La legge 222/1984 prevede che un dipendente del settore privato che si trova in una condizione di salute tale da rendere difficoltoso o impossibile lo svolgimento del suo lavoro, possa richiedere all’INPS la concessione di specifici benefici previdenziali.
Assegno ordinario di invalidità
E’ previsto dall’art. 1 della legge 222/84 e consiste in un assegno tarato sui contributi versati; è comunemente chiamato, in modo non corretto, assegno di invalidità contributiva o, abbreviato. IO.
E’ necessario presentare domanda di concessione dell’Assegno di invalidità producendo idonea certificazione, nel caso specifico, a partire dal 1° settembre 2012, con un certificato su modello SS3 compilato ed inviato on-line da un medico dotato di apposite credenziali di accesso al sito dell’INPS (le stesse di quelle necessarie per il certificato d’invalidità civile).
La domanda vera e propria deve essere presentata per via telematica tramite un patronato inserendo il numero di protocollo del certificato modello SS3-
Il modello cartaceo SS3 (scaricabile da qui-> SS3-modello) ha ormai solo un valore storico.
REQUISITI CONTRIBUTIVI
Il lavoratore del comparto privato deve avere un’anzianità contributiva di almeno 5 anni, oppure almeno 260 contributi settimanali; di questi almeno 3 anni (oppure 156 contributi settimanali) devono essere stati versati negli ultimi 5 anni.
REQUISITO SANITARIO
Il lavoratore deve essere affetto da infermità che provocano una riduzione permanente di almeno i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini.
Quindi non esiste una tabella di riferimento, ma uguali infermità possono essere valutate diversamente a causa delle diverse “occupazioni confacenti”.
COMMISSIONE ACCERTANTE
Il lavoratore viene convocato presso la sede INPS di residenza e quindi sottoposto a visita da parte di un medico INPS il quale acquisisce la documentazione specialistica che viene prodotta e quindi esprime un giudizio. È sua facoltà, se lo ritiene oppurtuno e/o utile, fare sottoporre il lavoratore ad ulteriori visite specialistiche, con spese a carico dell’Istituto.
SE LA DOMANDA VIENE ACCOLTA,
in prima istanza o dopo il ricorso al Comitato Provinciale, viene concesso l’Assegno di Invalidità.
IMPORTO DELL’ASSEGNO.
Viene calcolato sulla scorta della contribuzione maturata; se il lavoratore è disoccupato e privo di altri redditi la pensione viene calcolata ed erogata con integrazione al minimo.
DURATA DELL’ASSEGNO.
L’assegno viene concesso per un periodo di 3 anni, dopo il quale è il lavoratore che deve produrre una ulteriore istanza di rinnovo, sempre con il supporto di un certificato medico (modello SS3 on-line).
Se viene confermato per 3 volte consecutive, compresa la prima volta, l’assegno diventa definitivo, nel senso che il lavoratore non deve più rinnovare l’istanza, ma l’INPS ha facoltà di chiamare a verifica il lavoratore per accertare la persistenza dello stato invalidante e quindi confermare o sospendere l’Assegno.
È facoltà dell’INPS richiamare il lavoratore a visita prima della scadenza triennale per verificare un eventuale miglioramento delle condizioni psico-fisiche oppure per motivazione reddituale (vedi dopo).
SE LA DOMANDA VIENE RIGETTATA
La domanda di assegno di invalidità può essere respinta se il medico accertante ritiene che le malattie del lavoratore non riducono a meno di 1/3 la sua capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini ed in questo caso è possibile ricorrere presso il Comitato Provinciale entro 90 giorni dalla comunicazine di diniego; ma in realtà si tratta di un termine ordinativo e non perentorio; ho avuto esperienza diretta di ricorsi inviati abbondantemente dopo il 90° giorno il cui iter non ha subito alcun problema.
Il ricorso deve essere presentato con il supporto di un ulteriore certificato medico sul modello SS3 on-line e preferibilmente, a mio parere, con l’assistenza di un ente di Patronato il quale potrà fornire anche l’assistenza di un medico di parte in occasione della nuova visita.
Da precisare che in occasione del rinnovo al triennio o in occasione dei controlli intermedi (vedi dopo), il medico accertante può rispettivamente rigettare la nuova domanda o revocare l’assegno con 2 differenti motivazioni:
- “rigettata per motivi sanitari” ==> il medico ritiene che vi sia stato un miglioramento delle condizioni di salute;
- “rigettata per motivi reddituali” ==> dalla documentazione si evince che non c’è stata alcuna riduzione di reddito a causa della malattia oppure addirittura vi sia stato un aumento di reddito per un favorevole cambio di mansioni
In entrambi i casi non vi sono differenze nella modalità con cui procedere al ricorso al Comitato Provinciale.
SE VIENE RIGETTATO ANCHE IL RICORSO AL COMITATO PROVINCIALE.
E’ possibile promuovere un‘azione legale presso il Giudice del Lavoro per il riconoscimento del negato beneficio dell’Assegno di Invalidità contributiva. Consiglio di rivolgersi ad un Patronato il quale potrà fornire consulenza legale e medico-legale e metterà a disposizione un Avvocato.
Il Dl 98/2011 ha introdotto alcune modifiche sostanziali delle modalità di ricorso giudiziario:
- con l’assistenza di un avvocato occorre proporre il ricorso giudiziario con cui si espongono le condizioni sanitarie che provocano lo stato invalidante, allegando idonea documentazione medica specialistica e, se opportuno, una perizia di parte; con il deposito si interrompe la prescrizione;
- il giudice, dopo lettura del ricorso, ordina la comparizione delle parti assieme ad un CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) per il giuramento;
- il CTU, un medico, chiama a visita il ricorrente, alla presenza dei CTP (consulenti tecnici di parte), valuta la documentazione sanitaria, eventualmente dispone supplementi d’indagine, quindi redige e poi deposita la relazione di ATP (accertamento tecnico preventivo);
- entro un termine perentorio fissato da giudice ma comunque non superiore a 30 giorni, le parti dovranno depositare atto scritto di accettazione o di contestazione della CTU; il mancato deposito è considerata accettazione implicita;
- l’accettazione provoca la omologazione giudiziale della CTU; con il provvedimento vengono anche ripartite le spese;
- se la relazione del CTU e la successiva omologazione hanno dato ragione al ricorrente, l’INPS dovrà necessariamente pagare la prestazione entro i successivi 120 gg.; ma l’INPS a questo punto, eventualmente, può eccepire la carenza dei requisiti amministrativi. In questo caso il ricorrente, anche se vittorioso, dovrà intraprendere un’altro giudizio, questa volta nella forma ordinaria;
- se la relazione del CTU viene contestata da una delle parti entro il termine indicato dal giudice tramite deposito di note di contestazione, allora si avvia una ricorso giudiziario nella forma consueta;
- la sentenza però è inappellabile.
COMPATIBILITA’ ED INCOMPATIBILITA’
L’assegno di Invalidità è compatibile con l’attività lavorativa, ma ciò provoca un controllo annuale della persistenza dei requisiti sanitari, soprattutto negli impiegati, più raramente negli operai; un aumento dei guadagni nel periodo triennale di concessione dell’Assegno, anche per una variazione favorevole delle mansioni lavorative, può essere interpretato dall’Istituto come una variazione delle “occupazioni confacenti”; l’INPS può quindi procedere ad un intervento revisionale con chiamata a visita e, se ritenuto corretto, revocare la corresponsione dell’Assegno.
E’ incompatibile con altre rendite concesse per le stesse infermità, ad esempio per infortunio sul lavoro o causa di servizio, e soprattutto, dal 1° gennaio 1982 è incompatibile con l’Assegno Mensile di Assistenza erogato agli invalidi civili con percentuale d’invalidità compresa tra 74% e 99%.
In qualche caso, ad esempio, se l’nfermità INAIL per il quale il lavoratore percepisce una rendita, contribuisce parzialmente ma in modo sostanziale al raggiungimento della soglia di invalidità di 2/3, al lavoratore viene erogato un assegno decurtato della cifra erogata dall’INAIL.
E’ incompatibile con l’indennità di mobilità, ma il lavoratore può scegliere il trattamento a lui più favorevole, e con il trattamento di disoccupazione.
ULTERIORI NOTIZIE
Se durante la corresponsione dell’Assegno di Invalidità il lavoratore non ha lavorato e a suo favore non sono stati versati contributi lavorativi, il periodo viene considerato utile ai fini del raggiungimento dell’età pensionabile.
E’ a tutti gli effetti un reddito assoggettato ad IRPEF, quindi si cumula con eventuali altri redditi, da lavoro o immobiliari ad esempio, ai fini delll’imposta sul reddito.
Non è reversibile ai superstiti.
Al raggiungimento dell’età pensionabile l’Assegno di Invalidità viene trasformato in pensione di vecchiaia; i periodi di fruizione dell’Assegno, durante il quale il pensionato non ha svolto attività lavorativa, sono considerati utili ai fini del raggiungimento del diritto, ma non incidono sull’ammontare della pensione.
QUALCHE CONSIGLIO.
In occasione delle visite di revisione richieste dall’INPS oppure di rinnovo è indispensabile produrre una documentazione sanitaria completa e soprattutto AGGIORNATA. I sanitari INPS non possono (giustamente) valutare favorevolmente una cardiopatia il cui ultimo esame risale a tre anni prima oppure un diabete di cui non si producano né certificazioni né esami ematochimici.
In occasione di una visita disposta a seguito di ricorso al Comitato Provinciale per un negato riconoscimento, è indispensabile produrre ulteriore documentazione specialistica rispetto a quella prodotta in prima istanza, per permettere al medico INPS che esamina il ricorso di giustificare serenamente l’eventuale cambio di giudizio.
Ma questo è comunque un discorso generale: alle Commissioni occorre produrre documentazione aggiornata, completa e, non meno importante, veritiera.
Dott. Salvatore Nicolosi
Già consulente Servizi Medicina Legale INCA-CGIL di Siracusa
Buongiorno,
secondo la lettera inviatami dall’INPS in data 01/08/2020 devo procedere alla richiesta della conferma dell’assegno d’invalidità cat. IO.
Tra i documenti richiesti sono indicati il modulo SS3 e il modulo RED.
In merito preciso che lo scorso 26/01/2021 ho ricevuto il verbale della visita sostenuta presso la commissione medica della stessa INPS che mi rinnova l’invalidità al 100% con diritto all’ accompagnamento.
Alla luce di quanto esposto le chiedo, cortesemente,:
1) il modulo SS3 devo comunque inviarlo o è sostituito dal verbale sopra indicato
2) il modulo RED come devo inviarlo non riuscendo ad usufruire del servizio presente sul sito “MYINPS”; preciso che ho inviato la dichiarazione dei redditi 2019 regolarmente e che non possiedo altri redditi.
Nel caso di dover effettivamente fare un rihiesta di rinnovo dell’assegno di invalidità ordinario (IO) a quale documento INPS fare riferimento.
Grazie in anticipo per l’attenzione che so mi verrà riconosciuta.
Con l’occasione i miei più cordiali saluti.
Buonasera
Per il rinnovo della IO occorre un certificato modello SS3, non sostituibile con nessun’altro tipo di certificato o verbale, e presentare la relativa istanza.
Io sono sempre dell’opinione che, pur essendo possibile presentare questo tipo di istanza autonomamente, naturalmente se si possiedono le credenzali dispositive, è meglio appoggiarsi ad un buon patronato che, se “buon” ha la possibilità di usufruire di canali privileggiati messi a disposizione dallo stesso Istituto per risolvere eventuali problemi.
Circa i documenti, non saprei, io mi occupo generalmente solo della parte medica
Saluti
Salve,Sono un ragazzo di 45 anni.Sto lavorando come magazziniere in un centro logistico ricambi auto.Sono stato riconosciuto invalido civile avendo 60% di invalidita.Sono nato con la focomelia mano destra e i ultimi anni la mia situazione salutare e peggiorata avendo una ipoacusia neurosensoriale medie,lomboscialtagia sinistra,spondilose,e artrosi cervicale.faccio sempre piu fatica lavorare fisicamente.Chiedo gentilmente se facendo la visita,ci sono posibilita di otenere asegno.Grazie mille
Buonasera.
Non è affatto semplice fare una valutazione medico-legale per una riduzione di capacità lavorativa, già con persona da poter visitare e documentazione medica a disposizione. A distanza è veramente impossibile e, sotto molti aspetti scorretto.
Solo un medico specialista o esperto in medicina legale della sua zona che possa visitarla e consultare la sua documentazione medica può rispondere a questo tipo di quesito in modo affidabile.
Saluti
Buonasera, ho 38 anni e soffro di emicrania cronica (a volte con aura) da quando ero adolescente. Per il tipo di lavoro che faccio (consulente informatico) ho dei seri problemi a lavorare davanti al PC poiché mentre lavoro gli attacchi di emicrania diventano più forti e, a seconda del tempo trascorso davanti al computer, più frequenti. Negli ultimi anni, pertanto, sono stata costretta a ridurre notevolmente il numero di ore lavorative giornaliere e a lavorare sempre da casa (quando ho un attacco di emicrania ho difficoltà a guidare per recarmi in ufficio).
Pensa che potrei chiedere l’assegno di invalidità? O, trattandosi di emicrania, non è possibile dimostrare all’INPS una reale diminuzione della capacità lavorativa?
Grazie in anticipo!
Buonasera.
Ha ragione lei: dimostrare che questa patologia provoca una riduzione di oltre i 2/3 di capacità lavorativa è veramente difficile.
Credo che sia una strada MOLTO in salita.
Saluti
Buongiorno, sono dipendente di un’azienda privata, sono in malattia da due anni in quanto il mio contratto non prevede il comporto e percepisco l’assegno ordinario di invalidità. L’INPS mi paga lo stipendio per sei mesi all’anno ma non mi versa più i contributi figurativi in quanto ho superato i 22 mesi di malattia. So che l’assegno copre i contributi per i periodi non lavorati e privi di contribuzione, contributi utili al raggiungimento dei 20 anni per il diritto alla pensione. Nel mio caso vale questo discorso o essendoci un rapporto di lavoro attivo la copertura contributiva dell’assegno non è prevista? Io sono ancora assunta ma di fatto non lavoro, prendo lo stipendio sei mesi all’anno e non mi viene versato più un contributo. Grazie
Buongiorno.
Il suo quesito è fondamentalmente di tipo “amministrativo”.
Essendo io un medico, le mie conoscenze sono maggiormente orientate alla parte medico-legale di questo tipo di prestazioni assistenziali.
Per questo tipo di informazioni ritengo di non essere affidabile e quindi le consiglio di chiedere lumi presso un patronato ben organizzato.
saluti
Gentile Professore, è vero nel momento in cui viene riconosciuto l’assegno ordinario di invalidità dopo un ricorso giudiziario, con patologie che non sono soggette a guarigione, non vi è l’obbligo di riesame triennale?
Buonasera.
Comunque non sono un “professore”, solo un operaio della medicina.
La risposta è negativa. L’assegno viene concesso per un triennio, indipendentemente dalla modalità di concessione, e solo dopo la seconda conferma diventa definitivo. Definitivo nel senso che non occorre più fare domanda per la riconferma, ma l’INPS può ancora chiamare a revisione e, se sileva un miglioramento delle capacità lavorative, può ancora revocare l’Assegno.
Saluti
Buona sera Dott. Salvatore Nicolosi,
la contatto perchè mi trovo davanti ad un bivio, proverò a spiegarle e spero che lei mi riesca a dare una mano per scegliere la strada migliore.
Sono invalido da 17 anni e disoccupato da 2, in questa mi carriera lavorativa la percentuale d’invalidità si è alzata fino ad arrivare al 74%, la quale mi ha fatto prendere una decisione drastica di inserirmi nelle categorie protette.
Essendo che adesso sta finendo la disoccupazione vorrei richiedere l’assegno di invalidità ma non riesco a coprendere quale sia il più adeguto da richiedere tra l’assegno di invalidità e l’assegno ordinario di invalidità.
Essendo che abbiamo il problema di non potersi muovere da casa ed è tutto chiuso a causa del covid-19 provo a chiederle a lei una direzzione.
il mio dubbio è portato sopratutto dal fatto che ho ancora una buona capacità lavorativa e vorrei continuare a lavorare, da qui lei quale mi consiglerebbe?
La ringrazio per la sua attenzione e le auguro un’ottima serata.
Buonasera.
Tenga conto che comunque l’Assegno Ordinario d’Invalidità è compatibile con l’attività lavorativa, quindi direi che è maggiormente conveniente.
Inoltre, anche se è reddito, e quindi tassato ai fini IRPEF, dovrebbe essere maggiore dell’altro.
L’assegno di Assistenza, quello dell’invalidità civile, inoltre ha limiti di reddito e quindi potrebbe non avere i requisiti.
Saluti
Buonasera Dottore.
Sono stato contattato oggi telefonicamente dal patronato dove ho presentato istanza di AOI accolta lo scorso aprile. Mi è stato richiesto da loro per conto dell’Inps di produrre Tramite email(senza visita , senza comunicazione raccomandata) nuovi eventuali referti per La revisione programmata per motivi sanitari dell’assegno ordinario triennale. Mi è stato detto che non sarò convocato a visita (causa coronavirus) ma dovrei inviare solo eventuali nuovi referti. E’ una procedura corretta? Come nuova documentazione ho la certificazione di un intervento di protesi totale di ginocchio fatto il 31 ottobre scorso. devo dar seguito alla telefonata del patronato o mi consiglia di aspettare almeno una comunicazione scritta da parte dell’Inps
Buonasera.
Ho notizia che le aree sanitarie INPS stanno cercando di effettuare, quando possibile, le revisioni “sugli atti”, cioè sulla scorta della documentazione medica specialistica.
D’altra parte è l’unico modo per avere la revisione in tempi accettabili in quanto, attualmente, non sappiamo quando potrà aversi la piena operatività dei servizi di Medicina Legale dell’INPS. In questo momento infatti le visite dirette sono sospese e non si ha notizia sulla data di ripresa
Direi che è il caso di fare come le ha comunicato il patronato.
saluti
Buongiorno Dottore.
Grazie per il suo consiglio
Buongiorno dottore, dopo aver fatto le 3 viste per la conferma dell aoi, l inps ha richiesto la revisione per motivi reddituali, l anno scorso e anche adesso, sempre per lk stesso motivo, ma il mio reddoto non è mao cambiato ed è sempre quello, le mie patologie sono croniche, perché mi chiamano sempre a visita,? Adesso con l emergenza coronavirus qusndo mi faranno a passare la visita, ho letto che le visite sono sospese fino al 1 giugno, lei pensa che mi fisseranno la visita dopo quella data? Inoktre vorrei sapere gentilmente cosa si può fare per evitare queste visite annuali, visto che ol mio reddito è sempre quello e il mip stato di salute peggiora ma non migliora?, grazie
Buonasera.
A mia conoscenza questo accade agli impiegati che, teoricamente, potrebbero essere dirottati a mansioni maggiormente compatibili con le patologie.
In pratica è l’area amministrativa che, in automatico, di solito, dispone la visita di revisione.
Non credo si possa fare qualcosa per evitarlo.
Saluti
Dott. Nicolosi Buongiorno
La domanda che le voglio sottoporre , penso sia abbastanza semplice: due anni fà mi è stata certificata un’invalidità riconosciuta del 40% per OSAS, sono dipendente con oltre 20 anni di contributi versati. Ho diritto all’assegno ordinario di invalidità?
Grazie per la sua disponibilità
Buonasera.
A mio parere non ci sono i requisiti sanitari, da quanto mi riferisce, per ottenere l’Assegno Ordinario.
Saluti
Dott. Nicolosi, buongiorno. Ho fatto domanda di invalidità ordinaria nel mese di ottobre e a distanza di 3 mesi ancora nessuna risposta. C’e’ qualche termine per cui l’Inps debba rispondere per l’esito? Grazie kille.
Buonasera.
Dalle mie parti questo tipo di istanza viene decisa molto rapidamente e 3 mesi mi sembra un tempo eccessivo.
Meglio andare a chiedere informazioni nella sede INPS.
Potrebbero esserci problemi amministrativi.
Saluti
Dottore Buonasera vorrei sapere cortesemente se avendo subito i seguenti interventi ( preciso che ho 60 anni casalinga ho circa 16 anni di contributi versati ) si può avere diritto all’invalidita
Istereoctomia totale per carcinoma di tipo 2
asportazione completa tiroide per noduli
asportazioni vene safene entrambi gli arti
intervento rizoartrosi pollice mano dx
lesione sottospinoso e sovrasponoso con retrazione fibre e degenerazione adiposa muscolo e risalita testa
Grazie Saluti
Buonasera.
Fare una valutazione medico-legale per invalidità civile non è semplice, anche avendo a disposizione paziente da visitare e documentazione specialistica al completo. A distanza poi è assolutamente impossibile, soprattitto se le infermità, come nel sui caso, possono avere un’incidenza funzionale variabile.
Solo un medico specialista o esperto in medicina legale a lei prossimo, che possa visitarla e visionare la documentazione medica potrebbe darle un parere affidabile.
Saluti
Buongiorno. Chiedo una consulenza. Mi chiamo Flaviano, ho 51 anni e l’otto ottobre scorso ho avuto un inferto(Sindrome Coronarica Acuta STEMI inferiore) con l’inserimento di tre Stent in due coronarie e in un’arteria. Ho il diabete mellito tipo 2 con terapia di pastiglie, in più ho l’ipertenzione ed anche 4 ernie cervicali. Sono un maestro di religione della scuola dell’infanzia, ho 11 classi con totale di 250 bambini, in più per arrivare alle varie scuole faccio 750 km a settimana. Ho fatto domanda di invalidità civile. Secondo voi potrei avere un punteggio che mi riconosca l’invalidità civile? Grazie. Cordialmente.
Buonasera.
Nell’invalidità civile il lavoro effettivamente svolto incide molto poco sulla valutazione.
Più esattamente, il soggetto richiedente può essere riconosciuto NON INVALIDO oppure INVALIDO ed in questo caso viene indicata una percentuale d’invalidità, da 34% a 100%.
In rapporto alla percentuale riconosciuta cambiano i benefici ottenibili.
Nel suo caso specifico, non ho dubbi che lei possa essere giudicato INVALIDO, ma circa la percentuale riconoscibile, a distanza, non posso dare un giudizio affidabile.
Ma in questa pagina non si parla di invalidità civile.
Per conoscere i benefici correlati alle varie percentuali di invalidità civile può andare in questa pagina: https://medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-i-benefici
Saluti
Buongiorno, dott. Nicolosi: mio marito è affetto da un oligastrocitoma , scoperto nel 2013 a seguito di crisi epilettiche. Intervento di rimozione purtroppo solo parziale della massa., 12 cicli di chemioterapia ed assunzione( credo ormai a vita) di farmaci antiepilettici . Ad oggi la situazione è stabile il residuo non cresce e non dà problemi per fortuna.. La percentuale di invalidità dal 100% l’inps l’ha portata al 50% e nei verbali della Legge 68 l’Inps dichiara che mio marito puo’ fare SOLO lavori da impiegato. ( lui ha sempre e solo fatto l’operaio). La richiesta della seconda confema dell’Assegno ordinario di invalidità non è stata accolta. Vorrei chiederLe secondo Lei se ci sono i presupposti per poter fare un ricorso, .
Buonasera.
Difficile dare un parere a distanza in assenza di visione puntigliosa di tutta la documentazione e di visita diretta, anzi impossibile.
Solo un medico a lei prossimo, specialista o esperto in medicina lagale potrà dare un parere affidabile.
Saluti
Buongiorno.
Vorrei chiedere un chiarimento riguardo i tre anni consecutivi di versamenti negli ultimi cinque ai fini dell’ottenimento dell’assegno di invalidita’.
Per tre anni consecutivi si intende di versamenti di contributi fissi minimi obbligatori,o si considerano validi anche tre anni di contributi consecutivi legati al reddito e sotto il minimo obbligatorio?
La ringrazio.
Lidia.
Buonasera.
Ricordo che io sono un medico e quindi, pur avendo competenze anche di tipo amministrativo, a quesiti così specifici non sono in grado di rispondere.
Solo, posso precisare, che il requisito è di 3 anni di contributi negli ultimi 5 anni ANCHE non consecutivi.
Saluti
Buongiorno professore.
Mi choamo Carlo e sono un impiegato tecnico di Telecom, ho 55 anni e ho 30 anni di contributi.
nel febbraio del 2019 sono stato operato di NEURINOMA DEL NERVO ACUSTICO , a seguito dell’intervento ho subito la perdita totale dell’udito dell’orecchio Destro .
tale tondizione chiaramente influisce e non poco sulla mia attività lavorativa e sociale .
oltre alla perdita ho Acufeni e quando cammino problemi di equilibrio.
Inoltre quando sono in luoghi affollati o ad esempio in riunioni , percepisco a gran fatica le parole Detto ciò le chiedo se secondo lei posso fare richiesta di assegno di invalidità x Legge 222 /84
La ringrazio.
C.D.
Buonasera.
Se conosco bene le commissioni, direi che il suo caso verrebbe trattato come una ipoacusia monopaterale con turbe dell’equilibrio per non funzionamento del sistema vestibolare a destra.
Mediamente, direi che il suo è un caso di difficile accoglimento, ma in nessun caso, mai, un tentativo di istanza viene sanzionato in quanto respinto e quindi direi che … tentar non nuoce.
Saluti
Buonasera Dottore le scrivo in merito alla situazione di mio padre. Il 12 marzo 2019 ha avuto un incidente sul lavoro, cadendo da un ponte ad un’altezza di 3 metri riportando diversi traumi: frattura ossa del viso, frattura di 8 costole e frattura scoppiata ed esposta del polso trattata con un fissatore esterno. Dopo più di 40 sedute di fisioterapia la funzionalità del braccio non è stata recuperata, il movimento di rotazione è molto ridotto e ciò influisce negativamente sulla capacità lavorativa di mio padre dal momento che lui è un muratore mastro. Inoltre dopo la caduta, in seguito al trauma cranico, avverte diplopia crociata al filtro rosso confermata dai test di Hess-Lancaster. A questo punto mi chiedo come mai l’inps ha rigettato la domanda di assegno ordinario di invalidità non riconoscendo in mio padre una riduzione delle capacità lavorative. Come può un muratore lavorare con un braccio solo e con occhi che vedono doppio??? Premetto che da marzo percepisce il contributo inail per infortunio sul lavoro e vorrei sapere se fosse incompatibile con l’eventuale assegno ordinario di invalidità per cui è stato fatto ricorso. Ringraziandola anticipatamente rimango in attesa di una sua risposta. ( Ho dimenticato a dirle che alla prima visita presso l’inps è stata presa la documentazione medica ma nessuno ha fatto una visita diretta a mio padre per valutarne le condizioni fisiche )
Buonasera.
Difficile rispondere con esattezza.
E’ possibile che il medico dell’INPS abbia ritenuto che le menomazioni riscontrate su suo padre sono TUTTE di competenza INAIL e quindi, per questo, abbia bocciato l’istanza.
A rigore in realtà questo non inficia la possibilità che l’istanza venga accolta, ma l’assegno erogato dall’INPS verrebe decurtato della quota a sua volta erogata dall’INAIL.
Ma sono solo congetture.
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi si dice che il diavolo faccia le pentole e non i coperchi,
Sono affetto da una malattia rara Distonia di torsione cervicale con comparsa e aumento del numero di ernie cervicali data la continua torsione del collo.
La situazione nonostante la tossina botulinica non migliora al massimo riduce gli spasmi e a volte il dolore ogni tre mesi faccio iniezioni.
La malattia e riconosciuta sia dal Ministero della sanità che dalla rete interregionale malattie rare.e dai nuovi Lea.
Possibile che l’Inps neghi anche solo l’invalidità costringendomi a dover fare un ATP.
No inabilita No invalidita anche al comitato provinciale.
Cosa non funziona oggi in Inps.o meglio non conoscono la malattia? Non esistono cure.
Scusi lo sfogo ma è mai possibile?
Grazie
Buonasera.
Premettiamo che l’INPS non è un’entità astratta, ma è formata da persone, nel caso specifico da medici che devono fare delle valutazioni medico-legali.
Il problema delle malattie rare è che spessissimo è molto difficile farle rientrare in una categoria valutativa, anche utilizzando un criterio analogico, e quindi in qualche caso …
Saluti
Salve dottore io sono invalido civile 100% disturbo schizzoaffettivo cronico grave nel novembre 2018 mi è stata accolta la domanda di assegno ordinario IO inps
Adesso con distanza di un anno le mie condizioni sono peggiorate ho effettuato visita neurologica dove risulta completa impossibilità al lavoro ed i certificati centro salute mentale attestano impossibilità nello svolgere totale attività lavorativa
Vorrei chiederle apposta di aspettare la revisione per assegno ordinario di invalidita inps che lo percepisco da 1 anno
Posso chiedere aggravamento per farmi riconoscere la pensione inabilita’ totalecontributiva Inps ? Oppure bisogna aspettare i 3 anni per rivisione ?
Grazie
Buonasera.
La domanda di aggravamento, a moglio nel suo caso, la domanda di Pensione di Inabilità se si è nel triennio di validità dell’Assegno Ordinario può essere fatta in ogni momento.
Saluti
Dottore scusi ma le ho inviato delle domande riguardanti pensione di invalidità e assegno ordinario di invalidità. Visto che non visualizzo le mie domande in attesa di essere filtrate, potrebbe guardare che non siano finite nello spam. Grazie dottore, anche perché una sua risposta al riguardo per me è fondamentale. Grazie e scusi l’insistenza.
Buonasera,
In realtà ho risposto, ma lei aveva postato la domanda in una pagina errata, questa: https://medisoc.it/abolita-la-nota-aifa-n-94/
non trova la risposta perchè non la cerca nel posto giusto.
Circa La domanda di Pensione di Inabilità, non ci sono controindicazioni alla presentazione, indipendentemente dalla possibilità di accoglimento (che a distanza non posso giudicare).
Quindi: perchè no!
Eventualmente potrebbe avere un beneficio ma sicuramente nessun danno se non venisse accolta.
Saluti
Grazie mille Dottore per la risposta. Se sono riuscito ad ottenere l’assegno ordinario di invalidità 3 anni fa è stato solamente per merito dei suoi preziosi consigli. Grazie di cuore.
Buongiorno dott. Nicolosi, un quesito velocissimo. 3 anni fa mi è stato riconosciuto un assegno ordinario di invalidità, in seguito alla diagnosi di: “epilessia generalizzata non convulsiva, verosimilmente temporale in trattamento”. Le chiedevo se al momento della nuova visita INPS per la riconferma dell’assegno, sia necessario portare nuova documentazione medica, oppure, vista la diagnosi certificata precedentemente, sia sufficiente il materiale esposto in occasione della prima convocazione. Grazie per una sua eventuale risposta.
Buongiorno.
In occasione di visita di revisione, si deve SEMPRE produrra nuova documentazione per dimostrare la persistenza dello stato invalidante.
In mancanza di ciò, la conferma del beneficio ha una possibilità di accoglimento molto bassa.
Saluti
Buonasera dott. Nicolosi, sono sotto cura presso un centro di igiene mentale da 1 anno, Il dottore mi ha prescritto delle compresse Depakin khrono 500mg a rilascio prolungato mattina e sera. sono associate a 10 gocce mattina e sera di Haldol gocce al 2 % e una compressa dopo pranzo di Prameffex 10 mg. Soffro di disturbo della personalità Grave, emotivamente instabile su base di transitoria ideazione Paranoide. Tutto ciò è stato attestato con certificazione ASL. Premetto che ho un Diabete sconpensato insulino dependente dal 1973.Con Emoglobina 8,5. Durante questi ultimi anni passati mi sono state riscontrate varie patologie.Ho una ipertensione arteriosa, una Stenosi Carotidea al 35 – 40 %, ho insufficienza mitralica di 1 grado. In piu dal 2008 soffro di una sincope vasovagale. DA TRE MESI PERCEPISCO ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITA’, HANNO ACCOLTO LA DOMANDA ED HANNO SCRITTO CHE ENTRO MAGGIO 2020 SARO’ CHIAMATO A REVISIONE SANITARIA. VISTO CHE HO UN A PICCOLA ATTIVITA’ COMMERCIALE CHE RIESCO A SFORZI A GESTIRE, LEI MI SA SPIEGARE PERCHE MI CHIAMANO A REVISIONE SOLO DOPO UN ANNO? E NON TRE ANNI COME DICE LA LEGGE? LEI COSA PENSA ACCOGLERANNO COME LA PRIMA VOLTA LA REVISIONE CHE MI FARANNO? LE MIE PATOLOGIE SONO STABILI E SONO SOTTO CURA PRESSO UN CENTRO IGIENE MENTALE DELL’ ASL E FACCIO USO DI FARMACI COSTANTEMENTE. Sicuro di un riscontro celere le porgo distinti saluti. Grazie
Buonasera.
L’assegno Ordinario viene concesso a coloro che perdono i 2/3 di capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini.
In via teorica, un soggetto che ha un’attività commerciale potrebbe improvvisamente modificare la propria attività e avere un notevole aumento dei guadagni. Si parla in questi casi, anche se impropriamente, di riqualificazione professionale; che poi in realtà sia una chimera non importa. Quindi la revisione viene effettuata in anticipo per verificare la “peristenza dello stato invalidante” anche in rapporto ai guadagni.
In ogni caso alla revisione è essenziale ridocumentare tutte le patologie, in particolare la psichiatrica
Saluti
Grazie dott. Nicolosi, lei e’ preparatissimo. Grazie infinite per la risposta.
Gentile Dott. Nicolosi
per il quesito che le pongo non è facilmente rintracciabile una risposta chiara e perfino il call center INPS non riesce a rispondere univocamente. Spero che lei riesca a fare definitiva chiarezza.
Quale lavoratore dipendente privato nel 2009 mi è stato riconosciuto il diritto all`Assegno Ordinario di Invalidità, poi reso definitivo dopo i tre rinnovi
triennali. Nel frattempo ha vinto un concorso pubblico, mi sono dimessa dal datore di lavoro privato e ho cominciato a versare nuovi
contributi nella gestione dipendenti pubblici.
Conservo il diritto all`AOI già reso definitivo? Mi sembrerebbe paradossale perdere una provvidenza già confermata. Cosa ne pensa?
Grazie molte.
Buonasera.
Nel caso dell’Assegno Ordinario di Invalidità il termine “definitivo” si riferisce al fatto che non è più necessario presentare l’istanza per il rinnovo al triennio.
L’INPS però, con motivato parere medico-legale, può revocarlo in ogni momento.
Nel suo caso la possibile criticità sta nella sua nuova condizione lavorativa; teoricamente, anche se non conosco i particolari, lei si è professionalmente riqualificata e quindi è possibile, in caso di visita di verifica pella permanenza dei requisiti sanitari, che venga ritenuto che le sue patologie non siano più tali da ridurre a meno di 1/3 le sue capacità lavorative in occupazioni confacenti alle sue attitudini.
Naturalmente questa è la teoria; in pratica ogni caso è a se stante e le generalizzazioni non sempre sono applicabili ai casi specifici.
Saluti
Dott Nicolosi buonasera. Sono titolare di assegno di invalidità TT da circa 13 anni. Ho chiesto all’Inps Eco-cert per conoscere la mia situazione previdenziale ma hanno rigettato la domanda perché già titolare di prestazione pensionistica diretta. Ciò significa che questo assegno di invalidità che percepisco oggi sostituirà anche nell’importo i miei 35 anni di vita lavorativa? Devo capire che la mia pensione sarà sempre di circa 600 euro? Grazie anticipatamente del’attenzi che vorrà dedicarmi
Buonasera.
Anche se in questo blog sono presenti molte notizie di carattere amministrativo, io sono un medico e la mia preparazione professionale non include tutta questa baraonda di regole INPS sulle pensioni.
Sono sicuro di non poter dare una risposta affidabile, che invece potrebbe essere data dagli impiegati dei Patronati che quotidianamente si dedicano a questa materia.
Saluti
Salve dott. Censori. Sono un invalido al 91% per patologie cardiache e percepisco assegno IOcomm dal 2009. Ultimamente la mia situazione è peggiorata con diabete e lesione totale irreparabile dei tendini delle due spalle, pertanto volevo chiederle se posso fare domanda di invalidità civile sperando di arrivare al 100% per avere i 280€. Nel caso posso fare domanda, sono compatibili assegno IOcom e invalidità civile? Inoltre in caso di esito negativo dell’invalidità civile rischio di perdere anche l’assegno IOcomm?
Grazie per la disponibilità
Cordiali saluti
Buonasera.
Lei può fare domanda, ma non posso assolutamente valutare le possibilità di accoglimento.
La pensione di inabilità per invalidi civili è compatibile con l’Assegno Ordinario d’Invalidità (AOI) e quindi possono essere percepite entrambe, a patto che non si sforino i limiti reddituali previsti per la pensione di inabilità.
Se per “esito negativo” intende che addirittura la percentuale venga ridotta, in genere l’uno non dovrebbe trascinare l’altro, ma è meglio essere prudenti.
Meglio far valutare il suo caso da un medico specialista o esperto in medicina legale.
Saluti
Buonasera Dottor Nicolosi,
a 20 anni (non lavoravo ancora) ho scoperto di avere la miocardiopatia ipertrofica e mi fu riconosciuta un invalidità del 35%. Quest’anno a 51 anni d’età mi si è aggiunta la fibrosi miocardica quindi essendo a rischio di morte improvvisa a giugno mi sono sottoposto ad impianto ICD. Oltre a questo soffro di ipertrofia prostatica e di acufeni. Lavoro come impiegato tecnico quindi mi divido tra ufficio e brevi trasferte/viaggi e mi sto preparando a fare la richiesta di aggravamento.
Il mio dottore curante ha già spedito il modulo per l’invalidità civile all’inps contrassegnando sul modulo “invalidità” e “handicap” (con diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica ipertensione arteriosa ipoacusia neurosensoriale I.P.B. . I codici segnalati sono: 425 cardiomiopatia -401 ipertensione essenziale – 3889 disturbi all’orecchio non specificati – 600 iperplasia della prostata), ma il presidente dell’ associazione invalidi della mia città mi ha detto che era meglio fare la richiesta dell’SS3 (assegno ordinario di invalidità) con allegata una perizia del mio stato di salute di un medico legale perchè avrei avuto molti più vantaggi tra i quali la 104, la pensione oltre mio stipendio attuale ed il fatto che mi basterebbe solo il 67% per averne diritto. Sono molto confuso perchè ho sempre lavorato senza mai sapere i miei diritti. Prima di depositare i documenti al patronato vorrei sapere secondo lei cosa sarebbe meglio per me e che differenza c’è tra le 2 domande.
Spero di essere stato chiaro.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Buonasera.
Si tratta di benefici differenti che seguuno regole e procedure differenti e hanno funzioni di tutela differenti. Non è errato fare entrambe le domande.
L’SS3 non è una domanda o un tipo di pensione, ma un modello di certificato usato per presentare differenti tipologie di domande, tra cui quella per la concessione di Assegno Ordinario d’invalidità di cui si parla in questa pagina che la invito a leggere con attenzione.
Il modello SS3 NON serve per presentare domanda per il riconoscimento del benefici della legge 104/92, ma in realtà lei ha già presentato questa istanza in quanto si usa il certificato per la domanda di invalidità civile in cui il medico ha flaggato la casella “handicap”.
L’invalidità civile produce altri benefici, ma il discorso è lungo e quindi la invito a leggere questa pagina: INVALIDITA’ CIVILE: i benefici
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi, volevo gentilmente porLe un quesito. Sono titolare di assegno ordinario di invalidità da 2 anni con scadenza a novembre 2019. Però ho una visita di revisione sanitaria 1 anno prima della scadenza, cioè a novembre di quest’anno (visita di revisione sanitaria programmata). Siccome la mia situazione è sempre la stessa, dopo lo scoppio del piatto tibiale sinistro con frattura scomposta ed esposta non ho recuperato da ormai 3 anni ed il mio stato fisico è uguale a quello di quando feci la visita all’Inps la prima volta. Da quella data, nella quale mi riconobbero l’assegno ordinario di invalidità ho fatto altre visite da altri medici e di recente ho documentazione nuova (settembre ed ottobre 2 nuovi certificati) che attesta il perdurare delle mie difficoltà di deambulazione e la deformazione del ginocchio. Vorrei qualche consiglio da Lei esperto e preparatissimo: occorrono altre visite specifiche? L’ultima risonanza magnetica è di gennaio 2018, può andare bene visto che loro non l’hanno visionata nella prima visita per l’Aoi?
Inoltre volevo dirle che nel frattempo mi hanno riconosciuto anche invalidità civile al 46 %. Mica va ad inficiare con il rinnovo dell’AOI? Potrebbe darmi gentilmente qualche consiglio?
E’ solo una formalità visto che è una visita programmata intermedia alla scadenza a loro dire?
Grazie mille, Lei è gentilissimo. Le auguro buon lavoro, Giò.
Buonasera.
Le visite di revisione programmate non sono mai formalità, anzi, rappresentano un momento di incertezza sul proseguimento della concessione del beneficio.
Da quello che però mi dice direi che la documentazione è sufficientememente dimostrativa.
Le risonanze magnetiche ripetute, per questi casi, sono inutili ed i medici INPS dovrebbero ben saperlo.
Saluti
Buongiorno Dottore e complimenti per il suo servizio . Vorrei sottoporle il mio quesito :
Diagnosi di carcinoma SCC alla tonsilla dx a marzo 2015 con adenomegalia di 4 cm 2° liv destro trattato con chemio-radio concomitanti fino a giugno 2015 . A novembre 2015 dall pet/tc risultava tutto in remissione completa poj a seguito di follow up stretti nel mese di Novembre 2017 dalla RM risultò una recidiva in due linfonodi sempre a dx 2° livello . Sono stato operato a Dicembre 2017 con svuotamento latero cervicale dx e dall’istologico sono emersi alcuni linfonodi malati . Dall’ultima RM di fine Marzo 2018 risulta al momento tutto pulito , ora vorrei chiederle se esistono gli estremi per una richiesta AOI oppure l’invalidità civile ed eventuale 104 .
Da premettere che attualmente sono disoccupato da 08/2015 ma ho percepito la naspi e i relativi contributi figurativi fino a settembre 2017 . Ora a seguito delle cure del 2015 e lo svuotamento del 2017 ho il collo dx rigido e insensibile e anche il braccio dx ha problemi oltre a ipotiroidismo acquisito e xerostomia . Grazie
Buonasera.
Per essere certi occorrerebbe visionare la documentazione e capire che lavoro fa o potrebbe fare.
Molto approssimativamente, io consiglierei di tentare tutte e tre le istanze; i benefici ottenibili sono differenti e, a volte, complementari e purtroppo la sua malattia in effetti credo sia da considerarsi ad elevata incidenza funzionale.
Il tentativo potrebbe non essere inutile.
Saluti ed auguri
CIAO DA VARESE HO APPENA VISTO SUL MIO PROFILO QUESTO ESITO COSA VORREBBE DIRE IO HO GIA INVALIDITA AL 70/100 ASL E 7 INAIL QUINDI NON DOVREBBERO UTILIZZARLI?
PENSIONE DI INABILITA’ esito:REIEZIONE PER MOTIVI SANITARI
ASSEGNO DI INVALIDITA’:REIEZIONE PER MOTIVI AMMINISTRATIVI
Buonasera.
La pensione di Inabilità non è stata riconosciuta in quanto lei non è stato riconosciuto impossibilitato a svolgere qualunque attività lavorativa.
Sul diniego del riconoscimento dell’assegno Ordinario invece non posso rispondere. I motivi possono essere diversi e quindi dovrà approfondire la cosa, magari tramite il patronato con cui ha presentato l’istanza.
Saluti
asl mi a gia detto che mi danno il 100×100 devo solo aspettare prossimo mese per certificato potro fare contro inps?
altro quisito è perche mi mancavo sue dettimane gia pagate da 10 giorni cosa posso fare
Buongiorno.
Mi dispiace, ma per la verità non ho capito il suo quesito
Saluti
Buongiorno dott. Nicolosi, ho 52 anni e sono stata operata nel 2012 di Cancro all’ovaio G3,N1 con metastasi linfonodale. Ho eseguito chemioterapia e seguendo la procedura ho fatto richiesta d’invalidità civile dove mi è stato assegnato il 100% con legge 104 art3 comma3 per due anni. Alla revisione del 2015 mi è stata ridotta al 75% e revocato la 104. A maggio 2016 ho avuto una recidiva alla milza e sono stata splenectomizzata. Chiesto aggravamento e mi è stato riconcesso il 100% e ripristinato la 104 art3 comma3 per un anno. Premetto che soffro di Asma bronchiale cronica, rinite vasomotoria e le chemioterapia hanno provocato una neuropatia periferica con difficoltà motorie tanto da avere bisogno di aiuto nelle faccende quotidiane certificato da EMG. A giugno 2017 vengo richiamata per rivalutazione e porto la documentazione clinica che stabilisce che la malattia è in remissione (marcatori ed esami strumentali nella norma), e mi viene concesso l’80% sempre con la gravità. A maggio 2018 vengo richiamata per altra revisione e, visto l’aggravarsi delle difficoltà motorie porto esito di visita neurologica con altra EMG che conferma la neuropatia. Ribadisco che la situazione della patologia va bene il problema più grosso sono i piedi che mi manca la quasi totalità della sensibilità. Esito ricevuto pochi giorni fa è il 67% d’invalidità con 104 art3 comma1 “invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. Secondo Lei esistono le prerogative per un ricorso? Se si, ci sono possibilità di ottenere una valutazione che mi conceda per lo meno la percentuale per ottenere l’assegno d’invalidità?
Grazie della sua risposta.
Buonasera.
Lei ha proposto la stessa domanda in due pagine differenti a distanza di un giorno.
Ho risposto nella prima.
Saluti
Non so dove ho postato la prima, me lo dice per favore?
https://medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-il-ricorso-giudiziario/
Buongiorno Dott. Salvatore Nicolosi, prima di tutto le volevo fare i miei complimenti e poi le volevo domandare una cosa sul mio caso. Io lavoro e sono invalido civile al 68% perché ho un artoprotesi al ginocchio per via di un osteosarcoma in età giovanile, sono stato rioperato nel 2013 per la sostituzione di una buona parte di essa e ovviamente ho subito un aggravamento nella deambulazione ma non ero a conoscenza che potevo fare richiesta di questo assegno. Ora è troppo tardi? Sono passati quasi cinque anni….
Buonasera.
In via teorica non è tardi; potrebbe essere, ad esempio, argomentare che dopo 5 anni l’incidenza sulle capacità lavorative è aumentata per aumento del dolore alla deambulazione-
Ma le ricordo che la valutazione per la concessione di Assegno Ordinario viene fatta considerando le “occupazioni confacenti alle attitudini”. Se lei svolge un lavoro sedentario, al computer ad esempio, la protesi non ha una particolare incidenza.
Ogni caso è unico e ogni caso deve essere valutato nei suoi diversi aspetti in rapporto alle difficoltà che la malattia provoca per lo svolgimento dello specifico lavoro.
Saluti
Salve dottor Nicolosi,
mi è stata riconosciuta una invalidità del 70% nel 2010 giudicata permanente tramite modulo A/SAN; da allora non ho usufruito di nessun beneficio tranne l’esenzione per visite e medicine.
Ho scoperto che anche lavorando dovrei avere diritto all’assegno ordinario di invalidità.
Devo produrre comunque il modello SS3 con le varie revisioni o posso produrre direttamente il A/SAN?
Grazie anticipatamente.
Buonasera.
Per la domanda di concessione Assegno Ordinario d’Invalidità è OBBLIGATORIO produrre un certificato telematico su modello SS3.
I verbali dell’Invalidità civile possono essere prodotti in sede di visita per documentare le proprie infermità, ma non possono essere usati per la domanda di AOI.
Saluti
Buongiorno Dottore. Vorrei chiederle informazioni in merito ad una visita di Revisione INPS che dovrò fare a breve per L’assegno Ordinario di Invalidità. Ho aggiornato già i certificati medico-legali delle altre patologie croniche presenti. Recentemente ho scoperto tramite TAC senza contrasto all’addome di essere affetto anche da Agenesia Renale Congenita (Rene Destro). Mi conviene fare una visita legale anche per questa patologia da abbinare ai certificati già prodotti oppure non serve e consegno direttamente la diagnosi della TAC? Grazie per l’attenzione
Buonasera.
Secondo me è sufficiente il referto TC.
Non mi pare ci sia motivo per affrontare una spesa per una visita medico-legale che, alla fine, potrebbe solo affermare la stessa cosa della TC ma con parole differenti.
Saluti
BUON GIORNO DOTTORE,MI CHIAMO SIMONE E SONO UN PAZIENTE PSICHIATRICO INVALIDO ALL’80% TRA UNA VENTINA DI GIORNI AVRO’ LA VISITA DI REVISIONE DELLA INVALIDITA’ PRESSO LA SEDE INPS PRECISO CHE LA MIA DIAGNOSI E’ PSICOSI SCHIZZOFRENICA DI TIPO SCHIZZO AFFETTIVO E DEVO DIRE CHE DOPO UNA TERAPIA MOLTO PESANTE ADESSO STO UN POCHINO MEGLIO.QUESTO POTREBBE CAUSARE LA PERDITA DEL BENEFICIO DELL’ASSEGNO DI ASSISTENZA DI 292 EURO GRAZIE.
Buonasera.
In via teorica la possibilità c’è sempre ma se la certificazione di supporto alla visita è “ben fatta”, cioè se documenta correttamente quelè l’incidenza funzionale della patologia, non dovrebbero esserci problemi.
é assolutamente utile che nella certificazione sia indicata anche la terapia.
Saluti
Gentile dottore,
Mia madre è titolare di AOI in procinto della visita per il terzo rinnovo a causa di una grave patologia oncologica che fortunatamente al momento è stabilizzata. Dal 2012 oltre all’AOI le era stata riconosciuta l’invalid Civile al 100% (ridotta al 70% alla revisione del 2017) e la 104/92 con art.3 quando faceva la chemioterapia. Intanto grazie all’AOI ha ridotto il suo orario di lavoro a 24h/sett. Ora, 65enne e stanca oltre che provata dalla sua condizione di salute, desidererebbe andare in pensione e purtroppo con i suoi 30anni di contribuzione non ha i requisiti. Io, consapevole della precarietà della sua salute vorrei aiutarla in tutti modi a realizzare questo desiderio. Le chiedo cortesemente aiuto rispetto ai seguenti quesiti che mi sono insorti esplorando tutte le opzioni possibili in tal senso:
-se le confermano per la terza volta l’assegno e si licenziasse percepirebbe l’AOI fino al raggiungimento dell’età pensionabile?
-occupandomi di fare le pratiche per il rinnovo ho chiesto il PIN dispositivo e ho visto che c’e la possibilità di fare domanda per “pensione anticipata”. È necessario un minimo di percentuale di invalidità per fare questa domanda (visto che gliel’hanno ridotta al 70%)? Ha senso fare il rinnovo AOI e questa domanda contemporaneamente o vale la pena attendere prima per vedere se l’AOI viene confermato per la terza volta? Se dovessere approvarle la “pensione anticipata” immagino che l’AOI verrebbe revocato?
-Ho visto che c’è anche la possibilità di richiedere la totale inabilità. Potrebbe aver senso fare questa domanda?
La ringrazio molto se potrà rispondermi
Buonasera.
1) l’AOI dura 3 anni, salvo verifiche anticipate a volte previste già in sede di visita di conferma; prima di licenziarsi è opportuno controllare se è prevista una revisione anticipata… non si sa mai;
2) la pensione anticipata di vecchiaia viene concessa se si viene riconosciuti invalidi in misura uguale o superiore all’80%, con i criteri dell’invalidità civile; questo secondo la normativa, ma volte le valutazioni possono divergere, in un senso o nell’altro;
3) ha sicuramente significato fare le domande contemporaneamente: se la pensione anticipata di vecchiaia dovesse essere accolta, la pensione verrebbe erogata dopo una “finestra” di 13 mesi, 13 mesi che sarebbero coperti dall’AOI;
4) l’inabilità viene concessa se il lavoratore è impossibilitato a svolgere qualsiasi lavoro; difficilmente l’INPS la concede.
Saluti
Gentilissimo dottore La ringrazio tantissimo per la Sua risposta di cui farò tesoro per procedere.
Buona sera Egregio Dott. Nicolosi, innanzitutto grazie per la Sua preziosa disponibilità e gentilezza per il servizio che presta e per le risposte sempre professionalmente superlative. Volevo gentilmente porle un quesito. Sono titolare di AOI per capacità lavorativa ridotta di almeno 2/3 da oltre 1 anno in seguito ad un grave incidente che mi ha reso invalido (non le scrivo tutte le particolarità per non rubare troppo spazio) e fra qualche mese dovrò fare la visita di revisione. Nel frattempo, dopo il riconoscimento dell’AOI, ho fatto domanda di invalidità civile. Mi hanno riconosciuto un’invalidità civile del 46 %.
Domande: la percentuale che mi hanno riconosciuto di invalidità civile non potrà in alcun modo inficiare con il rinnovo dell’AOI? O potrebbero esserci problemi?
Posso fare domanda di aggravamento dell’invalidità civile? Secondo Lei potrebbero esserci problemi per il rinnovo dell’AOI visto che per l’invalidità civile mi hanno riconosciuto “solo” il 46 %?
Come posso muovermi per stare tranquillo visto che le patologie che riducono le mie capacità lavorative di oltre i 2/3 ci sono tutte? Non avrebbero dovuto darmi almeno il 70%? Sono criteri di valutazione diversi che non coincidono fra loro? Potranno chiedermi in sede di visita di rinnovo dell’AOI se sono invalido civile e in che percentuale o non c’entra niente?
P.S.: h la mia invalidità civile è non revisionabile, cosa significa?
Grazie infinitamente per le risposte e buon lavoro!
Buonasera.
Con ordine:
1) i criteri per la valutazione in ambito di invalidità civile e quelli dell’assegno ordinario a volte si sovrappongono, ma possono essere profondamente differenti; pensi ad un orologiaio a cui insorge un modesto tremore alle mani per cui non avrebbe una grande percentuale d’invalidità civile ma la perdita di 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle sue attitudini può essere riconosciuta;
2) in genere il medico che valuta il caso dell’AOI da un occhio al verbale d’invalidità, per confronto e per conferma delle infermità, ma poi deve tener conto dello specifico soggetto e delle sue specifiche mansioni e “adattare” la valutazione al suo caso particolare;
3) in qualche rara occasione purtroppo ciò non accade e conseguentemente la valutazione non è congrua con conseguenti errori valutativi;
4) Le patologie ci saranno ancora, ma è essenziale che siano ulteriormente ridocumentate; la revisione serve a valutare “la persistenza dello stato invalidante” e se manca documentazione medica specialistica “nuova” a supporto potrebbero esserci dei problemi;
5) NON REVISIONABILE significa che lei non sarà sottoposto a visite di revisione in quanto il giudizio è definitivo; naturalmente è sua facoltà, se ci sono i presupposti, richiedere una nuova visita per aggravamento dell’invalidità (se però ci sono nuove patologie o le le precedenti si sono aggravate e se ciò è documentato)
Saluti
Grazie mille Dottore, quindi in linea di massima, se le mie patologie sono uguali alla mia prima visita per il riconoscimento dell’AOI, e ben documentate con nuove visite specialistiche effettuate, ed ovviamente ben visibili su di me dal medico INPS all’atto di visita medica di rinnovo, non dovrei avere problemi per la riconferma dell’AOI giusto? A prescindere dalla visita effettuata per l’invalidità civile. Grazie ancora Dott. Nicolosi!
Buonasera, in caso di inabilità al lavoro e con il requisito di 5 anni consecutivi di contributi versati, a quanto potrebbe ammontare la cifra del mio assegno di inabilità al lavoro? Vorrei poterlo calcolare, prima di decidere se continuare a lavorare o meno.
Buongiorno.
Impossibile per me rispondere, in quanto sono un medico e non un impiegato amministrativo.
Ma neppure un esperto potrebbe rispondere con così poche notizie.
Il calcolo va fatto verificando l’importo dei contributi versati e questo può essere fatto solo presso un Patronato.
Saluti
Salve vorrei chiederle una delucidazione, io ho eseguito la richiesta per assegno di invalidità ss3, ho eseguito la visita presso l Inps e ora devo attendere la risposta, unica cosa che non mi è chiara perché vedendo su vari siti è discordante, se dovessi ricevere l assegno Di invalidità oltre alla mensilità data in base ai contributi versati e quant altro viene dato con la prima mensilità anche gli arretrati degli anni passati lavorando? Io lavoro da circa 9 anni e non ho capito se con la prima mensilità di assegno di invalidità vengono dati anche gli assegni degli anni arretrati. Grazie per la risposta
Buonasera.
In ogni caso l’assegno decorre dal mese successivo alla data della domanda e non da quando ha iniziato a lavorare.
Quindi riceverà gli arretrati dei mesi che sono stati necessari per perfezionare la pratica, dal mese successivo alla data della domanda al primo pagamento.
Saluti
Egr. Dott.re buonasera
Gradirei un consiglio in merito a quanto le esporrò.
Riconoscimento Contributi Figurativi al fine di poter accedere all’assegno ordinario di invalidità/inabilità. Attualmente usufruisco dell’assegno di Pensione d’invalidità con 80% di circa € 290,00 mensili e purtroppo non ho potuto usufruire , nonostante la malattia diagnosticata, dell’assegno ordinario di invalidità/inabilità che è leggermente superiore ma consentirebbe una vita meno stressante. Purtroppo 6 anni fa sono stato messo in custodia cautelare e mi hanno riscontrato una patologia importante che nonostante la gravità , accertata dalla casa circondariale Area sanitaria, non hanno proceduto al mio ricovero in quanto la stessa Casa Circondariale era considerata dall’Area Sanitaria adeguata a poter erogare le cure pertinenti alla mia delicata patologia. Effettivamente sono ancora vivo e non posso negare che le cure erogate siano state , in concomitanza con la mia voglia di vivere e non soccombere nonostante la realtà non confacente allo scrivente, Adeguate ma nonostante questo ed essendo stato da solo senza far colloqui e senza che nessuno mi aiutasse dall’esterno ho potuto per mantenermi solo dopo mie insistenze e lotte a suon di domandine 393 ed infatti ,rientrati i miei valori, mi è stato concesso di lavorare in questi ultimi 6 anni (ancora non sono definitivo in quanto la mia posizione giuridica a tutt’oggi non è ancora definitiva e quindi come definito dagli Assistenti Sociali e dal Giudice di Prevenzione dovrei essere Innocente ma per questo c’è tempo). Bene il requisito per accedere al beneficio dell’assegno mensile è legato alle ultime tre annualità versate che per il tipo di contratto fattomi dal Ministero di Grazia e Giustizia è previsto un decurtamento , considerati i versamenti minimi, delle settimane lavorate con un riconoscimento pari a circa 1/8 dell’Estratto conto Previdenziale. Ho chiesto la possibilità di integrare i contributi versati ma non è possibile per il contratto di lavoro fattomi dal Ministero di Grazia e Giustizia???!!! Ho chiesto di potermi riconoscere i contributi Figurativi , anche in considerazione che quando sono stato arrestato ero dipendente della ditta sequestrata e che a tutt’oggi non risulta il mio licenziamento, per malattia (dato il caso di specie e che gia’ l’inps ha riconosciuto i contributi Figurativi per casi particolari cioè i periodi passati presso comunità terapeutiche quale la Nesso che è privata???? di persone con una patologia molto meno invasiva della mia) e mi è stato risposto che dalla cartella clinica esibita non ci sono ricoveri ma colo accertamenti?????
Non capisco se sono io a fare la domanda sbagliata o sono loro a far finta di non capire come anche il fatto che nessuno Educatori,Psicologi,Assistenti sociali,Psichiatra e Specialista Malattie nessuno di loro mi ha informato del mio diritto a fare la domanda per il riconoscimento dell’invalidità che al tempo della diagnosi (dopo 4 mesi dal mio ingresso in Istituto) mi avrebbe visto , considerati i valori, e/o riconosciuto Invalido al 100% e pertanto Inabile al 100% con la possibilità in quel momento di poter venire a conoscenza e poter chiedere il riconoscimento dei Contributi Figurativi ad Integrazione a Totale o parziale dato che ero alle dipendenze del Ministero Di Grazia e Giustizia.
Sono spiacente ma sono amareggiato e distrutto e vi chiedo di potermi aiutare e indirizzare consigliandomi cosa fare e cosa chiedere o come formulare la domanda o se ho la possibilità di poter far valere i miei diritti(se ne ho?????!!!), e/o quanto riterrete opportuno consigliarmi e/o indicarmi sul da farsi?????
In attesa di vs. gentile e pronto riscontro porgo distinti saluti.
Buonasera.
Io sono un medico e il suo quesito è troppo “burocratico” per le mie conoscenze.
La settimana prossima cercherò di farla leggere a qualcuno con maggiori competenze in ambito amministrativo INPS e vedrò di riuscire a darle una risposta affidabile.
Saluti
Gentile Dottore, ho un congiunto titolare di AOI, vorrei sapere se questa prestazione è compatibile con i benefici della legge 104. Se così fosse cosa dovrebbe fare per sottoporsi a visita che porti al riconoscimento dell’art 3 comma 3 della suddetta legge? Bisogna compilare (come per l’AOI) il modello SS3? Se si, che cosa deve scrivervi il medico curante? Grazie per la disponibilità e la competenza.
Buonasera.
I benefici della legge 104/92 vengono concessi se si viene riconosciuti soggetto con handicap, art. 3 e commi 1 o 3.
Occorre fare una specifica istanza, assolutamente simile a quella dell’invalidità civile.
Quindi un medico abilitato deve inviare un certificato telematico, MA NON L’SS3; il certificato è quello che si usa per l’invalidità civile in cui va barrata la casella “HANDICAP”.
Quindi si deve presentare l’istanza di riconoscimento, a seguito del quale si viene sottoposti alla specifica visita.
l’iter è assolutamente sovrapponibile a quello che si usa per il riconoscimento dell’invalidità civile: può avere ulteriori informazioni leggendo questa pagina: https://medisoc.it/invalidita-civile/invalidita-civile-la-domanda/
Saluti
Buonasera,mi hanno riconosciuto l assegno ordinario di invalidità,e la pensione di invalidità civile 75 %.mi hanno detto che dovrei sceglierne una,io ho scelto l aoi.da premettere che sono un artigiano.Mi hanno fissato la visita a due anni,ora vorrei capire,quando ci sarà la visita,ci sarà il rinnovo della pensione,e quindi ci dovranno essere i requisiti dei tre anni di contributi nell ultimo quinquennio,oppure questo requisito ci dovrà essere l anno successivo,alla scadenza dei tre anni che mi hanno approvato l aoi?poi vorrei sapere se per caso i requisiti amministrativi dovranno sussistere anche dopo i tre anni oppure no?in base ai miei contributi,avevo diritto a 473,00 euro di pensione,ma me l hanno integrata al minimo,avrei diritto anche alle detrazioni e assegni familiari?scordavo,ho 48 anni e 24 di contributi.Grazie anticipatamente.
Buongiorno.
Per i rinnovi dell’Assegno Ordinario viene considerato valido il requisito contributivo se è soddisfatto alla data della prima domanda.
Circa assegni e detrazioni, continua tutto come al primo triennio.
Saluti
Grazie,molto gentile,quindi da quello che capisco,potrei anche non lavorare più,e nel caso in cui mi confermassero di nuovo l invalidità,continuerei a percepire l assegno?
E’ proprio così.
Saluti
Un’ultima cosa,nel caso in cui non lavorassi,ed essendo l’assegno ordinario concesso “anche” in base al lavoro che si svolge(stessa patologia,con lavori differenti,differenti esiti di accoglimento),non lavorando,non sussistono più i requisiti per cui magari è stato concesso l’assegno,o sbaglio?Grazie
Buonasera.
L’Assegno ordinario d’invalidità viene concesso se il lavoratore ha “perduto i 2/ di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini”.
Quindi che lavori o non lavori non è essenziale.
L’importante è la pardita di capacità lavorativa rispetto alle tipologie di lavoro che il soggetto potrebbe fare considerando età, cultura, qualificazione professionale.
Saluti
Egregio Dottor Nicolosi, a 5o anni superati,
sono un invalido civile al 100%, (con accompagnamento), per cause psichiche. Volevo sapere da Lei, se, in questa situazione, la mia firma autografa abbia (e se sì, quale) validità legale in atti di
trasferimento a me di beni immobili da parte dei miei genitori e di cessione a mio fratello minore
della mia metà di proprietà dell’appartamento in cui egli vive.
Attendo fiducioso una Sua gentile risposta.
Grazie.
Cordiali saluti.
Raffaele
Buongiorno.
Preliminarmente le comunico che mi è sembrato opportuno oscurare il suo cognome e nome perchè la domanda mi sembra piuttosto delicata.
In via teorica i suoi atti potrebbero essere impugnabili in tribunale da persona che ne ha interesse.
Quindi tutto dipende dall’esistenza di persona che potrebbe sentirsi danneggiata e, naturalmente, dal parere del notaio sulla sua capacità di intendere e volere.
Saluti
Buona sera mi chiamo Cristian mi si può dire perché non mi hanno riconosciuto la pensione da piccolo prendevi gli assengi scolastici ed oggi ho ricevuto nella buca lettre 3 lettere inps dicendo che mi anno solo riconosciuto 50% già l’avvocato gli ho portato le carte per fare ricorso quanto tempo passerà?
Buonasera.
Indipendentemente dal suo caso specifico, i criteri per ottenere i benefici economici sono molto differenti nel caso di soggetti maggiorenni o minorenni.
Per i minorenni è previsto che il soggetto abbia “difficoltà perdidtenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età.
Per i maggiorenni invece è prevista una tabella delle menomaczioni con relative percentuali di riferimento; il richiedente deve essere riconosciuto invalido in misura uguale o superiore al 74%.
Ad esempio, ad un 16enne con diabete mellito in trattamento insulinico, anche non scompensato ed in assenza di complicanze, viene concessa l’indennità di frequenza.
Ad un maggiorenne, nelle stesse condizioni, quindi un diabete mellito insulino-dipendente ma non scompensato e in assenza di complicanze, non viene concessa una percentuale di invalidità maggiore del 50%, insufficiente ad ottenere il beneficio economico.
Potremmo dire che per i minorenni il “metro” è più “benevolo”.
Saluti
Salve, sono nata con una rara malformazione dell’apparato urinario (estrofia vescicale-oggi malattia rara) che ha comportato diversi interventi chirurgici alle ossa pubiche, agli ureteri, ampliamento vescicale. Oggi è per sempre ho possibilità di urinare solo con ausili. Vengo riconosciuta invalida civile permanente all’80% all’età di 18 anni, ovviamente prima di iniziare a lavorare. Da allora la situazione è stabile, a parte sopraggiunti problemi di calcolosi più i meno ricorrenti.
Da 15 anni lavoro come impiegata e ho oggi uno stipendio decente (circa 2000€ netti al mese).
Con queste premesse posso comunque sperare di avere l’Assegno Ordinario di Invalidità, seppur ridotto del 25 o 50% oppure ci sono presupposti per cui l’INPS rigetterà la domanda?
Grazie in anticipo
Buonasera.
Premetto che non esiste un assegno ordinario ridotto, ne del 10%e neppure del 50%.
Ma l’Assegno Ordinario è reddito imponibile, quindi se esiste un’altro reddito è conveniente informare il datore di lavoro che procederà ad effettuare un prelievo di anticpo d’imposta maggiore ogni mese per evitare “traumi” in sede di dichiarazione dei redditi.
Ai fini del riconoscimento dei diritto a percepire l’assegno ordinario d’invalidità è indispensabile che le menomazioni invalidanti siano insorte successivamente all’inizio della costituzione del rapporto lavorativo o, almeno, si siano aggravate durante il rapporto lavorativo stesso.
Nel suo caso possiamo definire le sue menomazioni “precostituite rispetto al rapporto di lavoro” e quindi non sono valutabili ai fini della concessione di assegno d’invalidità.
Per capire meglio, scusandomi per l’eccessiva semplificazione: un lavoratore privo di una mano per un evento di epoca giovanile, che ha iniziato a lavorare già con questa menomazione, dopo 20 anni di lavoro non può richiedere l’assegno d’invalidità perchè è privo di una mano; d’altra parte una menomazione anche lieve nell’altra mano che aggrava pesantemente il deficit funzionale presistente può essere tale da far sussistere i requisiti per la concessione di Assegno Ordinario.
Saluti
Buongiorno Dottore;
Vi illustro la mia situazione, ho 37 anni e fin da piccolo ho sofferto di otiti catarrali con perdita uditiva riscontrata per la prima volta nel 1985 all’età di 5 anni (ipoacusia lieve di tipo misto peggiore a destra), vengo operato lo stesso anno di tonsillectomia.
nel 1991 (11 anni) a seguito di una audiometria viene riscontrata ipoacusia moderata peggiore a destra.
Nel 2016 vengo operato per la prima volta presso l’ospedale Sant’Andrea (Rm) ,orecchio destro con diagnosi ICD9-CM 38110 otite media cronica sierosa,semplice o non specificata. Durante l’intervento chirurgico viene riscontrata l’assenza dell’incudine e viene posizionata una protesi Porp ricavata dalla cartilagine prelevata dal trago. l’audiometria di controllo fatta dopo 30 gg non ha evidenziato nessun miglioramento con diagnosi di ipoacusia mista grave bilaterale peggiore a destra.
Dopo un anno ( aprile 2017) vengo sottoposto ad un nuovo intervento sempre nello stesso ospedale con diagnosi ICD9-CM 3892 sordità mista di conduzione e neurosensoriale. Durante l’intervento viene riscontrata l’assenza della protesi Porp in cartilagine posizionata nel precedente intervento,(corrosa con ogni probabilità). Non avendo l’ospedale a disposizione protesi Porp in titanio mi viene posizionata una protesi Porp in cartilagine equina. L’audiometria di controllo eseguita dopo 30gg evidenzia Ipoacusia grave bilaterale peggiore a destra senza nessun tipo di miglioramento.
Essendo diagnosticate e determinate otite media cronica, ipoacusia grave bilaterale, sordità mista e assenza dell’incudine, volevo sapere se possiedo i requisiti tali per poter inoltrare la domanda All’INPS per l’assegno ordinario di invalidità categoria io.
Svolgo l’attività di commerciante, negozio di arredamento e lavorando con il pubblico ho seri problemi a seguire le conversazioni con i clienti, gestire le vendite.
Grazie.
Buonasera.
Il requisito sanitario è che il lavoratore abbia perduto 2/3 di capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini.
Non esiste alcuna tabella di riferimento e la valutazione medico-legale a volte risente di convinzioni personali del medico accertatore; ma, a parte questo, credo che possano esserci difficoltà all’accoglimento e ha una certa iportanza anche l’efficacia di eventuale protesizzazione. Difficoltà, non impossibilità.
Saluti
Buongiorno dottore,
Cortesemente vorrei chiederle alcune cose. Per l’assegno ordinario d’invalidità come funziona ;
In caso di rinnovo ( secondi 3 anni ) chi decide ?
Il medico che si ha davanti alla visita o una commissione dove lui espone quello che ha accertato ?
E poi quali sono i tempi o i modi per sapere la risposta ?
La saluto e la ringrazio già da ora
Distinti Saluti e buone feste
Bruno Franchi
Buonasera.
In ordine:
1) in genere decide il medico che la sottopone a visita; qualche volta nella decisione viene coinvolto il primario, ma di solito non in presenza dell’assicurato.
2) in genere i tempi sono abbastanza rapidi, 10-15 giorni, ma possono variare nelle varie sedi e nei vari periodi dell’anno.
Saluti
La ringrazio e le auguro di nuovo Buone Feste
Buonasera dottore, le chiedo se puo aiutarmi a fare chiarezza sulla situazione di mia mamma. Le è stata riconosciuta invalidità per due anni del 75% e da settembre ha anche l’assegno ordinario di invalidità..lei con la metà di ottobre ha ripreso a lavorare a tempo pieno, riducendo l’orario di ogni giornata di due ore (grazie alla legge 104). È molto affaticata e non riesce a lavorare tutta la giornata.
Oggi ci è stato comunicato che l’assegno le spetta, ora però mi chiedo se lei lavora tutto il giorno l’assegno dovrà essere restituito? (Non ha ancora incassato niente) Potrebbe invece chiedere part time e avere l’assegno? Il problema finora era la sua impossibilità a vivere con una paga part time, quindi ha mantenuto il tempo pieno è ridotto le ore grazie alla 104, stando male poi tutti i giorni.
Dimenticavo, le hanno asportato un carcinoma ovarico e ha fatto 5 cicli di chemio! A febbraio si vedrà se i marcatori sono a posto o se c’è recidiva.
La ringrazio molto, non sappiamo a chi rivolgerci, patronato, Inps o altro!
Buonasera.
Facciamo un poco di ordine:
1) l’Assegno Ordinario d’Invalidità è compatibile con il lavoro;
2) che sia un part-time o un tempo pieno non importa;
3) dopo 1 anno, eventualmente, potrebbe esserci una revisione e allora l’Assegno potrebbe essere revocato per miglioramento dello stato di salute;
4) “revocato” vuol dire che non verrebbe più erogato dal momento della visita di revisione, non che verrebbe richiesto quanto già avuto;
5) in ogni caso l’Assegno Ordinario d’Invalidità è reddito imponibile IRPEF e quindi si cumula con lo stipendio per il calcolo del reddito per cui si paga l’imposta IRPEF;
5) l’Assegno per gli invalidi civili con percentuale compresa tra il 74% e il 99% è incompatibile con l’Assegno Ordinario d’Invalidità, ma è sua facoltà scegliere l’emolumento più favorevole e inoltre si deve considerare che esiste un limite di reddito che sua madre probabilmente supera.
A disposizione per ulteriori precisazioni
Saluti
La ringrazio, è stato molto chiaro.
Saluti
Buongiorno, io soffro da 7 anni, ormai, di dolori fortissimi (3/ 4 volte alla settimana) che partono dal braccio, arrivano al collo e poi alla testa. Per spostarsi tra queste due zone, alternativamente e incessantemente per durate di 8, 12, 16 o 20 ore. senza una regola precisa. Ho provato in questi anni ogni tipo di terapia, di esami ed analisi. Ho sentito molti specialisti, privatamente e non. Nessuno mi ha detto cosa potrebbe essere. Non sono state mai trovate evidenze tali da poter dire che quella era la causa. Ho provato tantissimi tipi di farmaci. Nessuno mi ha dato il minimo risultato, nemmeno alcuni potentissimi che mi destabilizzavano la vita. Alcuni mesi fa ho iniziato una terapia presso un centro di terapia del dolore con cannabis FM2. Debbo prenderla giornalmente e così facendo le crisi più accettabili. Tutto questo penalizza tanto sia la mia vita privata che quella lavorativa. Mi hanno consigliato di tentare con il modello SS3 di chiedere una invalidità. Secondo lei, visto i presupposti, e non avendo mai avuto una vera diagnosi che desse un nome a quanto mi succede, ho qualche speranza di ottenerla. La ringrazio in ogni caso. saluti
volevo solo aggiungere che quando ho le mie crisi non riesco a fare assolutamente nulla dal dolore costante, mi metto seduto, non sdraiato altrimenti la situazione peggiora ulteriormente, ed attendo che passi. Sperando che sia una crisi da 8 ore e non da 16 o 20
Buonasera dottore, una persona titolare di Assegno Ordinario di Invalidita’, ovvero invalido del lavoro con riduzione di capacita’ lavorativa superiore a due terzi, potrebbe avere l’esenzione del ticket per i medicinali e visite specialistiche? E se la sua risposta fosse affermativa , quale sarebbe la procedura per avere l’esenzione ,dato che l’Inps non rilascia nessun verbale? Ringraziandola per la sua disponibilita’ ,la saluto cordialmente.
Buonasera.
NO, per avere le esenzioni Ticket occorre essere riconosciuto “INVALIDO CIVILE” in misura almeno superiore a 2/3, cioè almeno al 67%.
Dal 67% al 99% si ha diritto all’esenzione Ticket per le visite specialistiche, le prestazini di diagnostica, compreso il laboratorio, e le prestazini di terapia (tipo Fisioterapia). Con il 100% si ha diritto anche ad esenzione per i farmaci.
Saluti
Buongiorno Dottore, io ho una invalidita’ del 60%, nel 2012 feci domanda di assegno ordinario di invalidità , dopo un mese mi rigettarono la domanda, ora nel 2017 potrei rifare la domanda in quanto nel mio lavoro ho difficolta’ oggettive a svolgere tutto quello che mi chiedono.. Occorre sempre presentare il modello ss3 del medico di base?
Ringrazio anticipatamente.
Buonasera.
La risposta è affermativa. La precedente domanda ormai è stata esitata.
Quindi occorre un certificato su modello SS3 e quindi presentare una nuova istanza.
Saluti
La ringrazio della risposta, pero’ leggo che bisogna andare al patronato per fare domanda, io pero’ vorrei farla personalmente dal sito inps visto che ho le credenziali per farlo, ci sono problemi? La domanda fatta da me e non dal patronato viene accettata ugualmente?
Grazie in anticipo.
Buonasera.
Se lei è dotato di “PIN dispositivo” può fare lei stesso la domanda, ma attenzione alla compilazione. In caso di errore non sono possibili correzioni e il certificato sarebbe praticamente “bruciato”.
Saluti
Salve dottore. Mio padre riceve la pensione di invalidità ordinaria. A ottobre è stato chiamato a visita e nel frattempo hanno sospeso i pagamenti a ottobre e a novembre. Quando percepirà di nuovo la pensione?
Buonasera.
Alla sua domanda non so proprio rispondere.
Si tratta di tempi di trattazione delle pratiche che nelle varie sedi possono essere differenti.
Oltretutto le mie competenze sono mediche e non mi occupo materialmente delle pratiche amministrative.
Saluti
buongiorno dottore ho avuto un incidente stradale con susseguente asportazione del rene dx. volevo chiederle dato che ho anche una menomazione accertata dall inail alla mano dx di grado complessivo dello 007% per inforunio sul lavoro l’ inps mi riconscerà una richiesta di inabilita o un assegno di invalidità ?
Buonasera.
Impossibile a distanza rispondere alla sua domanda, anche perchè dipende dalla funzionalità del rene residuo e dal tipo di lavoro che svolge.
Non ultimo, dall’assenza o presenza di postumi algici post-chirurgici.
Ma comunque, semmai, sicuramente non verrebbe riconosciuta l’Inabilità; al limite l’Invalidità.
Saluti
Buona sera ho una figlia invalida -all’80%, che percepisce assegno di indennità invalidità dal 2015.
ho letto che il rinnovo deve essere fatto su istanza del lavoratore .
mia figlia non lavora da diverso tempo ormai; ha percepito la naspi.
vorrei saperecome si fa a procedere per il rinnovo dell’assegno di indennità di invalidità civile permettere alla ragazza di avere questa piccola entrata su cui contare e a cui naturalmente ha diritto
Buonasera.
Credo che la situazione sia un poco complicata.
Premettiamo diverse cose:
1) l’Assegno Ordinario, che mi pare di capire è quello è incompatibile con l’Assegno di invalidità civile per invalidi dal 74% al 99%
2) non c’è incompatibilità tra Assegno Ordinario e pensione per inabili civili (invalidi civili al 100%)
3) a mia conoscenza, non può essere percepita NASPI ed Assegno Ordinario contemporaneamente, ma il lavoratore può scegliere il trattamento economico più conveniente.
Quindi non capisco cosa sta percependo in questo momento.
Darò quindi delle indicazioni generiche.
Per ciò che riguarda l’Assegno Ordinario d’Invalidità. dopo 3 anni dalla concessione occorre presentare una specifica istanza di rinnovo.
Per ciò che riguarda l’invalidità civile, se c’è stata una interruzione prolungata del beneficio economico in quanto sono stati superati i limiti di reddito, si dovrebbe ripresentare la domanda, ma prima sarebbe opportuno controllare se anche attualmente si superano i limiti di reddito. In qualche occasione, se l’interruzione dei pagamenti non è molto lontana nel tempo e sussistono i requisiti economici, basta una domanda amministrativa e per questo può rivolgersi ad un patronato.
Saluti
Gentile Dott. Salvatore Nicolosi
Avrei da chiederle informazioni riguardo assegno ordinario di invalidita. Dunque svolgo attività lavorativa come collaboratore scolastico a seguito assunzione legge 482 con invalidità del 50% presso un ente locale. Dopo appena un anno nel 2000 passo alle dipendenze del ministero istruzione quindi con istanza di aggravamento ottengo il 67%. Le patologie per le quali mi viene riconosciuta l’aggravante sono le stesse che mi hanno dato il beneficio dell’assunzione. A questo punto lei ritiene che ci possano essere i requisiti per presentare la domanda?
Buona giornata
Antonio
N.B. : sono affetto da disabilita neuro motorie per ridotte capacita motorie e in ambiente di lavoro ho gli stessi carichi dei miei colleghi normodotati.
Dovrebbe richiedere una visita di accertamento da parte del medico competente della scuola per eventuali limitazioni del carichi di lavoro, ad esempio non fare scale o non mantenere la stazione eretta per più di tot minuti oppure non spostare carichi superiori a tot chilogrammi.
E’ un suo diritto e può tranquillamente farne richiesta.
Saluti
Bunasera.
L’assegno Ordinario di Invalidità è previsto per i dipendenti del settore privato e non per quelli del settore pubblico.
Per i dipendenti pubblici sono previste tipologie di invalidità differenti; dia un’occhiata a questa pagina: https://medisoc.it/invalidita-p-a-inpdap/inpdap-pensione-per-inabilita/.
Saluti
Buongiorno, leggo con interesse il blog. avrei da chiedere una informazione.
io ho una invaliditò del 100% con accompagnamento e legge 104 comma 3 e legge 68. come diagnosi è malattia genetica di origine sconosciuta. vorrei fare domanda di assegno ordinario di invalidità (IO) perchè ad oggi mi sono subentrate due ernie discali cervicali che mi bloccano molto e mi fanno molto male. presentando questa domanda al l’inps potrebbero mettere in discussione quello che mi hanno già riconosciuto in passato? grazie
Buonasera.
Troppo poche informazioni per dare un parere.
In via generale, in assenza di notizie sulla sua attività lavorativa e sull’effettiva incidenza funzionale della sua patologia genetica, io sarei prudente.
Consiglio di chiedere un parere ad un medico specialista o esperto in medicina legale prima di fare dei passi che potrebbero danneggiarla.
Saluti
Buonasera dottore, le scrivo per mia madre 58enne che nel 2013 ha perduto il lavoro a tempo indeterminato che aveva in un supermercato a causa di una grave depressione sopraggiunta dopo la morte di mio padre. Li è stata riconosciuta l’Invalidità civile all’80% con handicap grave della 104 entrambi permanenti con la diagnosi dello specialista di Psicosi affettiva.
Dal 2015 percepisce l’assegno IO che li è stato riconosciuto, in questo caso, con un altra relazione di un altro psichiatra con diagnosi di Depressione maggiore con disturbo di personalità dipendente. La visita durò 5 minuti e dopo le domande canoniche sul lavoro che svolgeva, medicine assunte ecc..il medico disse che avrebbe deciso sulla base della relazione dello specialista, ma forse visto l’aspetto trasandato di mia madre che all’epoca non aveva igiene personale, aveva già deciso dal solo esame obbiettivo.
A inizio 2018, avremo la visita per la conferma o meno dell’assegno IO, mia madre nel frattempo non ha lavorato, se non quest’estate dove ha provato per un mese ad andare a pulire qualche appartamento (vive in un piccolo paese di 2000 abitanti con lavoro pressochè totalmente stagionale) le medicine che assume sono le stesse di tre anni fa, Olanzapina, Mutebon e EN, adesso cura di più la persona, mangia ed obbiettivamente ha un aspetto migliore, anche se continua a far fatica a fare la doccia e a dormire, ha fobia sociale, e anche paura nell’assumere medicinali e fare esami del sangue (che dovrebbe fare essendo affetta da ipotiroidismo).
Volevo chiederle se in questa valutazione dell’invalidità riferita alle mansioni può incidere il fatto che abbia la 104 con connotazione di gravità visto che ha sempre svolto lavori in pubblico (commessa)? Inoltre le volevo chiedere: essendo andato in pensione lo psichiatra che ci aveva fatto la relazione, ce la farà una dott.ssa sempre del CSM, ma è bene, o magari obbligatorio, che scriva una diagnosi conforme a quella della visita scorsa di depressione maggiore o può anche cambiarla?
Mia madre avendo 58 anni, se le verrà confermata l’IO fino al 2021, sarà l’ultimo rinnovo perchè potrà poi anticipare la pensione di vecchiaia con i contributi figurativi accumulati ed andare in pensione 1 anno prima ovvero a 63 anni. Pensa che ci siano buone possibilità di ottenere un rinnovo di altri tre anni dell’assegno? Grazie per la disponibilità
Cordiali saluti
Buonasera.
Il nuovo psichiatra naturalmente può conformarsi alla diagnosi precedente, ma può anche modificarla: questo non è affatto prevedibile, come non è precedibile l’esito della domanda di conferma, soprattutto in casi come questi per cui si deve fare una valutazione a distanza in assenza di visita del paziente e senza riferimenti sicuri su ciò che verrà certificato.
Per l’Assegno Ordinario non esiste una tabella di riferimento delle patologie invalidanti e quindi c’è sempre un dubbio sulla valutazione che il medico dell’INPS potrebbe fare.
In ogni caso è sempre opportuno ben documentare le patologie, tutte le patologie.
Saluti
Buongiorno dottore, a mia madre è stato proposto un lavoro con contratto occasionale di 1 ora al giorno per 5 giorni a settimana con retribuzione mensile di circa 180 euro. Essendo titolare dell’IO, è tenuta a consegnare il modello TE10-V al datore di lavoro anche con questo tipo di contratto? Nel modello sono previste trattenute nell’ordine di 3 euro al giorno, in pratica la retribuzione li verrebbe dimezzata oppure è una quota variabile secondo altri parametri?
Infine, visto che mia madre avrà a gennaio la visita per la conferma dell’assegno, dovesse essere assunta con tale contratto prima della visita, potrebbe rischiare di perdere l’assegno? Anche se si tratta di un lavoro occasionale, potrebbe essere confacente alle sue attitudini lavorative considerando che il lavoro perduto per la depressione maggiore nel 2013 era di operaia a tempo indeterminato ad un supermercato, oppure lei ritiene che comunque ci sia un forte declassamento tra quella mansione e quella di addetta alle pulizie di una cooperativa? Non so se per forte declassamento si intenda solo l’aspetto sociale e di prestigio del lavoro, oppure anche l’aspetto economico tra il lavoro perso inizialmente ed un eventuale nuova occupazione? Grazie mille se vorrà delucidarmi in merito anche perchè la questione è molto importante e nel caso mia madre rifiuterebbe questo contratto occasionale nettamente inferiore all’IO che percepisce.
Colgo l’occasione per porgerle auguri di buone feste
Buonasera.
Un contratto di lavoro occasionale di 1 ora al giorno non può essere considerato significativo per eventualmente considerarla “riqualificate” e che svolge un lavoro che le permette una esistenza dignitosa.
Oltretutto sicuramente, da quanto lei mi dice, si tratta di una mansione di livello molto inferiore alla precedente.
Le motivazioni di un mancato rinnovo potrebbero essere eventualmente sanitarie, per miglioramento del quadro invalidante, ma sicuramente non perchè lavora un’ora al giorno.
Raccomando di ben documentare le patologie cob documentazione recente.
Saluti
Buongiorno Dott. vorrei gentilmente porle un quesito. Lavoro da 15 anni presso un’azienda ed a seguito di un incidente piuttosto grave mi è stato riconosciuto l’assegno ordinario di invalidità. Ho handicap funzionali a seguito di scoppio e fratture varie arto inferiore. La mia domanda è: dopo l’accettazione dell’AOI posso fare anche domanda di invalidità civile e disabilità? So che le cose sono incompatibili da un punto di vista di prestazione economica. Come funziona in questi casi? E comunque sono due cose differenti? Cioè l’esito della domanda di invalidità civile, non va a inficiare in alcun modo l’AOI che già mi è stato riconosciuto? Grazie mille per la sua disponibilità e professionalità. Buon lavoro Giovanni.
Buonasera.
Esiste una incompatibilità tra le prestazioni economiche dell’Assegno Ordinario e dell’Assegno d’invalidità per percentuale compresa tra 74% e 99%; se in soggetto ha una invalidità civile del 100% possono essere godute entrambe le prestazioni, tranne se non si superano i limiti di reddito previsti per l’invalidità civile.
Si tratta, ripeto, di incompatibilità delle prestazioni economiche, eventualmente il soggetto può sceglere la prestazione più conveniente, ma non esiste una incompatibilità del riconoscimento.
L’invalidità civile da diritto anche ad altri benefici, ad esempio l’esenzione ticket per invalidità maggiore del 67%, e questi possono essere goduti anche in presenza di un Assegno Ordinario d’Invalidità; non esiste alcuna incompatibilità.
Saluti
Buongiorno dottore, a mia madre è stato proposto un lavoro con contratto occasionale di 1 ora al giorno per 5 giorni a settimana con retribuzione mensile di circa 180 euro. Essendo titolare dell’IO, è tenuta a consegnare il modello TE10-V al datore di lavoro anche con questo tipo di contratto? Nel modello sono previste trattenute nell’ordine di 3 euro al giorno, in pratica la retribuzione li verrebbe dimezzata oppure è una quota variabile secondo altri parametri? Grazie mille se vorrà delucidarmi in merito
Buonasera.
Le mie competenze sono mediche, con qualche sforamento nella parte amministrativa.
Alla sua domanda non sono in grado di rispodere in modo affidabile.
Saluti
Buonasera Dott.Nicolosi.
Ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta. Mi riferisco ai requisiti per ss3.
Ho 6 anni di contributi continuativi “antichi”, piu’ ulteriori altri nel tempo, compresi gli ultimi 3.
La mia patologia è carcinoma maligno (operato ad agosto u.s.) al sigma colon retto, e attualmente sono sotto chemioterapia,almeno per i prossimi 6 mesi, e non si esclude la radio. Secondo il Suo parere, ho i requisiti necessari per ss3? E per l’invalidità civile (peraltro già inoltrata e in attesa di risposta)? Grazie molte!
Precisiamo che con il termine SS3 si intende una particolare tipologia di certificato e non una pensione d’invalidità.
Nel caso specifico stiamo parlando di Assegno Ordinario d’Invalidità per la cui domanda un medico deve inviare un certificato telematico su modello SS3.
Questo tipo di istanza, per le patologie che lei mi riferisce, ha buone possibilità di essere accolta.
Circa l’invalidità civile, siamo intorno al 100%; per l’indennità di accompgnamento non posso dare un giudizio a distanza.
Saluti
La ringrazio molto per la precisione e la disponibilità.Saluto cordialmente.
Buon giorno , mi chiamo Bruno e ho finito il primo triennio di assegno ordinario d’invalidità , aspetto di essere chiamato a visita. Io in questi 3 anni non ho mai lavorato , mai a causa dei miei problemi di salute. Ora mi chiede non avendo lavorato almeno tre anni negli ultimi 5 , io perdo il diritto di averlo ? O c’è un grosso calo nella pensione stessa in caso fosse accettata
Grazie per l’eventuale risposta
distinti saluti Bruno
Buonasera.
No, il requisito dei 3 anni negli ultimi 5 si considera soddisfatto se alla prima domanda era sussistente.
In caso di rinnovo continuerebbe a prendere la stessa cifra che nel triennio precedente.
Saluti
Grazie mille dottore
illustre dottore come posso avere un consulto urgente con lei? grazie
ancir@live.it
Buonasera.
L’indirizzo del mio studio è in questa pagina: WEBMASTER
Saluti
Salve ho 45 anni affetta da carcinoma multifocale al seno sono all’ inizio devo essere operata a giorni quando è il momento di fare domanda per l assegno ordinario d invalidità grazie
Buonasera.
I benefici decorrono dal mese successivo alla domanda, quindi le consiglio di presentarla prima della fine del mese.
Non importa se ancora si deve operare.
Se poi dovessero chiamarla a visita durante il ricovero, basta comunicarlo inviando, anche a giustificazione, un certificato di ricovero.
Saluti
Buongiorno
A causa dei miei problemi fisici ( discopatie varie e scarsa sensibilità negli arti inferiori , cosa che mia portato a cadere spesso ed un volta mi sono fratturato lo scafoide del polso dx ) Percepisco l’assegno Ordinario d’invalidità, aspetto di essere convocato a visita a breve . Mi domandavo se era meglio fotocopiare i reperti per lasciarli o portare gli originali ? Poi un’altra domanda , non avendo mai lavorato in questi 3 anni a causa dei miei problemi, la cifra da me percepita rimarrà la stessa oppure no ?
La ringrazio già da ora
Distinti saluti
Bruno Franchi
Buonasera.
Io consiglio sempre di portare con se originali e fotocopie e cercare di consegnare le fotocopie.
Sulla cifra non posso essere esaustivo.
Anche se nel blog vi sono parecchie notizie di ordine amministrativo, le mie competenze sono mediche e a certi quesiti non sono certo di poter rispondere in modo affidabile.
Saluti
L’importo rimarrà uguale . I periodi di percezione di assegno ordinario sono considerati come periodi contributivi.
Buonasera dottore, possiedo un invalidità del 70% con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34% al 73%. Sono impiegata presso una multinazionale da 19 anni. Ho presentato 2 volte domanda per l’assegno ordinario d’invalidità,ma mi è stata rifiutata,perché non sono risultate infermità tali da determinare una permanente riduzione a meno di un terzo della capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle attitudini personali. Aggiungo che ho la legge 68/99 dove vi è segnalato “lavori non gravosi “. Il mio lavoro è piuttosto pesante ,perché consiste nel caricare sui banchi di un ipermercato detersivi, candeggina e quant’altro. Mi riesce a spiegare come mai la mia domanda è stata rifiutata? Grazie anticipatamente.
Buonasera.
Mi chiede veramente tanto.
I motivi possono essere diversi.
1) da quanto ho capito, lei è stata assunta come disabile ai sensi della legge 68/99; quindi, già prima di iniziare a lavorare aveva delle patologie, cosiddette “precostituite”; queste patologie non possono essere considerate ai fini della valutazione del grado di invalidità necessario per ottenere l’Assegno; si considerano solo nuove e sopravvenute patologie ed, eventualmente, gli aggravammenti delle vecchie patologie (che però si devono dimostrare); quindi potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo perchè non ho notizie) che queste nuove patologie non siano sufficienti a far superare la soglia di invalidità necessaria;
2) non ha prodotto documentazione affidabile e completa per dimostrare quali sono le sue infermità;
3) sono state chieste informazioni al datore di lavoro che però non ha risposto nei termini che lei riferisce (lavoro semplice e non faticoso)
4) il medico INPS non ha ben compreso quali sono le sue difficltànello svolgimento delle sue mansioni reali.
5) … etc.
In sostanza una risposta affidabile e certa, a distanza, non può essere data.
Saluti
Buongiorno Dr. Nicolosi,
La ringrazio innanzitutto per la sua disponibilità nel rispondere ai quesiti.
Le scrivo per un chiarimento in merito alla seguente situazione: mio padre, a seguito del suo licenziamento, ha fatto domanda per assegno ordinario di invalidità, a causa di una situazione di cirrosi epatica associata a epatite B e D, ipertensione portale ed emocromatosi. La domanda è stata accolta tre anni fa.
Nell’ultima risonanza è risultato inoltre un nodulo compatibile con HCC. È sottoposto, ormai da anni, a controlli epatologici ogni tre mesi.
Qualche settimana fa, allo scadere dei tre anni, ha fatto domanda per conferma dell’assegno ordinario per ulteriori tre anni (presentando documentazione aggiornata in merito al peggioramento della situazione epatica dovuto al nodulo compatibile con HCC).
La mia domanda è la seguente: potrebbe il medico legale Non confermare l’assegno per altri tre anni poiché lui non ha lavorato nei tre anni in cui ha percepito l’assegno ordinario di invalidità?
Mio papà ha 59 anni, ha lavorato 35 anni e negli ultimi tre ha percepito l’assegno ordinario.
Ha un’invalidità civile dell’80 %.
Grazie anticipatamente.
Buonasera.
NO. Il requisito dei 3 anni di contribuzione negli ultimi 5 anni si considera comunque sussistente se era presente alla data della prima concessione.
Sarebbe un paradosso se l’Assegno venisse revocato perchè, a causa delle scadenti condizioni di salute, durante il periodo di percezione dell’assegno non aveva potuto lavorare.
Consiglio: valuti la possibilità di presentare, contestualmente, istanza di Pensione di inabilità ( Pensione di Inabilità INPS )
Saluti
La ringrazio nuovamente,
Cordiali saluti
Buongiorno, vorrei gentilmente sapere perché l’INPS mi scrive revisione ad un anno e validità di tre anni, le due cose non vanno in contrasto? Ad ogni modo questa revisione ad un anno che dovrei fare richiede una domanda da parte mia o devono chiamarmi loro?
Buonasera.
La validità è di 3 anni in quanto dopo 3 anni la prestazione si interrompe e lei deve presentare una specifica istanza di rinnovo.
Ma l’INPS ha la facoltà di controllare se il lavoratore riacquisisce le sue capacità lavorative in anticipo rispetto alla scadenza e in caso positivo di revocare la prestazione.
Saluti
Buongiorno, Gentile Dottore.
Avrei bisogno di un informazione riguardo la mia situazione che non riesco a gestire in quanto purtroppo sono ignorante in materia e perché probabilmente il mio avvocato non mi ha saputo ben consigliare. In pratica ho un invalidità permanente riconosciuta dall’Inps pari al 90%. con deficit della capacità lavorativa .
Purtroppo nell’ottobre 2012 persi il lavoro da un azienda dove ho lavorato per circa 8 anni.
Successivamente non facendo più reddito ho fatto richiesta dell’ assegno di invalidità quella pari a 289 euro. Soltanto oggi vengo a sapere dell’esistenza di questo ss3 che pero’ andava fatta entro i 2 anni dal momento in cuoi fui licenziato.
Adesso che purtroppo credo di essere fuori termini di tempo per fare questa domanda , cè qualche alternativa ? devo obbligatoriamente lavorare almeno altri 5 anni e poi nell’ eventuale perdita di lavoro fare domanda? Valgono anche 5 anni di lavoro part time?
Sarei lieto di una vostra risposta perché non ci sto a capire niente.
Cordiali saluti
Leopoldo
Buonasera.
Per l’assegno ordinario di invalidità servono almeno 5 anni di contributi totali (e lei sembra li abbia) e 3 anni di contributi negli ultimi 5, o meglio, 156 settimane, quindi dovrebbe lavorare per almeno 3 anni prima di poter presentare questo tipo di istanza.
Ma lei non mi ha detto l’età; se ha più 60 anni e 7 mesi e almeno 20 anni di contributi totali, potrebbe tentare la carta della pensione anticipata di vecchiaia (vedi questa pagina: .
Ma gli avvocati di queste cose raramente sono informati, ad eccezzione di quelli che si occupano a tempo pieno del ramo previdenziale. I patronati e i medici esperti o specialisti in medicina legale in genere sono molto più informati.
Circa la validità del part-time ho dei dubbi; meglio chiedere ad un patronato di buona qualità (INCA, EPASA, ITAL, sono solo alcuni che mi vengono in mente, me ce ne sono sicuramente altri).
Saluti
Buongiorno, Gentile Dottore ho 45 anni, donna, e lavoro da 22 anni presso un appalto ospedaliero privato addetta mensa ….. part – time…. lavoro faticosi, pesantissimi, ho una malattia degenerativa alla schiena operata 3 volte di ernie lombari e cervicali, marcata artrosi faccette articolari e la colonna corrispondente ad una donna di 80 anni…. invalidita’ civile riconosciuta del 50%, feci tempo fa domanda per assegno ordinario di invalidita’ che mi fu rifiutata… domanda: ma questo assegno non si da in base al lavoro che si svolge? perche’ con una schiena come la mia e con un lavoro pesante come il mio non mi e’ stata concessa? soffro di dolori atroci con continue punture per andare al lavoro….. persino il dottore della mia ditta mi ha segnato che non posso sollevare piu’ di 5 kg…. ma dove lavoro e’ impossibile…. ora sto sempre peggio cosa mi consiglia di fare? grazie distinti saluti.
Buonasera.
Questo tipo di domanda devono essere ben documentata con certificazione anche recente che possa dimostrare quali sone le condizioni cliniche e funzionali attuali.
Potrebbe ripresentare l’istanza, nulla lo vieta, ma deve essere tutto perfettamente e integralmente documentato.
Saluti
Buonasera Dottore,sono un ragazzo di 48 anni,da un po di tempo soffrivo di affanno(sete d’aria),non riuscivo a fare un respiro profondo.Presentatomi al P.S. fui subito ricoverato dopo avermi fatto E.C.G. e Ecodoppler,dicendomi che il cuore era fortemente dilatato.Il giorno dopo mi fecero la Coronorografia,e la diagnosi è la seguente:VSX con diametri endocavitari moderatamente aumentati,spessori parietali lievemente aumentati,globalmenteipocinetico e con funzione di pompa moderatamente ridotte(EF 32%).Radice aortica nei limiti.Atrio sx moderatamente ingrandito. Sezioni dx nei limiti con VDX normocinetico.VCI lievemente dilatata,ipocollassabile.IM lieve-moderata.IA lieve.IT lieve con ipertensione polmonare di grado medio.CORONAROGRAFIA:malattia ateromasica coronarica di IVA con severa riduzione di calibro distale,parzialmente reversibile dopo nitrato ic. la terapia attuale è ranexa 375 1 comp.2 volte al di Triatec 2,5 mg 1 cp al di-Cardioaspirina 10mg 1 cp al di -Bisoprololo 2,5 mg 1 cp due volte al di-LASIX 25 MG 1 cp al di.Metforal 1000 2 1/2 al di- Trulicity 1 iniezone a settimana(sono anche diabetico non insulino dipendente).La mia domanda è se con questa patologia posso fare domanda per la pensione ordinaria di invalidità,e se potrei ottenerla,sono un artigiano,imbianchino cartongessista,elettricista.Da premettere che facendo le scale normalmente,ho l’affanno.Grazie
Buonasera.
Direi che le possibilità di accoglimento sono buone.
Saluti
La ringrazio.
Dottor Nicolosi,
Se si decide di vivere al’estero sia che si resti in comunità europea o al di fuori dalľeuropa, e in Italia si percepisce una pensione di invalidità per post chemioterapia, la pensione è ancora valida?
Se è no come bisognerebbe comportarsi e cosa fare per restare in regola per non avere dei futuri problemi?
Grazie in anticipo per la risposta.
Distinti saluti
Buongiorno.
Il suo è un quesito di tipo amministrativo-burocratico.
Nonostante nel blog, per completezza, siano inserite anche questo tipo di notizie, le mie cometenze sono mediche e quindi a quesiti specifici come il suo non sono certo di poter rispondere in modo affidabile.
presso un patronato ben ben organizzato potrà avere risposte sicuramente più esaustive.
Saluti
Buongiorno dottore volevo chiedere ho fatta domanda d’invalidita contributiva sn 34 anni di contributi bracciante agricola ho 57 anni purtroppo non riesco piu ha lavorare con tutte le cose che mi ritrovo .. sn stata opereta 2 volte alla cuffia rotatori spalla sinistra la destra e partita pure ho 2 ernie lombari operata di tunnel carpale diabete mellito 2 ho cifosi con 40 gradi e piu spondiloartrosi pressione prendo pure cardiospirina qualcosa altro e me l hanno rigettata secondo lei ho fatto ricorso ..e giusto grazie se mi risponde…
buonasera la mia domanda e ancora senza risp vedo quelle scritte dopo gia dato risposta
Buonasera.
Ripescata.
Per motivi misteriosi era finita tra lo spam.
Buonasera.
Naturalmente non posso esserne certo, ma in qualche caso mi è capitato che il problema era una documentazione medica di data non recente e/o incompleta.
E’ correttissimo che lei abbia fatto ricorso al Comitato Provinciale, ma spero che si sia rivolta ad un patronato che garantisce la presenza di un medico all’atto della visita, medico che può anche valutare la documentazione in suo possesso ed eventualmente consigliare come integrarla.
Se ciò non fosse, le consiglio di cercare, almeno, di avere un consulto con un medico specialista o esperto in medicina legale che possa consigliarla.
Saluti
Buongiorno dottore volevo farle sapere che mi e stata accettato il ricorso e che quindi accolte grazie..
Buongiorno, ho un dubbio di tipo procedurale. Mi è stato appena concesso l’AOI e molto probabilmente sarò costretta a lasciare il lavoro perchè i miei problemi di salute non mi consentono di proseguirlo e l’azienda difficilmente potrà cambiarmi mansione. Il mio dubbio riguarda quindi i requisiti per il rinnovo tra tre anni: supponendo che io smetta di lavorare oggi, tra tre anni non avrò più il requisito contributivo necessario per l’AOI? Inoltre rispetto a quale mansione verrà valutata la mia ridotta capacità lavorativa, se non lavoro più? Grazie.
Buongiorno.
Se lei non dovesse più lavorare allora l’AOI funziona come contribuzione figurativa, quindi questo problema non sussiste.
La valutazione viene fatta esattamente come la precedente, quindi valutando le sue capacità lavorative in occupazioni confacenti alle sue attitudini … in pratica rispetto al lavoro precedente o che teoricamente potrebbe fare considerate le competenze acquisite.
Saluti
Egregio Dottore, credo che la risposta sia fuorviante perchè la contribuzione figurativa è valida ai fini del riconoscimento del solo diritto alla pensione di vecchia e non quella anticipata (42 anni e 9 mesi) e si perde nel caso in cui l’assegno venga revocato.
Buonasera.
Stiamo parlando di ASSEGNO ORDINARIO D’INVALIDITA’.
Il quesito si riferiva alla possibilità che allo scadere del triennio di concessione dell’Assegno, non avendo nel frattempo più lavorato, potrebbero non esserci le 156 settimane lavorate (e quindi di contribuzione) negli ultimi 5 anni; in questo caso, in teoria, l’Assegno potrebbe essere rinnovato da un punto di vista sanitario ma poi non concesso per mancanza del requisito amministrativo/contributivo.
Io mi riferivo al fatto che in questo caso ciò non avviene perchè l’Assegno Ordinario funziona da contribuzione figurativa e quindi, se sussistono anche solo i requisiti sanitari, può essere confermato.
Saluti
La ringrazio per la risposta e, se posso approfittare della Sua disponibilità sottoporte il mio è un caso: a seguito della avvenuta guarigione (remissione clinica completa di un tumore) ho richiesto una visita per accertare la decadenza dei requisiti sanitari e quindi la revoca dell Assegno Ordinario di Invalidità in quanto ostativo all’accesso al Fondo di Solidarietà per il Prepensionamento. La richiesta è stata rigettata, in quanto è passato solo un anno dalla concessione dell’assegno, e l’invalidità confermata anche in sede di ricorso amministrativo. Ovviamente il danno provocato è enorme sia in temini esistenziali (sarei potuto andare in pensione già dal 1° luglio 2017) sia in termini economici (oltre 70.000 euro per contributi che la mia azienda mi avrebbe versato per poter accedere al prepensionamento che, essendo incompatibile con A.O.I.) ho perso. Non avendo molta fiducia nella giustizia italiana, ho rinunciato a proseguire in sede giudiziaria e approfittare della mia confermata condizione di invalido di approfittare del periodo di comporto per malattia di 36 mesi per starmene ugualmente lontano dal lavoro che mi è causa di un forte stress (il mio pensionamento è previsto per aprile 2021). Lei ha un consiglio da darmi?
Mi dispiace, ma il suo quesito è di tipo assolutamente amministrativo ed io, che ho una preparazione di tipo medico, faccio veramente fatica a rendermi conto di tutte queste “trappole burocratiche”.
Saluti
Gentile Dottore, in realtà la questione è anche di tipo medico in quanto, secondo me, il medico legale di fronte ad un esito clinico che attesta la REMISSIONE COMPLETA del tumore (linfoma), dopo meno di due anni dall’inizio del trattamento chemioterapico, non può sostenere che i presupposti della invalidità permangono perchè, statisticamente, entro cinque anni la malattia può recidivare.
Cordialmente
Buonasera.
Mi riferivo a quello che affermava sulle incompatibilità e non alle sue patologie, che non conosco e che sicuramente possono essere valutate solo visionando la documentazione specialistica
Gentilissimo Dottor Nicolosi tenga conto di questo post solo nel caso non sia stato caricato quello precedente.
Sono Danilo 48 anni operario metalmeccanico con una lunga storia di interventi alla schiena ultimo una stabilizazione lombare l5 s1 nel 2011 . ora a distanza di 6 anni stanno cedendo i dischi nei segmenti piu alti con ernie e protusioni tutte a destra. oramai faccio fatica a lavorare le assenze aumentano e io per poter lavorare faccio continuo uso di cortisone. I blocchi lombari oramai sono ogni settimana, con dolori alla gamba destra.
In questi anni poi sono sopraggiunte artrosi al ginocchio sinistro e periartite alla spalla destra..
Sono invalido al 35/100 dal 2011 volevo chiederle se ci sono possibilita di avere riconosciuto l’assegno. io lavoro in una ditta che costruisce porte da garage e ho un idonieta con varie limitazioni, che non sempre si possono rispettare.
distinti saluti Danilo
Buonasera.
Non posso essere certo, vista la distanza, ma documentando bene le patologie, la possibilità di accoglimento mi pare ci sia.
Saluti
Salve, mio padre in seguito ad un aneurisma ha persona la capacità uditiva, visiva e della deglutizione della parte sinistra inoltre ha una riduzione consistente dell’equilibrio ed infine ha tuttora un residuo tumorale al cervelletto che gli provoca delle forti emicranie. Per tali patologie ha il 67% di invalidità civile e abbiamo fatto domanda per l’assegno ordinario di invalidità poiché la sua attività lavorativa cioè coltivatore diretto richiede uno sforso fisico che lui non può più sostenere. La domanda ci è stata rigettata poiché non riscontrati motivi sanitari. Ritiene opportuno fare un ricorso? Può essere rilevata una motivazione eccessivamente generica?
Buonasera.
Il problema, spero, è che il coltivatore diretto, secondo certi criteri INPS, in realtà è un imprenditore, quindi non effettua sforzi fisici e non ha particolari rischi correlati ad un lavoro faticoso.
Ho scritto “spero” perchè altrimenti il rigetto mi è incomprensibile.
Direi che il ricorso è opportuno.
Saluti
Buongiorno Dott. Nicolosi,
sono una malata oncologica, dichiarata invalida civile al 100% con relativa legge 104, il tutto riconfermato dopo revisione.
Mi è stato riconosciuto anche l’assegno ordinario di invalidità per il quale è prevista una revisione sanitaria entro settembre 2017, sarà inps a convocarmi a visita? oppure devo preoccuparmi di fare richiesta?
La ringrazio per la risposta
Roberta
Buonasera.
Sarà sicuramente l’INPS a convocarla.
Saluti
Buongiorno, avendo un glaucoma ad angolo aperto ridotte capacità uditive, cardiomiopatia ipertrofica e perimiocardite acuta ci sono possibilità che venga accolta la domanda? Grazie
Buonasera.
Impossibile, a distanza, in assenza di visione della documentazione, di valutazione delle sue competenze lavorative e di visita diretta, dare un parere affidabile.
Le valutazionei medico-legali non sono differenti dalle valutazioni cliniche: i pazienti vanno visitati.
Saluti
Buongiorno Dottore,
ho presentato un mese fa domanda per assegno ordinario invalidità. Mi è stata diagnosticata sclerosi multipla in forma recidivante remittente nel 2010 EDSS 2.5. Nel 2011 ho fatto richiesta invalidità che mi è stata riconosciuta al 70% con riduzione capacità lavorativa dal 34% al 73%, portatore di handicap (comma 1 art. 3). Nel settembre 2016 a rinnovo invalidità la percentuale è stata abbassata al 67% non più revisionabile dichiarando verbalmente che le precedenti commissioni mediche avevano sbagliato. Non ho fatto ricorso perché ormai troppo mortificata dagli atteggiamenti che hanno sia le strutture ospedaliere che altre istituzioni. Questo solo per spiegarle un attimo la mia situazione inps. Oggi in appuntamento con inps per visita con commissione medica (a parte il fatto che in visita mi hanno solo auscultato il cuore) mi è stato detto che probabilmente non sarei rientrata nei requisiti per assegno perché comunque posso lavorare con difficoltà ma posso farlo (e su questo siamo d accordo, il problema è che da due anni sono disoccupata e ho quasi 50 anni) e che comunque i parametri di percentuale per l assegno sono diversi da quelli dell invalidità e che se la domanda dovesse non essere accettata posso fare ricorso. Ma l assegno ordinario di invalidità non viene dato anche a lavoratori basta che non superino un certo reddito annuo? Dovesse essere rigettata la domanda mi consiglia di fare ricorso? E se fosse accettata, dovessi trasferirmi all estero per disperazione alla ricerca di un lavoro l assegno essendo contributivo verrebbe mantenuto? La ringrazio anticipatamente per la risposta e mi scuso per il lungo messaggio.
Buonasera.
In tutto quello che le hanno detto, forse (sicuramente) in modo non molto “elegante”, una cosa è corretta: i criteri per la valutazione in ambito di invalidità civile e pensione di invalidità contributiva sono differenti.
In invalidità civile esiste comunque una tabella, anche se molto incompleta, che è uguale per tutti e non tiene conto ne del reddito, ne del titolo di studio e neppure del tipo di lavoro.
Nella pensione contributiva, come è l’assegno ordinario d’invalidità, si tiene conto delle “occupazione confacenti alle attitudini”, quindi è una valutazione con una maggiore personalizzazione … che però lascia spazio a personalismi valutativi a volte non corretti.
In questo caso il ricorso è sacrosanto e le possibilità di accoglimento sono significative.
Non sempre il reddito ha una significatività ai fini della concessione, tranne nel caso di incremento del reddito per riqualificazione professionale con cambio mansioni.
Sul problema estero-assegno non so darle risposta, non fa parte delle mie competenze.
Saluti
Grazie infinite
Buongiorno Dott. Nicolosi,
volevo esporLe il mio caso, io sono cieco da un occhio a causa di un incidente stradale del 1989 e dopo ben tredici interventi (trapianti, valvola etc.) a tutt’oggi ho un visus pari a zero, soffro di artrosi degenerativa alle mani ed ho un tumore alla vescica del quale ho già avuto due recidive.
Svolgo attività lavorativa di impiegato presso un Ente regionale (Sicilia). Ho presentato domanda di riduzione della capacità lavorativa al fine di percepire l’assegno. In prima istanza mi è stata rigettata. Ho fatto ricorso e aspetto il responso della visita. Volevo chederLe se con il mio quadro clinico Lei ritiene che io abbia diritto all’assegno e i caso di responso nuovamente negativo se mi consiglia di proporre causa davanti al Giudice del Lavoro.
Grazie per una Sua gentile risposta.
Buonasera.
A distanza, in assenza di visita del paziente e consultazione della documentazione medica, questo tipo di domande non può trovare risposta.
Se fosse così semplice basterebbe inserire i dati in un programma del PC e ottenere il risultato, ma … in realtà una valutazione medico-legale su questa materia non è affatto semplice.
Saluti
buongiorno mia moglie percepisce un assegno di invalidità dal 2010….a maggio 2016 e stata chiamata a visita di revisione (quindi 3 volta diventa definitiva)…..non hai mai ottenuto una risposta ma ha continuato a percepire l’assegno…..mi rivolsi a un sindacato e mi disse che ormai era diventato definitivo……oggi a distanza di un anno le hanno mandato un invito a nuova visita per il mese di giugno……volevo chiederle ma dopo tre volte non diventa definitivo? o questi possono sempre chiamare in qualsiasi momento? grazie e buona giornata
Buonasera.
E’ definitivo in quanto non è più necessario presentare istanza di rinnovo ma l’INPS può verificare, quando vuole, la “sussistenza dello stato invalidante” chiamando a visita di revisione.
Saluti
Egregio dott. Nicolosi buonasera, alcuni giorni fa mi sono presentato a visita presso l’INPS per conferma dell’assegno ordinario d’invalidità (terza) volevo gentilmente sapere se ci sono dei tempi che i medici devono rispettare per esprimere il loro giudizio o è loro facoltà prendersi tutto il tempo che loro reputano necessario? Inoltre, possono i medici dell’Inps anche se non è stata fatta domanda e sulla base della certificazione medica prodotta compreso certificato della commissione medico legale ASL di inidoneità alla mansione specifica in operaio tipografo,e commissione medico legale Inps che ha accertato permanente inabilità generica al lavoro con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani di vita , riconoscere autonomamente la pensione ordinaria di inabilità? La ringrazio anticipatamente per la sua eventuale cortese risposta e la saluto cordialmente
Buonasera.
Iniziamo dalla fine: in assenza di specifica istanza la pensione ordinaria d’inabilità non può essere concessa; non esiste alcuna autonomia dei medici INPS in questo caso.
Circa i tempi, nella mia città sono abbastanza rapidi e, tranne per casi particolari per cui viene richiesto un parere a qualche medico specialista in quel momento assente, in una settimana al massimo l’istanza viene decisa.
Saluti
BUONASERA, LE RIPORTO QUANTO SCRITTO SUL CERTIFICATO MEDICO RILASCIOTOMI DAL NEFROLOGO ” FAMILIARITA’ X ADPKD (MADRE AFFETTA GIA’ IN HD E DECEDUTA PER STATO SETTICO, FRATELLI AFFETTI), ADPKD NOTA DAL 2005, IPERTENSIONE, IPB DA FIBROADENOMA PROSTATICO, DISLIPIDEMIA, CARD ISCH, PREGRESSA ERNIOPL INGUINALE SX, RECENTI EXERESI BASALIOMA CUTE SPALLA SX.
GFR 60
PESO 107,50, PA 160/100
LIEVE IRC IN CKD STAGE II DA ADPKD
FARMACI ASSUNTI : UNIPRIL 10 1 CP, BISOPROLOLO 2.5 1 CP, REXSTAT 20 1 CP, XATRAL 10 1 CP, ASCRPTIN 1/2 CP, NORVACS 10 1 CP.
LE CHIEDO SE POSSO PRESENTARE DOMANDA PER AOI.
GRAZIE PER LA SUA DISPONIBILITA’
Buonasera.
Il problema non è SE si può presentare l’istanza, ma se questa istanza ha possibilità di essere accolta.
Questo va valutato considerando le mansioni lavorative confacenti alle attitudini e l’incidenza funzionale delle infermità su queste mansioni lavorative.
A distanza è impossibile dare un parere affidabile su una materia così complessa in quanto occorre visionare tutta la documentazione medica, visitare il paziente e conoscere bene le sue attitudini lavorative.
Saluti
Salve, mio padre ha la disoccupazione ed esenzione tiket e12, poi gli é stata riconosciuto l’assegno d’invalidita IO. La mia domanda é con questo assegno puó tenere l’esenzione tiket e12 oppure no? Dove rivolgersi? Visto che asl patronato ed inps non mi hanno saputo rispondere. grazie per la risposta è buona giornata
Buonasera.
Dovrebbe essere E02 e fa riferimento al reddito dell’anno precedente in un soggetto disoccupato.
Ma l’Assegno Ordinario d’invalidità, in qualche modo, è assimilato a reddito da lavoro dipendente.
Non sono certo, ma qualche dubbio mi viene.
L’ulteriore passo potrebbe essere l’Agenzia delle Entrate che “dipende” (tra virgolette) dal Ministero Economia e Finanza.
Dovrebbero essere loro ad occuparsi di questa materia.
Mi pare anche strano che patronati ben organizzati come INCA-CGIL, INAS-CISL, ITAL-UIL, EPASA-CNA, INAC-CIA, tra i più rappresentativi, non sappiano darle una risposta.
Saluti
Salve dottore mi è stata riconosciuta invalidità per 80 x 100 e legge 104 comma 3 1 volevo sapere se c è il limite comunque di reddito di 4860 euro annui e volendo se posso chiedere la pensione di 5 anni di contributi avendo svolto attività autonoma di artigiani muratori per 3 anni o poco più potrei riscattare i contributi anche se sono volontari e vorrei sapere i costi degli stessi grazie
BUonasera.
Domenda troppo burocratica.
Io sono un medico e le competenze per rispondere in modo affidabile alla sua domanda mi mancano.
Può rivolgersi ad un patronato.
Saluti
Salve Dottore. Ne approfitto per farle i complimenti per questo spazio assolutamente utile. Detto questo vorrei porle una domanda. E’ possibile presentare già la richiesta al medico curante (Modello SS3) per l’ Assegno Ordinario Invalidità per una persona che è Invalida (ovviamente da sottoporre a nuova valutazione requisiti-tabella per questa tipologia di richiesta) è che ha il seguente prospetto di Contributi Versati?
– Per requisito dei 3 Anni dalla presentazione domanda (152 Settimane di Contributi Versati, invece di 156);
– 2 Anni (108 Settimane di Contributi Versati Totale Carriera precedente);
In sostanza vorrei chiederle se posso fare già compilazione modello SS3 se mancano ancora 4 settimane al completamento dei Requisiti delle 156 Settimane nei 3 Anni);
Da questo computo, però, le premetto che non ho conteggiato un periodo di 5 mesi circa contributi Gestione Separata svolti nei 5 anni precedenti; I contributi Gestione Separata posso computarli al requisito delle 156 Settimane?
Se presento adesso il modello SS3 possono oppormi che all’atto della presentazione c’erano ancora 4 settimane da raggiungere per il Requisito Contributivo?
Grazie Mille
Saluti
Valerio
Buonasera.
Tenga presente che la mia competenza professionale è medica, anche se nel mio lavoro ci sono delle implicazioni di ordine burocratico di cui devo tener conto.
Ma onestamente non saprei se il periodo in gestione separata può essere fatto rientrare nel computo del requisito contributivo; per questo quesito dovrà rivolgersi ad un patronato che quotidianamente si confronta con situazioni simili alla sua.
Ancora, la certificazione telematica su modello SS3 non è domanda; L’istanza infatti si perfeziona ed è valida solo se si tresenta per via telematica, agganciandola al numero di protocollo del certificato redatto precedentemente.
I requisiti si devono possedere all’atto della domanda, quindi penso non abbia importanza se il certificato sia presentato prima … ma non capisco perchè rischiare! Ai fini della decorrenza del beneficio infatti fa fede la data della domanda e non la data di redazione del certificato.
Saluti
Illustre dott.re Salvatore Nicolosi, sono una donna di 53 anni affetta da connettivite mista con interessamento delle Parotidi e da altre malattie. sono in terapia da settembre 2015 con Plaquenil e cortisone prima , ora con Plaquenil e Azatioprima…ma nonostante questi farmaci non si riesce a controllare i dolori per cui sono costretta a prendere spesso antinfiammatori. La Connettivite Mista non è contemplata nel decreto ministeriale del 5/02/1992l Cosa fare per ottenere una corretta valutazione di questa malattia? la ringrazio anticipatamente.
Buonasera.
Se si tratta di invalidità civile questa non è la pagina giusta, e comunque nell’invalidità contributiva non esistono tabelle di riferimento.
Nella tabella del DM 05/02/1992 per la valutazione dell’invalidità civile in effetti non esiste una voce relativa alla connettivite mista.
La valutazione in questo caso viene effettuata tenendo presente quella di una patologia “somigliante”, in questo caso quelle previste per l’Artrite reumatoide o il Lupus Eritematoso Sistemico.
Eventuali problemi funzionali provocati dalla patologia, respiratori ad esempio, verrebbero valutati separatamente e rientrare in un insieme valutativo.
Saluti
Buongiorno volevo chiedere informazioni su un caso un po’ particolare. Una mia amica è ricoverata presso una struttura psichiatrica a causa d una demenza precoce (ha solo 43 anni), è straniera e purtroppo a causa dei problemi di lavoro è stata licenziata allo scadere del contratto e non riassunta in quanto ricoverata. Ha un figlio di 18 anni che ora vive da solo e soprattutto dei pochi aiuti che noi vicini riusciamo a dargli così il commercialista ci ha consigliato di far compilare dalla struttura il Modello SS3 per farle avere una minima pensione. Giungo quindi alla domanda: il modello SS3 può compilarlo il medico referente della struttura o deve essere compilato dal medico curante? Inoltre essendo ricoverata può beneficiare di questa pensione oppure non ne ha diritto?
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestata
Buonasera.
1) il modello SS3 serve per le pensioni contributive, quindi almeno 5 anni di contributi totali e almeno 3 anni negli ultimi 5;
2) può essere compilato da qualunque medico sia dotato di apposite credenziali INPS per medico certificatore;
3) non ha alcuna importanza che sia o no ricoverata in struttura con retta a carico di ente pubblico; nel caso dell’Assegno Ordinario d’Invalidità o della Pensione d’Inabilità non è prevista alcuna differenza e quindi ne può in ogni caso beneficiare.
Saluti
Buongiorno dottore,
a me è stato riconosciuto il 70% d’invalidità senza revisione per disturbo bipolare, sono in cura farmacologica costante ed effettuo visite psicologiche settimanali, il mio lavoro è fornire assistenza ai clienti telefonicamente in un call center, è abbastanza stressante come lavoro ma da anni non riesco a trovare altro, secondo lei con queste premesse sarebbe possibile per me ottenere l’assegno ordinario d’invalidità?
La ringrazio anticipatamente per la gentile risposta
Buonasera.
Le patologie per il quale potrebbe essere concesso l’Assegno devono essere sopravvenute successivamente rispetto a quando ha iniziato a lavorare o almeno devono aver subito un significativo peggioramento.
Il razionale è che se si è cominciato a lavorare già con una certa patologia significa che comunque c’è stato un adattamento alle mansione fin dall’origine e quindi poi non si può chiedere la pansione perchè si è affetti da quella stessa patologia. Si parla in questo caso di patologia preesistente all’inizio dell’attività lavorativa.
Saluti
Da tre anni soffro d’ansia e attacchi di panico, subentrati quando già lavoravo lì, prima non avevo mai avuto questo tipo di problemi oltre a quelli creati dal disturbo bipolare
Quindi in teoria ne sussistono i criteri.
Dico in teoria perchè comunque, in assenza di visione di tutta la documentazione e di visita del paziente, è impossibile dare un parere affidabile sull’eventuale accoglimento dell’istanza.
Saluti
Buonasera ho avuto un infarto e mi hanno messo messo 3 stand medicato e mi hanno riconosciuto il 48% di invalidità. Volevo sapere se mi spetta l AOI. Grazie.
Buonasera.
La concessione di AOI, Assegno Ordinario di Invalidità, viene fatta ai lavoratori che perdono i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini.
Quindi ogni lavoratore viene valutato in rapporto all’incidenza delle sue patologie sulle sue attività lavorative, attuali o teoriche.
In generale quindi la risposta più corretta, al suo quesito è: non lo so.
E’ una valutazione che si fa solo con paziente presente, visitabile, e con tutta la documentazione medica al completo a disposizione.
Saluti
Sono a conoscenza di persone con le mie stesse condizioni che percepiscono l assegno.Vedremo!Grazie tante.
Naturalmente è importante il tipo di lavoro che fa; se è ad elevato impegno fisico la concessione è più probabile.
Saluti
Salve Dottore
Ho fatto già tre visite, la prima con riconoscimento e altre due a distanza di tre e sei anni dalla data di riconoscimento. Qualcuno mi ha detto che il numero di revisioni dipende dalla patologia. Questo risulta anche a lei? Grazie e saluti
Buonasera.
E’ solo parzialmente vero.
L’assegno ordinario d’invalidità “dura” 3 anni, poi si deve ripresentare l’istanza, ogni volta, e quindi dopo 3 e dopo 6 anni dalla prima domanda si devono fare le visite per la conferma.
Dopo il 3° riconoscimento però l’assegno è definitivo, nel senso che il lavoratore non deve rifare istanza di conferma. L’INPS però ha facoltà di chiamare a visita di controllo quando lo ritiene opportuno e ciò dipende sia dalla patologia, sia dall’attività lavorativa/stipendio. Se durante il periodo di corresposione dell’Assegno, ad esempio, dovesse esserci un significativo incremento di stipendio, ciò potrebbe essere valutato come una “riqualificazione professionale” con modifica delle occupazioni “confacenti alle attitudini” e quindi meritevole di ulteriore valutazione medico-legale.
Saluti
Grazie mille. Quindi non devo fare niente, perchè si tratta di 3 riconoscimenti, non di 3 rinnovi. Saluti
1 riconoscimento e 2 conferme
Salve Dottore.
La pensione di vecchiaia anticipata di cui parla qui https://medisoc.it/inps/pensione-anticipata-di-vecchiaia/ viene erogata d’ufficio a chi prende un assegno ordinario d’invalidità già da oltre dieci anni, oppure va sempre richiesta con la procedura che lei indica al compimento dei 60 anni di età? Grazie
Buongiorno.
Non viene affatto erogata d’ufficio.
Occorre presentare una apposita istanza.
Ma sono 60 anni e 7 mesi per l’incremento di aspettativa di vita che ho indicato nello stesso articolo.
Saluti
buongiorno sig.nicolosi e mi scuso per il disturbo ma ho bisogno di suo parere in merito al mio assegno d invalidità, le spiego in breve la mia storia, sono tre anni che sn malato di cancro alla prostata, sn giovane, ho 52 anni e dopo operazione prostactomia radicale 5+5 gleasons , dopo mi hanno asportato tutto, visto la gravità della malattia, sto percependo da tre anni di un assegno mensile, avendo i requisiti per prenderlo, dopo i vari incontri di revione che l inps mi chiama a fare, fino a quest ultimo dove vengo chiamato per la riconferma dell assegno, sono passati 15 gg dal giorno della visita e il medico della visita, dopo approfondita conoscenza dei fatti e richiesta di documentazione aggiornata e visita fattami, mi dice che forse dovrà approfondire la cosa con il primario… quindi sn passati dei gg e quella visita ancora nn è chiusa. ho presentato il certificato dell oncologo aggiornato, visite fatte mensilmente visto il psa altalenante.. sto continuando la puntura trimenstrale e la pasticca giornalmente, per tenere basso il valore psa… quindi sono qui a chiedere ,,, come si fa ad avere dei dubbi sulla mia attuale malattia, semprerebbe per questo medico che io sia guarito… con riduzioni lavorative evidenti, vampate, cali di umore, utizzo di pannolini, e la conseguenza piu grave il nn avere piu desiderio sess…. come si puo avere dei dubbi…spero in una sua risposta , mi scuso per lo sfogo, grazie in anticipo
Buonasera.
Ovviamente non posso che solidarizzare con lei, ma devo dire che il suo non è un caso isolato.
La valutazione per la concessione dell’Assegno Ordinario d’Invalidità, nonostante quello che qualcuno dice, in moltissimi casi ha una quota di opinabilità, né malevole e neppure benevola, ma solamente correlata alla formazione e al carattere del medico che effettua l’accertamento.
Nel suo caso specifico, potrebbe essere una incertezza rispetto non alla sua guarigione, ma rispetto all’incidenza funzionale dei suoi disturbi sulle sue capacità lavorative specifiche.
Ma il ricorso al Comitato Provinciale esiste proprio per i casi di mancato accoglimento non coerente con le reali condizioni di salute (sempre se i suoi timori pessimistici dovessero avverarsi … e non è certo)
saluti
grazie per la rapidità nella risposta e alla sua serietà
scusi se mi permetto ancora , ma mi ero dimenticato di farle una domanda, mia curiosità personale, quando il medico che ha provveduto a farmi la visita per la riconferma dell asseggno d invalidità, mi dice, che deve chiedere parere al primario, cosa intende dire, che nella sezione inps vi è un primario, o che deve sentire il primario dell ospedale reparto oncologico dove ono stato operato? perchè nn capisco proprio , grazie ancora per la disponibilità
Buonasera.
In ogni sede INPS c’è un “primario” dell’area sanitaria. Sicuramente ha intenzione di chiedere un parere al suo superiore.
Saluti
Buongiorno sono un lavoratore dipendente con un invalidita del 80% con un reddito annuo di circa 40.000eu e contributi versati per 30 anni posso richiedere l’assegno ordinario di invalidità o supero i limiti di reddito?
grazie per la sua futura risposta
Buonasera-
Per l’Assegno Ordinario d’Invalidità non esistono limiti di reddito, ma se dovesse essere accolto sarebbe esso stesso reddito, quindi tassabile secondo le regole IRPEF.
Saluti
Salve
Scrivo per avere informazioni sulla pensione per l’obesita.
E per mio padre a 51 anni e alto circa1.73 e pesa 180kg il suo problema e ke non riesce piu a lavorare perche si lamenta di dolori alle gambe, non cammina per piu di 30 min. Consecutivi e siccome sulla pensione non ne so niente, vorrei sapere se in qualche modo lo posso aiutare per avere un aiuto dato che non lavora piu. Se ci sono moduli da compilare o presentarsi all’inps.
Grazie.
Buonasera.
Il suo caso è da valutarsi in modo differente in rapporto.
1) se è un dipendente pubblico o privato
2) in ogni caso in rapporto al tipo di lavoro che fa o che, teoricamente, potrebbe fare considerando le qualifiche professionali.
Certamente se è un impiegato che lavora al computer il riconoscimento sarebbe difficoltoso, se fa un lavoro che lo costrnge a stare in piedi o a fare sforzi allora è differente e le possibilità di riconoscimento sono buone
La procedura, se è un dipendente privato, è descritta in questa pagina ma comunque le consiglio di recarsi in un buon patronato che le consiglierà al meglio come iniziare la procedura.
Saluti
Salve, io ho diverse patologie per le quali sono stato riconosciuto invalido al 75% facevo il carrozziere, ed ho dovuto smettere di farlo per un impianto di peacemaker ed anche perché con la spondilite anchilosante non riuscivo più a svolgere la mia attività lavorativa, sono anche affetto da diabete mellito di tipo due ed ho varie discopatie. Ho fatto richiesta di assegno ordinario di inabilità lavorativa e mi è stato rifiutato sia in prima istanza che in ricorso. Cosa posso fare, è perché con tutti questi problemi ed un lavoro dichiarato tra quelli usuranti, non mi viene concesso questo diritto? Posso fare qualcosa? Grazie
Buonasera.
Naturalmente bisognerebbe conoscere esattamente la sua condizione di salute, ma in via teorica è possibile proporre ricorso giudiziaria, quindi intentare una causa, avverso il negato riconoscimento.
Le cause civili hanno un costo, ma se vengono effettuate con l’assistenza della struttura medico-legale di un buon patronato sono assolutamente sostenibili.
Quindi le consiglio di chiedere l’assistenza di un patronato per iniziare una causa.
In genere, inoltre, quelli meglio organizzati effettuano preventivamente una valutazione medico-legale per verificare la fattibilità e le probabilità di vittoria.
Saluti
Salve dottore , lavoro dal 2007 ho 30 anni e dal 2009 faccio lavoro stagionale . E dopo finito la stagione ogni volta faccio la domanda di NASPI e ricevo la disoccupazione. Ma da 3 anni ho scoperto di essere hiv positivo , e sono in terapia . Però ultimamente non mi sento affatto bene ho dei incubi di notte e mi succede spesso di essere molto nervoso e mi dispiace a dire ma penso anche il suicidio ! Ho parlato anche con il dottore però mi ha detto che la terapia può causare sia ansia che incubi e anche pensieri strani! La mia domanda è se ho diritto anch’io di un assegno di sostegno per 3 anni . Grazie mille
Buonasera.
Per casi simili di cui ho seguito l’iter l’Assegno Ordinario è stato concesso.
Io proverei.
Saluti
Gentilissimo Dottor Nicolosi ci terrei tanto ad un suo parere sul mio caso,la ringrazio tantissimo.Domenico Mastropierro
Gentilissimo Dottor Nicolosi ,sono titolare di assegno I.O. Dal 01/02/2014, (legge222/84) all’ ‘avvicinarsi della scadenza per la 1a visita di revisione tramite il medico di famiglia si è provveduto a trasmettere per via telematica il modello SS3 .A meno di due settimane dalla prima scadenza l’INPS ha comunicato il rinnovo senza necessità di tornare a visita,le mie patologie croniche sono diabete tipo 2 trattato con insulina e metformina,Parkinson iniziale con compromissione moderate,glaucoma grave entrambi gli occhi,cervicobracalgia e ernie lombosacrali eccetera ,dimenticavo di evidenziare che ho versato contributi da lavoro per 2089 settimane alla luce di quanto esposto Le chiedo gentilmente come comportarmi ,sono molto apprensivo e questo trattamento pensionistico non mi da serenità.Sono nato nel 1955 .La ringrazio per il tempo che potrà dedicarmi,Cordiali Saluti D.M.
Buonasera.
Per il momento credo non possa fare nulla, ma al compimento dei 60 anni e 7 mesi potrebbe presentare istanza di pensione anticipata di vecchiaia (veda questa pagina:
Noterà però che questa prestazione viene erogata 1 anno dopo l’accoglimento, ma in quell’anno potrebbe/dovrebbe essere coperto economicamente dall’assegno ordinario.
Saluti
Egregio Dott.Nicolosi, la visita si é svolta esattamente come Lei ha previsto. Mi lascia perplesso solo il fatto che, non avendo allegato gli esami ma solo il certificato medico relativo all’osteoartrosi, si sono riservati di valutarlo suggerendo di allegarli nell’eventualità di un ricorso. Grazie. Cordiali saluti.
Buongiorno.
Il fatto che si siano “riservati di valutarlo suggerendo di allegarli nell’eventualità di un ricorso” non depone bene.
E’ possibile che l’orientamento del medico dell’INPS non sia stato favorevole.
Ma il ricorso in effetti, anche con l’aiuto di un consulente medico legale di in patronato, spesso permette di raggiungere l’obiettivo.
Saluti
Egregio Dott. NICOLOSI, ho 58 anni e da più di 30 lavoro nelle comunità per la riabilitazione psichiatrica. Ho riconosciuto il 50% di invalidità e legge 104 art3 comma 1 per dt2, Ipertensione, IRC moderata dopo nefrectomia sx, reazione depressiva prolungata. Negli ultimi due anni si sono aggiunte una osteartrite a mani e piedi e la rottura del LCA dx per un infortunio sul lavoro. Il patronato che ha curato la pratica INAIL mi ha fatto presentare la domanda di aggravamento dell’invalidità e della 104 e la richiesta di AOI. Vorrei un suo parere e capire come si svolge la visita per l’Assegno, che avró il 3 gennaio: prevede solo l’acquisizione della documentazione o anche una vera visita ed é possibile, per me, descrivere il mio lavoro,molto impegnativo e stressante sia fisicamente sia psicologicamente, per spiegare i motivi della richiesta di AOI? Grazie.
Buonasera.
La visita per concessione di Assegno Ordinario d’Invalidità, quella che in sigla viene chiamata AOI, viene effettuata da un medico INPS.
Nella mia zona molto raramente i medici INPS si accontentano di valutare solo la documentazione e generalmente effettuano una visita approfondita, tranne nei casi in cui la visita è chiaramente inutile in quanto con evidenza è una istanza esagerata o, viceversa, la patologia è molto evidente e benissimo dicumentata.
Viste le sue patologie è probabile che venga visitato con una certa accuratezza e “interrogato” sulle sue mansioni lavorative, importantissime al fine di valutare la perdita di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini.
Saluti
Dottore un’altra domanda per favore: il medico curante, oltre alla mia patologia all’arto inferiore, sul certificato SS3 ha indicato anche una “lieve epatopatia cronica in compenso”. Cosa vuol dire? Potrebbe avere quest’ultima patologia delle conseguenze sempre sulla patente o non c’entra nulla? Il medico curante mi ha detto che può essere causata anche dall’assunzione di farmaci che prendevo per la gamba, dalle centinaia di punture fatte e dall’alimentazione, ma il mio timore è che i medici dell’inps possano “carpire” altre informazioni non corrette nel mio caso. Lei cosa mi consiglia? Grazie mille…;-)
Buonasera.
A mia conoscenza l’INPS non si accupa di segnalare alle Commissioni per le Patenti eventuali problematiche di salut, tanto più che lei ha già subito un declassamento.
Circa la “lieve epatopatia” non ha alcuna influenza sulla capacità di condurre un’autovettura e quindi non crea problemi sulla patente di guida.
Se lei intende dire che teme che i medici INPS possano pensare che lei sia un soggetto che assume sostanze d’abuso, se non esistono certificazioni in questo senso i medici INPS non faranno alcuna indagine suppletiva e, per la verità, perfino della lieve epatopatia non terranno conto in quanto viene considerata assolutamente ininfluente sulle capacità lavorative.
Buongiorno Dottore, innanzitutto grazie per le Sue risposte esaustive e per la Sua disponibilità. Volevo porLe dei quesiti. Sono un impiegato amministrativo, settore privato, in sevrvizio da 10 anni con mansioni di addetto amministrativo (Ufficio). Un anno e mezzo fa ho avuto un incidente automobilistico con frattura scomposta da scoppio piatto tibiale. Sono stato operato 3 volte, per la riduzione della frattura ma ad oggi non riesco ancora a deambulare. L’ortopedico mi dice che come soluzione estrema dovrei fare una protesi del ginocchio. Quindi secondo lui non camminerò più senza stampelle. 1) Con questi requisiti, posso chiedere l’assegno ordinario di invalidità? 2) La mia capacità lavorativa è si ridotta, ma non totalmente, ad esempio non posso alzare pesi, recuperare da solo documenti, e tutte le altre cose che implicano l’uso delle mani mentre sono in piedi. 3) Solo ed esclusivamente con la domanda di assegno ordinario di invalidità, l’INPS in sede di visita, ha facoltà di inviare il soggetto esaminato a visita medico-legale di revisione per la patente di guida? Questa è una domanda che mi interessa particolarmente. (Premetto che già ci sono stato però dopo l’incidente e la commissione medico-legade patenti mi ha riclassificato la patente che avevo in patente speciale con le dovute limitazioni. Se l’INPS dovesse chiedere qualcosa riguardo la patente, basta già la documentazione in mio possesso o sarei costretto a fare un’ulteriore visita medico-legale per la patente, successiva alla visita dell’INPS?
Dottore, La ringrazio particolarmente per la disponibilità e spero mi risponda quanto prima. Grazie e buona giornata!
salve dottore ho 34 anni e 19 di contributi come meccanico di automezzi
nel 2010 anno in cui mi sono messo per conto mio sono stato operato per un ernia espulsa l4 l5 e poi una prima un distanziatore interspinoso poi una stabilizzazione dinamica e poi una revisione dell impianto sostituito con artrodesi posteriore l4 l5 con viti e barre più sostituzione disco con protesi.
poi i problemi sono apparsi al livello più basso e quindi nuovo intervento di artrodesi anteriore per l5 s1 con sostituzione del disco con protesi e sempre viti e barre
ad oggi ho subito 6 interventi tra l4-l5-s1
al lavoro quando va bene duro 6 ore anche se la media è di 5 ore e torno a casa sfinito
la vita è cambiata in tutto a casa riesco a fare più poco perché quando esco da lavoro devo stare fermo per il dolore lombare e sciatica sulla gamba sx
volevo fare richiesta per invalidità civile che punteggio pensa mi verrà assegnato ?
grazie stefano
Buonasera.
A distanza non sono in grado di darle una risposta affidabile circa la percentuale di invalidità civile riconoscibile, ma se ne ha i requisiti amministrativi, 3 anni di contribuzione negli ultimi 5 anni, ritengo che l’istanza per assegno ordinario d’invalidità, per un caso come il suo, sia una scelta migliore e con maggiori probabilità di accoglimento.
Saluti
Salve dottore volevo una delucidazione su l’assegno ordinario.io sono stato trapiantato di rene e nel 2015 e già prima riconosciuto invalido civile al 75 %.ho più di 18 anni di contributi e un cud di 21000 euro.vorrei fare la domanda,ho possibilità di successo?grazie
Buonasera.
Come avrà letto sopra, la valutazine viene effettuata tenndo conto delle “occupazioni confacenti alle attitudini”, cioè dell’incidenza funzionale della patologia sulle attività lavorative teoricamente svolgibili dal richiedente. Insomma, un muratore e un impiegato di banca vengono valutati in modo assolutamente diverso.
Nel suo caso è difficile comunque dare una risposta, anche perchè bisogna valutare la condizione attuale del trapianto e gli eventuali problemi procurati dalla terapia immunosoppressivachesicuramente sta facendo.
In ogni caso … se dovesse presentare la domanda e poi non dovesse essere accolta non ne avrebbe alcun danno.
Saluti
Dott Nicolosi buonasera volevo esporle la mia situazione sono affetto da varie patologie,coxartrosi marcata entita 4 ernie sacrali un ponte coronarico con interessamento dell’ilva e ho scoperto da 2 anni a questa parte di avere contratto, dopo aver avuto un’incidente nel 96 e vari interventi ortopedici che ho affrontato in quel periodo,un’osteomielite cronica alla tibia sx,premetoo che dal 2014 ho dovuto affrontare 5 interventi di pulizia e tutt’ora sto effettuando dei cicli di antibiotici per contenere questa malattia,l’anno scorso ho dovuto dimettermi dal lavoro in quanto ho superato il limite dei 180 giorni rimborsabili per malattia(lavorando per una ditta a carattere famigliare ho potuto in seguito essere riassunto per chiamata diretta)ma oggi mi ritrovo di nuovo a dover affrontare l’ennesimo intervento volevo chiederle se sussistono i presupposti per poter presentare domanda per l’eventuale assegno di invalidita legge 222/84,ho 57 anni e 34 anni di versamenti continuativi.sono un’autista di mezzi pesanti.La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilita
Buonasera.
Direi che ha buone possibilità
saluti.
Buonasera Dottore mi è stat respinta l ‘ assegno ordinario di invalidità con certificazione di grave depressione fatta dall ASL , e diabete mellito da 25 anni con complicazioni di retinopatia.
Volevo un suo parere. Sono impiegato lavoro da 38 anni .
Buinasera.
Una valutazione medico-legale, per un caso come il suo, è difficoltosa anche avendo a disposizione la persona interessata da visitare e tutta la documentazione medica in visione.
Impossibile quindi dare un parere a distanza.
Saluti
Infatti sono stato mandato a visita specialistica, Il dottore si limita a chiedere solo dati anagrafici , accetta solo il certificato ASL fatto con esami strumentali, rifiutando gli altri eseguiti presso la Federico II, dicendo che il medico in cura da anni è da cambiare in quanto non è riuscito a guarirlo. Tutto la visita 10 Minuti. Il certificato riferito al diabete sempre ASL , con tutte le patologie elencate non l’ha voluto vedere. Adesso presenterò ricorso facendo presente anche quanto detto da lui (ero con testimoni).
Grazie e saluti
Buonasera, vorrei porLe gentilmente una domanda dottore: devo fare la visita alla commissione medica INPS, la diagnosi (certificato SS3) è la seguente: lieve epatopatia cronica in compenso. Trauma multiplo con frattura del piatto tibiale ed infezione della ferita post operatoria (operazione luglio 2016) e tuttora in corso, con guarigione per seconda intenzione. Riduzione della flessione dell’articolazione del ginocchio. Uso di bastoni bilaterali per la deambulazione. Praticamente è un anno e 2 mesi che ho avuto l’incidente, ma a quanto pare non riesco a camminare (dopo 4 operazioni). Cosa mi consiglia fare? Per quanto riguarda l’epatitopatia cronica, c’è qualche rischio che vado a correre quando verrò sottoposto a visita? Nel senso, la patente non possono toccarla giusto? Per quanto riguarda l’arto, già ho fatto una visita alla commissione medica locale per le patenti, la quale mi ha giudicato idoneo, però con patente speciale, convertendomi la mia, per via dell’arto inferiore non più guarito. Quindi la visita alla commissione patenti già l’ho fatta, ma vorrei sapere, andando a visita alla commissione inps, per l’epatitopatia, mica potrebbero farmi qualche altro tipo di problema? Penso di no, visto che è “in compenso”, come risulta dal certificato SS3 (io presumo che sia dovuta ai numerosi farmaci che ho dovuto assumere per via della gamba). Grazie mille dottore, gentilissimo e buona giornata.
Buonasera.
Credo il problema non esista.
La valutazione sotto l’aspetto della patente di guida e della compatibilità con le sue patologie è stata già fatta e la commissione INPS non ha alcuna competenza su questo campo.
La commissione INPS comunque, a mia conoscenza, almeno dalle mie parti, non fa questo tipo di segnalazioni; sono le commissioni ASP (o USL) a fare le segnalazioni.
Saluti
Salve, vorrei sapere se l’assegno di invalidità temporanea spetta anche ai disoccupati e se le procedure per ottenerlo sono uguali a quelle
per il lavoratore
Buonasera.
L’assegno Ordinario d’invalidità è concedibile anche ai disoccupati purche abbiano almeno 5 anni di contributi totali ed almeno 3 anni di contributi negli ultimi anni.
Ma esiste incompatibilità con il sussidio di disoccupazione.
Saluti
Buonasera,ho 61 anni e 36 di contributi ,sono invalido 100% con accompagno fino a maggio2019 in quanto malato oncologico , tumore al polmone 4° stadio in terapia con il nivolumab e percepisco AOI da luglio 2015.La mia attività lavorativa è di promozione finanziaria come libero professionista. Il mio quadro clinico attuale se pur stabile per quanto riguarda il polmone si è purtroppo evoluto con due metastasi celebrali trattate con radioterapia mirata. Lavorativamente mi faccio accompagnare da mia moglie perché non mi sento sicuro nella guida in quanto ho dei sbandamenti continui.La mia domanda è , lei crede che la richiesta di aggravamento per ottenere la pensione di inabilità possa avere successo ? Grazie e complimenti
Buonasera.
Io ci proverei.
Saluti
SALVE,IL MIO MEDICO CURANTE HA SBAGLIATO IL CERTIFICATO SS3,CHE HO GIA’CONSEGNATO AL PATRONATO CHE A SUA VOLTA MI HA ?FATTO LA DOMANDA PER L’ASSEGNO ALL’INPS.PUO’ESSERE RETTIFICATO.
Buonasera.
No, un certificato modello SS3 non può essere corretto, ma devo dire che se l’errore è una patologia che manca in diagnosi il medico INPS terrà comunque conto della documentazione specialistica che lei produrrà durante la visita e comunque farà una valutazione globale, indipendentemente da ciò che è scritto nel certificato.
Buongiorno dottore io percepisco già dal 2011 l’assegno ordinario di invalidità nel corso di questi anni sono stato sottoposto a varie revisioni sanitarie compreso il rinnovo, tutte sempre favorevoli, (premetto che fino ad agosto 2014 ero in malattia esaurendo il comporto) successivamente l’azienda mi ha mandato a verifica medico legale presso la Asl per l’idoneità alle mansioni specifiche e generiche, e la commissione mi ha giudicato permanentemente inidoneo alla mansione specifica e generica per mesi 6 (?) in operaio tipografo con licenza media, quindi insieme alla documentazione sanitaria aimè molto nutrita e nuova, posso far valere presentandola anche questa documentazione appena citata utile alla eventuale conferma? inoltre siccome ho una invalidità civile al 100% con indennità di accompagnamento revisionata da qualche mese, può essere utile ai fini valutativi presentandola? può essere utile ai soli fini diagnostico valutativi al medico legale Inps che dovrà visitarmi? Inoltre siccome questa mia condizione è stata generata da un errore chirurgico molto grave avendomi inserito due viti transpeduncolari all’interno del canale vertebrale procurandomi lesioni degli involucri meningei e midollare con ampia fistola liquorale e conseguente paraparesi bilaterale, quindi e concludo nella sciagurata ipotesi di una non conferma posso reclamare in eventuale ricorso giudiziale la loro carenza nella facoltà di surrogarsi verso terzi così come prevede la legge ed avere assicurata comunque la prestazione? la ringrazio anticipatamente per una sua eventuale risposta
Buonasera.
Da quanto mi dice, per la conferma dell’Assegno non dovrebbero esserci problemi.
Ma se lei non lavora, addirittura potrebbe provare a presentare un’istanza di Pensione di Inabilità per cui non è prevista scadenza. Ma non sono in grado di valutare la convenienza economica di questa istanza e per questo dovrebbe rivolgersi ad un patronato.
Circa la la carenza di surroga, credo che non funzioni così, ma il mio è un parere non affidabile in quanto non sono un avvocato.
Saluti
Buongiorno dottor Nicolosi
Io sono ammalato da 8 anni di leucemia mieloide cronica, le cure a cui sono stato sottoposto per questa malattia mi hanno creato sempre problemi di intolleranza, nonostante tutto ho potuto lavorare ugualmente fino al settembre 2015, da allora la situazione è peggiorata (dolori in tutto il corpo, vertigini, stanchezza,passo diverse ore al giorno disteso, non mi reggo in piedi). A causa di questi problemi dopo 6 mesi di malattia ho perso il lavoro in fabbrica, ho maturato 40 anni di contributi. Ero invalido al 70%, ho chiesto l’ aggravamento e mi anno dato l’ 80%. Sicuramente con l’ aggravamento dell’ invalidità, il certificato del medico lavoro che attesta l’ impossibilità a svolgere qualsiasi lavoro e il certificato rilasciato in ematologia che attesta questi problemi di intollerabilità alla cura, potrò avere l’ assegno ordinario di invalidità. Io temo al momento del rinnovo dell’ assegno dopo 3 anni che non mi venga confermato, perché allora non avrò certificati medici recenti da presentare, salvo quello rilasciato in ematologia, temo sia troppo poco per convincere la commissione medica dell’INPS a prorogare l’assegno.(Devo precisare che la cura a cui sono sottoposto è per tutta la vita, e non ci sono altri farmaci per me).
Io attualmente ho fatto la domanda per la NASPI per 2 anni (sono pochi soldi, ma almeno ho i contributi figurativi).Per il resto fino alla pensione anticipata pagherei i contributi volontari e tra 4 anni sarei a posto, ma perderei gran parte del TFR.
Secondo Lei, mi conviene richiedere l’ assegno di invalidità e sperare bene, oppure andare sul sicuro pagando i contributi figurativi mancanti?
La ringrazio anticipatamente e le auguro ogni bene.
Buonasera.
Per darle una risposta affidabile bisognerebbe conoscere meglio il suo caso, compreso il tipo di trattamento e la situazione ematologica attuale.
Ma visto che ha un’invalidità dell’80%, ha valutato la possibilità di richiedere la Pensione Anticipata di Vecchiaia (vedere QUI)?
Se ha i requisiti amministrativi tenterei questa strada.
Saluti
Buongiorno Dottor Nicolosi,
beneficio dell’assegno Aoi con il 70 % di invalidità.
Ora la mia invalidità civile è passata al 100%. La revisione della pratica AOI è prevista per luglio 2018.
Mi conviene chiedere la trasformazione dell’AOI in pensione visto che il mio datore di lavoro mi offrirebbe una buonuscita per alzare i tacchi ?
Da licenziata potrei usufruire cmq dell’assegno AOI ma perderei l’eventuale pensione perché non avrei più i contributi triennali ?
Grazie per l’attenzione.
Buongiorno.
Il suo è un quesito con di tipo essenzialmente burocratico.
Le mie competenze sono di tipo medico, ho conoscenze di tipo burocratico nell’ambito di vari ambiti della medicina legale ma non arrivo a tanto.
Per questo quesito, producendo tutta la documentazione amministrativa in suo possesso, può recarsi preso un patronato.
Saluti
Buonasera volevo sapere se una persona diabetica gia con il 47% d invalidita e ora anche con un anemia sideropenica ha diritto all assegno .Grazie
Buonasera.
L’anemia sideropenica nella stragrande maggioranza dei casi è acuta, soprattutto se i valori di emoglobina sono inferiori a 10 mg/dl; naturalmente esistono eccezioni, ma in questo caso l’anemia rappresenta un sintomo piuttosto che la malattia in se.
In genere le commissioni non valutano affatto o comunque valutano con percentuali basse, questo tipo di anemie, soprattutto tenendo conto che le patologie per essere valutabili devono essere croniche e non acute.
Una broncopolmonite ad esempio non è considerata invalidante, è una malattia; una bronchite cronica invece può essere valutabile.
Tenga conto anche che per arrivare al minimo necessario per l’assegno, quindi il 74%, considerando che il sistema di somma non è matematico, ma riduzionistico, per arrivare al 74% partendo da 47% serve una patologia da 50% e l’anemia sideropenica, anche se valutata, mai verrebbe valutata tanto.
La risposta quindi, a mio parere, è negativa
Saluti
Giuliano 26/ agosto 2016 Buongiorno dott.NICOLOSI. Ho compiuto 70 anni il 15/8 sono INV. CIV. 100% e mi é stata riconosciuta la legge 104, devo essere aiutato ad alzarmi se sono seduto, soffro di epilessia che controllo con famaci, ma basta un giorno che dimentico di prendere i farmaci che il giorno dopo ho una crisi. Ho entrambi i ginocchi da mettere le protesi ma mi é stato consigliato di operarmi l’aorta addominale prima, che ha raggiunto i 4,7 m/m di diametro. Ho L 5 che é scivolato su S1 di 1,5 cm e non riesco a camminare, per questo uso il deambulatore per andare in bagno, ma devo avere qualcuno che mi aiuta ad alzarmi. Faccio fatica a respirare perché ho un polmone bolloso e mi aiuto con PORTOLAC spray ogni 6 ore ma non mi bastano, faccio tre passi e mi devo fermare perché faccio fatica a respirare. Chiedo se mia moglie può chiedere la pensione anticipata, PER SEGUIRMI, ha 59 anni e 32 di contributi e se io posso chiedere l’accompagno. Grazie della sua risposta dott,NICOLOSI.
Buonasera.
A mia conoscenza non è previsto il pensionamento anticipato del coniuge o comunque del parente convivente di un soggetto con handicap in condizione di gravità.
Sono previsti congedi straordinari e soprattutto un congedo retribuito di due anni (per questo può andare in QUESTA pagina dell’ottimo sito handylex.org).
Probabilmente i requisiti per l’indennità di accompagnamento ci sono, maa distanza è impossibile dare un parere affidabile.
Saluti
Buongiorno,
ho percepito la pensione di invalidità per 4 anni poi ho trovato un lavoro, vorrei sapere se smetto di lavorare / perdo il lavoro come posso riottenere l’assegno di invalidità? Devo rifare una visita e passare da una commissione ?
Buonasera.
Bisogna fare un’istanza amministrativa di ripristino dell’assegno ma, quasi sicuramente, verrà richiamato a visita di controllo da una Commissione Medica INPS.
Saluti
Salve, sono invalido dal 1996, non ho mai percepito nulla per la mia invalidità, al 02/11/2015 mi è stata confermata l’invalidità dell’80% per schizofrenia, ma non mi è stato riconosciuto alcun assegno di invalidità, posso fare ricorso amministrativo? Ho provato a farlo online, ma quando mi chiede di caricare il ricorso scansionato non so cosa presentare, come funziona? Ho il pin per farlo online sul sito inps.
Buonasera.
Io consiglio sempre di evitare assolutamente di presentare ricorsi on-line all’INPS usando le proprie credenziali.
Il sistema è così complicato e pieno di trappole burocratiche che sicuramente si sbaglia.
Si rivolga ad un patronato che sicuramente sarà in grado di inviare l’istanza di ricorso in modo corretto.
Saluti
grazie, difatti ho provato a farlo, ma arrivato alla fase di caricamento sul portale del ricorso non ho più saputo come procedere, voglio solo chiedere un ultima cosa, sono ancora in tempo per fare ricorso amministrativo, visto che il verbale di invalidità è del 02/11/2016? penso di si altrimenti non mi faceva andare avanti il sito inps fino alla conclusione.
Buongiorno.
Il ricorso avverso il verbale deve essere effettuato entro 6 mesi dal ricevimento del verbale, ma, a mia conoscenza, per il ricorso amministrativo avverso i negati benefici ci sono 3 anni di tempo … ma io non aspetterei tanto.
Buonasera Dottore,sono stato riconosciuto inabile al lavoro da commissione Inps, e siccome ancora lavoro , mi e’ stato liquidato l’assegno ordinario di invalidita’.La mia domanda e’: da sei mesi di questo riconoscimento, non ho ancora ricevuto nessun verbale in cui vengano descritte le patologie per cui sono stato riconosciuto inabile.E’ normale la tempistica? Ancora un piccolo quesito: lavorando ed usufruendo dell’assegno ordinario di invalidita” ho diritto in caso di necessita’ all’indennita’di malattia a carico Inps?. Ringraziandola per la sua disponibilita’ e competenza le auguro una buona serata.
Buonasera.
Nel caso di Assegno ordinario d’invalidità e/o di pensione di inabilità INPS non arriva nessun verbale.
Si ha solo la risposta sull’accettazione o sulla non accettazione dell’istanza.
Per la malattia, che io sappia, ne ha diritto.
Saluti
salve
mia moglie di 57 anni, sarà chiamata a visita dall’inps tra una settimana per una richiesta modello ss3 in quanto non riesce più fisicamente a svolgere il suo lavoro. si presenterà con varie certificazioni mediche ma, mi chiedo, come dimostrerà alla commissione di aver svolto il prprio lavoro di operatrice alla macchina da presa che ha fatto
per 35 anni e la pesantezza del lavoro stesso, 12 o 13 ore in piedi,riprese effettuate con macchina a mano, ecc…? chi gli crede?
Buonasera.
Il medico INPS, ascoltata la storia lavorativa, se ha dei dubbi può chiedere informazioni all’azienda sulle mansioni svolte dal lavoratore inviando un apposito modulo.
Saluti
chi ha lavorato nel cinema sa benissimo che non si lavora con una solo azienda ma, ogni lavoro è quasi sempre una produzione diversa e quindi i moduli di chiarimenti da inviare sarebbero centinaia, sempre che le produzioni siano ancora operative e non siano fallite.
la vedo complicata, ad ogni modo la visita l’ha fatta da circa un mesetto, non c ‘era nessuna commissione ad attenderla ma solo una dottoressa che compilava un modulo on line di cui non abbiamo nessun riscontro sul contenuto, figuriamoci.
siamo in attesa degli esiti.
grazie per la risposta.
Buonasera.
In effetti per l’assegno ordinario d’invalidità il verbale è on-line e viene firmato solo da un dirigente medico che ha tutta la responsabilità della trattazione del caso, salvo comunque visto del primario prima della sua chiusura.
Questo verbale poi non viene inviato al lavoratore ma resta agli atti dell’INPS.
Per giunta non c’è alcuna possibilità di confronto con una tabella valutativa di riferimento, che infatti non esiste, e quindi non è strano che la valutazione finale poi non sia condivisibile.
Ma è prevista la possibilità di ricorrere avverso il giudizio di non accoglimento dell’istanza con l’assistenza di un medico di fiducia e per questo ci si può anche rivolgere ai patronati meglio organizzati.
Saluti
Grazie Dottore, sicuramente ricorreremo in giudizio tramite un CAF, tanto l’aria temo sia quella.
se vuole la terrò aggiornata sull’evolversi della questione.
Buongiorno mi è stata riconosciuta invalidità civile 80 % che mi da diritto ad assegno e anche alla visita ss3 assegno ordinario di invalidità. .gentilmente vorrei sapere è possibile percepire entrambi le pensioni?
Buonasera.
Dal 1° gennaio 1982 l’Assegno Mensile d’invalidità è incompatibile con la titolarità di altre pensioni di invalidità erogate dall’Assicurazione generale obbligatoria per vecchiaia, invalidità e superstiti, quindi anche con l’Assegno Ordinario d’Invalidità.
Saluti
Salve, ho una percentuale dell’80% e da qualche annetto prendo l’assegno ordinario d’invalidità (IO).
Ho fatto richiesta per l’invalidità civile e l’Inps mi ha riggettato la domanda.
Io sono disoccupato e non ho altri redditi.
È NORMALE??
Grazie
Assegno Ordinario d’invalidità e “pensione” per invalidità civile tra il 74% e 99% (Assegno Mensile di Assistenza) sono incompatibili, o l’una o l’altra.
Non c’è incompatibilità se l’invalidità civile è del 100%.
Buongiorno . Ricevo assegno invalidità dal 2015 per neoplasia al rene con recidiva al surrrene entrambe operate l’ultima nel 2014 .Permane un piccolo residuo in regione surrenale e piccolo nodulo polmonare non trattati e fermi da un anno . Accessoriamente ho artrosi spalla e celiachia con gastrite cronica . Lavoro come tecnico di cantiere . Posso ritenere probabile la revoca dell’assegno in caso di continuazione dell’attività o in subordine in caso di proseguimento della buona salute ? Seconda domanda : in caso di revoca è vero che ad un successivo insorgere della malattia non si può più richiedere l’assegno ? Devo decidere se continuare a lavorare .Grazie
Buonasera.
Rispondo prima al secondo quesito.
In caso di revoca, se successivamente insorge un’altra patologia o si aggrava la patologia precedente, può sicuramente presentare una nuova istanza di concessione di Assegno Ordinario.
Al primo quesito non sono in grado di rispondere con affidabilità in quanto è sempre indispensabile, per casi complessi come il suo, effettuare una visita medico legale e visionare la documentazione specialistica “recente”.
Saluti
Buonasera Dott.lunedì devo andare all inps x visita pensione invalidita’….premetto che ho’il 75%s+cd4 …900 si è aggiunta una forte depressione certificata…mi puo’dare delucidazioni…grazie
Buonasera dottore,ho 43 anni e 20 anni di contributi, mi è stata accertata una invalidità civile del 67% per morbo di parkinson, mi conviene fare domanda per assegno ordinario d’invalidità e che possibiltà ci sono per il riconoscimento .Grazie
Buonasera.
Per l’Assegno Ordinario d’invalidità il lavoratore deve avere perduto “2/3 di capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini“.
Quindi dipende anche dal lavoro che lei svolge o che, teoricamente, potrebbe svolgere.
Dirigente d’azienda è una cosa, metalmeccanico è un’altra cosa.
Buongiorno ho 57 anni ed ho una spero dermica variante limitata, pielonefrite cronica causata da recluse urinario ed un rene che funziona al 17% con buon compenso, inoltre cistite cronica Ed ho avuto una TVP. La reumatologa mi ha consigliato di fare domanda assegno di invalidità. Io sono impiegata Full time. Cosa mi consiglia?? Grazie anticipatamente !!!!
Buonasera.
Andando con ordine, non conosco le patologie “spero (?) dermica variante limitata” e “recluse (?) urinario”; credo che sia possibile che lei abbia usato, per la navigazione, un tablet che in fase di digitazione ha corretto in automatico i termini giusti con parole assolutamente diverse.
Indipendentemente da ciò, fare una previsione della possibile percentuale d’invalidità sulla scorta di poche notizie, senza avere la possibilità di visitare il paziente e visionare tutta la documentazione, mi è impossibile.
Mi scusi mi sono accorta che il tablet mi ha corretto le parole!!! Sclerodermia variante limitata, pielonefrite cronica causata da reflusso urinario che mi ha compromesso la funzionalità di un rene al 17% e cistite cronica, inoltre TVP.
Buonasera.
Per casi come il suo è veramente difficile fare una valutazione a distanza, anche perchè l’espressione clinica della sclerodermia, soprattutto nel sottotipo variante limitata, è variabile e quindi è variabile l’incidenza funzionale.
Solo un medico esperto o specialista in medicina legale che possa visitarla è in grado di dare un parere affidabile.
Saluti
Gentile dottor Nicolosi complimenti per l’aiuto che da…e cosi eccomi qua a chiederle un parere perchè non so piu a chi rivolgermi…
qualche mese fa la brutta malattia di mio marito è peggiorata costringendolo a stare a casa in malattia e iniziare un percorso di cure e chemio che lo porterà se tutto va bene a un trapianto autologo di midollo…subito cio fu consigliato di chiedere pensione e assegno..mio marito avrà 55 anni a settembre, ha 37 anni e mezzo di contributi e gli è stato roconosciuto l’assegno ordinario di invaldità…ma ecco qua le nostre perplessità..al momento della domanda il patronato ci ha chiesto indicativamente il suo reddito e pensando che per i mesi successivi ai famosi 180 gg di malattia fossero pagati alla metà (il loro contratto prevede un periodo di comporto superiore per patologie oncologiche) abbiamo dichiarato 30.000 —ma ora ci dicono che essendo oncologico percepirà stipendio pieno quindi supera i 32.600 euro di limite per accumulo redditi..ora ha una trattenuta del 25% su pensione e ulteriore trattenuta su busta paga..possiamo chiedere un ricalcolo e come si fa?in caso contrario inps come recupera i soldi dati in più? inoltre abbiamo scoperto che i contributi figurativi della pensione valgono solo per quella di vecchiaia..mio marito se cosi staranno cosi le cose e fiduciosa di una sua buona salute futura nel 2021 potrebbe andare in pensione..ma cosi ora perde contributi importanti essendo il suo stipendio notevolmente ridotto per il divieto di cumulo! se ci spiegavano tutto non avremmo chiesto un bel niente! se dichiariamo un reddito superiore ai 32.600 verrebbe troncata molto la pensione subito al 50% e ne risentirebbe meno lo stipendio….all’inps ci hanno consigliato vivamente di non richiedere nulla tra tre anni…. ma se volesse rinunciare da ora a questo assegno si puo fare? inoltre se volessimo un aiuto ma non dai aptronati a chi ci si deve rivolgere? la ringrazio veramente tanto se puo darmi un aiuto e mi scusi per la spiegazione un po contorta. grazie
Buonasera.
Ritardo a rispondere in quanto il suo è un quesito che mi crea delle difficoltà.
Qui siamo in un ambito molto burocratico-amministrativo e io, pur avendone qualche competenza, essendo un medico non ho approfondito queste tematiche fino a questo punto.
I “consulenti del lavoro” potrebbero essere le figure professionali in grado di dare una risposta al suo quesito.
Saluti
buona sera,ho 43 anni e 15 anni di contributi sono invalido da 30 anni (amputazione gamba) riconosciuta al 75%. Non percepisco pensione ne altro e sono un impiegato amministrativo da 15 anni presso un azienda privata (cud 24.000 Euro). da circa 10 anni soffro di pressione arteriosa e sono stato pure ricoverato, ho problemi di schiena ma non accertati con cartelle cliniche in più soffro di gonfiore al piede causa pressione alta e sforzi.volevo chiederle se posso fare domanda ed ottenere l’assegno ordinario. grazie anticipatamente.
Buonasera.
Nel suo caso l’amputazione della gamba è “precostituita” all’inizio del rapporto di lavoro e quindi, ai fini di un’istanza per Assegno Ordinario non verrebbe considerata.
Se consideriamo il resto, mi pare che l’ottenimento sia piuttosto difficile, ma comunque sarebbe meglio chiedere un parere ad un medico specialista o esperto in medicina legale della sua città.
Saluti
Salve vorrei un informazione io ho una cardiopatia dilatati a ,l ho presa da citomegalovirus avevo la frequenza a 34 dopo 6 mesi e 41 … Ho in azienda agricola faccio lavori pesanti cosa mi aspetta?? Mi han dato 75% di invalidità…
Buonasera.
Per avere un’idea dei benefici connessi al riconoscimento del 75% d’invalidità civile può andare su QUESTA pagina.
Ma credo che sia utile fare anche istanza di Assegno Ordinario i cui benefici sono esclusivamente economici e vengono descritti in questa stessa pagina.
Saluti
dimenticavo nel dirle che sono un operaio edile di nuovo GRAZIE.
buongiorno dottore vi vorrei porre alcune domande xl’invalidità pensionabile :dopo 15 giorni di ricovero ospedaliero sono stato dimesso con questo referto ,insufficienza cardiaca classeIII NYHA in paziente con cardiopatia dilatativa e severa disfunzione sistolica del ventricolo sin. ipertensione arteriosa alla coronarografia coronarie epicardiche esenti da lesioni stenosanti impianto di icd bicamerale in prevenzione primaria terapia domiciliare ( bisoprololo 7,5MG cpr al mattino,ramipril 2,5 cpr al mattino lasix 25mg ore 8.00 ore 16.00 luvion 50mg ore 16.00 .Poi ho un problema alla schiena : da una rm lombo-sacrale ,si evidenzia un atteggiamento scoliotico sinistro-convesso lombare,con appianamento della lordosi fisiologica e lieve spondilolistesi anteriore di l4 sul5 (di I grado)sostenuta da lisi istmica bilaterale. Moderati segni di spondiloartrosi,con micronoduli intraspongiosi tipo Schmorl sullelimitanti somatiche contrapposte.sofferenza degenerativa dei dischi intersomatici in esame ,da l1 ad s1 ,espressa da fenomeni disidratativi e da protrusioni circumferenziali ad impegno posteriore canalare e foraminale,condizionati significative impronte sulle formazioni sacco-radicolari contigue .E soffro di un dolore al ginocchio sin (referto da rm).mancata visualizzazione della fibrocartilagine meniscale laterale,con alterazioni di segnale endospongioso,edemigena,dei capi articolari femoro-tibiali omocompartimentali.segni di meniscosi mediale,senza soluzioni di continuità marginali sospette.formazione cistica policoncamerata del recesso capsulo-legamentoso postero-mediale,addossata ai tendini della zampa d’oca,di circa cm.5 di diam.longitudinale,in relazione a verosimile borsite anserina.normale morfologia e decorso dei legamenti crociati,collaterali e del tendine rotuleo.faida di versamento libero endoarticolare,con ispessimento sinoviale reattivo.segni di gonartrosi,di grado severo.Con queste patologie potrei essere riconosciuto dall INPS avendo più di 1500 contributi utili per la pensione ma ho 52 anni di età :ho lavorato fino al 25/04/2016 e adesso sto in malattia.La ringrazio per il suo tempo e mi scuso se sono stato troppo lungo nella descrizione delle patologie un grazie
Buongiorno.
Per la concessione dell’Assgno Ordinario d’Invalidità è necessario che il lavoratore abbia perduto almeno i 2/3 di capacità òavorative in occupazioni confacenti alle sue attitudini, cioè. in termini non tecnicamente corretti, ma è per capire, non deve essere capace di fare più di 1/3 nelle attività lavorative che normalmente svolge o può svolgere in teoria.
Nel suo caso la patologia più importante è quella cardiologica e mi pare sicuramente tale da impedirle di svolgere sforzi importanti, necessari per lo svolgimento delle mansioni dell’operaio edile.
Credo che i requisiti per la concessione dell’Assegno Ordinario ci siano. A mio parere, l’istanza di concessione avrebbe buone possibilità di essere accolta.
Saluti ed auguri.
ottimo portale complimenti
Gentile. Dott Nicolisi , la contatto poiché vorrei che lei mi delucidasse sulla strada da percorrere riguardo la mia situazione: ho 26 sono disoccupata(non percepisco nessun assegno di disoccupazione) e dal 31gennaio soffro a di sciatica paralizzante causata dalla fuoriuscita di un ernia discale a migrazione inf.destra. ad oggi mi sento meglio, ma purtroppo non al cento per cento , mi sento ancora dal gluteo al piede tutto anestetizzato e non ho la forza di prima anche se l ho recuperata abbastanza. Necessito di trovare un impiego poiché spese mediche di questi mesi hanno prosciugato i fondi che avevo da parte ma purtroppo non sono totalmente in forma e ho paura che lavorando potrei aggravare ulteriormente la mia condizione di ripresa. Dott. Nicolisi sa mica a quale ente o associaz possa rivolgermi per trovare un lavoro che rispecchi le mie necessità fisiche ( ogni 2ore circa devo sedermi o stendermi x qualche minuto)? Posso essere ritenuta dall’ inps inabile temporanea al lavoro? La ringrazio in anticipo e le porgo cordiali saluti
Buonasera.
In questa pagina sono indicati i requisiti indispensabili per ottenere l’assegno d’invalidità
I requisiti amministrativi, li ho elencati ma li ripeto, sono che il lavoratore abbia versato all’INPS almeno 5 anni di contributi nell’arco della sua vita lavorativa e di questi almeno 3 negli ultimo 5. Lo stesso per la Pensione d’Inabilità.
Circa il requisito sanitario, anche questo indicato ma lo ripeto, è necessario che il lavoratore abbia perduto oltre i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini; non esiste una tabella di riferimento, ma è una valutazione da effettuarsi secondo comuni canoni medico-legali.
In sostanza non posso dirle a distanza se l’INPS la potrebbe ritenere “invalida”, anche perchè si tratta di valutazioni possibili solo conoscendo tutta la situazione del paziente, non ultima la situazione contributiva.
Non so se nella sua città esiste una associazione o ente che la possa aiutare a trovare lavoro, ma non esito a dirle che mi sembra difficile, considerando le condizioni dell’economia nazionale.
Solo come inciso: un’ernia migrata che provoca una sintomatologia sciatalgica così intensa forse meriterebbe un approccio neurochirurgico; naturalmente il mio consiglio non è di “operarsi”, sempre perchè a distanza certi consigli non possono essere dati, ma è di chiedere un parere ad un neurochirurgo per cercare di risolvere definitivamente e rapidamente il problema.
Saluti
A distanza
salve Dott. Nicolosi le scrivo perché ho la seguente problematica: sono una donna che svolge lavoro dipendente come medico presso una clinica privata, nell’anno 2004 per la precisione in aprile mi è stata riconosciuta una invalidità del 60%, non ho mai fatto domanda di assegno ordinario di invalidità, le chiedo oggi se a me spetterebbe tale assegno e se è possibile recuperare gli arretrarti non corrisposti
grazie
Buonasera.
Andiamo con ordine.
Se ha letto attentamente questa pagina avrà notato che per ottenere l’assegno d’invalidità occorrono dei presupposti sia di tipo amministrativo sia di tipo medico.
I persupposti amministrativi, li ho elencati ma li ripeto, sono che il lavoratore abbia versato all’INPS almeno 5 anni di contributi nell’arco della sua vita lavorativa e di questi almeno 3 negli ultimo 5.
Circa il requisito sanitario, anche questo indicato ma lo ripeto, è necessario che il lavoratore abbia perduto oltre i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini, nel caso specifico nella possibilità di svolgere le tipiche attività del laureato in medicina.
Ancora, il beneficio, se l’istanza viene accolta, decorre dalla data della domanda e quindi non si può parlare di arretrati non corrisposti perchè se non si presenta la domanda non sia ha il diritto. Di arretrati fino a 5 anni prima della domanda si parla negli assegni familiari per figlio inabile, ma questa è un’altra legge.
Devo dire che è impossibile a distanza dare un giudizio sulla possibilità che l’istanza per la concessione di Assegno Ordinario sia accolta. Così come fare diagnosi e impostare terapie a distanza non è corretto, nel campo medico-legale se non si visita il paziente e non si accede alla documentazione medica é rarissimo poter dare un giudizio. IN qualche raro caso, con patologie particolarmente “eclatanti” si può, in via presuntiva fare una previsione, comunque niente affatto affidabile.
Ma nel suo caso … come si potrebbe!
Saluti
Egregio dottor Nicolosi,se invece dovessero accordarmi la pensione di inabilita’al lavoro ,dovrei smettere di lavorare ,ed il calcolo della pensione mensile da erogarmi dovrebbe essere calcolata sui 39 anni di contribuzione da me gia’ versati all’Inps ? Altrimenti potrei continuare o no a lavorare? E quindi la percepirei fino all’arrivo all’eta ‘ pensionabile? Ringraziandola per la sua disponibilità le auguro una buona serata
Buonasera.
La Pensione di Inabilità è INCOMPATIBILE con l’attività lavorativa e viene calcolata aggiungendo una contribuzione figurativa tale da raggiungere il più vicino tra il 60° anno di età e il 40° anno di contribuzione.
Se lei lavora viene revocata.
Per particolari burocratici è meglio chiedere ad un patronato.
Saluti
Buongiorno Dottore,
sono un assistente amministrativo in una scuola, vorrei sapere, per piacere, perchè noi dipendenti pubblici non possiamo accedere all’assegno ordinario INPS; premetto che mi è stato riconosciuto il 67% di invalidità civile e la legge 104/92 art. 3 comma 1; sono diabetico tipo II e ho una cardiopatia ipertensiva che mi hanno procurato una maculopatia agli occhi, facendo 15 sedute argon laser + 4 intravitreali all’occhio sin e 5 sedute argon laser occhio dx; una neuropatia agli arti inf. assionale demielinizzante II, ho sempre una stanchezza fisica, vorrei sapere perchè non mi è concesso usurfruire dell’assegno.
Ringrazioe e invio cordiali saluti
Carmine
Buonasera.
La legge 222/82 al comma 1 dell’art. 1 così afferma:
“1. Si considera invalido, ai fini del conseguimento del diritto ad assegno nell’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti ed autonomi gestita dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo. …”
Quindi la legge fa riferimento a lavoratori assicurati in gestione INPS.
I dipendenti pubblici invece hanno avuto una gestione previdenziale da parte di un istituto differente, l’INPDAP.
Anche se attualmente l’INPDAP è stato assorbito dall’INPS, si parla di INPS gestione ex-INPDAP, le norme che regolano le pensioni per invalidità sono rimaste quelle.
Per i dipendenti pubblici non esiste un beneficio economico simile all’assegno d’invalidità, cioè che sia compatibile con la permanenza nell’amministrazione.
Le possibilità per i dipendenti pubblici sono:
1) Pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa,
2) Pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro,
3) Pensione per Inabilità assoluta e permanente alle mansioni svolte.
Per tutte è prevista ladimissione.
Per brevi notizie su queste prestazioni previdenziali può andare in QUESTA pagina.
Saluti
Buongiorno Dottore, mi chiamo Luca e ho 30 anni.
la mia situazione è questa e volevo sapere gentilmente se per me fosse possibile chiedere l’assegno ordinario di invalidità e qualche idea sulle probabilità di successo.
io sono un ragazzo portatore di handicap dalla nascita. Mi manca l’arto superiore destro e ho invalidità riconosciuta del 71%.
Lavoro in un istituto di credito dal 2011 e a metà di quest’anno raggiungerò i 5 anni di contributi previsti per poter fare richiesta dell’assegno ordinario di invalidità.
Ora, non si tratta di una invalidità pervenuta successivamente all’inizio del lavoro, ma mi costringe comunque a lavorare in modo diverso da altri colleghi(digitare sul computer con 1 sola mano) e mi reca ovviamente anche più difficolta negli spostamenti(difficile per me con un solo arto prendere metro o autobus strapieni tutte le mattine per recarmi a lavoro, e dopo ultimo scippo di borsa da lavoro sul tram vado definitamente con auto producendo una spesa maggiore a mio carico).
Per il resto mi sembra di rientrare nei parametri e volevo chiedere consulenza sulle possibilità di ottenere tale assegno.
La ringrazio anticipatacamente e buona giornata
Luca
Buonasera.
Da ciò che capisco la sua patologia invalidante è “precostituita” rispetto all’inizio dell’attività lavorativa e pertanto non può essere valutata ai fini del riconoscimento dell’assegno di invalidità.
Il riconoscimento può essere ammesso, in casi come il suo, se dimostra che la sua infermità ha subito un aggravamento tale da ridurre ulteriormente e notevolmente le capacità lavorative presenti all’epoca di inizio dell’attività lavorativa.
Da quello che mi riferisce, mi sembra che le possibilità di riconoscimento siano poche … ma comunque questo è un parere a distanza, per definiziaone inaffidabile.
Per maggiore certezza dovrebbe richiedere una consulenza ad un medico specialista o esperto in medicina legale della sua città.
Saluti
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per la celere risposta e sono a chiederle se possibile ulteriori informazioni o chiarimenti in merito.
Le tre tematiche che le chiedo di approfondire se possibile sono.
1)la funzione sociale di questo assegno di invalidità. Ovvero
SE io, con handicap dalla nascita ed evidenti dififcioltà nell’inserimento lavorativo, con numerosi occasioni precluse(dove penso sia perfino troppo evidente dimostrare incapicità lavorativa i oltre 1/3, basti pensare che miè difficile o impossibile fare lavori cone il Pilota, sportivo, musicista, operaio manuale, cameriere, artigiano chimico, etc)non riesco ad accedere a tale assegno qual’è la funzione per cui è stata creata e chi può accedere quindi?
Immagino anche che siamno tagliati fuori colo che hanno avuto incodenti sul lavoro visto che nel caso rimborsa l’INAIL..Non riesco a immaginare a quali casi è applicabile quindi se non in rarissime eccezioni
Io ho inoltre difficoltà parziale nell’uso del PC, come può non essere una parziale e difficoltosa possibilità lavorativa con riduzione di capacità?
2)leggendo la legge 222 del 1984(di cui non riporto stralcio) al comma 1 non mi sembra di leggere alcun riferimento a una incapicità sopravvenuta ma parla solo di ridotta incapacità lavorativa a oltre 2/3.
Al comme secondo sembra accennare a quetsa eventualità ma risulta poco chiaro
E al riguardo le pongo un caso pratico
Una poersona che riporta invalidità dopo un incidente ma ha lavorato per 10 anni in banca avrebbe quindi dirittto a questo assegno e una persona magari con oinvalidità maggiore non l’avrebbe visto che ha invalidità dalla nascita.(non risulterebbe anchee INCOSTUTIZIONALE se lo stesso o simile caso venisse trattato diversamente?)
3)sono a chiederle anche se esiste altro strumento possibile che potrei richiedere in alternativa cumulabile con il reddito da lavoro.
Lsa r8ingrazio per i chiarimenti e la ringrazoi ancora anticipatamente per le risposte.
Colgo l’occasione per dire che a mio parere alcune forme di invalidità non sono arffatto tutelate.
CI sono strumenti inaccessibili e scontrandomi con il mondo del lavoro da ormai 5 anni non è facile. Sono entrato in una azienda in cui sono stato discrimanto, è più difficile per noi lavorare e ho molte opportunità precluse.
Lo stato in alcuni casi non tutela adeguatamente le perwsone invalide
La ringrazio molto e buona giornata
Luca
Buonasera.
Comincio dalla fine: è assolutamente vero che la tutela per le persone invalide è solo parziale, siano esse necessitanti di tutele per lo svolgimento di un’attività lavorativa dignitosa, siano esse con gravi invalidità.
Il comma 2 della legge 222/1984 non è così oscuro come crede e comunque da allora si sono susseguite innumerevoli sentenza per casi simili al suo per il quale il disabile aveva proposto azione giudiziaria.
Il risultato è che, usando termini assolutamente non tecnici, un lavoratore invalido, ad esempio al 70%, che ha iniziato a lavorare come invalido al 70%, dopo 5 anni non può richiedere la concessione di Assegno Ordinario d’Invalidità perchè è invalido al 70%. Potrà richiederlo se nel frattempo le sue infermità si sono aggravate, per nuova patologia o per aggravamento della precedente, che lo fa diventare invalido all’85%, ad esempio, anche se non è stato comunque richiesto un aggravamento d’invalidità civile … ma comunque è lui che lo deve dimostrare.
Lei comunque pensi che un invalido per patologia preesistente ha imparato ad usare le sue residue capacità lavorative per svolgere quella specifica mansione. Un soggetto sano invece, a seguito del trauma o della malattia non è più in grado di svolgere la usuale mansione. Quello che fa riconoscere la concessione dell’assegno non è l patologia in se, ma la sua incidenza sulle occupazioni lavorative, anzi, più precisamente, sulle “occupazioni confacenti alle attitudini” che devono essere ridotte a meno di 1/3.
Saluti
Buonasera dottore.
La ringrazio ancora per le risposte e la pazienza che ha avuto..
Le chiedo ancora riscontro sulle ultime considerazioni che sono ad esporre se possibile.
In realtà non è neanche vero che lavorando nel mio caso le condizioni di salute non siano peggiorate..Ovvero sono passato da essere studente e quindi da avere la possibilità i gestire maggiormente i ritmi e potendo stare spesso a casa a dover seguire ritmi lavorativi pesanti, svolgere attività differenti e portare tutto il giorno la protesi(cosa che prima non facevo).
questo ha portato a procurarmi una allergia cronica dovuta alle colle utilizzate nella protesi che cmporta continui gonfiori al braccino e bolle..Inoltre mi porta a dover fare alcuni lavori richiesti di spostamenti pesi tra i quali porta grossi plichi di carta, fascicoli, smistare posta e fare scatlino pesanti da trasportare..altra cos ache mi procura dolore al braccio e ulteriori conseguenze..Aggiungo che per rimanere al passo con altri colleghi devo essere molto veloce dato che scrivo con una sola mano e comporta ulteriori conseguenze con dolori e altre problemitiche talvokta anche sul braccio sano..
Quindi il fatto di essere invalido dalla nascita in realtà in ambienti lavorativi con ritmi faticosi e mole di lavoro grosso da gestire non equivale a gestirsi comodamente perchè si è abituati..si è solo probabilmente più sfruttati..
Alla luce anche delle ulteriori considerazioni le chiedo se comunque ci sono le condizioni almeno per poter provare a richiedere tale assegno.
Quindi in sostanza se io riuscissi a riconscere un peggioramento dell emie condizioni(per le motvazioni sopra esposte)Potrei provare a fare la richiesta SENZA chiedere Ufficialmente all’INPS una maggiorazione della mia invalidità?
Basterebbe in questo caso solo una dichiarazione relativa al peggioramento delle condizioni?
Le dico anche che attualmente nel mio caso ho proprio il 70% di invalidità..
grazie mille per le risposte e buona serata
Luca
Buonasera.
Nell’esempio Ho usato il 70% proprio perchè ricordavo che era la percentuale d’invalidità che le era stata riconosciuta.
In ogni caso l’istanza può essere presentata in quanto eventualmente dovrà sopportare solo il costo per il rilascio del certificato di presentazione (mod. SS3). Nulla accade se l’istanza viene respinta; Le confermo che per la presentazione ed il riconoscimento non è indispensabile un maggiore riconoscimento d’invalidità civile in quanto, oltretutto, la valutazione per questa fattispecie è diversa da quella d’ell’invalidità civile.
Le ricordo che è possibile presentare prima un ricorso amministrativo e poi addirittura un ricorso giudiziario.
Saluti
Buonasera Dottore,
mio marito è affetto da un carcinoma della prostata stadio IV con metastasi ossee, diagnosticato a settembre 2015. Ha fatto 6 cicli di chemio terapia con taxotere e fa regolarmente il decapeptyl per la deprivazione androgenica. Non sappiamo ancora se il tumore si sia stabilizzato. Purtroppo da due anni, causa perdita del lavoro, è libero professionista, ma nella sua situazione è difficile lavorare con lo stesso ritmo ed impegno di prima. Abbiamo un figlio di 16 anni. Abbiamo letto della possibilità dell’assegno ordinario di invalidità e della possibilità di richiedere invalidità civile. Ci può dare un consiglio? grazie cordialmente Silvia
Buonasera.
Direi che invalidità civile ed Assegno Ordinario d’invalidità sono entrambi da richiedere e aggiungerei anche la richiesta di valutazione per la legge 104/92 (unica domanda con invalidità civile).
I benefici ottenibili non sono esattamente sovrapponibili, ma sono sinergici.
Non sono in grado, a distanza, di fare delle previsioni affidabili sul risultato, ma mi pare che le possibilità di ottenere anche dei benefici economici siano buone.
Saluti
Buona sera dott. Nicolosi, volevo avere miglior delucidazioni in merito al termine “trasformazione” dell’assegno di invalidità a pensione di vecchiaia, o meglio se vuol dire che l’assegno di invalidità si somma a quello di pensione di vecchiaia oppure si perde e resta solo quello di vecchiaia. Specifico che ho 30 anni di contributi versati all’Imps dalla quale ho percepito un’assegno di invalidità ordinaria (soffro di glaucoma).
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
Cordiali saluti
Salvatore
Buonasera.
Si “trasforma” vuol dire che diventa pensione di vecchiaia; in sostanza resta solo quest’ultima, calcolata secondo la contribuzione effettivamente versata.
Saluti
Saluti
un mio zio ha fatto domanda SS3 per assegno ord.di invalidità,patologie:depressione maggiore in cura presso CSM,ritardo mentale medio con test,cardiopatia ipertensiva I stadio OMS,obesita grave cn BMI 36,3,artrosi diffuse,ernie discali lombari e cervicali,sprue celiaca,tiroidite linfocitaria cronica,malattia refleusso gastroesofageo recidivante,osteoporosi,tunnel carpale,ipoacusia bilaterale.la domanda è stata respinta in prima istanza,ora è stato fatto ricorso al Comitato prov.inps lei che ne pensa ?il comitato farà la stessa cosa?per il tipo di patologie e domanda IO lei crede che dovevano accoglierla?che consiglia?
Buonasera.
Le ricordo che si deve valutare se le patologie in diagnosi hanno provocato una riduzione di oltre i 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle sue attitudini.
Cioè si deve valutare, oltre al quadro invalidante, anche l’incidenza sul lavoro che usualmente sa fare.
A distanza è piuttosto difficile dare una risposta affidabile ad un quesito di questo genere … anzi, è impossibile. Ricordi che il medico, se corretto, deve sempre visitare il malato, e ciò va fatto anche in ambito di medicina legale.
Saluti
svolgeva un lavoro agricolo poi sospeso per tali patologie.Nonostante lui abbia la forma di depres.endog.grave,loro lhanno considerata come di grado medio e di conseguenza non arriva a superare la soglia del 66-67% in su che serviva.stessa cosa per il ritardo(nonostante i test) che nn lo hanno giudicato per medio ma nei limiti della normalita.Il comitato di norma rigetta il ricorso come la prima istanza respinta dal loro medico o valuta le certificazioni aggiunte che il loro medico tante le ha scartate e non ha nemmeno preso in considerazione?
Buonasera.
In realtà il ricorso consiste in una nuova visita da parte di un medico INPS diverso dal precedente che a sua volta da un parere; questo parere viene poi trasmesso al “comitato provinciale” che può accogliere il nuovo parere, cosa che accade nella stragrandissima maggioranza dei casi oppure respingerlo e fare una valutazione propria, diversa da quella del secondo medico.
Naturalmente vecchia e nuova documentazione concorrono nel formare il parere del medico INPS e/o del Comitato. Ma comunque nuova documentazione è raccomandata in quanto è molto raro che il secondo medico modifichi il parere in assenza di novità.
Saluti
Buonasera dottor Nicolosi, io ho fatto domanda per pensione di inabilita’ ed in subordine per la concessione dell’assegno di invalidita’,se per esempio dovessero accordarmi l’assegno ordinariodi invalidita’,potrei continuare a lavorare presso la mia ditta di autotrasporti con le stesse mansioni attuali che sono ;addetto al carico e scarico merci? E a quali provvedimenti potrei andare incontro da parte dell’Inps? Potrebbe richiamarmi a visita di revisione presto? Oppure potrebbe non tenerne conto in quanto non cambierei mansioni? Quale e’ il suo consiglio? Cercare di ottenere l’assegno IO e non lavorare più, ‘ oppure continuare a lavorare rimanendo con la stessa qualifica di operaio? Ringraziandola vivamente le auguro buona sera.
Buonasera.
Le premetto alcune cose:
1) l’Assegno ordinario è compatibile con l’attività lavorativa, quindi si può lavorare ma, essendo considerato un reddito, si cumula con il reddito da lavoro dipendente e quindi pagherà qualcosa di più di IRPEF
2) l’Assegno Ordinario non è per sempre; dura 3 anni e poi bisogna ripresentare l’istanza per la conferma; peraltro, nel corso dei 3 anni l’INPS può richiamare per controllare se il lavoratore è migliorato e può anche sospendere.
Il mio consiglio è di non abbandonare il lavoro; se per qualche motivo successivamente l’INPS dovesse revocare l’Assegno lei si troverebbe senza lavoro e senza pensione … una tragedia integrale.
Al massimo, se le condizioni della sua azienza lo permettono, potrebbe richiedere una visita del medico Competente (quello chiamato comunemente medico del lavoro) per essere esonerato da mansioni incompatibili con le sue condizioni di salute.
Saluti
Buonasera dottor Nicolosi,se ad una persona viene concesso l’assegno ordinario di invalidita’,dopo preventiva domanda puo’ la stessa persona avere l’esenzione del ticket? Ringraziandola per la sua disponibilita’,le auguro una buona serata.
Buonasera.
NO; per ottenere le esenzioni Ticket occorre presentare domanda di invalidità civile (veda QUESTA pagina).
Saluti
Buon giorno da meno di un anno percepisco l assegno ordinario di invalidità.Mi è stato concesso in giugno di l anno scorso con una capacità di lavoro a meno di un terzo Nel mese dello stesso anno sono stato licenziato dalla mia azienda perchè non più in grado di svolgere nessuna mansione E tutt ora non lavoro.Oggi mi è arrivata la comunicaione per una visita di controllo da farsi tra pochi giorni.la mia domanda è la seguente:durante la visita la commissione può rettificare l assegnazione in base alla situazione medica Ma oltre a confermare o meno la situazione è possibile che se esiste un aggravarsi della patologia la commissione ne prenda atto e possa aumentare la percentuale di invalidità? o per avere un aggravamento bisogna presentare altre domande??? Graie per la disponibilità
Buonasera.
Nel caso dell’Assegno Ordinario d’Invalidità non esiste una percentuale specifica; o si ha una perdita di oltre i 2/3 di capacità lavorative, e allora si è riconosciuti invalidi, oppure non si ha e allora si viene dichiarati non invalidi.
Di superiore a questa esiste la Pensione di Inabilità che viene erogata a coloro che non sono in grado di svolgere alcuna attività lavorativa, quindi totalmente invalidi. Ma per questa si deve presentare una specifica domanda, con modalità assolutamente uguali a quella da lei già presentata per ottenere l’Assegno (vede QUESTA pagina).
Saluti
Buonasera dott.Nicolosi,
Da 3 anni percepisco un assegno di invalidità IO calcolato in base ai contributi versati negli ultimi 5 anni e l’invalidità permanente di mano cadente più varie patologie.
Vorrei chiederle se l’assegno può essere rinnovato pur non avendo lavorato negli ultimi 3 anni e come requisito solo il quadro clinico peggiorato? La ringrazio anticipatamente della sua cortese risposta.
Buonasera.
Si, è rinnovabile anche se non ha lavorato; oltretutto, non avendo lavorato, il periodo di concessione dell’Assegno Ordinario d’Invalidità è valido come contribuzione figurativa.
Saluti
salve,
la mia domanda è la seguente: può essere iscritta alle liste di collocamento chi percepisce una pensione di inabilità parziale al lavoro? Per considerare il soggetto disoccupato ai fini dell’esenzione ticket (E02)?
Buongiorno.
Il suo è un quesito eccessivamente burocratico rispetto alle mie competenze e quindi non sono in grado di darle una risposta affidabile.
Sicuramente presso un patronato ben organizzato potrà avere risposta al suo quesito.
Saluti
Buongiorno,
chiedo cortesemente un suo parere sulla oppurtunita di fare richiesta di invalidita civile per le mie malatie:
sono affetto da diversi annida diabete del tipo 2 con glicemia glicata superiore a 7 ed in cura con farmaci adeguati;
nel luglio del 2014 ho avuto un infarto miocardico e sono stato operato di urgenza con apposizione di uno stent permanente ad una coronaria ed attualmente sono in cura con diversi farmaci appropriati.
SOno unlavoratore autonomo di 53 anni con 30 anni di contribuzione versata .
mi scuso per la sinteticita e la ringrazio sin d ora per la sua attenzione
cordialmente
Buonasera.
Per un caso come il suo, è impossibile, in assenza di visita diretta e di visione di tutta la documentazione, dare un parereaffidabile.
Saluti
Gent. Dott. ,
percepisco la pensione io da Novembre 2014 .Compio 64 anni a Maggio .
Mi è stato riferito dal mio Patronato che per quanto riguarda la mia prima uscita pensionabile e’ a 64 anni e sette mesi ,(Gennaio 2017) perché posso usufruire della legge Fornero,in quanto nel 2011 avevo già 35 anni di contributi .
Le chiedo quindi, come potrei passare dalla pensione io (non sono trascorsi tre anni ) a quella di anzianità ? Tenga presente che lavoro sino alla fine del mese (Aprile 2016).
Secondo il calcolo fattomi , e’ ovvio ,passando dalla pensione io , a quella di anzianità ,prenderei più soldi.
Spero di essere stato chiaro , La ringrazio per l’eventuale sua informazione.
Distinti saluti
Michele
Buonasera.
MI dispiace ma il suo quesito è troppo di ambito burocratico per le mie competenze che sono fondamentalmente mediche e/o medico-legali.
Saluti
Buongiorno volevo chiederle come si fa a fare ricorso sulla data sbagliata di decorrenza della pensione di invalidità in quanto su tutte le lettere c’è scritto 5 febbraio 2016 ma la pensione mi e stata pagata dal 1 marzo 2016 grazie
Buonasera.
Questo è un quesito assolutamente di tipo amministrativo che sula dalle mie competenze.
Presso un patronato sapranno sicuramente darle una risposta affidabile.
Saluti
UN DIPENDENTE TITOLARE DI ASSEGNO CATEGORIA IO HA DIRITTO ALLA MALATTIA A CARICO DELL’INPS?
Buonasera.
Se lavora certamente si.
Saluti
Buongiorno, Le chiedo gentilmente un consiglio, mio papà è purtroppo molto malato, non abbiamo speranze di salvarlo è però a casa con noi.Ha l’assistenza domiciliare ADI e il dottore mi ha consigliato di presentare domanda di invalidità per poter avere gli ausili necessari.Io ho presentato la domanda di invalidità e accompagnamento e il medico mi ha detto anche che mi spettano dei permessi con la legge 104.Siamo in attesa della visita ma il medico curante mi ha parlato di questo mod.ss3 con il quale il patronato ha chiesto l’aumento degli assegni familiari per mia mamma da 10 euro a 50 euro, ci stiamo muovendo bene? LA domanda di invalidità e accompagnamento se riconosciuta inibisce l’eventuale richiesta di ss3 giusto?La ringrazio molto
dimenticavo un elemento che forse Le occorre, mio papa’ è pensionato, ha fatto il professore ed ha 75 anni
Buonasera.
Il suo medico le ha dato un buon consiglio.
Si tratta degli assegni familiari per soggetto inabile assolutamente compatibili con l’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento.
Saluti
Dottore buongiorno,
innanzitutto vorrei complimentarmi per la competenza e precisione con la quale tratta i vari argomenti e’ sicuramente di grosso aiuto per noi pazienti.
Brevemente Le illustro la mia situazione, sono un dipendente bancario con circa 30 anni di contribuzione e quattro anni di laurea riscattati risiedo a Napoli e mi e’ stata riconosciuta con decreto del giudice un invalidita’ dell 83/100 in quanto nefrectomizzato nel 2007 per adenocarcinoma e sul rene residuo ho una insufficienza cronica (creat. 1,70),affetto da ipertensione (I-II cl.niyha),maculopatia monolaterale occhio sin.con visus inferiore ad 1/20,ed anchilosi del rachide lombare. Da ultimo nel fine novembre scorso sono stato operato per cordectomia di III tipo per processo proliferativo infiltrativo corda vocale vera di sx discheratosi severa.l’esame istologico evidenzia un quadro morfologico compatibile con ulcera da contatto. Mi sono deciso per la prima volta a presentare domanda per ottenere assegno di invalidita’ ordinario e sono in attesa di essere chiamato a visita.Vorrei un Suo illustre parere sulle possibilita’ di accoglimento . RingraziandoLa anticipatamente Le porgo cordiali saluti
p.s. Vorrei precisarLe che considerando anche l’ ultima patologia relativa alla cordectomia la mia invalidita’ dovrebbe arrivare all’ 88/100 che ho 56 anni e che assumo regolarmente una compressa di ramipril 10 mg, zyloric e a volte compresse per il colesterolo . Cordiali saluti .
Difficile rispondere a distanza.
Mi pare, molto approssimativamente, che lei abbia buone possibilità, ma è un parere a distanza, per definizione non affidabile.
Dottore La ringrazio molto …mi aspettavo una risposta del genere considerando la Sua professionalita’, comunque la Sua risposta mi aiutera’ nel colloquio nel senso che la mia domanda ha comunque un fondamento…Le sarei grato se volesse eliminare i messaggi doppiati per errore …ancora grazie…
Buongiorno dottore, ho iniziato a lavorare a 16 anni, e per undici anni ho svolto la mansione di verniciatore in un auto carrozzeria, poi a seguito di comparsa di problemi respiratori (asma intrinseca e allergie varie) ho dovuto cessare tale attività e quindi chiesi l’invalidita civile nel 2009 che mi venne riconosciuta al 46% con le seguenti patologie: asma bronchiale e oculorinite in soggetto polisenibilizzato ad acari e pollini, blocco av e ipoacusia recettiva bilaterale maggiore a sx. Dal 2010 ho svolto la mansione di magazziniere ma a causa di problemi osteoarticolari nel 2014 ho dovuto smettere anche quest’attività così quest’anno ho fatto domanda di aggravante essendo peggiorato sia l’udito e soppraggiunti i seguenti problemi raggruppati in quanto segue: asma bronchiale e oculorinite in soggetto polisensibilizzato ad acari e pollini, dermatite da contatto, bav, ipoacusia bilaterale con scarsi residui uditivi a sinistra da forma distrofica della capsula ottica di tipo osteosclerotico, osteoporosi da corticosteroidi, cedimenti vertebrali D8 con riduzione di ampiezza dello spazio discale D8/D9, sospetta osteogenesi imperfetta,segni di spondiloartrosi, ernia l5s1, così mi hanno dato il 50% e ora lavoro come coadiuvante un ora al giorno, ma non riesco più a svolgere mansioni manuali e consone anche al mio titolo di studio ( terza media) insieme a tutte le patologie, e trovare un lavoro senza allergeni, senza fumo, polvere, rumore e dove non devo spostare pesi o fare movimenti articolari ripetuti, e dove non sia richiesta capacità uditiva( sento solo più a dx e con perdita del 50%) e molto difficile quindi ora ho fatto domanda per la legge 222 del 1984, secondo lei ho qualche opportunità. Calcolando che con 33 anni non so come potermi mantenere economicamente?
Buonasera.
Purtroppo minore è l’età, maggiore è la severità valutativa ai fini della concessione di assegno ordinario d’invalidità.
Certezze a distanza non posso darne, a volte neppure a seguito di visita diretta, ma il tentativo mi pare non inutile.
Documenti bene tutto, qualche possibilità potrebbe averla.
Saluti
Salve nel novembre 2013 sono stato collocato in mobilità per 48 mesi,nel febbraio 2015 in seguito ad un infarto acuto del miocardio ho fatto domanda di invalidità che mi è stato riconosciuto,a gennaio 2016 sono stato chiamato a revisione e dopo solo 10 mesi mi è stata revocata e mi è stata tolta anche la rimanenza della mobilità per un totale di 24 mesi.
E’ giusto revocare l’invalidità dopo 10 mesi e perdere anche la mobilità?Grazie
Buonasera.
Sul problema mobilità-invalidità non posso risponderle, in quanto si tratta di un prblema burocratico che lei potrà, se è possibile, risolvere rivolgendosi ad un patronato.
Circa la revoca dell’Assegno Ordinario d’Invalidità, si tratta di un annesimo caso rispetto a quello che mi capita di vedere quasi settimanalmente.
Ma non posso dirle a distanza perchè è stato revocato.
In teoria perchè, a parere del medico INPS, lei è migliorato, ma potrebbe essere perchè non ha presentato documentazione recente o probante della sua condizione oppure perchè il medico che ha effettuato la revisione ha criteri valutativi leggermente diversi dal medico che ha fatto la concessione.
Ma bisognetrebbe capire qual’è la documentazione che lei ha presentata all’atto della visita di revisione e ciò a distanza è impossibile.
Ma come si legge in questa pagina, è sua facoltà ricorrere avverso questo giudizio e per questo può chiedere, gratuitamente, l’assistenza di un patronato.
Saluti
Egregio dottor Nicolosi,scrissi, circa 15 giorni fa un mio commento, che ora non trovo piu’ sul blog, mi permetto di riproporlo :e’ possibile fare istanza di riconoscimento contemporaneamente sia per invalidita’ civile, sia per assegno ordinario di invalidita’ ed anche per riconoscimento di malattia professionale? Ovviamente con tre istanze ben distinte. La ringrazio per la sua cordiale disponibilita’ e competenza .Tanti Auguri di una buona Pasqua.
Buonasera.
In via teorica si può, non si possono avere più benefici economici per lo stesso motivo.
Quindi se più di uno dovessero essere accolti alla fine potrebbero esserci dei problemi di incompatibilità, anzi direi quasi sicuramente, ma alla fine si dovrebbe poter optare per il beneficio più conveniente.
Saluti
Buonasera Dottore,ho fatto domanda per l’assegno di invalidità ordinaria,ho consultato il sito dell’inps e nella pratica vi era scritto “Reiezione per motivi sanitari”. Ho chiamato l’INCA e mi è stato detto che questa è la risposta per il fatto che io lavoro ma che la pratica non è ancora chiusa per l’assegno di invalidità ordinaria. Mi può aiutare a capire cosa succede ora? Grazie.
Buonasera.
Questa cosa mi è oscura.
Non capisco come faccia una pratica di richiesta d’invalidità ad essere “aperta” per il patronato e “chiusa” per la schermata che compare a lei.
Posso solo pensare che sia effettivamente chiusa negativamente ma l’informazione non è ancora transitata al sistema accessibile ai patronati.
Ma di più non so dirle.
Saluti
Buongiorno,
Sono titolare di Assegno ordinario di Invalidità prossimo alla scadenza.
Sono asssistita da operatori dei servizio sociali, i quali mi sollecitano l’attestato (verbale) in cui viene specificato il valore % dell’invalidità riconosciuta e i Codici Domus riportati.
L’ente INPS non mi ha mai spedito tramite posta ordinaria e/o elettronica un attestato di questo tipo.
La domanda è stata accolta in prima istanza a metà del 2013 con questo esito:
“l’assicurato, la cui capacità di lavoro in occupazioni confacenti le sue attitudini, sia ridotta in modo permanente […]a meno di un terzo.
A tal proposito le chiedo gentilmente a Lei parere/consiglio sulle modalità che posso attuare per risalire a questa documentazione.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e con l’occasione mi congratulo con Lei per gli articoli pubblicati, chiari ed essenziali.
Cordiali saluti
Buonasera.
Lei è stato riconosciuto INVALIDO ai sensi della legge 222/1984 che NON prevede alcuna percentuale d’invalidità.
O si viene riconosciuti INVALIDI o si viene riconosciuti NON INVALIDI.
Per tale tipo di invalidità non è previsto un verbale
Quello a cui invece lei fa riferimento e che viene richiesto per alcune prestazioni assistenziali e sanitarie, quindi con percentuale d’invalidità, con codici Domus ed altro, è l’invalidità civile.
Se non ha fatto mai un’istanza di riconoscimento per tale tipo d’invalidità dovrà ora provvedere.
Per informazioni sull’invalidità civile può fare riferimento a QUESTA pagina.
buongiorno volevo un consiglio ho fatto domanda per laccompagno avendo già lassegno di invalidità mi hanno sbagliato la domanda hanno rifatto quella di invalidità civile abbassandomi il punteggio anche la documentazione era sbagliata abbiamo fatto ricorso ora ho lappuntamento con il medico legale per una visita lassegno mi continua ad arrivare io pensavo che la domanda era per laccompago stavo tranquilla come mi devo muovere distinti saluti
Buonasera.
Non è affatto semplice rispondere a distanza.
Credo di capire che ci sia stato un problema burocratico nell’nolto della domanda e molto prtobabilmente un problema insorto per la documentazione che ha presentato alla commissione.
Ma se già ha un appuntamento con un medico legale ha già compiuto il passo principale per risolvere il suo problema.
Solo visionando la TUTTA documentazione medica, e visitandola, un medico esperto potrà consigliarla opportunamente.
Sta già facendo la cosa giusta.
Saluti
Buongiorno Dottor Nicolosi io presentai domanda per assegno ordinario di invalidita’nel luglio 2013,domanda respinta e successivo ricorso non accolto nel luglio 2014 ,non facendo poi il ricorso giudiziario.Ora a distanza di due anni , nel frattempo sono stato riconosciuto invalido civile al 50% per;Ipoacusia bilaterale,ipertensione arteriosa in trattamento,Spondiloartrosi con ernia discale c6-c7 e modica protrusione discale D7-D8 . Quindi io ho una riduzione della capacita’lavorativa Inail del 14% per infortuni multipli con tanto di certificazione Inail di cui non percepisco nulla in quanto liquidata in capitale per eventi prima del 2000. Inoltre ho una malattia professionale Inail per:impotenza funzionale colonna Lombo-Sacrale .Grado accertato 10%.Io di mestiere faccio il Facchino con movimentazione di carichi manuali da circa 37 anni, sono in regola con i contributi regolarmente versati ed ho 60 anni di eta’. Potrei ripresentare la domanda per l’assegno ordinario di invalidita’? Sono nei limiti temporali giusti? E secondo lei , ho qualche possibilita’ di accoglimento dell’istanza? Ringraziandola per la sua enorme disponibilita’ e competenza professionale, la saluto cordialmente.
Buonasera.
Circa il requisito amministrativo, quindi età e contribuzione, mi pare che sia tutto a posto.
Sulla possibilità di ottenere il riconoscimento di una “riduzione di capacità lavorative di oltre 1 2/3 in occupazioni confacenti alle attitudini”, requisito sanitario per ottenere l’assegno ordinario d’invalidità, a distanza non sono sicuro di poter dare una risposta affidabile.
Ma così, solo in via indicativa e con molta incertezza, direi che siamo al confine. Un parere più affidabile può essere dato solo da un medico che sia in grado di visitarla e visionare tutta la documentazione medica.
Saluti
sono stato operato alla vescica per un carcinoma uroteliale papillare di basso grado ho inoltrato la domanda per la pensione con apposito modello ss3 volevo sapere se con questi requisiti mi aspetta.grazie mille
Buonasera.
Impossibile dare una risposta ad un quesito posto in questo modo.
Si tratta di Assegno ordinario d’Invalidità che prevede, per il riconoscimento, la perdita di 2/3 di capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini.
Quindi:
dipende dal lavoro che si fa o che teoricamente si è in grado di fare,
dipende dal tipo di intervento chirurgico,
dipende dalla terapia che sta facendo (chemioterapia?)
dipende SE sta facendo terapia.
In sostanza per questi casi le variabili sono parecchie ed alcune anche opinabili.
Impossibile a distanza dare un parere affidabile.
Saluti
mia moglie purtroppo è affetta da sarcoma istiocitico.stiamo inoltrando la domanda all’inps per l’assegno ordinario di invalidità.spetterebbe anche l’accompagno?
grazie .
Buonasera.
Le ricordo che la richiesta per indennità di accompagnamento va fatta secondo procedure e modalità differenti da quella dell’Assegno ordinario d’invalidità.
In ogni caso, verrebbe riconosciuto solo se fosse in chemioterapia o in condizioni generali estremamente scadenti.
Saluti
complimenti per gli articoli. Sono venuto a conoscenza da poco di questa legge a tutela e la prossima settimana penso di andare in un caf per iniziare la pratica. sono dipendente di una societa’ di trasporto pubblico con mansioni di autista da 33 anni, per sopraggiunto diabete, gia’ in cura da diversi anni, dopo varie visite mi hanno fatto inidoneo alla guida ed assegnato ad altre mansioni e probabilmente mi abbasseranno anche il parametro di appartenenza in uno inferiore. ora e’ sopraggiunta anche una ernia discale espulsa e migrata in l3/l4 che dovro’ operare nei prossimi mesi, ho gia’ contattato il neurochirurgo. gradirei un suo parere se posso ottenere questo assegno ordinaro di invalidita’ la ringrazio e in attesa di una Sua cortese risposta le porgo i miei piu sentiti saluti
Buonasera.
Non è così semplice.
In questo momento le “occupazioni confacenti alle sue attitudini” sono le mansioni attualmente svolte.
Si potrebbe ritenere che lei, inidoneo ad una certa mansione, è stato proficuamente reinpiegato.
Ma a distanza una valutazione corretta in questo campo è impossibile.
Saluti
Buona sera Dott. Nicolosi…
Quadro patologico comprendente: Ipertiroidismo subclinico trattato da vari anni con Tapazole e da n. 2 RadioIodio Terapie di cui l’ultima recente a Dicembre 2015; Cardiopatia dilatativa ipertensiva con episodi recidivanti di Fibrillazione Atriale delle quali 2 normalizzate da cardioversione elettrica; Ipertensione arteriosa severa; In trattamento anticoagulante con Coumadin 5 mgr da più di 1 anno. Obesità e disturbi di dislipidemia; Diabete Mellito trattato con Netformina (2cpr 1000 mgr die) e Exenatide (1 iniez. settimanale)
Di recente accertate problematiche a carico del’apparato ORL per setto nasale deformato, Lassità delle pareti molli orali e ingrossamento dell’uvula. Effettuati studi di polisonnografia che hanno rivelato numerose apnee con OSAS severo meritevole di terapia ventilatoria CPAP. Ernia discale con discopatie multiple, Scoliosi e Coaxartrosi che condizionano pesantemente la deambulazione e altri disturbi e algie in seguito a posture di vario tipo indotte dalle patologie della colonna… Età del soggetto in questione 65 anni attualmente disoccupato dopo periodo di mobilità cessato in agosto 2015 e Pensione di anzianità prevista a partire dall’1 Settembre 2017. Effettuata domanda per Assegno di Inalidità sul lavoro in Giugno 2015 tramite patronato.Domanda rigettata e successiva opposizione inviata in agosto 2015. Opposizione rigettata dalla commissione prov.le Inps con comunicazione a 1/2 missiva ordinaria in data 29 Gennaio 2016.
Desidererei sapere se quanto riporto è, secondo lei, inquadrabile nella normalità dell’iter valutativo degli organi INPS o se pensa che ricorrendo a livello giudiziario ci siano concrete possibilità di trovare riconoscimento dell’istanza e ottenimento dell’assegno di cui sopra in tempi decenti (Non prossimi al 1 Settembre 2017)…
La ringrazio anticipatamente per un Suo parere !
Buonasera.
L’azione legale contro l’INPS per il mancato riconoscimento di concessione di Assegno ordinario d’invalidità avviene in forma abbreviata e in genere dovrebbe durare tra gli 8 e i 10-12 mesi, e dipende comunque dalla sede e dal giudice; può fare da solo i suoi conti.
Nella mia città sono numerose le valutazioni INPS sfavorevoli al lavoratore, qualche volta a mio parere in modo scorretto, tantè che le cause vengono vinte; naturalmente non tutte, ma una buona parte sono positive. Quindi lei non è affatto una “rarità”.
Sulla possibilità di ottenere il riconoscimento tramite il giudizio non posso essere preciso e/o affidabile; dare a distanza un parere su un caso così complesso è assolutamente impossibile.
Saluti
Buonasera dottore,grazie al suo consiglio mi sono informato sull’assegno di invalidità ordinaria e devo dire che questa cosa è sconosciuta alla maggior parte della gente.Giovedì 11 febbraio ho presentato la domanda tramite il Patronato INCA CGIL e se avrò risposta positiva le offrirò una bevuta. Grazie Dottore per i suoi consigli e buona Domenica.
Buonasera Dottore,
Sono attualmente titolare di un assegno invalidita I.O. con scedenza Nov. 2016. Entro giugno c.a. faro domanda di rinnovo. le mie patologie Sono: Infarto ( cardiopatia ischemica ) Classe III FSE 29/30 %-. Ho installato un defibrillatore nell’aprile 2013.Inoltre a seguito di N° 5 interventi per distacco di retina ochhio sx. mi e stata riscontrata con un OCT una lesione al nervo ottico, quindi ipovedente da occhio sx.. Ho un ivalidita civile del 80% non revedibile. Ho 57 sette anni e 34 anni di contributi fino al 30.06.2014. dal 30.06.2014 sono disoccupato ed e diffcile trovare lavoro.So che lei non e un veggente, ma pensa che con le patologie elencate ed il fatto della disocuppazione, possono essere elementi favorevoli per un rinnovo da parte dell’inps della mia pensione. Ho un po d’ansia, anche se novembre 2016 e lontano. Le chiedo solo un parere oggettivo sulla base della sua esperienza. Grazie
Buonasera.
Ovviamente è da comsiderare queli sono le sue mansioni specifiche, ma una cardiopatia in III classe è veramente molto invalidante. Io sarei piuttosto fiducioso.
Saluti
Buonasera
Volevo un suo consiglio per la richiesta della domanda per l’assegno d’invalidità. Ho 58 anni e circa 39 anni di contributi causa ipertensione ho avuto una fibrillazione atriale curata con cardioversione. Il cardiologo mi ha prescritto a vita: Idroquark, Norvasc, Dilatrend e Cardioaspirina. Ho due ernie a disco, artrosi alla colonna vertebrale ed a la spalla sinistra. Dove lavoro attualmente sono assunto come impiegato tecnico ma causa della crisi economica mi ritrovo ad effettuare mansioni di operaio, mulettista con sforzi per sollevamento manuale di pesi etc…Devo dire che la marea di pillole che prendo mi danno molta stanchezza e a volte difficoltà di concentramento. Le chiedo gentilmente se pensa sia il caso di inoltrare domanda per la richiesta dell’assegno ordinario d’invalidità. La ringrazio anticipatamente e saluto. Roberto
Buonasera.
Premettiamo che un singolo episodio di fibrillazione atriale non è considerato invalidante.
Ma lei secondo l’INPS è un impiegato e non un operaio e quindi la valutazione viene fatta sulla scorta delle notizie relative alle mansioni dell’impiegato.
Il problema nel suo caso non è l’opportunità di presentare la domanda, ma le mansioni a cui viene effettivamente addetto.
Mi pare che ci possano essere delle difficoltà per l’accoglimento.
Saluti
Salve,
volevo chiedere un parere in riferimento alla richiesta di assegno ordinario di invalidità da far presentare a mio padre.
eta 64 anni contribuzione 36 anni di cui 3 negli ultimi 5, attualmente in aspi (disoccupazione), penso quindi requisiti amministrativi presenti.
per quanto riguarda i requisiti sanitari chiedevo a voi un parere sull eventuale presentazione dell istanza.
mio padre ha sempre lavorato come facchinaggio al mercato generale (sin da quando non vi erano automezzi meccanici e si svolgeva tutto il lavoro di carico e scarico manualmente)e ultimamente carico scarico di camion di materiali pesanti.
ho trovato un responso di una radiografia del 2012 che ora ripeterà in modo più approfondito in quanto i dolori sono molto aumentati. il responso indica:
RX RACHIDE CERVICALE E LOMBOSACRALE
1 rettificazione della lordosi fisiologica cervicale da contrattura antalgica
2 marcato diffuso reperto di spondiloartrosi a localizzazione interapofisaria con sclerosi delle limitanti e con becchi osteofitici marginali tendenti a ponti ossei intersomatici più evidenti sui metameri centrali cervicali e su quelli centrali dorsali.
3 discopatia fra c2-c3, c3-c4, c4-c5, c5-c6.
4 modica scoliosi dorsale di tipo sinistro.
RX SPALLE
Addensamento bilaterale del trochite omerale con iniziali segni di periartrite.
PENSO CHE LE CONDIZIONI SU INDICATE SIANO PEGGIORATE DAL 2012.
Inoltre presenta la mancanza di un muscolo all avambraccio, tale gli e stato ricostruito con plastica (evidente a occhio nudo dato il periodo dell intervento, quando era minorenne)
inoltre da ultimo pochi giorni fa dopo un controllo uditivo e risultato ormai sordo ad un orecchio e grave dall altro orecchio.
vi chiedo un parere sulla eventuale richiesta, potrebbero esserci possibilità e nesso credo.
vi ringrazio buon lavoro.
Buonasera.
Il nesso causale tra il lavoro e le patologie in ambito INPS non conta; ciò che conta è che il lavoratore abbia perduto i 2/3 di capaità lavorativa in occupazioni confacenti alle sue attitudini.
I referti radiografici non sempre hanno un uguale risvolto funzionale; intendo dire che ciò che conta è che il lavoratore non possa svolgere il suo lavoro, nel suo caso per una problematica vertebrale, documentata con esame RX.
Può accadere che esami Rx con segni artrosici importanti non abbiano un corrispettivo clinico, in quanto il dolore è di poco conto. La valutazione quindi è clinica (sulla vsita), medico-legale e strumentale.
Se tutto coincide il lavoratore viene dichiarato invalido.
Nel suo caso, a distanza, una risposta sicura mi è impossibile.
Saluti
grazie per la risposta,
vorrei precisare che il lavoro svolto da mio padre e di tipo manuale ma lui negli ultimi tempi non riesce più a ad alzare le braccia ne ad aprirle completamente.. penso sia riduzione di capacita lavorativa..
ha persino difficolta nel togliersi il maglione perché dopo un certo grado di apertura di braccia e movimento spalla ha dolore.
potrei proporre la richiesta, c’è qualche possibilità..
grazie buon lavoro
Buonasera.
Io proverei!
Saluti
Salve dottore, da 2 anni ricevo l’assegno di inabilità al lavoro, controllando nei dettagli “Pensione” del sito Inps c’è scritto:
Prossima rev. sanitaria: 99/9999. Saprebbe dirmi il significato? Grazieal lavoro, controllando nei dettagli “Pensione” del sito Inps c’è scritto:
Prossima rev. sanitaria: 99/9999. Saprebbe dirmi il significato? Grazie
Buongiorno.
Premesso che si tratta di un quesito burocratico, a rigore fuori dalle mie competenze, posso pensare che nel suo caso non è prevista revisione e quindi il sistema informatico, in automatico, inserisce un codice che indica un mese che non esiste.
Ma sarebbe meglio chiedere in un patronato dove, su queste cose sono sicuramente più informati di me.
Saluti
Buongiorno e grazie per la sua disponibilità. Ho fatto domanda il 27/12/2013 rifiutata per motivi sanitari il 14/01/2014, ho fatto ricorso e il 28/04/2014 ho fatto la visita presso il comitato provinciale e da allora non ho saputo più niente. Il patronato mi ha detto che dovevamo aspettare ancora un po in modo da far passare i tempi di risposta perchè in quel caso dovranno accettarla per forza, e vero? Se si quali soni questi tempi? Se invece è no, come posso procedere? Visto che sono passati quasi 2 anni. Grazie in anticipo.
Buonasera.
Due anni sono veramente troppi!!!
Se ci sono i requisiti sanitari, anche se non ha avuto un diniego come risposta, lei può iniziare un’azione legale.
Se ben ricordo, in un caso simile, ma assolutamente con un tempo inferiore,l’avvocato mi ha detto che dopo 90 giorni,anche in assenza di risposta del Comitato Provinciale, si poteva iniziare la causa.
Con lo stesso Patronato con cui ha iniziato il ricoroso potrebbe iniziare questo tipo di percorso.
Saluti.
Buongiorno e complimenti per l’articolo!Volevo chiederle una cosa: mio padre ha appena presentato un’azione giudiziaria contro l’inps assistito da avvocato del patronato, dopo la reiezione della domanda di assegno ordinario di invalidità e anche del ricorso al comitato provinciale.Ieri ci è stata la prima udienza al tribunale sezione lavoro, di cui però non conosco ancora l’esito, la domanda è: quali sono i prossimi passi di questo iter?è un iter che andrà per le lunghe?o c’è un termine preciso entro il quale ci deve essere una decisione definitiva?e se si quale?Grazie mille in anticipo…
Buonasera.
Siamo nell’ambito dell’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) per cui esiste una procedura che ho descritto molto sommariamente a beneficio dei non tecnici del settore in QUESTA pagina.
Saluti
Dott.buonasera.volevo sapere un suo parere riguardo a un intervento di laparocele subito pochi giorni fa a causa di un intervento chirurgico addominale avuto 2 anni fa ,secondo i medici causato anche dagli sforzi fisici che faccio durante il lavoro.tengo a precisare che ho gia fatto domanda di IO che mi e stata respinta ,posso farne un altra visto che le mie attitudini lavorative ,non potendo cambiare mansione ,producono sempre sforzi ?.in attesa di risposta le auguro UN SANTO NATALE .saluti
Buonasera.
Premesso che di laparoceli ce ne sono di gravità differente, non ho mai visto una concessione di Assegno Ordinario d’Invalidità dopo un intervento di laparocele, per definizione risolutivo.
Che possa incidere sulle capacità lavorative è possibile, ma che provochi una riduzione di 2/3 (cioè del 67%) delle capacità lavorative in occupazioni confacenti alle attitudini mi sembra difficile da dimostrare.
Saluti
Salve dottore, le scrivo riguardo una domanda di pensione ordinaria di inabilità, in particolare sui tempi del Ricorso amministrativo on-line per richiedere un terzo appuntamento visto che mia madre non si è presentata alle due visite precedenti, la lettera di reiezione ci era stata consegnata il 17 settembre tramite Prioritaria, spedita il 4. Da quando decorrono i 90 giorni di termine entro i quali presentare ricorso? Se lo inoltriamo lunedi potrà essere accolto o siamo fuori tempo massimo? Grazie
Cordiali saluti
Buongiorno.
Il termine di 90 giorni non è un termine perentorio, ma comunque si riferisce alla data di presentazione dell’istanza e non alla visita.
Quindi può richiedere un nuovo appuntamento. il problema è poi organizzativo e dipende dalle sedi; intendo dire che se non ci si presenta alla visita ripetutamente senza giustificato motivo l’area sanitaria invia il fascicolo al Comitato Provinciale informandolo che non è stata il grado di effettuare la visita e quindi il ricorso viene respinto. Quante volte la sede accetta di effettuare la visita se non ci sie è precedentemente presentati dipende dalle regole della sede locale.
Saluti
Buongiorno dottore, il ricorso per chiedere un terzo appuntamento mi è stato respinto, o meglio non è nemmeno stato inviato al Comitato dalla sede dell’INPS in quanto secondo loro non essendo mia madre andata a visita, non sussisteva materia del contendere. Quindi la risposta è “RRA per cessata materia del contendere”.
Successivamente abbiamo provato a inviare un riesame tramite Patronato sempre allegando certificato medico giustificativo, ma anche il riesame è stato respinto in quanto non lavorabile per le domande relative all’Invalidità.
Adesso il Patronato vuole fare un pre contenzioso, per vedere se sia lavorabile dall’INPS cosi che possano chiamare mia madre a visita. In ballo c’è un anno di arretrati di pensione nel caso gliela liquidassero, però volevo sapere se secondo lei ci sono possibilità con questo ultimo tentativo e quali sono i tempi di questi pre contenziosi, visto che il Patronato pare vada a tentativi, però se si aspetta molti mesi c’e il rischio che poi mia madre non abbia più i contributi necessari per presentare nuova domanda.
Grazie mille
Cordiali saluti
Buongiorno.
Il problema è che spesso la lavorazione di queste pratiche è telematica, con un sistema rigido che non sempre consente di proseguire certi iter non perfettamente codificati (ma a volte mi pare che sia stato fatto apposta).
L’idea del pre-contenzioso potrebbe essere buona ma non è garantito il risultato e soprattutto i tempi non sono costanti. Dipende fondamentalmente dalla sede INPS e dalla “voglia” che qualcuno ha di risolvere il problema di un assicurato, cioè di un lavoratore. Il funzionario del patronato può impegnarsi, ma dall’altra parte ci deve essere qualcuno disponibile …
Io inizierei con il precontenzioso, ma come giustamente dice lei, con una particolare attenzione ai tempi.
Saluti
Salve egregio dottore ho 25 anni sono invalida civile al 75% e da poco ho raggiunto le 260 settimane contributive per fare domanda di invalidità ordinaria, se mi viene riconosciuta posso fare richiesta di integrazione al minimo visto che ho pochi contributi versati? Grazie mille
Buongiorno.
Per questo tipo di quesiti, fondamentalmente amministrativi, a volte non riesco ad essere affidabile in quanto in campo possono esserci diverse variabili, magari con modifiche dell’ultimo istante.
Dovrà chiedere ad un patronato i cui dipendenti su questa materia sono sicuramente meglio informati del sottoscritto.
Saluti
Buongiorno , Sono affetta da mielodisplasia AREB2 in attesa di trapianto di midollo , ho 38 anni di contributi versati e 54 anni di età , l’Inps mi ha riconosciuto un invalidita civile 100% Senza corresponsuine economica perche il mio reddito dupera i 16000 euro , mi spetta comunque l’assegno ordinario di invalidità? Grazie
Buonasera.
Io farei l’istanza. Ha buone possibilità.
Ma bisogna anche valutare rispetto alle mansioni lavorative svolte.
Saluti
Sono stata dal mio medico per il certificato Legge 222 on line, ebbene non me lo ha voluto rilasciare, ha detto che non conosce questa legge, io ho un invalidità del 75% come devo spiegarglielo? quale certificato è tenuto a fare on line? grazie
Buonasera.
Probabilmente non lo conosce come legge 222.
Il certificato è il modello SS3 ed è compilabile sul sito INPS:
http://www.INPS.it ==> andare ai link: “accedi ai servizi” ==> menù a sinistra “per tipologia di utente” ==> sempre menù a sinistra “medici certificatori” ==>
“Certificato medico introduttivo per istanza di invalidità previdenziale (SS3)”.
A quel punto comparirà la pagina di accesso con credenziali e quindi, dopo l’inserimento e la pagina di conferma con un codice di sicurezza ,si potrà fare il nuovo certificato cliccando su “Compila ed invia Certificato”.
Saluti
Buongiorno dottore, ho fatto richiesta di assegno ordinario di invalidita per infarto grave con arresto cardiaco, angioplastica ecc Ho 48 anni con 30 anni di contributi. La prima istanza è stata rigettata anche perché il medico inps non ha neppure guardato la mia cartella clinica, dati di ricovero ecc. Ho fatto ricorso. Secondo lei il mio caso puo prevedere l\’assegno? La mia azienda dove lavoro da 23 anni mi da la possibilita di passare da un lavoro di meccanico di carrelli elevatori / abbastanza pesante ) ad un lavoro di ufficio Grazie
Buonasera.
In sede di ricorso, con l’aiuto del medico che ha fatto il certificato SS3 di ricorso, potrà dimostrare il danno cardiologico residuo, la classe funzionale e l’eventuale ischemia residua.
Ma se l’INPS verrà informata del possibile cambio di mansioni, essendosi modificate, a questo punto, le occupazioni confacenti alle attitudini con passaggio ad un lavoro fisicamente meno impegnativo, il ricorso ha maggiori possibilità di essere respinto.
Saluti
Vorrei sapere se nel calcolo dell’invalidità per ottenere l assegno INPS si applicano i calcoli per le patologie concorrenti e o coesistenti come per l invalidità civile.Grazie
Buonasera.
L risposta è NO.
Si tratta di una valutazione medico-legale globale che non viene fatta sommando con un qualche criterio le invalidità provocate da ciascuna patologia.
Si valuta se le infermità riscontrate complessivamente sono in grado di ridurre a meno di 1/3 le capacità lavorativa, in occupazioni confacenti alle attitudini.
Saluti
Salve,io percepisco la pensione IO ,volevo sapere qualè il modulo da dare al mio datore di lavore per farmela dichiarare….grazie x la gentilezza
buonasera
Che io sappia ad ogni inizio anno l’INPS invia un modello con l’indicazione dell’entità della pensione, ma il suo è un quesito troppo amministrativo per me.
Se va nella descrizione del mio profilo vedrà che sono un medico.
Saluti
Buongiorno,
volevo solo chiedere un’informazione; mio marito ha evidenti problemi di salute riconosciuti da un invalidità civile del 78% come mai l’inps ha rifiutato e respinto la domanda di assegno di invalidità? non dovrebbero per lo meno tener conto anche dei pareri degli altri medici? grazie saluti
Buonasera.
Invalidità civile e Assegno Ordinario d’Invalidità prevedono valutazioni diverse e con criteri diversi.
In via teorica è così, quindi quello che vi è accaduto è abbastanza “normale”, cioè capita in parecchie occasioni.
Ma non è detto che la valutazione di negazione del beneficio dell’assegno sia stata corretta.
La legge precede la possibilità di ricorrere al Comitato Provinciale.
Le consiglio quindi di approfittare di questa possibilità con l’assistenza di un patronato ben organizzato che metterà a disposizione (gratuitamente) un medico che possa assistere suo marito durante la visita di ricorso.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
E grigio dottore volevo sapere se ho diritto di chiedere invalidità al INPS perche sono una dipendente privata. Sono affeta di una malattia autoimunitaria che mi limita al lavoro. Faccio cure adeguate e vado a controllo ogni 3 mesi ma situazione e stazionaria. La ringraziò buon lavoro.
Buonasera.
In questa pagina sicuramente ha potuto visionare i requisiti amministrativi per presentare l’istanza di concessione di assegno ordinario.
Se nel suo caso sussistono, può presentare l’istanza. Se poi verrà accettata, questo mi è impossibile prevederlo.
Salve, dott. Nicolosi volevo sapere due cose essendo in attesa di una m.p posso fare l assegno ordinario di invalidità più invalidità civile? E dal 2007 che sono dipendente attualmente in malattia inps da 8 mesi vorrei un vostro parere. Distintisaluti
Bongiorno.
In via teorica si, ma poi, se dovesse insorgere il diritto a 2 benefici economici, verrebbe tutto bloccato per ulteriori controlli; non si possono avere 2 benefici economici per lo stesso motivo.
Però comunque potrebbe poi schegliere quello più favorevole.
Saluti
Sono una persona gravemente obesa h. 181cm e peso kg 146 con altre patologie ho diritto all’assegno ordinario inps?
Buonasera.
Impossibile, con notizie così scarne, e soprattutto in assenza di adeguata anambesi lavorativa e visita medico-legale, darle una risposta affidabile.
Saluti
Egregio Dottore buonasera .Le volevo chiedere , ma la consulenza del medico legale e dell avvocato del patronato sono o no gratuiti ? Glielo chiedo perchè dopo aver fatto ricorso e perso per avere assegno di invalidità mi hanno chiesto la parcella di competenza !La saluto cordialmente.
Buonasera.
Non esiste una regola fissa.
Tutto dipende dagli accordi del patronato con i professionisti; o meglio, in genere tra medici e avvocati e Patronato esiste addirittura una convenzione scritta che regola questi casi.
Il caso più frequente è che si da un piccolo anticipo e se si vince si applica una parcella, se si perde non viene richiesto nulla.
Dovrebbe controllare con il direttore del Patronato in questione per vedere se la richiesta, secondo la convenzione in corso di validità, è corretta.
Ma a mia conoscenza, quando si inizia un ricorso giudiziario, si dovrebbe informare il cliente delle condizioni economiche in caso di vittoria o sconfitta; strano che non l’abbiano informata in anticipo.
Saluti.
Dott. Salvatore NIcolosi
Buongiorno dottore
le scrivo per dirle che mi è stata revocata la pensione categoria io volevo saper da lei visto che è un medico se mi conviene far ricorso in quanto la dottoressa che mi doveva visitare non mi ha visitatone ha visto le carte ne consultato le lastre ma mi ha giudicato solo visivamente dicendomi che il primario decideva se rinnovarla o meno la pensione bo non capisco allora a che serve la visita ? va be poi mi ha riferito che da tabella il mio problema al massimo poteva arrivare al 40 il che ancora non capisco visto che qui si tratta di capire se posso ancora svolgere il lavoro che prima facevo giusto oppure no cosa centrano le tabelle ? per farle capire io ho una protesi d anca totale a destra e una a sinistra da fare in futuro il che le lascio immaginare la mia situazione che al momento non posso lamentarmi ma che purtroppo non ho molte probabilità di guarire certo che vedere una persona che magari al momento cammina normale uno pensa be sei guarito ma i problemi rimangono e le protesi devo cercare di risparmiarle se non voglio andare ancora a rifarla .Insomma quello che volevo sapere era se secondo lei ho subito un torto oppure no anche perchè io sto facendo ricorso tramite il patronato ma volevo avere una risposta in più da parte di uno specialista come lei in merito grazie di nuovo la saluto.
Buonasera.
Sull’opportunità di presentare ricorso non ci sono dubbi, sulle possibilità di successo naturalmente non posso esprimermi, in quanto occorre sempre visitare il paziente e visionare tutta la documentazione.
Generalmente quando si presenta ricorso si dovrebbe avere un colloquio-visita con il medico consulente del patronato che dovrebbe consigliare sia sull’opportunità di presentare il ricorso, sia sulla documentazione “NUOVA” da produrre in sede di visita per il ricorso stesso.
Comunque lei ha ragione e torto contemporaneamente.
Ha ragione quando afferma che le tabelle non c’entrano, e ciò è assolutamente vero.
Ma la valutazione viene effettuata (dovrebbe venire effettuata) anche tenendo conto della possibilità di svolgere un lavoro diverso, ma comunque confacente alle sue attitudini. Naturalmente questo in teoria in quanto spesso in pratica si tratta di valutazioni di non facile effettuazione e con possibilità di personalismi valutativi che non rendono giustizia al lavoratore.
In conclusione: presenti ricorso, ma si attivi per produrre ulteriore documentazione rispetto a quella presentata l’untima volta; il medico che valuterà il suo caso, per capovolgere il giudizio del suo collega, ha bisogno di nuova documentazione.
Saluti
Dott. Salvatore Nicolosi
Mia sorella, causa depressione, é stata dichiarata invalida all’80%. Sto cercando di farle ottenere un assegno ordinario di invalidità. Essendo dipendente di una provincia, gestione INPS ex inpdap, mi é stato detto che potrebbe non essere possibile. E’ vero? Mi potrebbe fornire dei riferimenti normativi? Grazie
Buonasera.
Ormai è “gestione INPS ex INPDAP”, ma le tutele per i dipendenti statali o parastatali sono diverse da quelle dei dipendenti privati. Per i dipendenti pubblici non esiste l’Assegno di Invalidità, ma esistono delle “fattispecie” diverse.
Quindi diverse sono le procedure e diverse sono le istanze da presentare.
Dia uno sguardo a QUESTA pagina per ulteriori chiarimenti, poi eventualmente richieda se ha dubbi.
Solo le ricordo che a distanza a volte è difficile chiarire ogni dubbio.
Saluti
la documentazione medica necessaria per la revisione dell’assegno ordinario di invalidità deve essere obbligatoriamente di struttura sanitaria pubblica o potrebbe bastare una struttura privata ma convenzionata.
Statisticamente che percentuale di conferma c’è dell’assegno ordinario dopo la visita di revisione???
Grazie mille
Buonasera.
con ordine:
1) che sia pubblico o privato non importa, ma i medici INPS tengono conto anche di un’impressione di “onestà clinica”. Intendo dire che una certificazione rilasciata da specialista pubblico considerato “eccessivo” nelle sua valutazioni ha meno peso di quella di un privato considerato corretto e affidabile. Quindi niente regole precise, ma buon senso. Se poi è pubblico e pure affidabile tanto meglio.
2) non sono a conoscenza di statistiche precise, ma non si tratta di statistiche che possono ricordare il “lancio dei dadi”, ma solo di valutazioni medico-legali. In qualche sede esistono medici e/o commissioni con una maggiore tendenza alla revoca
Salve, sono affetta da una malattia autoimmunitaria e ho l’invalidità riconosciuta all’80% con L. 104. Volevo richiedere l’assegno ordinario di invalidità ma non posso perchè sono un dipendente statale e i miei contributi degli ultimi 5 anni sono ex inpdap mentre quelli dei precedenti anni da precaria non valgono. Perché?! Perché un lavoratore autonomo ha la possibilità di usufruire di questo aiuto economico ed io no?! La ringrazio per la risposta, cordialmente A. Marinelli
Buongiorno.
Per i dipendenti INPS-ex INPDAP sono previste cose diverse rispetto all’assegno ordinario ma sostanzialmente si tratta di forme di pensione anticipata (per quanche notizia in questa pagina: https://medisoc.it/invalidita-p-a-inpdap/inpdap-pensione-per-inabilita/
Non esiste un “perché”! La norma attuale è questa.
Capisco però la mia era na domanda a livello statistico. E’ possibile un peggiramento lontano nel tempo? Glielo chiedo perchè il paziente, per un senso d’inutilità, vorrebbe rinunciare alla pensione e riprendere a lavorare per sentirsi una persona normale però sarebbe un lavoro in agricoltura e dunque credo usurante per un trapiantato anche perchè devono stare più attenti alle infezioni. E’ una scelta delicata perchè non credo che potrebbe tornare indierto
Buongiorno.
Se si parla di statistica, allora nel tempo si possono avere dei peggioramenti della funzione cardiaca, ma che possa essere domani o tra 10 anni o mai, sul singolo paziente è impossibile stabilirlo, soprattutto se si trova in una condizione di attuale buon compenso.
L’idea di ricominciare a lavorare non è cattiva in generale; sentirsi “malati” o peggio menomati incide fortemente sulla psiche di queste persone. Una prospettiva lavorativa è praticamente terapeutica.
Però anche lei ha ragione: un lavoro usurante a tempo pieno come quello di bracciante agricolo può non essere compatibile con la condizione di cardio-trapiantato. Facile a dire, difficile da fare, ma si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo.
Ma se inizia a lavorare non è detto che debba rinunciare alla pensione; un eventuale modesto reddito per una attività lavorativa di leggero impegno non fa venire meno il requisito per cui è stato eventualmente concesso l’assegno di invalidità.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Salve,
un trapiantato di cuore con basso rigetto a distanza da 6 anni dall’ intervento può considerarsi stabile oppure le condizioni potrebbero peggiorare in futuro?
Buonasera.
Questo tipo di informazioni possono essere chieste, con certezza di affidabilità, solo al cardiologo che la segue.
Non mi sento sufficientemente qualificato a rispondere in modo corretto a questo tipo di quesito, tenendo oltretutto conto che non ho alcuna possibilità di visitare il paziente e visionare la documentazione medica.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buongiorno ho da poco inoltrato il modello SS3 per richiedere la pensione, attualmente percepisco una pensione di invalidità civile + accompagno rivedibile a luglio 2015. Vorrei sapere se in sede di visita medita per la domanda fatta per la pensione con il modello SS3, rischio qual’ora non mi fosse riconosciuta l’invalidità al 100% la perdita dell’ assegno di accompagnamento o se le due cose siano indipendenti. Grazie
Buonasera.
Si tratta di norme diverse che prevedono benefici valutabili secondo requisiti diversi.
Il rischio che lei teme non c’è.
Potrebbe per cortesia cancellare il messaggio qui sopra perchè ho messo per sbaglio il nome? altrimenti è possibile oscurare il nome?
eliminato.
salve, il modulo allegato è completo?
ne ho trovato un altro molto più lungo e articolato (di 5 pagine).
grazie
Il modello SS3 che trova su questa pagina non ha alcun valore legale e non deve essere usato; come ho scritto, ha solo valore storico. Non deve essere usato neanche quello di 5 pagine, ancora piò obsoleto.
Il certificato su modello SS3 viene compilato direttamente on-line sul sito dell’INPS da medico dotato di apposito PIN di accesso rilasciato ai medici certificatori. In genere i medici di medicina generale nesono provvisti.
Saluti.
È ridicolo dover fornire all’Inps dati rilasciati dallo stesso ente. Il mod. SS3 a che serve se l’invalidità è stata riconosciuta dall’Inps? E la visita di controllo preventiva?
Davvero assurdo!
Buonasera.
Solo per ricordarle che anche se l’ente è lo stesso, le leggi che stanno alla base dell’invalidità civile e dell’invalidità contributiva sono diverse e diversi sono i meccanismi valutativi.
E’ la leggestessa che prevedeche si debba fare una precisa istanza, anche in presenza di un riconoscimento dell’altra fattispecie.
Dott. Salvatore Nicolosi
Buono
ma l’integrazione al minimo dell’assegno ordinario a un soggetto disoccupato, spetta anche a chi non ha versato contributi prima del 1996? I contributi figurativi per maternità, prima del 1996, possono fare rientrare nel sistema contributivo misto, anche chi ha versato contributi dopo il 1996? Ringrazio per la risposta.
Maria
Buongiorno.
Non sono in grado di fornirle una risposta in quanto
1) esula dalle mie competenze in quanto si tratta di un problema amministrativo e io sono un medico,
2) non ho collaboratori che possano rispondere in vece mia,
Comunque approvo il commento sperando che qualcun’altro di passaggio possa dare una risposta affidabile.
Saluti.
Dott. Salvatore Nicolosi
Compio 64 anni a gennaio 2014. Alla fine del 2013 completo i tre anni di contributi nell’ultimo quinquennio (ho altri 20 anni di contributi per il passato fino al 1995), mi e’ stata riconosciuta una invalidita’ al 100% in via definitiva tre anni fa. Lo scorso anno ho subito il trapianto di cuore (quindi l’invalidita’ mi dovrebbe essere ridotta all’ 80%). Penso di rientrare nei parametri. O mi sbaglio ?
Grazie per l’eventuale chiarimento e complimenti per la chiarezza del suo articolo.
Giuseppe
Buongiorno, nel 2013 mi è stata diagnosticata la Churg Strauss con invalidità all’80% non rivedibile, Adesso dopo che per un anno ho preso 50mg di medrol al giorno, sono passato a 150mg di azatioprina al giorno e ad ogni inizio mese aggiungo la prima settimana 8mg di medrol. Ho fatto domanda di assegno relativo alla legge 222 a marzo 2016 ma dopo visita mi è stato rigettato. Alla visita INPS però non avevo portato il certificato di medicina del lavoro che mi dichiara non idoneo alle mansioni notturne, attività svolta per più di 30 anni, e ora da tecnico mi hanno messo in orario di ufficio con conseguente decurtazione dello stipendio. Secondo lei ci sono i requisiti per fare ricorso? Nel frattempo sempre ad aprile la commissione Inps,, pur certificando la Churg Strauss mi ha tolto anche i permessi per la 104,definendo la mia malattia stabile(??) per cui trovo problemi anche per fare i controlli mensili relativi agli effetti dovuti alla assunzione dell’immunosoppressore ,senza contare che attualmente ho una tosse cosi violenta che delle volte mi impedisce di andare al lavoro. La ringrazio per la risposta
Buongiorno.
Direi che il ricorso va fatto. Il successo non è assicurato, ma le probabilità sono buone(naturalmente consideri che a distanza è difficilissimo dare un parere affidabile).
Per la legge 104/92 invece non esiste un ricorso amministrativo ma solo, teoricamente, l’azione legale. Uso il termine teoricamente perchè può essere proposta anche una richiesta di riesame in “autotutela” all’INPS.
Con l’aiuto di un medico esperto o specialista in medicina legale, se anche lui lo ritiene opportuno e/o utile, potrebbe tentare questo percorso.
Saluti
Solo per complimentarmi per la completezza, serietà e utilità, degli articoli di approfondimento e informazione presenti sul sito.
Saluti al Dr. S. Nicolosi e ai frequentatori del sito.
Grazie.
Ricambio con gratitudine il suo saluto.
Salvatore Nicolosi
per tre volte mi è stata riconosciuta per problemi oncologici l’assegno di accompagnamento per invalidità. Successivamente ossia alla quarta volta mi è stato riconosciuto il 100% ma non l’accompagnamento. Scusate ma la legge non delibera che dopo 3 accertamenti l’assegno diventa definitivo. IL quarto accertamento non contrasta con la legge che asserisce che bastano tre accertamenti con riconoscimento dell’accompagnamento per avere la pensione a vita. grazie. potreste, cortesemente , pubblicare gli estremi della legge in cui si asserisce che bastano tre revisioni. Non riesco a trovarla.
Buonasera.
Lei è in errore, e a quanto capisco, in doppio errore.
Non confonda l’invalidità civile con l’invalidità contributiva di questa pagina.
Nell’invalidità civile non esiste una legge che stabilisce che dopo 3 o 5 o 10 conferme l’assegno è permanente. In sede di revisione qualunque beneficio di invalidità civile può essere revocato e la revisione, programmata o straordinaria, non ha limiti, nè temporali e neppure di numero.
Nell’invalidità contributiva, l’Assegno Ordinario di Invalidità dopo 3 conferme è definitivo, ma solo nel senso che il titolare non è più tenuto a presentare una domanda di conferma. l’INPS però può disporre una revisione e, se ritiene che non sussistono più i requisiti, può revocare il beneficio.
Saluti