una cicatrice in occasione del secondo intervento, limitazione articolare ridotta ai gradi estremi e medi) e dei due interventi subiti non si dovrebbe fare una sommatoria del quanto?
Grazie mille
Buonasera.
Da quanto mi dice, il 6% mi sembra un pò stretto, ma la valutazione comunque è gobale; non si fanno somme matematiche.
La componente principale di solito è quella relativa alla riduzione dei movimenti, le altre poi si valutano considerando valori compresi tra il minimo e il massimo, ma comunque con percentuale più bassa quanto maggiore è la riduzionedei movimenti e quindi la percentuale riconoscibile.
In sostanza non è affatto facile; le Tabelle sono di uso professionale ma la loro applicazione può essere difficoltosa anche per il professionista.
Ciò non toglie, ripeto, che la valutazione del 6% mi sembra un pò bassa.
Saluti
Salve dottore, sono appena rientrato da un infortunio sul lavoro, in seguito ad una caduta ho riportato la lesione del capolungo del bicipite dx, e una lesione parziale del tendine sovraspinato spalla destra, ho subito un intervento in artoscopia, con debridement della lesione e acromionplastica. Ora ho ripreso a lavorare ma ho ancora difficoltà nel fare il movimento completo della spalla, e il bicipite non è stato operato, ho una protuberanza sul braccio dx e accuso una sensibile perdita di forza purtroppo, l inail non mi ha comunicato nessun punteggio al momento sono passate 2 settimane dalla chiusura. Se mi daranno punti quando me lo faranno sapere? A che percentuale posso arrivare? So che non è di facile valutazione a distanza. Grazie
Buonasera.
Due settimane a volte sono poche, dipende dal carico di lavoro della sede INAIL e, perchè no, dai tempi postali.
Sa già di aver ragione, a distanza è difficoltoso, quindi solo qualche indicazione prendendo come riferimento le indicazioni della tabella:
228. Esiti di lesioni tendinee del muscolo bicipite brachiale, a seconda del deficit di forza Fino a 6%
227. Esiti di lesione delle strutture muscolo-tendinee della spalla, apprezzabili strumentalmente, non comprensive del danno derivante dalla limitazione funzionale Fino a 4%
223. Anchilosi completa dell’articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole 25%
Queste le voci tabellari a cui fare riferimento nel suo caso; in particolare la seconda, la n. 227; in sostanza se la spalla si muove per metà la percentuale sarà la metà di 25%, quindi 12-13%, se si muove per 2/3 la percentuale sarà 1/3 di 25%, quindi circa 8, e così via. a questo si può aggiungere qualcosa per la rottura del tendine del bicipite brachiale, mai il massimo in caso di menomazioni complesse tipo questa e, forse un qualcosa 1-2% per la lesione anatomica pura dei tendini della cuffia dei rotatori.
Tutto questo per far capire che in assenza di visita diretta per la valutazione dei movimenti dell’articolazione interessata un giudizio è impossibile.
Saluti
salve, la sola rottura de tendine distale del bicipide brachiale, (operato e avendo messo un ancoretta x riattaccare il tendine rotto) quanto puo valere? da che cosa dipende la valutazione dell’inail , grazie
Buonasera.
In tabella:
228. Esiti di lesioni tendinee del muscolo bicipite brachiale, a seconda del deficit di forza Fino a 6%
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare Fino a 3%
Tutto questo premesso, si valuta quindi un insieme di cose; l’eventuale riduzione della forza muscolare provocata dalla rottura del tendine, l’entità della cicatrice e la presenza di mezzi di sintesi.
In genere, nei casi come il suo, si va mediamente dal 5 al 7%.
saluti
grazie x la cortese risposta
vorrei sapere quanto potrei arrivare dato che la mia prono-supinazione del gomito non va oltre al 50%, grazie
Salve Dottore, è sicuro che è possibile applicare la voce n. 223 anche se l’anchilosi non è completa, riducendo in proporzione la percentuale? Il CTU ha riconosciuto la malattia professionale “Grave artrosi glenomerale bilaterale con deformazione a goccia della testa omerale”. All’esame obiettivo ha accertato: “Spalla dolorosa bilaterale con notevole limitazione dei movimenti, in particolare della rotazione e della sopraelevazione, con rigidità articolare reale e motilità permessa per pochi gradi. Segno di Neer positivo”. Tuttavia ha applicato la voce n. 224 (Limitazione dei movimenti dell’articolazione scapolo-omerale ai gradi estremi bilaterale) e peso 3 + 3 = 6%. Le sembra corretto? Dalla RM risulta anche “Lesione parziale intratendinea inserzionale del tendine del m. sovraspinato a destra”. Grazie, Rosanna.
Buonasera.
No, 6% non è coerente con l’esame obiettivo che descrive un quadro al confine con il blocco dell’articolazione.
Il 3% è per la limitazione ai gradi estremi, quindi con movimenti possibili quasi per intero.
Direi che è una valutazione assolutamente contestabile.
Saluti
ciao guido , mi fai sapere come ti e’ andata con i puti di invalidita? grazie
giudo , alla fine quanti punti ti hanno poi dato x la lesione?grazie
salve dottore mi chiamo roberto da mesi che sono in infortunio per una caduta sul lavoro , frattura scomposta gomito sx con intervento chirurgico e frattura composta dello scafoide sx il 22 ottobre l’inail mi chiude l’infortunio , ad oggi il braccio mi fa ancora male polso meno gomito di più ,mi mancano ancora dei movimenti sia in apertura e chiusura e rotazione braccio e difficolta a forzare il braccio, più o meno quanti punti sono previsti , grazie.
Buonasera.
Impossibile fare una valutazione affidabile a distanza.
La visita diretta per la valutazione delle menomazioni funzionali è, nel caso da lei descritto, assolutamente indispensabile.
Saluti
Buongiorno, in data 8 novembre 2018, ho avuto un infortunio sul lavoro, spostando un bancale pesante(lesione a tutto spessore del tratto craniale del sottoscapolare con conseguente lussazione del capolungo bicipitale alla spalla dx): per la cronaca faccio il camionista. A fine aprile mi hanno chiuso l’ infortunio temporaneamente (non essendoci miglioramenti ne peggioramenti), in attesa dell’ intervento( in quel momento mi hanno riaperto l’ infortunio), dandomi un risarcimento del 6%(dicendomi che, dopo l’operazione e la riabilitazione, avrebbero rivisto il danno biologico). Sono stato operato a giugno; tutt’oggi sto facendo la riabilitazione con vari problemi di miglioramento. La mia domanda è: se alla fine della riabilitazione, dovessi avere ancora dolori e problemi alla spalla da non poter tornare a fare il mio lavoro, l’INAIL potrebbe chiudermi il danno biologico solamente pagandomi un’ indennità pari e max del 15%(esempio), o ci sono altre strade da percorrere? Sono destrorso e l’ unico altro problema è che ho avuto un incidente in camion alcuni anni fà (entro i 10 anni), con conseguente colpo di frusta.
La ringrazio sin d’ora per il tempo che troverà, per darmi dei consigli utili.
Simioni Andrea Lucio
Buonasera.
A distanza, considerando che ancora la guarigione è parecchio lontana, dare un parere affidable è veramente difficile.
Posso solo dirle che alla guarigione entrano nella valutazione diversi fattori: la cicatrice (se visibile), l’eventuale riduzione dei movimenti della spalla, l’eventuale uso di ancorette per fissare i capi tendinei.
Solo per capire, il blocco completo della spalla destra è valutabile il 25%; se il movimento è ridotto della metà si dimezza questo valore, quindi 12-13%, se il movimento è ridotto di 1/3 questo valore si riduce ad 1/3: 8%.
A questo aventualmente si può aggiungere qualcosa per la lesione anatomica, per la cicatrice e altro.
Quindi in teoria il 15% può essere superato, ma allo stato attuale, e soprattutto a distanza, è impossibile affermarlo.
Ma, a ben vedere, non credo che ottenere il 17% sia un buon risultato.
Considerando l’entità degli indennizzi previsti una tantum per percentuali come il 12-15%, può essere conveniente restare un poco al di sotto del 16%.
Per arivere a quelle cifre occorrono almeno 3 anni di rendita.
Saluti
La ringrazio per la sua disponibilità.
Salve.. dottore in data 7 / 6/2019 ho avuto una ricaduta d infortunio al gomito sx mi hanno messo una protesi al capitello radiale ed ora l estensione del gomito è di 140° in precedenza l infortunio era stato chiuso con un invalidità del 17% ora posso aumentare l l’invalidità con la ricaduta
Buonasera.
La risposta è affermativa, ma è necessario che lei stesso presenti una domanda di “revisione passiva”.
In questi casi l’INAIL autonomamente non fa alcuna rivalutazione.
Saluti
Buon Pomeriggio,
Ho effettuato la visita di revisione il giorno 1/10 e il medico che mi ha visitato mi ha riconosciuto un danno biologico permanente superiore al 6% ma inferiore al 15%, senza specificare quanto. Quanto tempo passa circa dalla visita alla notifica dell’INAIL con le info sulla percentuale riconosciuta?
buonasera.
15-30 giorni mediamente
Salut
Buongiorno Dottore, in data 23 agosto ho subito un infortunio sul lavoro al terzo dito della mano destra con perdita di sostanza apicale della falange distale con minima esposizione ossea, Ho subito un intervento in chirurgia plastica con riparo della pds distale mediante lembo di avanzamento a v-y. 47 giorni di infortunio e notevole cicatrice, in più ho anche difficoltà nel movimento del dito. Mi hanno mandato in ufficio per la valutazione dei punti ma non mi hanno detto nulla, secondo lei quanti punti mi spetteranno?
buonasera.
nella tabella si evince:
250. Perdita della falange ungueale del medio d.3 n.d.2
Significa che per l’amputazione dell’ultima falange del 3° dito della mano destra (dominante) è prevista una percentuale di danno biologico del 3%.
Poichè la percentuale riconoscibile per una menomazione in un arto o in una porzione di questo NON può superare quella prevista per l’amputazione, direi che al massimo potrà ottenere il 3%.
Saluti
Buongiorno dott. Nicolosi,
le riscrivo perché credo che il primo messaggio non sia andato a buon fine.
Nel mese di luglio di questo anno mi sono rotto il menisco del ginocchio sinistro a lavoro. Dopo trenta giorni sono rientrato in servizio e ora sono in attesa della visita dell’INAIL per il riconoscimento dell’invalidità permanente che, ho visto essere per un menisco rotto e non operato fino al massimo di 4 punti.
La mia domanda è la seguente: avendo io già una invalidità riconosciuta dall’INAIL di 8 punti ( circa tre anni or sono mi sono rotto, sempre a lavoro, il tendine di Achille della gamba destra) è possibile che l’invalidità complessiva sia il 12% o anche superiore visto che, in effetti, tra tendine rotto e non operato della gamba destra e menisco rotto e non operato del ginocchio sinistro, le mie condizioni di deambulazione ecc sono notevolmente peggiorate? Sono un uomo di 55 anni di età.
La ringrazio da subito per la gentile risposta che mi vorrà dare.
Mario
Buonasera.
In genere non si fa una somma matematica, tranne in caso di menomazioni che colpiscono lo stesso organo o apparato.
La gamba è differente, ma le menomazioni funzionalmente incidono entrambe sulla deambulazione.
Io sarei fiducioso.
Saluti
Buongiorno
grazie dott. Nicolosi, allora accetterò soltanto una valutazione dal 12% a salire.
Mario
Buongiorno Gentile Dott. Nicolosi,
le chiedo cortesemente una valutazione del mio “infortunio di itinere”.
Cadendo in scooter mi sonio procurato un frattura scomposta della scapola e della clavicola(io sono destrorso).
Successivamente ho subito intervento chirurgico di riduzione e sintesi con placca e viti alla clavicola e scapola.
Indicativamente secondo lei che punteggio mi posso aspettare con le caratteristiche sopra riportate?
Grazie
Buonasera.
Impossibile fare una valutazione a distanza in quanto tra le menomazioni da considerare ci sono le residue limitazioni dei movimenti della spalla e le cicatrici chirurgiche, cose queste che possono essere valutate solo con visita diretta.
Posso solo dirle che il blocco completo dei movimenti della spalla destra in destrimane è valutato il 25%. Da qui si va a scenndere, considerando il residuo dei movimenti; i mezzi di sintesi sono valutabili al massimo il 3%, la cicatrice, a distanza proprio non è valutabile.
Saluti
Buongiorno, a marzo ho subito un infortunio, frattura del bacino. Dopo 75 gg ho chiuso l’infortunio, senza essere visitata da un medico DELL’INAIL ho ricevuto comunicazione che non avevo subito danno biologico. Ho fatto opposizione e mi hanno dato 5 punti. Io però ritengo di aver subito un danno ben maggiore, posso fare nuovamente opposizione?
Grazie
Buonasera,
No, non ci si può opporre alla valutazione fatta in opposizione e sicuramente concordata con il medico che l’ha assistita.
Tra un anno potrà fare istanza di aggravamento (in termini tecnici: richiesta di revisione passiva) e in quell’occasione potrà nuovamente riproporre le sue infermità.
Saluti
Buongiorno dottore,
Il 9/9/2017 ho avuto un infortunio sul lavoro,
Taglio al dito medio sx con trancio del tendine,
Sono stato operato dopo circa 4 mesi di infortunio mi danno il via al lavoro; l unico problema che tutt’ora ho è che il dito non si chiude ( faccio il macellaio) .
Ad oggi L INAIL non mi ha ancora assegnato un punteggio , come dovrei comportarmi?
La ringrazio anticipatamente
Buonasera.
Mi sembra sia passato troppo tempo.
In genere l’INAIL da risposte, su questo argomento, sicuramente più in fretta.
Consiglio di recarsi nella sede INAIL locale e chiedere informazioni sul proprio caso nell’area amministrativa.
Saluti
Buonasera dottore.Nel dicembre 2018 ho avuto un incidente in moto, ho riportato una frattura scomposta femore dx con distacco apice perone prossimale dx. Dopo essere rimasto in trazione per 3 giorni,sono stato sottoposto ad intervento di osteosintesi endomillare con chiodo stabilizzato.In seguito la mia deambulazione con carico non era concessa x un periodo di 30 gg.Sono stato in malattia da lavoro circa 4 mesi e mezzo.Ora a distanza di 10 mesi ho una lieve zoppia ed ho la tendenza all’intrarotazione dell’arto. Mi hanno anche trovato una lassita al ginocchio e credono ci possa essere una lesione al crociato,da valutare ,tramite risonanza magneticha, dopo pero aver rimosso il mezzo di sintesi(fra un anno circa).Volevo sapere secondo lei quanti punti di invalidita all’incirca ci possono essere. La ringrazio.Un saluto.
Buonasera.
E’ impossibile rispondere a distanza in modo affidabile.
Infatti, oltre alla valutazione del danno anatomico “puro” relativo alle fratture, si deve effettuare una valutazione del danno funzionale, quindi riduzione dei movimenti di anca, ginocchio e caviglia, eventuale entità della lassità legamentosa del ginocchio, e del danno estetico provocato dalle cicatrici chirurgiche.
Solo un medico in carne ed ossa che, alla guarigione, possa visitarla potrà fare una valutazione affidabile.
Saluti
La ringrazio x la velocissima risposta.. Immaginavo che fosse difficile stabilire il mio danno xche ci sono molte variabili.. volevo solo capire se la mia valutazione del danno biologico si possa stabilire come micropermanente o macropermanete.Ringrazio ancora e buonaserata.
Buongiorno circa 9 mesi a seguito di un incidente in itenere mi sono rotto varie vertebre. Ero in macchina e sono uscito di strada finendo contro un albero. Ho già fatto alcune visite all’inizio di conseguenza presumo che l’infortunio sia riconosciuto. Ora so che ha distanza è difficile fare una valutazione medico legale ma vorrei solo capire circa quanti punti mi daranno alla chiusura dell’infortunio.
Risonanza magnetica: il disco D6-D7 presenta una piccola protusione mediana che impronta l’astuccio durale. In D7-D8, D8-D9 sapienza discartrostica. Degenerazione gassosa dei dischi D10-D11, D11-D12.
Esiti di frattura dei corpi vertebrali in D11, T12 e L1 deformati e ridotti in altezza con limitanti superiori indossati e profilo superiore del muro posteriori di L1 che sporge lievemente nel canale improntando l’astuccio. Tali reperti sono invariati dalla tac del 25/03/19
Buonasera.
Ha ragione parzialmente, in quanto non è difficile, è impossibile.
Per casi come quello da lei descritto entra in gioco la valutazione dell’entità della riduzione in altezza delle vertebre, l’entità di riduzione dei movimenti della colonna sul fulcro lombare, la presenza di eventuali neuropatie agli arti inferiori da irritazione/compressione di radici dei nervi spinali.
Tutte menomazioni indicate nella tabella valutativa, ciascuna con una forbice di valutazione del danno biologico piuttosto ampia e quindi, in assenza di visita diretta e di visione della documentazine è impossibile dare un parere.
Comunque, quando l’INAIL darà il proprio giudizio, ritengo indispensabile far valutare in suo caso da un medico esperto o specialista in medicina legale per eventuale ricorso al fine di ottenere una valutazione maggiore, cosa spesso abbastanza fattibile.
Saluti
buongiorno dott, a seguito di un infortunio ho riportato la lesione parziale del tendine flessore del dito medio. in linea di massima che punteggio si può ottenere con un cicatrice di 5 punti nel dito medio medio e una ripresa del 80 per cento circa del movimento. premetto che sono destro e che ho già 25 punti inail a seguito di un infortunio passato. posso ottenere 2/3 punti da sommare al precedente infortunio?
Buonasera.
Molto approssimativamente, direi 1, massimo 2 punti percentuali.
saluti
Ok di conseguenza datp che ora ho 25 punti direi che minimo poi avrò 26 punti e passerei alla categoria B
Salve dott
Io ho rotto il polso nel tragitto casa lavoro dice che prendo qualche punto? Grazie
Buonasera.
Detto così è non corretto.
Innanzitutto l’INAIL dovrà valutare le circostanze, compreso se il percorso seguito era il più breve e poi, se l’infortunio viene riconosciuto, alla guarigione verranno valutati i postumi secondo una tabella specifica.
Se la percentuale supererà il 5% verrà riconosciuto un indennizzo.
Saluti
Buongiorno dottore é possibile chiedere l’aggravamento dell’infortunio per l’insorgenza di disturbi post traumatici (ansia,disturbo del sonno ecc ecc) ?
Buonasera.
Si e no.
Solo se l’evento è molto recente e se vi è stata una drammaticità molto intensa.
Saluti
Ciao, con una esione di tendine d’achile non trattata chirurgicamente recunosciuta da Inail si possono ottenere dei punti? (danno biologico)
Buonasera.
La rottura del tendine di Achille fa parte delle menomazioni indicate nella tabella del DM 38/2000, quella che permette di valutare le menomazione provocate da infortunio sul lavoro o malattia professionale (vedi QUI)
295. Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8%
Saluti
Salve Dottore, sono un ragazzino siracusano del 1966,il 29 marzo dopo un infortuno sul lavoro ho riportato la frattura biossea scomposta
terzo distale della gamba destra,il giorno successivo sono stato operato per intervento di riduzione
e sintesi tibia destra con chiodo endomidollare bloccato(stryker 2), al dottore del pronto soccorso ho riferito di assumere farmaci x la ipertensione e
di aver sofferto di diabete di tipo 2 nel 2013,curato x circa 6 mesi con un farmaco chiamato januvia i valori della glicemia erono
tornati talmente bassi da dover terminare l’assunzione del farmaco immediatamente,purtroppo dopo l’infortunio la mia glicemia e tornata a valori superiore
al 230, da circa un mese dopo vari controlli e visite diabetologhe sono in cura con alcuni nuovi farmaci,
tornando alla frattura,il 30 aprile dopo aver fatto delle lastre di controllo leggo nel referto della dottoressa che si evidenziano iniziali segni
di consolidamento a livello della nota frattura in trattamento con chiodo endomidollare e permane un dissalineamento
dei monconi di frattura del terzo diafisario distale del perone….infatti dove c’e’ la frattura e evidente un gonfiore nella gamba…
mi chiedo se il diabete zlto puo’ aver influito negativamente sulla calcificazione delle fratture visto che ancora dopo 2 mesi uso le 2 stampelle
e se conta come danno biologico nel mio caso..grazie
Distinti Saluti
Buongiorno.
Il diabete rallenta sempre le guarigioni, quindi teoricamente potrebbe essere possibile ma sicurezze non possono esisterne.
Circa il rapporto tra diabete ed infortunio, non è affatto raro che forme di diabete iniziali vengano “disvelate” da eventi traumatici importanti o infettivi, ma non c’è un rapporto di causa-effetto diretto con il trauma.
In questo caso quindi ritengo che non possa entrare a far parte della valutazione del danno biologico.
Saluti
Buongiorno Dottore,
Sono in infortunio (in itinere) da due mesi e a metà giugno ho il prossimo controllo.
Ho subìto la frattura completa scomposta di 7 costole, pnx omolaterale,contusione polmonare omolaterale,frattura scomposta della clavicola e frattura del margine inferiore della scapola.
Volevo chiederle, secondo la sua esperienza, che punteggio mi possono attribuire.
Grazie per l’attenzione.
Alessandro
Buonasera.
Visto il problema polmonare, è possibile che si possa instaurare un deficit ventilatorio, ad esempio per riduzione della capacità della gabbia toracica ad espandersi; in questi casi è fondamentale il risultato dell’esame spirometrico, risultato che allo stato attuale non possiamo conoscere.
Inoltre, le fratture di scapola e clavicola potrebbero portare ad una riduzione dei movimenti possibili della spalla con conseguente differente valutazione, ma allo stato attuale non possiamo prevederlo.
Il suo è uno di quei casi per cui a distanza è impossibile dare un parere alla guarigione, figuriamoci quando ancora siamo nel periodo della malattia.
Saluti
Salve Dott.,
avrei bisogno di un suo parere.
A seguito di un infortuno sul lavoro ho riportato varie frature ecc….. avevo una ferita al femore che all’ospedale non davano molta importanza cioè oggi la medicavano domani no a volte dopo 2 gg….. Tutto questo il 10 giugno dopo 15 gg mi operano alle fratture e fanno qualcosa alla ferita del femore credo la “pulisco” e mi mettono anche il drenaggio, la ferita continuava a espellere sangue nonostante l’operazione. 3-4 giorni dall’operazione eseguono un emocromo e mi comunicano che avevo le piastrine a 5000, faccio una trasfusione di piastrine ma niente continuano a scendere fino a 1000. Dalla ferita al femore esce sempre sangue. Eseguono un tampone alla ferita ed esce positivo. L’emocoltura sempre negativa pero’. Mi iniziano a curare e grazie a DIO guarisco. Ora vedo la cartella e mi trovo 3 virus cioè leggo” ferita infetta per klebsiella pneumoniae” e pseudomonas aeruginosa su urinocoltura oltre alò citomegalovirus.
Io al ricovero cioe’ il 10 giugno avevo la ferita al femore ma le mie piastrine erano ok. Solo dopo 20gg e dopo l’operazione sono iniziati i problemi con le piastrine.
Adesso capisco bene che senza un suo esame sulla cartella clinica è difficile esprimersi al 100%, ma secondo lei io tutti i virus li ho presi in ospedale? Ci sono secondo lei le ragioni per fare causa all’ospedale?
Mi scuso per la domanda lunga e articolata.
La ringrazio per la sua preziosa risposta.
Buonasera.
Ha ragione, è veramente difficile dare un parere di questo genere.
Siamo nell’ambito di quelle che vengono chiamate “infezioni intra-ospedaliere”. In questo caso ciò che conta è se esiste un protocollo efficace per evitare quanto accaduto e se questo protocollo è stato messo in atto; ma tutti gli ospedali hanno procedure standardizzate per evitare le infezioni intraospedaliere, soprattutto quelle post-chirurgiche. Peraltro l’efficacia del protocollo messo in atto viene dimostrata dal risultato ottenuto, nel caso specifico dovrebbe essere una ferita chirurgica in ordine e priva di infezione.
Qualche dubbio sulla responsabilità dell’ospedale in effetti potrebbe esserci, soprattutto per l’infezione della ferita chirurgica avvenuta in corso di ricovero.
L’infezione delle vie urinarie potrebbe (potrebbe) essere una conseguenza della cateterizzazione, ma con la cateterizzazione, per correttamente che venga fatta, le infezioni delle vie urinarie sono frequentissime. Altrettanti dubbi ho sulla responsabilità diretta dell’ospedale nell’infezione da Cytomegalovirus; ma in questo caso, considerando che si tratta di infezioni più frequenti in soggetti con riduzione delle capacità di difesa (soggetti immunodepressi) e considerando che l’infezione della ferita ha provocato una immunodepressione, si potrebbe ipotizzare un rapporto indiretto.
Ma il discorso è molto complesso, troppo complesso per essere trattato in una risposta ad un commento.
Per un caso del genere si compilano perizie medico-legali che possono superare anche le 20-30 pagine e anche molto oltre.
Una più approfondita disamina del suo caso può essere effettuata solo da un medico specialista in medicina legale della sua città che possa visionare integralmente tutta la documentazione medica.
Saluti
ok dott.,
la ringrazio per il suo parere.
Saluti
Salve Dott,
ho bisogno di un altro suo parere. Vorrei sapere, gentilmente, se il trauma da me subito sul posto di lavoro puo’ avermi comportato danni sul mio rachide.
Le ricordo che sono caduto da un’altezza di 8 metri mentre lavoravo.
In pratica riporto:
ABOLITA FISIOLOGICA LORDOSI CON CONVERSIONE IN CIFOSI
IN C4-C5 E ACCENTUATA PROTUSIONE IN C5-C6 E C6-C7 (TRATTO CERVICALE)
DORSALE: ABOLITA LA FISIOLOGICA CIFOSI, SEVERA SCOLIOSI DESTRO CONVESSA, NOTE DI SPONDILOSI.
LOMBOSACRALE: ABOLITA LA FISIOLOGICA LORDOSI, SCOLIOSI SINISTRO CONVESSA AL PASSAGGIO LOMBOSACRALE. NOTE DI SPONDILOSI E INIZIALE ARTROSI INTERSOMATICA ED INTERAPOFISIARIA IN L4 DOVE SI EVIDENZIANO EVENTI DISIDRADATAVI A CARICO DELLA FIBROCARTILAGINE DISCALE
MODESTA RIDUZIONE DI SPESSORE DEL DISCO L2-L3
L3-L4 ACCENTUATA PROTUSIONE DISCALE CHE CONTATTA IL SACCO DURALE
L4-L5 PROTUSIONE DISCALE A ESPRESSIONE PARAMEDIANA CHE CONTATTA IL SACCO DURALE.
Accuso dolori fortissimi a tutto il rachide con vertigini.
Vorrei sapere,gentilmente, se secondo lei tutto questo sopra elencato è da riferire al violento trauma da me subito dopo la caduta avvenuta sul posto di lavoro.
La ringrazio in anticipo
Saluti
Buonasera.
La scoliosi sicuramente non è provocata dall’infortunio, così come non sono da addebitare all’infortuni l’artrosi, la disidratazione dei dischi, la riduzione di altezza del disco L2-L3. Le protrusione discali sono compatibili con eventi traumatici al rachide, ma anche con un processo degenerativo progressivo della colonna.
Dare certezze a distanza per casi così complessi è impossibile.
Saluti
Saluti
ok, dott, la ringrazio.
Saluti
Salve, dopo un infortuno sul lavoro ho riportato:
Falda subdurale acuta in sede occipitale dello spessore di 12mm adesso risolta
Frattura composta della teca fronto-temporale dx
Frattura scomposta pluriframmentaria della parete anteriole e laterale del seno frontale dx e del tetto orbitario omolaterale con dislocazione di frammenti endoorbitari
Frattura composta a decorso obliquo della squama occipitale sn che si estende allo spazio retrostomaideo omolaterale
Altra rima di frattura composta a decoro obbliquo occipitale dx che si estende allo spazio retrostomaideo dello stesso lato
Ridotta curvatura di lordosi cervicale
Irregolarità della corticale ossea di lamina sn c6
In marcata scoliosi a sn dorso-lombare frattura processo trasverso D12
Irregolarità corticale traumatica della parete somatica laterale di L1
Frattura processo trasverso sn L1 e L2
Frattura scomposta processo tarsverso dx L3
Frattura scomposta del segmento medio sacrale
Frattura del collo dell’omero Dx con diastasi dei frammenti ossei
Frattura dell’ala iliaca dx, sfondamento dell’acetabolo dx con diastasi dei frammenti oossei
Frattura delle branche ischio pubiche bilateralmente
In più ho dei problemi a tutto il rachide con protusioni diffuse, marcata scoliosi dorsale, e vertigini di origine cervicali.
Adesso, capendo benissimo che senza una sua valutazione diretta è impossibile dare una valutazione precisa, ho 2 domande da porle:
1- Di che percentuale Inail parliamo (nella peggiore delle ipotesi e analizzando solamente quanto scritto da me sopra)
2- Secondo lei avro’ diritto a qualche tipo di pensione da parte dell’Inps?
La ringrazio per la sua risposta.
Saluti
Buonasera.
Vediamo un poco la tabella:
196. Esiti di frattura di vertebra cervicale con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità e disturbi trofico-sensitivi intercorrenti Fino a 10% (nel suo caso sicuramente siamo sotto 5)
207. Esiti di frattura apofisaria lombare con disfunzionalità residua Fino a 4%
210. Esiti di frattura sacrale con deformazione residua e riflesso antalgico disfunzionale Fino a 5%
229. Esiti di frattura d’omero diafisaria, viziosamente consolidata, con dismorfismo, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4%
223. Anchilosi completa dell’articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole d. 25% n.d. 20% (valutazione per l’eventuale riduzione dei movimenti della spalla)
321. Sinusopatia cronica mascellare, a seconda dei sintomi e dell’impegno del seno Fino a 5%
a questo sicuramente si aggiunge la sindrome del cranio-traumatizzato, cicatrici se ci sono, mezzi di sintesi in sede se sono stati usati per le fratture dell’omero o del massiccio facciale, etc.
Molto approssimativamente e grossolanamente, sopra il 30%; dal 16% in su l’INAIL paga una rendita mensile.
Saluti
La ringrazio della sua risposta.
Avrei bisogno di altri chiarimenti:
1- Non vedo la percentuale per la mia fratura al bacino. Rientra in quello che ha scritto lei o è una dimenticanza?
2-Ma io percepiro’ solo una rendita mensile oppure rendita + qualche altro danno pagato in una sola trance?
3- La mia rendita o soldi dipende anche dal tempo che io sono in infortunio? ( 8 mesi in infortunio sono uguali in termini di indennizzo, o rendita a 14 mesi di infortunio)?
La ringrazio in anticio per la sua risposta.
Saluti
Buonasera.
La frattura di bacino non si trova nella tabella, per questo non l’ho inserita. In genere si fa riferimento, come analogia, alla frattura del sacro oppure ad eventuali limitazioni funzionali dell’articolazione coxo-femorale, questa si che me la sono domenticata.
Il blocco completo dell’articolazione coxo-femorale, con arto in posizone favorevole, quindi con arto bloccato a tipo “soggetto in piedi sull’attenti”, è valutabile il 30%; per una limitazione parziale si riduce questa percentuale.
La rendita dipende da percentuale e stipendio base annuale, reale se si lavora, ipotetico secondo una certa tabella se si è disoccupati e facendo riferimento all’ultima attività lavorativa. Da 16% in poi si percepisce SOLO la rendita, tra il 6% e il 15% si percepisce SOLO un indennizzo “una tantum”.
Saluti
Ok Dott, la ringrazio per la sua gentilezza.
Solo ultimi 2 dubbi:
L’algodistrofia femorale e i problemi di ansia e depressione accertati dal Centro igiene mentale rientrano in qualche percentuale?
La ringrazio in anticipo per la sua dipsonibilità.
Saluti
Buonasera.
L’algodistrofia sicuramente si ma non esiste una voce tabellare; a volte, come riferimento, viene usata la valutazione prevista per una lesione parziale del nervo che raggiunge la zona interessata oppure comunque si fa una valutazione globale aggiungendo qualche punto percentuale.
La sindrome ansioso-depressiva può (potrebbe) essere riconosciuta come sindrome da stress cronico post-traumatico ma la percentuale riconoscibile è veramente molto variabile.
Saluti
ok, Dott. la ringrazio
Buon giorno dottore avrei una domanda ho avuto un incidente sul lavoro a dicembre un grosso danno al dito indice con conseguente amputazione totale dello stesso ho già avuto in passato un infortunio più lieve amputazione mezza falange del dito medio e un pezzetto del dito indice cosa mi dovrei avere diritto ho 38 anni grazie cordiali saluti
Buonasera.
Mi mancano alcune notizie:
1) l’ultimo incidente ha interessato la mano destra o la sinistra?
2) lei è destrimane o mancino?
3) se ha già avuto un infortunio dovrebbe aver già avuto un riconoscimento di danno biologico; in che percentuale?
Attendo precisazioni.
Saluti
Salve dottore sono destro e l.amputazione dell’.indice alla mano sx non ricordo la percentuale dell’.altra mano sono passati ormai 18 anni e non ho più i cartamenti mi sembra che mi avevano dato 3 o 4 punti grazie
Buonasera.
L’amputazione del dito indice della mano NON dominante è valutabile il 9%.
Nella tabella:
244. Perdita totale dell’indice d. 11% n.d. 9%
A questo si aggiungerà qualcosa relativo al vecchio infortunio; approssimativamente quindi il danno biologico complessivo dovrebbe essere tra 12% e 14%.
Naturalmente è un calcolo approssimativo e, in teoria, non affidabile in quanto fatto a distanza.
Per vedere quanto sarà l’indennizzo, la invito a visionare la tabella in QUESTA pagina (le differenze con l’indennizzo che realmente verrà erogato è di pochissimi euro, insignificanti)
Saluti
Grazie tante dottore per la sua disponibilità cordiali saluti
Salve dott,
ho bisogno ancora di un suo aiuto.
Ammettendo grossolanamente che la mia percentuale Inail fosse tra una forbice da 30% a 40% im mio reddito annuale lordo preso dal CUD è 20.000, sono sposato ho 2 figli. Secondo lei mi dice la rendita riconosciuta dall’Inail nella forbice dal 30 al 40%?
La rindrazio
Saluti
Buongiorno.
Alla sua domanda non posso rispondere in quanto esula dalle mie competenze che, come spero si sia capito, sono mediche.
Questo è un calcolo che non saprei assolutamente come fare.
Saluti
ok dott,
la ringrazio lo stesso per la sua gentilezza
Salve Dott.,
Ma un eventuale rimozione delle placche metalliche cambierebbe qualcosa in termini di punteggio?
Grazie per la sua risposta
Buongiorno.
Innanzi tutto, in caso di ricovero per asportazione dei mezzi di sintesi si riapre l’infortunio, quindi rientra in malattia di competenza INAIL.
L’incidenza di questa possibilità sulla percentuale di inabilità riconosciuta è minima o più probabilmente nulla; di per sè la percentuale riconosciuta per i mezzi di sintesi è al massimo il 3% ma in un caso così complesso come il suo non si fanno somme matematiche, ma valutazioni globali; in sostanza il totale riconosciuto sarà un poco inferiore alla somma delle singole menomazioni e quindi. alla fine, quel poco in meno avrà scarso peso.
Salui
Buongiorno Dottore,
Scrivo per conto del mio futuro suocero , 59 anni, agricoltore forfetario. A dicembre gli hanno fatto la protesi completa del ginocchio ed ora è in via di recupero.
Non riesce ancora a piegare bene il ginocchio e il recupero dell’angolo di flessione non sarà mai tale a prima.Ovviamente salire e scendere dal trattore, scavare guadi nella terra e saltare i “fossi” sarà un utopia.
Vorrei sapere come si può procedere , se il danno biologico è tale da avere una sorta di pensione o indenizzo, visto l’ovvietà dell’impossibilità a fare il suo lavoro e visto l’età che permette una difficile ricollocazione nel mondo del lavoro.
Ringrazio anticipatamente
Buonasera.
A distanza non sono in grado di capire se si tratta di una malattia professionale, quindi se la patologia al ginocchio è stata provocata dalla sua attività lavorativa; si tratta di quella che potrebbe essere definita “malattia non tabellata” per cui spetta al lavoratore dimostrare la natura professionale. Solo un medico specialista o espeto in medicina legale della sua zona potrebbe dare un parere affidabile.
Una alternativa possibile è la presentazione di istanza per “Assegno Ordinario d’Invalidità” all’INPS; veda in QUESTA pagina.
Saluti
salve dottore: ho subito un infortunio il 5 febbraio scorso.. ustione di secondo grado su entrambe le gambe maggiore sulla gamba destra. totale dell’estensione circa 10%
sono guarito e pochi giorni fa sono rientrato a lavoro
sono ancora visibili i segni più evidenti sulla gamba destra dove l’ustione, a detta dei medici era più profonda.
e le indicazioni sono di non esporre al sole almeno per due estati.
sia per un fattore estetico sia per una limitazione all’esposizione solare mi spetta una percentule di invalidità se si in che misura?
Buonasera.
Nel suo caso verranno valutati sia il danno estetico che quello funzionale, ad esempio per limitazione dei movimenti del ginocchio.
Ma non basta, per fare una valutazione della percentuale di danno biologico, indicare la percentuale di cute interessata; si valuta anche la visibilità, la zona corporea, il sesso, l’età.
A distanza quindi è impossibile fare una valutazione per casi come il suo.
Ma nella mia esperienza, dopo la valutazione dell’INAIL, un ricorso in collegiale ha quasi sempre permesso di ottenere un aumento della percentuale di danno riconosciuta.
Quindi credo che sia opportuno che dopo la valutazione dell’INAIL lei si rivolga ad un pattronato ben organizzato per fare opposizione al provvedimento, con richiesta di visita collegiale. E’ un servizio che, a mia conoscenza, i patronati sono tenuti a fornire gratuitamente.
Saluti
Buongiorno Dottore,
a seguito di un incidente sul lavoro mi sono fratturato lo spigolo anteriore del calcagno. Ho provato a cercare maggiori informazioni sulla frattura in questione ma non ho trovato nulla che ne parlasse. Cosa sarebbe lo spigolo anteriore del calcagno? Ho avuto 30 giorni di prognosi e ho potuto scegliere l’utilizzo del gambaletto anzichè il gesso e volevo chiederle se al termine di questo periodo potrò tornare a camminare e a lavorare e se per questo tipo di frattura l’inail riconosce almeno il 6%. Grazie per la disponibilità. Lorenzo
Buonasera.
Il calcagno è un osso con ina forma piuttosto irregolare, ma potremmo farlo assomigliare, molto grossolanamente, ad un parallelepipedo con uno degli spigoli anteriori, quello superiore, un poco più pronunciato; sarebbe quella la zona della frattura.
Circa le possibilità e i tempi di recupero non posso naturalmente pronunciarmi con certezza, ma problemi tipo dolore e zoppia per alcuni mesi, dopo i 30 giorni da lei indicati, sicuramente li avrà.
Per quanto riguarda la percentuale riconoscibile, la tabella così si esprime:
296. Esiti di frattura del calcagno apprezzabili con indagini strumentali, con disturbi di circolo, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale ==> Fino a 8%
Quindi l’INAIL può riconoscere qualunque percentuale compresa tra 1% e 8%, ma ogni caso è un caso a se stante in quanto le fratture sicuramente non sono tutte uguali, così come non sono uguali i postumi finale.
Saluti
Egregio Dott., sono stato vittima di infortunio sul lavoro ( faccio l’autista consegnatario) il 29/08/17 riportando la frattura pluriframmentaria del 5° metatarso piede sx. Il 14/09/17 sono stato operato con l’innesto di filo di sintesi. Immobilizzato l’arto fino al 30/10/17. Rioperato per la rimozione dello stesso filo di sintesi il 28/12/17 e l’11/01/18 mi hanno rimosso i 4 punti di sutura. Il 19/01/18 l’INAIL mi ha ritenuto abile aal lavoro nonostante io avessi prodotto esame di ECO DOPPLER del piede sx nel quale mi veniva riscontrato serio problema di circolazione con prescrizione di 30giorni senza carico. Nonostante questo, il medico dell’ INAIL in visita di controllo mi abbia trovato la caviglia più gonfia di 1,5cm rispetto alla dx. Oggi mi è arrivata corrispondenza dell’INAIL che mi comunica il 0,4% di percentuale. È giusto? Grazie
Buongiorno.
Per la valutazione, probabilmente, sono state utilizzate le seguenti indicazioni tabellari (DM 38/2000):
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
301. Esiti di frattura del primo metatarso apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 2%
302. Esiti di frattura di due o più metatarsi, comprensivi del primo e/o del quinto, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 4%
Ma non è detto che questo sia corretto, soprattutto se a causa dell’immobilizzazione prolungata è insorta una patologia venosa e se la mobilità della caviglia non è completa.
In questi casi è utile chiedere una valutazione medico-legale presso un patronato ben organizzato per proporre un ricorso in collegiale.
Saluti
Grazie. Ma secondo la sua esperienza esiste una qualche possibilità che l’INAL aggiusti la percentuale? Ancora grazie.
Buonasera.
Ogni lavoratore infortunato è un caso a se stante.
Quindi ho trattato casi simili al suo in cui con il ricorso in collegiale ho ottenuto un sensibile aumento della percentuale riconosciuta e casi in cui non ho avuto successo.
Sul suo caso specifico, a distanza, naturalmente è impossibile fare una previsione.
saluti
Salve dottore, non riesco a scriverla diversamente e lo faccio qui. X infortunio sul lavoro(lavoravo al cup di un’altra m è stato rivoltato il pc dal vetro sulle mie mani) h avuto contusione mano sx e prognosi 16 gg. È contemplata la contusione? Vorrei procedere x il risarcimento del sanno biologico, ed anche quello morale se possibile. Non ho mai ricevuto comunicazione dei punti dati post liquidazione quindi non so se è come classificarlo…. Grazie in anticipo
Mi scusi x gli errori… Il t9 inganna! *cup asl
Buonasera.
Alla “guarigione clinica” dopo un infortunio sul lavoro viene valutato il danno biologico, secondo le indicazioni della tabella del DM 38/2000.
Ma a questo fine ciò che viene valutato è ciò “che resta”, cioè la menomazione dell’integrità psico-fisica provocata dalla lesione subita in occasione dell’infortunio.
Ad esempio, nel caso di una frattura di ginocchio, per la percentuale di danno biologico si valuta la frattura in sé, intesa come esito, l’eventuale riduzione dei movimenti del ginocchio, le lesioni delle strutture interne del ginocchio, i menischi ad esempio, eventuali cicatrici post-chirurgiche, la preennzo di mezzi di sintesi metallici ed altro ancora.
Nel suo caso quindi ciò che conta è quello che è residuato dopo la guarigione: quindi riduzione dei movimenti delle dita ad esempio,tendiniti non guarite, etc.
In ogni caso, solo per percentuale uguale o superiore al 6% si ha diritto ad un qualche indennizzo, comunque solo come danno biologico e mai come danno morale.
Ma credo che difficilmente un trauma che ha provocato una malattia di quindici giorni abbia potuto provocare un danno di tale entità.
A titolo di confronto, tenga presente che per l’amputazione dell’anulare della mano sinistra è prevista una valutazione del 5%.
Circa la comunicazione, è possibile che le sia arrivata una lettera dall’INAIL con questo tipo di dizione: “non è stata riscontrata menomazione dell’integrità psico-fisica” che può anche non sembrare una valutazione e che in realtà significa che non è stata rilevata alcuna menomazione residuata al trauma, quindi zero percento.
Saluti
Buonasera Dottore,
la notte tra il 31 dicembre e 1 gennaio 2018 sono caduro con la moto nel parcheggio Dell Hotel dove ho lavorato.In PS mi hanno diagnosticato frattura biossea scomposta pluriframmentaria del terzo distale alla gamba sx e frattura di Bennett alla mano sx.Operazione con osteosintesi per ambedue le fratture,chiodi per mano e placche e chiodi per gamba.Per ora ho 60gg di prognosi con obbligo di trnere in scarico assoluto tutto il lato sx del corpo.Nel caso inail decida di accogliere incidente in itinire (pratica appena aperta ma alle 4 di mattina non avevo mezzi pubblici a cui rivolgermi ,quindi il mezzo privato era il solo disponibile ), mi potrebbe indicare a quali categorie di danno posso fare ricorso ?guardando tabelle inail : frattura tibia e perone 8% (e ho paura che le limitazioni al movimento non saranno minime quindi forse avrò punteggio maggiore), frattura bennet 3%, cicatrici fino al 5% ,presenza di mezzi di sintesi 3%.
Facendo i conti della serva il mio infortunio può arrivare fino al 19% o sto sbagliando qualcosa?
Ringrazio dell attenzione
Buonasera.
Impossibile per ora fare un calcoo, neppure approssimativo.
In ogni caso, il suo calcolo è errato in quanto la somma non è matematica, ma riduzionistica: 5 + 5 non fa 10 ma 9 o addirittura 8.
Ciò non toglie che che alla guarigione potrebbe essere riconosciuta una percentuale di danno biologico anche maggiore del 19; in effetti dipenderà anche da eventuali limitazione dei movimenti delle articolazioni.
Saluti
Buongiorno dottore, Io sono il titolare di una ditta individuale senza altri dipendenti. Ho avuto un infortunio ad una mano con lo schiacciamento in cilindri di acciaio. Ho subito un intervento chirurgico e mi hanno suturato la mano con oltre 50 punti. Dopo tre giorni si sono accorti di aver dimenticato una frattura ad un dito e mi hanno ri operato mettendomi un filo di ferro per curarla. Calcolando il danno procurato mi dal mancato guadagno non potendo più lavorare, è quello della conseguente e quello della quasi certa mancata mobilità della mano sinistra, secondo lei a quanto ammonterebbe il risarcimento?
Buonasera.
Impossibile rispondere con questi dati.
Innanzi tutto non viene dato alcun indennizzo per il mancato guadagno ma solo una diaria giornaliera per il perido di malattia tarata sui parametri standard per le ditte come la sua.
Poi verrà valutato il danno biologico in percentuale da cui poi scaturisce l’indennizzo, ma attualmente è impossibile fare una previsione.
Verranno infatti valutati il danno estetico, il danno biolgico puro relativo alla frattura e quindi il danno funzionale come entità della riduzione dei movimenti, tenendo conto che per le varie dita si hanno indicazioni differenti.
Oltretutto danno estetico e danno funzionale non possono essere valutati se non con visita diretta, a distanza ovviamente impossibile.
Saluti
Buona sera dottore, volevo chiedere gentilmente informazioni in merito alla mia situazione. Io ho subìto un infortunio sul posto di lavoro con conseguente rottura del capitello radaiale gomito sinistro. Sono stato ingessato e ho avuto 18 giorni di invalidità temporanea. Volevo sapere se rientravo per il diritto di avere un indennizzo per danno biologico e se si a quanto ammonterebbe? La ringrazio enormemente.
Buonasera.
La “semplice” frattura del radio, senza conseguenze sulla motilità dell’articolazione, è valutata fino al 4%:
234. Esiti di frattura di radio, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4%.
Ma sulla valutazione finale incide la eventuale riduzione riduzione dei movimenti dell’articolazione, quindi non posso fare una valutazione a distanza; soprattutto non posso dirle se, con certezza, potrebbe essere riconosciuto il minimo indennizzabile, il 6%, o addirittura una percentuale maggiore.
L’indennizzo poi dipende da percentuale, sesso ed età secondo la tabella in QUESTA pagina.
Saluti
Buona sera Dottore, ai primi di Agosto in un incidente con la bicicletta tornando dal lavoro mi sono procurata la frattura del collo femore dx. Operata in osteosintesi con inserimento di 3 viti. un mese a letto e due in stampelle in totale scarico. cammino zoppicando. attualmente sono ancora in infortunio. secondo lei la quantificazione del mio danno biologico potrebbe suprare il 6%? grazie 1000. vittoria
Buonasera.
Molto probabile in quanto in tabella è previsto:
272. Esiti di frattura di femore, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8%.
Senza contare che anche l’esito cicatriziale chirurgico e la presenza dei mezzi di sintesi in sede rientrano nel danno valutabile.
Saluti
buonasera dottore,
in data 5 settembre 2017 ho subito un’infortunio sul lavoro: frattura scomposta di tibia, perone e malleolo. Più precisamente frattura biossea diafisaria e frattura malleolo mediale. Sono stato operato con un intervento di osteosintesi tibiale con chiodo endomidollare bloccato e viti cannulate malleolari. Sono tuttora in infortunio. Secondo lei a quanto può ammontare il danno biologico? a più del 6%?
Dimenticavo: ho 40 anni. In più all’ultima visita mi è stata riscontrata una tumefazione di consistenza dura al/13 distale con cute lievemente arrossata. Inoltre è presente anche una cicatrice esuberante sul ginocchio
Buonasera.
In tabella si evince:
292. Esiti di fratture biossee della gamba, apprezzabili con indagini strumentali, con disturbi di circolo, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8%.
Considerando che nella valutazione bisogna tener conto anche della cicatrice e dei “mezzi di sintesi in situ”, credo che il 6% si possa superare tranquillamente.
Saluti
Ok. Grazie mille. E’ stato molto gentile
Salve Dottor Nicolosi, mi chiamo andrea ho 25 anni e nel mese di giugno mi sono lussato il gomito sx dopo un mese sono stato operato al legamento collaterale con inserimento di ancoretta e 13 punti di sutura.sono passati 4 mesi dall intervento e ora ho una flessione di 115 e estensione di35 con calcificazioni calcificazionisparse e formicolio alle ultime dita della mano. Ho chiuso l infortunio e ho riniziato a lavorare secondo lei quanti punti di invalidita mi spetterebbero? Grazie mille del tempo
Buonasera.
Non posso essere preciso a distanza ma ritengo che il 6% possa essere superato
Raccomando però di effettuare un esame EMG arti superiori.
In realtà dovrebbe essere direttamente l’INAIL a farlo fare ma se non dovesse essere effettuato e se i disturbi della sensibilità dovessere proseguire è meglio che lo faccia presente lei con opportuna documentazione.
Saluti
Grazie mille del tempo dedicato.
Salve, gentilmente vorrei sapere se…:
Incidente in itinere con mezzo proprio percorrendo il percorso più breve lavoro-casa.
Frattura del perone e frattura scomposta spiroidea della tibia. Durata intervento 5 ore. Applicazione di protesi nella tibia: chiodo endomidollare in titanio di ca 40cm.e relativi viti di supporto, n. 5.
Punti di sutura ca.30.
Mi dicono che potrei tornare al lavoro in 3/4 mesi. Ci spero vivamente, e spero di poterlo espletare come prima. Faccio il cameriere.
Potrò raggiungere una percentuale di ivalidità minima tanto da ottenere un indennizzo? e di quanto potrebbe essere secondo altri casi analoghi?
Ringrazio per l’attenzione
Buonasera.
Per casi come il suo, bisogna tenere conto, soprattutto, dell’eventuale limitazione residua dei movimenti della caviglia alla guarigione.
Questo non è valutabile in questa sede, sia perchè ancora non è avvenuta la guarigione, sia perchè, soprattutto, a distanza e in assenza di visita diretta è impossibile rendersi conto del reale deficit funzonale.
Saluti
Salve Dr Nicolisi,
In seguito ad un infortunio sul lavoro cadendo da uno scaffale da un altezza di 2 mt, ho subito una lussazione al gomito, frattura del radio, scafoide e metatarso dell arto sinistro.
Dopo una manovra per ridurre la lussazione sono stato gessato per 30 gg mentre alla mano ho subito un operazione con installazione di una placca e 5 viti al radio, una vite allo scafoide e un filo di K al metatarso … in seguito a questi interventi volevo sapere (anche in modo approssimativo) quanto potrà essere la % di danno biologico inail e se potrei superare facilmente il 6%
Grazie in anticipo
Buonasera.
Le possibilità di superare il 6% sono buone.
Consideri infatti queste indicazioni tabellari:
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche – Fino a 5%
234. Esiti di frattura di radio, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale – Fino a 4%
257. Esiti di frattura di scafoide con evoluzione in pseudoartrosi – Fino a 5%
301. Esiti di frattura del primo metatarso apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale – Fino a 2%
302. Esiti di frattura di due o più metatarsi, comprensivi del primo e/o del quinto, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale – Fino a 4%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare – Fino a 3%.
Facendo un pò di somme,anche se non è cos’ semplice, si supera il 5% sicuramente.
Saluti
Grazie mille per la sua disponibilità
Gentilissimo
Saluti
Buongiorno, sono PierPaolo le avevo scritto un po’ di tempo fa. Il 2/10/17 ho fatto l atroscopia per rottura a manico di secchio, il 16/11/17 ho tolto i punti e continuato a seguire il protocollo.Il 30/10/17 sono stato in visita dalla fisiatra dove mi riferiva il recupero della gamba desta con un ciclo di 7 sedute di rieducazione funzionale e 3 sedute idrochinesiterapia con riposo per altri 20 gg almeno, e succesivo controllo fisiatrico in base all andamento. Il giorno 8/11/17 ho fatto il primo ciclo in ospedale che è si è basato nel monitorare il ginocchio con vari movimenti dello stesso, infine mi viene detto di attendere chiamata dall ospedale per la continuazione del ciclo.Mi contatta l ospedale per riferire che il fisiatra ha subito un intervento è che mi avrebbero contattato subito.Il 16/11/17 sono stato all inail dove la Dott mi chiedeva aggiornamenti, gli ho riferito quanto scritto precedentemente,la risposta è il tono è stato quasi offensivo è alti nei miei confronti. L ho invitata a moderare i toni e si è giustificata che si riferiva all ospedale. Il 23/11/17 ho visita dal fisioterapista che mi ha fatto l atroscopia. Ad oggi la mia camminata non è ancora normale nel senso che tendo leggermente a sinistra con camminata lenta, se accelero il passo come mia consuetudine sento dolore ho meglio come se un ago mi infastidisce, per le scale vado meglio a salire che a scendere. In base alla sua esperienza la mia mia reazione è consona cioè il percorso rispecchia i precedenti?E per il rientro al mio impiego da postino quanto tempo mi ci vuole ancora? Grazie in anticipo per l attenzione
Buonasera.
Ogni ginocchio sottoposto ad intervento ha una sua evoluzione, ma in genere, mediamente, non si va oltre i 60 giorni.
Questo non significa che una guarigione un pò più lenta sia anormale. Ciascuno ha proprie peculiarità, pur nell’ambito della normalità.
In ogni caso, consiglio che alla guarigione lei si faccia sottoporre a visita dal medico competente dell’azienda per valutare la eventuale necessità di tutelarla per un tempo maggiore adibendola per qualche tempo a mansioni che non prevedano la stazione eretta o la deambulazione prolungata.
Saluti.
P.S. Lei ha inviato lo stesso post per ben 4 volte in orari differenti!
Grazie per l attenzione, e mi scusi tanto per la ripetizione dei messsggi, sembrava non andasse a buon fine
Buongiorno dott. Nicolosi, ho avuto un incidente sul lavoro non denunciato all.inail al naso con sette punti di sutura in due zone al triangolare del naso e al setto nasale, ora ho problemi con la respirazione con una narice in quanto ho scoperto di aver avuto un’infrazione alla piramide nasale di destra,sono passati circa 20 giorni dall’accaduto sono ancora in tempo per riaprire la pratica e che percentuale mi potranno dare?grazie
BUonasera.
Sulla percentuale non mi posso esprimere, in quanto il danno estetico provocato dalle cicatrici può essere valutato solo con osservazione diretta.
Ma la possibilità di riapertura esiste; in genere per le fratture vengono assegnati almeno 30 giorni, tranne casi sporadici di fratture poco significative.
In ogni caso servirebbe a segnalare all’INAIL l’esistenza di questo problema non riconosciuto in prima istanza.
Saluti
Buongiorno dottore Nicolosi grazie della risposta, vista la radiografia fatta si evince che c’e’ un’irregoralita’ del profilo corticale come da infrazione dell’osso nasale di destra quindi parliamo di una piccola frattura, voi cosa mi consigliate di fare visto che ho ripreso il lavoro da dieci giorni?
Buonsera.
Direi di lasciar perdere la malattia ma mettere anche questa lesione nel “piatto” per la valutazione dei postumi, eventualmente in fase di ricorso se non dovesse essere considerata.
Saluti
Buongiorno dottore sono Marco e volevo sapere visto che ho subito un infortunio a lavoro 8mesi fa fratturandomi il primo cuneiforme una frattura pluriframmentaria dopo 8mesi ho fatto un altra visita all’inail mi hanno prescritto una TAC e hanno riscontrato una pseudoartrosi forse mi opero volevo sapere quanto sarà il mio punteggio? Le auguro una buona giornata grazie .
Buonasera.
Impossibile fare una valutazione allo stato attuale, anche se potessi materialmente visitarla.
la valutazione viene effettuata anche, soprattutto, in rapporto all’eventuale limitazione della funzione dell’articolazione residuata alla guarigione.
In questo momento siamo in una fase acuta e quindi non è possibile fare previsioni.
saluti
salve dottore, dopo una opposizione amministrativa l’inail mi ha aumentato la percentuale di invalidita dall 8 al 9%, (mi hanno abbassato al 4% la percentuale fisica e aumentato del 6 % per una questione di stress post traumatico e poi hanno tolto l’1% per la franchigia,cosi hanno detto al mio medico quando hanno fatto la collegiale), quindi la mia domanda è se con l’aumento di percentuale mi daranno anche un altro indennizzo cioe l’1% di differenza?
grazie mille
alessandro
Buonasera.
La risposta è affermativa.
Faranno il calcolo dell’indennizzo al 9% e poi detrarranno quanto già le hanno corrisposto per l’8%
Saluti
grazie mille dottore..gentilissimo
Buonasera Dottore,l 8 settembre ho avuto un incidente sul lavoro a causa di una caduta da 4mt….risultato : 5 punti sutura gomito sx, 2 punti labbro superiore,frattura incisivo arcata superiore, e frattura pluriframmentaria scomposta ed esposta del radio e distacco dell’apofisi stiloide dell’ulna….!tramite intervento chirurgico mi hanno applicato una piastra con 11 viti e 20 punti di sutura. Ora Le chiedo,essendo io ancora sotto inail….come devo comportarmi? Rientro nella categoria 6-9 punti di invalidita’? Ed essendo un libero professionista,posso chiedere risarcimento mancato guadagno o avere contributo per la persona che ho dovuto assumere per il periodo di inabilita’?? La ringrazio anticipatamente,buona serata
Buonasera.
Andiamo con ordine.
Ad occhio, considerando tutte le lesioni che lei mi riferisce, ritengo che alla guarigione supererà ampiamente il 6% di danno biologico; naturalmente mi è impossibile essere più preciso.
Circa il risarcimento per il mancato guadagno, questo non è previsto. E’ prevista un’indennità giornaliera, ma la sua entità dipende dalla condizione lavorativa specifica e, anche se mi desse maggiori informazioni, su questa parte non potrei dare risposta. NON è previsto un risarcimento per mancati guadagni e neppure sono previsti rimborsi per personale assunto a causa dello stato di malattia provocato dall’infortunio.
Sono previsti solo rimborsi per certe categorie di farmaci prescritti per accelerare la guarigione ed interamente accquistati (vedere in QUESTA pagina).
Saluti
Grazie per la celerita’ nel rispondermi,mi permetta un ultima domanda…..secondo Lei dovrei fare privatamente una visita medicolegale che attesti il mio stato durante il perido di inabilita’? E soprattutto sarebbe meglio,al fine di ottenere il giusto risarcimento, farmi accompagnare da un medico legale,alla visita che mi verra’ richiesta da INAIL e dalla mia assicurazione privata? Grazie ancora e buona serata
I medici INAIL, secondo le indicazioni di una certa circolare della loro Direzione Nazionale, rifiutano la presenza di medici consulenti di parte fino alla definizione del caso, compresa l’ultima visita di accertamento dei postumi. Viceversa, l’assistenza del medico di parte è previsto, anzi è obbligatorio, se dopo l’accertamento postumi viene inviato un ricorso in quanto si ritiene che la valutazione sia inferiore al dovuto.
In sede di accertamento postumi per assicurazione privata invece questa limitazione non esiste; quando verrà convocato a visita dal medico fiduciario dell’assicurazione si potrà fare tranquillamente assistere da un proprio medico di parte, cosa che, mi permetto, consiglio.
Saluti
Buonasera dr. le espongo rapidamente il quesito, Nell’agosto 2015 ho subito un incidente stradale e ho riportato la frattura della rotula ds operata con chiodi e cerchiaggio, rimossi nel mese di maggio 2016, recuperata quasi tutta la flessione ma tono muscolare scarso.Nell’agosto 2016 sono caduto sul posto di lavoro e si e’ rifratturata la rotula dx, dopo 6 mesi di malattia inail la rotula non si risaldava venivo rimandatoin servizio e a visita nel settembre 2017 .alla visita sono giunto con una flessione di quasi 90°(molto di meno di quella che avevo prima della caduta sul lavoro) e tono muscolare inesistente mi hanno dato lo 004% di invalidità che non prevede nessun rimborso. posso procedere per il ricorso e con quali speranze di ottenere qualcosa. grazie
Buonasera.
Presenti il ricorso: le possibilità di ottenere una maggiore percentuale sono buone.
Saluti
grazie per aver preso visione della mia richiesta, le faro’ sapere.
ecco la risposta dell’inail.
con rif all’opposizione presentatain data …… si comunica che riesaminati gli atti in possesso e valutata la documentazione l’opposizione stessa non puo’ essere accolta .Avverso il provvedimento puo’ presentare ricorso innanzi all’autorita’ giudiziaria ordinaria.
cosa mi consiglia di fare proseguo?
buonasera e grazie per l’attenzione
Buonasera.
Non hanno neppure voluto discutere il caso!.
In questi casi è opportuno verificare con un medico legale che possa visitarla, magari con lo stesso con cui ha presentato l’opposizione, la fattibilità dell’azione legale.
A distanza non sono in grado di fare una valutazione, ma in ogni caso mi pare opportuno non accontentarsi del semplice “NO” e almeno valutare le probabilità di vittoria a seguito di ricorso giudiziario.
Saluti
Buongiorno Dr. volevo aggiornarla,mi sono recato all’INAL x chiedere informazioni al medico che aveva rifiutato il ricorso mi ha risposto che il medico legale che mi ha seguito aveva calcolato la mia invalidità chiedendo il 12% ,e x l’INAIL era sproporzionato, hanno quindi rifiutato il ricorso.
Il mio medico legale dice che possiamo fare una richiesta minore ma nn mi ha saputo spiegare perchè ha fatto una richiesta (12%) cosi’ alta? e’ una cosa che si puo’ fare riesaminare la pratica?
Grazie per l’attenzione.
Buonasera.
Difficilmente l’INAIL riapre un caso dopo il non accoglimento di una opposizione, almeno nella mia città, anzi, per la precisione, mai è stata accolta la richiesta di un riesame dopo bocciatura di una opposizione.
Quindi le possibilità teoriche mi sembra che possano essere 2:
1) azione giudiziaria, cioè una causa.
2) domanda di revisione passiva (cioè richiesta di aggravamento) e quindi poi ricorso su questa nuova domanda.
Saluti
Buongiorno Dottore, ho avuto un incidente in itinere sono stato tamponato, ho 40 anni e sono il titolare di un laboratorio odontotecnico, sono stato al pronto soccorso e hanno riscontrato lesione di hill sachs spalla destra dominante dopo lastre mi hanno dato 20 giorni di tutore rigido immobilizzante è una settimana di collarino, dopo venti giorni sono tornato a visita all’ospedale e mi hanno dato ulteriori 25 giorni di tutore, nel frattempo sono stato anche dall’inail mi hanno dato in totale dopo varie visite 111 centoundici giorni, in questi giorni mi hanno fatto fare rmn tac raggi ecc, dai raggi si vede che la spalla ha una lussazione posteriore, la Risonanza dice: Tendinopatia diffusa del sovraspinoso e del sotto scapplare con uno spessore è in intensità di segnale dismogenei, verosimilmente in relazione ad un infarcimento edematoso intra e peri tendineo di possibile origine post traumatica, senza una diretta evidenza di punti di conflitto, di attuali lesioni focali tendinee o di grossolani deposito calcarei . Associata borsite subacromion deltoidea
Nella norma le restanti strutture tendinee della cuffia dei rotatori è il trofismo di tutti i ventri muscolari corrispondenti, il tendine del capo lungo del bicipite brachiale appare in sede indenne da lesioni focali o da sofferenza tenosinovatica
Acromion di morfologia lineare e spessore regolare modesta riduzione d’ampiezza degli spazi sub acromiale e coraco omerale
Nulla da segnalare a carico del labrum e delle strutture capsulo legamentose gleno omerali
Non si apprezzano lesioni focali osteocondrali ne versamento articolare in sede acromion claveare e flebo omerale
Conclusioni, tendinopatia flogistica post traumatica della cuffia dei rotatori
L’ecografia gli dico solo la conclusione perché più o meno è simile… Tendinopatia degenerativa acuta post traumatica della cuffia dei rotatori
Su che punteggio mi posso orientare sia per inail che assicurazione personale ed RCA? Grazie mille buon lavoro
Buonasera.
Per ciò che riguarda la spalla, la valutazione come danno biologico tiene soprattutto conto della limitazione funzionale, cioè della riduzione dei movimenti rispetto alla normale escursione articolare.
Per capirci, il blocco totale di spalla dell’arto dominante, in ambito INAIL, è valutabile il 25%; qindi una riduzione dei movimenti della metà è valutabile in 12-13%, e così via.
In assenza di visita medico-legale, per casi come il suo, è impossibile fare una valutazione del danno biologico a distanza.
Saluti
Buongiorno Dott.Nicolosi.
Sono Claudio ho 32 anni e da 14 anni faccio l’elettricista,a fine marzo di quest’anno in seguito ad un cortocircuito in un grosso quadro elettrico ho riportato ustioni di 1 2 3 grado a volto,collo,braccia,mani e torace anteriore.
Dopo 2 settimane di coma farmacologico dove ho subito vari interventi sono stato trasferito in centro ustioni dove mi hanno tenuto fino a metà aprile e poi mi hanno dimesso con medicazioni semplici da fare a casa a spese mie con relative prescrizioni mediche.
Sono passati 7 mesi e sto x rientrare a lavoro visto che l INAIL domani mi farà la relazione finale.
Le sintetizzo il mio stato odierno e mi scuso per parole che non dovessero essere corrette.
Collo:Cicatri cheloidee e ipertrofiche dall’orecchio destro fino a dopo il mento lato sinistro di colorito ancora un Po rossastro che limitano il movimento verso sinistra.
Torace:cicatrici cheloidee e ipertrofiche molto sporgenti in tutta la parte anteriore superiore all’altezza dei seni di colore rosa acceso (Io sono di carnagione olivastra)
Braccia: colore e pelle ancora non tornati alla normalità dagli avambracci in entrambi i lati.
Mano destra (dominante) cicatrici cheloidee lievi,commissura tra 2e3 dito un po chiusa perdita di 5/10 gradi del movimento del pollice per chiusura commissura con indice ,cicatrice visibile dei 2 punti di innesto cutaneo,colore rosa acceso.
Mano sinistra cicatrici cheloidee e ipertrofiche nel dito indice e commissura 3e4 dito più chiusa.colorito rosa vivo tutto il resto della mano.
Bicipite destro:sede del prelievo cutaneo 10×5 di color rosa scuro.
Viso completamente guarito tranne una macchia viola scura di 2 cm sotto il lobo dell’orecchio destro.
Consapevole del fatto che senza visita sia un Po difficile dare un giudizio certo da parte sua vorrei sapere cmq a grandi linee e senza molte pretese quanti punti mi potrebbe dare L INAIL per essere un Po più preparato.
La ringrazio in anticipo e le auguro una buona giornata.
Buongiorno Dott.
Sono Claudio ho 32 anni e da 14 anni faccio l’elettricista,a fine marzo di quest’anno in seguito ad un cortocircuito in un grosso quadro elettrico ho riportato ustioni di 1 2 3 grado a volto,collo,braccia,mani e torace anteriore.
Dopo 2 settimane di coma farmacologico dove ho subito vari interventi sono stato trasferito in centro ustioni dove mi hanno tenuto fino a metà aprile e poi mi hanno dimesso con medicazioni semplici da fare a casa a spese mie con relative prescrizioni mediche.
Sono passati 7 mesi e sto x rientrare a lavoro visto che l INAIL domani mi farà la relazione finale.
Le sintetizzo il mio stato odierno e mi scuso per parole che non dovessero essere corrette.
Collo:Cicatri cheloidee e ipertrofiche dall’orecchio destro fino a dopo il mento lato sinistro di colorito ancora un Po rossastro che limitano il movimento verso sinistra.
Torace:cicatrici cheloidee e ipertrofiche molto sporgenti in tutta la parte anteriore superiore all’altezza dei seni di colore rosa acceso (Io sono di carnagione olivastra)
Braccia: colore e pelle ancora non tornati alla normalità dagli avambracci in entrambi i lati.
Mano destra (dominante) cicatrici cheloidee lievi,commissura tra 2e3 dito un po chiusa perdita di 5/10 gradi del movimento del pollice per chiusura commissura con indice ,cicatrice visibile dei 2 punti di innesto cutaneo,colore rosa acceso.
Mano sinistra cicatrici cheloidee e ipertrofiche nel dito indice e commissura 3e4 dito più chiusa.colorito rosa vivo tutto il resto della mano.
Bicipite destro:sede del prelievo cutaneo 10×5 di color rosa scuro.
Viso completamente guarito tranne una macchia viola scura di 2 cm sotto il lobo dell’orecchio destro.
Consapevole del fatto che senza visita sia un Po difficile dare un giudizio certo da parte sua vorrei sapere cmq a grandi linee e senza molte pretese quanti punti mi potrebbe dare L INAIL per essere un Po più preparato.
La ringrazio in anticipo e le auguro una buona giornata.
Buonasera.
Ha ragione, è veramente difficile.
Senza troppo sbilanciarmi, direi dal 20% in poi, ma di quanto proprio non posso dirlo.
Saluti
Grazie mille Dottor Nicolosi.
Buonasera Dottore, vorrei una informazione solo per avere un’idea di quello che mi aspetta. Ho fatto un incidente al lavoro, Frattura bimalleolale con esposizione giustilo 2 del malleolo tibiale. Ho 4 vite e placca che devo togliere tra un anno e mezzo. Tra 2 settimane vado dal perito Inail per valutare il danno complessivo. in casi come questi avrò diritto ad un indenizzo per inabilità temporanea? Grazie per l’aiuto.
Buonasera.
Naturalmente se l’infortunio è stato denunciato le spetta NON l’indennizzo per inabilità temporanea, che non esiste, ma:
1) l’indennità temporanea, in sostituzione dello stipendio (tranne che non sia dipendente pubblico),
2) l’indennizzo per danno biologico se la valutazione dei postumi supera il 5%.
Saluti
Grazie della risposta Dott. Nicolosi, solo un’altra domanda: per sperienza sua in genere questo tipo di incidente potenzialmente può superare i 5%? Grazie ancora e buona settimana.
Buonasera.
E’ molto probabile.
in tabella:
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
292. Esiti di fratture biossee della gamba, apprezzabili con indagini strumentali, con disturbi di circolo, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare Fino a 3%
Se non dovesse accadere presenti opposizione con richiesta di visita collegiale rivolgendosi ad un buon patronato.
Saluti
Gentilissimo Dottore. Grazie.
Salve Dottore
A giugno di quest’anno ho subito a lavoro la rottura del tendine di Achille tramite conseguentemente ad un trauma, nello specifico a causa di un taglio procuratomi da una lamiera di ferro, e sono stato operato a cielo aperto, visto le dimensioni de taglio
Adesso, dopo 3 mesi e mezzo, il tendine sembra quasi apposto ma la cicatrice, lunga più di 10 cm, da molto fastidio, al punto di non riuscire per più 1 ora di fila a portare le scarpe, in quanto in prossimità del taglio della lamiera si è formato un rigonfiamento che non sembra andarsene.
Ora cortesemente le chiedo, in quanto potrebbe essere valutabile la percentuale di indennizzo per l’infortunio?
Ringrazio anticipatamente
Buonasera.
In tabella:
295. Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8%
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
Considerando queste indicazioni, ha buone possibilità di superare il minimo indennizzabile, cioè il 6%. Non sono però in grado, a distanza, di fare una valutazione più precisa.
Saluti
Buongiorno, mi sono infortunato in ufficio, ma mi occupo della consegna della corrispondenza con motorino. La R/m ha riscontrato la lesione a manico di secchiodel menisco mediale con lembo interno dislocato nella gola intercondiloidea. Il legamento collaterale mediale è il legamento alare mediale presentano edema dei tessuti molli circostanti, anche all altezza del corpo meniscale, come per lesione distrattiva. Edema dei tessuti molli anche in corrispondenza del cavo popliteo. Presenza di piccolo ganglio cistico sinoviale posteriormente al legamento crociato posteriore. Leggermente assottigliato superficie cartilagine contrapposte femoro-tibiale al versante mediale. Moderate alterazioni tendinosiche in sede inserzionale del tendine femorale in sede preinserzionale alla rotula; nei limiti il tendine rotuleo. Abbondante versamento fluido intraarticolare con prevalente distensione dei recessi sovra e para-rotulei. Mi hanno sottoposto ad intervento di meniscectomia mediale sub-totale. Le chiedevo i tempi di recupero per il rientro a lavoro, e cosa mi devo aspettare dall inail per quanto riguarda i punti d invalidità e il danno biologico. Grazie per l attenzione.
Buonasera.
Sui tempi di recupero preferisco non espormi; entrano in gioco alcune variabili che non sono in grado di valutare.
Circa la percentuale riconoscibile direi che se, come speriamo, l’intervento chirurgico è stato risolutivo e il post-chirurgico procede bene, la percentuale sarà molto bassa.
In tabella si legge:
282. Esiti di meniscectomia artroscopica 2%.
Questo naturalmente se la mobilità del ginocchio dovesse essere completa o quasi.
Le ricordo che l’indennizzo viene erogato a partire dal 6%.
Saluti
Salve dottore,
Volevo chiedere x una frattura cranio e una cicatrice abbastanza grande in circa 7cm che percentuale daranno x il danno biologico ..?Sono stato 3 mesi a casa in infortunio e 8 giorni recoverato in ospedale.
Buonasera.
Le fratture craniche guarite senza postumi apparenti in realtà vengono ben poco valutate. Se si riesce a dimostrare una “sindrome soggettiva del traumatizzato cranico allora si ottiene qualcosa (fino a 4%).
Per la cicatrice non posso dare alcun parere; dipende da quanto è visibile e se è nascosta, in parte o del tutto, dai capelli. In questo caso ciò che conta è la visibilità della lesione e il suo impatto sull’estetica del volto, cosa che a distanza sicuramente non può essere valutata.
Saluti
Sono sempre Giuseppe se ndo voi il punteggio si base tra 10 e 15. Percento
Impossibile dare un parere a distanza. Dipende anche dalla riduzone dei movimenti possibili dell’anca rispetto all’altre, considerando che il blocco completo è valutabile il 30% (con anca in posizione ottimale.
Saluti
Dottore salve ho chiuso una pratica inail 10 giorni fa con la seguente diagnosipost trauma artrosi anca con asettica della testa femorale
precoce
buonasera,sono titolare di un negozio di parruchiera da piu di 20 anni,da un paio di anni soffro di dolori alle spalle,…….. dalla ecografia tendiniti spalla sx e borsiti spalla dx(uso foon e spazzole con ambedue le mani),dopo fatto la visita all inail per malattia professionale mi hanno perscritto una ecografia in una loro seda ambulatorio,…tendinosi sopra e sottospinosi sx e borsiti spalla dx, se il risultato sarebbe quello da loro pescritto quanti punti mi darebbero?
Buonasera.
La valutazione viene fatta soprattutto valutando la riduzione dei movimenti delle spalle.
Il blocco della spalla dell’arto dominante (sinistro nel mancino) è valutabile il 25%, dell’arto non dominante il 20%.
Prendendo come esempio solo il dominante, se il movimenti della spalla sono ridotti di metà la valutazione è 12-13%, se sono ridotti solo di 1/3 la percentuale è 8-9%.
A distanza quindi tale valutazione non può essere fatta.
Se la sua domanda dovesse essere accolta, me lo faccia sapere.
Si tratta di uno di quei casi che l’INAIL tratta con notevole prudenza.
Saluti
Buongiorno dottore. Il 15 giugno scorso ho subito un infortunio sul lavoro, chiudendo la sponda posteriore del camion la mia mano destra è rimasta tra la sponda stessa e il piantone laterale. Recandomi in ospedale in elicottero sono stato sottoposto a intervento con amputazione della falange (dove c’è l’unghia) del secondo dito e reimpianto di una piccola parte della prima falange del terzo dito. Considerando che al secondo dito oltre alla perdita della falange c’è anche una vistosa cicatrice e il tutto è alla mano destra con un’età di 43 anni, quanti punti mi riconosceranno in base alla tabella ?
Nell’attesa di una risposta le invio i miei saluti.
Buonasera.
Solo l’amputazione della falange ungueale dell’indice della mano destra è valutabile il 5%.
Direi che andiamo, molto approssimativamente, tra il 6% e l’8%.
Saluti
La ringrazio è stato molto gentile.
Buona sera dottore ..sara l’ultimo messaggio che le mando poi non le darò più fastidio .cmq pensavo molto si più riguardo alla protesi .
cmq le faccio un riepilogo per a vedere delle indicazioni che mi potrebbero essere utili .
Lesione menisco ,frattura pluriframentraia del emicondilo femorale e frattura piatto tibiale ..poi un ematoma sulla pelle assorbito che non toglierà la cicatrice ed infine potrei avere una protesi totale al ginocchio..per ora non riesco a stendere il ginocchio e soprattutto non lo piego al massimo .il dottore dell’inail mi ha detto che mi rimarranno dei postumi seri .volevo sapere se tutte queste cose potrei riuscire ad arrivare un punteggio di 13/14 % di punti di invalidità .la ringrazio della vostra cortesia e della vostra disponibilità.questo sarà l’ultimo mio messaggio..poi mi farò sentire quando farò la visita medico legale .Grazie e buona notte
Buonasera.
In teoria potrebbe anche superare la percentuale che lei mi indica, ma solo con visita diretta si può dare un parere più affidabile.
Saluti
Buona sera dottore volevo kiedere un informazione per il mio infortunio ke punteggio potrei avere mi sn fratturato 5 costole di cui due scomposte e un ematoma al polmone
Buonasera.
Dalla tabella del DM 38/2000:
219. Esiti di fratture costali multiple, viziosamente consolidate; per ogni costa Fino a 1%.
Nel suo caso quindi 3-5%. Il danno al polmone viene valutato sulla scorta dei risultati di un esame spirometrico che però non abbiamo; in assenza di deficit in genere non si superà l’1%.
Queste percentuali poi si sommano ma nel suo caso la forbice tra il minimo e il massimo possibile è abbastanza ampia.
Saluti
Ok grazie dottore ma per capire oltre percepire la paga del 60 % dall inail a kiusura infortunio mi spetteranno dei soldi?grazie mille per l informazione
Buonasera.
E’ questo il problema; solo da 6% di danno biologico in poi l’INAIL liquida un risarcimento.
Nel suo caso non sono sicuro che lei raggiungerà questa soglia.
Ma alla valutazione INAIL si può ricorrere chiedendo una visita collegiale.
Saluti
Ok grazie dottore cm visita colleggiale lei intende um ricorso?
Buonasera.
SI, il ricorso poi assume le vesti di una visita collegiale, alla presenza quindi sia del medico INAIL che del medico che ha redatto il certificato di ricorso.
Saluti
Grazie dottore gentilissimo
Dottore scusi ma cm mai nel 2014 durante un infortunio di 13 giorni per un taglio alla mano il datore di lavoro mi pago al 100% e poi l inail mi mando un assegno di 400 euro dove c e ra scritto nella lettera prospetto di liquidazione indennita e eimborso spese ed io nn ho avuto alcuna spesa.
Buonasera.
Non ne ho idea.
E’ un evento amministrativo specifico della sua situazione e inoltre, essendo io medico e non consulente del lavoro, esula dalle mie competenze.
Saluti
Grazie mille dottore
Buongiorno dottore .oggi sono stato dal mio ortopedico e mi ha detto ha le fratture si sono saldare .però il condilo femorale si è saldato spostato da dove dovrebbe stare .quindi sentiro un dolore e facile che metteranno una protesi al ginocchio.Ma la protesi al ginocchio viene calcolato come danno biologico e se si ..se lei è conosce un eventuale punteggio .Anche se spero di no.pero il dottore non mi ha lasciato speranza .Grazie e scusate del disturbo
Buonasera.
Il danno biologico “puro” per la protesi di ginocchio è così valutato:
Artroprotesi di ginocchio, non comprensiva del danno funzionale, a seconda dell’età: fino a 4%.
A questo poi si aggiungono il danno provocato dalla cicatrice e il danno funzionale, cioè la riduzione dei movimenti del ginocchio protesizzato e su questo attualmente non si può dire nulla.
Buongiorno dottore ..sono il ragazzo che ha mandato il messaggio inizio agosto .Siccome ho l’appuntamento con il dottore la settimana prossima per fargli vedere la radiografia..mi potrebbe dare qualche indicazione in merito a quello che hanno scritto .
Radiografia gamba destra :Esiti di frattura piatto tibiale esterno e di frattura dell’emicondilo femorale mediale .
Frammenti in Asse .
Diffusa riduzione del tenore calcico.
E da preoccuparsi visto che sono passati già tre mesi e mezzo ?ma è vero che queste fratture il ginocchio non tornerà più come prima ?grazie
Aspetto un vostro parere .buona giornata
Buonasera.
Con il termine “esiti” si indica una condizione provocata da una qualche patologia; nel suo caso vuol dire che nella radiografia si vede che c’è stata una frattura e che è ormai “saldata”, quindi “guarita”.
“Frammenti in asse” vuol dire che la guarigione è avvenuta senza che ci siano delle deviazioni dell’osso,
Quando non si utilizza un arto non è necessario che l’osso che lo “sostiene” sia robusto e quindi un poco del calcio che lo compone e lo rende rigido viene eliminato; nel suo caso, non avendo potuto appoggiare la gamba per un lungo periodo l’osso ha perduto un poco della sua robustezza, ma di solito è una condizione che rapidamente ritorna ad una condizione normale dopo poco tempo dell’inizio dall’inizio della deambulazione.
Saluti
Grazie dottore gentilissimo.mi ero messo dei brutti pensieri in testa .La ringrazio molto buona giornata
Buongiorno dottore .mi potrebbe fare la cortesia di spiegarmi una RM ?
RM GINOCCHIO DX :
Lieve versamento articolare.
Esiti di frattura del piatto tibiale e frattura pluriframmentaria ingranata dell’emicondilo femorale mediale.
Lesione al corno posteriore del menisco mediale.
Regolare morfologia della capsula e delle strutture di rinforzo.
Fibrocartilagini meniscali nei limiti per morfologia e segnale.
Legamenti crociati di segnale fisiologicamente ipointenso ,apprezzabili da inserzione ad inserzione,ad aspetto”stirato”per verosimile sublussazione anteriore del femore.
Conservati i rapporti articolari femoro_rotulei con disomogeneità di segnale della rotula da edema intraspongioso esterno.
Ispessimento edematoso diffusi dei tessuti molli.
Disomogeneo il tendine rotuleo.
Dottore chiedo scusa del disturbo.però sto in ansia perché sono passati molti mene .grazie buona giornata
Buonasera.
Direi che sono ancora presenti i segni dell’infiammazione (versamento articolare, ispessimento edematoso diffuso dei tesssuti molli) e c’è una lesione del menisco mediale, cioè interno, non saprei però se meritevole di intervento.
I legamenti crociati sono 2 legamenti che all’interno del ginocchio vanno dal femore alla tibia e servono a stabilizzare il ginocchio, soprattutto in senso antero-posteriore; cioè impediscono che i le parti finali di femore e tibia scivolino in avanti o all’indietro l’una con l’altra. Però questi tendini sono un poco “stirati”, cioè hanno subito un trauma, cronico o acuto, che li ha un poco allungati e ciò ha un po’ compromesso questa stabilità.
L’edema intraspongioso interno è una lesione al di sotto della cartilagine, di solito da impatto. Anche il tendine che dalla parte inferiore della rotula arriva alla tibia è sofferente.
E’ un ginocchio ancora sofferente, non guarito.
Sauti
praticamente sto rovinato dottore ?non potrò più ne correre ne giocare a calcio ne lavorare ?
Non perda la speranze.
Giocare a calcetto sicuramente non più, ma circa il lavoro, spessissimo le protesi danno un risultato ottimale, sufficiente a svolgere il proprio lavoro in modo soddisfacente.
Dottore buonasera sto all’ inail devo chiudere la pratica ho una necrosi testa femore disco a stare un punteggio tra il 12e14 in fresa di operazioni con protesi
Buonasera.
A distanza è impossibile dare una risposta. La Necrosi della testa del femore non è indicata in tabella e quindi si deve procedere utilizzando voci tabellari non specifiche.
Per una valutazione si dovrebbe misurare al minimo la possibilità di movimento dell’articolazione e vedere la gravità e l’estensione della necrosi dagli esami di diagnostica per immagini, cose queste possibili solo con visita diretta.
Saluti
Buona sera Dottore, nel mese di Giugno ho avuto un infortunio sul lavoro subendo la frattura completa scomposta del ll e del lll metatarso( trattate con fili Kirschner) , la frattura del tratto prossimale del lv metatarso e infrazione del lll medio inferiore del perone sx, attualmente sono ancora in infortunio, vorrei sapere se ho diritto a un risarcimento x danno biologico? e se il danno biologico viene riconosciuto solo se le fratture causano un mal funzionamento dell’arto? osservando la tabella calcolo percentuale danno biologico dovrei arrivare almeno al 6% ma non so se la percentuale viene riconosciuta se il piede guarirà del tutto. Grazie della cortese attenzione. Buona giornata.
Buonasera.
La percentuale finale risentirà anche di eventuale riduzione dei movimenti della caviglia che quindi in questo momento e, oltretutto, a distanza, non può essere valutata.
E’ possibile però, che anche come danno biologico, possa raggiungere in modo “risicato” il 6%, ma non ne sono certo.
Nella tabella:
302. Esiti di frattura di due o più metatarsi, comprensivi del primo e/o del quinto, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 4%
291. Esiti di frattura isolata di perone apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3%
La menomazione 302 contempla almeno il 1° o il 5° metatarso, cosa che nel suo caso non avviene e quindi la percentuale potrebbe essere più bassa del messimo indicato.
Saluti
Buonasera, dottore.
Circa due anni e mezzo fa, inciampando al lavoro, ho subito una frattura alla rotula trattata chirurgicamente con un cerchiaggio metallico.
Dopo quattro mesi di inabilità l’Inail mi ha rimandato al lavoro con postumi, assegnandomi un punteggio del 9% con relativo indennizzo per danno biologico.
Due mesi fa mi sono rioperato al ginocchio per rimuovere i mezzi di sintesi e c’è stata quindi anche una riapertura dell’infortunio che a breve, verrà comunque richiuso.
Ora, nonostante questo nuovo intervento chirurgico la mia situazione al ginocchio non è che sia migliorata un granchè, tuttavia ciò che mi chiedo è che
avendo rimosso i “ferri”, esiste la possibilità che il medico legale dell’Inail voglia revisionare il mio caso, abbassarmi il punteggio iniziale e pretendere quindi la restituzione
dell’indennizzo?
La ringrazio per la sua risposta.
Buonasera.
NO.
Quando si è tra il 6% e il 15% la percentuale può solo salire, mai scendere.
Dall’1 al 5% e dal 16% il poi può essere modificata sia in aumento che in diminuzione.
Attenzione però, quando c’è un successivo infortunio, la percentuale del primo può essere abbassata, ma la percentuale totale, quindi primo + secondo infortunio, non può essere mai inferiore alla precedente.
Saluti
Salve dottore,volevo un parere sul mio caso.Ho subito un infortunio con relativo intervento per l estrazione dalla mano DX di frammenti di ferro dal polso.Dall’intervento ho avuto 10 punti di sutura e già 15/giorni dal p.s. e altri 25 dall’ INAIL.Ora dovrò togliere i punti di sutura a giorni e forse un po di riabilitazione.Secondo lei che punteggio potrei ottenere dall’inail?grazie in anticipo per l eventuale risposta
Buonasera.
La percentuale di danno biologico verrà calcolata valutando l’aspetto della cicatrice e l’eventuale riduzione dei movimenti del polso o delle dita se c’è stato il coinvolgimento di un qualche tendine.
Queste valutazioni quindi si devono fare alla guarigione e visitando personalmente l’infortunato. Impossibile ora e a distanza dare un parere affidabile.
Saluti
Salve dottore il 2 agosto ho subito un infortunio sul lavoro al secondo giorno di lavoro dalla data di assunzione, procurandomi una lacerazione all’arto inferiore destro vicino alla tibia con lacerazione del muscolo. Al pronto soccorso sono stato curato con un totale di 30 punti di sutura con prognosi di 18 giorni allungata a 25 dopo la successiva medicazione. Volevo sapere perché il mio datore di lavoro mi ha detto che appena mi arriva l’indennizzo io dovrei consegnarlo a lui, per il calcolo delle tasse da pagare. È una giusta richiesta? Cordiali saluti
Buonasera.
Se vuol dire che dovrebbe consegnare il denaro ricevuto dall’INAIL a lui, mi pare una cosa assolutamente errata e fuori da ogni normativa.
Se per “indennizzo” lui ha inteso il pagamento della quota di competenza INAIL dei giorni di malattia e ne richiede il “cedolino” spedito dall’INAIL, è una giusta richiesta in quanto si tratta di vero e proprio “stipendio” su cui lei a fine anno dovrà pagare le imposte.
Saluti
Buongiorno Dottore
Buongiorno.
Ho lavorato 29 anni, come idraulico, ho adesso 43 anni.
Vorrei fare riconoscere la malattia professionale. Se si quanto percentuale mi può aspettare?
DIAGNOSI: LOMBOSCIATALGIA CRONICA
Idraulico, attualmente disoccupato, riferisce la comparsa nel 2013 dei primi episodi di lombosciatalgia. Nel 2015 è rimasto bloccato con un violento dolore irradiante nel dermatoma S1 sinistro, associato a deficit sensitivo motori. E’ emersa la presenza di una grossa ernia L5/S1 laterale sinistra che imprimeva la radice S1. Ha eseguito terapie conservative e il dolore acuto si è risolto molte lentamente. E’ stato costretto a lasciare il suo lavoro. Residua una lombalgia scatenata da sforzi anche modesti, dalla postura seduta o eretta prolungata, nonché parestesie a volte dolorose che scendono nel dermatoma S1.
Es.neurol.: Lasègue positivo bilateralmente a 50°. Lieve ipotrofia surale a sinistra. Deficit della flessione plantare e dell’estensione della coscia sinistra. Riflesso achilleo sinistro assente, mediovivaci i restanti riflessi osteotendinei. Disestesia nel dermatoma S1. Marcia possibile sui talloni nella marcia sulle punte il piede cede a sinistra. Distanza dita/pavimento 70, Trendelemburg negativo. Dolore alla percussione delle spinose lombari nel tratto distale.
EMG: radicolopatia cronica S1 sinistra
E’ residuata oltre al dolore lombosciatalgico cronico una lesione radicolare cronica S1 sinistra con deficit sensitivomotori
Grazie mille.
Buonasera.
Lei ha postato lo stesso quesito in 3 pagine differenti.
Troverà una risposta in questa pagina: http://www.medisoc.it/nuova-tabella-delle-malattie-professionali/
Saluti
Buonasera dottore,
volevo esporle la mia situazione. Ho 34 anni e ho lavorato dal 2010 al 2013 come farmacista in una farmacia privata (e dal Novembre 2013 ad oggi disoccupato). Verso la fine del 2013 (Ottobre-Novembre 2013) sono stato a casa per malattia (sindrome ansiosa-depressiva) per più di un mese. La situazione lavorativa non era delle migliori in quando i datori di lavoro esercitavano un certo mobbing nei miei confronti (per questo sindrome ansiosa-depressiva). Tuttavia, la diagnosi è stata modificata da uno psichiatra ad Ottobre 2013 in schizofrenia paranoidea (oltre ad ansia e depressione). Verso metà Novembre 2013 proprio per questa malattia ho dato le dimissioni. Tuttavia da quel periodo (Ottobre novembre 2013) prendo farmaci antipsicotici e non riesco a lavorare. Volevo sapere se posso presentare adesso (nel 2017) domanda di danno biologico all’Inail. Lo so che sono passati degli anni ma ho i certificati medici che dicono che sono diventato schizofrenico proprio nel periodo in cui lavoravo. Inoltre, ho un invalidità Inps dal Novembre 2015 (per schizofrenia) e nella diagnosi il medico di base ha scritto che il conflitto è iniziato mentre lavoravo in farmacia.
Grazie,
Mauro.
Buonasera.
Le cosiddette “malattie da disfunzione dell’organizzazione del lavoro” non fanno parte dell’elendo delle malattie professionali del 2008 e quindi non c’è, come per altre, una indicazione temporale precisa entro il quale presentare l’istanza.
Ma in genere si considerano 3 anni dalla cessazione dell’esposizione a rischio. Non mi risulta però, ma potrei sbagliare, che questo termine è indicato in qualche articolo di legge.
Potrebbe comunque presentare l’istanza e valutare il da farsi man mano che la pratica avanza.
Saluti
Saluti
Buon pomeriggio dottore qualke giorno fa ho avuto un infortunio sul lavoro arrivato in ospedale in autoambulanza poi mi viene refertato 4 costole di cui 2 scomposte e.un ematoma al polmone succesivamente vengo trattenuto una notte in ospedale sotto osservazione l indomani hanno ripetuto rx al torace e hanno visto ke ero stabile mi hanno dimesso con tre settimane di riposo assoluto volevo capire se sara la mia azienda a continuare a pagare lo stipendio e in piu avro a kiusura pratica un indennizzo dell inail ?non so cm funziona,ed oltre ad aver presentato denuncia al mio datore di lavoro e all inail dell accaduto se devo fare altro? Grazie
Buonasera.
E’ previsto che:
1) il datore di lavoro corrisponda interamente la retribuzione del giorno dell’infortunio, e il 60% della retribuzione per i tre giorni successivi;
2) l‘INAIL corrisponde al lavoratore un’indennità giornaliera, pari al 60% della retribuzione giornaliera media, calcolata sui 15 giorni precedenti l’infortunio, per i primo 90 giorni, a partire dal 4° giorno successivo all’infortunio, e del 75% a partire dal 91° giorno, e ciò anche nei giorni festivi e fino alla guarigione clinica definitiva; al fine di tutelare economicamente il lavoratore infortunato, in parecchi contratti di lavoro è previsto che il datore di lavoro integri questa quota fino al raggiungimento del 100% della retribuzione;
Spesso il datore di lavoro comunque corrisponde interemente lo stipendio e poi provvede a farsi rifondere dall’INAIL.
Alla guarigione l’INAIL dovrebbe chiamarla a visita per la valutazione del danno biologico.
Saluti
Grazie dottore gentilissimo
Buongiorno dott.
La mia vicenda è recente e non sapendo come gestirla vorrei chiederle un consiglio.
Il 15 agosto mi rompo la vertebra L1,frattura a più rime con edema spongioso sottostante e modesta retropulsione dello spigolo somatico posterosuperiore. L’incidente è avvenuto in mare a bordo di un gommone che avevo affittato con regolare assicurazione. Sono stata dimessa e dovrò stare a riposo portando un busto per 18 settimane. Le chiedo devo contattare subito un medico legale? Nel frattempo i miei familiari si stanno rivolgendo ad un avvocato. La frattura di L1 ha diritto ad un risarcimento in che punteggio?
Grazie saluti
Sabrina
Buongiorno.
Quasi sicuramente l’assicurazione è del tipo RC, cioè Responsabilità civile, e in questo caso la valutazione dei danni alla persona è del tutto uguale a quella che viene effettuata in caso di incidente stradale.
Con una legge specifica, il Decreto del Ministero della Salute 3 luglio 2003, “Tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità”, è stata promulgata una tabella che da indicazioni nei casi dei cosiddetti “micropermanenti”, cioè del danno biologico di entità lieve (tabella che non è quella dell’ambito INAIL)
In questa tabella si trovano, a proposito di quanto le è accaduto, queste indicazioni:
Esiti dolorosi di frattura di un’apofisi o dello spigolo antero-superiore o antero-inferiore di una vertebra senza schiacciamento del corpo; a seconda della alterazione anatomica e/o della limitazione dei movimenti del tronco ==> 2-6%.
Ma, a ben vedere, sembra che la lesione che lei mi descrive, sia di entità superiore rispetto a quanto descritto nella tabella e potrebbe addirittura essere tala da potersi riconoscere una percentuale di danno biologico anche maggiore del 9%. La differenza tra inferiore o maggiore del 9% è notevole: nel danno biologico di entità maggiore del 9% il valore economico del singolo punto percentuale è sensibilmente maggiore e quindi, proporzionalmente, l’indennizzo è maggiore.
Per tale motivo, l’assistenza di un avvocato e, anche, di un medico legale credo che sia utilissima.
Saluti
Grazie per la celere risposta
Cordiali saluti
Buon giorno dottore.Ho avuto un infortunio abbastanza serio .sul lavoro mi sono Fratturato il piatto tibiale ,frattura pluriframmentaria dell’emicondilo femorale ingranata e lesione al menisco.Dovevo essere operato ma avevo una ferita con infezione. tutt’oggi porto il tutore senza appoggiare il piede a terra perché devo aspettare ancora .Potrei Sapere se avrò diritto ad un risarcimento?grazie e buona giornata
Buongiorno.
Alla guarigione clinica l’INAIL valuterà i postumi e se verrà uguagliata o superata la soglia del 6% avrà diritto ad un indennizzo.
Molto “a naso”, in quanto comunque ancora non è guarito e questo tipo di postumi devono essere valutati direttamente e non a distanza, direi che dovrebbe superarlo.
Saluti
Grazie Dottore Nicolosi.Cmq dottore ma il calcolo viene fatto in una sola valutazione oppure prendono tutti i postumi e faranno un calcolo .il medico mi ha detto che forse c’è il rischio di mettere una protesi dopo aver messo il piede a terra e sentirei dolore dopo la guarigione. Cmq avrò diritto ad un indennizzo per il danno che ho raccontato. grazie e buona serata
Dottore buona sera ..volevo sapere da quello che ho indicato del mio infortunio..mi può dare un calcolo approssimativo anche se per lei e difficile da lontano ..ma almeno mi farò io una idea se dopo mettere in legale per difendermi. dalla vostra esperienza posso arrivare ad un 10 ?solo indicativo se può. grazie e buona serata
Buonasera.
La difficoltà valutativa attuale, ancor di più se a distanza, dipende soprattutto dalla valutazione della percentuale riconoscibile per l’eventuale riduzione dei movimenti del ginocchio dopo la guarigione.
La valutazione per la lesione del menisco non operata è fino al 4%, la frattura della tibia, solo come danno biologico, è il 3%; ma poi in realtà si valuta globalmente la funzione del ginocchio, quindi la massima estensione possibile e la massima flessione possibile:
273. Anchilosi rettilinea del ginocchio (180°) 23%
275. Deficit articolare del ginocchio con flessione possibile da 50° a 90° 0% – 7%
276. Deficit articolare del ginocchio con estensione impossibile negli ultimi 15° (da 165° a 180°) 13%.
Come vede quindi, dare un parere a distanza e in questo momento, in cui la guarigione non è avvenuta, è assolutamente impossibile.
Saluti
Cmq grazie ..quando avrò finito l’infortunio e mi daranno un punteggio..glielo riferisco giusto per avere un consiglio in più e se sarà il caso mettere un’avvocato .grazie della sua disponibilità ..vi ringrazio molto ..buona serata
Buongiorno Dottore .inail mi ha chiuso l’infortunio .però senza fare una visita attenda ma solo ad occhio … ora vi dico i danni e lei se gentilmente mi potrebbe valutare il danno anche se e difficile da lontano .
in tutto ciò non sono stato operato =
Lesione menisco
frattura piatto tibiale
frattura pluriframmentaria emicondilo femorale interna
cicatrice di 13 cm x ematoma
mi mancano 20 gradi nel piegare il ginocchio
mancano 10 gradi in estensione
muscolo ridotto .
mi potrebbe dire approssimativo un punteggio indicativo ..
perché dopo sicuramente farò ricorso per difendermi .grazie buona giornata
Buonasera.
Il suo è un caso valutativamente complesso.
Da una parte ci sono 3 lesioni anatomiche riconducibili alle indicazioi tabellari (frattura femore, frattura tibia e lesione menisco), dall’altra c’è una menomazione funzionale del ginocchio più accentuata in estensione, anch’essa indicata in tabella.
Quando si fa una valutazione complessiva non si sommano matematicamente tutte le componenti, ma si fa una valutazione globale che, nel caso specifico, non può superare la percentuale prevista per il blocco del ginocchio.
Inoltre, all’aumentare della componente percentualistica funzionale, diminuisce, come percentuale riconoscibile, quella dovuta alle lesioni anatomiche.
Le componenti valutative sono queste:
272. Esiti di frattura di femore, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8%
276. Deficit articolare del ginocchio con estensione impossibile negli ultimi 15° (da 165° a 180°) Fino a 12%
283. Esiti di rottura di un menisco, non operata, a seconda del riflesso sulla funzionalità articolare Fino a 4%
290. Esiti di frattura isolata di tibia apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3%
La cicatrice, molto approssimativamente, dovrebbe essere valutabile il 2-3%.
Tutto ciò prmesso, e sempre considerando l’inaffidabilità di valutazioni percentualistiche a distanza, dovrebbe trattarsi di un danno compreso tra 12% e 17%.
Ma comunque, qualunque sia la percentuale che dovesse essere riconosciuta, per effettuare un ricorso per una maggiore percentuale di danno biologico è indispensabile un certificato medico-legale e in quell’occasione il medico che lo redigerà farà sicuramente una valutazione maggiormente affidabile.
Saluti
Salve dottore,
Avrei una domanda ad aprile ho avuto un’infortunio sul lavoro, ho avuto una lesione al tendine flessore lungo del pollice della mano sinistra sono stato a casa per 87 giorni ho fatto 2 mesi di fisioterapia ma il dito si flette poco,fa male specialmente la mattina ed ho poco sensibilità,la domanda è che punteggio mi devo aspettare dall’Inail,grazie.
Buonasera.
Impossibile, a distanza dare un parere.
Pensi che il blocco totale del pollice della mano non dominante è valutabile il 12%, il blocco solo della seconda articolazione, la interfalangea, è valutabile il 4%.
Quindi teoricamente la valutazione possibile varia tra questi 2 valori, una “forbice” piuttosto ampia.
Saluti
Buongiorno Dottore,
6 mesi fa ho avuto un incidente sul lavoro procurandomi una frattura biossea. Frattura scomposta Al terzo prossimale della diafasi del perone E del terzo medio-distale della diafisi tibiale della gamba sx. Sottoposto ad intervento di osteosintesi con chiodo endomidollare. Dopo una volta cominciata la riabilitazione Si sono accorti di un deficit Al nervo spe.
Dopo tutte le visite inail il risultato è grado 018% con coefficiente 0,4 con la seguente motivazione : esiti frattura biossea: mezzi di sintesi, caviglia ingrossata con rigidità di TT E SA e deficit parziale dello SPE .
Secondo lei il punteggio è giusto ?
La ringrazio per la sua attenzione
Buongiorno.
Impossibile a distanza dare un parere affidabile.
Il termine “rigidità”, ad esempio, non permette di capire se l’articolazione è totalmente bloccata o lo è solo parzialmente; inoltre, la lesione dello SPE potrebbe essere lieve o grave, bassa o alta.
Solo un medico della sua zona che possa visitarla può dare un parere affidabile.
Saluti
Buonasera in data di ieri 20/07/2017 sono stato
Operato dopo
Un infortunio per una distrazione al ginocchio sx con esito di RM lesione parziale lca e menisco esterno rotto.. mi hanno
Operato in artroscopia e hanno scoperto che entrambi i menischi erano rotti ma la lesione del ca essendo parziale è rimasta non operata adesso chiedo secondo un parere medico legale riuscirei ad ottenere il 6% di danno biologico?
Buonasera.
Dipende anche dalla “lassità” del ginocchio.
Il LCA contribuisce a stabilizzare il ginocchio evitando scorrimenti impropri delle estremità articolari nella direzione antero-posteriore.
Una lesione parziale puà provocare una maggiore mobilità anormale del ginocchio, quindi un maggiore deficit funzionale.
Considerando che la lesione parziale del LCA può arrivare all’8% di valutazione e che il menisco operato è valutabile il 2%, qualche possibilità di arrivare al minimo indennizzabile, il 6%, c’é ma naturalmente in assenza di visita diretta non posso esserne certo.
Salutu
scusi dottore ho avuto un incidente in itinere con frattura scomposta ed esposta di tibia e perone e gravi f.l.c ho subito diversi interventi di ortopedia e chirurgia plastica e portato un fissatore esterno ibrido x 9 mesi.
dopo un anno e 3 mesi inail mi ha dato una percentuale del 13 riconoscendomi 14.250 euro
sono tornato a lavoro con una mansione diversa (prima facevo osss presso un ospedale e ora sono stato assegnato come addetto all’accettazione) con conseguente zoppia una gamba più corta di 1 cm e una ipomiotrofia muscolare del polpaccio destro di 2,5 piu piccolo del sx e vari esiti cicatriziali alla gamba e regione plantare e movimento di flesso estensione tibio tarsica ridotti di un terzo e con deambulazione claudicante con appoggio a bastone
ho fatto ricorso è mi hanno dato un nuovo punteggio del 20.
vorrei sapere se posso fare un altro ricorso subito e visto la differenza di punteggio di quanto sara all’incirca l’importo conguaglio considerando la somma già percepita? e che importo sara assegnato come rendita vitalizia?
aspettando un suo riscontro porgo distinti saluti
Buonasera.
Per una ulteriore istanza di aggravamento dovrà attendere 1 anno dalla collegiale del ricorso (se c’è stata); comunque almeno 1 anno.
Verrà corrisposta una rendita calcolata sul suo stipendio base, decurtata di un quinto per il recupero della somma già erogata integralmente. Naturalmente non sono in grado di fare questo calcolo ma in genere l’INAIL non sbaglia, ovviamente se ha i dati salariali corretti.
Le ricordo che dal 16% al 100% non viene erogato alcun indennizzo in capitale, ma solo la rendita mensile.
Saluti
Buongiorno dottore, a settembre ho avuto un infortunio nel quale mi sono fratturato la t12 con intervento di artrodesi da t10 a l1 con viti e barre e 14 cm di cicatrice.
Sono rientrato a lavoro e l’ INAIL mi ha assegnato 15 punti di invalidità, a suo avviso può essere esatto come punteggio?
Mi sono ripreso molto bene dall’infortunio ma la mia schiena è molto più rigida di prima e ho dei piccoli dolori vari alla schiena.
Inoltre ho sostenuto una seconda visita medico legale da un assicurazione, se il punteggio dovesse essere diverso può essere utilizzato in sede di ricorso?
La ringrazio molto e scusi il distrubo
Buongiorno.
Il 15% è una percentuale piuttosto alta, ma non altissima, ma, secondo me, è meglio avere questo riconoscimento che una percentuale tra 16% e 20% in quanto comunque si ha diritto ad un indennizzo in capitale piuttosto elevato.
Considerando che con percentuali di poco superiori si ha diritto a mensile di 200-250 € circa, per raggiungere quella cifra occorrerebbero molti mesi.
Meglio avere subito l’indennizzo ed eventualmente, dopo 1-3 anni fare istanza di revisione per avere una maggiore percentuale di danno.
Si avrebbe diritto, eventualmente, ad una rendita di entità minore, ma già si ha avuto a disposizione l’indennizzo di grossa entità.
Circa il problema assicurativo, la risposta è affermativa, ma bisogna tener conto che l’INAIL dovrebbe, e lo farà sicuramente, intervenire come surroga.
La normativa concede il diritto all’INAIL di rivalersi sull’assicurazione per le somme a lei versate.
Esempio semplificato: ammettendo che l’INAIL le abbia complessivamente versato 10.000 Euro e che le compagnia assicurativa le debbe dare un indennizzo di 25.000 Euro, in questo caso a lei la compagnia darebbe solo 15.000 Euro; li altri 10.000 li darebbe al’INAIL.
Saluti
buongiorno dottore,
il 5 gennaio 2017 ho avuto un infortunio sul lavoro e ho riportato la frattura scomposta della sottocapitata del femore, mi hanno operato e messo 3 viti….ancora non recupero pienamente nei movimenti e proprio oggi mi hanno rinnovato il certificato fino al 3 agosto…. dalle tabelle Inail non riesco a trovare il punteggio del mio danno biologico può essermi d’aiuto? la ringrazio anticipatamente
saluti
Buonasera.
Così come lo intende lei non lo troverà, anche perchè non è affatto semplice né immediato.
Vediamo cosa è presente in tabella e applicabile al suo caso:
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
272. Esiti di frattura di femore, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8%
271. Anchilosi completa coxo-femorale con arto in posizione favorevole 30%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare Fino a 3%.
L’applicazione di queste voci e le relative percentuali da indicare in ogni singolo caso non sono di immediata e semplice comprensione e neppure può essere fatta una valutazione a distanza.
Ad esempio, l’indicazione relativa all’anchilosi, cioè al blocco dell’articolazione si usa se c’è una limitazione articolare consistente, ma allora si deve diminuire il “peso” del danno puro relativo alla frattura; altrettanto, le cicatrici chirugiche devono essere “viste” in quanto l’aspetto è essenziale ai fini di una valutazione dell’impatto estetico.
Saluti
mi scusi avendo l’assicurazione privata già rimborzato l’INAIL come mai l’INAIL li decurta anche dalla rendita?
Buonasera.
Per questo tipo di istanza dovrà recarsi presso un patronato per fare effettuare un controllo.
A distanza non è possibile dare una risposta.
Saluti
Buona sera Dottore, ho subito in infortunio. Una frattura bimalleolare a più frammenti operata con inserimento di placca e 6 viti nel perone e 2 da 5mm e 4 mm nella tibia, con cicatrici da 5 e 10 cm…mi è stat diiagnosticata anche una diastasi, ho problemi nella postura del piede che tende all’interno e poca sensibilità alle ultime dita del piede, a giorni farò la seconda visita medico legale perché alla prima non era ancora in grado di stabilire il danno, ora vorrei un parere su quanto potrebbe essere il mio punteggio ho 22 anni… attendo sue notizie e la ringrazio in anticipo. Cordiali Saluti Dominique
Buonasera.
Il suo è un danno composito, assolutamente non valutabile in assenza di visita diretta.
Deficit dei movimenti della caviglia e visibilità della cicatrice, ad esempio, necessitano di valutazione con visita diretta.
Saluti
Salve ho avuto un infortunio sul lavoro dottore ho avuto una frattura bimalleolare tibiale con intervento poi in seguito rimozione della vite sindesmosica mi è rimasto il piede storto la caviglia più grossa di circa 2 cm dell’altra poi fino alla sera la caviglia mi fa male e inizio a zoppicare vistosamente e da 180 giorni che sono in infortunio volevo chiederle quanti punti mi dovrebbero dare
Buonasera.
In casi come il suo è indispensabile visitare il soggetto, anche perchè una parte molto importante della valutazione è la riduzione dei movimenti della caviglia rispetto all’altra, cosa che a distanza è difficile da valutare correttamenteM anche la vistosità della cicatrice chirurgica ha la sua importanza.
Posso solo dirle che la frattura bimalleolare è valutabile fino all’8%; visto quanto mi riferisce direi che siamo al di sopra di questa percentuale, ma di quanto proprio mi è impossibile definirlo.
Saluti
Buon pomeriggio dottor Nicolosi, ho avuto un infortunio il 28/08/2016 mentre mi recavo a lavoro e purtroppo da questa brutta esperienza hanno riscontrato:frattura dell’acetabolo dx, frattura distale di radio ed ulna dx,frattura della mandibola,frattura della costa dx,frattura composta al piatto tibiale ginocchio dx e per finire una cicatrice di circa dieci cm sotto al mento.Ho subito 3 operazioni:all’aall’acetabolo al quale mi hanno messo placche e voti,al polso,dove mi hanno messo in fissatore esterno con 8 ferri che successivamente li hanno rimossi ,alla mandibola,invece,mi hanno messo 2 placche.Sono stata due mesi in ospedale e altri due ricoverata in un centro di riabilitazione e ho continuato le terapie al polso e al ginocchio fino a un mese fa.L’ortopedico ha ritenuto opportuno sospenderle all’acetabolo per sospetto necrosi.Le mie domande sono tre.Secondo lei l’INAIL che punteggio mi potrebbe dare?Se l’ente ritiene che devo rientrare a lavoro ma io non sono pronta posso continuare con la malattia?Mi potrebbe dare qualche consiglio inerente al rientro lavorativo?
La ringrazio in anticipo,Cordiali saluti.
Buonasera.
Delle 3 domande, solo ad una mi è possibile rispondere con affidabilità.
Nel caso specifico, se alla fine dell’inabilità di competenza INAIL lei, supportata dal suo medico di famiglia, ritenga di non poter ancora rientrare al lavoro, può proseguire il periodo di astensione dal lavoro usufruendo di malattia INPS. Naturalmente le raccomando di porre attenzione al periodo di comporto previsto dal suo contratto di lavoro evitando, nei limiti del possibile, di superarlo in quanto potrebbe essere passibile di licenziamento.
Sulla percentuale di danno biologico riconoscibile non sono in grado di rispondere; si tratta di menomazioni multiple la cui guarigione avverrà anche con esiti funzionali (speriamo lievi) la cui valutazione può essere fatta solo grazie a visita medico legale diretta. Ma comunque le consiglio di richiedere, ad un patronato ben organizzato, e a percentuale di danno biologico ormai comunicata, una consulenza del loro medico legale per valutare la possibilità di richiedere, con ricorso in collegiale, una maggiore valutazione.
Circa il rientro al lavoro, le posso solo dire che di norma, in caso di danni così elevati, il datore di lavoro dovrebbe farla sottoporre a visita dal medico competente dell’azienda per valutare la sua “idoneità alle mansioni”. In caso di idoneità parziale dovrebbe modificare le sue mansioni per impedire che queste le provochino un peggioramento delle sue condizioni di salute.
Saluti
Buonasera dottore. Nell’agosto del 2016, a 27 anni, ho avuto un incidente sul luogo di lavoro, cadendo ho rotto tre denti dell’arcata superiore, i due incisivi centrali e un incisivo laterale. Ho avuto 10 giorni di malattia anche a causa della lesione sul labbro inferiore. L’inail non mi ha riconosciuto alcuna percentuale. Adesso ho deciso di affidarmi ad un patronato per fare ricorso, anche perchè a seguito dell’incidente ho dovuto devitalizzare i due incisivi centrali, dalla tac è emersa una lesione apicale ossea che richiede un intervento parodontale con innesto membrana e sostituto osseo. La caduta ha anche spostato i denti per cui dovrò mettere l’apparecchio per una correzione ortodontica e in seguito dovrò applicare delle faccette dentali per coprire i denti che sono rotti a metà (che per ora sono ricostruiti in maniera provvisoria). Inoltre a distanza di quasi un anno riporto una cicatrice visibile su tutto il contorno del labbro inferiore.
L’inail mi ha soltanto riconosciuto il rimborso spese (che mi pagheranno solo dopo aver presentato le ricevuto) sulla base di un preventivo che mi hanno chiesto di presentare 3 giorni dopo l’incidente, ma che adesso è notevolmente aumentato a seguito dei nuovi risultati della tac.
Tramite il ricorso del patronato crede sia possibile che mi vengano riconosciuti dei punti utili ad un risarcimento?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti
Buonasera.
la percentuale riconoscibile per le lesion dentarie è minima; quella che potrebbe avere importannza è l’esito cicatriziale al volto; ma su questo non posso essere preciso in quanto solo con visita diretta è possibile dare un parere.
Circa il problema ortodontico, consiglio di far fare una nuova relazione al suo dentista e poi sottoporla all’INAIL; non è affatto certo che l’INAIL non accolga questa nuovo preventivo.
Saluti
Salve dottore mi hanno dato 16 punti ho saputo così a voce …anche di u a piccola pensioncina volevo sapere anche se. Ho diritto ad una somma oltre questa pensioncina grazie
Buonasera.
In ambito INAIL, dal 6%a l 15% di danno biologico si ha diritto all’indennizzo in capitale, dal 16% in poi si ha diritto SOLO alla rendita.
Quindi la risposta è negativa.
Saluti
No si po fare niente ? Mio finaznzato a preso 16℅ lui no vole questa pensione vole liquidato ?/che si po fare
Buongiorno.
La liquidazione in capitale viene fatta se la percentuale di danno biologico è compresa tra 6% e 15%.
Se in una prossima revisione la percentuale dovesse essere ridotta si potrebbe avere la liquidazione, dedotte le cifre che sono state parzialmente corrisposte come danno biologico nelle mensilità.
Saluti
Salve dottore oggi so dirvi bene come sono andate le cose l’inail per questa frattura mi ha dato 11punti ….mi vogliono dare una piccola pensione perché qualche anno fa ho avuto 6punti di invalidità per essermi rotto un polso tra cui all’epoca ho percepito 2.500euro loro hanno pensato bene di unire questi due infortuni e mi hanno assegnato 16 punti il minimo anzi rivogliono anche i 2.500euro percepiti tanti anni fa ..cosa posso fare e se disgraziatamente io muoio tra 1/2mesi loro nn mi hanno liquidato neanche il danno biologico se ne vogliono uscire con 150euro al mese grazie e mi scusi lo sfogo
Buonasera.
Non sono in grado, a distanza, di capire se l’11% per l’evento attuale è corretto, ma il seguito di ciò che mi dice è tutto previsto dalla normativa:
1) quando ci sono 2 infortuni in epoca differente, sempre se entrambi successivi a luglio 2000, si ha la riunificazione del danno in una percentuale unica (si dice che il nuovo infortunio “assorbe” il vecchio),
2) dal 16% in poi viene erogata una rendita, che naturalmente dipende dalla percentuale stessa e comunque secondo un calcolo effettuato utilizzando come riferimento lo stipendio annuale base,
3) la rendita è un mix di indennizzo per danno biologico e danno lavorativo, ma se il lavoratore proviene da una percentuale che gli ha dato diritto all’indennizzo in capitale per danno biologico, il danno è stato già pagato e quindi non può essere pagato 2 volte, prima del 16% e dopo il 16%,
4) il danno biologico già pagato deve essere recuperato e ciò viene fatto decurtando la rendita di 1/5 fino a raggiungimento di quanto erogato.
Questo, ripeto, è una previsione legislativa e pertanto l’INAIL è tenuta a rispettarla.
Ma non è detto che l’11% sia una valutazione corretta. Le consiglio di recarsi presso un patronato ben organizzato per valutare, con l’assistenza di un medico legale convenzionato, se è possibile ottenere tramite ricorso una maggiore percentuale per l’evento attuale e quindi una maggiore percentale di danno biologico/inabilità lavorativa complessiva.
Saluti
Salve ho avuto un infortunio sul lavoro dottore ho avuto una frattura bimalleolare tibiale con intervento mi è rimasto il piede storto la caviglia più grossa di circa 2 cm dell’altra poi fino alla sera la caviglia mi fa male e inizio a zoppicare vistosamente volevo chiederle quanti punti mi dovrebbero dare
Buongiorno, infortunio sul lavoro nel luglio del 2013 con lesione completa della testa del perone ,lesione parziale tibia,lesione completa legamento femorale, lesione completa dello Spe e cicatrice di 40 punti livello ginocchio. Dopo 8 mesi chiuso l’infortunio con 23 punti e dopo collegiale 25 punti (solo la lesione dello spe completa è 22 punti e di conseguenza mi sembra comunque un punteggio molto basso)
Ora a distanza di tre anni mi hanno chiamato per la revisione e mi hanno confermato i 25 punti anche se ho portato documenti che
attestano il mio peggioramento: -Elettromiografia che conferma la lesione completa dello spe
-Analisi del passo che segnala un spostamento del bacino e dell’anca dovuto alla compensazione del mio corpo durante la camminata
-Visita fisiatrica che conferma il tutto.
Ora volevo sapere se è possibile andare in collegiale di nuovo oppure chiedere direttamente un aggravamento,dato che secondo il mio punto di vista 25 punti sono veramente troppo pochi,considerando che solo 22 punti è la lesione completa dello Spe. Che ne pensate?
Buongiorno.
E’ molto raro, nella mia esperienza personale, che in sede di revisione venga aumentata la percentuale riconosciuta.
Consiglio di presentare ricorso con richiesta di collegiale.
L’aggravamento, vista la recente revisione, sicuramente non verrebbe accolto e quindi saremmo allo stesso punto.
Saluti
In effetti pure il medico legale inail mi ha fatto capire che le visite di revisione servono per togliere punti e non per aumentarli. Comunque appena mi arriva il verbale contatto qualche patronato per farmi seguire da un medico legale e richiedere visita collegiale.
Secondo lei ci sono i presupposti per ottenere 2/3 punti in più?
Lottando un poco, si potrebbe fare
Allora cercherò di lottare con tutte le mie forze e spero di trovar un bravo e tosto dott medico legale che mi aiuti!!
Specialmente perché secondo me per la frattura di diafisi esposta del perone,della frattura di epifisi prossimale esposta della tibia e della rottura del tendine distale del bicipite e della capsula laterale non sono stati conteggiati dato che sull’esito dell’invalidità inail non vengano menzionati.
Esito inail:
La menomazione accertata per il caso attuale è:
Menomazione La menomazione accertata per il caso attuale è ESITI CICATRIZIALE SUL TERZo PROSSIMALE DELLA FACCIA LATERALE DELLA GAMBA Dx ESITI DI LESIONE DELLO SPE coN SEGNI DI DENERVAZIONE E DI soFFERENZA NEUROGENA suBACUTA DI GRADO ASSAI MARCATO AI MM DELLA Loggia antero-esterna.
Salve Dottore,
avrei una domanda un pò particolare da farle: ho avuto un incidente sul lavoro e l’Inail mi ha già riconosciuto 12 punti percentuali di invalidità, corrispondendomi la relativa somma di denaro corrispondente alle tabelle INAIL.
Considerando gli evidenti problemi connessi al mio infortunio, mi sono sottoposta a nuova visita medico legale nella quale mi sono stati attribuiti 18 punti di invalidità. In questi casi, se io proponessi ricorso e mi venisse accolto, dovrei restituire la somma già erogata per prendere l’assegno vitalizio oppure potrei trattenere la somma e ricevere anche l’assegno? La ringrazio in anticipo per la risposta!
Buonasera.
Io cercherei di raggiungere al massimo il 15%.
Per ulteriori aggravamenti ha poi 10 anni di tempo e in quel caso non corre alcun rischio
Buongiorno, le volevo esporre il mio caso. A Maggio ho avuto un ‘infortunio sul lavoro con la rottura composta del piatto tibiale. Dopo la trafila gesso e stampelle sentivo del dolore al piede e dopo la prima valutazione di osteoporosi da non uso mi è stata fatta una risonanza che ha evidenziato la presenza di microfratture a tutte le dita metatarsali e un quadro di algodistrofia. Sono quasi 10 mesi che sono a casa . Purtroppo ancora non riesco a camminare bene causa algodistrofia. Il mio quesito è… in sede di valutazione inail c’e una possibilità che possa arrivare a 6 punti? L’ infortunio mi è stato aperto per il solo piatto tibiale fratturato e solo a distanza di mesi dopo aver tolto gesso e stampelle si sono resi conto che anche le dita dei piedi hanno avuto microfratture possibilmente collegate all’unico evento traumatico. Grazie anticipatamente.
Buonasera.
Non posso assolutamente fare una valutazione precisa a distanza, me in casi simili al suo il riconoscimento di una percentuale maggiore del 6% è stata la regola.
Saluti
Salve.volevo sapere se esiste un risarcimento per quello che mi è successo. Mi sono infortunato sul posto del lavoro. Diagnosi frattura diafisaria completa dell primo dIto piede. Dopo 3 rx in questi 60 giorni risultava sempre fratturato. E mi sono accorto da pochi giorni che il dito e rimasto bloca a metà. Non piaga piu nel mezzo. E anche quell’altri diti non piegano come quelli del altro piede.il peggio è il police perché a metà del dito non piega quasi per niente.e posibile aver un risarcimento ?fino al 27 sono sempre in infortunio. Grazie mille
Buonasera.
La tabella di riferimento, quella del DM 38/2000, da queste indicazioni:
288. Perdita anatomica dell’alluce 4%
289. Perdita delle altre dita del piede, a seconda del numero Fino a 4%.
Poichè la perdita funzionale non può essere superiore alla perdita anatomica, a mio parere i deficit funzionali da lei descritti difficilmente saranno valutati in misura uguale o superiore al 6%, soglia minima per ottenere l’indennizzo in capitale.
Saluti
Salve.io mi sono fatto male sul posto di lavoro schiacciatomi un dito al piede.e la diagnosi del pronto soccorso e frattura diafisaria completa della fp primo raggio.sono stato 30gg in infortunio poi ho rifatto il rx e la visita con ortopedico e risultava ancora rotto e mi hanno dato ancora 15 gg e dopo devo rifare tutto. Al momento sono sempre in infortunio per altri 10 gg.volevo sapere se ho dritto a risarcimento e che punteggio. Grazie mile
Buonasera.
Ovviamente a distanza è assolutamente impossibile fare una valutazione, oltretutto considerando che ancora non è “guarito”.
Ma una indicazione posso darla.
Si parte dal presupposto che esiste una tabella di riferimento e che nei casi come il suo gli esito sono “funzionali, cioè si ha una riduzione della possibilità di movimento delle articolazioni.
Ma la percentuale prevista per gli esiti funzionali non può mai superare quella prevista per l’amputazione.
Nella tabella si evince:
288. Perdita anatomica dell’alluce 4%
289. Perdita delle altre dita del piede, a seconda del numero fino a 4%
Il 4% quindi nel suo caso, non può essere superato. Per ottenere un indennizzo come danno biologico la percentuale minima è il 6%. Non credo che lei possa riuscire ad ottenere il risarcimento.
Saluti
Ho capito. Grazie mille
buona sera se qualcuno può aiutarmi ad avere una risposta ho subito un infortunio sul lavoro e inail mi ha dato 2 punti di invalidità ma io il dito non l ho muovo piu come prima cosa devo fare? e poi con questi due punti mi spetta qualcosa da parte di inail?
Buonasera.
Cominciamo dalla fine.
L’INAIL risarcisce il danno biologico a partire dal 6%.
A distanza è impossibile capire se la valutazione INAIL è corretta, quindi dovrebbe far effettuare una valutazione medico-legale, più conveniente presso un patronato che mette a disposizione gratuitamente il proprio consulente medico.
Saluti
Grazie mille Dott. Salvatore Nicolosi !!!
Buongiorno.
Nel dubbio che il ringraziamento sia sarcastico, vista l’abbondanza di punti esclamativi, e comunque a beneficio di chi chiede valutazioni medico-legali a distanza, vediamo di far capire cosa implica una valutazione di un danno ad un dito di una mano in ambito di infortunio sul lavoro, ma in realtà anche in ambito di RC (responsabilità civile).
Innanzi tutto si consideri che le dita delle mani sono 10 e la loro importanza da un punto di vista funzionale e quindi valutativo non è uniforme.
Oltretutto si deve considerare anche che la valutazione cambia tra la mano dominante, quindi destra del destrimane e sinistra nel mancino, e la mano non dominante.
Nella tabella valutativa del DM 38/2000, dove sono presenti circa 350 voci valutative, ben 22 fanno riferimento alle dita delle mani.
Per ogni dito è indicata una percentuale per la perdita completa, quindi l’amputazione, per la perdita della falange ungueale, per la perdita delle 2 ultime falangi e per la rigidità completa del dito stesso, naturalmente con percentuali differenti tra mano dominante e non dominante.
Premesso che la valutazione per ogni dito NON può superare quella prevista per l’amputazione completa, nel caso delle rigidità si deve valutare se:
se è una rigidità in estensione o in flessione,
se sono coinvolte tutte le 3 articolazioni del dito (2 per il pollice) o no,
per ciascuna eventualmente qual’è la percentuale di riduzione del movimento rispetto al normale,
nel caso di un dito lungo, se è ridotta anche l’opposizione con il pollice,
se il movimento residuo possibile avviene anche con deviazione laterale (capita spesso per il mignolo),
se il trauma ha anche provocato la presenza di cicatrici visibili.
Tutto ciò premesso, avrei potuto dirle che la forbice valutativa è compresa tra 1% e 9%, ma non avrei affatto risolto il suo dubbio.
Può lei stesso vedere la tabella: http://www.medisoc.it/danno-biologico-inail/
Alla fine le confermo che solo un medico che possa visitarla e valutare direttamente la menomazione è in grado di darle una risposta affidabile.
Per LA MAGGIOR PARTE DELLE MENOMAZIONI E’ IMPOSSIBILE FARE UNA VALUTAZIONE MEDICO-LEGALE AFFIDABILE A DISTANZA.
Saluti
Salve dottore.
Il 25 ottobre scorso ho avuto un incidente stradale mentre mi recavo a lavoro.
Vorrei sapere su per giu il mio risarcimento.
Danni riportati sono i seguenti:
Frattura scomposta del naso
Collasso polmonare o meglio pneumotorace non iperteso con relativo intervento per l’inserimento del drenaggio
Frattura scomposta di n°4costole e manubrio sternale
Frattura scomposta arto inferiore dx di astragalo con relativo intervento di riduzione di osteosintesi e dopo 3 mesi altro intervento per togliere i fili di h.
Grazie mille
Buonasera.
Il suo è un caso complesso.
Multiple infermità la cui guarigione puo’ avvenire con esiti la cui incidenza funzionale in atto non è valutabile.
Quindi:
1) occorre comunque attendere la guarigione,
2) in assenza di visita diretta, per casi complessi come il suo, è impossibile fare una valutazione.
saluti
Buongiorno; pcohi mesi fa ho avuto un infortunio alla schiena , sono astato operato e mi sono state bloccate 4 vertebre( da l1 a d10) con 8 viti e 2 barre ed ho una cicatrice di circa 15 cm.
Attualmente sono ancora in infortunio e volevo sapere indicativamente a quanto ammontereanno indicativamente i punti di invalidità.
Premetto che due anni fa mi sono fratturato il secondo metatarso del piede e mi anno dato 2 punti.
La ringrazio anticipatamente
Buonasera.
Impossibile fare una valutazione precisa, sia perchè siamo a distanza sia perchè ad oggi la guarigione non è avvenuta e quindi ipostumi non si conoscono.
Solo in via indicativa, confrontando quelle che probabilmente potrebbero essere le voci tabellari individuate:
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche – Fino a 5%
204. Anchilosi del tratto lombare con risentimento trofico-sensitivo, a seconda dei disturbi motori – Fino a 25%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare – Fino a 3%.
L’incertezza è dovuta al reale deficit funzionale dei movimenti della colonna dopo la guarigione. Mooooooolto ad occhio direi tra 15% e 30%, quindi una forbice molto ampia. Solo con visita diretta si può fare una valutazione affidabile.
Saluti
La ringrazio molto per la risposta, fortunatamente dopo 4 mesi dall operazione mi sento molto meglio e si può dire che riesco a fare agevolmente qualsiasi movimento senza dolore.
Aspetto la prossima visita all inail dove valuteranno il tutto.
La ringrazio ancora e buona giornata.
Buongiorno dottore, ho avuto un infortunio sul lavoro l’8 novembre scorso a seguito del quale ho subito un intervento. La lesione riscontrata è la seguente: disinserzione completa del tendine del tricipite brachiale che appare retratto x circa 2 cm. dall’inserzione sull’olecrano. All’apice del tendine si evidenzia un piccolo frammento distaccato cui corrisponde difetto corticale dell’olecrano in sede di inserzione del tendine. Con l’intervento del 25/11 hanno provveduto alla reinserzione con vite della frattura olecrano con reinserzione tendine tricipite brachiale DS. Attualmente sono in.attesa del secondo ciclo di fisioterapia con flessione del braccio che non va oltre i 100°.Poiché nella tabella non vedo elencate questi tipi di lesione vorrei sapere da lei se effettivamente non sono indennizzabili. Cordialmente barbara
Buonasera.
Qualunque menomazione è indennizzabile, anche se non inserita nella tabella. La normativa prevede che in caso di assenza della menomazione nella tabella del DM 38/2000 si proceda con un criterio analogico, cioè si cerca di individuarne un’altra somigliante o si valutano i deficit funzionali se questi sono maggiormente rilevanti rispetto alla menomazione anatomica.
Saluti
Buongiorno dottore sono un infermiera professionale di 50anni dopo uno smontò notte sono caduta procurandomi una frattura pluriframmentaria della rotula tutto questo nel gennaio 2013 mai guarito perche fa sempre male l INAIL mi diede un punteggio di 3 adesso con l esito della risonanza dovvrei iniziare con le infiltrazioni cosa devo fare ricorso o l aggravamento poi nel 2015 mi e stato diagnosticato un ipertrofia ventricolare SN da ndd vorrei sapere se questa patologia può essere valutata come malattia peofessipnale
Buonasera.
Il ricorso sulla valutazione dei postumi di un infortunio deve essere fatto in un tempo accettabile; indipendentemente dalle regole e comunque considerando le frequenti eccezioni, direi che oltre i 6 mesi è consiggliabile non presentare ricorso ma procedere ad una richiesta di aggravamento, in termini tecnici, a istanza di “revisione passiva”.
Ma questa va comunque presentata con il supporto di opportuna certificazione medico-legale con descrizione dei postumi e indicazione della percentuale conseguente e quindi la consulenza di un medico specialista o esperto in medicina legale è indispensabile.
A mio parere la procedura più semplice è quella di richiedere questo tipo di prestazione ad un patronato ben organizzato che potrà mettere a disposizione, gratuitamente, il proprio consulente medico-legale per la redazione del certificato, naturalmente se a parere dello stesso medico esistono i presupposti per ottenere un aumento della percentuale di danno biologico.
Circa l’ipertrofia ventricolatre sinistra, nella stragrandissima maggioranza dei casi riconosce cone causa una ipertensione arteriosa di lunga data o comunque qualche altra patologia “normale”.
Uso il termine “normale” impropriamente per distinguere le patologie provocate da un qualche agente presente nel ciclo lavorativo del lavoratore rispetto a quelle che possono insorgere in qualunque soggetto, imdipendentemente dal suo lavoro.
Nel caso dell’INAIL il nasso causativo tra l’attività lavorativa e la patologia deve essere scientificamente provato e comunque con una elevata probabilità; contemporaneamente devono essere escluse altre cause che da sole possano aver provodato l’infermità stessa.
Nel sua caso non sono a conoscenza di mansioni tipiche dell’infermiere professionale in grado di provocare questa patologia. Direi quindi che non ritengo che una ipertrofia ventricolare sinistra possa essere riconosciuta come malattia professionale in un infermiere.
Saluti
Salve.
Sono un ragazzo di 23 che ho avuto un incidente con il camion del lavoro ed ho avuto là trauma lombare , di preciso :
Dente epistrofeo , emigabbia toracica sn , spalla colonna Lombosacrale Rx bacino
Non lesioni ossee post-traumatiche in atto Rx-percepibili . Rettilineizzazione della fisiologica Lordosi cercicale con tendenza all’inversione fra C3-C4 . Rettilineizzazione della fisiologica lordosi lombare ed avvallamento delle superfici articolari somatiche L4 e L5.
E quindi in conseguenza ho dovuto ad usare il busto Camp C35 dal 22/09/2016 fino al 11/01/2017,ed proseguo con delle terapie.
Volevo sapere il suo parere se fquale percentualità posso ottenere
Grazie
Buonasera.
Impossibile fare una valutazione in un momento di fase acuta ma soprattutto è impossibile effettuare questo tipo di valutazioni a distanza.
Solo un medico che possa visitarla, alla guarigione, è in grado di valutare l’eventuale presenza di postumi e la loro consistenza.
Saluti
Salve Dottore.
ho avuto infortunio nell’ambito del lavoro in data 09/07/2016 schiacciamento mano destra in macchinario : Mano destra dominante subamputazione del p 2 del quinto dito + lesione tendine estensore zona 1 e zona 2 del 2.3 e 4 dito.
l’intervento della chirurgia della mano è -5 dito: riduzione e stabilizzazione frattura p 2 con 2 fili k + sutura cute.
-2.3 e 4 dito: sutura tendine estensore.
dopo 5 mesi di infortunio e terapie all’ultimo controllo clinico e rx lo specialista ha riferito che ho una buona articolarità di 2. 3 e 4 dito, rigidità 5 dito da anchilosi post traumatica e devo proseguire con moblizzazione attiva torno se disturbi.
dopo ho fatto l’ultima visita inail che ha chiuso l’infortunio dichiarandomi guarito e che devo aspettare la lettera di menomazione psico-fisica dei postumi rimasti dopo un mese, è passato più di mese senza ricevere la lettera e ho mandato un email al sito dell’inail per chiedere spiegazione, mi hanno risposto subito. questo è quello che mi hanno scritto: la menomazione psico fisica sara valutata tra 6 mesi con una succissiva visita medica , la cui data sara resa nota con apposita comunicazione, la lesione accertata è la seguente TRAUMA DISTALE LUNGHE DITA MANO DX CON LESIONE TENDINEA. le condizioni della lesione non consentono il definitivo accertamento dei postumi ne l’erogazione dell’acconto.
secondo lei perché hanno preso questa decisione?%
qual è il dubbio che hanno avuto nel darmi la percentualita giusta sia fra 5 e il 6 o il 15 el 16%?
cosa devo fare in questo caso? e qual percentualita posso avere secondo lei sappendo che è difficile fare valutazione da lontano?
la ringrazio in anticipo.
Buongiorno.
La rigidità totale del mignolo della mano dominante è valutabile il 5%.
Bisogna capire quindi se la rigidità è completa, se in realtà le altre dita interessate hanno subito danni funzionali e l’entità delle cicatrici in termini di danno estetico.
Direi, da quello che mi riferisce, che il dubbio sia per valutazione percentualistica intorno al 5-6%.
Non può fare altro che attendere. Ma se deve effettuare ulteriori interventi chirurgici può comunque riaprire l’infortunio.
Saluti
Grazie Dottore.
Anche le altre dite hanno subito danni ho un deficit e certa rigidità che non posso piegare la mano completamente e il mignolo ha una forma curva e brutta e le altre dita le cicatrici sono poco visibile, con questo freddo la rigidità della mia mano si peggiora.
La ringrazio di nuovo.
Buon giorno. Ho subito un infortunio sul lavoro a seguito del quale mi é stata embolizzata parte della milza. Quanti punti potrei prendere?
Buongiorno.
Se si considera che la “Splenectomia con necessità di accorgimenti terapeutici” è valutabile solo il 9% direi che siamo intorno ad 1-2%.
Saluti
Salve dott.io nel settembre del 2011 ho avuto un infortunio sul lavoro causandomi una lesione al nervo mediano della mano dx l inail mi.ha dato 14punti ho fatto una collegiale arrivando a 16 per infine un ricorso arrivando a 18 punti dopo 5 anni ho avuto un altro infortunio sul lavoro rompendomi il menisco e lesione parziale ai legamenti posteriori del ginocchio sx la domanda e, con quest ultimo infortunio mi sara dato un indenizzo nel caso superassi il 6% ?perche mi hanno detto che nel caso prendessi meno di 6punti fanno cumulo al vecchio infortunio a se arrivassi oltre al 6% cosa faranno?
Buonasera.
Non importa se la valutazione del nuovo infortunio è al di sotto o al di sopra del 6%; in ogni caso il danno biologico attuale viene cumulato con il precedente ma la somma non è matematica, bensì riduzionistica. Cioè, ad esempio, 10% + 10% non da 20% ma 18-19%.
Saluti
Demis . Buona sera Dottore . 4 anni fa ho subito un infortunio dove ho rotto la scapola . Mi fu riconosciuto lo 0,07% e fui risarcito come da tabella . Ora ho subito . Ora ho subito un altro infortunio con seguente diagnosi : frattura del cuneiforme mediale , della base del primo metatarso , del cuneiforme laterale . Microdistacco corticale della base del secondp metatarso . Volevo sapere se anche stavolta ho possibilita’di raggiungere almeno il 0,06% e quindi eventuale indennizzo …e soprattutto volevo sapere a cosa serve la somma delle percentuali di invalidita’ di piu’ infortuni , visto che il precedente e’ gia’ stato risarcito . La ringrazio in anticipo e le auguro buone feste .
Buonasara.
Il nuovo infortunio verrà valutato e quindi le percentuali verranno sommate, anche se non in modo matematico (ad esempio 6+6=11).
Verrà quindi cqlcolato prima l’indennizzo globale e poi le verrà versata una somma pari alla differenza tra il totale e quanto già corrisposto.
Saluti e buon Natale
ok grazie …buon anno
Buongiorno venerdi scorso ho subito l’asportazione di una neoformazione cistica flogosata regione perineale antero-laterale sx. Lunedi prox. mi dovro’ recare in ospedale per subire l’asportazione di una parte dei punti. in caso di visita fiscale, essendo io asssente xche’ in ospedale, come devo comportarmi. Grazie.
Buonasera.
Si faccia rilasciare una certificazione che è stato presente in ospedale con l’indicazione della fascia oraria.
Se dovesse venire il medico fiscale e non dovesse trovarla lascerà un avviso che la avvisa di doversi presentare presso il servizio di medicina legale che ha effettuato il controllo; in quell’occasione può presentare il certificato a giustificazione
Saluti
Salve dottore. Ho avuto infortunio con diagnosi trauma contusivo rachide sacrococcigeo e trauma gamba destra con tenosinovite del tibiale anteriore attualmente faccio fisioterapia. Volevo sapere che punteggio mi può dare inail. Aspetto vostra risposta
Buonasera.
Il suo è uno dei casi in cui, a distanza, non è possibile fare una valutazione affidabile.
Oltretutto alla fine verrà valutato cià che rimane e quindi in questa fase è ancora tutto incerto, anche se potessi fare una visita diretta.
Saluti
grazie per la tempestività nella risposta, le farò sapere se ci sono novità
Buonasera dottor Nicolosi, ho 34 anni e sono un pescatore della provincia di Catania. Nel luglio 2015 ho fatto richiesta di malattia professionale e qualche mese dopo ricevo l’invito all’INAIL per un primo incontro fissato per il mese di ottobre 2015.
Un mese prima l’incontro(settembre 2015) affronto l’intervento alla spalla dx per frattura cercine e tendine sovraspinoso.
Quindi ad ottobre 2015 ho il primo incontro all’INAIL nel quale costatano usura al lavoro. Seguono altri incontri e sette mesi dopo(maggio 2016) valutano un danno biologico del 6%.
Il patronato INAS che segue la mia pratica contesta tale percentuale e facciamo richiesta di revisione ma siamo all’inizio di novembre 2016 e mi viene rigettata, quindi riconfermano il solo 6%.
Malgrado l’intervento e terapie continue il dolore persiste ed ho iniziato a lavorare solo agli inizi di questo mese. E’ giusta la percentuale assegnatami? Cosa mi consiglia di fare? Il patronato mi consiglia un incontro all’INAIL con la presenza del nostro medico legale.
Buongiorno.
Non posso confermarle se la percentuale del 6% corretta, in quanto dovrei visitarla. Il calcolo del danno alla spalla si fa considerando la “limitazione funzionale”, cioè, considerando il movimento teorico massimo, quanto in percentuale questo movimento è ridotto. Poi si aggiunge un “qualcosa” di percentuale per la cicatrice chirurgica se è visibile.
Ma la procedura consigliata dal patronato INAS è corretta.
Quello che lei chiama “incontro all’INAIL con la presenza del nostro medico legale” è in realtà un ricorso amministrativo con richiesta di visita collegiale durante la quale deve obbligatoriamente essere presente il medico che ha stilato il certificato per il ricorso stesso, medico che naturalmente proporrà al dirigente medico INAIL una valutazione maggiore giustificandola opportunamente.
Quindi le consiglio di seguire quanto consigliato dal Patronato.
Saluti
Buonasera dott. Nicolosi, il 30 agosto mi sono fatto male a lavoro facendomi una lesione completa del tendine estensore del dito indice della mano dinistra e in più leione della capsula articolare.
Ovviamente sono stato operato, e dopo due mesi, il 24 ottobre, mi hanno fatto rientrare a lavoro.
Ad oggi convivo con dolore continuo al dito, in più mi sta leggermente piegato ad uncino, e quando chiudo la mano facendo il classico pugno, il dito mi sta sopraelevato rispetto alle altre dita.
Secondo lei a quanto ammonta la percentuale di danno biologico (dato che ho una bella cicatrice che mi circonda totalmente la noccola) e il danno permanente che mi porterò dietro tutta la vita?
Premetto che sono molto giovane, ho solo 21 anni.
In più la noccola è quasi sempre molto gonfia, e quando la sforzo cambia pure colore tendente al violaceo.
Buonasera.
A distanza mi è impossibile essere preciso, ma possiamo capire qualcosa visionando quello che prevede la tabella delle menomazioni:
263. Anchilosi rettilinea dell’indice d. 8% – n.d. 5%
d. sta per dominante, quindi arto sinistro nel mancino e destro nel destrimane.
Assumendo che lei non sia mancino, il blocco completo delle articolazioni interfalangee del dito indice della mano sinistra è valutabile al massimo il 5%; quindi, se ad esempio il movimento fosse ridotto della metà, la valutazione sarebbe 2-3% circa. Nel suo caso specifico, solo con visita diretta è possibile capire se le articolazioni sono in anchilosi, cioè funzionalmente o anatomicamente bloccate e sono parzialmente mobili.
Circa la cicatrice, andrebbe anche questa visionata per una migliora valutazione, ma, molto approssimativamente, direi che è valutabile 1-2 punti percentuali.
Concludendo, non sono in grado di fare una valutazione affidabile complessiva a distanza ma spero di averle fatto capire l’ordine di grandezza della percentuale riconoscibile.
Saluti
Salve ho subito infortunio sul lavoro taglio di coltello,sono stato operato al tendine del dito indice visto che con il taglio lo avevo lacerato,3 giorni di ospedale e ora sono in malattia a casa come funziona per il rimborso??
Prenderò qualcosina secondo lei?
Grazie mille
Buonasera.
Impossibile, a distanza, fare una valutazione medico-legale per un caso come il suo.
Saluti
Buongiorno Dott.Nicolosi il 4 ottobre ho avuto un intervento chirurgico del tendine estensore del 3 dito mano sx,ad oggi sono ancora in infortunio quindi circa da 40 gg volevo chiederle grossomodo che percentuale di indennizzo potrebbe darmi l’INAIL per il tendine e annessa cicatrice!
In attesa di una sua risposta cordiali saluti.
Buonasera.
E’ impossibile darle una risposta affidabile in quanto la percentuale dipenderà soprattutto dall”eventuale riduzione dei movimenti del pollice, cosa che a distanza non può essere valutata, tanto più adesso che siamo ancora in una fase in cui la guarigione clinica non è avvenuta.
Saluti
Buonasera dottor Nicolosi,ho avuto un infortunio sul lavoro anno 2010 con frattura scomposta esposta di tibia e perone ,frattura scafoide della gamba, perdita di circa 3 cm di lunghezza della gamba, cicatrice di circa 20 centimatri,dopo un anno ho ricominciato a lavorare ,l’inail per tale infortunio mi ha riconosciuto un danno del 12%,facendo ricorso mi hanno dato il 16% di invalidita,vorrei sapere se il calcolo e’ giusto.Ora dopo un anno ho dei problemi alla schiena e ai ginocchi,vorrei fare ricorso per aggravamento ma non so se inail considera che il problema alla schiena e ai ginocchi e dovuto che non cammino bene causa dela differenza della misura delle gambe.Grazie
Buonasera.
In ambito INAIL vengono indennizzate solo le conseguenze “dirette” dell’infortunio.
Nel suo caso le degenerazioni artrosiche di ginocchia e colonna possono al massimo essere considerate conseguenze indirette e quindi non indennizzabili.
Sulla percentuale non posso essere affidabile in quanto buona parte del danno biologico riconoscibile [ dovuto alla eventuale limitazione dei movimenti della caviglia, certamente a distanza non valutabile.
Saluti
Buongiorno Dottore.
In data 30-12-2015 mentre mi recavo a lavoro, sono caduto rovinosamente dal motorino a causa di una voraggine presente nella strada. Dagli accertamenti immediati del pronto soccorso e da altri successivi mi sono state riscontrate le seguenti lesioni:
– frattura scomposta e plurilineare zigomatico sinistro;
– frattura muro ant. e post. seno mascellare omolaterale con conseguente omoseno;
– frattura scomposta della parete laterale dell’orbita sinistra;
– frattura dell’arco anteriore della IX costa;
– protrusione a larga base intra foraminale sx in c3-c4 con riduzione forame di coniugazione;
– protrusione circonferenziale del disco c5-c6 con maggiore sviluppo destro; ne consegue stenosi del neuroforame relativo con compressione della radice spinale e riduzione ampiezza controlaterale;
– ipertrofia legamenti gialli a livello di c6/c7 con impronta sul sacco durale posteriormente;
– linfonodi para-aortici a destra, sub centimetrici, a limiti netti, di verosimile natura reattiva.
Attualmente lamento:
– forti dolori a spalle, braccia colonna cervicale e dorsale, scapola sx;
– dolore sotto ascella sinistra ed alla gabbia toracica adiacente;
– mal di testa fisso e talvolta dolore agli occhi;
– vertiggini, copogiro, spossatezza alle gambe;
– limitazione apertura della bocca (circa 2 cm. tra incisivi superiori ed inferiori);
– n°5 cicatrici sul volto (1 sulla fronte, 1 sul naso, due sul sopracciglio sx ed una dovuta all’incisione dell’operazione nell’arcata sopraciliare sx. per apposizione filo metallico).
– insensibilità assoluta gengiva e labbro superiore sinistro (come se avessi anestesia perenne);
– se guardo all’insù e lateralmente vedo doppio.
Premetto che mi sono dovuto sottoporre ad intervento chirurgico maxillo facciale per riduzione fratture alla zigomo nel quale mi è stata messa placca in titanio e viti su zigomo sinistro e filo metallico su orbita sinistra.
In un attimo la mia vita è cambiata. Ho dovuto chiudere l’attività, non posso piu’ fare sport ed ho perso la fiducia di poter tornare alla normale attività lavorativa.
Potrebbe gentilmente dirmi se posso inoltrare domanda di invalidità all’INAIL ed aventualmente in via approssimativa quanti punti di invalidità mi attribuirebbe Lei?
Grazie della Sua disponibilità.
Cordiali saluti.
Salvatore
Buonasera.
Da ciò che mi dice, si è trattato di infortunio sul lavoro “in itinere” e quindi fin dall’inizio occorreva presentare la denuncia di infortunio sul lavoro.
Se non lo ha fatto all’epoca, commettendo un errore piuttosto grosso, è ancora in tempo; il termine di decadenza è infatti di 3 anni dall’evento. Ma se non lo ha fatto e comunque considerando per certo il riconoscimento dell’infortunio da parte dell’INAIL, ha però perduto la possibilità di riconoscimento dell’Indennità per Inabilità Temporanea per tutto il tempo della malattia.
Sulla valutazione, in assenza di visita diretta non posso esprimermi in modo preciso, ma sicuramente sopra il 30%, e anche di parecchio.
Tra le altre cose lei mi dice che è caduto per una “voragine” nell’asfalto. Ma non ha pensato a procedere a richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’amministrazione proprietaria di quel tratto di strada? Anche questo, se ne ricorrono i presupposti, ovviamente da valutare assieme ad un avvocato, direi che è un percorso da iniziare.
Saluti.
Innanzitutto grazie per la risposta Dottore. Per quanto riguarda il risarcimento danni da parte del Comune, che è l’ente proprietario della strada, avevo già incaricato un legale tramite il quale mi è stato periziato il ciclomotore in data 15 luglio (a tutt’oggi non ho percepito un euro nonostante il danno fosse quantificato in €800 ed il perito lo abbia ridotto a 300 per anti-economicità della riparazione, a detta sua) e la settimana prossima dovrò sottopormi a visita medico legale presso medico indicatomi dall’assicurazione. Le mie perplessità nascono dal fatto che avendo chiesto 3 pareri a noti ortopedici della zona le risposte sono state parecchio discordanti tra loro, ed in particolare:
– uno afferma che potrei arrivare ad una invalidità compresa tra il 32 ed il 38% a seconda dell’interpretazione delle tabelle;
– un’altro mi dice che che l’invalidità si aggira attorno al 30%;
– ma cosa ben più grave e che l’ultimo, al quale mi sono rivolto per la stesura della relazione finale e che mi ha seguito durante il periodo di malattia (ovvero il mio medico di famiglia, medico del lavoro e delle assicurazioni nonchè marito del mio avvocato) mi attribuisce 15 punti + 40 gg di i.t al 100%, 40 gg i.t. al 50% e 40 gg. di i.t. al 25%.
Non so a chi dare retta. Tutti mi rispondono che le tabelle dicono questo, ma il terzo si giustifica dicendomi che è difficile dimostrare che i problemi alla colonna cervicale sono stati provocati dal trauma, che per i danni facciali non residuano grosse problematiche e che in ogni caso conoscendo le assicurazioni che tendono al ribasso mi riconosceranno al massimo 15 punti, se non meno.
Siccome anche lei, pur sulla sola base di ciò che le ho riportato, mi riferisce che l’invalidità è ben oltre il 30%, sto valutando l’eventuale giudizio di una quarta persona, magari un luminare della zona. Cosa mi consiglia di fare? Posso nel caso andare alla visita medico legale dell’assicurazione senza la relazione medica di parte di cui attualmente sono in possesso (quella in cui mi viene attribuito il 15%) ed integrare eventualmente solo dopo con quella di questo quarto Dottore se si dovesse avvicinare ad oltre il 30% come gli altri? La differenza mi sembra troppo spropositata, non parliamo di 2-5 punti che potrei capire!!! Pretendo un giudizio equo, senza falsità e dettato dai parametri di riferimento sanciti dalla legge, che tre persone su quattro (compreso Lei) bene o male avvalorano.
Grazie in anticipo per la sua risposta.
Saluti.
Salvatore.
P.s. Potrebbe darmi un riferimento per visionare le tabelle a cui fare riferimento, a titolo del tutto indicativo, per farmi una mia idea nonostante non abbia le cognizioni mediche del caso?
Buonasera.
Le tabelle del danno biologico, per percentuali inferiori al 9% sono QUESTE.
Non sono di semplice applicazione, anzi certe differenze valutative dipendono da questo.
In effetti in problema esposto dal collega, circa la difficoltà di farsi riconoscere dai consulenti delle compagnie assicurative le protrusioni discali, è reale, ma comunque a chiedere non si sbaglia, a mio parere. Poi eventualmente si decide se insistere, andando in giudizio, oppure cercare un accordo.
Forse più che ad ortopedici avrebbe dovuto rivolgersi ad un medico specialista in medicina legale.
In fase successiva non si può integrare, si deve contestare la valutazione producendo una perizia e chiedendo di essere visitati da altro medico della compagnia assicurativa, compito questo dell’avvocato.
Un’altra idea potrebbe essere quella di chiedere ad un medico legale di assisterla durante la visita, … ma c’è un costo.
Saluti
Saluti
Buonasera sono Francesco,
volevo gentilmente sapere se i postumi INAIL sono cumulabili, in pratica ho avuto un infortunio sul lavoro il 17/06/2003( Tumenfazione dei tessuti molli del piede sx),e mi sono stati assegnati il 3% di invalidità, facendo ricorso e poi causa sono arrivato al 5%. Il 6 ottobbre del 2016 ho avuto un’altro infortunio sullo stesso piede, frattura del quinto metatarso, guardando su internet ho visto che i postumi possono arrivare al 4 % massimo. Vorrei sapere se sono cumulabili i postumi e se l’INAIL mi eroga qualche somma oltre al 60% dello stipendio
Distinti saluti Francesco
Buongiorno.
I postumi per infortuni avvenuti dopo il 27 luglio 2000 sono cumulabili, ma per la precisione, in occasione di nuovo infortunio, si tende comunque a rivalutare anche i postumi del precedente. Nel suo caso, essendo coinvolto lo stesso segmento di arto, la valutazione presumibilmente verrà fatta in maniera globale, tenendo ovviamente conto delle indicazioni tabellari. Ovviamente a distanza però non sono in grado di fare una previsione sulla percentuale riconoscibile.
Saluti
Salve, ho avuto un infortunio sul lavoro mi sono tagliata il tendine flessione Police sx devo essere operata….quanti punti inail mi spettano grazie
Buonasera.
Impossibile rispondere.
Si deve valutare l’aspetto della cicatrice e la limitazione del movimento del pollice dopo la guarigione, cose che a distanza non possono essere fatte.
Saluti
Buonasera Dottore
ho subito un infortunio cadendo dalle scale riportando la rottura totale del tendine di achille.
Non mi hanno operato e sono ancora in malattia INAIL. Prima ingessato ora con il tutore.
Vorrei chiederLe, secondo la sua esperienza, la eventuale percentuale di invalidità che l’INAIL mi riconoscerà.
Il referto della RSM certifica una rottura totale del tendine di achille, che non è stato operato perché diagnosticato in ritardo e quindi, il CTO ha optato per la terapia conservativa.
Grazie
La rottura del tendine di Achille non è presente nella tabella valutativa INAIL.
Quindi si procederà a valutazione della riduzione del movimento della caviglia aggingendo, almeno di solito, qualcosa con criterio analogico per il danno biologico puro da lesione del tendine.
Tutte cose queste da valutare alla “guarigione” e comunque con visita diretta.
Impossibile dare un parere a distanza.
Saluti
La ringrazio per la Sua gentile risposta. Secondo la Sua esperienza è possibile che si possa arrivare ad una valutazione del 15%? Le chiedo questo perché su internet ho trovato che la lesione con rottura del tendine di’Achille produce una invalidità permanente parziale, valutabile scolasticamente nel 10% circa, ANIA o 15% circa INAIL.
La ringrazio anticipatamente per la Sua gradita risposta.
Buonasera.
Le percentuali non sono quelle da lei indicate.
In ambito INAIL (c’è, mi ero sbagliato — chissà a cosa pensavo quel giorno):
295. Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8%
In ambito ANIA, addirittura, poichè si tratta di una lesione che prevede una preesistente “debolezza” del tendine, non sarebbe neppure indennizzabile secondo i contratti standard dell’infortunistica privata — ma la tabella valutativa ANIA si riferisce all’infortunistica privata e non ha nulla a che vedere con l’INAIL.
Salve dottore
A quasi due anni dall’infortunio, non mi sono ancora ripreso dallo stress postraumatico.
Probabilmente l’I.N.A.I.L. mi chiuderà la pratica con i postumi del danno fisico, ma sono tuttora in cura e accertamenti del il suddetto danno.
Il danno mi è stato causato dalla botta ricevuta alla testa, con il consequente squarcio(oltre 40 punti di sutura), taglio al padiglione (ricucito quasi completamente), danni agli otoliti, etc..
Per fortuna non ho avuto lesioni visivi al cranio(solo il taglio del cuoio capelluto), ma la botta è stata tremenda e il trauma sembra essere di tipo postraumatico cronico,infatti a due anni non mi sono affatto ripreso dall’insonnia,sbalzi di umore, mal di testa perenni(24h al giorno)…
La mia richiesta è:il danno è riconosciuto come infortunio? Comporta del punteggio ai fini di invalidità?
Posso chiedere, dopo la chiusura di continuare la cura contro tutti i sintomi del trauma? E a chi?.
A livello assicurativi ha un punteggio di danno?
Spero di essere stato chiaro nella richiesta, e un ringraziamento per la Vostra rubrica.
Buonasera.
Andiamo con ordine.
1. naturalmente alla fine le infermita’ residue, i cosiddetti postumi, verranno valutate dall’INAIL come danno biologico secondo le tabelle del DM 38/2000,
2. sara’ una percentuale di danno biologico
3. dopo la chiusura e dopo la valutazione potra’ chiedere esenzione ticket per la patologia INAIL in diagnosi,
4. se esiste un’assicurazione coinvolta nella sua vicenda, provvedera’ a fare una valutazione usando una tabella che puo’ essere simile a quella dell’INAIL se si tratta di responsabilita’ civile, oppure diversa, la cosiddetta tabella ANIA, se siamo in ambito di assicurazione privata.
Saluti
Buona sera, sono stata operata nel 2009 per una frattura al collo femore con inserimento di tre viti. Ho 14 punti di invalidità riconosciuti da INAIL. Adesso sono in lista di attesa per la protesi all’anca. Vorrei sapere quanti punti di invalidità avrei dopo l’operazione se tutto andrà bene? Grazie. Distinti saluti.
Buonasera.
In assenza di visita diretta e considerando che attualmente non è possibile valutare come evolverà il processo di guarigione, non è possibile dare una risposta affidabile.
Ma comunque, in casi come il suo è sempre necessario procedere a visita medico-legale prima di dare un parere.
Saluti
Buon giorno dottore. Sono un OSS, e lavoro da 16 anni per una Cooperativa. Il mio lavoro per 14 anni lo svolto a domicilio, e non c’erano i vari ausili per gli utenti allettati e da alzare e spostare in carrozzina. Da 2 anni e mezzo, lavoro su due strutture per auto sufficienti (R.A). Che ormai con l’età non lo sono più. L’unica cosa che fanno e camminare e mangiare. Poi in ogni struttura c’è ne sono 4 da alzare e gestirli in tutto. Nei vari anni oltre agli sforzi per spostare gli utenti mi sono rovinata la colonna vertebrale. Ho avuto 4 infortuni, 3 sul lavoro e uno mentre rientravo dal lavoro in macchina. Avendo colpi e contusioni alla schiena, alla cervicale, e alle spalle dx e sx. L’ultimo avuto, e una contusione alla lombare, avuta sul lavoro mentre svolgevo l’igiene intima ad un utente in piedi, che si è lasciato andare all’indietro. Sono ancora in infortunio. Sto facendo visite e fisioterapia. Ormai la mia schiena è compromessa, con una scoliosi, con delle vertebre consumate, L2 L3, una lordosi, dell’artrosi, delle masse di grasso fra i dischi ec… poi il 19 avrò RMN alla lombare e spalla dx. Vedremo cosa ne uscirà fuori. Posso fare domanda di indennizzo all’ inail? O chiedere il danno biologico? Cosa mi viene riconosciuto con quello che ho?
Attendo in una sua risposta.
Cordiali saluti.
Buonasera.
Sul quanto potrebbe esserle riconosciuto come indennizzo non sono affatto in grado di risponderle; non è affatto semplice come sembra pensare.
Oltretutto lei non può chiedere l’indennizzo “o” il danno biologico.
Si deve fare una istanza di ricooscimento di malattia professionale e, se dovesse essere accolta, allora l’INAIL valuterà il danno in percentuale secondo il DM 38/2000. Indennizzo o danno biologico dipende poi dalla percentuale riconosciuta, a cui comunque si può ricorrere se si ritiene che la valutazione INAIL sia stata non soddisfacente.
Saluti
Buongiorno dottore mi sono fratturato secondo terzo e quarto metatarso piu lussazione del quinto e contusione del primo il 17 settembre 2016….mi hanno applicato una doccia gessata anche se per una guarigione ottimale mi avevano proposto un intervento chirurgico da me rifiutato,dato che m avevano comunque garantito un normale ritorno all uso del piede,ieri ho tolto il gesso e dai raggi si evince che due metatarsi si sono allineati,mentre secondo e’ancora fratturato in modo scomposto(scompostina ha detto l ortopedico),cosi mi hanno dato fatto tornare a casa senza gesso,invitandomi a tornare il3 novembre con nuovi raggi per vedere se la frattura del secondo metatarso si aggiusta da solo se no dovrei intervenire chirurgicamente,l 8 novembre poi ho la visita col fisiatra dell inail….il piede e’sempre gonfio e ad ora non lo posso caricare e ho difficolta a muovere le dita…secondo lei con queste premesse raggiungero’il 6% fatidico..ps a seguito dell uso delle stampelle mi e’subentrato anche un acuto dolore alla spalla sinistra…. piede fratturato e’quello destro….attendendo un suo riscontro e consiglio la ringrazio anticipatamente
Buonasera.
Per gli arti inferiori destro o sinistro non importa.
Ma attualmente è impossibile capire come evolverà la frattura, speriamo bene, ma se, ad esempio, si dovesse fare un intervento chirurgico, si dovrebbero valutare anche cicatrice ed eventuali mezzi di sintesi.
Troppo presto.
Ma comunque questi sono casi per cui solo con visita diretta si riesce a fare una valutazione attendibile; a distanza è impossibile.
Saluti
Buongiorno Dottore volevo sapere un suo parere,mio marito di età 34 anni ha inizio agosto ha subito un infortunio sul lavoro: distorsione caviglia destra. Abbiamo effettuato una RMN : il legamento peroneo astragalico anteriore è inspessito ma ben riconoscibile nel suo decorso. Il tendine d’Achille ha normale morfologia ed intensità di segnale in presenza di minima borsite pre-Achillea. Falda liquida avvolge i tendini peronieri nonchè i tendini dei muscoli flessori lungo dell’alluce,flessore lungo delle dita e tibiale posteriore Per tenosinovite.
Si documenta modesta quota di versamento nelle articolazioni tibio-astragalica e sotto-astragalica in assenza di alterazioni di segnale del tessuto osseo compreso nell’area esplorata.
Ora il medico dell’INAIL subito gli ha confermato l’infortunio fino al 29 settembre ed ora lo ha prolungato fino al 13 ottobre in quanto in questo periodo dovrà svolgere sedute di ultrasuoni, Marconi/radar, diadinamiche. Poi rivaluterà la situazione perché dice che la caviglia è molto mobile ed è storto il piede e rischia di rimanere così,in più spesso resta bloccato dal ginocchio in giù. Vorrei sapere secondo lei se ha diritto a un risarcimento equale punteggio potrebbero dargli. Grazie molte per la sua pazienza.
Buongiorno.
Il risarcimento dipende dai “postumi”, cioè da ciò che resterà alla “guarigione”.
Quindi attualmente è impossibile, ma a distanza sarebbe comunque impossibile perchè una grossa parte del danno potrebbe essere data dalla rigidità della caviglia, la cui entità a distanza non è valutabile.
Saluti
Buona sera dottore.
Ad agosto ho avuto un incidente mentre rincasavo dopo il lavoro e sono tuttora sotto infortunio. Il danno che ho avuto e la rottura del LCP, la lesione parziale del LCA, e la lesione parziale del tendine alare interno del ginocchio dx.
Questo mi è stato riscontrato dopo RM.
L’INVIO a distanza di un mese e mezzo mi a fatto ripetere la RM ad un centro di loro conoscenza e la risposta mi è stata consegnata sigillata da consegnare al medico INAIL. Fin qui credo sia tutto nella norma.. il bello è stato che nel referto c’era scritto che i miei legamenti sono tutti uniformi e normali. E che si nota una leggera lesione al tendine rotolo.
Il medico del INAIL e rimasto senza parole anche perché il mio ginocchio non è stabile, si muove avanti e in dietro in modo del tutto fuori della norma, le chiedo gentilmente se mi può consigliare cosa fare, non vorrei che mi chiudono la pratica come una semplice distorsione.
Anche perché a tutt’oggi faccio fatica a scendere le scale e se sto troppe ore in piedi mi brucia da morire. Mi aiuto con un tutore. Ma lo dovrò portare a vita?
Un danno del genere di quanti punti di invalidita’ può essere valutato?
La ringrazio anticipatamente della sua gentilezza e disponobilita’.
Luigi
Buongiorno.
Da quello che mi risulta è più facile sbagliare non vedendo qualcosa che c’é piuttosto che vedere una cosa che invece non c’é.
E’ più probabile l’errore del secondo.
Ma bisognerebbe anche capire se il problema sta in uno scambio di nominativi e magari il secondo esame non è il suo.
Quindi la strada giusta potrebbe essere visionare (far visionare) entrambi gli esami, naturalmente intendo dire i dischetti con le immagini, per compararli ed eventualmente fare nuovamente l’esame in una struttura differente.
Se poi dovesse farsi operare, con la descrizione dell’intervento, in cui il chirurgo di solito descrive anche ciò che rileva durante l’intervento, si toglierebbero tutti i dubbi.
Circa la percentuale non posso essere preciso perchè una grossa parte della valutazione dipende anche dalla motilità del ginocchio che naturalmente non può essere valutata a distanza
Buona sera dottore..
La ringrazio del tempo che mi ha dedicato.
Gentilmente le chiedo se può consigliarmi nel fare o non fare l’intervento a LCA e tendine alare interno. Le chiedo questo perché ho fatto più visite e mi sconsigliano l’intervento. Ma onestamente il ginocchio non mi fa malissimo se non lo sforzo.. ma comunque non lo sento stabile e non mi da sicurezza. Con il passare degli anni crede che mi porti gravi conseguenze se non lo operò? E se lo operò le conseguenze sono le stesse ?
La ringrazio anticipatamente della sua gentilezza
Luigi
Buonasera.
Per questo tipo di quesiti, a distanza, non è possibile dare una risposta che abbia un minimo di affidabilità.
Solo un ortopedico che conosce il suo caso può darle un consiglio adeguato
Salve dottore mio papà ha avuto un infortunio sul lavoro con diagnosi ospedaliera “trauma distorsivo al polso e all’avambraccio sx”. L’Inail non gli ha riconosciuto alcuna menomazione dell’integrità psico-fisica, è corretto? In sede di pratica con l’assicurazione privata dell’istituto scolastico dove lavora gli sono stati riconosciuti 3 punti di invalidità, secondo lei conviene fare ricorso per il mancato riconoscimento dell’Inail?
Grazie pe rla sua risposta,
Buonasera.
La tabella di riferimento per la valutazione del danno biologico valorizza soprattutto, in questi casi, la riduzione dei movimenti del polso alla guarigione.
Evidentemente secondo il medico dell’INAIL il movimento del polso è tornato alla normalità ed è sostanzialmente uguale a quello dell’altro braccio.
Non sono in grado, a distanza, di capire se la valutazione dell’INAIL è corretta o errata; solo con visita diretta è possibile dare un parere e per questo può rivolgersi ad un patronato ben organizzato che può mettere a disposizione, gratuitamente, un medico specialista o esperto in medicina legale.
Saluti
Buongiorno a metà Settembre ho subito un infortunio sul posto di lavoro. Lavoro sui treni. Una porta interna non è arrivata a fine corsa e si è bloccata improvvisamente. Ho urtato tutta la parte sx del viso: palpebra occhio e guancia. Sono andata in ospedale in ambulanza e li hanno fatto 2 TAc. Pensavo che la sfocatura all’occhio fosse dovuta al trauma in realtà, una volta assorbito l’ematoma, la sfocatura permaneva. Andavo a visita presso oculista convenzionato e diagnosticava il distacco posteriore di vitreo con numerosi corpi mobili endovitrali post trauma contusivo. La stessa diagnosi è stata confermata dall’oculista inail. Ad oggi la pratica non è chiusa perchè attendo altra visita inail. Ho effettuato ulteriore controllo presso un centro privato per capire il da farsi. Il medico ha detto di prestare particolare attenzione perchè questa “gelatina” che si è distaccata sta “tirando” la retina. Mi hanno detto che questi corpi mobili non spariranno e perciò la mia vista nell’occhio sx rimarrà sfocata. Il tutto provoca capogiri e mal d testa continui. Il danno è dunque permanente. Come pensa possa concludersi questa vicenda? Riconosceranno il danno biologico? E la percentuale? La ringrazio
Buonasera.
Sicuramente il danno verrà riconosciuto, ma la percentuale finale dipenderà dal “visus corretto” e dall’eventuale deficit del campo visivo che attualmente non sono quantificabili.
Saluti
Salve ho subito un infortunio sul lavoro con una lussazione MF I° dito mano sx e contusione ad anca con protesi, ancora a distanza di qua90 giorni ci sono postumi della caduta con dolore e zoppia arto sx e il rimedio per la lussazione secondo gli specialisti sarebbe un artodesi dal momento che il dito continua a lussarsi, inoltre dopo dopo dodici giorni dell’infortunio mentre mi recavo in ospedale sono inciampato e mi sono provocato un’lteriore danno , distacco del capo lungo del bicipite dx, gradirei avere info in merito sulla valutazione e il punteggio che mi si dovrà attribuire e se il danno al braccio rientra come concausa. Grazie
Buonasera.
Sulla percentuale riconoscibile alla “guarigione con postumi” non posso esprimermi in quanto il suo è il tipico caso che in assenza di visita diretta non è valutabile.
Posso però dirle che, a mio parere, il distacco del capo lungo del bicipite non può essere considerato una “conseguenza diretta” dell’infortunio, essendo avvenuto in un tempo successivo a seguito di trauma accidentale che nulla ha a che fare con l’evento infortunistico.
Saluti
buona sera, nel 1997 ho perso in un incidente sul lavoro il palmo della mano sinistra, dopo 2 interventi che punteggio dovrei avere dall’INAIL dal momento che non mi hanno riconosciuta un’invalidità e tanto meno sono stato risarcito? Cordiali saluti
Buonasera.
Se lei ha avuto quell’incidente nel 1997 vuol dire che sono passati 19 anni.
Dopo 10 anni dalla guarigione clinica, cioè dal momento in cui viene chiuso l’infortunio, tutto si “cristallizza”, cioè la valutazione non può essere modificata.
Anche se consideriamo un lungo periodo di malattia per un caso grave come il suo, diciamo 2 anni, sarebbero comunque trascorsi 15 anni e quindi la valutazione INAIL non può essere modificata.
Se non ha sbagliato data, non si può più fare nulla.
Saluti
Buongiorno,
mi chiamo Thomas, ho 26 anni, e la RM lombosacrale a cui mi son sottoposto 20gg fa circa ha evidenziato:
.L5S1 discopatia degenerativa con ernia sottoligamentosa mediana determinante impronta su sacco durale;
.L4L5 ernia sottoligamentosa mediana paramediana sinistra in discopatia determinante impronta su sacco durale.
Essendo uno studente laureando la mia carriera professionale si limita a 12 mesi (6 nel 2014, altri 6 nel 2015) come addetto vendita presso una nota catena di negozi di bricolage, durante i quali ho dovuto movimentare regolarmente pesi di 25/30kg, fino a spostare fontane in calcestruzzo che quasi eguagliavano il mio peso (70kg). Il contratto mi è scaduto ad ottobre ma la risonanza l’ho fatta solo recentemente, dato che prima i sintomi non erano tali da preccuparmi (a parte un paio di mal di schiena forti ma brevissimi) in periodo di lavoro. Ci sono secondo lei le condizioni per richiedere un indennizzo? Mi sono andato a compromettere l’integrità della mia schiena, a 26 anni, senza nemmeno avere rimediato un contratto di lavoro…
In attesa di risposta la ringrazio anticipatamente
Thomas
Buonasera.
Le discopatie lombari e le loro conseguenze vengono riconosciute dall’INAIL come “malattia professionale” se si può dimostrare che per un lungo periodo il rachide è stato esposto ad un notevole sovraccarico funzionale.
In particolare si parla di “movimentazione manuale dei carichi”.
Quindi teoricamente potrebbe essere accolta, ma si deve dimostrare il sovraccarico e ciò in particolare viene fatto chiedendo anche informazioni all’azienda.
Quella di “Addetto alle vendite” è una mansione molto generica; sta a lei dimostrare il sovraccarico e soprattutto si spera che l’azienda sia corretta nella descrizione delle mansioni a cui è stato addetto.
Circa il tempo intercorso, nessun problema; per questa patologia c’è un anno di tempo dalla cessazione dell’esposizione al rischio per denunciare la malattia.
In assenza comunque di collaborazione dell’azienda prevedo delle difficoltà.
Saluti
Buongiorno, io ho subito un infortunio su lavoro il 31 gennaio e tutt’ora son sotto terapie. Ho subito fratture spongiose dell’stragalo e dello scafoide (piede destro) e in piu fratture diastasate al calcagno. Secondo lei che punteggio di invalidità potro ricevere e che risarcimento nel caso mi spetti? Grazie
Buonasera.
Impossibile rispondere in quanto una buona parte della percentuale riconoscibile dipende dalla riduzione dei movimenti della caviglia dopo la guarigione.
Posso solo dirle che la percentuale riconoscibile è sicuramente maggiore del minimo indennizzabile, il 6%.
Saluti
Salve dottore
Innanzi tutto voglio ringraziarla per il tempo che ci concede a tutti no.
Vorrei farle due domande:
esiste una tabella dove si può valutare a quanto ammonterebbe la rendita di invalidità?
Cioè dal(esempio) 16% al 21% = €250, dal 22% al….350€ etc etc.
Sempre nel caso mio,che mi trovo già 11% come malattie professionali, se dovessi superare il 16% a causa dell’infortunio (vedi sopra),
sarà sommato oppure terranno conto che il medesimo ha peggiorato il precedente?
Grazie
Buonasera.
Può andare su questa pagina: http://www.avvocatoandreani.it/servizi/calcolo_risarcimento_inail_infortunio_lavoro.php
Se si tratta di una somma di 2 menomazioni differenti, ad esempio un problema ad un braccio e un’altro ad un occhio, si toglia qualcosa alla somma matematica, se invece si tratta di 2 infortuni che hanno agito su uno stesso organo, ad esempio una spalla o un occhio, si fa una valutazione globale come se fosse stato un unico evento (è più complicato, ma semplificando parecchio possiamo dire così).
Saluti
buongiorno dottore a me tutto questo non mi convince se il medico legale sa,la lesione totale del nervo e di 22 punti,se e circa la meta sono 11,ne aveva chiesto 14 perchè ha accettato i 10 punti,sia l’inail che il medico a me midovevano avvisare di tutto questo,il medico nemmeno mi ha fatto la visita mi ha chiesto la cartella tramite patronato cosi ti faccio sapere che gente abbiamo noi ha (brindisi)mi anno dato l’essensione ha vita cosa significa.tutto questo cosa posso fare denunciarli grazie a lei che aiuti la gente perchè questi se ne fregano grazie ancora di cuore
Buonasera.
Io a volte aiuto a capire, ma non raramente è difficile far capire quello che può accadere in sede di collegiale.
La trasformazione di una menomazione in un numero percentuale, nonostante le tabelle, è spessissimo opinabile.
Se di tre medici uno afferma che una “certa funzione” dell’organismo è ridotta di metà, un altro di un poco meno della metà e l’ultimo di un poco più della metà … probablmente hanno ragiore tutti e tre. Intendo dire che in medicina non esiste e non può esistere una precisione assoluta in questo ambito. Oltretutto in sede di ricorso il medico che assiste il lavoratore nella maggior parte dei casi chiede di più di quanto pensa sia corretto.
Quindi se la metà di 22 è 11, anche 10 può andar bene. Come le avevo accennato prima, lei comunque entro 10 anni ha la facoltà di richiedere una revisione per aggravamento.
gli infortunati INAIL hanno diritto ad esenzione dal ticket sanitario per tutte le prestazioni che riguardano la menomazione riconosciuta. Nel suo caso, ad esempio, l’elettromiografia sarebbe esente da ticket.
Saluti
Salve,ho avuto un infortunio sul lavoro che mi ha comportato la frattura chiusa di 4 costole. È giusto se dico che verrò indennizzato, “solo”, con circa 40 al giorno per tutto il periodo di inabilità totale? GRAZIE!
Buonasera.
Se per “40” intende 40 euro al giorno, le preciso che “l‘INAIL corrisponde al lavoratore un’indennità giornaliera, pari al 60% della retribuzione giornaliera media, calcolata sui 15 giorni precedenti l’infortunio, per i primo 90 giorni, a partire dal 4° giorno successivo all’infortunio, e del 75% a partire dal 91° giorno, e ciò anche nei giorni festivi e fino alla guarigione clinica definitiva; al fine di tutelare economicamente il lavoratore infortunato, in parecchi contratti di lavoro è previsto che il datore di lavoro integri questa quota fino al raggiungimento del 100% della retribuzione;” ( http://www.medisoc.it/inail-indennita-temporanea/ )
Circa il danno biologico finale, la tabella prevede che venga riconosciuto fino ad 1 punto percentuale per ogni costa fratturata.
Nel suo caso quindi dovrebbe essere riconosciuto un danno biologico finale del 3-4%, inferiore al minimo indennizzabile che è il 6%
Salve Dottore. Le spiego al volo la mia situazione: sono un addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita presso una grande catena di elettronica di consumo da 9 anni (sul CCNL COMMERCIO TERZIARIO, tale mansione è inquadrata come magazziniere,cassiere,carico e scarico merci pesanti,movimentazioni carichi ecc.ecc.). A febbraio scorso ho denunciato all’INAIL la malattia professionale essendo affetto da ernia discale espulsa L5-S1 e varie protrusioni. Me l’hanno bocciata la prima volta con il seguente provvedimento: il rischio lavorativo a cui sono stato esposto, non è idoneo a provocare la malattia denunciata. Dopodichè ho fatto opposizione come mi aveva detto lei tramite il medico legale del patronato con tanto di certificato che attestava anche la percentuale di danno richiesta: hanno bocciato anche l’opposizione.
Ora mi chiedo come mai? non mi spetta di diritto? ho tutte le carte giuste per ottenere l’indennizzo così mi è stato detto dal medico legale, ernia espulsa (malattia tabellata), la mansione lavorativa, 8 anni di anzianita’ presso questa azienda…non capisco! ora cosa mi consiglia di fare? L’ultima strada da percorrere è il ricorso giudiziale tramite un avvocato….lei me lo consiglia in base alla mia situazione oppure pensa che non riuscirei ad ottenere nulla lo stesso e butterei solo soldi tra avvocati e visite medico legali?
grazie mille scusi dottore sono molto amareggiato
Buonasera.
Lei ha postato la stessa domanda in 2 diverse pagine.
Troverà la risposta nell’altra: http://www.medisoc.it/inail/inail-il-ricorso-mp/
buonasera dottore e scusami ancora finalmente ho ricevuto i risultati del ricorso dall’8% al 10% di cui parlava della lesione del nervo peroneo ecc.ha me mi sembrano pochi perchè il medico del patronato ne aveva chiesto il 14%lei che cosa mi consiglia e ancora grazie mille
Buonasera.
Se la percentuale è passata da 8% a 10% significa che in sede di collegiale il suo medico ha accettato questa valutazione, quindi nell’immediato non può fare nulla. In futuro, durante i 10 anni dalla cessazione della malattia, potrebbe presentare una richiesta di rivalutazione per peggioramento della sua condizione (in termini tecnici: revisione passiva).
Saluti
buonasera dottore e scusami ancora finalmente ho ricevuto i risultati del ricorso dall’8% al 10%
Buongiorno.
L’8 maggio mentre lavoravo caricando i banchi del supermercato ho avuto una lussazione della spalla destra. Recatami al pronto soccorso il medico ha redatto un certificato d’infortunio sul lavoro che, durante la visita INAIL, è stato rigettato definendolo comune malattia perché soffro d’instabilità della spalla.
Dopo accertamenti radiologici ho dovuto operare perché presento, fra altre, una lesione di Bankart, lesione che lo stesso ortopedico che ha fatto l’intervento, attribuisce un’origine traumatica e non degenerativa. Ha ragione l’INAIL, o c’è la possibilità di vincere un ricorso?
Grazie mille per l’eventuale risposta,
Buonasera.
Direi che presentare un ricorso probabilmente non è tempo perduto inutilmente.
Può avvalersi della consulenza gratuita di un patronato che dovrebbe mettere a sua disposizione, gratuitamente, il proprio medico legale.
Saluti
Salve ho avuuto un infortunio a lavoro e mi hanno diagnosticato frattura al polso sx cn sintesi di placca e app gessato bm cn frattura capitello radiale e al polso dx sintesi cn fili e app gessato bm cn frattura capitello radiale Cn frattura candilo mandibolare a sx cn tre mesi di terapie ai polsi dopo operazione ,volevo sapere più o meno i punteggi
Buonasera.
Una buona parte della percentuale prevedibile proviene dalla possibile riduzione dei movimenti del polso e quindi anche dall’entità della riduzione stessa.
Attualmente non è possibile indicare una valutazione, neppure approssimativa, ma comunque si tratta di uno di quei casi in cui è indispensabile una visita diretta.
Saluti
Ma più o meno dal danno ricevuto dell’infortunio si può avere una percentuale ,anche nn avendo fatto la visita. Dalle tabelle che nn capisco bene ?
Buuonasera.
In questo momento, in assenza di guarigione e comunque di visita diratta per valutare i deficit funzionali residui è impossibile fare una valutazione.
Ma a suo parere ho gia superato il 6℅
Salve cm analisi mi hanno detto che ho perso il 20% in entrambi i bracci su suppliazione del braccio ,cioè nn lo giro del tutto,e la mandibola nn si chiude bene .quanta percentuale mi daranno ?grazie mille in anticipo
Il suo è un caso che, in assenza di visita diretta, non può essere valutato.
Saluti
Buongiorno,
a seguito di un incidente in itinere, ho subito una frattura scomposta pluriframmentata dell’omero sx, con docnseguenti due operazioni, la prima per inserire una placca, la seconda per rimuoverla e inserire una endoprotesi, in sostituzione alla testa omerale. Vorrei sapere quanti punti di invalidità sono previsti indicativamente?
grazie
Buonasera.
La protesi di spalla non è prevista nella tabella delle menomazioni INAIL, ma ciò non significa che non possa essere valutata in termini di danno biologico.
Usando un criterio analogico direi, considerando quando indicato per le protesi di anca e di ginocchio, solo per la protesi il 4-5% a cui vannno aggiunte le percentuali previste per le cicatrici e per la riduzione dei movimenti dell’articolazione della spalla stessa.
Ma per la cicatrice chirurgica e per la riduzione dei movimenti della spalla non posso essere preciso, in quanto si tratta di valutazioni possibili solo effettuando visita medico legale diretta.
Indicativamente, il blocco della spalla sinistra (per coloro che non sono mancini) è in 20%, quindi movimenti ridotti di 1/2 è 10%, movimenti ridotti di 1/4 è 5%, e così via.
Saluti
Buonasera,
Vorrei chiedere una cosa ho subito in infortunio sul lavoro tre mesi fa.
Lussazione con frattura della spalla sinistra con stupor . Ancora sono i n infortunio perché ho subito anche un trauma sui nervi del gomito per cui non riesco ancora a muovere bene le ditta della mano sinistra con formicolio e perdita della forza. Vorrei precisare che sono mancino e che mi hanno detto alla visita di controllo che ci vogliono ancora 6 7 mesi di tempo.
Vorrei chiedervi se avrò diritto a punti o risarcimento per questo.
Grazie
Buonasera.
Alla guarigione verrano valutati i “postumi”, cioè le limitazioni funzionali e i danni anatomici, in percentuale, avendo come riferimento la tabella del DM 38/2000.
Quindi, da quello che mi riferisce, sicuramente alla fine verrà fatta una valutazione e, se supererà il 6%, avrà diritto ad un indennizzo.
Saluti
Buongiorno dott.giorno 5.09.2015 ho avuto un incidente in itinere mentre stavo andando a lavoro. Trauma polso DX con frattura edifici distrae del radio. Ferita l’aceto confusa reg.orbita sn 3 punti nel sopracciglio e 4 punti gomito sn.Sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione ed osteosintesi con placca e viti al radio destro che non li togliero’più (frattura plurimandataria articolare edifici distrae radio destro).a marzo 2016 ho avuto l’ultimo certificato dell’ospedale e dice : ESITI STABILIZZATI DI FRATTURA RADIO DISTRALE TRATTATA CON PLACCA VOLARE A DESTRA.ALLO STATO ATTUALE LE LESIONI POSSONO CONSIDERARE GUARITE MA CON POSTUMI,PRESUPPONGONO INFATTI OLGIE AL POLSO DESTRO CON NOTEVOLE LIMITAZIONE FUNZIONALE SIA DELLA FLESSO ESTENSIONE CHE DELLA PRONOSUPRINAZIONE CON RIDUZIONE DELLA FORZA E METENOPOTIE.Non so se è scritto giusto e che la scrittura dei medici non la capisco bene.Volevo sapere gentilmente Dott.Nicolosi quandi punti L’ INAIL POTREBBE RICONOSCERMI.Grazie tanto
Buonasera.
Impossibile rispondere a distanza in quanto una buona parte del danno è costituita dalla riduzione dei movimenti del polso che può essere valutata solo con visita diretta.
Posso solo dirle, in via assolutamente approssimativa, che credo che il minimo indennizzabile del 6% sia sicuramente superato.
Saluti
buonasera dottore scusami ancora 3 mesi fa ho fatto ricorso ma ancora nessuna risposta quanto tempo ci vuole x avere una risposta? grazie mille
buonasera dottore scusami ancora 3 mesi fa ho fatto ricorso ma ancora nessuna risposta quanto tempo ci vuole per avere una risposta grazzie mille
Buonasera.
Non posso proprio risponderle in quanto dipende dall’organizzazione e dal carico di lavoro della sede INAIL che sta trattando il suo caso.
Saluti
Salve dottore
Per due volte le ho chiesto la sua opinione a riguardo della RMN.
Non trovo più la mia domanda: è stata cancellata?
No, solo una perdita di tempo per eccesso di impegni di lavoro, perfino durante il fine settimana.
Ho avuto un infortunio sul lavoro e facendo un RMN e uscito fori che ho il Legamento crociato anteriore rotto. Mi sono operato e adesso sono in recupero. Quando devo fare domanda per ii punti di invalidità? Devo avere una assicurazione per resarcire ii dani subiti? Sono un dipendente con contratto a tempo indeterminato da piu di 4 anni.
Buongiorno.
L’azienda avrebbe dovuto fare la denuncia di infortunio già il giorno stesso o il giorno dopo del trauma; in questo caso in automatico l’INAIL alla guarigione valuta i postumi per il danno biologico. Ma poi si può presentare ricorso per un maggiore riconoscimento.
Se non lo ha già fatto quindi al più presto deve fare la denuncia di infortunio dopo il quale verrà convocato all’INAIL per gli accertamenti amministrativi e medici.
Tenga anche conto che se l’azienda per cui lavora non ha fatto la denuncia e si dimostra che ne era a conoscenza, all’ora l’azienda verrà multata.
IN ogni caso le consiglio di rivolgersi ad un patronato ben organizzato per vagliare attentamente il suo caso.
Saluti
L’azienda ha fatto la denuncia e sono andato al INAIL. Mi hanno detto di fare un RMN ed e risultato che ho il LCA rotto. Sonno andato ho fatto il intervento adesso il 17.06.2016 , e sto facendo la fisioterapia che sarà un po lunga. Quando devo fare la domanda per ii punti di invalidità temporanea,se ho il diritto? E dove? Grazie.
Buonasera.
L’indennità temporanea è una prestazione e il danno biologico, quello che lei chiama punti di invalidità, è un’altra cosa.
L’indennità temporanea, cioè i giorni di malattia provocati dall’infortunio, è stata assegnata dall’INAIL dopo la denuncia; dopo un certo periodo l’INAIL dovrebbero aver dichiarato la guarigione e dopo, senza bisogno di nessuna domanda ulteriore, fa la sua valutazione per il danno biologico permanente.
Visto che lei ha fatto l’intervento chirurgico, c’è da capire se il periodo di malattia dopo l’intervento è stato accolto come di competenza INAIL oppure no.
Il consiglio rimane quello di far seguire la pratica da un buon patronato, anche perchè ormai le domande e i ricorsi all’INAIL devono essere fatti per via telematica e il fai-da-te in questo campo è rischioso per la difficoltà di reperire i codici giusti.
Salve dottore
Vorrei la sua opinione sul risultato della RMN INTRART. sotto esposto.
All’esame preliminare diretto non evidenti raccolte fluide interarticolari né distensioni delle borse mucose.
Ispessimento dei tessuti molli all’acromio-claveare con irregolarità di profilo degli elementi scheletrici affrontati.
Irregolare anche il profilo della testa omerale che è risalita con riduzione in ampiezza dell’interlinea acromio-omerale la quale attualmente mostra un calibro di circa 7mm.
Il tendine del muscolo sovra spinato si presenta assottigliato con sfumatura dei profili e disomogeneità di segnale al terzo medio-distale come per fenomeni distrattovi con continuità della struttura tendinea mantenuta.
Conservata la continuità dei tendini dei muscoli sotto spinato e sottoscapolare che appaiono ridotti di spessore in sede pre-inserzionale come per alterazioni degenerative.
Il tendine del capo lungo del muscolo bicipite, in sede nel corrispettivo solco omerale è avvolto da una falda fluida laminare che ne distende la guaina come per teno-sinovite: conservata l’inserzione glenoidea.
Dopo somministrazione del M.D.C. intra-articolare si ottiene una dilatazione della capsula sul versante antero-laterale in quanto la capsula stessa appare ispessita sul versante postero-mediale, idratata come per fenomeni flogistici di tipo adesivo.
Normalmente rappresentato il cercine glenoideo nella sua circonferenza.
Il legamento gleno-omerale superiore appare assottigliato con sfumatura dei profili e disomogeneità di segnale al terzo-medio come per minimi fenomeni distrattivi con continuità della struttura legamentosa mantenuta.
Morfo-strutturalmente alterato il legamento gleno-omerale medio sul versante omerale, con disomogeneità di segnale: i reperti orientano in una lesione distrattiva di grado elevato, verosimile rottura totale o sub-totale della struttura legamentosa.
Mantenuta la continuità delle strutture anatomiche costituenti il legamento gleno-omerale inferiore.
Comporta un’ulteriore operazione?
Come potrà essere valutata in sede I.N.A.I.L.?
Grazie della sua disponibilità
Buongiorno.
In realtà si tratta di un esame che dimostra esiti infiammatori di un pregresso trauma trattato con intervento chirurgico.
Da un punto di vista valutativo, i risultati della RMN presi a se stante non credo possano permettere di aggiungere nulla a quanto già valutato in precedenza, ma possono essere la dimostrazione della realtà di un possibile peggioramento funzionale, cioè di un ulteriore peggioramento della motilità della spalla rispetto a quanto valutato in precedenza.
Quindi potrebbe essere utile, ripeto e sono ancora più esplicito, come dimostrazione che lei non fa la “commedia” in sede di visita di accertamento per una richiesta di revisione passiva (domanda di aggravamento).
Circa la necessità di operare ulteriormente, non posso dare un parere a distanza, tenendo conto oltretutto che io non sono uno specialistain ortopedia.
Grazie mille per la risposta
Slve dottore.
Vorrei la sua opinione.
Come viene valutata in sede inail questa RMN?
MI riferisco alla precedente domanda(23/11/2015)
Può comportare un ulteriore punteggio, e poi, crede posso essere candidato a una altra operazione?
All’esame preliminare diretto non evidenti raccolte fluide interarticolari né distensioni delle borse mucose.
Ispessimento dei tessuti molli all’acromio-claveare con irregolarità di profilo degli elementi scheletrici affrontati.
Irregolare anche il profilo della testa omerale che è risalita con riduzione in ampiezza dell’interlinea acromio-omerale la quale attualmente mostra un calibro di circa 7mm.
Il tendine del muscolo sovra spinato si presenta assottigliato con sfumatura dei profili e disomogeneità di segnale al terzo medio-distale come per fenomeni distrattovi con continuità della struttura tendinea mantenuta.
Conservata la continuità dei tendini dei muscoli sotto spinato e sottoscapolare che appaiono ridotti di spessore in sede pre-inserzionale come per alterazioni degenerative.
Il tendine del capo lungo del muscolo bicipite, in sede nel corrispettivo solco omerale è avvolto da una falda fluida laminare che ne distende la guaina come per teno-sinovite: conservata l’inserzione glenoidea.
Dopo somministrazione del M.D.C. intra-articolare si ottiene una dilatazione della capsula sul versante antero-laterale in quanto la capsula stessa appare ispessita sul versante postero-mediale, idratata come per fenomeni flogistici di tipo adesivo.
Normalmente rappresentato il cercine glenoideo nella sua circonferenza.
Il legamento gleno-omerale superiore appare assottigliato con sfumatura dei profili e disomogeneità di segnale al terzo-medio come per minimi fenomeni distrattivi con continuità della struttura legamentosa mantenuta.
Morfo-strutturalmente alterato il legamento gleno-omerale medio sul versante omerale, con disomogeneità di segnale: i reperti orientano in una lesione distrattiva di grado elevato, verosimile rottura totale o sub-totale della struttura legamentosa.
Mantenuta la continuità delle strutture anatomiche costituenti il legamento gleno-omerale inferiore.
Grazie per l’eventuale risposta
Buonasera.
Sull’opportunità di un ulteriore intervento chirurgico il solo a poter dare una risposta è il chirurgo ortopedico che la segue; questo tipo di valutazione è molto specialistico e viene fatto anche considerando l’entità del recupero funzionale possibile.
Circa la valutazione INAIL della RMN, c’è molto da dire.
La cosa fondamentale che le lesioni delle strutture legamentose della spalla, indipendentemente dal deficit funzionale, sono valutabili solo fino al 4%; senonchè il danno funzionale può essere predominante e quindi il danno biologico puro provocato dalla lesione della capsula dei rotatori perde di significato.
Intendo dire che l’esame di cui le mi ha inviato il referto non può essere la base di partenza per una valutazione.
Per casi compositi come il suo non si può chiedere di valutare solo una parte del danno; o si valuta tutto o niente, soprattutto occorre valutare tutte le limitazioni funzionali, cioè le riduzioni dei movimenti delle articolazioni ad esempio
Quindi occorre essere sicuri che GLOBALMENTE il danno biologico riconoscibile sia sicuramente superiore a quanto valutato in precedenza.
Può infatti accadere che nel tempo qualcuna delle menomazioni migliori e quindi alla fine l’INAL addirittura potrebbe ridurre la percentuale riconosciuta invece di aumentarla.
Quindi sempre attenzione a proporre richieste di aggravamento che non devono essere avventurose ma sempre devono essere fatte, a mio parere, chiedendo una consulenza ad un medico specialista o esperto in medicina legale.
Saluti
Salve dottore .
Mia moglie ha avuto un infortunio sul lavoro.
Fa la cameriera un sala.
È stata 2 mesi e 15 giorni in infortunio con contusione ai tendini del gomito.
Secondo lei ci sarà un punteggio per il danno biologico? Ha già fatto la visita medico legale.
Ancora non abbiamo saputo niente.
Grazie
Buonasera.
Ovviamente in assenza di visita medico-legale diretta dare un parere affidabile è impossibile, ma posso darle alcune indicazioni.
Ricordo che la valutazione del danno biologico viene fatta secondo le indicazioni di una tabella prevista dal DM38/2000; in questa tabella si evince:
232.
Esiti di epicondiliti, epitrocleiti e patologie muscolo-tendinee assimilabili, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale, a seconda della mono o bilateralità: Fino a 5%
Quindi, a meno che non ci siano deficit significativi dei movimenti del gomito, la percentuale massima riconoscibile è 5%, ma se si tratta di entrambe le braccia.
Tenga conto che per avere l’indennizzo si deve avere almeno il 6%.
Saluti
Buongiorno Dottore nel dicembre del 2010 ho avuto un infortunio sul lavoro frattura pluriframmentaria Calcaneo riconosciuto da inail con una invalidità di 8% ..
Dopo anni mi trovo con artrosi su diversi parti del piede e lesioni sul tendine d’achile e mal consolidazione del calcagno ..
Dopo diverse visite specialistiche è stato deciso l’intervento. Il 20.05.2016 è stato effettuato l artrodesi Sottoastragalica con 2 viti ed innesto di osso di banca con una cicatrice di 23 cm .. Posso avere un riconoscimento da inail visto che mi hanno riconosciuto come ricaduta infortunio. Se si quale il percentuale valido per la mia condizione.? La ringrazio in anticipo..
Buonasera.
Anche se l’INAIL ha riconosciuto come di sua competenza il periodo di malattia per l’intervento, autonomamente non procederò affatto a valutazione.
Lei quindi dovrà presentare, allegando idonea certificazione, una istanza di “revisione passiva” e questo può essere convenientemente fatto tramite patronato.
Circa la percentuale riconoscibile, non posso essere preciso perchè si dovrà valutare l’esito cicatriziale e la riduzione dei movimenti della caviglia considerando che il blocco della caviglia è valutabile il 12%, che la frattura del calcagno è valutata al massimo l’8%, ma che comunque non si fa mai una somma valutativa considerando il valore massimo della rottura dell’osso e il valore massimo della riduzione dei movimenti dell’articolazione vicina; in genere all’aumentare della valutazione per il deficit funzionale diminuisce la percentuale riconoscibile per il danno biologico puro per la frattura.
Il medico che stilerà il certificato farà anche una valutazione in questo senso.
Saluti
Grazie mille dottore per la velocissima risposta è la professionalità mi è stato molto di aiuto grazie ancora
Buonasera.
Piccolo refuso nella risposta precedente: la frattura del calcagno è valutabile fino all’8% e non all’85%.
Saluti
Secondo lei dottore c’è qualche possibilità a ricevere un riconoscimento di 20% ??
Grazie ancora
il 20% di danno biologico, da come mi descrive il suo caso, mi sembra un obiettivo difficoltoso.
buonasera dottore le o scritto prima di cui parlava della lesione del nervo peroneo ecc.2 mesi fa ho fatto ricorso pero’ tramite il patronato ho saputo che il dottore ha chiesto il 14% pero’ ancora nessuna risposta.(le chiedo gentilmente)se io mi faccio una risonanza ho una tac ed escono altri problemi come mi devo comportare (perchè la gamba mi fa male)grazie mille
Buonasera.In questa fase, visto che lei ha già ricevuto un consistente assegno per danno biologico, non è conveniente chiedere una percentuale superiore al 15% per cui è previsto l’indennizzo in rendita.
Questa è la prima valutazione e se a lei, in sede di ricorso, dovesse essere riconosciuta una percentuale superiore al 15%, entrerebbe nell’ambito dell’indennizzo in rendita, magari intorno ai 200€ al mese, ma dovrebbe restituire in unica soluzione quanto già avuto.
IN sede di eventuale successiva richiesta di revisione (aggravamento), se dovesse superare la soglia del 15% dovrebbe ugualmente restituire quanto già percepito, ma ratealmente con decurtazione di 1/5 della rendita, sostanza in una prima fase ha un consistente assegno, poi potrebbe avere una rendita mensile, sicuramente non elevata ma sempre utile.
Tutto ciò naturalmente in via teorica e comunque qualunque nuova notizia ottenuta tramite esami TC o altro, poi aiutano il medico che la assiste ad ottenere il massimo beneficio possibile che in questa fase non è conveniente superi il 15%.
Saluti
Al di sopra del
Buonasera dottore vorrei sapere dall’alto della Sua competenza quanto segue: io vi ho già scritto qui per la frattura mediocervicale collo femore dx cui l’inail mi ha riconosciuto l’11 per cento di invalidità. In passato circa otto anni fa ho subito un intervento per asportazione di adenocarcinoma allo stomaCo del quale mi è rimasto circa un terzo e le ASL mi hanno riconosciuto il 50% di invalidità . Per cui facendo l’aggravamento avrei il 61% ? Inoltre ho le due braccia slogan da piccolo ai gomiti una che si stende quasi normale la destra e più offesa diciamo che se il btaccio lo poggio disteso sul piano l’avambraccio e di circa dieci o quindici centimetri sollevato da terra. Che punteggi potrei ottenere circa dalle due braccia e per ottenerlo dovrei farmi certificare il danno da un ortopedico? Ed in tutto che punteggio totale potrei assimilare? Grazie per la Sua come sempre gentilissima e comowtentissima disponibilità e cordialmente la saluto.
Buonasera.
Per cominciare devo dirle che le patologie di competenza INAIL non vengono valutate in invalidità civile e comunque
1) le somme non sono matematiche ma con metodo “a scalare”(50+11 non fa 61 ma 55)
2) le tabelle sono diverse e l’11% di danno biologico non corrisponde affatto all’11% di invalidità civile; può essere di più o di meno a seconda dei casi.
Circa i gomiti, il riferimento tabellare utilizzabile è:
7212 ANCHILOSI O RIGIDITÀ DI GOMITO SUPERIORE AL 70% ==>35%
Da quanto mi riferisce credo che non si superi l’11%.
IN sostanza rispetto al suo 50% non si sale di molto.
Naturalmente le faccio notare che questa è una mia opinione rilasciata a distanza, con poche notizie e con l’impossibilità di visitarla, e quindi, per definizione, non affidabile.
Direi che per un parere preciso dovrebbe chiedere una consulenza ad un medico specialista o esperto in medicina legale della sua città.
Saluti.
P.S. per la descrizione dei deficit funzionali articolari, a mio parere, il medico più indicato è lo Specialista in Fisiatria (visita specialistica fisiatrica con valutazione funzionale).
Buongiorno dottore, volevo farle gentilmente due domande molto importanti per me: ho un ernia lombare espulsa, due mesi fa ho fatto richiesta all’inail per malattia professionale ma due giorni fa mi e’ arrivato l’esito ed è stato negativo….mi hanno bocciato la pratica perche dicono che la malattia denunciata non e’ compatibile con il mio lavoro (è assurdo,perche sul contratto di lavoro c’e’ scritto ADDETTO ALLE OPERAZIONI AUSILIARIE ALLA VENDITA,che leggendo sul ccnl commercio art.100, dice che posso fare l addetto vendita,il magazziniere, il cassiere,sistemare i reparti,movimentazione fisica della merce ecc.ecc.). Ora sono andato al patronato e parlando con il medico legale e l’avvocato facciamo ricorso, mi hanno detto che mi hanno bocciato la pratica semplicemente perche secondo l’inail sono un normale addetto vendita, quindi in teoria ,proviamo ad attaccarci al cavillo OPERAZIONI AUSILIARIE ALLA VENDITA come scritto poco fa. Secondo lei ho una possibilita’ di vincere il ricorso? Ho un ernia espulsa L5-S1 e altre due protrusioni. Ho anche problemi neurologici alle gambe dovuti alla compressione dei nervi. Un ultima domanda la prego importantissima: se la mia azienda mi facesse firmare un accordo di incentivo all’esodo,dove mi fanno firmare che io non avro’ piu nulla a che pretendere da loro e quindi non potro’ fare nessun azione legale nei loro confronti, posso fare lo stesso il ricorso all’INAIL anche dopo essere “uscito” dall’azienda? Ho sentito pareri discordanti riguardo questa questione.
Grazie mille Dottore
Buonasera.
In teoria l’INAIL non si sarebbe dovuta accontentare del contratto di lavoro, ma avrebbe docuto chiedere informazioni all’azienda sulle sue specifiche mansioni, inviando allazienda stessa un qustionario specifico per la movimentazione manuale dei carichi.
La procedura infatti prevede che il loro organo tecnico, CONTARP, accerti il rischio e ciò avviene appunto chiedendo informazioni al datore di lavoro; sarebbe da capire cosa ha scritto il datore di lavoro nel questionario a loro inviato. Se la sua amministrazione ha conservato una copia, potrebbe essere utile averla per facilitare il lavoro del collega che effettuerà il ricorso.
Mi risulta che gli accordi con l’azienda circa gli incentivi all’esodo non hanno alcun rapporto con le denunce di malattia professionale e con l’iter previsto per il riconoscimento (il ricorso fa parte di questo iter); in questo caso la sua controparte non è l’azienda, ma l’INAIL con cui lei non ha fatto nessun accordo, ma non potrebbe neppure se volesse in quanto le funzioni dell’INAIL sono indicate dalla legge e questi accordi non possono essere fatti.
Saluti
Sono certo che lo ha fatto
Lei mi consiglia quindi di fare un semplice ricorso o direttamente un’azione legale seguito da un avvocato? Posso sapere i tempi sia del ricorso e sia dell’azione legale circa? Presumo che la seconda sia piu lunga e bisogna aspettare tempi piu lunghi prima di avere l’esito della causa. Grazie gentilissimo
Buongiorno.
Non è possibile iniziare un causa contro il giudizio INAIL di negato riconoscimento di MP se prima non si è espletato il ricorso in collegiale. Esiste cioè una procedura da rispettare.
In questo caso lei potrà scegliere di fare la causa solo se, e comunque dopo, il ricorso non ha portato al riconoscimento.
La causa è effettivamente un pò lunga, ma per adesso comunque non può neppure iniziarla. Al momento opportuno. se necessario, si deciderà
Saluti
Dottore mi perdoni le faccio un’ultimissima domanda: il ricorso tramite patronato e’ totalmente gratuito? Perche l’avvocato del patronato mi diceva che la perizia medico legale costa sui 500€, e prima di procedere voleva appunto farmi fare una valutazione dal medico legale che poi ho fatto subito dopo essere stato dall’avvocato. Ma il medico legale non mi ha parlato di soldi. Mi ha semplicemente dato appuntamento al 1 giugno per fare il ricorso, perche in questi giorni voleva informarsi bene su questa questione delle mansioni. Mi sembra un po strano che mi abbia parlato di soldi, io sapevo che almeno il primo ricorso e’ gratuito e non bisogna pagare la visita medico legale. Grazie mille dottore
Buonasera.
Mi sembra molto strano quello che lei mi dice.
I 500 Euro io li capirei se stessimo parlando, anche con il patronato, di ricorso legale, cioè di una causa per cui serve una perizia medico-legale, occorre andare alla visita dal CTU disposta dal giudice, ecc.
I ricorsi amministrativi con richiesta di collegiale che faccio io con il patronato sono TOTALMENTE GRATUITI; io vengo pagato dal patronato.
E la mia non è una eccezione; a mia conoscenza in ambito di patronato è così che deve essere.
E’ possibile che l’avvocato stesse parlando del ricorso legale, da attivare in caso di mancato accoglimento del ricorso amministrativo.
Se così non fosse … cambi patronato.
Saluti
Dottore secondo lei, riguardo il mio caso e dall’esperienza che ha lei, ho qualche possibilita’ di vincere il ricorso? Grazie infinite
Buonasera.
Come le avevo già risposto in precedenza, quasi certamente, tutto dipende da ciò che ha dichiarato l’azienda.
Casi simili al suo, da me trattati, sono andati “bene” o “male” proprio in rapporto alle informazioni che l’azienda aveva fornito all’INAIL.
In sostanza non posso fare previsioni.
Saluti
Buongiorno dottore, l’inail mi ha riconosciuto l’11 per cento per l’infortunio del collo femore dx con tre viti in titanio. Ora siccome devo intraprendere la via della assicurazione del mio datore di lavoro Vi chiedo gentilmente: l’indennizzo inail mi viene in tutto o in parte sottratto dal risarcimento assicurativo? I mesi di inabilità temporanea totale o parziale mi vengono risarciti dalla assicurazione in tutto in parte o per nulla visto che lo stipendio lo percepivo con il contributo inail e datore ed ora me lo sto guadagnando? L’assicurazione potrebbe dirmi che la mia invalidità e inferiore anche a quella attestata dall’inail? Grazie della cortese competente e sicuramente celere risposta è nell’attesa un saluto cordiali simo ed augurio di buona giornata e tanta salute.
Buonasera.
Dipende se stiamo parlando di una polizza infortuni che il suo datore di lavoro ha stipulato in favore dei suoi dipendenti oppure se lei ha intenzione di chiedere un risarcimento al suo datore di lavoro, a sua volta assicurato.
Nel caso della polizza infortuni dipende dal contratto che il suo datore di lavoro ha stipulato con l’assicurazione. Quindi occorre leggere proprio le “condizioni di assicurazione”.
Se lei ha invece intenzione di rivalersi sul datore di lavoro chiedendo un risarcimento danni, allora siamo nell’ambito della cosiddetta “responsabilità civile” per il quale è previsto il cosiddetto “danno differenziale”. In questo caso quello che viene messo nel piatto è la differenza tra quanto ha erogato l’INAIL e quanto invece spetterebbe all’infortunato in caso di incidente extra-INAIL.Peraltro in questi casi l’INAIL attiva la cosiddetta “surroga”, cioè l’assicurazione risarcirebbe a lei con la differenza e all’INAIL con quanto già pagato.
Circa la percentuale, le tabelle non sono uguali, quindi la valutazione può essere diversa, in più o in meno, a seconda dei vari casi.
Saluti
Se poi si parla
Gentilissimo dottore l’ipotesi e la seconda quindi il differenziale. Quello che mi spaventa e che il mio legale ha detto che il perito dice: hai avuto l’indennizzo inail sei stato soddisfatto e non pagherebbe la differenza esponendo il danneggiato ad una causa civile. E possibile un fatto del genere? E in questo caso a Vostro parere potre io perdere una causa del genere? Grazie infinite e salutissimi.
Buonasera.
La causa viene vinta, indipendentemente dalla cifra dell’indennizzo, se si dimostra che il datore di lavoro ha avuto una responsabilità nell’accadimento dell’infortunio, o come fatto attivo (ha ordinato di effettuare un compito pericoloso non di sua competenza, ad esempio) o come fatto omissivo (non ha effettuato una manutenzione o non ha attivato i sistemi di sicurezza obbligatori, ad esempio).
Circa l’opportunità “economica”, la decisione di procedere a richiesta di risarcimento e quindi poi ad azione legale se necessario, a mio parere non può essere presa con completa cognizione se manca una valutazione medico legale del danno subito da cui poi il suo avvocato deriverebbe l’effettiva richiesta risarcitoria.
Intendo dire che la cifra del risarcimento viene calcolata secondo la percentuale di danno biologico riconoscibile utilizzando le tabelle valutative medico legali sul danno biologico in ambito di responsabilità civile.
Quindi già si conosce la cifra erogata dall’INAIL, si calcola quanto prevedibilmente potrebbe essere riconosciuto come responsabilità del datore di lavoro, tenendo anche conto di un certo margine per eventuali tentativi di accordo, e da questo poi si ottiene per sottrazione quanto spetterebbe alla fine. In fondo si deve valutare se comunque ne varrebbe la pena.
L’atteggiamento del suo avvocato, che si aspetta un certo tipo di comportamento del perito della compagnia assicurativa del datore di lavoro, in assenza di una valutazione medico legale seria, non mi convince del tutto … ma a distanza in fondo è difficile giudicare con serenità.
Saluti
Salve dott. Sono Alessio nn so se ricorda quello che gli a chiesto che ero andato in mutua invece che in infortunio gli volevo chiedere io mi sono licenziato però o parlato con il titolare per richiedere l’infortunio però lui nn r d’accordo come mi posso muovere? cosa devo fare? E da chi mi devo rivolgere? La mia sanzione di avere detto la falsità sarà alta?
Buonasera.
Questo tipo di pratica può essere avviato solo tramite un patronato con esperienza e ben organizzato.
Lei non avrà alcuna sanzione, ma, se l’infortunio venisse accettato, il periodo di malattia di competenza INAIL non verrebbe pagato. Piuttosto, sarebbe il datore di lavoro che verrebbe sanzionato se si dimostra che sapeva dell’infortunio ma non lo ha denunciato.
Saluti
Salve ho avuto un infortunio sul lavoro il 10/06/15 con una ferita lacero contusa dovuta ad uno schiacciamento alla caviglia.La conseguenza e’ stata una sutura di 17 punti ed a seguito dello schiacciamento un’escara. L’nfortunio in totale e’ durato 110 giorni ed ho ripreso il lavoro il 30 settembre scorso;ora fin qui sembrerebbe tutto normale ma nel tempo mi sono accorto che non roteo piu’ totalmente la caviglia e fatto le varie visite e risonanze magnetiche di controllo,e’ stato certificato che ho il tendine postero laterale tranciato e di conseguenza dovro’ fare un’intervento(tra l’altro di osteotomia e gia’ in lista di attesa per farlo). Ora,il giorno 6 aprile l’INAIL mi ha convocato per darmi la valutazione finale ed io ovviamente ho presentato tutte le carte dove dimostrano che dovro’ riaprire l’infortunio per operarmi,ed il medico legale,devo dire molto cordiale,mi ha spiegato che deve dare un punteggio perche’ passati i 6 mesi deve chiudere e valutare,pur non negando il fatto che e’ mio diritto riaprire l’infortunio e curarmi a spese INAIL e che comunque sara’ mio diritto far ricorso per aumentare il punteggio dato(visto l’aggravarsi della situazione) tramite un patronato.Nel frattempo ho avuto un accredito in conto di € 4330,00 non sapendo ancora il punteggio perche’ mi arrivera’ per posta;ora vorrei sapere qual’e il punteggio datomi?quanto ci vorra’ perche’ arrivi questa comunicazione?perche’dovro’ rivolgermi ad un patronato per farmi alzare il punteggio quando ho presentato tutte le carte prima che l’INAIL chiudesse la pratica?non potevano aspettare di liquidarmi alla fine di tutto come ho chiesto di fare il giorno della convocazione?
Scusate se sembro ignorante ma non essendo (per mia fortuna)pratico di INAIL chiedo a voi
Buonasera.
Circa la percentuale riconosciuta, conoscendo quanto liquidato, bisognerebbe saper l’età. in quanto dipende anche da questo. può controllare lei stesso nella tabella di QUESTA pagina. In genere la Comunicazione con la diagnosi dei postumi e la percentuale riconosciuta dovrebbe arrivare in 20 giorni circa, ma dipende anche dalle sedi.
In realtà la normativa non obbliga a servirsi di un patronato per il ricorso, ma per ricorrere occorre un certificato medico-legale che quantifichi motivandola la maggiore percentuale, occorre inviare per via telematica il ricorso stesso ed è indispensabile che il medico che ha stilato il certificato sia presente alla visita del ricorso. I patronati che svolgono correttamente il loro lavoro mettono a disposizione GRATUITAMENTE il medico e l’opera di invio del ricorso. Un ricorso “privato” non è affatto gratis, anzi, visto che si tratta di prestazione medico legale specialistica, ha un certo costo che dipende naturalmente dal medico che si sceglie. Quindi in genere i medici INAIL, correttamente, consigliano l’opzione meno costosa.
Il fatto che ha presentato la documentazione non significa che il medico dell’INAIL ne abbia tenuto conto, quindi il ricorso è assolutamente indispensabile. In realtà poi esistono delle tabelle assolutamente non ufficiali e di cui viene negata spesso l’esistena che indicano (ma in verità non in modo perentorio) la durata media di malattia secondo le più comuni casistiche di infortunio e di danno.
Inoltre le varie sedi hanno degli obietivi di “produttività”, dove per produttività si intende la quantità di pratiche lavorate e chiuse; visto tutto ciò, spesso i medici INAIL chiudono i casi perchè “… tanto poi il ricorso lo fanno comunque … nel frattempo si stabilizza meglio …”. A loro scusante devo dire che su questo possono aver ragione; se si prospetta la necessità di un intervento chirurgico e il lavoratore colpevolmente temporeggia, sarebbero costetti a mantenerlo in malattia/infortunio per anni nell’attesa di un qualcosa che non avverrà mai.
Ci vuol pazienza e mettersi nei panni difficili anche dei medici INAIL, stretti tra necessità di tutela dei lavoratori infortunati o tecnopatici, necessità di intervenire su casi definibili veramente come casi umanamente spiacevoli e necessità di adeguarsi alle regole dell’Istituto.
Saluti
Dott. La ringrazio per la sua disponibilita’ e chiarezza nel dire come funziona(mi ero dimenticato di dire che ho 41 anni)….detto questo,trovo un po’ assurdo darmi un “punteggio minimo”(a quanto pare 6%)perche’ “..tanto dopo,comunque fanno ricorso..” io,a quanto mi hanno detto i medici dell’ospedale,se non faccio l’intervento,tra 10 anni inizio a zoppicare..per cui pensavo di essere valutato COME PERSONA NON COME TABELLA! Ci sono tanto di carte che parlano,in sede inail,che dicono delle conseguenze dell’infortunio,non capisco perche’ loro devono dimostrare con la chiusura della pratica la loro produttivita’..trovo sia un po’ imbarazzante questo comportamento..
non mi resta che fare all’italiana..il ricorso… di nuovo grazie dott.
Frattura medio cervicale collo femore destro trattata con tre viti in titanio. Dolori vari gambe lunghezza uguale . La destra rotta a ipotrofia e si allarga Mea dx con lieve dolore al massimo larghezza. Infortunio lavoro 63 anni che punteggio è che risarcimento avrei? Grazie e buongiorno.
Buonasera.
A distanza è impossibile fare una valutazione affidabile per un caso come il suo
Infatti altre alla frattura e ai mezzi di sintesi si deve valutare la cicatrice chirurgica e l’eventuale grado di riduzione di movimento dell’anca rispetto all’altra. Questo può essere fatto solo con visita diretta.
Saluti
Buona sera dott. Volevo chiedere io mi sono tagliato tendine e nervo radiale della mano dx però sono andato in mutua x fare un piacere alla ditta però era un infortunio sul lavoro nel ottobre 2015 e sono rientrato da 2 settimana cosa posso fare? E quanto era il mio risarcimento dalla inal?
Buonasera.
Lei ha 3 anni dall’infortunio per denunciarlo … sempre che il suo datore di lavoro sia d’accordo e considerando che potrebbe incorrere in un’ammenda se si dimostra che sapeva ma non ha denunciato.
Circa la percentuale riconoscibile, nel suo caso a distanza non è possibile fare una valutazione.
Infatti si deve tenere conto di:
1) dimensione ed aspetto della cicatrice,
2) eventuale difficoltà a chiudere o estendere le dita e gravità del deficit,
3) eventuale riduzione e dei movimenti del polso e sua entità,
4) gravità della lesione del nervo.
Solo con visita diretta e con valutazione della documentazione specialistica si può effettuare una valutazione.
Saluti
Salve Dott.Nicolosi, le scrivo ancora dopo averlo fatto in data 16 gennaio(post precedenti) in merito all’infortunio da me subito in quanto il prossimo 15 aprile ho appuntamento con il medico legale Inail che valuterà un eventuale guarigione e la possibilità di rientrare a lavorare. Premetto che dopo l’ultima visita fatta dall’ortopedico in ospedale il 19 Marzo scorso sono stato dichiarato clinicamente guarito con prognosi di ancora 20gg, che si e formato il necessario callo osseo, anche se persiste una condizione di impossibilita a fare determinati movimenti con il piede. La mia domanda e la seguente: Può impormi il medico legale di rientrare anche se guarito clinicamente ma non del tutto praticamente? Ho ancora difficoltà nel tirarmi su con la punta del piede, nel camminare non riesco ancora ad avere una andatura normale e che in tutta la zona della ferita sanata dopo due interventi di chirurgia plastica ancora non ho sensibilità, e che a sera il piede risulta essere gonfio. Io sono un Saldatore e per tanto non ho una posizione fissa, Sono obbligato spesso a mettermi in ginocchio e facendolo come test non riesco ad avere la stessa postura che avevo prima.Inoltre, l’ortopedico Inail mi parlava di una scarpa speciale, perchè ho difficoltà a indossare quelle comuni con puntale in ferro in quanto rigide e che mi stringono il piede proprio dove c’e’ il danno. Questa scarpa chi me la deve dare? Io ho chiesto ma non ho avuto una risposta chiara. Grazie per l’attenzione e le rinnovo i miei piu cordiali Saluti. Raffaele
Buonasera.
Purtroppo a volte il termine medico-legale di “guarigione” è un poco restrittivo.
l’INAIL dichiara la guarigione quando, mi si passi il termine non esattamente tecnico, “meglio di così non può guarire”, a volte “quasi meglio di così …”.
In ogni caso se non riesce ad andare a lavorare può entrare in malattia INPS; potrebbe essere poi l’INPS stessa ad interpellare l’INAIL e chiedere il cambio di competenza.
In ogni caso alla “guarigione” può proporre ricorso al provvedimento INAIL tramite un patronato che metterà a disposizione il proprio medico legale per il certificato di ricorso e per l’effettuazione di visita collegiale.
Circa la scarpa speciale … dovrebbe essere l’INAIL stesso, ma le regole si questo punto a volte non sono chiare.
Può rivolgersi alla sede INAIL per informazioni.
Nella mia zona di queste pratiche se ne occupa l’assistente sociale dell’INAIL in collaborazione con il dirigente medico.
Saluti
Salve dottorato volevo farle un altra domanda ma posso richiedere a inail infortunio anche se verrei via dalla ditta dove sono assunto o no? O a scadenza di contratto e come potrei fare? Più o meno la sensibilità nn ne o tanta e la pinza la faccio guai tutta e poi in estensione sento tirare e nel polso o una z che mi parte da metà polso a metà braccio.
Sono stato operato e o fatto 2 giorni di ospedale?e poi cosa può accadere alla ditta?
La richiesta di riconoscimento di infortunio o anche di malattia professionale può essere fatta anche se lei non lavora più per l’azienda.
Se lei ha comunicato ufficielmente all’azienda l’avvenuto infortunio o se si dimostra che l’azienda ne era a conoscenza, allora le verrà comminata una multa per mancata denuncia dell’infortunio, ma sull’ammontare non sono in grado di esprimermi.
Se però si dimostra che l’infortunio è avvenuto ma che lei non lo ha comunicato all’azienda, allora non le accadrà nulla.
Solo avrà un piccolissimo incremento dei premi da versare all’INAIL in quanto il sistema assicurativo assomiglia molto al bonus-malus della RC auto.
Saluti
Buongiorno ho avuto un infortunio il 14/7/2015, frattura dello scafoide mano dx,dopo 3 immobilizzazioni il medico ha ritenuto opportuno intervenire chirurgicamente perchè la frattura era andata in pseudoartrosi.Dopo l’intervento ho portato un tutore per 50 giorni.Totale giorni infortunio 204, quanto può essere quantificato il danno biologico? Grazie distinti saluti
Buonasera.
La valutazione del danno biologico per le fratture di polso fondamentalmente è associata al grado di riduzione del movimento, nel suo caso all’aspetto della cicatrice chirurgica e anche alla eventuale presenza di mezzi di sintesi.
A distana è impossibile dare un perere affidabile.
Saluti
Buonasera dottore ho avuto un infortunio sul lavoro in 27 gennaio frattura scomposta polso sx radio e ulna,sono stato ingessato per 35 giorni,dopo di che ho fatto una lastra e risultato e:controllo di progressa frattura metaepifisaria distale de radio con buon alliniamento dei frammenti ed avanzati processi riparativi,comunque incompleti;essiti fratturativi della base del processo stiloideo ulnare.frattura del III medio dello scafoide con lieve diastasi di margini di frattura. Oggi il ortopedico dal inail mia detto che devo fare intervento e mi chiude la prattica perche non si sa quanto tempo ci vuole ad aspettare per il intervento e quando sara poi riapre la pratica di nuovo e io devo torna a lavora con il polso fratturato,poi io faccio muratore il mio lavoro non e facile secondo lei e giusto quelo che mi sta succedendo?Che devo fare o come devo procedere adesso?grazie Cordiali Saluti
Buonasera.
Può proporre ricorso al provvedimento INAIL tramite un patronato che metterà a disposizione il proprio medico legale per il certificato di ricorso e per l’effettuazione della visita collegiale.
Saluti
Buonasera dottore con una lesione severa del nervo peroneo comune quanti punti mi possono dare.grazie
Buonasera, la Lesione totale del Nervo Sciatico popliteo esterno, chiamato anche nervo peroneo comune, in ambito INAIL è valutabile il 22%. Se si tratta di una lesione di circa la metà, si dimezza questa percentuale, e così via.
Bisognerebbe capire quanto severa, ma a distanza è una valutazione impossibile da effettuare.
Saluti
salve,ho avuto un infortunio nel novembre del 2007 fratura della tibia nella gamba sinistra,mi hano dato 7 punti al inail.con il tempo le cose sono peggiorate e devo fare un altro intervento,e possibile otenere ancora i punti dopo 8 anni?
Buonasera.
Il periodo entro il quale può essere richiesto un aggravamento è di 10 anni dalla data di cessazione dell’inabilità temporanea (il periodo di malattia INAIL), quindi può richiedere ancora un aggravamento
Le ricordo che se deve fare un ulteriore intervento riguardante la patologia di competenza INAIL, allora il periodo di ricovero e il successivo rientra nella competenza INAIL, quindi può essere trattata coma in Inabilità temporanea INAIL (la malattia), anche se in questo momento fosse disoccupato.
Saluti
Buonasera dottore, il 3/7/14 ho subito un’infortunio ferita penetrante gamba sinistra.il 6/11/14 mi hanno fatto fare la prima ecografia,conclusione edema della regione sottocutanea tibiale in esiti di lesione traumatica monitoraggio 20 giorni.il 19/11/14 mi hanno fatto fare un esame elettromiografico,conclusione i reperti fisiologici sono in accordo con la presenza di una grave sofferenza assonotmesica parziale del nervo peroneo comune di sinistra al terzo inferiore della gamba presenza nel muscolo estensore breve delle dita a sinistra di attività spontanea a riposo da denervazione attiva e mancata perdita di unità motorie allo sforzo volontario.reperti nei limiti nel muscolo tibiale anteriore sinistro.l’11/12/14 mi hanno fatto fare la seconda ecotomiografia,conclusione lo studio della gamba sinistra mostra area di disomogenea ipoecogenicità al terzo medio del muscolo peroneo nel tratto diafisario unitamente a edema sottocutaneo.si consiglia di iter diagnostico con controllo in RMN.in conclusione mi hanno dato un acconto di 3.718.49 di cui la menomazione dell’integrità psico-fisica sarà valutata fra 12 mesi.la lesione accertata è ferita profonda penetrante con lesione severa del nervo penoreo comune.l’8/2/16 mi sono fatto l’esame elettromiografico,commento: alla luce dei suddetti reperti si conferma quanto rilevato in un precedente esame eseguito in questa sede in data 19/11/14.l’altro giorno mi è arrivata la carta in cui mi da il risultato del danno biologico,mi hanno liquidato con 2.765.72 con grado complessivo 008%. vorrei un vostro parere se e andata a buon fine oppure no.grazie mille.
Buonasera.
Considerando la cicatrice, la lesione muscolare e soprattutto la lesione del nervo, descritta come “grave”, l’8% mi sembra poco.
Le consiglio di presentare ricorso con l’assistenza di un patronato.
Saluti
buona sera dottore.il 16 dicembre ho subito un infotunio nel mio autolavaggio con la lesione completa del tendine bicipite distale braccio sinistro,dopo loperazione o portato ilgesso per trenta giorni,costatando di avere una cecatrice di tredici centimetri,sono stato saturato con 24 punti metallici,o fatto venti sedute di fisioterapia,perdendo la sensibilita delpollice e del gomito,mi sono fatto visitare da un ortopedico di fiducia,perche quello dellinain diceva che nonera niente era dovuto,ai trenta giorni di ingessatura,il mio ortopetico mi a richesto una elettromiografia,il risultato e una moderata assonopatia del ramo sensitivo terminale del radiale sinistro,nel transito all’avambraccio,una cronica e discreta sofferenza a tipo axonotmesi,del mediano omolaterale,nel transito in fossa antecubitale.una cronica e discreta sofferenza dell’ulnare,nel transito al solco epitrocleo,oleocranico.a tuttoggi sono ancora,con infortunio,devo fare visita controllo il25/03/2016,vorre sapere se mi aspetta un danno biologico e che punteggio.saluti
Buonasera.
Un indennizzo per danno biologico SICURAMENTE verrà liquidato, ma in questo momento, perfino se potessi visitarla, non potrei dare un parere in quanto tutto viene valutato alla “guarigione”, cioè quando ormai il danno è stabilizzato.
Saluti
Buonasera,
mi è stato riconosciuto, tramite il Tribunale del Lavoro, il 6% di invalidità per malattia asbesto-correlata; nel frattempo ho subito un infortunio al ginocchio destro, per il quale all’inizio l’INAIL giustificava tale prognosi come borsite professionale. Ora, a distanza di 6 anni, vogliono rivedere la pratica stravolgendo la diagnosi iniziale di “borsite di tipo professionale” facendola passare per infortunio.
La mia domanda è:in caso l’INAIL riuscisse a tramutare la borsite da “professionale” a “infortunio”, i punti di indennizzo sarebbero comunque cumulabili al 6% già in mio possesso?
Cordiali Saluti,
Gianni
Buongiorno.
Si, le percentuali ottenute come infortunio e come malattia professinale si sommano.
Ricordo però che:
1) la somma, indipendentemente se si tratta di plurimi infortuni o malattie professionali o misti, non è mai matematica; ad esempio 5%+5% non è 10% ma 8-9%;
2) in questi casi, a volte, viene rivalutata anche la malattia precedente, quindi attenzione alla valutazione per la patologia asbesto-correlata.
Saluti
Buonasera dottore io ho avuto un incidente sul lavoro provocando una frattura scomposta con dorsalizzazione dei frammenti ossei dell’epifisi distale del radio con associata lussazione dell’articulazione radio-carpica;frattura completa della stiloide ulnareMinima irregolarita della corticale ossea a livello dello scafoide. Volevo sapere se mi spettante un danno biologico e in che valutazione? Grazie mille.
Buonasera.
Alla fine del periodo di malattia di competenza INAIL verrà valutato il danno biologico..
Solo parzialmente la valutazione viene fatta sulla scorta di “ciò che è accaduto”, cioè la frattura multipla del polso.
La valutazione infatti è anche, direi soprattutto, funzionale.
La valutazione quindi risente globalmente di vari fattori: la frattura, l’eventuale cicatrice chirurgica, l’eventuale presenza di mezzi di sintesi mantenuti in sede, la riduzione dei movimenti del polso, la eventuale riduzione dei movimenti delle dita, l’esistenza e l’intensità di danno a nervi che transitano nel polso.
Per adesso quindi è impossibile dare una parere sulla possibile valutazionefinale, ma sarebbe comunque impossibile perchè a distanza i casi come il suo sono veramente difficili da valutare in modo affidabile.
Il mio consiglio è comunque, alla fine, dopo la valutazione INAIL sul danno biologico residuato, far visionare il suo caso al medico di un patronato per eventuale ricorso al fine di ottenere una maggiore valutazione.
Saluti
Buongiorno dottore io ho avuto un incidente sul lavoro provocando uno strappo di 3 grado ai gemelli del polpaccio ho 45 giorni di prognosi tra cui varie fisioterapia tra cui la teca volevo sapere se mi spettante il danno biologico e in che valutazione?grazie
Buonasera.
Sarei tentato di dirle che non le spetta nulla, in quanto uno “strappo muscolare” nella stragrande maggioranza dei casi guarisce con esiti molto modesti … ma in realtà ammetto che a volte non è così. Ma in tabella gli esiti di lesione dei gemelli non sono indicati; in via analogica si può usare:
295. Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8%.
Ciò considerato, non credo però che gli esiti della lesione muscolare da lei descritta possa essere valutata in misura uguale o superiore al 6%, il minimo per avere un indennizzo.
Saluti
Buongiorno dottore io volevol chiedervi che percentuale mi devo aspettare dopo un infortunio sul lavoro di amputazione subtotale falange 4 dito mano sx ho 37 anni grazie
Buonasera.
Si tratta di una menomazione inserita in tabella:
251. Perdita della falange ungueale dell’anulare 2%.
Saluti
Mi scusi praticamente non mi aspetta nulla neanche con ricorso ,Grazie
Buonasera.
Purtroppo è così; anche con eventuale ricorso la tabella non è superabile.
Saluti
Salve Dottore, io una decina di anni fa ho avuto un incidente abbastanza grave via!!.. Ho riportato danni permanenti!!.. Tipo.. Anacusia DX! Intervento alla Fistola liquorale!.. Un paio di cicatrici sul volto, sia vicino al naso, che sotto (il naso!) e sopra il labbro!!.. E mi è stato riconosciuto il 35%!!!… Oggi dopo 10 anni l’inail giustamente mi ha richiamato a visita, per la revisione!!.. Ma io ora con il passar degli anni, ho iniziato ad avere problemi anche alla schiena, con forti dolori ed anche mal di testa!! Spesso cervicale!!.. Avendo, anche (certificatemi dal neurologo!!) 3 erniette dietro il collo!!!.. E nulla, io non so se i problemi che ho alla schiena (anelli schiacciati, ernia pondigispinosa!! ecc.. Più le 3 erniette dietro il collo) mi son stati riconosciuti!!!… Come devo fare per saperlo!!? Grazie!!!.. Perché io sarei pronta anche a far ricorso!!!… E mica posso stare tutti i santissimi giorni con dolori addosso, porti pazienza!!!.. Cmq la ringrazio se mi risponderà!!!.. Chissà perché ho come la sensazione che cercano sempre di fregarti!!!.. Grazie!!!… 🙂
Buonasera.
Sono spiacente per i suoi problemi, ma in questa veste devo essere freddamente “professionale”.
Andiamo con ordine:
1) la diagnosi delle menomazioni riconosciute dall’INAIL dovrebbe essere scritta nella comunicazione in cui le è stato comunicato che è stato riconosciuto il 35%; se non la trova può chiederla all’area amministrativa INAIL.
2) per i “tecnopatici” (così si dice) INAIL che godono di rendita è prevista l’esenzione dal ticket, ma esclusivamente per la cura e gli accertamenti riguardanti le patologie riconosciute dall’INAIL stesso; potrebbe quindi avere questa notizia in qualche foglio di esenzione (se l’ha attivata).
3) dopo 10 anni dalla costituzionre della rendita, il danno INAIL si “cristallizza”, cioè resta uguale e non può essere modificato, nè da lei e neppure dall’INAIL; la revisione al 10° anno è veramente l’ultima.
4) l’INAIL riconosce solo le conseguenze “dirette” dell’infortunio; quindi se le ernie cervicali e le discopatie lombari non sono state riconosciute all’origine, non verranno accolte neppure ora; si può sospettare che siano conseguenze “tardive” dell’infortunio, ma visto il lasso di tempo trascorso non è possibile escludere altre cause intervenute in questi 10 anni che abbiano potuto provocare la patologia vertebrale. In medicina legale esistono i cosiddetti “criteri del nesso causale”, cioè dei criteri da seguire affinche sia possibile individuare il rapporto di causa-effetto senza alcun dubbio, o almeno con “probabilità che sfiora la certezza”. L’esclusione di altre cause è proprio uno dei criteri fondamentali e nel suo caso credo che sia impossibile escludere con certezza altri eventi che abbiano potuto incidere sull’insorgenza della patologia vertebrale; mi perdoni la franchezza, ma che lei dica che non è accaduto nulla non basta; in teoria, a titolo di esempio, potrebbe aver avuto 1 o più incidenti stradali o essere caduto dalle scale. Sono certo che non sia accaduto ma ponendosi nelle vesti di medico INAIL, per giunta sottoposto a controlli superiori, io non accoglierei questo tipo di istanza … e il mio metro, come medico di più patronati, è sicuramente più lungo.
Per ciò che riguarda il ricorso, dopo la visita di revisione è sua facoltà presentare una opposizione al provvedimento INAIL proponendo un ricorso con richiesta di visita collegiale e quindi assistita da un medico di sua fiducia.
Saluti
Guardi la ringrazio per la sua risposta!!!.. Ma con tutto rispetto resto veramente scioccata e senza parole in base a quel che mi ha risposto!! Cioè, non è mia colpa se l’Inail chiama a revisione dopo 10 anni!!! E non è neanche mia colpa. Se nel corso degli anni come le ripeto mi sto trovando a combattere giorno dopo giorno con questi dolori!!! E per quanto riguarda tutto il resto, (per non farla tanto lunga in poche parole!!) io ho risonanze magnetiche del tipo 2012/ 2023!! ecc.. Dove c’è scritto appunto dei problemi alla schiena ed s collo legati all’incidente!! E ringraziando Dio non ne ho avuto altri!!!! Mi è bastato questo!!!.. Mi scusi ma le pare normale, che dopo quello che ho subito rientrando sul lavoro mi venga fatto del Mobbing!!??? Non so io, quante cose ancora devo sopportar e mi creda non so neanche chi è che mi dia tutta questa forza per andare avanti!!!.. Cmq la saluto affettuosamente, la ringrazio ancora per la sua risposta, e l’abbraccio!!.. Credo si possa dire no..!!?? Saluti!!
Buonasera.
Ho l’impressione di essere stato frainteso e me ne dispiace.
La chiamata a revisione al 10° anno è un obbligo da parte dell’INAIL nei casi di infortunati che percepiscono una rendita.
Quindi non è colpa sua e neppure dell’INAIL; è una regola.
Sul mobbing … certo che non è normale, anzi è assolutamente riprorevole e considero le persono che mettono in atto queste persecuzioni dei poveri mentecatti frustrati che sfogano la loro nullità su chi in quel momento non può difendersi.
Sul nesso causale tra il suo evento infortunistico e le problematiche alla colonna vertebrale, il discorso che si dovrebbe fare è veramente lungo e si dovrebbe disquisire sui criteri medico-legali del nesso causale, cosa veramente complessa; naturalmente sono stato generico e mi sono basato sulle poche notizie che mi aveva dato, ma continuo a pensare che l’INAIL non riconoscerebbe il nesso tra l’evento avvenuto 10 anni fa e delle menomazioni rilevate a distanza di 5-6 anni, ma neppure se fossero 2-3 anni.
Naturalmente questa è una valutazione a distanza, per definizione inaffidabile.
Una migliore valutazione del suo caso può essere effettuata solo da un medico esperto o specialista in medicina legale della sua città che possa visionare la documentazione in suo possesso.
Saluti.
P.S. Grazie, gli abbracci aiutano sempre.
Salve dottore. Per piacere mi può dire la percentuale di una frattura scomposta del radio e ulna sistemato chirurgicamente con una vite sul ulna e filo di k sul radio? Ora il polso si piega al 50% . Grazie
Buonasera.
SE fosse così facile …!
234. Esiti di frattura di radio, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4%
235. Esiti di frattura di ulna, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4%
236. Anchilosi del polso in estensione rettilinea, in supinazione d.20% n.d. 16%
237. Anchilosi del polso in estensione rettilinea, senza limitazione della pronosupinazione d.10% n.d. 8%
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5%
306. Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare Fino a 3%
(d.: arto dominante; n.d.: arto non dominante).
Tutte questa voci tabellari non si sommano tra loro in modo matematico, ma si usano quelle più opportune secondo precisi canoni medico-legali.
Quindi a distanza, in assenza di visita diretta, è impossibile dare un parere.
Saluti
Salve dottore!mio marito ha avuto un incidente initinere il 16/12/2014.e’ rientrato a lavoro il 16/06/2015(dopo visita medico legale aziendale il quale ha certificato che poteva rientrare a lavoro con questa dicitura (deve evitare la M.M. dei carichi).l’inail ha mandato una lettera riconoscendo questi:la lesione accertata e’ la seguente:Trauma toracico con frattura 10° costa dx. Trauma ginocchio sin.con frattura condilo femoralelaterale +L.C.A.operato. frattura proc. traversoL1 e dubbio avvallamento limit.somaticasup.L1. aspettiamo ancora notizie di punteggio e voleve sapere se cè un limite di tempo x informarci e che punteggio(bene o male) dobbiamo aspettarci. Grazie anticipatamente.
Buonasera.
Se nella lettera con la descrizione dei postumi viene detto qualcosa tipo “la condizione della menomazione non permette di valutare il danno biologico complessivo” (a memoria non ricordo l’esatta formula usata dall’INAIL), l’INAIL ha 6 mesi di tempo per effettuare la valutazione.
Direi che siamo propria alla fine del periodo e consiglio di sollecitare.
Sulla valutazione non posso sbilanciarmi, ma l’INAIL in genere usa questa possibilità di rinvio quando si è al confine tra le tipologie di risarcimento, quindi 5-6% e 15-16%.
Saluti
Grz dottore x la risposta! mio marito ha ricevuto la lettera il 26/06/15 la quale diceva “la menomazione dell?integrita’ psico fisica sara’ valutata fra 6 mesi con una successiva visita medica ,la cui data sara’ resa nota con apposita comunicazione.la lesione accertata e’ la seguente(quelli che le ho scritto nel primo mess.)Le condizioni dela lesione non consentono il definitivo accertamento dei postumi ne l’erogazione dell’acconto .dopo questa lettera mio marito ha avuto l’ultima visita il 14 /12/15 dove non gli hanno rilasciato nulla e gli hanno detto di attendere una lettera con la comunicazione del punteggio ma ancora oggi non sappiamo nulla. puo’ spiegarmi che significa confine di risarcimento?? io dalle tabelle che calcolano il danno ho cercato di capire qualcosa ma non riesco a capire bene e’ possibile che mi risulta un 12/13 x 100? inoltre non doveva gia’ arrivare qualche risposta??
salve dottore ! ho chiesto qualcosa che non dovevo?? non mi ha risposto, come mai??
Buonasera.
Ho ri-risposto.
Per motivi che non capisco la risposta non era passata.
Scusatemi
Buonasera.
Fino al 5% l’INAIL non eroga nulla
Dal 6% al 15% eroga una somma una tantum che dipende da percentuale, età e sesso.
Dal 16% eroga una rendita.
Quando l’INAIL eroga un “qualcosa”, in particolare il danno biologico, non può comunicare, dopo 4-5 mesi, di avere sbagliato e quindi chiederne la restituzione. Se quindi allo stato attuale è valutabile il 6% ma si pensa che in qualche mese la menomazione possa migliorare, tanto da essere valutata non più di 5%, allora l’INAIL attende un poco di tempo; stesso discorso se si pensa che dal 16-17% possa cambiare e ridursi a non più di 15%; neppure può chiedere la restituzione di una quota del danno biologico già erogato per miglioramento. Ciò è vietato dalla normativa.
Per ciò che riguarda la comunicazione sul danno biologico riconosciuto, in genere la comunicazione è più celere. Io mi informerei direttamente presso l’area amministrativa INAIL.
Sulla percentuale riconoscibile, preferisco, a distanza, non pronunciarmi.
Saluti
grz ancora! ma mio marito non ha ancora ricevuto niente x il danno biologico e non ha nemmeno ricevuto il punteggio. Penso in base ai danni non possono dargli il 5×100
Magari il problema era se dare il 17% o il 14% (ad esempio)
Comunque secondo me è trasacorso troppo tempo; in genere in un mese l’area amministrativa (almeno dalle mie parti), chiude la pratica e invia la comunicazione.
Saluti
Salve 12 mesi fa mi sono fratturata polso sx frattura scomposta ho ripreso il lavoro dopo 3 mesi e l’inail non mi ha convocato,chiede o se potevi chiedere visita per valutazione danno visto che ad oggi alcuni movimenti non sono a rom articolare completo,sono una fisioterapista.La ringrazio x la disponibilità
Buonasera.
Ho seguito casi simili e nella stragrande maggioranza dei casi si era trattato di una “incomprensione” provocatadalle comunicazioni standard inviate in automatico al lavoratore dall’INAIL.
In qualche caso il lavoratore non si era recato al controllo INAIL perchè era arrivata una comunicazione con cui approssimativamente, il lavoratore veniva avvertito che non era necessario recarsi nei loro uffici se già aveva ricominciato a lavorare, comunicazione assolutamente errata.
In questi casi abbiamo risolto prezentando un normale ricorso con richiesta di visita collegiale.
Ma le consiglio di recarsi preliminarmente presso l’area sanitaria dell’INAIL della sua città per chiedere direttamente informazioni.
Se si tratta di qualcosa del genere, almeno dalle mie parti accade così, l’addetto, infermiere o medico, la inserirà in calendario per effettuare l’accertamento del danno biologico al più presto.
Eventualmente in quella stessa sede, se si tratta di qualcosa di diverso, le verrà data una spiegazione o un foglio che le spiega qual’è il problema.
Anche se lo sconsgliassero, in questo caso si rechi presso un patronato per chiedere il loro parere.
Saluti
buona sera il 16 12 2015 o avuto un infortuni sul lavoro. tenendo conto che sono un autonomo.scivolando nel mio autolavaggio mi sono aggrappato al ponte,avertenndo un forte dolore ,regandomi in ospedale,la diagnosi e lesione completa del tendine bicipite distale braccio sinistro,sonono stato operto 8 giorni dopo per mancazza di posti,rimando per 8 giorni con un tutore,per trenta giorni sono rimasto ingessato tolta l ingessatura e punti metallici o riscontrato una cecatrice di13 centimetr.dalle radiografie risultano delle viti metallice.tutto sono in certificato inail,oggi o iniziato la fiso terapia per 20 sedute,quale percentuale mi spetterebe per quanto rigua la cecatrice e leventuale funziabilita parziale del braccio in quanto oggi sono stato visitato pressoil distretto socio sanitario dicendomi la dottoressa che mi ha visitato che non recuperero il braccio al cento per cent. porgo i sinceri saluti aspetto vostra risposta
Buonasera.
tenga conto che:
1) le cicatrici non sono uguali tra loro e quindi la valutazione può essere diversa (1.3%)
2) la rottura del tendine del muscolo bicipite brachiale, secondo la tabella, è valutabile fino al 6% “a seconda del deficit di forza” che naturalmente a distanza non può essere valutato;
3) i punti metallici nel suo caso potrebbero essere valutati circa l’1%;
4) potrebbe esserci una riduzione dei movimenti della spalla, anche questa valutabile, ma sicuramente non a distanza.
In conclusione: ritengo che il danno verrrà valutato in misura superiore al 5%, ma non posso essere preciso.
Sauti
ciao, sarei curioso di sapere alla fine quanti punti ti sono stati dati dall’inail, grazie
Buongiorno volevo chiedere informazioni su infortunio sul lavoro mi sono perso la falange del Police sinistro e volevo sapere il puntegio e quello che mi aspetta come danno biologico e quello estetico grazie mille
bUONASERA.
Siamo in ambito INAL, per cui la valutazione del danno deve essere effettuata secondo le indicazioni della tabella del DM 38/2000.
La perdita della falange ungueale del pollice è prevista dalla tabella:
“248. Perdita della falange ungueale del pollice d. 9% – n.d. 9%“.
per “d.” si intende “arto dominante”, quindi destro se destrimane e sinistro se mancino, per “n.d.” viceversa.
Questa valutazione è comprensiva anche del pregiudizio estetico.
Se vuole controllare in modo più approfondito può visionare la tabella da QUESTO collegamento.
Saluti
8
Buon giorno,sono Gigi e vorei fare una domanda L’inail mi ha chiuso l’infurtunio anche se sono în atessa di un altor intervento.A questo punto mi sono messo în mutua .Dopo l’infurtunio non sono piu în buoni raporti con il mio datore di lavoro,ha da darmi i stipendi dal maggio 2015 e di siguro non mi anticipera soldi per malaria.Mi posso rivolgere diretamente al INPS?Mi pagherano loro ?Grazie mille!
Il periodo compreso tra la chiusura INAIL e l’eventuale nuovo intervento può essere benissimo di competenza INPS.
Ma secondo una convenzione del 2014 INPS-INAIL, a pagare dovrebbe essere il primo istituto al quale si rivolge, salvo poi definire la competenza in seguito; può leggerla da QUI.
Saluti
Salve sono Mino vorrei sapere al riguardo di un infortunio di quasi 120 giorni,frattura di due anelli colonna vertebrale,tenendo conto di avere gia’ 3 punti per un vecchio infortunio, mi farebbe sapere quanti punit totali dovrei avere? grazie
Buonasera.
Con cosiì poche notizie e in assenza di visita è impossibile una valutazione affidabile.
Solo come riferimento, nella tabella del DM 38/2000, si possono individuare le seguenti voci:
“201. Esiti di frattura di vertebra dorsale con residua deformazione somatica e dolore riflesso Fino a 6”
“202. Esiti di frattura della XII vertebra dorsale con residua deformazione somatica e deficit funzionale di media entità Fino a 10”
“203. Esiti di frattura dell’arco o di processo trasverso o di elementi posteriori con dolore riflesso Fino a 3”
“205. Esiti di frattura di vertebra lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità e/o disturbi trofico-sensitivi intercorrenti Fino a 10”
“206. Esiti di duplice frattura vertebrale lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità ed artrosi reattiva locoregionale Fino a 16”.
Come vede non è semplice.
Inoltre, se il precedente infortunio è avvenuto dopo il luglio 2000 il precedente 3% si somma con la percentuale dell’infortunio attuale, se è precedente non si somma.
Saluti
Buongiorno Dottore,
Dieci mesi fa ho avuto un sinistro in itinere sul lavoro con la frattura di 3 costole e la frattura scomposta del capitello radiale trattata con un intervento di osteosintesi.
Per quanto abbia recuperato quasi totalmnete i movimenti di flessione ed estensione del gomito, dopo una lunga fisioterapia, permane una limitazione della supinazione a 35 gradi.
L’Inail mi ha dato 6 punti, nei prossimi giorni mi recherò ad un patronato per valutare la correttezza della valutazione.
Le chiedo gentilmente, se in base alla sua esperienza, il punteggio potrebbe essere idoneo oppure valutato diversamente.
Eseguo un lavoro come impiegato, con elevato uso dell’auto, sono rientrato al lavoro dopo 64 giorni.
La ringrazio della disponibiltà, cordiali saluti
Buonasera.
La valutazione dei casi come il suo non può non tenere conto della riduzione dei movimenti dell’articolazione e dell’aspetto della cicatrice chirurgica, cose che solo con visita diretta si possono valutare.
In via teorica potrebbe essere maggiore, ma in pratica si deve fare una valutazione personalizzata. L’idea di una consulenza con il medico di un patronato è assolutamente corretta.
Saluti
buongiorno dott io anno scorso o avuto un infortunio sul lavoro o tagliato il tendine flesore ditto policce mano dx messa di maggio dopo circa 2 messi dott ano visto che il tendine non era saldato a messa di augosto o rifatto intervento per rimetere ancora il tendine,a metta di messa si septembre ancora anno visto che il tendine non era saldato e mano programato per artrodesine adesso io o chiuso infortunio 14 gennaio il titto e saldato con 5,6 gradi storto prima falage.volevo sapere quanti punti posso darmi medichi da inail.nell pasatto o avuto su la mano sx fractura di scafoide con inesto con 8 punti di invalidita è succeso 7 anni fa.grazie dott.
Buonasera.
Per il suo caso si deve tenere conto di aspetto della cicatrice, riduzione dei movimento del dito e forza della mano, cose assolutamente impossibili a distanza.
Saluti
salve Dott Nicolosi nel 2004 ho subito una frattura dello scafoife al polso sinistro dove ho fatto due interventi andati male al mio paese e poi mi sono rioperato a Milano e ho messo una placca l inail mi ha riconosciuto 11 punti poi nel 2014 ho avuto un altro infortunio scafoide polso destro stavolta senza intervento chirurgico e l inail mi ha riconosciuto in totale 14 punti , ho fatto ricorso amministrativo e mi sono stati riconosciuti 16 punti confermati alla visita dopo l anno attualmente ho una rendita inail da un anno! successivamente all infortunio mi sono ammalato del morbo di dupuytren ma mi hanno detto che l inail e difficile che riconosca tale malattia come malattia professionale o come dipesa dall infortunio lei cosa mi consiglia di fare? grazie
Buonasera.
La malattia di Dupuytren sembra sia aprovocata da microtraumatismo locale ripetuto ed esiste letteratura scientifica che ne riconosce l’insorgenza nei casi di sovraccarico della mano da movimenti ripetitivi. Quindi nulla a che fare con esiti di precedenti fratture di polso.
Ma anche se dimostrasse il rischio, l’INAIL tende a bocciare lo stesso la domanda; Qualche possibilità c’è se si fa causa.
Ma, ripeto, sicuramente le precedenti fratture non hanno nulla a che fare con questa patologia (almeno per quanti si sa fino ad ora)
Saluti
Buonasera Dott una settimana fa mentre lavoravo sono caduto mi sono rotto la nona e dea costolacostoa .linal
mi podrebbe dare un indennizzo ho 35 anni secondo lei.grazie
Buonasera.
La rottura di 2 costole, secondo le indicazioni della tabella utilizzata per legge dall’INAIL, è valutabile il 2% (219. Esiti di fratture costali multiple, viziosamente consolidate; per ogni costa: Fino a 1%).
Per avere l’indennizzo in capitale serve almeno il 6%.
Quindi la risposta e negativa; l’eccezione può essere se si ha un documentato problema respiratorio conseguente alle lesioni costali e lì poi si fanno valutazioni più ampie.
Saluti
Salve, giusto per avere un orientamento sui punti percentuali dati dall’inail volevo esporre il mio caso. Nel mese di ottobre sono stato vittima di un infortunio sul lavoro dove ho subito un trauma da schiacciamento con la conseguente frattura scomposta dei metatarsi. Sono stato ricoverato in ospedale per 2 mesi e dopo tre interventi chirurgici uno per sanare le fratture con l’inserimento dei fili di kirschner e le due successive per le lesioni cutanee(eliminazione necrosi dei tessuti e applicazione VAC e successivo innesto cutaneo) derivate dallo schiacciamento. Consultando al numero 304 della tabella inail cosi come e riportato nella dicitura avrei diritto a un punteggio di 5. Le chiedo se puo essere giusta questa valutazione o ci sono altri elementi che nel mio caso possono far aumentare il punteggio. Ad oggi 16 gennaio , sono ancora in infortunio e devo andare a controllo dal medico inail il prossimo febbraio 2016.Premetto che il piede e ancora gonfio, dolorante, e c’e’ un netto calo della sensibilita in tutta la zona cutanea dell’innesto che si presenta con un affossamento che a detta del medico chirurgo non ritornera ad essere come in origine .Grazie.
Buonasera.
Il codice corretto potrebbe essere il numero 302 (Esiti di frattura di due o più metatarsi, comprensivi del primo e/o del quinto, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale), il 304 (o l’uno o l’altro), sicuramente il 36 (Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche: Fino a 5) e, se dovessero residuare deficit dei movimenti della caviglia, il codice 293; naturalmente non è semplice in quanto si tratta di indicazioni tabellari che non si sommano tra loro in modo matematico e con i valori massimi.
Ma per ora è troppo presto; si deve valutare tutto alla “guarigione clinica”.
Saluti
La ringrazio molto Dott. Nicolosi. Infatti sia la caviglia che il piede stesso sono molto limitati nei movimenti,cosa che è stata constatata anche dall’ortopedico in sede di prima visita. Per la cicatrice o seri dubbi possa sparire,in quanto manca proprio materiale organico che è stato rimosso per necrosi. Da considerare anche il segno che rimarrà sulla coscia dove e stata prelevata la cute per l’innesto. Al momento sembra una toppa rossa. In ogni caso aspetterò il decorso e la guarigione clinica. Eventualmente se ho dubbi sull’attribuzione delle percentuali posso sempre rivolgermi come letto nei post precedenti al Patronato. Cordialmente la saluto
Buongiorno,nel 2004 ho avuto un infortunio(frattura trochite omero destro) e mi hanno riconosciuto il 10% di invalidità con rispettiva liquidazione.Poi ho fatto ricorso tramite patronato e ho ottenuto un altro 2% con relativa liquidazione.Nel 2005 ho subito un altro infortunio(esiti fratture costali multiple emitorace DX e SN;esiti cicatriziali cheloidei coscia DX in esito a vasto ematoma PT trattato chirurgicamente) e mi hanno riconosciuto il 7%.Di conseguenza ho superato il 16% e quindi avevo diritto alla rendita.Nel Febbraio del 2015 ho effettuato tramite patronato la domanda per Malattia Professionale.Dopo la prima visita mi è stata respinta.Ho fatto ricorso con un Dottore e,vinto il ricorso,mi hanno riconosciuto un altro 8%(dorso lombalgia con limitazione funzionale rachide dorso lombare esito ernia lombare ritenuta di natura tecnopatica).Prima però di rilasciarmi questo altro 8% di invalidità,la mia vecchia percentuale del 18% mi era stata scalata fino al 16% per miglioramenti della frattura omero destro.Quindi allo stato attuale ho una percentuale del 23% di invalidità.Dopo ormai 10 anni,Inail si accorge di non avermi trattenuto i soldi del danno biologico riguardanti l’infortunio del 2004.Mi è stato spiegato che,superato il 16% di invalidità,quello che Inail ha dato prima può riprenderselo dato che con il 16% si ha diritto alla rendita.La mia domanda è questa:è giusto che dopo 10 anni Inail si accorga dell’errore,da loro accertato,e decida di iniziare da Gennaio 2016 a riprendersi l’indennizzo rigurdante infortunio del 2004?Io ho iniziato a prendere la rendita a Gennaio 2006 e mai mi era stato nemmeno minimamente accennato di questo rimborso.Inail si è anche trattenuta gli arretrati che si erano accumulati visto che la decorrenza della nuova rendita è datata 27/02/2015.Adesso mi verranno trattenute 127 rate.È giusto tutto ciò
Buonasera.
E’ corretto che superato il 16% l’INAIL recuperi il danno biologico pagato precedentemente trattenendo il 20% della rendita fino al raggiungimento di quanto erogato al lavoratore.
E’ giusto che l’INAIL si sia accorto dell’errore; non era stato corretto il mancato recupere precedente, probabilmente per l’errore di un qualche impiegato.
Ma non sono sicuro che possa recuperare tale somma integralmente dopo 10 anni; è possibile che in parte o in toto sia prescritta ma per questo dovrà probabilmente consultare un avvocato.
Saluti
Grazie!
Caro dott. Nicolosi le vorrei porre un quesito, ho subito un incidente sul lavoro, mi ritrovo con due vertebre fratturate, l’ultima vertebra sacrale e la prima vertebra ciccigea scomposta, secondo il suo punto di vista che percentuale mi potranno assegnare di danno biologico???? La ringrazio anticipatamente.
Buongiorno.
Impossibile rispondere in quanto.
1) la percentuale riconoscibile è differente in rapporto alla o alle vertebre interessate;
2) la percentuale riconoscibile cambia in rapporto alla riduzione dei movimenti della colonna;
3) se esiste anche una lesione nervosa di una delle radici del nervo sciatico la percentuale aumenta;
4) la percentuale varia anche in rapporto alla gravità della deformazione delle vertebre.
A distanza quindi è impossibile fare una valutazione affidabile.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve dottore.. ho avuto un incidente stradale in cui io ero il passegero.. ed ho una frattura al coccige.. devo stare 15 giorni a riposo.. quanto può essere il risarcimento dell assicurazione?
Buonasera.
Non è così semplice rispondere ad una domanda espressa in questo modo; posso darle solo alcune indicazioni.
In questi casi si usa, per valutare la percentuale di danno biologico, quanto indicato nel Decreto del Ministero della Salute, 3 luglio 2003 –
Tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità-.
In questa tabella gli “Esiti di frattura sacrale o coccigea malconsolidata con conseguente sindrome algico-disfunzionale” sono valutati tra il 3% e il 5%.
I criteri a cui attenerso sono quindi l’eventuale dismorfismo residuato alla guarigione e la sindrome dolorosa.
In questo momento ed in assenza di visita medico legale è impossibile fare una valutazione.
Per poi ottenere l’entità del risarcimento presumibile potrebbe recarsi su questa pagina e inserire i dati che le ho indicato: http://www.avvocatoandreani.it/servizi/calcolo_danno_biologico.php
Saluti
Ho avuto un trauma da schiacciamento toracico sul lavoro con frattura scomposta due costole fratturate e versamento pleurico. Quanto mi daranno in capitale? Grazie.
Buongiorno.
Premettiamo che fino al 5% di danno biologico l’INAIL non eroga nulla.
La frattura di 2 costole è valutabile intorno al 2%.
Il versamento pleurico rappresenta un evento acuto reattivo al trauma la cui guarigioner può avvenire in modo completo, quindi con postumi non valutabili percentualmente, o con esiti funzionali, come deficit ventilatorio documentato con spirometria.
Quindi allo stato attuale è impossibile fare una valutazione affidabile;
Solo per completezza, devo dire che la guarigione completa dei versamenti pleurici reattivi avviene nella stragrande maggioranza dei casi.
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi. Innanzitutto tantissimi auguri di buone feste. Siccome mio marito un’anno fa giusto si è rotto il legamento crociato posteriore con avulsione ossea, rottura subtotale del collaterale mediale e rottura menisco mediale, volevo capire se, anche dopo un’anno, mio marito oltre ad avere un danno biologico di lassita’ articolare, ha problemi di sciatalgia (da postura) e una condropatia (sindrome femoro rotulea?). La rotula è anche fuori asse confronto la tibia. Ha fatto l’elettromiografia effortunatamente non sono lesionati i nervi ma il nervo sciatico è molto infiammato. Il 30 di dicembre farà per sicurezza una RM lombo sacrale per vedere se ci sono ernie, ma non penso e credo. Con la RM del ginocchio fatta ancora a gennaio del 2015 hanno riscontrato meniscosi al menisco rotto. Le chiediamo gentilmente, oltre alla lassita’articolare dei due legamenti, mio marito può avere un danno biologico anche per la condropatia e per la sciatalgia cronica? Se si’, quanto potrebbe prendere di percentuale di invalidità? Premetto, mio marito non si è potuto operare ai legamenti perche’ invalido nefrologico.
Ringrazio anticipatamente.
Elena
Buongiorno.
In genere l’INAIL risarcisce le “conseguenze dirette” del trauma. Mentre per la condropatia al ginocchio sede di lesione di natura traumatica per infortunio sul lavoro non dovrebbero esserci problemi di riconoscimento, per la lombosciatalgia, a mia esperienza, ritengo che l’INAIL negherebbe la propria competenza.
Infatti la lombosciatalgia potrebbe essere una conseguenza di discopatie e patologie vertebrali che nulla hanno a che vedere con il trauma.
Naturalmente “tentar non nuoce”: al massimo l’INAIL respinge l’istanza.
Circa la percentuale di danno biologico aggiuntiva riconoscibile per la condropatia non posso essere preciso; in un caso di ginocchio con plurime lesioni si fa una valutazione globale che non è la somma delle percentuali delle singole percentuali; è una valutazione complessiva che tiene conto anche della riduzione dei movimenti del ginocchio, dell’instabilità articolare, di eventuale zoppia; insomma è una valutazione non semplice che può essere fatta solo con apposita visita medico-legale e visionando tutta la documentazione.
I patronati più organizzati hanno a disposizione un consulente medico che gratuitamente può fare questo tipo di valutazioni.
Saluti e buon anno anche a lei e alla sua famiglia
Buongiorno dottore. Dopo la risonanza magnetica lombosacrale e visita da uno specialista fisiatra a mio marito è stata riscontrata una lombosciatalgia in discoartrosi lombare. Però, in questo ultimo mese, mio marito ha peggiorato la situazione con il ginocchio. Forte zoppia, alcuni cedimenti, dolore continuo e se cammina o fa fisioterapia si gonfia. Durante la stessa visita il fisiatra ha riscontrato una tendinopatia di zampa d’oca e una tendinite rotulea oltre alla condrosi. A lui non fa male la schiena ma quando cammina, zoppicando, gli prende subito la sciatica (più una nevralgia).
Sia in INAIL che in RC ha diritto a un punteggio della condrosi, zoppia (danno estetico) e nevralgia. Lui per lassita’articolare ha già ricevuto 14 punti ma volevamo capire se ha diritto ad altri visto l’aggravamento della situazione. Lui si è fatto male cadendo dalle scale condominiali esterne di casa. L’assicurazione per cui lui ha stipulato la polizza infortuni privata si basa sul tabellare INAIL (niente a che fare con tabelle INAIL lavoro).
La ringrazio nuovamente e le porgo i miei più cordiali saluti.
Buonasera.
Non mi è chiaro se intende dire che già ha avuto un risarcimento dall’assicurazione e ora vorrebbe richiedere un ulteriore indennizzo in quanto peggiorato. Se è così credo che non possa farlo. Le polizze infortuni, a mia conoscenza, prevedono l’indennizzo secondo le condizioni descritte nel contratto, ma mai una integrazione successiva per evoluzione peggiorativa dei postumi nel tempo. Questo è previsto per l’INAIL, che comunque è un’assicurazione sociale; le assicurazioni private, proprio perchè “private”, tendono anzi a ridurre gli indennizzi e non ad estenderne la possibilità … tranne che non si paghino cifre esorbitanti come premio.
In questo caso non conta quale sia la tabella di riferimento.
Saluti
Salve dottore le volevo chiedere se era possibile quantificare più o meno il mio infortunio … ho subito una lesione al flessore profonda 2°dito (zona 1) e flessore profondo e superficiale 3° dito(zona 2) della mano sx ,tenga conto che faccio il saldatore a tig ed ho bisogno il perfetto utilizzo di tutte e 2 la mani per svolgere il mio mastiere. grazie e spero mi possa aiutare nella valutazione . a presto
Buonasera.
Posso solo dirle che il tipo di lavoro svolto non viene affatto preso in considerazione ai fini della valutazione in ambito INAIL; che sia operaio metalmeccanico o calciatore o imprenditore, non importa: la percentuale riconoscibile è uguale.
Sulla percentuale riconoscibile non posso aiutarla in quanto alla guarigione si dovrà valutare la riduzione dei movimenti delle dita, a distanza sicuramente non possibile.
Saluti e buon anno
Salve dottore
Vorrei chiederle due cose:
Mi è stato detto che l’invalidità per accedere alla lista speciale è minimo 35%.
Questa percentuale si riferisce al danno biologico, oppure si tratta di un altro tipo di invalidità. Cioè se mi riconoscono ad esempio 10% più 11% precedenti arrivo a 21%, questa è l’invalidità per accedere alla lista,o c’è un’altro tipo di conteggio.
Scusi la domanda un pò confusa ma credo che mi ha capito.
Grazie
Buonasera.
E’ vero; per l’iscrizione alle liste di disoccupazione come invalido serve il 35% di invalidità INAIL (o il 46% d’invalidità civile).
Attualmente il danno al lavoratore ai fini del risarcimento come danno biologico o per la rendita se la percentuale supera il 15% viene calcolato secondo la tabella del DM 38/2000.
La valutazione per l’iscrizione nelle liste di disoccupazione come disabile invece deve essere fatta utilizzando la tabella del TU, DPR 30/06/1965, n. 1124, cioè della vecchia tabella valutativa in auge fino a luglio 2000; quindi può accadere che si abbiano 2 diverse valutazioni percentualistiche, una per il danno e una utile per l’iscrizione nelle liste.
In sostanza per l’iscrizione nelle liste per la massima occupazione si va una apposita valutazione separata globale che tiene conto di tutte le infermità di competenza INAIL.
Salute
Buona sera mio marito ha avuto un incidente sul lavoro ( FRATTURA BIMALLEOLARE CAVIGLIA SX)
DESCRIZIONE INTERVENTO-PROCEDURA:RIDUZIONE E SINTESI MALLEOLO PERONEALE CON PLACCA E VITI.RIDUZIONE MALLEOLO TIBIALE CON VITE MALLEOLARE
quanti punti pensi ottiene e quanti soldi? grazie
Buonasera.
Impossibile rispondere in assenza di visita dopo la guarigione clinica.
Nel caso della caviglia infatti si puo valutare, oltre al danno biologico puro per le fratture, quello provocato dalla cicatrice, un quantum per i mezzi di sintesi e, se sussiste, anche una percentuale ulteriore (o alternativa se maggiore delle altre) per la riduzione dei movimenti della caviglia.
Saluti
Salve, io sono un lavoratore autonomo ho subito un infortunio sul lavoro trasportato in codice rosso al p.s sala rianimazione 8 costole rotte ,0leurica polmone perforata con emorragia, scapola sx rotta,frattura D7 trasversale, rottura tentini dito indice mano dx,
Lussazione trapezio mediocarpale operato con riduzione con fili k e vistosa cicatrice di 7 punti.
Secondo lei di quanti punti potrebbe essere il mio danno?
Grazie anticipatamente Giovanni il camionista
Buonasera.
Mi scusi il ritardo per la risposta ma, per motivi misteriosi, il suo commento era stato considerato spam da un sistema automoatico e quindi eliminato provvisoriamente.
Quanto poi ho controllato la cartella per l’eliminazione definitiva mi sono accorto che alcuni commenti non lo erano, tra cui il suo.
E’ un caso complesso perchè alla fine si dovranno valutare anche eventuali deficit funzionali residuati, ad esempio una riduzione dei movimenti della spalla, una riduzione dei movimenti delle dita, una eventuale difficoltà respiratoria.
Se la frattura delle coste è semplice da valutare, nella tabella viene indicato “fino ad 1% per ogni costa”, quindi siamo tra 6% ed 8% circaper il resto mi è impossibile esprimermi in assenza di visita medico-legale.
Le consiglio di attendere la comunicazione dell’INAIL sul danno riconosciuto e poi rivolgersi ad un patronato ben organizzato per far valutare dal loro consulente medico legale la correttezza della valutazione; spesso a seguito di ricorso si riesce ad ottenere qualcosa in più.
Saluti e buone feste
Gentile Dottore, volevo avere delle delucidazioni in merito alla valutazione dei danni composti da parte dell inail. La tabella riporta: “Nel caso di danni composti, vale a dire comprensivi di più menomazioni, la valutazione non potrà essere il risultato della somma delle singole menomazioni tabellate. In tali casi, infatti, si dovrà procedere a stima complessiva del danno con riferimento all’entità del pregiudizio effettivo dell’apparato e/o della funzione interessata dalle menomazioni” questo vuol dire che, per esempio, una frattura di radio e ulna (N°234 radio = esiti di frattura, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale: fino a 4% – N°235 ulna = esiti di frattura, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale: fino a 4%) può essere valutata al massimo 4 punti percentuali, nonostante la frattura comprende entrambe le ossa? o vengono attribuiti dei punti percentuali, in base alla gravità del pregiudizio, per ogni segmento osseo? non mi è molto chiaro il sistema…
la ringrazio
Buonasera.
Mi scusi il ritardo per la risposta ma, per motivi misteriosi, il suo commento era stato considerato spam da un sistema automoatico e quindi eliminato provvisoriamente.
Quanto poi ho controllato la cartella per l’eliminazione definitiva mi sono accorto che alcuni commenti non lo erano, tra cui il suo.
In effetti è complicato.
Per sommi capi: se le fratture sono guarite senza apprezzabili riduzioni funzionali delle articolazioni vicine si fa una somma complessiva con una metodica “a scalare”, cioè 4 + 4 fa 6 o 7. Ma non è detto che per entrambe si debba usare la percentuale massima prevista: si potrebbe fare un calcolo, ad esempio di 3 + 3 che farebbe 5. Se la riduzione dei movimenti dell’articolazione diventa predominante si usa solo la percentuale prevista per quella lesione funzionale oppure quella prevista per la lesione funzionale più una percentuale ulteriore, ma mai la massima, per il danno biologico, ad esempio nel caso da lei presentato, un 2-3% circa per le frattura.
Questo per sommi capi e solo a titolo di esempio ma in effetti, come dicevo prima, non è semplice.
Saluti e buone feste.
Grazie per la risposta.
Per completezza della domanda precedente, aggiungo che la percentuale datami per la malattia professionale del tendine in questione è il 6%.
Ma chi viene pagato tramite voucher giornaliero, e quindi senza contratto di lavoro?
Come fa una persona che subisce un infortunio, tale da impedirgli a svolgere un tipo di mansione?
Questo è un problema che si diffonderà in breve tempo, perché si sta diffondendo (scusi il bisticcio di parole) questo tipo di pagamento.
Lei stesso cita nella risposta che le aziende tendono a licenziare…
Saluti
Buonasera.
Alla fine verrà valutato il danno biologico complessivo alla spalla, qualunque sia l’infortunio/malattia professionale che lo ha provocato.
Se lei ha l’11% totale di cui 6 per la spalla, dovrebbe avere un altro 6% per altro. Se non supera il 15% poco ci manca.
Nel voucher è compresa la quota assicurativa di competenza INAIL, quindi da questo punto di vista nessun problema, lei è tutelato.
Per il resto … la tutela esiste, ma è sicuramente incompleta; avere difficoltà a rientrare nel lavoro dopo certi infortuni è ormai frequente e spero si riesca a trovare una soluzione; per il momento si può solo stringere i denti e cercare di andare avanti.
Saluti
Salve,
io ho sofferto un incidente ad itinere andando a lavoro la mattina in moto.
Purtroppo la persona che mi ha tagliato la strada è scappata e non sono riuscito a trovare testimoni.
Ovviamente l’assicurazione non paga nulla e neanche il fondo per le vittime della strada.
L’INAIL per mia fortuna ha accettato comunque la pratica di incidente ad itinere.
Attualmente i problemi principali riscontrati sono i seguenti:
-Asimetria del dente dell’epistrofeo con le masse dell’atlante (che mi provoca molto dolore e non riesco a muovere completamente il collo e inoltre ho continue vertigini e giramenti di testa)
-Dolori forti e fatica di movimento della spalla/braccio sinistro (ho fatto la rm e avrò risposta a giorni)
-Dolori nella parte lombo-sacrale (devo fare raggi fra una settimana)
-Problemi uditivi all’orecchio sinistro (devo eseguire ancora accertamenti)
-Sbalzi di umore anche gravi mai avuti in precedenza, oltre a vari episodi in cui ripenso in continuazione ai momenti dell’incidente.
-Precedentemente all’incidente avevo problemi relativi ad una lesione cistica ipofisiaria, ho effettuato una tac al cervello ma non sono risultati problemi a livello generale
-Precedentemente all’incidente avevo anche problemi a respirare correttamente con il naso (probabilmente a causa di setto nasale deviato o riniti allergiche)
Sto facendo terapie riabilitative pagate dall’INAIL attualmente solo a collo e schiena in attesa di ulteriori accertamenti per effettuare quelli alla spalla/braccio
Giovedi 03 dicembre avrò un’ulteriore visita presso la sede dell’INAIL, secondo lei come dovrei muovermi ?
Devo far presente la lesione ipofisiara pre esistente ?
Devo far presente i problemi respiratori ?
Devo chiedere di poter eseguire una visita psichiatrica a carico dell’INAIL ?
Ha qualche altro consiglio da potermi dare ?
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Buonasera.
La difficoltà respratorio dovuta al problema nasale e le lesione cistica ipofisaria non credo che incidano in qualche modo con le lesioni subite; quindi che le le riferisca o no non cambia nulla; solo ai fini anamnestici potrebbe riferirli senza problemi.
Se lei ha problemi psichici provocati dal trauma li riferisca; è facoltà del medico INAIL richiedere la visita psichiatrica se lo ritiene opportuno per la quantificazione del danno permanente … ma non è obbligato.
Consigli particolari su come comportarsi durante la visita non posso dargliene, se non ricordarsi di riferire tutti i suoi problemi.
Alla chiusura le consiglio di far verificare ad un medico esperto o specialista in medicina legale la congruità della valutazione del danno da parte dell’INAIL; i patronati in genere mettono a disposizione un loro consulente a titolo grauito.
Saluti
Aggiungo due righe:
se il mio medico legale riconosce che non potrò più svolgere il mio lavoro?
Aggiungo: sarà un grosso problema!
Ma questo generalmente viene valutato dal medico competente dell’azienda e, se possibile, dovrebbe essere adibito a mansioni compatibili con il suo stato di salute.
Il problema è che a volte le aziende invece licenziano affermando di non avere questa possibilità.
Quindi attenzione.
Saluti
Salve Dottor Nicolosi
Vorrei la sua valutazione se è possibile su quanto accadutomi.
A gennaio del 2015 sono vittima di un grave incidente sul lavoro.
Un paranco cede e mi cade addosso un vitellone di quasi 9 quintali (ha letto bene!), procurandomi (per fortuna) trauma cranico con lacerazione del cuoio capelluto fino a scoprire l’osso del cranio (50 punti di sutura) taglio quasi di netto dell’orecchio destro (20 punti di sutura dietro il lobo),stesso lato, frattura del lll° medio clavicola,
frattura di due costole (la prima e la seconda) lesione della terza, rottura del tendine sovraspinato braccio destro.
Dopo l’intervento della spalla di giugno (scrivo testualmente)”in beach chair si esegue artroscopia.Visione articolare: lesione iserzionale del clp (slap tipo 2) con estensione posteriore. presenza di Hill sachs non engaing della testa omerale post.e sup. Le due lesioni associate lasciano dedurre la natura traumatica del quadro. si esegue tenoctomia terapeutica a scopo antalgico. Non lesioni capsulari ant. e inf., per cui non si procede a stabilizzazione capsulare. Visione borsale: bursectomia e decomprensione sottocromiale per osteofitosi. Si reperta lesione parziale del sovraspinato sulla giunzione miotendinea in regione post.(corrispondente alla H ILL sachs) quasi al 50% dello spessore. Si tratta quindi con debridement del tendine stesso e sutura side-to-side di rinforzo. Verifica dello spazio sottocromiale e della superfice di scorrimento. Emostasi e sutura portali.” .
Situazione di adesso (novembre 2015).
testa: vistosa cicatrice di dieci centimetri sopra la tempia, cicatrice per tutta la lunghezza del lobo dell’orecchio (dietro il lobo da capo a capo), danno all’orecchio (otoliti).
Fin dall’inizio insonnia e forti emicranie (anche adesso che le scrivo) da non riuscire nemmeno a dormire bene, infatti continuo la cura con la sertralina, e altro per la cura in quanto non avendo riportato danni visivi, non si capisce da dove viene questo dolore, eppure c’è.
Clavicola sovrapposta con dolore,
Leggero affaticamento del respiro quando alzo il braccio destro (fin dove arrivo).
Spalla. (RM) di agosto 2015:
Lieve edema dell’acromion -claveare.
CLB in sede, ma nettamente assottigliato a livello del tratto prossimale.
si rileva disomogeneità strutturale del tendine sovraspinato, assottigliato ma apparentemente inserito in esiti chirurgici.
iniziali segni tendinosi del sottoscapolare.
Non significative alterazioni di segnale dei restanti tendini della cuffia dei rotatori.
Tuttora sono in infortunio e in cura in una struttura per la riabilitazione a causa del forte e continuo dolore che ho in tutta la spalla, clavicola e al braccio. In una nota recente si legge: Articolarità passiva quasi completa su tutti i piani articolari, dolore persistente riferito sia a riposo che durante il lavoro riabilitativo, elevazione ed abduzione attive coordinate fino 100°.
Cinque punti al braccio sinistro.
Devo premettere che ho già 11 punti di invalidità,
che parte di questi si riferiscono ad una malattia professionale sempre al braccio incriminato (credo che si chiami tendinopatia).
Quanti punti di invalidità potrò avere?
E il danno biologico?
Se supero il 16%, mi considereranno il danno biologico?
Dovrò restituire l’indennità già avuta?
Grazie della cortese attenzione prestatami
Buonasera.
Nel caso dell’INAIL invalidità e danno biologico sono il primo la prosecuzione del secondo.
Intendo dire che da 1% a 15% si parla di danno biologico puro, dal 16% in poi subentra anche una parte di inabilità lavorativa in misura sempre crescente al crescere della percentuale riconosciuta.
Ma ai nostri fini ciò che conta è il risultato finale.
Visto che ha già l’11% molto probabilmente con le nuove menomazioni supererà il 15%, quindi andremo nel campo dell’invalidità per cui viene erogata una rendita mensile.
La percentuale corretta però non posso cercare di individuarla a distanza in quanto bisognerebbe capire perchè è stato dato l’11% e valutare ora la differenza, cosa già difficile con il paziente a disposizione, veramente impossibile a distanza.
Circa il problema del passaggio dal danno biologico all’invalidità, effettivamente lei dovrà restituire quanto già ricevuto, ma con un meccanismo particolare. Ogni mese l’INAIL trattiene il 20% (1/5) della rendita fino al raggiungimento di quanto erogato precedentemente a titolo di danno biologico. Facciamo un esempio con numeri solo ipotetici: se la rendita dovesse essere di 200€, mensilmente verrebbero erogati solo 160€ (200 – 1/5, cioè 200 – 40) fino a quando non si raggiunge quanto già ricevuto; al raggiungimento si riceveranno mensilmente 200%..
Saluti
Salve,
lavorando mi sono tagliato l’indice della mano dx ( anche il tendine ) e adesso non ho più sensibilità in questo dito. Corrisponde qualche risarcimento inail per questo infortunio?
Buogiorno.
Pià esattamente, alla guarigione, verrà valutato il danno permanente residuo.
Se la percentuale riconosciuta sarà uguale o superiore al 6% avrà diritto all’indennizzo.
Non sono in grado di prevedere quanto sarà, ma, a titolo informativo, le dico che il blocco del dito indice, cioà il blocco delle 2 articolazioni, è valutato l’8% se alla mano dominante (destra nel destrimane, sinistra nel mancino).
Da questo valore poi si ottiene quello relativo al caso specifico.
Saluti
laringrazio dottore…molto gentile!
Gabriele il 15 ottobre 2015 alle 19:01 scrive:
Gentile Dr Nicolisi,
circa sei mesi fà ho avuto un incidente sul lavoro che ha comportato una frattura biossea dell’avambraccio osteosintetizzate chirurgicamente con placche e viti, ad oggi (tralasciando le compromissioni della mobilità dell’avambraccio che si valuteranno in sede medico-legale) il quadro clinico è il seguente: buona la reazione osteoriparativa ulnare mentre a livello radiale nessun segno di consolidamento. Ora sono in attesa di un intervento chirurgico con innesto osseo. Il mio dubbio è il seguente, allo stato attuale (non idoneo al lavoro che svolgo) può l’inail chiudere l’infortunio in attesa del prossimo intervento chirurgico?
Riposta ↓
Salvatore Nicolosi il 18 ottobre 2015 alle 10:47 scrive:
Buonasera.
Qualche volta è accaduto, soprattutto se questo intervento tarda a venire effettuato.
In via teorica infatti (assolutamente teorica nel suo caso, ma è accaduto) il lavoratore potrebbe rinviare ad arte l’intervento chirurgico per avere un periodo di malattia INAIL più lunga.
Ma se i tempi sono ragionevoli e se si riesce a fornire alll’INAIL una data presunta affidabile, magari indicata dalla struttura che dovrà intervenire, allora non ci saranno problemi.
Ma se viene indicata un’attesa di 1 anno, ad esempio, l’INAIL chiuderebbe.
Gentile Dott Nicolisi,
la aggiorno sugli sviluppi. Ho eseguito una tac che purtroppo ha confermato la diagnosi di pseudoartrosi e tra pochi giorni avrò la visita con il chirurgo ortopedico per programmare l’intervento. Intanto ho adempiuto alla visita con il medico legale Inail, che mi ha fatto presente, che se l’inervento non verrà effettuato entro l’anno corrente sicuramente l’infortunio verrà chiuso. Praticamente da quando parlerò con il chirurgo per programmare l’intervento ho un mese e mezzo di tempo, neanche… sperando nella celerità del mio ospedale le chiedo: è corretto quanto dice il medico Inail? c’è una normativa che regola la cosa? cosa mi consiglia di fare se (per motivi che ovviamente non dipendono da me) l’attesa dovesse essere più lunga dei tempi sopra indicati?
Salutandola la ringrazio per il tempo che dedica a questo utilissimo sito, grazie e buone cose.
Buonasera.
In sostanza è accaduto quanto avevo previsto.
Non c’è una norma specifica sui tempi d’attesa per questo tipo di situazioni.
Il medico INAIL può dichiarare la guarigione quando lo ritiene corretto e chiudere la malattia di competenza INAIL ma è possibile presentare un ricorso alla chiusura tramite un patronato.
In questo caso viene effettuata una visita collegiale con l’assistenza di un suo medico di parte, quello del patronato, che cercherà di convincere il medico INAIL a riaprire la malattia.
Ma comunque, anche in questo caso, il medico INAIL ha bisogno, per cambiare idea, di certezze e di tempi non eccessivamente lunghi.
Credo che sia superfluo consigliarle di insistere con il suo chirurgo di riferimento perchè l’intervento non venga molto postecipato, anche rappresentando questo problema; se poi si sforasse di una quindicina di giorni non credo che ci sarebbe un atteggiamento così punitivo da parte del medico INAIL.
Saluti
Salve dottore,
Sono una ragazza di 27 anni che dopo un incidente all’interno della mia azienda agricola ha riportato una frattura articolare del radio. Tutto questo 8 mesi fa. Ora io ho fatto tutte le terapie consigliate e continuando seri dolori altri esami di accertamento. Dalla risonanza fatta a distanza di 7 mesi dall’infortunio è venuto fuori che c’è un edema all’interno dell’osso e un’infossamento dello stesso all’altezza della frattura. I dolori purtroppo persistono e mi vincolano a non riuscirà più a fare quasi nulla in azienda oltre al terrore che possa ricapitare un altro infortunio con crisi di panico. Il polso per mia fortuna ha quasi ricuperato tutta la mobilità tranne per un piccolo raggio o nel momento che partono i dolori e che lo bloccano completamente. (Per intendersi non riesco a portare un secchio con dell’acqua che mi distrugge).
Ora la mia domanda è, visto che a dicembre avrò la visita INAIL per chiudere la pratica, quanti punti d’invalidità potranno riconoscermi?
Ringrazio anticipatamente
Buongiorno.
Non è semplice darle una risposta, anzi è impossibile essere precisi.
In sede di valutazione si tiene conto:
della frattura al radio in sé (fino a 4%)
della riduzione della motilità del polso (se è il destro ed è bloccato fino a 10%, se è bloccato per metà 5% e così via)
di eventuali cicatici chirurgiche (fino a 5%)
di eventuale riduzione della motilità delle dita (e questo non è semplice da valutare)
quindi si somma tutto con un sistema non esattamente aritmetico.
Quindi in questi casi è indispensabile visitare il lavoratore per valutare l’incidenza funzionale dei danni permanenti, cosa che a distanza non è possibile.
Saluti
salve dottore vorrei un opinione sul mio caso.
incidente sul lavoro(od corpo estraneo ritenuto nel cristallino e cataratta traumatica)
ho subito facoemulsificazione+impianto iol nel sacco
60-70 giorni di infortunio
ora porto gli occhiali(occhio dx od visus 4/10,occhio sx 10/10)
quanto mi verrà riconusciuto secondo lei?
grazie in anticipo,saluti.
emanuele
Buonasera.
In questo caso si usa la tabella del DM 38/2000 e più esattamente la tabella C1 dell’allegato 3.
visus corretto in occhio peggiore afachico: 4/10
visus corretto in occhio migliore: 10/10
percentuale inabilità: 19%
Saluti
Quanti punti mi tocca x trauma da schiacciamento torace con frattura scomposta della clavicola,frattura della 6 e7 costole con striature di sventilatorio polmone sx? Grazie.
Buonasera.
Il suo è uno di quei casi che a distanza non può essere valutato in quanto si dovrebbe valutare un eventuale deficit ventilatorio alla spirometria e un deficit dei movimenti della spalla.
Saluti
Salve volevo cortesemente che esaminasse il mio caso: incidente in itinere in moto (caduta causa buca) rottura di 8 coste di cui 3 scomposte,clavicola e scapola composte.Secondo l’inail posso rientrare a lavoro ,ma il braccio non lo sollevo del tutto e mi fà male ,anche se il loro ortopedico dice che riprenderò la piena funzionalità in contrasto con il fisiatra che consiglia ancora fisioterapia e mi dice che non riprenderò la piena rfunzionalità dell arto.A di là della valutazione del movimento quanti punti potrebbero essermi assegnati?
P.S. già un avvocato stà seguendo il caso con l assicurazione del comune,mi consiglia di fargli seguire anche quello con l’inail? grazie.
Buongiorno.
Rispondo prima all’ultimo quesito.
Attualmente siamo in una fase in cui l’intervento dell’avvocato non è necessario in quanto alla comunicazione dell’INAIL con la valutazione del danno biologico si potrà effettuare un ricorso amministrativo con richiesta di visita collegiale tramite l’assistenza gratuita di un patronato.
Circa la percentuale di danno biologico riconoscibile non posso essere preciso,in quanto una componente importante è l’entità di riduzionedei movimenti della spalla e questo può essere valutato solo effettuando una visita.
Solo a titolo indicativo:
219. Esiti di fratture costali multiple, viziosamente consolidate; per ogni costa ==> Fino a 1% (quindi, molto ad occhio e in modo impreciso, direi tra 5% e 8%)
214. Esiti di frattura di clavicola apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata compromissione funzionale ==> Fino a 2%
217. Esiti di frattura della scapola, apprezzabili strumentalmente, in assenza di compromissione funzionale ==> Fino a 3.
Ma le valutazioni per la frattura di clavicola e costa potrebbero essere superate dalla valutazione del deficit di movimento dela spalla che assumerebbe un significato preponderante riducendo quello di clavicola e coste. Non è assolutamente facile fare una valutazione già con paziente e documentazione a disposizione, figuriamoci a distanza.
Saluti
Salve dott.Nicolosi, Sono Nicola un dipendente comunale,tecnico del settore lavori pubblici, il 16.10.2015, ho avuto un infortunio sul lavoro, a causa di una negligenza sul posto di lavoro di una ditta di manutenzione che non ha adottato i mezzi di sicurezza previsti sul lavoro, schiacciamento della mano destra e ferita lacero-contusa del mignolo destro con sutura di n.10 punti di sutura. Fatti i raggi alla mano non risultano lesioni ossee,Oltre ad avere ancora la mano dolorante ed i punti di sutura ho subito un trauma psicologico. L’inail Rimborsa sia la sutura dei 10 punti la contusione della mano ed anche il trauma psicologico, considerato che la notte non riesco a dormire e mi viene in mente sempre l’incidente. Il danno biologico e quello psicologico mi verranno rimborsati ed in quale percentualità.
Buonasera.
Sul danno psicologico ho dei dubbi in quanto comunque non si tratta sicuramente di un trauma che ha messo a rischio la sua vita come può essere un’esplosione con ustioni gravi o un crollo o una precipitazione da grande altezza, ad esempio. IN questi casi si parla di “sindrome post-traumatica da stress”, nel suo caso credo di difficile riconscimento.
Per ciò che riguarda la mano è impossibile rispondere a distanza in quanto vengono indennizzati non le conseguenze del trauma ma gli esiti residuati alla guarigione delle lesioni subite, lesioni che nel suo caso possono essere di tipo estetico e funzionale (riduzione dei movimenti possibili delle dita).
Entrambi, danno estetico e funzionale, possono essere valutati solo con visita diretta.
Saluti
Buonasera approfitto della sua disponibilità per capire un concetto che mi è oscuro . A seguito di incidente stradale ho recentemente subito Frattura scomposta di L1 e L4 .Avendo di fronte a me la scelta se intervenire con jack e cementificazione o con placche e busto ho preferito la via della cementificazione in quanto + immediato il recupero . Influirà questo sulla valutazione dell’invalidità INail o assicurativa? Inoltre saprebbe darmi un metro di misura della gravità dell’infortunio in cui mi trovo perchè leggendo da una parte leggo che la frattura vertebrale vale di per se 10 punti , da altre vedo che viene riconosciuto un 3punti … e non ci sto più capendo nulla . La ringrazio vivamente
Buonasera.
Vediamo quanto indicato dalla tabella che può essere applicato al suo caso:
36. Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche ==> Fino a 5
205. -Esiti di frattura di vertebra lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità e/o disturbi trofico-sensitivi intercorrenti ==>
Fino a 10
206. Esiti di duplice frattura vertebrale lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità ed artrosi reattiva locoregionale ==> Fino a 16
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