Nota AIFA 65
determina AIFA 2 marzo 2018
Glatiramer acetato, Interferone beta-1b, Interferone beta-1a, Teriflunomide, Dimetilfumarato, Peginterferone beta-1a
Farmaci per la sclerosi multipla:
– Glatiramer acetato
– Interferone β-1a
– Interferone β-1b
– Teriflunomide
– Dimetilfumarato
– Peginterferone beta-1a
La prescrizione e la dispensazione,a carico del SSN da parte di centri specializzati, Universitari o delle Aziende Sanitarie, individuati dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, sono limitate alle seguenti condizioni:
Per i pazienti con Sclerosi Multipla recidivante-remittente (RRMS) definita secondo i criteri di McDonald rivisti nel 2010 per la diagnosi di sclerosi multipla (Polman 2011):
interferone beta-1a ricombinante
interferone beta-1b ricombinante
teriflunomide
dimetilfumarato
peginterferone beta-1a
Background
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia che colpisce il Sistema Nervoso Centrale (SNC), caratterizzata da un processo infiammatorio, demielinizzazione, gliosi e degenerazione assonale. Sebbene l’eziologia della malattia non sia stata ad oggi completamente chiarita, l’ipotesi più accreditata è che si tratti di una patologia multifattoriale in cui elementi di natura sia genetica che ambientale contribuiscono a innescare una reazione infiammatoria su base autoimmunitaria rivolta contro antigeni del SNC. Essendo la malattia neurologica più frequente nei giovani adulti, la SM rappresenta la causa più comune di disabilità neurologica acquisita in questa fascia di età dopo i traumi.
La SM può variabilmente colpire qualsiasi sistema funzionale neurologico determinando, dal punto di vista clinico, segni e sintomi neurologici variabili, per tipologia, modalità di esordio e per la loro evoluzione temporale (numero di ricadute, rapidità di progressione e accumulo di disabilità). A questa estrema eterogeneità nella presentazione clinica della SM corrisponde una sostanziale variabilità anche a livello neuropatologico, radiologico e prognostico in termini di decorso clinico della malattia e di risposta alla terapia.
Nell’ultima decade sono stati sviluppati nuovi criteri diagnostici internazionali, elaborati da McDonald et al. nel 2001 e sottoposti a due successive revisioni nel 2005 e nel 2010 (Polman et al., Ann Neurol 2011). Tali criteri sono in grado di ridurre la latenza diagnostica rispetto ai criteri di Poser et al. del 1983, mantenendo una sufficiente accuratezza. La diagnosi di Sclerosi Multipla si basa sulla dimostrazione, attraverso evidenze anamnestiche, cliniche e strumentali, della presenza di lesioni demielinizzanti del Sistema Nervoso Centrale (SNC) disseminate nello spazio (più sedi lesionali) e nel tempo (due o più episodi di demielinizzazione).
Criteri di McDonald-Polman (2010)
Presentazione clinica | Dati aggiuntivi necessari per la diagnosi |
2 o più attacchi(a); evidenza clinica oggettiva di 2 o più lesioni o di una lesione soltanto con anamnesi attendibile di un attacco precedente(b) | Nessuno(c) |
2 o più attacchi(a); evidenza clinica oggettiva di 1 lesione | Disseminazione spaziale in RMN, dimostrata da: ≥1 lesione in T2 in almeno 2 su 4 regioni tipiche di SM del SNC (periventricolare, juxtacorticale, infratentoriale, del midollo spinale) (d) oppure Attendere un ulteriore attacco clinico(a) che coinvolga un sito differente del SNC |
1 attacco(a); evidenza clinica oggettiva di 2 o più lesioni | Disseminazione temporale in RMN, dimostrata da :
oppure
oppure |
1 attacco(a); evidenza clinica oggettiva di 1 lesione (“clinically isolated syndrome-CIS”) | Disseminazione nello spazio e nel tempo in RM dimostrata da:
oppure
e Pubblicità
oppure
|
Progressione insidiosa di sintomi neurologici suggestivi di SM (PPMS) | Progressione di malattia per 1 anno (determinata in modo prospettico o retrospettivo) più 2 su 3 dei seguenti criteri(d)
|
(a) Un attacco (ricaduta, riacutizzazione) è definito come un evento riferito dal paziente o osservato obiettivamente, tipico di unevento demielinizzante infiammatorio acuto del SNC, attuale o anamnestico, di almeno 24 ore di durata, in assenza di febbre oinfezione. L’evento dovrebbe essere documentato da un esame neurologico contestuale, ma alcuni eventi anamnestici con sintomi ed evoluzione caratteristica per la SM, ma per i quali non cisono reperti neurologici obiettivi documentati, possono fornire una ragionevole evidenza di un precedente eventodemielinizzante. Sintomi parossistici riferiti (anamnestici o attuali) dovrebbero tuttavia consistere di episodi multipli che si verificano nell’arco di non meno di 24 ore. Prima di porre una diagnosi definita di SM almeno un attacco deve essere corroborato da reperti all’esame neurologico, dalle risposte dei potenziali evocati visivi in pazienti che riferiscono precedenti disturbi visivi, o da una RMN compatibile con demielinizzazione nell’area del SNC coinvolta nei sintomi neurologici riferiti anamnesticamente. (b) Una diagnosi clinica basata su reperti clinici obiettivi di 2 attacchi è la più sicura. Una ragionevole evidenza anamnestica di un attacco nel passato in assenza di reperti neurologici documentati obiettivamente, possono includere eventi anamnestici con sintomi e evoluzione caratteristici di un precedente evento demielinizzante infiammatorio; tuttavia almeno un attacco deve essere supportato da reperti obiettivi. (c) Non sono necessari test aggiuntivi. Tuttavia è desiderabile che qualsiasi diagnosi di SM venga fatta con accesso a imaging basato su questi criteri. Se l’imaging o altri test (ad esempio CSF) sono stati effettuati e sono risultati negativi, è necessaria una estrema cautela prima di porre una diagnosi di SM a devono essere prese in considerazione diagnosi alternative. Non devono esserci spiegazioni migliori per la presentazione clinica e deve esserci una evidenza obiettiva a supporto di una diagnosi di SM. (d) Lesioni captanti gadolinio non sono necessarie; lesioni sintomatiche non vengono prese in considerazione in soggetti con sindromi tronco-encefaliche e del midollo spinale. SM = sclerosi multipla; SNC = sistema nervoso centrale; RMN = risonanza magnetica nucleare; DIS = disseminazione nello spazio; DIT = disseminazione nel tempo; PPMS = sclerosi multipla primariamente progressiva; CSF = liquido cerebrospinale; IgG = immunoglobuline G. |
Evidenze disponibili
Particolari avvertenze
Bibliografia
- Polman CH, Reingold SC, Banwell B, et al. Diagnostic criteria for multiple sclerosis: 2010 revisions to theMcDonald criteria. Ann Neurol 2011;69:292-302.
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Copaxone® (Glatiramer acetato)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Avonex® (Interferone beta-1a)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Rebif® (Interferone beta-1a)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Betaferon® (Interferone beta-1b)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Extavia® (Interferone beta-1b)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Aubagio® (teriflunomide)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Tecfidera® (dimetilfumarato)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Plegridy® (peginterferon beta-1a)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Gilenya® (fingolimod)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Tysabri® (natalizumab)
- Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto – Lemtrada® (alemtuzumab)
- Massacesi L, Tramacere I, Amoroso S, et al. Azathioprine versus beta interferons for relapsing-remitting multiple sclerosis: a multicentre randomized non-inferiority trial. PLoS One. 2014 Nov 17;9 (11):e113371.